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Benvenuta!
Il tuo elogio della banalità è di grande ispirazione, anche se magari non lo intendevi come tale. A volte le cose migliori sono quelle semplici. Tipo giocare e svagarsi. Qui cerchiamo di fare tranquillamente entrambe le cose, ciascuno a suo modo. Anch'io ho iniziato a giocare di recente a D&D ma, benché ci siano molti dadi e numeri qui, per certi versi siamo più semplici, per altri più complicati. Un grande insegnamento comune però c'è: a volte il dado è un limone, e bisogna imparare a farci la limonata (semipluricit.).
Spero di leggerti presto in giro! -
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Ciao!
La risposta alla tua domanda è nì: la pozione viene sempre preparata da un solo PG, anche se ci sono uno o più PG ulteriori ad assistere, che tuttavia possono essere utili in qualche modo.
Ne approfittiamo per qualche spiegazione ulteriore e per annunciare una piccola espansione ispirata a questa domanda e a qualcosa che già era presente nel regolamento ed è stato ampliato.
La preparazione di una pozione è un po' come l'evocazione di un incantesimo che dura un po' di più, ma non è meno personale: può essere condotta da un solo PG dall'inizio alla fine. Un nuovo "Nota bene" all'inizio della guida lo spiega.
Un PG che assiste può osservare e accorgersi, in base alle sue Conoscenze Avanzate, se qualcosa è andato storto nelle varie fasi, ma non può fare altro o dare un contributo più concreto di così. Per un giusto bilanciamento delle risorse, nessun PG può superare le proprie mancanze attraverso le conoscenze o le capacità di un altro personaggio.
Era già previsto che nella prima fase di preparazione un PG potesse accorgersi di eventuali errori: adesso questo è possibile farlo in tutte le fasi, fatta eccezione per l'ultima, quella con l'uso della bacchetta, per ovvi motivi. Il Regolamento è già aggiornato.
Speriamo di aver risposto al tuo dubbio! -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Cagna maledetta.
Non potevo che darti il benvenuto così. Lieto che siamo noi la tua nuova relazione tossica ma sono sicuro che saremo l'ultima e che ci porteremo a vicenda all'altare. È ora di mettere la testa a posto, a zio.
Io non so cosa sia il miso, o di cosa sappia, l'ho sentito nominare solo molte volte in Masterchef: devo informarmi, mentre provo il tofu rosolato o fritto di una delle presentazioni precedenti. Però sono un enjoyer dei sapori orientali, quindi sono curioso.
Ciò detto: lanciati pure nella creazione del tuo PG mentre ti ricordo che puoi averne quanti ne vuoi (non so se lasciavi intendere l'avvio a una Corvonero) e se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a contattarci qui o in privato o su Telegram, dove puoi trovarci tutti o quasi anche in una chat comune (non obbligatoria né indispensabile per l'esperienza di gioco, ma consigliata per i meme, i buongiornissimi, i gatti e a breve anche i cani, per l'appunto).
E se qualcuno ti ha portato qui, sappi che ti spettano dei premi un po' come il "porta un amico in Vodafone": nel caso dicci chi è, o aspetteremo che lei o lui venga a prendersene il merito (per prendersi la sua parte di premi).
Ci leggiamo presto in giro! -
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X Sarebbe più facile 1 come 15 Galeoni e 2 come 2 Punti Post, invece è il contrario: 1
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- Inviato il
- 3/5/2024, 16:53
- Gaspard Gauthier
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Benvenuta tra noi Primrose Burton!
Sappiamo di essere belli e non ce ne vergogniamo, ma è sempre bello che ce lo dicano![:]](https://img.forumfree.net/html/emoticons/new/love.svg)
Il tuo curriculum è molto interessante: da qualche mese ho iniziato a giocare a D&D insieme alle altre due admin e mi sono pentito di aver sprecato così tanti anni senza conoscerlo. Ai play by chat non ho mai giocato, invece, ma troverai qui in giro diversi veterani a cui eventualmente chiedere qualche dritta se i mondi dovessero essere così distanti su alcuni dettagli. Abbiamo però anche noi delle sessioni di gioco "sprint" (per ora riservate al Quidditch, con dei minipost narrativi più brevi del solito) e chissà che in qualche occasione particolare dove c'è poco da filosofeggiare la cosa non possa tornare utile...
Ho visto che hai già una Tassorosso e ne sono lieto: hanno bisogno di un po' di amore
Per il resto, ti ricordo che se lo desideri puoi unirti al nostro gruppo Telegram in cui scherziamo del più e del meno, condividiamo gatti, buongiornissimi e cose random, tra cui anche utili annunci-reminder per le varie cose di gioco (trovi comunque tutto su forum, è un di più).
Spero di leggerti presto in giro!
Edited by Gaspard Gauthier - 30/4/2024, 14:55 -
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Grifondoro! -
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Gaspard aveva sempre trovato curioso, per non dire irrispettoso, che la Sala Investigazioni dell'Ala Est fosse stata intitolata ad Alastor Moody, il cui ritratto troneggiava sulla parete in fondo. Lui che aveva avuto l'onore, e talvolta la disgrazia, di lavorarci insieme quand'era in vita e persino prima che fosse "Malocchio", non riusciva a ignorare la contraddizione di fondo dell'accostare il centro nevralgico dell'analisi, fatta di scrivanie e porte chiuse in tutta sicurezza, alla figura che alla causa del corpo Auror aveva sacrificato sul campo di battaglia un occhio, una gamba e svariati lineamenti. Ma interrogarsi su certe sfumature era anche un tratto singolare della personalità del francese ed era ben certo che fosse estraneo a buona parte dei suoi colleghi. Di certo lo era alle figure istituzionali che avevano scelto una strada assai più lineare: onorare la memoria di un membro leggendario battezzando col suo nome una delle sale più importanti del dipartimento. Nulla di più.
Adrien.
Il saluto inaspettato lo colse di sorpresa e la risposta restò incastrata in un limbo ideale tra inglese e francese, da cui uscì incolume soltanto il nome del giovane Auror e nient'altro.
In una forma di educato risarcimento, Gaspard si affrettò a liberarsi del redingote, lo sguardo indagatore già rivolto all'uomo, con le mani ancora sull'appendiabiti. Gli era parso, da una qualche sfumatura nella voce, che non si trattasse solo di un convenevole da ufficio, quanto più l'inizio di un'indagine più profonda. Aveva colto inquietudine, un certo senso di irrisolto che, se pure Adrien avesse taciuto di lì in avanti, l'avrebbe spinto a domandargli di più lui stesso. Ma, prima che potesse fare il primo passo, fu proprio l'altro Auror a interpellarlo. Gaspard aveva accolto da molto il ruolo di memoria storica, presso i colleghi più giovani, come un'investitura naturale del tempo a cui sarebbe stato irrituale opporsi, se non irresponsabile. L'anzianità di servizio, del resto, era sempre stata un onore e mai un onere.
Siamo precipitati oltre quell'orlo già diciotto mesi fa.
Osservò con gelida naturalezza. Un sopracciglio inarcato tradiva persino una punta di incredulità.
E non tutti i venti di guerra sono tempeste.
Bisogna guardarsi anche dalle brezze. Dai soffi, oserei.
Gaspard si fece più vicino ad Adrien, squadrandolo vistosamente da capo a piedi come in cerca di un dettaglio, un appiglio, la prova inconfutabile della sua puerile ingenuità. Non trovò altro che la totale assenza di rughe, ma gli parve troppo autoreferenziale da parte sua. Era un ragionamento fallato in partenza, ma se ne accorse all'arrivo.
Siamo in guerra.
Il punto è che non sappiamo contro chi.
E con quell'ultima osservazione, tanto cara che Langlois Caillat non era il primo a sentirlo dalla sua voce, in quel Dipartimento, rispose anche alla sua ultima questione. Lord Voldemort era stato un catalizzatore di storia di portata gigantesca, anche se non avesse avuto una schiera di seguaci mascherati e disposti a tutto per seguirne gli ideali e non soccombere di fronte alla sua ira oscura. Anche la caduta dello Statuto aveva un nome e un cognome - o perlomeno sembrava averlo, Carlotta Pinkstone - ma il rovesciamento di equilibri secolari restava un campo di battaglia su cui si affannavano tutti senza ben sapere dove attaccare e perché.
Sbaglio?
Provocò, allora, e sorrise perfino, inclinando la testa di lato per rafforzare la domanda. Non sapeva se Adrien avrebbe osato contraddirlo, prima ancora che se avesse effettivamente un'idea forte a riguardo. Gli aveva lanciato una sfida duplice, crogiolandosi nel ruolo di guida che gli era stato assegnato.
Trovava assai più stimolante avere il potere di interrogare, che quello di rispondere. -
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Ben arrivato tra noi, Adrien!
Non è mai troppo tardi per rimettersi in gioco (che è un modo per dire che, a parte qualche deplorevole eccezione, qui siamo tutti vecchi andanti) e sono felice che ci riprovi da qui, dopo le faccende domestiche. Prima il dovere e poi il piacere, del resto.
Ti rassicuro subito sulla parte tecnica (leggasi: ti porgo il braccio per far attraversare la strada tecnologica al tuo boomerismo incipiente) dicendoti che, tra le varie cose, non è importante saperla tutta a memoria, né subito, che ci sono molti strumenti di supporto interattivi come fogli di calcolo a prova di bimbo e... persone a cui chiedere, e tante altre cose di cui probabilmente non dovrai mai preoccuparti perché qualcuno dello staff lo farà per te.
Curioso invece del tuo PG di origini francesi di nome Adrien(ma non di cognome Rabiot, va bene lo stesso): ho scomodato il mio, di origini francesi, per benvenutizzarti :3
Per qualsiasi necessità, ci trovi tutti pronti ad assisterti.
Ci leggiamo presto in giro!
P.S.: per risolvere quel piccolo problema del ritmo serrato puoi far iscrivere anche la tua dolce metà e potete convivere qui
Ok è più inquietante di quel che pensavo -
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Io mi aggregherei volentieri, ma non facciamo tardi ché la palpebra mi cala facilmente a quest'età, ormai.
Nephele Hargrave Morgan Savile -
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Il prepensionamento -
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Mese e Anno: Ottobre 2023
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Era dalla seconda guerra magica che Gaspard non era costretto a sguainare la bacchetta così frequentemente con preavviso nullo, e non ne aveva sentito la mancanza in tutti gli anni trascorsi da allora. Gli Auror erano cacciatori di prede sfuggenti e assomigliavano assai più a un gufo nella notte che a un ghepardo in piena battuta. Gaspard ne sposava la natura con sorprendente sintonia. Ma un equilibrio fragilissimo governava il mondo, negli ultimi mesi, e si manteneva intatto sulle spalle affaticate di chi come loro avevano il dovere di intervenire al primo segnale di sfaldamento. Nel fango o nelle città, tra orizzonti sconfinati e innocui o stretti nelle asperità dei paesaggi: incidenti, distrazioni, casualità o causalità. C'era un disegno, talvolta, e lo si scorgeva nei volti simili, in qualche indizio, un cenno distintivo, qualcosa che dava l'impressione, se non l'illusione, di una traccia da seguire; il più delle volte era solo caos traboccante e le loro bacchette a tentare di governarlo.
Gaspard si era materializzato sul posto al primo segnale. Lo sguardo affilato cercava di intercettare anche il minimo movimento fuori posto attraverso la finestra della caffetteria, mentre Grint illustrava in fretta e furia il da farsi.
Poi, anche lui come gli altri, prese la sua strada. La bacchetta nascosta nella manica del mantello con la punta che solleticava il palmo, pronta a scivolare tra le dita sapienti, l'uomo avanzava tra le strade del quartiere. Aveva il passo impercettibile di un fantasma diurno: il busto inclinato verso la svolta successiva, un orecchio restava ancora aggrappato alla strada precedente.
Sbuffava irrequieto. Avrebbero potuto essere ovunque, perché di certo non erano lì.
Quando prese l'ultimo viottolo che si incastrava tra due file di palazzi bassi e grigi, la mano mancina si mosse ancor prima che Gaspard potesse rendersi conto del perché. Ma non era ciò che avrebbe sperato.
Baudelaire.
Aveva risposto d'istinto al primo vero stimolo da quando ne era disperatamente alla caccia, ma aveva trovato un'alleata.
Si rivolse alla donna secco, ma contenendo la voce, quasi strozzandola perché potesse sentirlo lei, ma nessuno troppo più in là. Le si avvicinò, un polso correva ad asciugare la fronte imperlata dall'incedere agitato.
Niente.
Per tutto questo isolato.
Indicò distrattamente la direzione da cui era arrivato. Escludevano un pezzo della zona da perlustrare, ma ammettevano di aver lasciato trascorrere del tempo senza risolvere alcunché.
Insieme copriremo un'area minore, ma saremo in vantaggio.
Era una proposta, anche senza una domanda. E anche la speranza che, dove il suo sguardo sfuggiva affrettato, due avrebbero svelato a vicenda l'uno gli invisibili all'altro.SPOILER (clicca per visualizzare)Esito negativo dei dadi qui.
Gaspard si sposta vicino a Melanie Baudelaire e le propone di agire in coppia.
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