Bróðir Crofton Prince

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    Røros, contea di Trøndelag, Norvegia

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    Bróðir C. Prince


    Data e luogo di Nascita: 20/05/1980 - Røros, contea di Trøndelag, Norvegia

    Stirpe: Purosangue

    Bacchetta: In legno di Sicomoro, con nucleo di Crine di Thestral, sibilante, 13 pollici e ¾

    Allineamento: Legale Malvagio

    Mestiere: Guerriero
    • prima di trasferirsi in Inghilterra lavorava come Auror per il Ministero della Magia Norvegese

    Scuola di Magia e Casa frequentata: Durmstrang Institute (anni 1991-1998)

    Animali da compagnia: Fenrir, un Canis lupus arctos (lupo artico, noto anche come lupo polare o lupo bianco), con i suoi due cuccioli, anch’essi dalla bianca pelliccia (avuti con una femmina dal manto grigio), Hati e Skǫll

    Dimora: Appartamento della Famiglia Prince Londra, Inghilterra - Gran Bretagna, UK
    Aspetto fisico: Uomo oramai cresciuto, Bróðir ha i capelli castani, tendenti al biondo, tagliati corti e sottili. Li porta solitamente acconciati in un ciuffo che ricade sui suoi due stupendi occhi azzurri o che puntano vero l’alto, sbarazzini. A quasi 1 metro e 90 di altezza, è ben piazzato, muscoloso e solido. Si tiene informa andando in palestra almeno tre volte a settimana e va a correre la mattina presto, prima di colazione, tutti i giorni. Per niente vanesio, è uno di quegli uomini che davanti allo specchio non ci sta più di tanto, anzi è una persona da jeans e maglietta in tutte le occasioni e solo d’inverno le giacche termiche foderate di pelliccia, o quelle in pelle, non gli fanno prendere freddo. Sono rare le occasioni in cui si veste da “damerino”. Capelli laccati, vesti da mago (se l’evento è magico) o smoking (se è babbano). In aggiunta, porta un orologio da polso al braccio sinistro, due paia di piastrine babbane tipo militare al collo e un anello in metallo all’anulare destro. I tratti nordici del viso e la mascella squadrata, gli danno un’aria vissuta e dura, dando l’impressione di aver visto molto nella sua vita. Gli occhi, impenetrabili da qualsivoglia emozione, ricordano i sistemi di grotte ricoperte dal ghiaccio intorno alle quali è cresciuto. Non curandosi del suo aspetto fisico, al limite del rispetto personale e comune, tiene un accenno di barba sulle guance che, molto spesso sfocia in un incolta distesa di peli neri, è infatti insulare, quasi raro, vederlo completamente rasato. Senza un briciolo di pudore, è molto consapevole e sicuro di sé stesso, del suo fascino e del suo corpo, sarebbe capace di venire ad aprirti la porta con solo dei boxer neri indosso. Ha molti tatuaggi, ma solo tre sono i più significati e importanti, per lui: una testa di un lupo sulla parte superiore del braccio sinistro, la data di nascita 19/07/2008 della figlia (nella parte alta dell’avambraccio destro, vicino all’interno del gomito in stile gotico) e sul polpaccio della gamba destra un complicato disegno di un orologio, una bussola e due frecce intrecciati insieme.

    Storia: Nonostante sia nato nell’estremo Nord Europa, da padre inglese e madre norvegese, Bróðir è cresciuto nella classica atmosfera familiare purosangue inglese, con le infinite aspettative paterne e l’etichetta rigida e inflessibile, caratteristica di questa società. Vissuto fino ai 17 anni nella Casa della Famiglia Prince, Brefestning, letteralmente “fortezza glaciale”, tra i ghiacci e la neve della Norvegia, ha passato l’infanzia sotto gli occhi critici e glaciali dei nonni paterni, insieme alle dure parole brusche e, in alcuni casi, crudeli di quest’ultimi e dei genitori. Passa i primi anni della sua vita in quell’ambiente freddo e senza affetto alcuno, non ha fratelli o sorelle e quindi tutte le pressioni familiari vengono posate sulle sue piccole e sottili spalle. Il compito di Bróðir, fin da quando è nato, era superare le aspettative coltivate dai genitori, non eguagliarle e, forse per questo, ricoprire i panni dell’Erede della Famiglia Prince gli erano sempre risultati troppo stretti e soffocanti. Ha appena compiuto i cinque anni, quando capisce di essere diverso dagli altri bambini, e non tutta quella consapevolezza era dovuta a suo tempo all’essere un mago purosangue.
    Røros è un piccolo comune norvegese, sia magico che babbano, di 5.550 abitanti della contea di Trøndelag e come qualsiasi piccola città è molto conservatrice e tradizionale, di conseguenza i suoi cittadini non sono molto accoglienti con gli estranei, soprattutto quelli ricchi e nobili, del quale lui è entrambi. Fu per questa diffidenza, che da piccolo veniva spesso preso in giro dagli altri bambini per i suoi antenati paterni non riuscendo perciò a farsi degli amici. Con il tempo, nonostante le riserve degli abitanti più anziani, riuscì ad integrarsi nella piccola cittadina e trovare una compagnia di tutto rispetto, composta da purosangue, mezzosangue, nati babbani e babbani. Non che avesse mai presentato i suoi amici di questi ultimi due “gruppi” ai genitori, a stento tolleravano i suoi amici mezzosangue!
    Con molti dei componenti del suo gruppo di amici rimaneva in contatto ancora oggi, nonostante molti di loro siano andati in diverse scuole di magia; infatti, alcuni lo seguirono al Durmstrang Institute. Fu un paio di mesi prima del suo primo anno, quando sua madre prese la decisione di facto separarsi da suo padre e tornare dalla sua famiglia, che scoprì l’esistenza di un segreto riguardante la sua famiglia. Non molto gli era stato raccontato riguardo il trasferimento della loro famiglia che li aveva portati in Norvegia e al successivo matrimonio dei suoi genitori, ma quello che riuscì a origliare una sera, pochi giorni dopo la partenza dalla donna che lo aveva messo al mondo, avrebbe cambiato per sempre il suo mondo. Riuscì, infatti, ad ascoltare una conversazione tra il padre e i nonni, il primo che lamentandosi della moglie debole e senza spina dorsale, camminava avanti e indietro davanti al camino acceso e i nonni seduti sul divano ad osservarlo e ascoltarlo. All’ennesima domando della coppia, lui sputò il rospo e con attenzione arrotolò la manica sinistra della camicia in seta bianca fino al gomito. Quasi si fece scoprire, Bróðir a quel tempo un semplice undicenne, inspirando dall’orrore. Un tatuaggio, un segno decisamente grottesco e cupo, il quale suo padre nascondeva con camicie e vesti a maniche lunghe, sia in inverno che in estate, anche alle più calde delle temperature. Scoprì quella sera, che sua madre ne aveva avuto abbastanza, non riuscendo più a sopportare il silenzio e l’orrore di quel marchio oscuro, il quale deturpava la pelle pallida di suo padre.
    È nel 1995, al suo ritorno da scuola, che tutto gli viene rivelato. Dal motivo del trasferimento in fretta e furia in Norvegia, al Marchio nero sul braccio sinistro di suo padre e del nonno, alla fuga della madre e, infine, a quello che ci si aspettava da lui, quello per cui suo padre e i suoi nonni avevano lavorato per tutti quegli anni, ovvero la sua adesione al gruppo di seguaci di Lord Voldemort. Per gli anni successivi a quella conversazione, prima dei suoi 17 anni, Bróðir tenne la testa bassa con la sua famiglia e in una certa misura anche a scuola, provando a non dare nell’occhio e a tenersi buoni i parenti. Se fino a quel momento era stato il classico ragazzino ormonale e menefreghista, con una delle più basse soglie di attenzione, dopo quella tremenda e solitaria estate era tornato a scuola taciturno e sottomesso, non riuscendo a scollarsi di dosso e dai pensieri le parole pronunciate dal padre e dai nonni paterni. Fu dopo molte riflessioni e parole di sostegno dei suoi amici più cari, che prese una delle più difficili e tormentate decisioni della sua vita: decise di diventare un Auror. Era stato consapevole che, nonostante le apparenze, all’epoca non era stato esattamente adatto ad intraprendere quella scelta di carriera, magro come un fuscello, ma era riuscito nonostante i pronostici a superare l’Accademia, occupando per quei tre anni il divano a casa di un paio dei suoi amici.
    Nel 2007, una lettera gli fu recapitata al suo appartamento ad Oslo, dove a quel tempo viveva, informandolo della prematura morte del padre e del nonno, insieme alla malattia che aveva intaccato il sistema immunitario di sua nonna, richiedendogli di presentarsi al funerale. I tre erano, nel mentre, tornati in Inghilterra, proprio nel mezzo della Seconda Guerra Magica, alla fine della quale sia padre che nonno furono imprigionati ad Azkaban e dove successivamente morirono. Poche sere dopo il funerale, Bróðir ebbe un’avventura di una notte con una strega, di cui non ricorda né il nome né il volto, essendo stato molto ubriaco, deciso a dimenticare tutto, a iniziare dai parenti al suo lavoro al Ministero della Magia Norvegese. All’inizio del 2008 la nonna muore. Fu qualche mese dopo che il suo mondo fu, per la seconda volta, ribaltato e sconvolto. La sera del 19 luglio 2008, l’uomo trovò sulla soglia del suo appartamento un cesto di vimini nel quale un bambino, un neonato era stato infagottato e riposto. I mesi successivi furono un vero e proprio tour de force, test del DNA, shopping, vaccini, notti insonni e organizzare il trasferimento di tutti i suoi averi dalla Norvegia all’Inghilterra. Furono degli anni difficili, prendersi cura di una bambina, dover cambiare lavoro (perché, sebbene i due Dipartimenti condividano lo stesso nome, sono di fatto molto diversi, soprattutto riguardo alla gestione delle situazioni, in sostanza quello Norvegese è molto meno riguardante verso la giustizia di tutto e tutti e più verso “fare tutto il necessario per portare a termine il compito”) e quando finalmente sembrava che tutto nella sua vita si fosse calmato successe il Felix-Gate.

    Taccuino: Taccuino di Bróðir C. Prince

    Aneddoti dal Passato: (studenti Durmstrang anni 1991-1998)
    • 1998 entra all’Accademia degli Auror (cadetti anno 1998-2001)
    • fine 1998 Sophron e Amalbert Prince (padre e nonno) vengono imprigionati ad Azkaban (partecipanti alla Seconda Guerra Magica – da entrambe le parti – e Auror inglesi – attuali e non)
    • 2001-2007 lavora come Auror per il Ministero della Magia Norvegese (colleghi e Auror inglesi con cui avrebbe potuto lavorare negli anni successivi)
    • 2007 morte del padre e del nonno (Auror inglesi)
    • 19 luglio 2008 nasce la figlia Diana Amalie Prince (la maggior parte dei suoi amici e colleghi – ex e attuali – sanno che ha una figlia di nome Diana, ma non il giorno in cui è nata)

    Carattere: Sebbene sia un uomo molto educato, non è particolarmente empatico verso gli estranei, infatti non lo si vedrà mai cercare o provare a confortare qualcuno o anche solo tentare a farlo, è più probabile che si allontani; raramente resta e prova a glissare l’argomento di conversazione. Gli unici esseri viventi che riescono senza fatica a far uscire il suo, piccolo molto piccolo, lato emotivo sono gli animali; in particolar modo i “migliori amici dell’uomo a quattro zampe”, con in aggiunta i suoi amati lupi. Di conseguenza non è per nulla altruista verso il prossimo, se gli capitasse di vedere una signora anziana in difficoltà le passerebbe davanti come se nulla fosse, e non perché sia crudele o provi piacere a vedere le persone soffrire, semplicemente non è cosciente delle difficoltà altrui. Sebbene, in una certa misura, possa essere ritenuto cordiale, non è decisamente una persona alla mano, se lo si dovesse incontrare in mezzo alla strada tratterebbe con gentilezza la persona decisa a chiacchierare con lui, ma non dispenserebbe mai sorrisi spontanei o calorosi, solo stretti e miti. Per quanto possa essere riconoscente per i doni fategli, non lo sarà mai abbastanza da accettare, anzi è più probabile che ringrazi per il pensiero e declini il dono, per timore che dietro al gesto si celino ragioni nefaste o inizi di scambi di favori. Non vuole dover niente a nessuno. La parola “indulgente” non esiste nel suo vocabolario, quando vede qualcuno commettere quello che lui ritiene un errore è più probabile che lo guardi storto e giri la testa dall’altra parte, esternando la sua disapprovazione. Cerca sempre di essere prudente, sia sul lavoro che nel privato, valutando ogni sua singola azione o incantesimo lanciato, consapevole di un’altra vita dipendente dalla sua. Per questo suo essere attento, è anche molto tenace, se prende una decisione (qualsiasi essa sia) niente e nessuno può fargli cambiare idea. Non elargisce attenzioni affettuose o amorevoli a nessuno (unica eccezione la figlia Diana, ma anche lì non come farebbe una persona ritenuta premurosa, a lei – e ai lupi – dona piccoli sorrisi e carezze sulla testa, senza mai esterna pienamente le sue emozioni) non per cattiveria, ma soprattutto perché fin da bambino gli è stato insegnato a imbottigliare le emozioni e la mente, nascondendosi agli occhi e ai sensi degli altri. Di natura taciturna, è raro che parli dei suoi sentimenti se non con gli amici più intimi e che conosce da sempre (studenti Durmstrang 1991-1998). Non particolarmente ipocrita, anche se cerca di ignorare molte delle difficili, e molto spesso ritenute da altri immorali, decisioni che in passato ha dovuto prendere, mentre sottostava sotto il Ministero della Magia Norvegese.

    Relazioni:
    Diana Amalie Prince, nata il 19 luglio 2008, ha 14 anni ed è l’unica figlia di Bróðir. Insieme a lei, l’uomo ha un rapporto di reciproca complicità e amore familiare, è una delle poche persone che più gli è vicino. Tra i due, sebbene ci siano dei segreti (soprattutto da parte del Prince più anziano, riguardo in particolare al suo lavoro), esiste un accordo di reciproco rispetto e sincerità. Assomiglia a suo padre con gli occhi grigi della nonna, Dagny Prebensen. [Colore Parlato: #DDA448][]
    Sophron Prince, padre di Bróðir, fu imprigionato nel 1998 ad Azkaban per esser stato un seguace del Signore Oscuro, Lord Voldemort. Per poi morire sull’isola nel novembre del 2007, tra i due non è mai esistito un vero e proprio rapporto padre-figlio; infatti, le loro uniche interazioni erano caratterizzate da parole fredde e insincere, piene di critiche e dai toni duri.
    Dagny Prebensen (PNG), madre di Bróðir, da quando è andata via di casa, poco prima il suo primo anno al Durmstrang Institute, non la vede o la sente, non si sono scambiati neanche una lettera. Non hanno mai interagito molto negli anni prima della sua “fuga”, soprattutto a causa della rabbia provata da lei verso il marito, che l’hanno portata ad ignorare il figlio e ad, di conseguenza, non avere niente in comune con lui. [Colore Parlato: #FF0F80][]
    Amalbert Prince e Isolda Prince, nonno e nonna del Prince, come con il padre, non hanno mai avuto un buon rapporto, anche se con la donna, prima che morisse, Bróðir è riuscito a passare dei bei momenti e conoscerla meglio.
    Nyambura Abioye Afolayan (PNG), a discapito delle sue origini africane, è nata e cresciuta nella periferia di Londra. Madre di cinque figli diventata domestica e tata dei Prince pochi mesi dopo la nascita dell’allora piccola Diana. Ottima fonte di consigli e di rassicurazione per entrambi, è dolce e gentile, anche se un po’ prepotente (soprattutto se si tocca la sua amata cucina) e pettegola. [Colore Parlato: #8CBCB9][]
    Feeny (PNG), elfo domestico della Famiglia Prince, si occupa di Prince Manor e sua unica abitante, insieme ad altri dei suoi simili, dalla morte di Isolda. Da una mano a Nyambura, ad occuparsi dei due ultimi Prince. [Colore Parlato: #BB342F] []
    Galeoni: 1.698

    Debito (Galeoni): -2.775



    Ingredienti: Dispensa di Bróðir C. Prince

    Oggetti:
    • 2 Pezzi di Cioccolato Fondente: mangiarne un pezzo durante una role potenzia del 33% il Parametro Fatica fino a fine role.
    • Medaglione dei Selwyn: durante una role se 1 su 1d3, un solo tentativo per role, potenzia di +7 il Parametro Percezione fino a fine role.

    Pozioni:

    Semi:


    Punti Post: 129

    Debito (Punti Post): -357

    Parametri Magici
    AcumeEmpatiaPercezionePotenzaTecnicaVolontà
    1289171118

    Parametri Fisici
    DestrezzaFaticaResistenzaSalute
    17111060

    Parametri Sociali
    DialetticaPopolaritàVirtuosoSinistro
    511,50,51,5
    Prestigio - Guerriero Esperto
    62
    63


    Sapienza Mentale
    Legilimens
    Occlumanzia
    Oblivion
    Dissimulo
    Desiderium
    Sapienza Mentale: 15/25
    Sapienza Offensiva
    Bombarda Maxima
    Ardor
    Ad Caelum
    Confractus
    Energia Offensiva
    Sapienza Offensiva: 12/25
    Sapienza Difensiva
    Protego Maxima
    Protego Horribilis
    Energia Difensiva
    Protego Totalum
    Protego Volantis
    Sapienza Difensiva: 10/25
    Sapienza Oscura
    Ardemonio
    Dolohoferio
    Maledictio
    Sectumsempra
    Damnum
    Sapienza Oscura: 1/25
    Leader
    Rapidità




    Edited by Il Narratore • - 3/4/2024, 17:40
     
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