Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Donna Mason

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    Indizio se.......... 1 :)
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    • Inviato il
      13/9/2023, 17:45
      Donna Mason
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    Donna non si fidava mai delle persone che intervistava, non al cento per cento quantomeno, così come loro non si potevano e non si dovevano fidare al cento per cento di lei. Loro avevano la preziosa occasione di raccontarle quello che volevano nei modi che volevano, e lei aveva il privilegio di aggiungere aromi diversi a ciò che dicevano in base al gusto che preferiva dargli. Era scorretto e poco professionale, questo era certo, ma alla fine come si poteva davvero contestare la verità scritta nero su bianco da un giornalista?
    A Gideon, quindi, non credeva più di quanto credesse a chiunque altro entrasse nel suo ufficio per avere la prima pagina, ché ai suoi occhi le aveva già mentito una volta in passato, quindi perché non avrebbe dovuto farlo ancora? Ed era inutile perdersi nel cliché del "in quel momento ciò che ho detto era vero", perché la Mason non poteva pensare che già non sapesse di voler entrare negli Alfieri e di voler seguire la strada che alla fine aveva intrapreso; e se era invece stata una decisione presa all'ultimo, allora forse la strega aveva un po' sopravvalutato la consapevolezza del ragazzo.

    Oh Gideon, questo dipende soltanto da te.

    Non aveva negato di desiderare la prima pagina, ma questo non la stupiva: la popolarità interessava a tutti, anche a chi credeva fermamente di no. Chiunque avrebbe voluto leggere il proprio nome in prima pagina ed essere riconosciuto per strada come il protagonista dell'ultimo articolo della testata più famosa dell'Inghilterra Magica, e se tutto fosse andato bene, allora presto era questo che sarebbe successo al Greengrass. Ma era solo per questo che l'aveva lasciata entrare? Fame di riflettori?

    Hai attaccato un Auror uscendo allo scoperto. Sei stato l'unico a farlo, e per questo finirai quantomeno a dover patteggiare la tua libertà. Perché mettere tutto in pericolo?

    E per "tutto" intendeva il buon nome lasciato dalla sua dinastia, i suoi voti e la facciata di bravo ragazzo che tutt'ora pareva mettersi davanti al volto. E l'obiettivo di Donna era proprio quello di farla cadere, così da vedere chi davvero fosse Gideon Greengrass.
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    Chiuso

    Accreditata

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    Londra, ore 8:15



    Mentre Donna era da un'ora ad impazzire per la scelta dell'outfit per la conferenza stampa di quella mattina, sua madre Blair si era messa comoda sul divano e sorseggiava uno strano intruglio di chissà cosa che, secondo lei, era perfetto per la linea.

    Quando da bambina ho tolto i carboidrati dalla tua alimentazione ho preso la decisione migliore della mia vita.

    Per Blair quello era un complimento molto più che buono, ché lei, stilista di fama internazionale, raramente si sbilanciava sullo stile della figlia - il cui gusto, andava riconosciuto, era ottimo anche perché trasmesso dal gene materno. Ciò che intendeva dire era che stava benissimo fisicamente e in quel completino.
    Donna, tuttavia, quella mattina era sul piede di guerra.

    Pensavo fosse farti il lavoretto agli zigomi. E la taglia in più di seno, anche.

    Rispose Donna con un sorrisetto sfrontato.
    La madre però non si scompose, riprendendo a bere qualunque cosa si fosse preparata.

    Servirebbe anche a te sai: ti vedo così tesa e temo per le tue rughe. Non succederebbe se la smettessi di sforzarti per essere la migliore. Sei già figlia mia.

    Donna intanto si era versata un sorso di Vino Elfico, giusto quel che le serviva ad alleggerire la tensione che, doveva ammetterlo, sentiva bruciarle in tutto il corpo. Era un po' presto forse, ma non le importava poi tanto.

    Non devo sforzarmi: lo sono. Ma non perché sono figlia tua, quello è più un nonostante.

    Il rapporto madre-figlia era sempre stato un po' altalenante, e battutine al veleno di quel tipo sapevano di quotidianità e non di eccezione. Fu quello il motivo per cui Donna si permise di farla, sapendo che la madre Blair, che se avesse voluto avrebbe tranquillamente saputo rispondere a tono, non si sarebbe offesa affatto. Anzi: ne sarebbe stata divertita.
    Era solo da comprendere quel suo stare sulla difensiva, ché ciò che si stava preparando a fare era importantissimo per il suo futuro lavorativo: quella conferenza stampa, che vedeva al patibolo le figure più in vista dell'Inghilterra Magica, rappresentava l'occasione per mostrare la sua faccia e far conoscere il suo nome, attribuendo ad entrambe le cose una lingua appuntita e capacità notevole di fare giornalismo. Donna ovviamente puntava ancora a scalare la gerarchia delle Redazione della Gazzetta del Profeta, e quell'occasione le avrebbe potuto dare il prestigio sociale e lavorativo che le occorreva. Tutto dipendeva da lei.

    E' il giorno della conferenza stampa al Ministero. La mia occasione di farmi conoscere e di mostrare le voragini lasciate aperte dal folle piano della Granger e di Potter. Non posso permettermi un solo passo falso.

    Disse con serietà, bevendo l'ultimo sorso di quel piccolo bicchiere di Vino Elfico che si era concessa.
    E il primo passo falso a non poter essere commesso era, ovviamente, la scelta dell'outfit, su cui tanto si era interrogata per l'intera mattinata: tuttavia quel vestitino nero e crema con quell'elegante dettaglio della cravatta, insieme a quegli stivali al ginocchio in vernice nera dal tacco di nove centimetri, era la scelta perfetta per quell'occasione.

    Ministero della Magia, ore 9:00



    In perfetto orario, ovviamente, Donna si presentò al Ministero della Magia e sgomitò per arrivare nella prima fila davanti alla tavolata degli intervistati, superando anche i giornalisti che attendevano con pazienza l'inizio della conferenza da diversi minuti. Non le importava quanti suoi colleghi avessero in mente domande da porre, né quanti interessanti queste fossero: la prima tra tutti a parlare doveva per forza essere lei.
    Non appena fu data loro la possibilità di parlare, la mano di Donna svettò rapida, in attesa di essere scelta per parlare. Aveva sul volto un sorrisetto innocente, che stonava completamente con le sue intenzioni, e continuava ad osservare negli occhi tutti coloro che sedevano di fronte a lei, con particolare insistenza Potter e Granger.

    Donna Mason, per La Gazzetta del Profeta.
    Ho una domanda per il Capo Auror Potter.


    La voce squillante, il tono sicuro, lo sguardo che saettò sulla figura dell'uomo che sarebbe stato vittima della sua lingua affilata. Donna si voleva assicurare di essere sentita da tutti e di avere il riflettore puntato tanto su di sé tanto quanto lo avevano puntato Granger, Potter, Weasley e gli altri Auror; fu per quello che, esattamente come aveva fatto ormai un anno prima, quando aveva posto pungenti domande alla Ministra in merito alle modalità con cui la scuola era stata fatta iniziare, decise di presentarsi con nome e cognome, così da non finire per essere solo una semplice e anonima giornalista inviata dalla propria Redazione. E, alla luce di quanto accaduto quello stesso giorno, non più di un'ora dopo quello scambio di domande e risposte, le perplessità della giornalista erano state più che fondate e ciò non aveva fatto altro che darle la credibilità di cui necessitava all'inizio della sua carriera. Adesso era più popolare e rispettata tanto in Redazione quanto all'esterno, ma Donna Mason restava la stessa stronza che era un anno prima, se non peggiore.
    Ottenuta l'attenzione desiderata e concessale la parola, la strega pose la sua domanda.

    Per un anno intero è scomparso senza informare nessuno, o quasi nessuno... - Spostò per un momento lo sguardo sulla Ministra Granger, per poi tornare a guardare Potter - ...lasciando la squadra Auror, che è suo compito guidare, sola in un momento così delicato. Questo non soltanto ha minato la riuscita delle operazioni del dipartimento, ma anche la sicurezza di tutti gli studenti.

    Si prese qualche secondo per fare un respiro, poi riprese.

    Perché adesso noi tutti dovremmo fidarci del fatto che lei effettivamente meriti il ruolo che ricopre? Temo che la sua gloria passata non basti più dopo oltre vent'anni, e nessuno può assicurarci che non tramerà più alle spalle di noi cittadini, abbandonando il suo ruolo senza lasciare traccia.

    Pungente e diretta come suo solito, a Donna non piaceva perdersi in giri di parole inutili o meri elogi di semplice convenienza. Non le importava affatto di trovarsi di fronte a persone che avevano indubbiamente più potere di lei, ché, in quanto giornalista, aveva la piena libertà di porre le domande che voleva senza poter essere accusata di indiscrezione o chissà che altro. Essere indiscreta - e un po' antipatica, nel suo caso - era di fatto il suo lavoro, poi le modalità con cui sceglieva di esserlo erano tutto un altro discorso, ché non tutti i giornalisti sceglievano di sfondare le porte come faceva lei, preferendo invece bussare e attendere. Ma così che senso avrebbe avuto?

    - Dialettica: 6
    - Popolarità: 10
    - Prestigio: 53
    - Sapienza sociale "Leader" di livello 2 (acquisto richiesto QUI, ancora da accreditare)
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    "Sì, la magia esiste e Donna Mason pure"


    Link alla scheda PG: X
    Link a una role attiva: X
    Note: //
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    Punti Post o Galeoni disponibili: 850 galeoni e 11 PP
    Da spendere in: livello I persuasore e leader (maestrie sociali) e livello II leader
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    Mese e Anno: Settembre 2023
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    Totale Galeoni accumulati:

    Edited by Donna Mason - 13/9/2023, 21:48
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    La reazione della signora Greengrass non la stupì affatto, ché parlare con una giornalista era una tra le cose meno indicate nella sua posizione, specie se la giornalista in questione si chiamava Donna Mason e non si faceva scrupoli a gettare fango sul nome di qualcuno soltanto per divertirsi a vedere come riusciva a pulirsi.
    Ma non sarebbero state le preoccupazioni - lecite - di una madre apprensiva a bloccare la determinazione della giornalista, che con il palmo di una madre fece pressione sulla porta che l'elfo voleva chiudere in modo tale che restasse aperta. Il sorriso di cortesia che aveva regalato alla donna fino a quel momento non scomparve di certo, ma di sicuro di colorò di qualche sfumatura in più che le avrebbero suggerito di non ostinarsi a chiudere la porta in faccia alla penna della strega, ché era molto più pericoloso dirle di no che dirle di .

    Temo di dover insis-

    Non ebbe il tempo di terminare la frase che un'altra voce corse in suo aiuto, ed era quella dell'unica persona che su quella faccenda aveva del reale potere alla Greengrass Manor: Gideon, giudice e boia di sé stesso. Fu proprio lui a chiedere - quasi ad ordinare, in realtà - alla madre di fare entrare la giornalista in casa per "chiacchierare un po'", e in fondo non sarebbe nemmeno stata la prima volta.
    Donna allora si ricompose e sorrise soddisfatta e vittoriosa guardando la signora di casa, oltre cui camminò non appena Gideon le diede il permesso ufficiale.

    Permesso.

    Aveva già mentalmente appuntato quello che era successo all'ingresso e del rapporto che madre e figlio sembravano avere, e sebbene all'apparenza sembrava non essersene nemmeno accorta, chi la conosceva un minimo sapeva benissimo che non le sfuggiva mai niente.
    Guardò Adele per una frazione di secondo, poi posò gli occhi su chi davvero le interessava in quel momento: suo figlio, che seguì fin dentro lo studio, dove entrò per prima.

    Mi hai mentito spudoratamente, elogiandomi e facendomi credere che ciò che stavi dicendo fosse vero. Ed io ci ho creduto, per quanto possa credere alle parole delle persone che intervisto.

    Mentre Gideon chiudeva le porte della stanza, Donna si avvicinava alla scrivania, dove si prese la libertà di poggiare la sua borsetta, da cui immediatamente prese il volo la sua fidata penna prendi-appunti.
    Pronunciò quelle parole con tono criptico, ché solo le successive parole della strega gli avrebbero potuto rivelare se fosse arrabbiata o cos'altro.

    Complimenti.
    Pare che avrai la prima pagina che tanto sogni.
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    Compro
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    Io io io!
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    Greengrass Manor - Metà Agosto 2023, ore 16:00



    Donna era una vestale della notizia. Dove c'erano scandali, news e fatti di cronaca, chiunque poteva essere certo che lì vi fosse anche lei, e se invece non c'era, allora ci sarebbe andata, armata di penna prendi-appunti e di una smisurata dose di ardore.
    Aveva pochi giorni prima scritto degli ultimi avvenimenti ad Hogwarts: quello era stato un anno scolastico complesso e lei aveva seguito fatto per fatto con precisione, col solo fine di farsi notare dalla popolazione magica inglese; in fondo un po' di popolarità la si acquisiva per forza a seguire fatti tanto rilevanti, ché erano quelli che le persone aspettavano e leggevano maggiormente. Uno in particolare aveva un seguito che Donna aveva intenzione di approfondire, ché era una notizia troppo scandalistica per essere scritta da penne di serie B com'erano quelle dei suoi colleghi: la sospensione di uno studente scoperto membro degli Alfieri. E non solo la incuriosiva il fatto in sé - che poteva davvero rivelarsi una gallina dalle uova d'oro -, ma anche che con quello studente lei ci aveva già parlato. Che quel ragazzo sapesse mentire ora le era chiaro, ma non ce l'avrebbe fatta ancora una volta a propinarle vagoni di menzogne: l'ultima volte lei non aveva motivo di dubitare delle sue parole, ma adesso il ragazzo sarebbe stato costretto più a convincerla di dire la verità che il contrario.
    La Mason aveva intenzione di sapere da lei tutto ciò che lui aveva intenzione di rivelare, e probabilmente anche qualcosa di più. Ma come avrebbe potuto fare ad incontrarlo? Nel modo più maleducato e indiscreto possibile: sarebbe andata a casa del Greengrass, sapendo di essere gradita, quantomeno dal ragazzo, e avrebbe bussato alla sua porta presentandosi con nome e cognome, che ci provassero a fermarla. In fin dei conti lui era egocentrico, e nutriva anche rispetto per la giornalista, quindi non le avrebbe mai chiuso la porta in faccia - né Donna gli avrebbe concesso di chiudergliela.
    Si presentò alla villa con una blusa bianca a maniche lunghe, una gonna nera a vita alta che le scendeva fino a poco sopra le ginocchia, e un paio di stivali col tacco che le salivano fino a poco sotto. Bussò tre volte con abbastanza forza da farsi sentire, ma non così tanta da risultare villana.

    Donna Mason, per la Gazzetta del Profeta.

    Squillò alla porta, sperando di essere sentita da chiunque vi fosse all'interno. Donna non amava aspettare, dunque, qualora nessuno si fosse presentato alla porta, lei avrebbe bussato ancora, ancora e ancora.

    Gideon G. Greengrass <3
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    A Donna del Quidditch non poteva interessare di meno: lo trovava noioso, barbaro e insensato, tant'è che, sebbene vivesse da più di un anno in Inghilterra, non aveva mai assistito ad una partita, che questa fosse amichevole o professionistica. L'unico caso in cui sarebbe stata disposta ad andarci è se fosse stata mandata per la Gazzetta del Profeta, punto e fine.
    Le feste, al contrario, le amava da morire, ed ecco perché non pensò nemmeno un secondo di rifiutare quel misterioso invito spedito dal fabbricante di scope Whitehorn. Non sapeva come mai fosse stata invitata, se in veste di giornalista o di semplice Donna Mason, ma non le importava: si sarebbe presentata per divertirsi e passare una serata piacevole, ché in quell'ultimo periodo le cose erano state tutto fuorché facili e serene.
    Forse per semplice fortuna, oppure per il filo rosso che li teneva legati, anche Theo era stato invitato a quella festa. Ci sarebbero quindi andati insieme, ovviamente, e avrebbero passato la serata ad essere i soliti Donna e Theo: non c'era niente che gli veniva più semplice. E in effetti era un bel po' di tempo che non trascorreva una serata come quella con il suo migliore amico, ché per entrambi quello non era stato un periodo poi così tranquillo: il lavoro li aveva completamente rapiti, ma un caffè gossip e chiacchiere ogni tanto se l'erano sempre riusciti a prendere.
    La giornalista si presentò nel luogo di ritrovo con qualche minuto di ritardo, e subito camminò verso il suo accompagnatore. Indossava un abito giallo leggermente stratificato, con un paio di bianchi tacchi aperti davanti e gioielli - orecchini e un bracciale - dorati; sulla cintura di stoffa che portava in vita, Donna aveva attaccato la spilla dei Wimbourne Wasps, una squadra di Quidditch professionista - anche piuttosto scarsa - che lei aveva scelto soltanto per i colori della spilla, che tra tutti si abbinavano meglio al suo look.

    Manca il "non vedo" a questo vedo non vedo.

    Si avvicinò al ragazzo con un sorriso sul volto, allargando le braccia per prepararsi a stringerlo a sé. Quando i loro corpi furono abbastanza vicini da permetterle di sentire il solito profumo dell'altro finalmente si sentì di nuovo a casa.

    Ciao Theo.

    Gli sussurrò all'orecchio, lasciandolo poi dalla presa delle sue braccia.
    Lo guardò negli occhi per qualche momento, prima di voltarsi e osservarsi attorno.

    Spero stessi aspettando soltanto me.

    Lo afferrò per mano e cominciò a camminare nella Selva, perfettamente decorata. Se il ragazzo glielo avesse preso, Donna gli avrebbe allora offerto il braccio.

    Andiamo.
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    Quando il volatile cominciò a bussare alla finestra della Redazione, Donna si stava occupando della stesura di un articolo abbastanza delicato. Non era altro che la trascrizione delle parole di un gruppo di studenti che aveva intervistato qualche mese addietro, ma proprio per la loro età e per alcune delle cose che avevano detto, scriverne si stava rivelando un'impresa impegnativa. Non era facile distinguere la fantasia dalla realtà a quindici anni, quindi la giornalista si ritrovava costretta a prendere le loro parole e a metterle sotto radice cubica.
    La lettera fu ritirata da una stagista, che si occupò di portarla alla strega non appena lesse il suo nome sulla busta da lettere. Donna si chiese subito cosa potessero volere due studentesse da lei, ma più leggeva più se ne rendeva conto. Erano audaci, doveva ammetterlo, e se il loro intento era quello di muovere una critica che sapesse di rivoluzione, allora non sarebbe certamente stata lei ad opporsi.

    Buongiorno,
    ho letto con piacere la vostra missiva e mi sento innanzitutto di dire che apprezzo molto l'intraprendenza di due giovani donne come voi.
    Proprio in questi giorno mi sto occupando della stesura di un articolo che porta le testimonianze dirette di alcuni vostri compagni che ho avuto il piacere di intervistare qualche mese fa, e a questo punto mi sembra un'ottima idea inserire anche la vostra opinione su queste ultime disposizioni della Ministra di cui sì, ero già a conoscenza.
    Per qualsiasi altra necessità in merito o informazioni aggiunta, non esitate a contattarmi.

    Saluti,

    Donna Mason


    Piegò la risposta in due e la inserì in una busta da lettere che presentava il marchio della Gazzetta del Profeta. Se la rigirò un paio di volte tra le mani prima di darla alla civetta della Redazione, che, una volta afferrata la carta, volò fuori dalla finestra, diretta ad Hogwarts. La risposta sarebbe arrivata per l'ora di colazione del giorno seguente, insieme ai pennuti di tutti gli altri studenti; per Donna era importante non dare nell'occhio.

    Scusate il ritardo!
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    Articolo

    Celine Baxter, Christian Carrington e Jacob Jones completano la missione "Il Popolare" Livello Esremo, e guadagnano 1 popolarità ciascuno.
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    Edited by Donna Mason - 27/8/2023, 10:28
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