Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Christian Carrington

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    La finta modestia di Lumacorno non convinse Christian neppure per un secondo, ché se al mondo esisteva qualcuno più egocentrico di lui, questo qualcuno era senza ombra di dubbio il professore. Ma rispose comunque con un sorriso divertito, sapendo perfettamente come giocare quel gioco: essere nelle grazie dell'uomo era prioritario, poiché il passo successivo era quello di finire sulle sue ambitissime mensole. Aveva fatto davvero tanti passi avanti il ragazzo nel corso dell'ultimo anno, ché giusto un anno prima Horace non sapeva nemmeno pronunciare correttamente il suo cognome, mentre adesso lo aveva invitato ad una festa elitaria e facevano conversazione come se fossero amici.
    Impettito per il successo della sua interazione, il Carrington si voltò di lato per vedere chi fosse nel mentre entrato nell'Ufficio. Sfortunatamente per i suoi occhi, notò subito Gideon e la sua dama Eunjoo, che procedevano proprio verso di lui per chissà quale insulsa motivazione. Fu impossibile non notare la somiglianza dei loro due outfit, ma lui era abbastanza maturo da non lagnare perché tra tutti c'era qualcuno vestito in modo simile al suo; dal Greenrass, invece, non si sarebbe aspettato niente di meno di ciò che nell'effettivo fece: un'imbarazzante accusa priva di alcuna logica e fondamento. Era indubbio che non potesse fare a meno di tormentarlo per motivi che al Christian erano ben chiari - ed erano gli stessi che aveva sbattuto in faccia al concasato quell'estate, nel salone della sua dimora.

    Si chiama moda, Gideon. Come la segue la tua sarta, la seguirà anche la mia, che dici?

    Gideon e Christian appartenevano a due famiglie ricche e facoltose, motivo per cui indossavano soltanto il meglio sul mercato. Era chiaro che la moda di quell'anno rispecchiasse il modo in cui entrambi erano vestiti, e tacciare l'uno o l'altro di emulazione sarebbe stato a dir poco ridicolo. Il Carrington aveva richiesto un vestito che fosse adatto all'occasione e che fosse il perfetto equilibrio tra eleganza e semplicità, così che non sembrasse che si fosse preso troppo sul serio ma nemmeno che avesse indossato la prima cosa trovata, e le sarte a cui si era rivolto, le stesse che da sempre vestivano tutta la sua famiglia per eventi importanti, avevano confezionato lo splendido completo che stava sfoggiando quella sera.

    Ma, guardandoci, capisco tu possa essere invidioso anche di questo.

    Una stoccata sul fatto che Christian fosse una spanna sopra in quanto ad estetica pure quella sera, un'altra sulle innumerevoli motivazioni per cui Gideon doveva essere invidioso di lui, le stesse che gli aveva sputato in faccia qualche mese fa, ricevendo come risposta un silenzio che gli aveva dato ragione. Il Carrington era stimato, popolare e pronto al successo, tutte cose che, allo stato attuale delle cose, un ragazzo la cui popolarità era sotto terra e che incuteva timore a metà della scuola per il suo passato - o presente? - di Alfiere non poteva dire lo rappresentassero.
    Ma Christian non aveva intenzione di perdere tempo dietro all'infantile provocazione di Gideon, ché quella serata l'aveva meritata più di quanto avesse fatto l'altro, il cui essere un criminale era tutto ciò che lo rendeva interessante ai suoi occhi, e non aveva quindi intenzione di farsela rovinare. Ecco perché preferì concentrarsi sulla sua compagnia, ben più piacevole.

    Ciao Eunjoo , sei splendida.

    Ricambiò il saluto all'amica, guardandola dalla testa ai piedi e non potendo evitare di ammettere che quel vestito le stesse in modo semplicemente divino. Non poteva capire come mai lei avesse accettato di presentarsi nelle vesti di sua accompagnatrice, e i peggiori scenari immaginabili gli passarono per la mente nel giro di qualche secondo. Ma non poteva credere che fosse sinceramente interessata a lui oltre al fatto che le fosse utile per ottenere un po' di fama, quindi finché non avesse avuto prove a contraddirlo non l'avrebbe guardata storta.
    Li vide allontanarsi concentrandosi più di quanto avrebbe voluto sulla figura di Gideon per poi posare gli occhi su Maxwell.

    Merita tutto quello che gli sta succedendo.

    Disse verso l'amico, sorseggiando Acquaviola dal calice che aveva precedentemente preso. Sapeva bene che a Maxwell Gideon non era mai piaciuto, ed era forse per quello che confidò proprio a lui quel suo pensiero: era certo avrebbe ricevuto conferme, non smentite, ed era ciò di cui aveva bisogno in quel momento.
    Dalla porta fecero poi il loro ingresso anche Jacob e Celine, che sapeva sarebbero venuti insieme. Sorrise ingenuamente vedendola varcare la porta, ché un momento tano piacevole lo voleva condividere con tutte le persone che aveva sinceramente a cuore - che erano soltanto due, ma meglio di niente. Fece cenno all'amico di seguirlo, per poi incamminarsi verso di lei.

    Celine, che bello vederti qui.

    Le si avvicinò per stringerla delicatamente a sé in segno di saluto, posando poi gli occhi su Jacob, a cui rivolse un'occhiata perplessa, quasi disgustata. Gli ambienti d'élite facevano una selezione naturale tra chi ne meritava davvero l'accesso e chi invece vi era capitato per caso, e il modo in cui Jacob stava mangiando faceva capire che fosse soltanto un rozzo, lo stesso che qualche mese prima gli aveva sputato di fronte e gli aveva tirato una spallata. Mancava del senso poetico che Christian apprezzava negli altri, ed ecco perché non sarebbero mai potuti andare d'accordo.
    Non si allontanò da lì, ma si voltò verso Maxwell.

    Stai andando benissimo.

    Gli sorrise gentilmente, tentando di rassicurare qualsiasi titubanza stesse nutrendo l'amico in quel momento.

    Non sentirti obbligato a starmi sempre attaccato. Se vuoi parlare con qualcuno o allontanarti un momento fallo pure.

    Non voleva che Maxwell pensasse di dovergli in qualche modo stare sempre vicino soltanto perché tra i due era lui l'invitato ufficiale.
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    Mh. Va bene, tenterò.

    Accordò a Florence quel piacere, ché in fondo non gli costava proprio niente parlarne con Celine. Ma non le avrebbe chiesto di fare niente, né avrebbe tentato di spingerla tra le braccia della Wharton: mediare tra loro, ecco tutto ciò che aveva intenzione di fare, ma nulla più di così.
    Quando la ragazza cambiò poi argomento e nominò il suo club, Christian ascoltò con attenzione.

    Ti ringrazio, davvero.

    Le regalò un sorriso educato e sincero, ché aveva investito molto per il Minerva sperando di riuscire a fare qualcosa che avesse un senso e un effetto negli studenti. Sentire dunque un complimento di quel tipo lo rese orgoglioso di sé stesso e lo incentivò a proseguire su quella linea: era solo un punto di partenza, quello in cui si trovava in quel momento, ma il percorso era in salita e sarebbe a lungo proseguito.

    Con tutto quello che stiamo passando ho ritenuto prioritario fare qualcosa che ci aiutasse nel concreto. Minerva nasce per questo, soprattutto, e poi si declina in centinaia di sfumature diverse.

    Il fine ultimo di Minerva era dare a ciascuno uno spazio in cui ampliare il proprio bagaglio culturale. Erbologia, Pozioni, Incantesimi, Aritmanzia, Duello e quant'altro: tutto ciò che poteva essere d'interesse comune - anche non di tutti, ma solo di una parte - era occasione di raduno del club, che metteva a disposizione la Stanza delle Necessità per dare a ciascuno tutti i materiali di cui poteva avere necessità per studiare. Ma non era un semplice club di cultura, ché spiegato così poteva sembrare noioso, era più un'occasione di crescita come maghi e streghe attraverso l'interesse e la coesione, e sapere che a Florence questo era arrivato era per Christian un grande soddisfazione.

    Avremo senz'altro modo di fare qualche altro incontro del genere. Ne abbiamo bisogno.

    Christian lo credeva fortemente, e non perché le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure non fossero sufficientemente istruttive: semplicemente era bene che chi davvero aveva voglia di apprendere qualcosa in più avesse modo di farlo in una sede più intima e protetta, per estendere le proprie conoscenze e proporsi in aiuto di Hogwarts, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno. E la cosa triste era che in tempi come quelli era praticamente dato per certo che prima o poi bisogno ce ne sarebbe stato eccome.
    Distese le braccia, fino ad allora tenute incrociate, lungo i fianchi.

    Tu come la stai vivendo?

    La situazione che stavano affrontando, intendeva. Tra Alfieri e quant'altro gli studenti erano sottoposti ad uno stress che nessuno poteva immaginare e di cui si parlava davvero troppo poco; ci si soffermava su altro, come se meritasse più attenzione, eppure loro erano la generazione del futuro ed era bene che crescessero con sicurezza e consapevolezza, non circondati da ansie e timori - che di quelli ne regalava già a sufficienza l'adolescenza.
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    Quando il primo giorno di scuola Lumacorno lo aveva preso da parte e gli aveva offerto un invito a fare parte del suo escluso "Lumaclub", gli occhi di Christian erano brillati d'orgoglio. Aveva passato cinque anni di scuola a fare di tutto per impressionare i professori, essere il migliore nelle valutazioni, rispettare ogni regola e desiderare di conquistare il posto sociale che sapeva di meritare: lui apparteneva al vertice, nella vita così come ad Hogwarts, ed era bene che chiunque se ne rendesse conto, per trattarlo con il rispetto che gli spettava. Sapere dunque di essere effettivamente stato notato per i suoi meriti scolastici gli faceva capire di non aver perso tempo a vaneggiare, e che la strada che stava percorrendo con così tanto impegno e fatica fosse in realtà giusta per lui - non che ne avesse mai dubitato, in realtà.
    Come ci si poteva aspettare, uno degli incontri del Lumaclub sarebbe stato in vista delle vacanze di Natale, così da salutarsi e concludere l'anno con un'elegante ed elitaria festa. Tutti gli inviti erano stati mandati più di un mese prima durante una semplice colazione, e ad ognuno dei destinatari era stata data la possibilità di invitare anche un'altra persona a loro piacimento, così da popolare ed animare l'evento. Christian non aveva avuto alcun dubbio su chi portare con sé: Maxwell era l'unico amico che davvero sentiva vicino, ad eccezione di Celine che però era sicuro sarebbe stata invitata da Jacob, e non gli avrebbe mai tolto la rara occasione di partecipare ad uno dei raduni di Lumacorno, che sapeva suscitassero grande interesse in lui, vista la curiosità con cui ne chiedeva.
    La sera della festa Christian iniziò a prepararsi con la sua solita oretta di anticipo, ché gli piaceva fare le cose con calma e sistemare ogni singolo dettaglio del suo aspetto. Optò per un cardigan nero, pantaloni e scarpe classiche dello stesso colore e una camicia verdognola, il cui ampio colletto rappresentava il dettaglio principale dell'outfit; ci teneva molto a fare bella impressione e a sentirsi a suo agio anche nel modo in cui era vestito, ché credeva che l'abito lo facesse eccome il monaco. Attese che anche Maxwell, a cui aveva dato precise indicazioni di vestirsi in modo elegante, fosse pronto, e poi si sarebbe con lui diretto verso l'ufficio del professor Lumacorno.

    Agitato?

    Domandò all'amico mentre salivano i gradini delle scalinate principali.
    Maxwell, conoscendolo, avrebbe potuto cogliere con facilità un po' di tensione nel suo modo di osservare il pavimento, e non fisso di fronte a lui come faceva di solito. Questo semplicemente perché un po' teso lo era, ché non solo quella era un'occasione imperdibile di esposizione pubblica, ma anche perché sarebbe stato in una stanza strapiena di persone con cui aveva avuto delle divergenze, Jacob e Gideon per primi. Ma non gli avrebbe di certo permesso di rovinargli la serata.
    Entrò in ufficio in perfetto orario, e fu subito catturato dall'ambiente che lo aveva accolto: era curato in ogni minimo particolare, dai colori dell'argenteria alla scelta delle luci. Si diede giusto il tempo di osservarsi attorno per qualche secondo prima di cercare il suo primo target della serata, che raggiunse subito dopo aver afferrato da un vassoio un calice di cristallo, senza degnare di uno sguardo la cameriera che glielo porse.

    Professore, buonasera.

    Avvicinò il docente prima che fosse tormentato da decine di altri studenti, ché voleva essere tra i primi ad essere notato - almeno finché l'alcol gli permetteva di riconoscere chi avesse davanti, e non sarebbe stato ancora molto tempo.
    Con il calice stretto tra le dita, Christian riprese a parlare a Lumacorno.

    Volevo nuovamente ringraziarla per l'invito.
    E' tutto splendido. Non che mi aspettassi niente di meno.


    Sorrise amabilmente in direzione del docente, di fronte al quale si voleva mostrare rispettoso, interessato ed eternamente grato per quell'invito al Lumaclub. La verità era che Christian sapeva bene di meritare un posto in quella festa esclusiva più di chiunque altro, e quindi sarebbe piuttosto stato Lumacorno a doverlo ringraziare per essersi presentato; ma abbassare il capo non gli dispiaceva, ed era anche abituato a farlo in ambiente scolastico, dove assumere il ruolo del cosiddetto lecchino gli veniva facile - e gli faceva anche guadagnare l'antipatia di molti suoi compagni di classe.

    Maxwell Morgan <3
    - Dialettica: 6 [4 + 2 per il saggio "Cornelius Caramell, un mago di valore" (X) - 1/10]
    - Interagisco con Lumacorno, cornice 1!


    Edited by Christian Carrington - 11/12/2023, 21:37
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    Cursa era una ragazza in gamba, Christian l'aveva sempre pensato. Sapeva quel che faceva e che diceva, non scivolando mai nell'eccesso e sapendo stare nei margini necessari.

    Osservazioni allora.

    Fece eco alle parole di Cursa lasciandosi sfuggire uno sbuffo divertito, accettando quella come definizione delle sue parole. A Christian, era vero, erano sembrate più delle accuse che delle osservazioni, ché anche conoscendo la studentessa sapeva bene non essere tipa da parlare senza avere un fine in particolare. Ma non era lì per fare polemica ovviamente - anche perché tra lui e la ragazza non sapeva chi fosse più testardo -, quindi si tenne per sé quel pensiero.
    Ascoltò quindi le sue teorie sui motivi per cui la Clagg fosse tanto affascinante, ma erano un po' troppo poco realistici e concreti per la mente del ragazzo, razionale quanto più possa esserlo una mente adolescente. Il pettegolezzo era sempre apprezzabile, qualunque fosse la sua natura, ma lui amava la discrasia che esisteva tra il reale e il fantastico.

    In alcune culture è giusto anche sacrificare bambini al sole e alla luna però.

    Ciò non confutava quello che aveva detto Cursa, era soltanto l'altra faccia della medaglia. Era quindi già facile da intuire il punto di vista di Christian: il solo fatto che qualcuno lo facesse, sempre che effettivamente fosse una cosa che si faceva, non la legittimava né la rendeva un'esperienza da provare. Lui preferiva le cose più semplici, tradizionali e certificate, ché, anche in piccolezze come quelle, il rischio non gli si addiceva affatto. E lo stesso le avrebbe risposto.

    Preferisco i metodi tradizionali. E poi le Creature Magiche non le tollero, così come qualunque cosa gli riguardi.

    Categorico e diretto: le Creature Magiche non solo non rappresentavano un interesse per lui, ma le detestava a priori, tanto che, alla lezione improvvisate di Cura delle Creature Magiche, lui era rimasto sempre in disparte, lamentoso e pesantemente critico.
    Gli venne poi in mente un'altra questione su cui aveva qualche curiosità: di recente anche lei era stata invitata a fare parte del Lumaclub, motivo per cui sarebbero entrambi stati presenti alla feste di Natale del professore.

    Chi porterai da Lumacorno?
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    Aprono di nuovo le iscrizioni al Minerva!


    Anno scolastico 2023-2024



    Presidente:
    Christian Carrington

    Vicepresidente:
    (Da scegliere on game)

    Partecipanti:
    1. Florence Diane Wharton - VI anno
    2. Eren McCall - VI anno
    3. Eunjoo Choe - V anno
    4. Elliott H. Bailey - V anno
    5. Jacob Jones - VI anno
    6. Lylia Armstrong - V anno
    7. Sabrina De Rosa - V anno
    8. Maxwell Morgan - VI anno
    9. Petyr H. Kirkoven - VI anno
    10. Cursa V. Zabini - VI anno
    11. Benjamin D'Angelo - V anno

    Edited by Christian Carrington - 17/1/2024, 17:30
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    Negozio scelto: Obscurus Book
    Nome acquisto: "Cornelius Caramell, un mago di valore" - Autore: Dolores Umbridge
    Prezzo: 50 G

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    Post del/i mese/i precedenti (OFF) non accreditati:

    Mese e Anno: Dicembre 2023
    • 1 (30G): x
    • 2 (50G): x
    • 3 (65G): x
    • 4 (75G): x
    • 5 (83G): x
    • 6 (89G): x
    • 7 (93G): x
    • 8 (96G): x
    • 9 (98G): x
    • 10 (100G): x

    Altri Post (1G ciascuno):
    • 11: x - Role di Casa
    • 12: x
    • 13: x
    • 14:
    • 15:
    • Ecc.

    Totale Galeoni accumulati:

    Edited by Christian Carrington - 5/1/2024, 16:05
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    Parlare con Eunjoo lo aiutava a capire che esisteva gente come lui, ché da quando si erano incontrati la prima volta, ormai diversi mesi prima, avevano avuto modo di approfondire la loro conoscenza e di rendersi conto che i loro caratteri fossero simili sotto moltissimi punti di vista. Uno di questi era di sicuro la tendenza a spettegolare di tutti - o per meglio dire sparlare.

    Calliope è soltanto molto insicura. Inventa storie per fingere di avere il controllo, e la cosa grave è che qualcuno le crede anche.

    Anche Christian, come Eunjoo, non si sprecava con le cattiverie gratuite sugli altri: anche se alle volte fingesse di no, doveva riconoscere di essere tipo da fermarsi alle apparenze, da giudicare gli altri sulla base di dati molto limitati e di diffondere le sue teorie con la lingua biforcuta che si ritrovava. Lui però lo faceva in modo meno diretto della Grfidonoro, con giri di parole inutili ma pur sempre efficaci.
    La ascoltava, quindi, sputare veleno sui suoi compagni di classe sorridendo divertito, ché a lui l'odore del veleno era sempre piaciuto moltissimo.

    Non essere gelosa.

    Sbuffò divertito sentendola nominare la Mizrahi, sperando di riuscire a provocarla un po' sull'ipotetica gelosia che poteva provare nei suoi confronti. Ma sapeva che Eunjoo non nutrisse del vero interesse nei suoi confronti, e avrebbe quindi proseguito oltre con la sua risposta - anche se era certo che un minimo di attrazione ci fosse, e non soltanto perché Christian credesse di attrarre praticamente tutti.

    La Mizrahi non avrebbe possibilità, comunque. L'anno scorso abbiamo discusso un paio di volte.

    Non erano state proprio delle discussioni, in realtà, ma più delle critiche da parte di Christian sul modo in cui la ragazza svolgeva il suo compito di Prefetto, mosse forse anche dall'invidia che nutriva nel vederla con quella minuscola spilla al petto. Ma erano comunque accuse motivate: la Mizrahi aveva colto in flagrante Thomas mentre lo schiantava nei bagni e non aveva fatto assolutamente niente se non uscirsene con qualche battutina sarcastica di cattivo gusto, per poi non fare assolutamente niente nemmeno quando, dopo qualche settimana, il Carrington aveva provato a denunciare l'accaduto a Lumacorno, che l'aveva chiamata a testimoniare.
    Era evidente che Eunjoo desse valore a Christian, ché ne parlava come se fosse una figura difficile da conquistare, e questo da una parte lo rendeva felice, mentre dall'altra la costringeva a riflettere sul fatto che anche lei fosse un bell'osso duro: per impressionare due caratteri come i loro ci voleva davvero tanta pazienza e determinazione. Sorrise, poi, al pensiero che gli attraversò la mente, che decise di concretizzare a parole, sperando di non sembrare troppo pettegolo.

    E c'è qualcuno che possa conquistare te, invece?
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    Anch'io li voglio i 30G <_<
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    Il PG, lanciando un dado 1d50, ottiene dal quadro un'informazione su Hogwarts o un PNG di Hogwarts se esce un esito compreso fra 1 e Dialettica + Popolarità del PG + la sua Stima dei Docenti.

    Christian: 15+15+4 = 34

    Lancio dado: 23
    • 1d50
      23
    • Inviato il
      2/12/2023, 19:51
      Christian Carrington
561 replies since 13/11/2021
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