SOS Terremoto

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    Un terremoto in Congo aveva colpito la casa di alcuni abitanti e Stormy aveva risposto all’urgente ricerca di volontari che si recassero nella zona. D’altra parte il suo animo tassorosso non si sarebbe mai potuto tirare indietro e poi sarebbe stata una buona occasione per mettere a disposizione, e alla prova, le sue capacità magiche. Gli era stato detto che avrebbe incontrato un’altra volontaria sul luogo di partenza, che avrebbero dovuto prendere una Passaporta diretta in Congo, e che avrebbero dovuto fare il possibile per aiutare la gente del posto. Si era svegliato perciò molto prima del sorgere del sole, puntando tre sveglie così da essere sicuro di alzarsi all’orario giusto. Non era proprio il caso di essere in ritardo come suo solito, avrebbe rischiato infatti di mancare l’esatta coincidenza della Passaporta e quindi di non arrivare a destinazione. Era uscito di casa, amuleto al collo, zaino in spalla, con vestiti più leggeri e un Elisir della Fatica, acquisto consigliato da Eliza, e si era diretto verso il luogo di incontro, cominciando a chiedersi chi sarebbe stata la sua fidata alleata in quella missione. Le strade di Londra non erano del tutto vuote; qua e là c’erano gruppetti di ragazzi usciti da qualche locale, alcuni chiassosi e ubriachi, altri con l’espressione di chi avrebbe voluto essere già al calduccio nel proprio letto. Stormy invece era attento, con occhi vispi e svegli. Un’ansia trepidante gli serpeggiava nello stomaco, senza però preoccuparlo particolarmente. Sapeva bene, infatti, che si sentiva in quel modo perché stava per affrontare una situazione delicata, che avrebbe richiesto la massima serietà. Svoltò in un vicolo laterale, trovandosi in una zona apparentemente deserta. Doveva cercare un barattolo di cetriolini vuoto lì da qualche parte. Camminò per un po’, guardando le zone in penombra, e arrivato nel retro di uno dei palazzi, eccolo lì, illuminato dalla luce di un lampione, con il vetro luccicante. Vicino c’era una ragazza girata di spalle, di cui riusciva a vedere solo la chioma ramata che sentiva familiare, per un motivo che non gli era ancora chiaro. Fece due colpi di tosse per annunciare la sua presenza e non prendere troppo alla sprovvista la giovane donna.
    -Ciao! Scusa… sei anche tu qui per la Passaporta?- fosse stata una babbana qualunque, probabilmente lo avrebbe preso per pazzo. Ma che motivo avrebbe avuto una ragazza qualsiasi di trovarsi lì a quell’ora? L'unico che gli veniva in mente era che si trovasse lì per buttare l’immondizia nei cassonetti poco distanti. Lei però non sembrava avere sacchetti della spazzatura, e questo gli fece pensare che si trattasse proprio della strega con cui avrebbe dovuto collaborare quel giorno.

    Stormy porta con sè gli oggetti acquistati qui
    Daisy Gardener

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      Stormy B. Lewis
     
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    Qualche giorno prima, durante una delle sue solite passeggiate nelle campagne di Castle Combe, Daisy aveva notato l'assenza di un rovo, che molto spesso le aveva offerto nelle torride estati, un'ombra per ripararsi e delle succose more dal sapore lievemente aspro, con cui rifocillarsi. Chiedendosi che fine avesse fatto quell'arbusto, che forse aveva più anni della signorina Gardener, la giovane Tassosrosso aveva fatto qualche domanda lungo il suo cammino a un cordiale signore, scoprendo che quel rovo era stato spezzato da una forte folata di vento durante un temporale e che il fattore, che abitava nei pressi di quella pianta, per far pulizia lo aveva sradicato ed eliminato definitivamente. Daisy si era sentita triste. Sapere che le sue camminate avrebbero inevitabilmente avuto un ché di diverso la destabilizzava. Quando qualche giorno dopo, la giovane strega apprese del terremoto in Congo si sentì un'ingrata e una stupida: parte della popolazione di quella povera regione del mondo aveva perso le proprie abitazioni e, probabilmente, qualcuno stava, proprio in quel momento, perdendo i propri cari a causa dei crolli o delle epidemie, che di solito si scatenavano quando le condizioni erano già precarie, durante questi disastri naturali. Non appena il Ministero della Magia inglese chiese se ci fossero dei volontari per andare ad aiutare quella gente così sfortunata, l'ex-Tassorosso rispose alla chiamata. Svegliarsi presto non le faceva paura; l'Erbologia l'aveva costretta a una vita piuttosto scomoda, anteponendo spesso ai propri bisogni di sonno e riposo, quelli delle piante di cui si prendeva cura. Quel che le provocava maggior ansia era l'idea che, una volta catapultata fra quei bisognosi, lei non avrebbe saputo fare la differenza.

    Gardener percorse le strade di Londra, cercando di non pensare troppo a quello che l'attendeva, Nello stomaco aveva una porzione abbondante di uova strapazzate e un toast mezzo bruciacchiato; non aveva avuto granché appetito, ma si era imposta di fare quella colazione per essere in forze. I vestiti che indossava erano sportivi e poco appariscenti; non indossava nulla che indicasse che lei fosse una strega, anche perché non voleva essere fermata da qualche babbano ubriaco che le chiedeva di mostrarle qualche Incantesimo appariscente.
    Daisy si fermò, infine, quando vide per terra in un vicolo isolato un barattolo di cetriolini vuoto. Chi avrebbe mai voluto raccogliere qualcosa di così insignificante? Quella doveva essere la Passaporta che le avevano segnalato. Non appena lei l'aveva raggiunta, non doveva far altro che attendere l'ora della sua attivazione e il volontario che l'avrebbe accompagnata nel corso di quella missione. Proprio quest'ultimo, nel giro di qualche minuto, si palesò, giungendo alle sue spalle e prendendola di sorpresa.
    Daisy, voltandosi, sobbalzò. La mano saettò istintivamente sulla tasca che conteneva la sua bacchetta magica, ma, poco prima che le sue dita arrivassero a sfiorarne il bottone, si rese conto di avere dinanzi una faccia nota.

    Sei Stormy?

    Non rispose alla domanda che le era stata fatta dal mago; la sorpresa che l'aveva colta era troppo grande. Che Lewis con i suoi immancabili amuleti al collo, fosse l'altro volontario coinvolto in quel viaggio la faceva improvvisamente sentire più calma; i tempi della scuola non erano poi così lontani e sapere che avrebbe avuto ad assisterla un suo compagno di Casata più grande rendeva più familiare quella missione.

    Stormy B. Lewis
     
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    Il suo tentativo di non cogliere di sorpresa la ragazza sembrava essere stato fallimentare. Prima però che questa sfilasse la bacchetta, girandosi nella sua direzione, un’espressione stupita gli si dipinse in volto, stupore che doveva aver colto anche la giovane, visto che lo stava guardando con la stessa meraviglia.
    -Esatto! E tu sei Daisy!- rispose, con un certo entusiasmo. Non si aspettava proprio di incontrare una vecchia compagna di casa. Anche lei infatti era stata una tassorosso. Stormy se la ricordava molto più piccola ovviamente, ma alcuni tratti caratteristici erano rimasti gli stessi, a partire dalla chioma fulva.
    -Non ci credo, ti ricordo alta così!- disse, alzando la mano in modo orizzontale, come a mimare l’altezza della Daisy dei suoi ricordi. L’ultima volta che l’aveva vista aveva dodici anni, e questo in parte lo fece sentire tremendamente invecchiato.
    -Oddio… vuol dire che io ho…che io ho…ventiquattro anni!- disse, contando scherzosamente le proprie dita, e mettendosi a ridere. Certo, se ne sentiva ancora sedici, ma forse non c’era un vero e proprio bisogno di specificarlo. Immaginava che la ragazza ci sarebbe arrivata benissimo da sola durante quella piccola avventura che si erano visti assegnare dal caso.
    -Dovrebbe attivarsi fra poco, giusto?- chiese, indicando il barattolo vuoto, prima di fare qualsiasi altra domanda. D’altra parte non erano lì per una rimpatriata, ma c’erano persone bisognose di aiuto che aspettavano il loro arrivo. Era contento di avere Daisy come compagna, in fin dei conti lo erano già stati un tempo non troppo lontano, e avere lei come alleata lo tranquillizzava.
    -Intanto che aspettiamo devi assolutamente raccontarmi cosa ti è successo dopo che me ne sono andato dal castello!- disse, con malcelata curiosità. Non ci sarebbe stato passatempo migliore per consumare l’attesa, e Stormy amava ascoltare storie di vita, aneddoti, avventure e disavventure, grandi o piccole che fossero. Tutto poteva fargli capire qualcosa in più riguardo a chi aveva davanti, e visto che sarebbero stati alleati perché non provare a creare un legame un po’ più profondo che non si limitasse ai due anni che avevano condiviso a scuola? D’altronde il mago non si faceva poi troppe domande sul livello di riservatezza del suo interlocutore, e la possibilità che Daisy si sentisse un po’ a disagio a raccontargli vita, morte e miracoli degli ultimi anni della sua vita non aveva minimamente sfiorato la sua coscienza.

    Daisy Gardener

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      8/4/2024, 21:55
      Stormy B. Lewis
     
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    Stormy aveva ventiquattro anni, ma rimaneva comunque il giovane Tassorosso che voleva essere amico di tutti i suoi compagni di Casa; Daisy si stupiva solo che non le avesse ancora chiesto se era interessata ad acquistare uno dei suoi amuleti artigianali. Ma li crea ancora? - Si chiese lei, ricordandosi di quando ne aveva comprato uno al quarzo rosa durante i suoi primi anni a Hogwarts, convinta che questo artefatto l'avrebbe aiutata a gestire l'ansia generata dagli esami di fine anno.

    Non è che abbia fatto chissà quali progressi!

    Replicò lei scherzosa quando lui le fece notare quanto era cresciuta: Daisy, infatti, era alta poco più di un metro e sessanta; la sua statura non era mai stata ciò che più la caratterizzava.
    La giovane strega fece segno di sì, quando Lewis, che aveva di fronte, le fece la domanda retorica sull'attivazione della Passaporta, e, nell'attesa che questo avvenisse, lei ricevette una domanda di rito fra vecchi compagni che si incontravano dopo molto tempo.

    Intendi dopo che ho scoperto perché la prima pozione che ci insegnano a preparare è l'Antibrufoli?

    Daisy, iniziò allora a fare un breve racconto con qualche aneddoto divertente su quello che era successo a Hogwarts, e, soprattutto, ai loro comuni compagni di Tassorosso.

    ... insomma: da quando non ci sei più tu, nessuno mi ha più chiesto se volessi un talismano!

    Nessuno aveva saputo sostituire Stormy in quella simpatica attività commerciale o - per lo meno - nessuno era più riuscito a farsi notare così tanto da rimanere impresso nella memoria della Gardener.
    Mentre stava per chiedere a Lewis a cosa si era dedicato dopo Hogwarts,, lo sguardo di Daisy cadde sulle lancette dell'orologio.

    Penso che sia arrivato il momento di partire.

    La giovane Erbologa tese la mano verso il barattolo di cetriolini vuoto. Il Congo e gli effetti del terremoto, che lì era avvenuto, li attendevano. Era davvero un peccato che il tempo per quei racconti, almeno momentaneamente, doveva essere messo in pausa.
    Le dita di Daisy sfiorarono assieme a quelle di Stormy il barattolo di vetro e le sembrò per un attimo di essere stata arpionata all'ombellico da una forza invisibile. Mentre i suoi piedi si staccavano da terra, lei chiuse istantaneamente gli occhi; non era per niente abituata a quel mezzo di trasporto.

    Stormy B. Lewis


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      9/4/2024, 22:29
      Daisy Gardener
     
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    Terremoto in Congo
    Mille e una Nottetempo


    Bijoux, così si chiamava il villaggio magico devastato dall'improvviso terremoto che aveva colpito quella regione sperduta del Congo. Sorgeva in una radura di terra chiara e sabbiosa, circondata tutt'intorno da una fitta e rigogliosa foresta che assomigliava a un recinto profondo kilometri. Sconosciuta ai babbani e ignorata dal Ministero locale, in quei momenti drammatici la zona magica stava facendo affidamento su volontari e aiuti di fortuna dai pochi paesi amici, da associazioni di streghe e maghi attente ai luoghi più remoti del mondo che avevano potuto sapere immediatamente dell'emergenza e chiamare soccorsi.
    Neppure i locali avevano potuto comprendere a fondo la catastrofe in arrivo e ora, davanti alla distruzione, sembravano disarmati e incapaci di rialzarsi con le proprie forze: gli abitanti di Bijoux erano padroni di una magia potente ma primitiva, basata principalmente sui loro istinti e sulle loro emozioni, molto diversa da quella elegante e accademica con cui gli europei erano soliti manipolare oggetti ed energia attorno a loro.
    La loro meravigliosa oasi era un mucchio irriconoscibile di macerie a perdita d'occhio, e la polvere dei crolli sembrava aleggiare a un metro dal terreno senza mai posarsi, come una densa nebbia mortifera. Così gli abitanti di Bijoux avevano osservato il loro villaggio cadere, le case di legno e argilla spezzarsi e seppellire persone, animali, creature e averi di ognuno di loro.
    Quando Stormy e Daisy giunsero sul posto con la loro Passaporta, l'emergenza era ancora gravissima. Dovettero vincere in fretta la nausea, le vertigini e il mal di testa procurati dal viaggio, perché tutt'intorno erano urla e disperazione in una lingua sconosciuta e non c'era tempo da perdere prima di lanciarsi alla ricerca di qualcosa o qualcuno fra le macerie: una donna disperata li raggiunse trascinandoli per la mano, biascicando affannata le parole “Aide-moi! Aide-moi!”!
    Molti degli abitanti avevano perso i catalizzatori, per lo più bastoni e pezzi di legno, perciò erano costretti a cercare e scavare con le mani. Stormy e Daisy erano stati fra i primi dal mondo ad arrivare in soccorso e la situazione drammatica lo rendeva abbastanza evidente.

    Aide-moi!
    Mirage! Mirage! Mon Bébé!


    La donna, all'apparenza di mezza età, continuava a prendere per la manica i due arrivati e a chiedere con insistenza le loro attenzioni.
    Cosa fare?

    L'uso della Passaporta vi costa 15 Galeoni a testa (già detratti) e vi causa un malus del 15% della vostra Salute (Daisy -7 Salute, Stormy -6 Salute) per i vostri prossimi 4 post: sentirete un vago mal di testa, senso di nausea e vertigini per tutto questo lasso di tempo.
    Trattandosi di una Mini Avventura con classificazione X non rischierete la morte, quindi potete aprire role ambientate successivamente prima della conclusione di questa avventura.
    Tuttavia, potrebbero manifestarsi comunque degli imprevisti: ad ogni vostro post in cui cercate fra le macerie (con o senza la magia) lanciate 1d40 al termine del vostro post (e non nel topic principale) e troverete quanto segue:

    CITAZIONE
    1-5: Niente
    6-10: Pianta Magica ostile
    11-15: Uovo di Creatura non identificato (grandi dimensioni)
    16-20: Niente
    21-26: Oggetto Magico funzionante, rotto, o parzialmente funzionante
    27: Mirage
    28: Creatura Magica ferita
    29-40: Niente

    Contattate il Narratore quando troverete qualcosa che non sia “Niente”!
    Per quanto riguarda la donna disperata, ovviamente capite che chiede il vostro aiuto ma riuscite a tradurre con esattezza le sue parole se, lanciando 1d25, pescate 1-Acume.

    Daisy Gardener Stormy B. Lewis
     
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    Giusto il tempo di farsi raccontare qualche aneddoto divertente e scoprire di essere ricordato soprattutto per i suoi amuleti, che arrivò il momento di afferrare la Passaporta. Strinse le dita intorno al barattolo, e nel gito di un attimo sentì i piedi staccarsi da terra ed una sensazione di vuoto allo stomaco. Tutto intorno a loro cominciò a vorticare. Inizialmente lo trovò divertente, paragonandolo alla sensazione che aveva provato su qualche montagna russa babbana, ma dopo un po’ l’esperienza cominciò ad essere piuttosto fastidiosa. Non avevano ancora appoggiato i piedi per terra che già stava sentendo un leggero mal di testa. Quando poi si trovò, poco elegantemente, con la faccia a terra, il senso di nausea e vertigine gli fece salire un po’ di acidità direttamente dallo stomaco.
    -È terribile.- disse, prima per quegli effetti collaterali spiacevoli, e poi anche per la catastrofica situazione davanti ai loro occhi. La foresta circondava la radura, ormai piena di macerie e polvere. Bijoux era completamente distrutta. Sagome di persone si spostavano nell’aria densa, ma ad attirare la loro attenzione fu una donna. Quest’ultima gli tirava la manica chiedendo aiuto, e dopo un momento di riflessione, in cui raccolse le sue scarse conoscenze del francese, intese anche le sue parole. Si premurò di tranquillizzare la donna, cercando di farle capire che avrebbero cercato suo figlio.
    -Dice di aver perso il suo bambino!- disse con aria preoccupata a Daisy. A quel punto, seppur ancora sotto gli effetti del viaggio, si avvicinò ad una delle case distrutte.
    -Cominciamo a spostare le macerie, e speriamo di trovarlo.- intimò alla ragazza, che a quel punto l’infante aveva l’assoluta priorità per lui. Sapeva infatti che se non fosse riuscito a salvarlo, i sensi di colpa lo avrebbero accompagnato chissà per quanto tempo, sognando la figura di un bambino abbandonato nell’oscurità di quei resti. Non voleva nemmeno immaginare cosa significasse rimanere intrappolati lì sotto, con il peso della pietra e una sensazione asfissiante.
    -Si chiama Mirage…- e sperava davvero che non rimanesse un miraggio nella loro ricerca. A quel punto avrebbe puntato la bacchetta verso i pezzi di macerie più grandi e avrebbe cercato di spostarli con l’aiuto di un Wingardium Leviosa.

    Daisy Gardener
    Stormy; -6 Salute (post 1/4)
    Stormy capisce ciò che dice la donna. Dado qui
    Stormy trova qualcosa?: 35
    • 1d40
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    • Inviato il
      19/4/2024, 07:53
      Stormy B. Lewis
     
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    Daisy, abituata com'era alla calma che abitava nelle sue serre e nelle sue giornate di studio in archivi o in biblioteche, non era affatto pronta per quello che le stava per riservare quel compito per cui si era offerta volontaria.

    La pelle già chiara della giovane strega, una volta che il viaggio con la Passaporta ebbe avuto fine, tendava più al grigiastro che al roseo; il suo stomaco era completamente sottosopra e, se non fosse stata catapultata all'interno di uno scenario oltre ogni modo drammatico, avrebbe tentato di vomitare per cercare di allontanare la nausea che la tormentava. La calamità che aveva colpito Bijoux era però così grave, che l'ex-Tassorosso tentò in ogni modo di darsi un contegno e di controllarsi. Lei e Stormy erano circondati da macerie e da una disperazione che lei, a causa del suo mancato studio del francese, riusciva a percepire, ma non a comprendere. Una donna, che afferrò il suo compagno per una manica, stava, infatti, cercando senza successo di comunicare con lei. Fortunatamente Stormy carpì quella richiesta d'aiuto al suo posto.

    Il suo bambino?!

    Daisy si allarmò. Doveva fare qualcosa per quella donna. Subito. Lei non poteva neppure immaginare il dolore che una madre potesse provare in una situazione del genere e proprio per questo la sua grande empatia l'avrebbe portata a ignorare qualsiasi segno di spossatezza fisica, e di impegnarsi anima e corpo per lei. La giovane britannica, inoltre, proprio in quel momento si sentì terribilmente in colpa per i discorsi superficiali che aveva fatto pochi minuti prima con Lewis: mentre attendevano l'attivazione della Passaporta, avrebbero dovuto pianificare la loro azione e vagliare i possibili scenari che si sarebbero trovati ad affrontare.

    Wingardium Leviosa.

    Gardener, imitando il compagno, estrasse la propria bacchetta magica e lanciò l'Incantesimo di Levitazione sulla parete di un muro crollata. Nonostante fosse una magia piuttosto semplice, l'attenzione della strega sarebbe stata (per quanto consentito dalla nausea e dalle vertigini) massima: avrebbe, infatti, cercato di collocare quei detriti su una zona del terreno stabile, in modo tale da evitare ulteriori crolli.

    Salute di Daisy: - 7 (1/4 post)
    Daisy trova qualcosa?: 11
    • 1d40
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      21/4/2024, 15:12
      Daisy Gardener
     
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    Prima un detrito, poi un altro, accanto ai due soccorritori iniziò a formarsi un mucchio di macerie fra le quali emergevano soltanto polvere e disperazione: di Mirage, il figlio della povera donna, neanche l'ombra, almeno per il momento.
    Ciò che invece Daisy riuscì a scovare dopo l'ennesimo Wingardium Leviosa fu... un masso? O forse una testa? No: era palesemente l'uovo di creatura, avvolto da qualcosa del tutto somigliante a dei fili bianchi. Questo era grosso e tondeggiante, al tatto piuttosto morbido, e quello che lo avvolgeva non erano semplici fili bensì ragnatele: entrambi, lo avrebbero riconosciuto come un uovo di Acromantula, catalogato come Bene Non Commerciabile di Classe A.
    Cosa farne, comunque, sarebbe spettato a loro: la donna intanto continuava a piangere disperatamente, scacciando via pietre e rocce con le mani ormai sanguinanti.

    Daisy, hai trovato un uovo di Acromantula che entrambi riconoscete.
    Sta a voi scegliere cosa farne.
    Potete ovviamente continuare anche la ricerca: la nuova tabella da seguire è questa!

    CITAZIONE
    1-5: Niente
    6-10: Pianta Magica ostile
    11-15: Niente
    16-20: Oggetto Magico funzionante, rotto, o parzialmente funzionante
    21: Mirage
    27: Creatura Magica ferita
    28-35: Niente

    Stormy B. Lewis Daisy Gardener
     
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    Comprese l’allarme che si palesò sul volto di Daisy. La situazione era disastrosa e Stormy non avrebbe saputo chiedere così su due piedi quanti anni avesse il bambino, non in francese almeno. Non rispose, non a parole perlomeno, ma lanciando uno sguardo urgente alla ragazza, affrettandosi poi a cominciare il lavoro. Oltre a massi e macerie però non sembrava esserci nulla. In cuor suo sperava di trovare qualsiasi cosa, gli sarebbe bastato un lembo di vestito, anche se il pensiero di trovare qualcuno lì sotto lo faceva rabbrividire. Sentiva ancora la testa vorticare, e le tempie gli pulsavano dolorosamente.
    -Dannata passaporta.-
    Si lamentò a bassa voce, mentre spostava altri detriti, ammucchiandoli vicino a quelli spostati da Daisy. La donna cercava ancora disperatamente suo figlio, spostando massi a mani nude. Piangeva così forte che si sentiva male solo a sentirla. La situazione l’aveva così catturato che quasi gli sembrava strano pensare che fino a poco tempo prima si trovava a Londra, in una città quasi del tutto addormentata. E dire che una situazione difficile l’aveva vissuta proprio qualche giorno prima, durante l’evento organizzato da Rothschield.
    Si avvicinò a Gardener, sperando che almeno ad uno dei due la ricerca stesse portando dei frutti.
    -Non sto trovando nulla.-
    Disse dispiaciuto, fermandosi al fianco della donna. A quel punto guardò la ragazza spostare un masso. Qualcosa attirò la sua attenzione, ma forse era stato solo un abbaglio perché subito dopo l’oggetto color bianco che gli sembrava di aver visto, era come scomparso nel nulla .
    -Mi sembra di aver visto qualcosa.. laggiù, ma non sono sicuro.-
    Indicò un puntò indefinito sotto quello che sembrava una catasta di mobili e mattoni. L’idea era quella di ricominciare a spostare macerie, questa volta nella zona di Daisy, ma prima di lanciare l’ennesimo Wingardium Leviosa, si avvicinò alla donna autoctona.
    -Stop, stop!-
    Disse, cercando di comunicare con lei. Le mani le sanguinavano e Stormy, prendendole delicatamente tra le sue, le lanciò un Ferula; non era niente di che ma sperava che almeno le facesse provare un po’ di sollievo, anche se dubitava che quelle ferite l’avrebbero fermata dal cercare suo figlio.

    Daisy Gardener
    1)Stormy non trova nulla: dado qui (mi sono dimenticata di doverlo lanciare qui sotto il post)
    2) Si avvicina alla donna e le lancia un Ferula (conoscenza scolastica V anno) sulle sue mani insanguinate

    Stormy; -6 Salute (post 2/4)
    Visto che è Daisy a trovare l'uovo di Acromantula ho lasciato a te la descrizione del ritrovamento <3 scusa per il ritardo
     
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    Le macerie, che erano state appena sollevate da Daisy grazie a un Incantesimo di Levitazione, rivelarono la presenza di un uovo. La creatura che lo aveva deposto doveva essere un'Acromantula, un ragno magico estremamente pericoloso originario della giungla del Borneo.
    L'Erbologa, osservandolo, si chiese come mai un uovo di Acromantula si trovasse così lontano dalla propria terra originaria, in uno sperduto villaggio africano. Forse un abitante di Bijoux era coinvolto in qualche traffico illegale di creature magiche? O forse qualche mago sfortunato stava cercando di procurarsi una fonte di veleno di Acromantula per controllare la propria condizione di Licantropo con la Pozione Antilupo?
    La ragazza voleva credere a questa seconda possibilità, ma nel tempo aveva purtroppo dovuto imparare a conoscere il male e l'ingiustizia che possono annidarsi nel mondo e ciò non le permetteva di escludere anche l'opzione più oscura.
    Sebbene la curiosità di svelare il mistero dietro quel ritrovamento iniziasse a crescere dentro di lei, Daisy decise che non fosse utile perdersi in ulteriori indugi: trovare Mirage aveva la priorità su tutto in quel momento.

    Si volse verso Stormy, che in quell'istante stava curando le ferite della strega disperata, per avvertirlo.

    Stormy, so che può sembrare assurdo, ma potrebbero esserci delle Acromantule in giro. Ho trovato un uovo di quei ragni sotto i detriti, anche se non ho idea di cosa ci faccia qui.
    Facciamo attenzione!


    Prima di proseguire nello spostamento di ulteriori macerie, Daisy si sedette su uno dei grossi detriti per riposare e ridurre gli effetti del viaggio in Passaporta che continuavano a farsi sentire. Quella nausea e quel senso di vertigine costante che l'affliggevano rendevano le ricerche più lente e difficili.
    Trascorsi alcuni minuti, la strega si fece forza e riprese i tentativi di soccorso.
    L'Erbologa si guardò attorno e la sua attenzione venne attirata da quello che sembrava un tetto crollato da un grosso edificio, che si distingueva da tutti gli altri per colori e dimensioni.

    Che sia la casa del capovillaggio? pensò tra sé e sé. Puntò la bacchetta verso quella struttura e disse:

    Wingardium Leviosa.

    Salute di Daisy: - 7 (2/4 post) Stormy B. Lewis
    Daisy trova qualcosa?: 20
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      28/4/2024, 15:00
      Daisy Gardener


    Edited by Daisy Gardener - 28/4/2024, 18:05
     
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    Continuando a scavare fra le macerie, Daisy riuscì ad intravedere anche qualcos'altro di ben diverso dall'uovo di Acromantula: era un oggetto in legno rimasto miracolosamente intatto nonostante la caduta, forse perché protetto da qualche magia.
    Si trattava di un flauto intagliato a mano, con segni tribali incisi sul retro. All'eventuale tocco dell'Erbologa, si sarebbe illuminato di una fioca luce dorata, segno che quell'oggetto fosse intriso di magia.
    La donna, intanto, era grata dell'aiuto dei due e soprattutto delle fasciature attorno alle sue povere mani insanguinate; ciononostante, riprese a cercare senza remore, continuando a cerca il figlio chiamandolo a squarciagola.

    Daisy, trovi un flauto magico funzionante: le sue caratteristiche ti verranno rivelate soltanto se deciderai di prenderlo con te.
    La tabella rimane la stessa del turno precedente.

    Stormy B. Lewis, la donna riprende a scavare: il tuo ferula attorno alle sue mani durerà altri due tuoi post.
     
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    -Acromantule?!-
    Si lasciò sfuggire con tono stupito, cercando di rassicurare la donna e non farla preoccupare a causa della sua tonalità di voce.
    -Ma non è un Bene Non Commerciabile di Classe A?-
    Chiese a quel punto ad alta voce, rendendosi conto che forse quel ritrovamento, se approfondito, poteva scoperchiare un bel vaso di pandora. D’altra parte le Acromantule non erano proprio una creatura autoctona e in qualche modo quell’uovo era finito lì.
    Si avvicinò nuovamente a Daisy, spostando macerie, in cerca di qualcosa di effettivamente interessante per la loro ricerca: Mirage, ad esempio, di cui non c’era traccia. Il fatto che non riuscisse nemmeno a sentirne la voce lo preoccupava, anche se da un lato forse sarebbe stato meglio così, che il bambino non rischiava in quel modo di sprecare il poco ossigeno a disposizione sotto le rovine. C’era uno strano brusio di sottofondo, e al giovane sembrava un gran numero di Spioscopi accessi e ronzanti. Non ci sarebbe stato da sorprendersi comunque se fosse stato proprio così, di pericoli lì intorno ne vedeva parecchi.
    -Secondo te cosa ci fa qui?-
    Chiese a quel punto alla ragazza, riferendosi al precedente ritrovamento, mentre ricominciava a spostare e ammonticchiare macerie. Aveva l’impressione che Daisy potesse avere delle ipotesi più certe delle sue, forse perché lavorava a contatto con le piante, seppur Stormy sapesse che tra quest’ultima e le Creature Magiche ci fossero davvero molte differenze.
    -Mirage!-
    Dopo aver ricevuto eventuali risposte, cercò di chiamare a gran voce il bimbo, mente si spostava in un’altra area del villaggio, anche se distrutta come il resto, provando a spostare altre pezzi di pietra e cemento. Sperava di innescare qualche reazione, anche se fino a quel momento la fortuna sembrava averlo abbandonato.
    -Mirage!-
    Forse per lo sforzo di urlare, gli girò nuovamente la testa, e dovette fermarsi un attimo per deglutire saliva aspra. Su una cosa era sicuro: non avrebbe preso una Passaporta per un po’, e probabilmente se non fosse riuscito a salvare quel bambino non avrebbe nemmeno poi avuto così voglia di uscire e vedere il mondo; un mondo in cui evidentemente capitavano cose terribili, e capitavano molto più spesso di quanto Stormy volesse pensare.

    Stormy: -6 Salute (post 3/4)
    Ferula sulle mani della donna (post 1/2)
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    Daisy Gardener e Stormy B. Lewis erano due Tassorosso con attitudini e abilità completamente diversi: Daisy, che aveva la fobia degli incendi, si era impegnata in particolar modo sullo studio delle piante magiche e aveva lasciato intravedere, nel corso dei propri studi, di possedere una predisposizione per le Creature Magiche, le Pozioni e la magia di Guarigione; Stormy, al contrario, era un mago che faceva degli elementi naturali la sua principale forza, evocandoli e dominandoli come lei non avrebbe mai saputo fare. Inoltre, da quel che lei ricordava, doveva avere anche un certo talento per la Veggenza. Dunque fu naturale che, dopo aver appreso del ritrovamento dell'uovo di Acromantula, venisse chiesto a lei come mai si trovasse lì.

    Ho due ipotesi in mente: o qualcuno ha necessità del veleno della creatura che da lì nascerà per produrre la Pozione Antilupo, oppure vogliono farci molti Galeoni.

    Rispose lei senza usare mezzi termini; in quel momento, si trovavano ad affrontare una calamità delle più disastrose, non c'era tempo di edulcorare quelle teorie con giri di parole tanto belli quanto inutili.

    Mentre Stormy aveva ripreso a cercare la piccola Mirage con a fianco la sfortunata strega congolese, Daisy stava osservando quel che aveva trovato, dopo aver sollevato il tetto di quella che lei riteneva essere la capanna del Capovillaggio. Si trattava di un oggetto: un flauto.
    Forse anche a causa della nausea, che continuava a provare, l'Erbologa, prima di proseguire a evocare un altro Incantesimo per sollevare e spostare detriti e macerie, si fermò a studiare quello strumento musicale. Alla giovane strega inglese sembrava che esso fosse intagliato a mano e che ci fossero incisi dei simboli sul retro.

    Interessante.

    Daisy protese una mano verso quel flauto e lo raccolse; una fioca luce dorata lo illuminò, non appena vi entrò in contatto.
    L'Erbologa, che aveva intuito la natura magica di quello strumento, avrebbe tentato di pulirlo dalla polvere e dalla terra, di cui era ricoperto, e a studiarlo per qualche istante.

    Salute di Daisy: - 7 (3/4 post)
     
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    Il flauto di legno rinvenuto da Daisy si illuminò di una luce fioca quando lo afferrò fra le dita: era uno strumento di natura evidentemente magica.
    Osservandolo per qualche istante, avrebbe potuto intuirne gli effetti a partire dalle incisioni che rappresentavano animali, creature e piante magiche insieme alla runa Berkana, associata alla crescita, alla rinascita e alla protezione come anche al sostegno e alla tranquillità. Quel flauto, dunque, in tutta probabilità serviva per ammansire creature e piante magiche ostili o potenzialmente pericolose.
    Quasi fosse un segno del destino, fra i massi e la polvere, Stormy poté notare qualcosa che somigliava in tutto e per tutto a dei germogli di Pianta Magica: non riuscì a riconoscerli e forse anche per questo agì in maniera incauta nel trovarsi davanti ai Germogli Lamentosi, conosciuti per essere delle piante ammaliatrici di basso livello, ma comunque particolarmente insidiose. Questo esemplare di pianta amava stare al buio: il contatto con la luce provocò evidentemente la sua irritazione, perché iniziò a cantare e a coinvolgere fra le sue spire ipnotiche il povero Elementalista nell'istante in cui vennero scoperte. Proprio lui, insieme alla donna del luogo, iniziarono a perdere il controllo sui propri sensi, a vedere immagini inesistenti, a percepire i colori in maniera diversa e parlare fuori dal proprio corpo, come se fossero altre persone. Daisy, ben più esperta in fatto di Piante Magiche del Sensus, riuscì a capire subito cosa fossero quei germogli e anche lei, se non avesse agito in tempo, avrebbe potuto subirne gli effetti. Poté anche notare qualcos'altro: i Germogli Lamentosi solitamente non crescevano in Africa, se non nelle zone del Medioriente. Cosa ci facevano dunque lì, il Congo, insieme all'uovo di Acromantula rinvenuto pochi minuti prima?
    Di Mirage, intanto, neanche l'ombra.

    Stormy B. Lewis, hai trovato dei Germogli Lamentosi ostili: non avendo alcuna Sapienza Erbologica e nessuna Conoscenza Extra Erbologica non li riconosci.

    Sono stati lanciati per voi due dadi: soltanto Daisy al momento riesce a resistere al suo canto. Ad ogni suo post, Stormy sarà condotto verso la follia e potrà liberarsi dall'ammaliamento se 1-2 su 5, come da Specifiche della Pianta Magica.

    Daisy Gardener: puoi provare ad annullare l'ostilità della pianta o agire in qualsiasi altro modo per evitare di subirne gli effetti. Nel tuo prossimo post, infatti, sarai immune al canto, ma da quello ancora successivo, se non avrai posto rimedio agli effetti del germoglio lamentoso, anche tu dovrai lanciare 1d5 e risultarne immune se 1-3.

    Per quanto riguarda il flauto magico: si tratta di un flauto capace di ammansire le creature per 1 turno. Ossia: l'Interazione con la Pianta Magica o la ricerca di Fiducia da parte di una Creatura sarà positiva autoconclusivamente per un turno di gioco, dopo di che, però, la pianta o la creatura diventeranno inevitabilmente ostili poiché lo stato di calma è stato indotto e non voluto.
    E' quindi utile per lo più per scappare senza problemi nel caso di incontri infausti con piante o creature ostili.
    E' possibile utilizzarlo fino a 10 volte ONGame, dopo di che perderà la sua magia e sarà un normalissimo flauto di legno.
    Scegli tu se portarlo o meno con te alla fine della quest: ONGame, dovrai tenere conto del fatto che probabilmente appartiene alla donna che cerca disperatamente suo figlio.
     
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13 replies since 5/4/2024, 09:07   274 views
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