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Lavorare in qualità di Locandiere al Paiolo Magico gli consentiva di indossare mille maschere diverse. Non sempre questo era un bene, ché i clienti più affezionati avrebbero potuto dubitare della sua persona, ma di tanto in tanto ad Anthony non dispiaceva indossare la maschera del giovane adulto seducente, soprattutto in un momento come quello in cui il carico di lavoro si era finalmente alleggerito. Non aveva di certo cattive intenzioni, desiderava soltanto divertirsi un po’, dopotutto anche durante l’adolescenza passata a Hogwarts ne aveva combinata qualcuna delle sue. Non si poteva dire che fosse una testa calda, piuttosto sapeva divertirsi alla sua maniera, senza mettersi nei guai o inguaiare qualcun altro.
La risposta del giovane non tardò a giungere alle sue orecchie, e lui non poteva che esserne lieto. Si prospettava davanti a loro una serata interessante. Anthony desiderava sapere di più su quel nuovo visitatore del Paiolo: per esempio se si trovava lì di passaggio o era venuto a fare qualcosa, che cosa faceva nella vita, perché andava in giro con indosso degli abiti “poco raccomandabili”, quale fosse la sua storia e che cosa gli interessava. Parlare coi clienti non gli dispiaceva affatto, dopotutto era un doppio guadagno per lui, in fatto di conoscenze e, più terra terra, in fatto di effettivo guadagno materiale in Galeoni. Non era certo il primo esperto di marketing in quel mondo che di questo aveva fatto la principale fonte di profitto, ma sapeva bene come lavorarsi i propri clienti per fare in modo che reputassero la loro fermata al Paiolo indimenticabile.
Bene…
Evidentemente quel baldo giovane non aveva niente di meglio da fare, e Anthony si compiacque di ciò, chiedendosi se il fatto di essere stato invitato a restare fosse forse stato merito del suo sguardo magnetico o di un semplice gioco di circostanze. Fece segno al ragazzo di aspettarlo lì dov’era, indicando subito dopo il suo bicchiere di Acquaviola per dirgli implicitamente di non iniziare a bere. Dopotutto, una piacevole serata non poteva iniziare senza una bevuta in compagnia. Senza farselo ripetere due volte, Anthony fece dietrofront e si servì con della semplice Burrobirra, una scelta che poteva forse tradire i suoi gusti semplici e per niente ricercati. Era la bevanda ideale per fare conoscenza, la prima che aveva bevuto da studente a Hogsmeade, e forse era proprio per l’età del ragazzo che aveva scelto una tale bevanda, come in ricordo dei tempi che furono.
Tornò al tavolo, prendendo posto di fronte al ragazzo senza nome, sollevando in alto il calice e sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, lo sguardo incollato agli occhi dell’altro.
Un brindisi…
Avvicinò il boccale al bicchiere dell’altro, aspettandosi che questo ricambiasse il gesto di sua volontà. Abbassò poi leggermente il tono di voce, non perché dovesse dire chissà che cosa, ma per trovare un modo di accorciare le distanze.
… a chi non aspetta nessuno.
Un brindisi agli incontri casuali, quelli non voluti, fuori programma, agli sguardi fugaci, alle parole non dette e ai sorrisi velati alle centinaia di sconosciuti che si incontravano ogni giorno tra le vie di una grande città come Londra. A tutti quegli incontri evitati, di proposito o non, e quelle conoscenze che avrebbero potuto essere, finite però nell’oceano dell’oblio, dimenticati nel flusso del tempo.
Avrebbe mandato giù una generosa quantità di Burrobirra dopo il brindisi, leccandosi il labbro superiore per togliere via la schiuma rimasta lì attaccata.
Anthony.
Si presentò spontaneamente, pur senza aver ancora ricevuto la domanda, evitando di proposito la stretta di mano, poiché faceva tutto parte del suo gioco. Il capo si inclinò leggermente verso destra, facendo scorrere lo sguardo dal collo al viso del ragazzo, per poi rivolgergli un cenno con la testa, come per passargli la parola, col suo tipico sorrisetto.
Nessuna domanda, solo un’implicita richiesta di intavolare una conversazione. Avrebbe avuto cento argomenti di discussione diversi, aveva una sorta di lista mentale con tutta una serie di tematiche comuni che affrontava coi clienti del locale. Ma non c’era nessuna intenzione, almeno da parte sua, di parlare del tempo che faceva, del fresco pungente dell’autunno o dello spettacolo del foliage.
Era curioso di sapere che tipo fosse, e quale modo migliore se non dargli carta bianca?SPOILER (clicca per visualizzare)Theocracy -
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Dell’Acquaviola al tavolo 5 e dell’Idromele al tavolo 9.
Comunicò al suo collega, mentre con un movimento veloce della bacchetta lasciò che una spugnetta intrisa di detersivo lavasse dei bicchieri e dei piatti lasciati da due clienti all’ultimo tavolo che si era liberato. Una magia di poco conto che dava comunque una grande mano di aiuto in giorni come quelli in cui il Paiolo era parecchio affollato. Raramente si concedeva delle pause in quei momenti lì, ma diamine come ne aveva bisogno. La fatica accumulatasi durante la giornata iniziava a farsi sentire, tanto che ogni suo movimento andava come a rallentatore, come un giocattolo che aveva bisogno di sostituire le batterie.
Si passò una mano tra i capelli, che quel giorno teneva abbastanza disordinati, e diede una rapida occhiata all’insieme del locale per vedere se qualcuno non fosse ancora stato servito. Tutto sembrava procedere bene, e forse poteva finalmente concedersi una breve pausa per riprendere le energie prima di servire il prossimo cliente. Se non fosse che, proprio mentre tirava un sospiro di sollievo, un nuovo cliente varcò la soglia dell’ingresso, palesandosi con un abbigliamento decisamente singolare e sui generis. Tra maghi c’era molto meno pregiudizio rispetto alla società babbana, era la prima cosa che aveva notato durante i primi anni a Hogwarts. Dal momento che erano soliti vestirsi in abiti più eccentrici, un mago era meno propenso a lasciarsi sfuggire dei pregiudizi dalla bocca, ma in quel caso Anthony fece un po’ più fatica a nascondere il suo stupore, che si manifestò sul suo volto velatamente, le labbra leggermente schiuse e lo sguardo che indugiava sul nuovo arrivato.
Questi non tardò a richiamare la sua attenzione per essere servito. Sentì come un brivido percorrergli la schiena, e ci mise giusto qualche secondo per squadrarlo dalla testa ai piedi, avendo cura tuttavia di non farsi notare nell’atto, facendo finta di essere impegnato a rimettere i bicchieri e i piatti al loro posto. Era un ragazzo parecchio giovane, e dai suoi abiti traspariva qualcosa di delicato, puro e complesso allo stesso tempo. Una sensazione che gli era nuova, e che dunque gli aveva acceso la spia della curiosità.
Si diresse verso il giovane con il suo tipico sorriso, anche se questa volta persino gli occhi sorridevano, e ciò lo si poteva intuire dalle piccole pieghe della pelle vicino agli zigomi.
Buonasera. Certamente, arriva subito.
Si congedò rapidamente, tornando dietro al bancone per versare dell’Acquaviola in un bicchiere. Non ci mise molto a ritornare dal ragazzo, con lo stesso identico sorriso di pocanzi stampato sulle labbra. Avrebbe potuto benissimo far levitare il bicchiere fino al tavolo del giovane, ma Anthony aveva preferito portarlo di persona. Chissà se quella non fosse la sua pausa.
Ecco qua.
Adagiò il bicchiere sul tavolo, dopodiché vagò con lo sguardo una seconda volta per tutto il locale: tutti erano stati serviti, e l’altro suo collega stava pensando a incassare. Sembrava non esserci alcuna richiesta al momento. Fece un cenno con la mano al compagno di lavoro per comunicargli che si stava prendendo un pausa, per poi tornare con gli occhi su quelli del ragazzo.
Aspetti qualcuno?
Chiese con tono curioso, lo sguardo che scivolò per qualche istante sulla seta nera della camicia. Una domanda innocente che poteva aprire la strada a diversi scenari. Dove voleva andare a parare? -
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Benvenuto su FF! -
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Il tintinnio delle tazze e dei bicchieri accompagnava le giornate di Anthony. In qualità di locandiere al Paiolo Magico, la sua attività lavorativa gli permetteva di entrare a contatto con un modesto quantitativo di gente che amavano scambiare quattro chiacchiere giusto per distendersi dopo un'intensa giornata di lavoro. Lui era ben felice di servire i suoi clienti e fare di tutto affinché questi si sentissero a casa. Col tempo aveva anche imparato a rispettare le esigenze degli assidui frequentatori del Paiolo, e sapeva bene quando era il tempo delle chiacchiere e quando, invece, era meglio lasciare il cliente in disparte ché non voleva essere disturbato. Aveva imparato che ogni cliente aveva i suoi pregi e i suoi difetti, che di tanto in tanto qualcuno alzava un po' troppo il gomito e occorreva ristabilire l'ordine, e che altre volte era meglio lasciar correre per non passare per il noioso guastafeste di turno. Servire ai tavoli di una locanda poteva sembrare un lavoro noioso o poco produttivo, ma cos'era la "produttività" se non una perdita di tempo? Il motivo per cui Anthony aveva scelto di lavorare lì, era il fatto di poter allargare le sue conoscenze e chiarirsi le idee sul suo futuro. Non avrebbe certo lavorato lì per tutta la sua vita, di quello ne era più che certo, che l'esistenza era fatta di diversi binari, e stava a lui capire quando scendere dal treno per fare il cambio con un altro.
Il Locandiere si trovava dietro il bancone, come al suo solito, e stava sistemando i rimasugli di un piatto lasciato a metà e un bicchierino con un goccio di Whisky Incendiario rimasto sul fondo.
Ah, che spreco...
Borbottò tra sé e sé. Non era la prima volta che un cliente lasciava una modesta quantità di denaro sul banco e se ne andava senza neanche consumare tutto quello che aveva ordinato. La prassi lo obbligava a non forzare nessuno a finire quel che serviva, e delle volte si domandava se forse non occorreva parlare col cuoco per verificare la bontà degli ingredienti. Ma tutto ciò non faceva parte del suo lavoro, e preferiva starsene al suo posto piuttosto che entrare nel merito di cose che non lo riguardavano.
L'ennesimo cliente fece il suo ingresso nel pub londinese. Un uomo alto dalla chioma rossiccia in compagnia di un fantastico bovaro del Bernese al suo fianco. Il cane sembrava avere l'aria di sapere esattamente dove trovarsi, e non prese ad abbaiare contro qualche sfortunato cliente. Si disse che avrebbe potuto tranquillamente concedergli di restare lì dentro. Accolse il nuovo arrivato con un largo sorriso, il solito che riservava ad ogni cliente, e dopo aver dato un'ultima passata al bancone, si mise lo straccio sulle spalle e si avvicinò all'uomo.
Buongiorno!
Chinò il capo in segno di saluto, rivolgendo poi lo sguardo verso il cagnolone, sorridendo anche a quest'ultimo, come se potesse ricambiarlo in qualche modo.
E buongiorno anche a te, cagnolone.
Si affacciò dal bancone per squadrare meglio il compagno animale del visitatore, per poi ritornare con lo sguardo verso di lui. Indugiò per qualche istante, registrando la sua richiesta ma domandandosi, al contempo, se non avesse già visto quel volto da qualche parte.
Arrivo subito!
Diede le spalle all'uomo, cercando di rimettere in ordine i ricordi per attribuire un nome a quella faccia apparentemente già vista prima. Mentre si occupava di riempire un gran bel boccale con della Burrobirra, chiese al cuoco di preparare i due piatti ordinati dall'omone. Ci sarebbe voluto un po' di tempo, giusto quello necessario per capire se conosceva o meno quell'uomo.
Ecco, a lei.
Fu solo quando gli porse il boccale sul bancone che una lampadina si accese sulla sua testa, mentre un'ondata di ricordi lo travolse come un fiume in piena. Tese il dito indice verso di lui, scoprendo i denti in un sorriso di chi la sapeva lunga.
Tu sei Gigaarder!
Annuì col capo, convinto di starsi riferendo alla persona giusta. Come dimenticare il gigante buono dei Tassorosso che aveva protetto i compagni più indifesi? Non si erano mai parlati direttamente, se non in rare occasioni in Sala Comune, ma sempre in grandi gruppi di persone. Ma qualsiasi Tassorosso che aveva frequentato Hogwarts mentre c'era anche il gigante avrebbe potuto riconoscerlo. -
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Gustando una dolce fava
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Bisogna pur iniziare da qualche parte... Di quella flatulenza nociva
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Ciao Cordelia e benvenuta su FF!
Non ti preoccupare, siamo qui per divertirci quando si può e quando si vuole
Sai già se vuoi creare un PG Studente o Adulto? Non esitare a porre domande anche in questa stessa discussione!
Buona creazione e buon gioco -
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Udite udite! Delle informazioni succose sono disponibili presso il Paiolo Magico in vista della prossima quest di novembre "L'Inganno d'Argento".
Per chiunque sia interessato ad ottenere tali informazioni, non esitate a contattarmi per MP per aprire subito una role. Onde evitare rallentamenti e assicurare a ciascun PG che ha fatto richiesta di ottenere le informazioni in tempo, verrà aperta una role per ogni PG.
Sfruttate l'occasione anche per guadagnare preziosi Punti Fiducia!
Dal Regolamento, vi ricordo che il Paiolo Magico è una Locanda Fedele, dunque:CITAZIONEL'informazione in palio non è garantita a chiunque riesca a ottenere una role ma dipende da dalla dedizione della Locanda (Fedele, Leale o Neutrale) e dai punti caratteristici (Fiducia e Lealtà) del PG che ricerca l'informazione, come specificato dal Regolamento Fiducia e Lealtà.
Iniziata una role in una Locanda Fedele/Leale si lancia 1d10: se il dado è favorevole al PG, il Locandiere deve ruolare la divulgazione dell'informazione ricevuta dal Narratore tramite il PG o un PNG cameriere. Il PG Locandiere può concedere le informazioni in suo possesso soltanto se il dado è favorevole al PG; può rifiutarsi solo in caso contrario. [...]
Il PG ottiene indizi e informazioni dal Locandiere con esiti favorevoli:
1, se ha Fiducia 0;
1-3, se ha Fiducia almeno 5;
1-5, se ha Fiducia almeno 10;
1-8, se ha Fiducia almeno 15.
Il primo dado si lancia al primo post utile (il primo, se lo si desidera). Se è sfavorevole, il PG che vuole l'informazione può ritentare in un post successivo pagando 25 Galeoni e ottenendo un esito favorevole extra nella sua fascia di esiti favorevoli. Se anche questo secondo tentativo fallisce, il PG può pagare ulteriori 50 Galeoni in un post successivo per ottenere un ulteriore esito favorevole extra nella sua fascia. Se anche il terzo tentativo fallisce, il PG può tentare presso un'altra Locanda, purché lo faccia prima che scada il periodo di disponibilità dell'informazione.
Taggo di seguito tutti i PG iscritti alla Quest: Reginald Cogsworth, Gaspard Gauthier, Arthur Edward Clifford, Logan Lee Lynch, Elizabeth Sheridan, Cassandra Wood, Kristofer Gaarder, Augustus Barker, Theocracy †, Catelyn Nott -
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Altra dea -
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Post del/i mese/i precedenti (OFF) non accreditati:
Mese e Anno: Ottobre 2022
Post 1: x (+65 G)
Post 2: x (+45 G)
Post 3: x (+30 G)
Post 4: x (+20 G)
Post 5: x (+15 G)
Post 6: x (+10 G)
Post 7: x (+6 G)
Post 8: x (+4 G)
Post 9:
Post 10:
Altri Post:
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- 12:
- 13:
- 14:
- 15:
- Ecc.
Cassa del Paiolo Magico: x (+29 G)
Totale Galeoni accumulati: 224 G
Edited by Anthony White - 25/10/2022, 11:14 -
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Edited by Il Narratore • - 29/12/2023, 11:31