Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Ethan Foster

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    Ministero della Magia-9:00



    L'idea di quella conferenza stampa era stata di qualcuno che Ethan mai avrebbe voluto conoscere, perché aveva radunato i peggiori volti del Mondo Magico con un'organizzazione a dir poco discutibile. Ciò che lo faceva sorridere, e dalle parole di Eunomia capì che non era l'unico, era che i Diplomatici non fossero stati coinvolti in tutto quello, infatti a differenza di tutti i pezzi grossi del Ministero loro si trovavano in mezzo alla platea, in mezzo a quelle persone che sapevano ancora meno di loro riguardo al Ministero, e aveva capito che loro ne sapevano davvero poco. Certo era che il modus operandi di Potter e della Granger non gli era piaciuto e sperava che una volta per tutti si sarebbe sollevata dal suo incarico lasciando spazio a qualcuno di più esperto, perché aver tramato alle spalle di tutti era stata una cosa che, secondo lui, non si poteva perdonare. Ma davanti a tutti doveva sembrare dalla sua parte siccome era chiaro quanto l'intera comunità magica fosse arrabbiata con lei, e quindi con tutto il Ministero. In quel periodo era dura far parte di quell'organo governativo, ché stava pagando fin troppo per errori che lui non aveva commesso ma dai quali non poteva dissociarsi totalmente, chiaro era che non si sarebbe mai preso le colpe per una cosa simile, e se gli fosse stato chiesto avrebbe di certo fatto capire il suo dissenso, ma solo se gli fosse stato chiesto. Non aveva ancora intenzione di fare domande già vedeva gli indagati piuttosto in difficoltà, non avrebbe alimentato le loro difficoltà per il momento, era però sinceramente curioso di sentire in che modo si sarebbero difesi. La signora Mason, per esempio, era stata incredibilmente dura ma non c'era nemmeno una parola con la quale dissentisse e che sarebbe stato capace di smentire, era infatti convinto che viste le circostanze sarebbe stato giusto lasciare la poltrona da capo per accomodarsi comodamente su un'altra che, magari, gli avrebbe fatto vedere come avrebbe dovuto comportarsi in quel tipo di situazioni.

    Fare una conferenza stampa in queste condizioni è imbarazzante-Disse affiancandosi totalmente alla collega-Oltre che non aver incluso noi è uno smacco alla nostra immagine imperdonabile

    E con noi intendeva tutti i Diplomatici, perché continuava a trovarlo assurdo, secondo dopo secondo tutto quello perdeva completamente di senso e gli faceva capire che ormai il Ministero aveva bisogno di una rivoluzione totale, ma non andando avanti ma tornando indietro, ricostruire quello che un tempo era visto come inattaccabile, unito e solido...basi che ormai sembrava aver perso totalmente. La sua attenzione, che prima di quel momento era nel vedere come le figure presenti sul palco rispondessero in modo quasi spaventato alle domande, finì su un uomo che all'improvviso prese la parole zittendo tutti e attirando tutti gli occhi su di sé. Una voce che aveva sentito da qualche parte, riuscì a collegare la voce al nome quando riuscì a vederlo in volto: Callidus Rothschild, e la sua presenza per quanto importante non lo faceva stare sereno.

    E ora che cosa ci fa il ministero francese qui?-Disse puntando le iridi ghiacciate verso la donna, ma anche Azrael avrebbe potuto sentire-Quante cose ancora non sappiamo?

    E sarebbe stato grave se quella fosse stata un'altra informazione a loro segreta, ché i rapporti con gli altri ministeri erano sempre dipesi dalle loro labbra e non trovava il senso di togliergli quel potere, per quanto nell'ultimo periodo avessero fatto degli errori non avrebbero dovuto pagarne per sempre, dimenticare le loro ottime azioni passate era ingiusto e dimostrava quanto il Ministero, come tutta la comunità, avesse una memoria esageratamente corta...ma quella non era una scoperta inaspettata.
    Era chiaro ormai chiaro ai suoi occhi: il ministero si era scavato una fossa fin troppo profonda da poterne uscire in quel modo.
    Azrael M. Baudelaire Eunomia Atwood
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    L'erede dei Riddle

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    La risposta del sangue

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    Mese e Anno: Luglio 2023
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    Totale Galeoni accumulati:
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    L'uomo che aveva di fronte era semplicemente interessante, l'aveva capito dal primo momento in cui i loro sguardi si erano incrociati, già da quando per la prima volta l'aveva sentito parlare ad una, ormai molto passata, assemblea del Wizengamot. Non sapeva più molto di lui, a parte il lavoro che faceva e poche cose ancora, ma era intenzionato a scoprirne di più perché era sicuro che con il signore la conversazione sarebbe potuta vertere su qualsiasi settore.

    Assolutamente-Disse voltando lo sguardo verso l'uomo-Le lusinghe, se eccessive, mi annoiano e mi portano al voler concludere il prima possibile la conversazione

    Ed era quello uno degli insegnamenti che aveva dato a Thomas, il rendere lo conversazioni meno prevedibili possibili, e che le critiche erano molto più interessanti dei complimenti, perché il molte delle volte non erano banali. Anche sulle critiche però aveva un suo pensiero, infatti non gli interessava se la critica fosse costruttiva o meno e non si faceva problemi a farne se ce n'era il bisogno, la critica poteva essere anche semplicemente una critica inutile per la crescita della persona, il buonismo eccessivo anche nelle cose negative non lo concepiva, né tantomeno lo sopportava.

    Quando si hanno idee contrastanti, invece, diventa interessante perché, se le idee non sono sciocche, ci si trova davvero a riflettere su quale idea sia quella migliore-Aspettò che la nuvola di fumo dovuta alla sigaretta sparì nell'aria-Ma ahimè cambio idea molto difficilmente

    E quella era una verità, ma non il fatto che la cosa gli dispiacesse. Infatti se non cambiava mai idea era perché era sinceramente convinto di avere sempre ragione, il che lo portava, il più delle volte, a risultare arrogante o antipatico. Era il suo carattere, una delle tante sfaccettature dell'uomo freddo che era e che amava lui stesso, anche se avvolte era persino difficile conviverci.

    Chiaramente, ma il popolo ricopre un ruolo fondamentale ed è necessario che anche la sua voce porti consiglio, quantomeno la si deve ascoltare...

    Il discorso sul popolo era sicuramente un argomento per cui aveva molto da dire, la sua idea era fissa ma il suo modo di esprimersi variava in base alla convenienza. Era ormai noto che lui tenesse saldi i valori anti progressisti, un po' per la sua natura da ex-mangiamorte, un po' perché il modus operandi della Granger non lo convinceva affatto, trovandolo in alcune situazioni totalmente fuori luogo e sgradevole, era infatti difficile che una delle idee del Ministro lo rendesse soddisfatto, e anche per quello era stato soddisfatto dell'esito della riunione finita pochi minuti prima. Sapeva che non sarebbe stata contenta di mettere quella legge, ma ormai tutto era deciso ed sinceramente curioso di vedere la reazione delle bestie che avevano deciso di rinchiudere in quelli che, in modo gentile, venivano chiamati "luoghi ristretti" ma che in realtà non erano altro che prigioni per controllarli in quanti terribilmente pericolosi.

    E' il mio lavoro d'altronde, gestire ciò che non decido io e cercare di ottenerne il massimo risultato possibile. Anche se le devo dare ragione sulla curiosità della cosa.

    E pure quella era la verità: il Diplomatico gestiva le situazioni e cercava di fare il meglio per il proprio Ministero, ma di certo non aveva il potere di decidere quali temi avrebbe potuto trattare al tavolo, né quale sarebbe stato un buon risultato, perché se quello in Qatar era stato valutato come discreto, per lui era pessimo. Forse era troppo perfezionista e pignolo, o forse era il suo Ministero ad esserlo troppo poco, propendeva più per la seconda in effetti.
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    Buongiorno staff, chiederei le seguenti modifiche del mio PG:

    Il nome della Camera Blindata e della Scheda PG:
    Il cognome cambia da Shelby in Foster;

    Aneddoti dal Passato:
    -Ha partecipato attivamente alla Seconda Guerra dei Maghi, lasciandola a metà, si crede sia diventato in quel momento un Mangiamorte (Tutti-anni 90)
    -E' stato un fedelissimo Mangiamorte dopo la caduta del Signore Oscuro
    -Ha lavorato nel corpo Auror (Tutti)
    -Ha fondato due istituiti per orfani, entrambi a Birmingham (Tutti-2010 in poi)
    -E' membro della politica interna a Birmingham (Tutti-2014 in poi)

    Storia:
    Per parlare di Ethan bisogna prima fare un passo indietro, un grande passo indietro, e arrivare in un lasso temporale che si aggira tra gli inizi del ‘900.
    Da famiglia di maghi relativamente di bassa categoria diventarono, grazie ad una serie di attività per lo più illecite e grazie ad un leader che riuscì a gestire tutto nel modo migliore possibile, una delle famiglie più rispettate dell’Inghilterra trovando il proprio regno nella città di Birmingham. Thomas, bisnonno del ragazzo, ha lasciato una grande eredità ai suoi successori rendendo la sua dinastia ricchissima. Ancora oggi molte delle attività iniziate ai tempi fruttano soldi. Ethan infatti nasce nel lusso puro, contornato da persone ricche e Purosangue. E' un bambino viziato che ottiene tutto ciò che vuole semplicemente chiedendo, ha due genitori che lo accontentano in tutto e che farebbero di tutto per lui. La sua infanzia la ricorda con il sorriso, aveva amore e soldi, esattamente ciò che un bambino vorrebbe, si contornava di amici in ogni luogo in cui andava ed era difficile che non trovasse il modo di divertirsi. I genitori sapevano che prima o poi avrebbe dovuto percorrere una formazione necessaria per renderlo il proprietario di molte attività ma ci tenevano alla sua felicità spingendo al fatto che non si corresse troppo, affrettare i tempi non era ciò che volevano. Non era l’unico figlio di quella famiglia: il primogenito era Liam, dal carattere molto più impulsivo e violento, spesso portava la sua famiglia in situazioni scomode a causa del suo modo di comportarsi. I due fin da subito crearono tra loro un ottimo rapporto essendo sempre presenti l’uno per l’altro, avevano infatti capito che prima o poi sarebbero stati solo loro a doversi arrangiare con tutto ciò che per il momento era dei parenti. Per fortuna la sua famiglia si tirò fuori da tutto ciò che era la prima guerra magica, fu un evento terribile che portò moltissimi morti ma che non scalfì la famiglia Foster. Ad undici anni arrivò la lettera per Hogwarts e così come aveva fatto Liam tre anni prima, fece anche lui, iniziando un nuovo capitolo della sua vita. Venne smistato nei Serpeverde, non ne capiva il motivo siccome avrebbe preferito entrare a far parte di una Casa che avrebbe potuto definire tra le "buone". Fu proprio ad Hogwarts che si iniziarono a vedere le grandi similitudini con Thomas, diventava sempre più una persona seria che ragionava con la testa senza ascoltare il cuore, programmava tutto ed era attento anche al minimo dettaglio, uno studente che già aveva la mentalità da adulto. Si dimostrò molto portato con la bacchetta eccellendo in tutte quelle materie in cui quest'ultima era fondamentale, la sua preferita era di sicuro Difesa Contro le Arti Oscure perché sentiva che durante quelle lezioni riusciva ad esprimere il suo massimo potenziale. Finì gli anni ad Hogwarts in maniera tranquilla, era un ottimo studente sotto il punto di vista del rendimento ma non si fece molti amici, si fidava poco delle persone e perciò si era accerchiato di Purosangue che come lui condividevano gli ideali più conservativi. Uscito da Hogwarts prese in mano una delle attività di Birmingham diventandone direttore, una scelta un po' precoce ma che lui riuscì a gestire in maniera egregia, qui imparò a relazionarsi con i babbani ed a scoprirne alcune tra le curiosità più assurde, questo gli fece capire quanta differenza ci fosse tra i due mondi e quanto quello in cui aveva vissuto lui fosse migliore di quello babbano, in tutto e per tutto.. Si arruolò nel corpo Auror perché sentiva che fosse la cosa giusta, era bravo con la bacchetta e sentiva che sarebbe stato utile alla causa. Poco tempo dopo fu costretto a vivere anche la seconda Guerra Magica, un altro evento che distrusse la comunità e che lo costrinse, in quanto Auror, a tornare ad Hogwarts per difenderne i confini così da salvaguardare tutti gli studenti ed una scuola che l’aveva cresciuto e alla quale, in fondo, doveva molto. Fu però in questa guerra che capì quale fosse il suo vero cammino: unirsi a Voldemort ed i mangiamorte nell'ascesa al potere, non partecipò in modo così attivo siccome non voleva tradire ciò per cui aveva combattuto, preferì stare in disparte e terminare la guerra come neutro. La guerra aveva tolto un sacco di soldi alla famiglia mettendoli in una situazione scomoda e che era necessario cambiare se avessero voluto continuare la vita che conducevano. Si licenziò iniziando a gestire solo e unicamente le sue attività legali, lasciando quelle illecite a Liam e ai suoi cugini. Le sua abilità da imprenditore ed ai suoi metodi immorali, quali minacce o addirittura percosse, risollevarono l’azienda portandoli ad uno stato di ricchezza mai raggiunto. Questo lo rese famoso in tutta Birmingham tanto che, in pochi mesi, entrò a far parte della politica della sua città. Scoprì che quel mondo fosse fatto per lui, era un ottimo oratore e buonissimo negoziatore, aveva fatto quello per tutta la vita e ora era arrivato il momento di farlo in grande: entrò a far parte dei Diplomatici di Londra diventandone ben presto un punto fisso. All'età di ventotto anni, durante una notte passata al Paiolo, incontrò una ragazza che, solo due anni dopo, diventò sua moglie. Nel 2007 diedero alla luce un bambino, Thomas Foster, anche lui da bravo erede Foster nacque nel lusso ed un giorno sarà destinato a prendere in mano l'eredità di famiglia. Continuò nel frattempo a portare avanti molte delle attività di famiglia tra cui ippodromi, casinò e pub. Nel 2008 mise alla luce un bambino, JJ, portò felicità nella coppia e in famiglia, lui lo amava tantissimo ma anche per lui non era un padre presente, il lavoro gli rubava troppo tempo e non riusciva a dedicarsi quanto volesse alla famiglia. Priscilla non lavorava perciò aveva tutto il tempo di prendersi cura della famiglia. Con JJ però il rapportò sparì totalmente quando, all'età di undici anni, venne smistato nei Tassorosso, da quel momento è la madre a prendersi cura di lui e per Ethan è come se non esistesse, così è anche per Thomas che da unico erede cerca di continuo l'approvazione del padre.
    Le sue ambizioni non avevano limiti, perciò il suo sogno diventava sempre più grande, avrebbe voluto dirigere il suo ufficio così da iniziare la scalata verso il posto che più l’avrebbe appagato ma che sapeva essere difficile, se non impossibile, da ottenere: il Ministro della Magia.

    Relazioni:
    Liam Foster: Suo fratello. I due hanno un rapporto molto complicato siccome il tutto ha di base una profonda invidia da parte di Liam. Essendo il maggiore tra i due avrebbe dovuto prendere lui in mano l'eredità di famiglia ma date le grandi abilità di Ethan così non è stato. Perciò Liam non sarà mai un capo ma, invece, una perfetta spalla destra. Affianca il fratello in ogni cosa, si vedono quasi sempre insieme sul posto di lavoro e questo li rende inseparabili.

    Helena Pratt: Sua sorella. Nascere negli Foster come donna non era facile di per sé siccome erano una famiglia molto maschilista basata chiaramente su un patriarcato; nascere negli Foster come donna e, inoltre, non avendo il cognome degli altri era ancora meno facile siccome si combatteva sia contro il maschilismo che contro la famiglia. Non hanno un brutto rapporto, chiaramente Ethan la vede come una sorellastra ma fa parte della famiglia e perciò partecipa a tutte le riunioni e sa tutto sugli affari che quest'ultima conduce, come i piani per essa. E' l'avvocato di famiglia perciò la difende contro tutti ma non solo, Ethan spesso si trova a parlare con lei ottenendo sempre ottimi consigli. Si può definire un bel rapporto ma pieno di alti e bassi. Il distaccamento di lei dagli affari illegali della famiglia l'ha resa molto meno vulnerabile agli occhi di tutti, il cognome che ha invece l'ha resa "diversa" nella famiglia.

    -Thomas Foster: Suo figlio. ll rapporto tra Ethan e suo figlio è narrato da Thomas stesso, che non fa altro che vantarsi con i compagni di quanto fantastico sia suo padre, che soddisfa ogni suo desiderio. Ma in tutto ciò vi è una visione molto più privata e introspettiva della cosa. La verità è che Thomas viene continuamente intimidito da suo padre, che lo forza verso le sue volontà, su una strada che il giovane, forse, non vuole nemmeno percorrere. Thomas mette spesso in mezzo alle discussioni suo padre cercando di dimostrare ai suoi compagni e a tutta Hogwarts che suo padre lo ama, più di quanto in realtà non faccia. Entrambi sperano in un possibile ritorno ed entrambi vogliono che i babbani, ma in realtà tutti coloro che hanno il sangue sporco, vengano sottomessi dai maghi. Tuttavia, infondo, Ethan ama suo figlio ma fa fatica a dimostrarlo siccome troppo accecato dalla fame di gloria e successo che può ottenere, pressione che il figlio sente terribilmente tanto da sentire un peso perenne sulle sue spalle.


    Edited by Ethan Foster - 21/7/2023, 19:48
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    Le sigarette erano una fonte di comfort per Ethan, una via di fuga dai momenti di tensione e stress che lo circondavano. Accendere una sigaretta gli conferiva un senso di calma e concentrazione, permettendogli di riflettere e pianificare le sue prossime mosse con maggiore chiarezza. La dipendenza di Ethan dalle sigarette era profondamente radicata nella sua personalità e nel suo stile di vita incandescente. Nonostante fosse consapevole dei rischi per la salute associati al fumo, Ethan sembrava rifiutare di rinunciare a questa abitudine. Le sigarette erano un vizio che lo accompagnava ovunque, una forma di auto-indulgenza che si concedeva nonostante le conseguenze a lungo termine. Inoltre, le sigarette erano spesso associate alla sua immagine di potere e autorità. Shelby le utilizzava come strumento per mettere a disagio gli altri, per imporsi durante le discussioni o per creare una sorta di barriera protettiva intorno a sé. Nonostante questo la sua volontà di ferro e il suo intuito acuto lo hanno portato a sfidare non solo il destino, ma anche la sua stessa dipendenza dalle sigarette, che raffigurava in modo perfetto quello che era il suo stile di vita. Quando Donna Mason, donna che oramai aveva il piacere di vedere in quasi tutte le sedi che frequentava, gli si avvicinò esordendo con un commento proprio sulle sigarette.

    Sì, lo è

    Rispose freddo e deciso, perché quella era la verità e perché l'opinione della donna su quella cosa non gli interessava minimamente.

    Anche la sua di trovarsi sempre nello stesso posto in cui mi trovo io? Il caso alle volte è così strano

    Disse mentre fissava la sigaretta che, ovviamente, non avrebbe certamente scelto. Mancavano pochi tiri, che fece più velocemente dei suoi standard, per poi posarla nel posacenere che aveva alla sua sinistra. Non stava intendendo nulla, né gli interessava fare polemica, era solo una lieve preoccupazione che comunque corrispondeva alla verità, sperava nella non permalosità della donna insomma.

    E' qui come giornalista o come compratrice?-Disse realmente incuriosito-O entrambe, chiaramente

    Presumeva la terza ma comunque la risposta della donna gli interessava molto, capire quanto della giornalista che vedeva spesso c'era davvero in Donna e quanto, invece, fosse tutto uno scudo per proteggersi da quella società che per molti era definibile maschilista. Cercò anche di cambiare punto di vista, ché la sua dipendenza non lo stimolava in alcun modo, anzi...

    Per trenta è un grande affare...

    Per di più no però, infatti lasciò perdere quel pezzo che, per il prezzo di partenza, lo avrebbe preso senza ombra di dubbio.
    Donna Mason
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    Il Consiglio si esprime a favore della proposta B per centoventicinque voti a centodiciotto.
    Il Wizengamot si aggiorna per le disposizioni attuative del provvedimento.
    La seduta è conclusa.

    Quelle erano state le parole che avevano sancito la vittoria della proposta che lui stesso aveva difeso davanti a tutti, chiaramente era una soddisfazione personale ma la vedeva più come una vittoria per il Ministero, voleva dire che le idee cadutiste ancora non avevano preso il sopravvento e che, forse, c'era ancora la possibilità che tutto restate com'era e che, un giorno, si tornasse all'antica teoria della conservazione, certo era che con la Granger non sarebbe mai potuto succedere nulla di tutto ciò. Si alzò dalla sedia mentre si metteva una sigaretta tra le labbra, era chiaramente compiaciuto ma nessuno l'avrebbe potuto capire, ché il suo sguardo era sempre lo stesso, era sempre serio, ovvio che si poteva immaginare come cosa. Sarebbe uscito a mangiare per poi ritornare nel pomeriggio, sulla scrivania del suo ufficio c'erano ancora troppi documenti da esaminare per non avere il peso ed il pensiero di doverlo fare, era un ottimo lavoratore e non rimandava mai nulla, forse era stato proprio quello il segreto con cui aveva fondato l'impero che aveva sulle spalle. Accese la sigaretta proprio quando un uomo, Evander Sainsbury, si palesò a lui.

    Signor Sainsbury-Lo guardò negli occhi mentre l'altro si affiancava a lui nella camminata-E' sempre stimolante poter discutere con qualcuno che sa davvero cosa dice

    E quello era un chiaro riferimento a molti dei presenti, che certo avevano preso parola ma sarebbe stato di certo meglio se non l'avessero fatto, meglio per loro chiaramente. L'uomo era stato in grado di metterlo in difficoltà, perché aveva portato argomentazioni chiare e aveva espresso in modo esplicitò il punto che stava cercando di colpire. I due avevano avuto anche un dibattito diretto con un veloce scambio di opinioni, che invece che infastidirlo l'avevano salvato dalla noia che sarebbe stato quell'incontro, apprezzava molto di più gente come lui, che non si facevano da parte quando si trattava del futuro dell'Inghilterra e che anzi, si mettevano in prima linea per combattere, chiaramente c'erano volte in cui si perdeva ma se lo si faceva in quel modo non era una sconfitta totale. Sarebbe stata anche una sua intenzione quella di fare due chiacchiere con l'uomo, i due si conoscevano da tanto ma era diverso tempo che non si parlavano, averlo incontrato in quel modo gli aveva fatto molto piacere, i due non avevano mai avuto un rapporto tanto stretto da potersi definire amici ma di certo l'uomo non gli dispiaceva, certo vedeva molte differenza tra l'uomo di tanti anni prima e quello che aveva affianco a lui, non poteva ancora dire quali però.

    Non prevedo giorni sereni al Ministero. Ma la Granger, se davvero ricopre il ruolo giusto per lei, sarà in grado di gestire la situazione-Disse in modo provocatorio, facendo intendere cosa pensasse del loro Ministro-Alla fine è il popolo ad essere sovrano...

    Infine quella che poteva essere parzialmente la verità, perché quello era il suo punto di vista solo se il popolo andava d'accordo con la sua idea, in caso contrario avrebbe pensato tutt'altro.
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    Ethan, con la sua abilità nel gestire gli affari e le persone, sapeva come sfruttare al meglio i soldi accumulati. Sebbene avesse una propensione per lo sfarzo e il lusso, non era uno sperperatore. Usava i suoi soldi con intelligenza e lungimiranza, investendo in affari redditizi che garantivano un flusso costante di entrate. Nonostante la sua predisposizione a godere dei piaceri che la ricchezza può offrire, Ethan comprendeva anche l'importanza di mantenere un equilibrio finanziario. Utilizzava i suoi fondi per espandere l'azienda di famiglia, investire in proprietà immobiliari e stabilire nuove alleanze che portavano a ulteriori opportunità di profitto. Tuttavia, nonostante la sua ricchezza, rimaneva ancorato alle sue radici e alla sua mentalità pragmatica. Non era uno che si permetteva eccessi sconsiderati o sprechi inutili. Aveva imparato dalla sua esperienza che la ricchezza non è eterna e che era fondamentale gestirla saggiamente per garantire la sicurezza futura della sua famiglia e degli affari. Frequentava posti che solitamente venivano popolati da gente ricca, i vertici della società, coloro che venivano invidiati per il solo fatto che erano diventati ciò che gli altri non sarebbero mai potuti diventare, questo lo portava ad utilizzare il suo denaro per il semplice motivo che tutto, in quei luoghi, costava tanto e che non poteva farne a meno. Passare dal non avere nulla all'avere tutto era un salto troppo grande per non cadere nella tentazione utilizzare quel denaro. Quel giorno si trovava in una sala in cui si sarebbe tenuta l'asta per gli oggetti di Giacomo I, era chiaramente lì come compratore perché l'idea di avere un oggetto di tale rarità all'interno della sua abitazione era più forte di qualsiasi forma di risparmio, ché era chiaro che quel giorno non avrebbe risparmiato neanche un euro, la qualità costava e lui lo sapeva bene.

    Wiskhy, irlandese se possibile

    Chiese mentre si sedeva in una delle poltrone rosse adibite per l'occasione, era arrivato con un po' di anticipo proprio per non rischiare di stare in piedi, sarebbe stata molto lunga come cosa perché la gente presente era moltissima e di certo non era l'unico a voler comprare qualcosa a qualsiasi costo. Ciò che aveva chiesto gli arrivo prontamente, nel mentre si accendeva una sigaretta e accavallava le gambe, aspettava solo che arrivassero tutti per poi procedere con l'inizio dell'Asta.
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    La politica ha avuto un impatto profondo sulla vita di Ethan e su quella della sua famiglia. Cresciuto in epoca di guerra in una famiglia di immigrati irlandesi a Birmingham, ha sempre dovuto fare i conti con la povertà e con la grande crisi che li aveva portati dall’essere una delle famiglie più in vista della Inghilterra ad essere una delle tante. Ma Ethan stato in grado di trovare una via d'uscita dalla quella situazione grazie alle opportunità che il crimine organizzato gli a ha offerto, iniziando nuove attività che lo hanno riportato in alto in poco tempo. L’essere un Diplomatico è stato un punto fondamentale della sua vita perché gli ha permesso di crearsi un nome anche nella fredda Londra dove le opportunità di essere grandi tra i maghi erano remote. Tuttavia, la politica ha spesso messo in pericolo il suo stile di vita e la sua attività.
    Ho capito ben presto che per sopravvivere in quel mondo dove la politica e il crimine erano strettamente interconnessi, doveva adattarsi e imparare a gestire le relazioni con i politici e le autorità locali. Non è stato facile, ma con il tempo ha imparato a conoscere i segreti del gioco politico e a utilizzarli a suo vantaggio.
    La politica ha cambiato radicalmente la sua vita e quella della sua famiglia. Quella che prima era stata un’opportunità di uscire dai momenti bui che avevano colpito gli Shelby era diventata una vera ossessione, infatti il lavoro era il motivo per cui era grande, la sua linfa vitale che gli trasmetteva adrenalina e potere, era tutto. Perciò quel giorno, quando nel suo uffici arrivo l’invito alla partecipazione ad una evento di quel calibro, fu felice, felice di poter dimostrare ancora una volta il suo lavoro. Perciò, arrivata l’ora giusta, si diresse insieme agli altri Voluntas nel luogo in cui la donna era tenuta, un luogo che molti non avevamo mai visitato e del quale non si sapeva nemmeno l’esistenza. Gli vennero date tutte le indicazioni del caso e poi stava a loro, a tutti quei maghi che si trovavano all’interno di quella stanza. Si avvicinò alla donna che già aveva iniziato a parlare con Prince, era sua intenzione interrogarla in modo diretto così da non perdere il vantaggio che avevano su di lei. Certo era che non avrebbe parlato subito, prima doveva aspettare i risultati delle indagini dei suoi colleghi.
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    Sei solo un uomo, Ethan. Non puoi combattere tutto il mondo da solo.
    Quelle parole gli rimbombavano nella mente mentre camminava per le vie di Notturn Alley, parole che con dolcezza gli aveva detto suo fratello ma alle quali lui non voleva sottostare, perché sapeva che se per colmare la sua fama di potere avesse dovuto affrontare tutto ciò che lo circondava, l'avrebbe fatto, l'avrebbe fatto senza pensarci due volte, perché lo scopo era più importante di tutto. Lo faceva senza parlare, senza attirare gli occhi su di se, con intelligenza e astuzia cercando di entrare nelle menti delle persone che lo circondavano, esempio lampante erano i suoi interventi durante la seduta del Wizengamot, era stato rigido nel suo pensiero ma sempre molto rispettoso e preciso nelle risposte che dava, sempre con tomo calmo come se dentro di lui davvero non ci fossero emozioni, era infatti quella l'idea che molto spesso dava agli altri, persino alla sua famiglia, che lui sapeva amare moltissimo. Molte volte, il silenzio e la paura spingevano a cercare di controllare tutto ciò che circonda il mondo. Si crede che solo così si può garantire la sopravvivenza, la sicurezza, la felicità. Ma in realtà, il controllo totale è solo un'illusione, una forma di autodifesa che fa sentire al sicuro solo momentaneamente, ma che alla lunga logora e rende ancora più vulnerabili. Il silenzio, in particolare, può essere un alleato o un nemico. Se usato con saggezza, può essere un'arma potente per ottenere ciò che si vuole. Ma se usato in modo eccessivo, può trasformarsi in una prigione che impedisce di comunicare, di esprimere i nostri desideri, i nostri bisogni, le nostre emozioni. Fa sentire soli, isolati, incompresi. Ethan era un comunicatore, parlava, contrattava, negoziava, ma di lui non colpivano le parole che usava per fare tutto ciò, bensì i momenti di silenzio che aveva prima di dare una risposta, o anche quelli che utilizzava come risposta vera e propria, perché era convinto che molto spesso le parole non davano l'effetto che desiderava e che quindi utilizzarle non avrebbe portato nulla di buono, il metodo fino a quel momento sembrava essere stato vincente. La paura, invece, è una forza che spinge a proteggersi, a difendersi dalle minacce esterne. Ma quando diventa un'ossessione, impedisce di vivere appieno, di sperimentare, di rischiare. Fa sentire bloccati, intrappolati in una gabbia inesistente creata dall'uomo. Ethan aveva imparato a gestire il silenzio e la paura, a utilizzarli in modo equilibrato e consapevole e proprio per quello quella notte si trovava lì, dove silenzio e paura facevano da cornice ad un posto che in molti non avevano il coraggio di frequentare: Nottun Alley, perché quei vicoli erano colmi di gente che aveva il solo scopo di creare paura in silenzio, di rovinare la quiete delle persone che, in un modo o nell'altro, si erano addentrate in quelle zone. Lui però non era lì per tutto ciò, si era infilato in un magazzino nel quale avvenivano lotte illegali, e lui era lì proprio per quello, ché quella sera a combattere vi era il suo campione, un ragazzo mingherlino che, però, era un portento nei duelli, un ragazzo di Birmingham che aveva visto crescere e che, in seguito al morso di un Licantropo, aveva deciso di prendere con sé per addestrarlo più come animale che come persona, infatti era quelli il lato che sprigionava quando saliva sul ring.

    Se andrà avanti così lo manderà ko al primo round

    Sapeva che non sarebbe successo, gli aveva ordinato di vincere al terzo round, almeno da creare uno spettacolo godibile. Quella donna la conosceva, o meglio, sapeva che cosa facesse, perché era lei che spesso vendeva la Pozione che urgeva al ragazzo e che quindi, in un modo o nell'altro, aveva un rapporto con la famiglia Shelby.

    Due whisky-Disse al primo cameriere improvvisato che gli si presentò davanti-Irlandese...
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    Eunomia era fermamente convinta delle sue idee, e la cosa non era di certo un male, specialmente in lavori come quello, ma anche Ethan era fatto allo stesso modo e sapeva che da quella discussione non avrebbe di certo cambiato opinione, ma lo scambio di opinioni era una cosa che amava e proprio per quello le piaceva la donna che aveva davanti, chiaramente più di Martin.
    In quel momento credeva di avere un passo avanti rispetto ai collegi mandati in Qatar, ché lui in tutta la sua carriera non aveva commesso errori del genere, o almeno non in occasioni di tale importanza, quindi se avessero dovuto scegliere qualcuno da mandare sapeva che sarebbe stato scelto, per lo stesso discorso sentiva che potesse essere Azrael il suo compagno ma l'uomo non sembrava avere la personalità adatta per fare un lavoro del genere, non per affiancare Ethan almeno.

    Su questo sono d'accordo. L'atteggiamento di Martin è stato assolutamente sbagliato e se ne avessi il potere prenderei seri provvedimenti a riguardo....

    Quella volta sì, critica mirata ad essere critica, di fare qualcosa di costruttivo non gli interessava, e credeva che dirlo in quel modo era la cosa giusta da fare, perché l'uomo stava avendo anche il coraggio di far sembrare il suo operato sufficiente, anche se era abbastanza chiaro che non lo fosse minimamente. L'uomo sembrava avere l'intenzione di spiccare su tutti gli altri, ma non lo faceva con educazione e con capacità oratoria, al contrario cercava di imporsi in modo violento e aggressivo, chiaramente si stava chiudendo a riccio dato che si sentiva attaccato, perciò sapeva anche lui di avere torto, le sue erano solo inutili giustificazioni.

    Quindi dobbiamo far finta che tutto questo sia positivo?-Disse in risposta ad Eunomia, con gli occhi fissi sui suoi-L'uso del condizionale non rientra nel mio modo di agire quando si parla di Diplomazia: i risultati sono questi e di questi dobbiamo parlare

    Spense la sigaretta nel posacenere di vetro che aveva davanti a sé.
    Era stato duro, lo sapeva, l'aveva fatto di proposito, in quel caso era necessario smettere di utilizzare le mezze misure perché non poteva sopportare tutto ciò: andava ammesso l'errore, in un caso irrealistico anche chiedere scusa, ma di certo non ci si poteva aspettare che gli altri pensassero che l'operato fosse buono e che c'era solo un problema, perché nessuno dei punti con cui era stato stilato l'accordo era positivo, nessuno. Eunomia la valutava come donna dalla spiccata intelligenza, perciò si rifiutava di credere che lei fosse convinta delle sue parole, sperava che fosse solo arrabbiata per l'insieme di situazioni che, in un modo o nell'altro, le si stavano torcendo contro.

    Il punto centrale secondo me non è criticare il vostro operato, non sono nessuno per poterlo fare e non mi piace basare una riunione su questo, mi preme il riscontro che tutto ciò ha avuto all'interno del mondo magico inglese: il Profeta è entrato negli affari del Ministero a gamba tesa con articoli che mettono in dubbio la solidità del Ministero, inoltre mi hanno detto che la signora Mason abbia svolto delle interviste, è la verità?

    Sapeva che lo fosse ma voleva sentirselo dire, inoltre aveva intenzione di ascoltare la versione della donna, di sapere come la giornalista aveva diretto il tutto, le domande che aveva fatto, tutto, era una cosa che lo incuriosiva moltissimo perché aveva avuto a che fare con la donna e ne conosceva il carattere, essere intervistata da lei non doveva essere stato facile.
    Eunomia Atwood
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    Ethan era un personaggio che in modo progressivo si stava inserendo nei volti noti del mondo magico inglese, per quello aveva sviluppato, grazie alla sua intelligenza, doti che gli erano molto utili per aumentare il suo prestigio e per farsi vedere dal mondo di buon occhio: era capace di essere sempre al momento giusto nel posto giusto, un po' come un giornalista ma lo faceva senza aprire bocca, o quasi. Questo andava in contrapposizione con il lavoro che faceva, ché la diplomazia era una materia quasi totalmente orale e che quindi richiedeva una buona capacità oratoria, ma in situazioni come quelle l'importante era apparire perché tutti ti vedessero. Vestito con un abito grigio camminava per il San Mungo e, dopo aver aspettato il suo turno in fila si fece fare il prelievo richiesto. Quella era un'azione che non gli interessava fare, ché lo scopo era miserabile secondo lui, ma essere uno dei pochi ministeriali a farsi vedere mentre faceva quell'azione avrebbe giovato al suo futuro, tutto sarebbe stato dalla sua parte.
    L'ospedale per i maghi era pieno di persone, un po' per chi davvero aveva bisogno di cure mediche e un po' perché in molti si erano presentati per la donazione del sangue. Non era la prima volta che faceva un prelievo ma era la prima volta che lo faceva senza la prescrizione di un medico, tutto era nato dentro la sua testa tanto che, al suo arrivo, aveva avuto il sentore di non aver fatto la scelta giusta, solo dopo capì che quella era la strada corretta e che in un futuro avrebbe potuto usare quella come pedina vincente in un dibattito che era certo ci sarebbe stato.

    Grazie, buon lavoro

    Disse all'infermiera che aveva svolto il prelievo. Andò nella stanza in cui aveva poggiato cappotto e coppola, quest'ultima la tenne in mano mentre s'incamminò verso l'uscita. Qui ebbe la piacevole sorpresa che anche i giornalisti si erano attivati e, chiaramente, dove c'era notizia non poteva mancare la signora Mason, che da quanto capì ebbe un veloce disguido con una delle Medimaghe presenti, certo era che la giornalista non era famosa per il suo carattere pacato ma per farla innervosire in quel modo doveva per forza essere successo qualcosa di importante, cosa che solo dopo capì non essere vera. Colse la palla al balzo per farsi notare dalla giornalista, era di sicuro la via più veloce per far capire che anche il Ministero era presente in momenti del genere e lui, da quello che aveva visto fino a quel momento, era l'unico ad aver avuto la decenza di presenziare ad un evento come quello.

    Signora Mason

    La salutò cordialmente. Sapeva non fosse lì per la donazione del proprio sangue ma era educato salutare una donna con cui, piacevolmente o meno, aveva passato del tempo un paio di mesi prima e che quindi, in modo molto superficiale, poteva dire di conoscere. Poi si diresse verso la sorella, anche lei era presente e la cosa era ottima, gli Shelby ne erano usciti in modo impeccabile da quella situazione e la cosa era solo che positiva per tutti loro.

    La conosci?-Col capo indicò la giornalista che aveva appena salutato-Sarebbe molto positivo se il mio nome finisse sull'articolo che sicuramente scriverà, quantomeno la presenza di un Diplomatico

    Senza troppo affetto né troppi giri di parole, perché Ethan nonostante non lo desse a vedere andava sempre di fretta, lasciò quelle informazioni alla sorella per poi, infilandosi il cappello ed una sigaretta in bocca, lasciò l'ospedale così come era entrato una trentina di minuti prima. Aveva fatto ciò che doveva fare, puntava molto sulla signora Mason adesso, ma al donna non era facile da convincere e quindi non ci contava minimamente.
    Donna Mason Helena Pratt
    Evento BHO.
    Ethan dona il sangue.
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