-
.
Quel tizio non è stato nemmeno cordiale nei miei confronti di una ragazza appena arrivata a Londra
Pensò Bloom, la ragazza californiana mentre vide l’uomo che rispose al tizio che stava correndo a difenderla. Per fortuna che non le era andato addosso sennò, sarebbe caduta a terra sul pavimento poi sarebbe dovuta andare all'ospedale ma a quanto pare non se ne era bisogno. Infatti, Bloom sorrise all'uomo prima di rispondere alla domanda se lei stava bene. Fece un attimo un respiro e poi parlò:
Si, sto bene la ringrazio. Se non ci fosse stato lei, la mia giornata, non aveva avuto neanche inizio per colpa di quel tizio che mi ha colpita precedentemente.
Disse lei parlando con più calma e tranquilla e ascoltò anche la domanda successiva riguardo all'invito di andare a prendere un frappuccino per iniziare al meglio la giornata sarebbe stata più tranquilla, ma Bloom era la prima volta che capitava di andare in una città nuova . Era ancora un pò confusa mentre osservava attorno a se non certo conosceva ancora bene il mondo magico essendo arrivata dalla calda California dove avrebbe iniziato ad affinare meglio le sue abilità nella Londra, una città a lei sconosciuta al momento e si doveva cominciare ambientarsi nonostante era appena arrivata e ancora non sapeva nulla della cattura delle rane , ma avrebbe comunque aiutato a catturale tutte ma non era neanche facile. Era appena arrivata e si doveva ambientare. Cosi si mise a camminare per le vie babbane sperando di capire bene, dove fosse finita la giovane californiana una volta raggiunta Londra, la città dove avrebbe vissuto d'ora in poi, ma ovviamente prima si doveva farsi qualche amico, ma non sempre era facile essendo la nuova ragazza che veniva dalla assolata California e che avrebbe dovuto iniziare presto lì , ma ovviamente con calma avrebbe capito come funzionavano le cose una volta lì a Londra e sperando che non sbagliasse approccio con chi avrebbe incontrato quella volta.
SPOILER (clicca per visualizzare)Stormy B. Lewis
Edited by Bloom Sylvie Loren Cohen - 25/2/2024, 18:33. -
.
Quella mattina era tornato a Londra, dopo una delle sue visite periodiche a Violet. Fortunatamente sua nonna sembrava stare bene, acciacchi dell’età a parte, e l’aria di montagna sembrava mantenere il suo corpo sano e forte. Aveva catturato quante più rane possibili, nemiche giurate delle verdure coltivate dall’anziana, ancora di più dei fiori e delle erbe officinali. Avevano rovinato tutte le foglie e i boccioli delle povere piante, le quali sembravano accusare davvero il colpo delle infestatrici.
Londra l’aveva accolto con il suo grigiume e una pioggia leggera, facendogli pentire subito di essere partito così presto. Era andato fino ad Hyde Park, camminando intorno al lago e lungo i viali alberati. La passeggiata sotto la pioggia gli riportò il buon umore. La città in fondo aveva il suo fascino anche con quel tempo uggioso ed umido. I capelli lunghi gli si erano inumiditi e l’impermeabile era zuppo d’acqua. Si era fermato per un po’ seduto ad una panchina, guardando le anatre che arruffavano le piume e sgusciavano nell’acqua, tutta puntellata dalle gocce. Dopo essersi fatto cullare dal rumore della pioggia, si alzò, in cerca di un luogo dove pranzare, riprendendo la sua camminata.
Dopo essere uscito dal grande parco, si diresse verso il The Swan, un pub della zona. Si sedette ad uno dei tavoli sotto il porticato illuminato, e aspettò che qualcuno venisse a prendere il suo ordine: un hamburger e una birra media, scura. I suoi occhi si posavano sui passanti: una famiglia con due bambine saltellanti e giocose, una coppia di anziani, intenta in una discussione, e poi i suoi occhi vennero attirati da una ragazza vicino all’entrata. Sembrava sola. Aveva capelli fulvi e lunghi, e sembrava guardarsi intorno con fare un po’ spaesato. Qualcosa nel suo modo di fare e di vestire la faceva sembrare una turista, o comunque una straniera venuta da chissà dove.
-Mi scusi, signorina!- disse, ad un tono di voce che le fosse udibile, senza risultare maleducato.
-Si è persa per caso?- chiese, con tono garbato e un sorriso gentile. Era lì da solo, tanto valeva provare a trovare compagnia. Ancora meglio se fosse davvero riuscito ad aiutare la sconosciuta in qualche modo.SPOILER (clicca per visualizzare)Bloom Sylvie Loren CohenRane catturate passivamente:: 2
- 1d5
- 2
- Inviato il
- 27/2/2024, 20:03
- Stormy B. Lewis
. -
.
Bloom quella mattina sotto una pioggia con un ombrello che portava sempre con sè stava osservando i negozi che si trovavano lungo le vie di londra nonostante si trovasse spaesata quando all' improvviso arrivò davnti all' entrata di un locale che non conosceva. Notò il nome del parco su insegna lumuinosa: era Hyde Park che sembrava accogliente Non voleva entare ma dopo arrivò davanti a The Swan che osservò da lontano osservando tutto quello che vedeva c' erano delle peersone che facevano conversazione. Fece un salto quando sentì la voce di un uomo che aveva dei lneamenti particolari che sembravano interessanti era un uomo che aveva lunghi capelli e dei occhi celesti molto particolari secondo la giovane donna. Cosi Bloom si fece coraggio ed entrò nel locale con un sorriso e si avvicinò all' uomo che aveva incoloquito con lei quel giorno.
Non mi sono persa. Mi sono appena trasfrita dalla California per lavorare qui a Londra anche se non la conosaco bene e lei che ci fa da queste parti ?
Domandò curiosa la ragazza dai capelli rossi mentre avrebbe ordinato un hamburer e un caffè al banconre mentre aspettava che la cameriera le portava il tutto per mangiare un boccone. Certo che amava la compania ma non conoscendolo bene forse lo aveva visto a scuola, ma non era sicura.
Non sarà che ci siamo visti a scuola a Hogwarts per caso?
Chiese anche se Bloom, non sapeva delle rane ma lo avrebbe scopreto prima o poi essendo la nuova ragazza che doveva ambientarsi ancora bene. Era la prima californiana che avrebbe iniziato a lavorare in una città come Londra e forse con qualche amico le sarebbe stato utile in qualche modo. Avebbe comunque accettato l' aiuto e la sua compagnania ed anche le rane con cui avevano a che fare quel giorno assai piovovo. Di certo odiava la pioggia e queste rane odiosose che la infastidivano da quando era appena arrivata da una città assolata come la California in una città come Londra e addiruttura piena di rane che davano fastidio ...SPOILER (clicca per visualizzare)Stormy B. LewisRane catturate passivaimente: 3
- 1d5
- 3
- Inviato il
- 28/2/2024, 20:04
- Bloom Sylvie Loren Cohen
Edited by Bloom Sylvie Loren Cohen - 28/2/2024, 20:23. -
.
Seppur titubante alla fine la donna sembrava essersi convinta a rispondergli, avvicinandosi a lui. Le rivolse un sorriso gentile.
-Ti mancherà il sole allora.- disse, guardandosi intorno come a voler indicare il clima londinese. La pioggia infatti cadeva sul tetto della veranda, come una presenza costante ed insistente. Prese un sorso di birra, prima di rispondere alla sconosciuta.
-Sono tornato questa mattina dalla Scozia e prima di tornare a casa mi sono fatto un giro da queste parti.- rispose, in tono semplice, facendo spallucce. Non aveva poi una storia tanto interessante da raccontare e la verità stava tutta lì. Alla domanda seguente guardò attentamente la ragazza, in cerca di qualche dettaglio che gli ricordasse un volto già visto. Questo però non accadde, ma non poteva scartare l’ipotesi che fosse lui ad essersi dimenticato della rossa.
-Può essere, anche se non mi sembra di ricordarti… io ero in Tassorosso. Tu invece?- disse, con una nota di fierezza, mentre cominciava a mangiare. Non avrebbe saputo darle un’età precisa; sarebbe potuta essere una sua coetanea, oppure di qualche anno più grande, ma forse sarebbe risultato scortese chiederglielo direttamente. Decise perciò di virare il discorso verso altre acque.
-Nuovo lavoro quindi? E di che tipo?- dopo la domanda su Hogwarts aveva inteso che la ragazza fosse una strega, e aveva scartato tutto ciò che poteva considerarsi babbano. Forse come Elladora era una Spezzaincantesimi, oppure un’Erbologa come Zephyrus, o un Auror, o qualsiasi altra cosa, perciò gli era sembrato un buon modo di intavolare una conversazione. Come tutte le grandi città, Londra aveva la propria attrattiva anche dal punto di vista professionale. Era uno dei motivi per cui lui stesso aveva deciso di trasferirsi nella capitale. Forse la ragazza era giunta con le stesse intenzioni.
-Comunque mi chiamo Stormy.- forse avrebbe aiutato anche a lei a capire se effettivamente si fossero già visti.
-Stormy Lewis, se può suggerirti qualcosa.- aggiunse, aspettando che la giovane donna si presentasse a sua volta. Si chiese dove abitasse, se avesse già trovato un'appartamento, o si stesse arrangiando con qualche camera d'hotel provvisoria, ma gli sembravano domande troppo personali da porre in quel momento.SPOILER (clicca per visualizzare)Bloom Sylvie Loren CohenRane catturate passivamente:: 4
- 1d5
- 4
- Inviato il
- 3/3/2024, 14:37
- Stormy B. Lewis
. -
.
Bloom ascoltò con interesse la conversazione nonostate era ancora un pò intimorita ma rimase accanto all' uomo mentre cercava di capire se l' aveva vista a suola e ascoltò anche la domanda se si erano visti a scuola. Gli sorrise dolcemente mentre stava cercando le parole adatte per parlare non voleva essere un peso in quel momento.
Chissà può darsi ma ora sono venuta qui per cambiare aria e fare nuove amicizie non ci sa mai no ?
Disse Bloom, la ragazza dai capell rossi mentre ascoltava lan storia dell' uomo con tanto interesse anche se in tanto prese un sorso di una bevanda calda che aveva preso qualche minuto prima mentre con calma rifletttè allla risposta alla sua domanda se si erano visti a scuola .Sorrise per un attimo e poi riperse a parlare.
Io ho frequentato Hogwarts nella nobile casata dei Grifondoro a quei tempi ed ero fidanzata con un mio compagno di scuola ma sai come vanno le cose è una storia che non so se ne avrò altre ma tempo al tempo.
Disse rosssa mentre gli sorrise ancora dolce e pensando al fatto che forse il nome che semtì nominare l' aiutasse al meno un poco. Si presentò anche lei in caso si fossero già incontrati a Scuola.
Mi chiamo Bloom, piacere di conoscerti Stormy Hai un bellissimo nome nolto particolare devo dire.
Disse mentre continuò a bere e mangiare quello che aveva oridinato la giovane al cameriere . Non voleva certo dirlo davanti a tutti.
Si è un nuovo lavoro che non vorrei dirlo troppo ad alta voce diciamo che lo amo tanto ecco.
Così dovette avvisinarsi all' uomo sorridendo in quel momento parlandò a bassa voce per non farsi sentire troppo dalla gente che era lì.
Diciamo che il mio lavoro è l' Auror ma dovevo trasferirmi a Londra per migliorare le mie capapacità, per questo sono aprodata a Londra sperando di essere in grado di farmi qualche nuovo amico su contare una volta arrivata qui.
Parlò la rossa mentre ascoltava la presentazione che lui le fece in quel momento il suo nome era Stormy Lewis che non averebbe dimenticato.
Forse sì l' ho sentito e se non mi ricordo male ti avrò visto tra i banchi di Hogwarts ma non so sono del 1995 e comque mi chiamo Bloom Sylvie Loren Cohen forse l' avrai sentito no ?
Domandò la ragazza dalla capgliatura rossa mentre era arrivata senza ancora trovare un appartamento ma prima avrebbe debellato le rane anche se aveva una passione segreta per le Creature Magiche.
. -
.
-Certo, per fare nuove amicizie c’è sempre tempo! Proprio come adesso, no?- rispose allegro, cercando di infondere un po’ di fiducia nella ragazza. Non doveva essere facile trovarsi in un luogo nuovo, e se avesse potuto darle una mano l’avrebbe fatto molto volentieri. I primi giorni a Londra per lui erano stati piuttosto caotici, che tra le Highlands e la metropoli c’era una bella differenza. Abituato com’era al silenzio della notte, lì tra le montagne, anche dormire con tutti i rumori della città era stato difficile inizialmente.
-Grifondoro…- ripetè, mentre cercava di immaginarsi Bloom con una divida scolastica indosso, sfortunatamente non aveva ricordi né suoi, né dell’ex fidanzato.
-Oh, io di ex ne ho da riempire le tasche, anche troppi forse.- disse, con un’aria vagamente colpevole, seppur divertita. Non era mai stato uno da relazione seria e monogama, né in quel momento né tra i banchi di scuola, ma sapeva che la ragazza che aveva di fronte poteva avere un’opinione diversa a riguardo; magari lei si era davvero innamorata di quell’ex con cui ormai aveva rotto, e superarla si stava rivelando più difficile del previsto.
-Grazie, tanti mi dicono che va a braccetto con il mio carattere un po’… esuberante.- rispose al complimento, accompagnando la frase con un occhiolino. A volte detto in modo positivo, altre un po’ meno, Stormy rimaneva un uragano vivente nella maggior parte dei momenti.
-Anche il tuo è bello.- continuò poi, in parte perché gli sarebbe sembrato scortese per ricambiare, un po’ perché effettivamente non trovava Bloom un nome così comune.
-Conosco dei tuoi potenziali colleghi, allora.- disse, sentendo le parole della rossa sulla sua professione. Il pensiero era rivolto ai gemelli Savile, i quali probabilmente si sarebbero ritrovati a lavorare con una nuova collega a breve.
-Vedrai che ti troverai bene qui a Londra. Hai già trovato un posto dove stare?- chiese, genuinamente interessato, pronto ad aiutare la nuova arrivata. Solitamente era da lui andare fuori città senza aver prenotato una stanza, un’avventura alla bersagliera, ma in quel caso sperava che Bloom si fosse già preoccupata di dove passare la notte, e magari anche quelle seguenti.SPOILER (clicca per visualizzare)Bloom Sylvie Loren Cohen.
Una Californiana a Londra |
