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L'ACCONDISCENDENZA NON FA TENDENZA
Maghi e streghe senza filtri: il dissenso è coolC'è un segno dei tempi che corrono anche nei contesti più inaspettati. È il caso, per esempio, della recente conferenza stampa tenuta dalla Ministra della Magia, la sempre elegantissima Hermione Granger, e dall'eroe moderno e Capo del Dipartimento Auror, Harry Potter e la sua iconica saetta, più altri comprimari.
Perché, in barba alla caratura di un tavolo del genere, la vera sorpresa è stato il pubblico che l'ha sfidato a duello a testa alta e, per certi versi, si è portato il trofeo a casa.
Mie care lettrici, miei cari lettori, la vostra EstellElliSettimanale è qui con un nuovo Lumos Maxima sulle cose che ci circondano, in cerca come sempre di qualcosa che brilli davvero.
Quello che è andato in scena al Ministero della Magia è stato il vero passaggio di consegne da una società grigia e monotona, in balia delle mode in rapida successione, a una civiltà nuova che si appropria di tutti i colori che vuole e che le mode, invece di subirle, le detta.
Il mago e la strega inglesi moderni, tutti Categorie e occhio vigile al vicino babbano sospettoso e spione, sono l'orgoglio dei bis-bis-moltibis-bisnonni che secoli orsono non si preoccupavano affatto di mostrare la loro superiorità magica di fronte a chi di magia non ne aveva neanche una scintilla.
Statuto caduto? Ce ne facciamo una ragione. Il Ministero è in totale confusione? Gliene diciamo quattro e per Merlino ci staranno a sentire!
E non ce ne vogliano lo splendore della Ministra della Magia Hermione Granger, perfetta da fare invidia, o l'aura ruvida da salvatore della patria, impolverata ma sempre viva, dell'Auror Harry Potter. Se si aspettavano deferenza, hanno trovato irriverenza, se erano pronti ai grazie, hanno dovuto fare i conti coi perché. Dal duello con la gente comune, madri e padri dei poveri bambini costretti tra le mura di Hogwarts ai peggiori incubi, ne escono come nelle peggiori barzellette con l'Animus che sfida il Numen a Bombarda Maxima: schiantati e malconci. Un peccato per le copertine e le prime pagine, ma uno spunto di riflessione per stare al passo con un mondo che cambia in fretta - se ancora qualcuno non se ne fosse accorto.
Insomma: l'accessorio più glamour da sfoggiare è il dissenso e al sorriso più sgargiante potremmo presto dover preferire il ghigno più esasperato.
Tema per un prossimo concorso magifotografico o per una rivoluzione intera? L'uno o l'altro, sempre su queste pagine, prima o poi.
Estelle Ellis.