Theodore DeWitt

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    Jaywick - Essex

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    Theodore DeWitt

    Data e luogo di Nascita: Jaywick - 12 Novembre 2003

    Stirpe: Nato Babbano

    Bacchetta: Biancospino, corda di cuore di drago, 9" mediamente flessibile

    Allineamento: Caotico Neutrale

    Mestiere: Locandiere ed Esoterista presso il Montreux (Notturn Alley)

    Scuola di Magia e Casa frequentata: Privatista

    Animali o Creature da compagnia: Petite, gatta birmana a pelo lungo



    Aspetto fisico: Vanitas vanitatum et omnia vanitas
    Se lo specchio della sua camera potesse parlare, chiederebbe una pausa da quella che, di fatto, è una relazione tossica.
    Theodore è vanitoso fino allo stremo, il suo aspetto è sempre curato nei minimi dettagli, dagli abiti che indossa in modo dissoluto (come camicie da donna semi trasparenti e pantaloni attillati) agli accessori con cui eccede. È sempre generosamente profumato: sa di patchouli, anice e mandarino, il suo odore è talmente persistente che aleggia in una stanza anche dopo che se n’è andato. (il suo profumo è YSL Opium Pour Homme).
    È alto 1.72, ha un fisico allenato, i capelli color grano, gli occhi scuri e parecchi tatuaggi sul corpo:
    ➤Lungo la spina dorsale ha tatuato la frase palindroma “IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI” ovvero “andiamo in giro di notte e veniamo consumati dal fuoco”.
    ➤Due falene sull’addome
    ➤L'uroboro attorno all'ombelico, simbolo alchemico del potere che divora e rigenera sé stesso in un moto infinito.
    ➤ Vari simboli alchemici su entrambe le braccia
    ➤ Il secondo degli arcani maggiori (la papessa) sull'avambraccio
    ➤ Una serpe sul petto, la serpe in seno di Esopo. Un modo proverbiale e semplicistico per autodefinirsi.
    ➤“Suis la Lune” tatuata sullo sterno.

    Storia: Nato sotto una cattiva stella.
    Non ricordava bene dove aveva sentito quella frase, eppure sembrava essergli stata cucita addosso; a lui ed ai suoi fratelli.
    Quattro, per l’esattezza.
    Venne al mondo e crebbe in un luogo che aveva la fama di essere il posto più malfamato di tutta l’Inghilterra, il primo figlio di una coppia che poteva essere tante cose, ma di certo non dei genitori.
    Della sua infanzia ricorda il mare di Jaywick, con quell’aria salmastra che d’estate si appiccicava addosso, e non ci si sentiva mai puliti. Ricorda le barche attraccate al molo e di notte, lui ed i suoi fratelli salivano di nascosto per fingere di essere persi nell’oceano, inventando nomi di quelle stelle che li avrebbero ricondotti a casa. Theo faceva sempre il capitano, nonostante le timide proteste dei più piccoli già alti più d’una spanna di lui.
    Ricordava la Yeshiva, la scuola ebraica lontana chilometri, piccola ed angusta, con i cortili di cemento dissestato dove far girare le Dreidel sotto natale.
    Ricordava suo padre chino sul tavolo, una luce da lettura ad illuminare i cavi colorati di qualche lampada o connettore. L’alluminio che si scioglieva velocemente sulla punta della saldatrice, gli occhiali che cadevano sulla punta del naso di suo padre, che come Theo, riusciva ad amare tutto ciò che non fosse la sua famiglia.
    Ricordava sua madre, un bicchiere di vino rosso che macchiava il tavolino del soggiorno, i capelli scompigliati, la pelle tesa su un corpo tanto magro da far paura.
    Ricordava i suoi fratelli ed i loro continui tentativi di avvicinarlo, di vederlo come l’ago della loro bussola personale; ma lui quel peso non aveva mai voluto reggerlo, e scombinare quell’ago era diventata quasi una vocazione, un personale moto di protesta che colpiva i più deboli della famiglia, piuttosto che i veri responsabili.
    Intelligente abbastanza da sapere quel che faceva rifiutando il loro affetto, ma indolente quel che basta da ergere un muro.
    Non andò mai ad Hogwarts, ma accettò l’invito di una bizzarra zia di trasferirsi da lei, così che potesse insegnargli a controllare la magia. Un undicenne, indolente, spigliato e furbo come una volpe, catapultato tra le luci di Notturn Alley sotto la cura e l’attenzione di una zia venticinquenne un po’ spostata.
    La sua adolescenza fu caotica e a tratti confusa.
    I suoi modi di fare, quel suo essere un ometto fatto e finito, quell’autodistruzione latente che pareva essere un motore capace di animare gli anfratti più nascosti della sua curiosità e la sua voracità a volere tutto, sempre, furono il motivo principale per cui Theodore DeWitt si cacciò in tanti guai: da sventate overdose, a conoscenze che lo hanno portato ad avvicinarsi alla magia oscura, fino ad arrivare all’unico e vero amore della sua vita: Jiselle, una criminale che lo convinse, senza troppi sforzi, a rapinare una gioielleria babbana. Quella notte, Jiselle rivelò la sua vera natura e, dopo la rapina, diede fuoco al locale senza prendere alcuna precauzione per i babbani che vi erano al suo interno se non, una volta arrivati gli auror, lanciare un oblivion al ragazzo, così che dimenticasse tutto quello che era successo quella notte.
    I due vennero arrestati e mentre Jiji fu condotta ad Azkaban, DeWitt scontò sei mesi ai domiciliari per poi essere rilasciato per mancanza di prove.

    Aneddoti dal Passato: - A sette anni ha interpretato la protagonista di Tutti Insieme appassionatamente (Maria Rainer) alla recita della sua Yeshiva.
    - Nel maggio del 2020 rischia di perdere un dito dopo aver cercato di smaterializzarsi sotto effetto di sostanze illecite, assunte con una sconosciuta di cui non sa il nome. Da allora preferisce fare lunghe passeggiate o usare il nottetempo per i suoi spostamenti.
    - Nel giugno del 2020 viene condannato agli arresti domiciliari in attesa di processo e rilasciato sei mesi dopo.
    - A gennaio del 2021 inizia a lavorare come Locandiere ed Esoterista al Montreux
    - Tra agosto e settembre del 2021 è stato fidanzato ufficialmente con una ricca donna di nome Marie, l'ha lasciata due giorni prima del matrimonio con una lettera via gufo che recitava:

    CITAZIONE
    Mi dispiace ma non posso farlo, non è colpa tua... è colpa mia.
    Ti amo troppo.
    Addio.

    Carattere:
    Theodore è una persona complessa, volubile e mutevole.
    In lui non c’è una netta linea di demarcazione su ciò che sia bene e ciò che è male, Theo è puro caos.
    È una persona curiosa di vedere e capire il mondo e chi lo abita.
    Il suo obiettivo è quello di studiare e comprendere il più possibile, ma lo fa spesso in maniera anticonvenzionale (assumendo droghe, cacciandosi in situazioni assurde per pura curiosità o per spingersi al limite).
    Nonostante abbia una vita dissoluta, le sue ambizioni sono un punto fermo. È capace di un’incredibile resilienza ed adattabilità: come l’erbaccia infestante, lui riesce sempre a sopravvivere e ad evolversi a seconda delle necessità.
    È un ragazzo dai modi cortesi, colto, spigliato, acuto ed educato, è molto raro vederlo arrabbiato o particolarmente triste dato che crea un muro tra sé e gli altri.
    È un ragazzo riservato, non parla mai delle sue emozioni, della sua famiglia e tutto ciò che concerne il suo privato mostrandosi forte, allegro, scherzoso ed irreprensibile; non per questo però si priva del piacere della compagnia altrui, non ama stare solo. Si circonda di amicizie che - per lui - sono per lo più superficiali. Ha un modo di fare dissoluto che molti potrebbero fraintendere, quando di base, a Theodore piace giocare con le persone. È un inguaribile affabulatore che per noia o per sfizio si diverte ad apparire leziosamente osceno.
    Non mente spesso, ma è tutto fuorché onesto e sincero: non sarà un abile combattente ma il linguaggio è il suo terreno di battaglia preferito. Scaltro manipolatore, tendenzioso, sarcastico ed astuto, Theodore sa come circuire la gente e lo fa spesso e volentieri.
    Nel suo ideale di vita futura c’è sicuramente la famiglia perfetta in una casa perfetta, ma l’amore per lui è un tabù: vive le proprie emozioni con paura ed angoscia e proprio per questo motivo tende volontariamente o involontariamente a rovinare tutto con drammi, gelosia, tradimenti e meschini tentativi di autosabotaggio, proprio come fa la sua famiglia. Più Theodore si ritrova ad amare una persona, più inconsapevolmente tenderà a mentire e comportarsi male per allontanarla. Ciò che dice e che fa è frutto del suo continuo rimuginare sulle questioni, dietro ad alcune sue gestualità o parole… anche le più semplici e stupide vi è spesso e volentieri un ragionamento ben più ampio.
    Quando si pensa a Theodore, bisogna entrare nella mentalità di un narcisista patologico. Lui vede il mondo secondo le sue precise regole morali e (anti)sociali.

    Relazioni: Donna Mason e Mavis Nox - Migliori amici da anni, gli unici che può dire di conoscerlo davvero.
    Jiselle - Il suo eterno (ma non per questo unico) amore
    Augustus Barker - Dopo che lo ha arrestato, non c'è nulla al mondo che gli faccia più paura di Augustus Barker.



    CONOSCENZE

    Extra:



    Avanzate:



    Altro:




    Galeoni: 115



    Ingredienti:

    Oggetti:

    Pozioni:

    Semi:




    Punti Post: 4

    Parametri Magici
    AcumeEmpatiaPercezionePotenzaTecnicaVolontà
    14121112620

    Parametri Fisici
    DestrezzaFaticaResistenzaSalute
    18101111

    Parametri Sociali
    DialetticaPopolaritàVirtuosoSinistro
    36////





    Sapienza Arcaica
    Sapienza Mentale
    Sapienza Trasfigurativa
    Sapienza Oscura





    Edited by Il Narratore • - 15/8/2023, 23:23
     
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