Datemi dell’altro Whiskey!

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    Vivere a Hogsmeade era stato il suo piccolo sogno nel cassetto fin da quando era uno studente di Hogwarts. Quel piccolo villaggio di maghi, vivace e al contempo tranquillo, gli era piaciuto fin dal primo momento quando, per la prima volta, ci aveva messo piede durante una gita scolastica insieme ai suoi compagni di scuola. Nato e cresciuto in campagna, Kristofer aveva trascorso la sua infanzia immerso nella quiete dei campi, che tuttora non disdegnava, ma gli anni trascorsi a Hogwarts e le occasionali visite al villaggio magico vicino gli avevano fatto sperimentare qualcosa in cui si ritrovava altrettanto a suo agio: la socialità. Sì, l’omone barbuto dai capelli rossi amava il contatto con la gente, per quanto i suoi modi burberi lasciassero intendere tutt’altro, e poter cercare quel contatto in uno dei villaggi emblematici di quel mondo che lo aveva accolto e lo aveva affascinato fin da quando vi si era ritrovato immerso era tra le cose più appaganti che potesse desiderare.
    Ed eccolo lì, come ormai era solito fare da quando si era stabilito nei pressi del villaggio, a trascorrere un sabato pomeriggio ai Tre Manici di Scopa, pronto ad attaccare bottone con chiunque non fosse fuggito a gambe levate dalla sua ingombrante presenza.

    Un altro bicchierino di Whiskey incendiario per me… A questi ragazzi e alla loro gioventù!

    Seduto vicino al bancone, già potenzialmente allegro per via di qualche bicchiere di roba più leggera, ma del tutto innocuo, Kristofer scandagliava nostalgico il locale gremito di studenti di Hogwarts, intenti ad affollare i tavoli e a riempire di vitalità e chiasso l’ambiente rustico del locale.

    Dio quanto vorrei avere la loro età…

    E per un uomo di trentotto anni che ne dimostrava almeno quarantacinque era quanto dire. Alla sua età, le energie scivolavano via come quel Whiskey dal suo bicchiere, senza che neppure se ne accorgesse. Di certo però, aveva ancora tutta la vitalità necessaria per frequentare locali e godersi il piacevole suono di quella gioventù che da lui, inevitabilmente, stava proprio scivolando via come un bicchiere di Whiskey.

    Mavis Nox
    Logan Lee Lynch pago il mio ingresso 15*1.2=18 galeoni per via del debito.
    Incredibile ma vero, per una volta mi dice culo: Dadi fortunelli. Indizio per me, grazie :3


    Edited by Kristofer Gaarder - 25/10/2022, 11:00
     
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    Hogsmeade per anni aveva rappresentato il paese dei sogni per Mavis e probabilmente per altre centinaia e centinaia di ragazzi. Negli anni di studio ad Hogwarts, che pure per il giovane Nox aveva rappresentato 'casa', quel tranquillo e placido villaggio incarnava il concetto di svago. Era lì che veniva consentito agli studenti - previa autorizzazione dei genitori finché fossero stati minorenni - di svagarsi nei weekend trangugiando burrobirra o altre bevande e dolciume dalla dubbia salubrità.

    Una volta adulto, Mavis aveva continuato a visitare Hogsmeade, seppur più raramente. Gli impegni erano maggiori rispetto a qualche anno prima e, allo stesso tempo, l'ex Corvonero non disdegnava la scoperta di nuovi posti in lungo e in largo per il Regno Unito. Quando aveva bisogno di tranquillità, con un pizzico di nostalgia per i tempi passati di Hogwarts, Nox finiva inconsapevolmente per spendere ore ed ore a Hogsmeade e lì, fra i suoi posti preferiti, si poteva tranquillamente annoverare i Tre Manici di Scopa.

    L'estate era ormai passata e il caldo torrido non era che un ricordo. Anzi, il freddo cominciava a fare capolino prima della vera e propria entrata in scena invernale, che lì, nella Gran Bretagna, lo rendeva incontrastato protagonista. Mavis, leggermente infreddolito, si fiondò nella locanda. Come sempre, il locale era gremito di persone di ogni genere: studenti, anziani, adulti. Ed era curioso pensare come dietro a un medesimo gesto, quello del bere, potessero celarsi emozioni e necessità di carattere diverso: c'era chi beveva per dimenticare, chi per festeggiare eventi lieti, chi semplicemente per sentirsi meno solo. Nox, quel giorno, rientrava in quell'ultima categoria. Per questo motivo si avvicinò al bancone, crocevia di numerosi incontri.

    CITAZIONE
    Un altro bicchierino di Whiskey incendiario per me… A questi ragazzi e alla loro gioventù!

    Mavis non ci mise molto a capire da dove provenisse quel brindisi. Un uomo di stazza non trascurabile, intento a bere qualcosa di presumibilmente alcolico, aveva sollevato il bicchiere.

    Per me una birra, per piacere...

    Disse l'irlandese al locandiere per poi avvicinarsi all'uomo dai capelli rossi con il proprio bicchiere.

    Beh... direi che un brindisi sarebbe meritato anche per i non più giovani e per la loro non-più-giovinezza!

    Gli disse con tono ironico.

    Mavis paga il proprio ingresso (15 G) e tenta i dadi
     
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    I Tre Manici di Scopa erano il luogo che più in assoluto preferiva, ad Hogsmeade. Sua madre ci aveva lavorato per qualche di tempo quando era giovane, ma Logan era molto giovane per ricordare l'amabile ambiente rustico che Madama Rosmerta gestiva con maestria. Poi negli anni ad Hogwarts, quando al terzo anno ebbe come gli altri il permesso di visitare il villaggio, quel locale divenne il ritrovo di amici e scappatelle. Probabilmente era lì che aveva offerto sfacciatamente le prime Burrobirre per fare colpo - cosa che sicuramente non accadde o ne avrebbe avuto memoria.

    Quel giorno, poi, Logan vestiva di una frizzante allegria, forse perché aveva sottratto a sua madre la sua camicetta preferita o forse per le mance ricevute nel barattolo durante il servizio. Quindi tra una passata rapida di bacchetta per pulire dei tavoli e smuovere stoviglie, bottiglie vuote fatte scomparire tra gli stracci e le passate di straccio, Logan sfoggiava ancora un sorriso brioso. E tutto questo, come sempre, lo faceva senza sforzo su dei tacchi vertiginosi.

    Nell'ultima ora, tuttavia, non aveva smesso di stare dietro al bancone e drizzate le orecchie ingioiellate al richiamo di un nuovo bicchiere di Whisky Incendiario, Logan strisciò fino al mago dalla capigliatura e barba rosso fuoco.

    A quanti bicchierini siamo? Non vorrai tramortire sotto al bancone!

    Fece l'occhiolino al mago mentre faceva scivolare un bicchiere pulito sulla superficie in legno e con l'altra versava la bevanda richiesta.

    Cercava sempre di rivolgersi in maniera cordiale e far divertire i clienti del locale, ma a Logan non piaceva vederli molto ubriachi, per questo assumeva un fare un po' materno nel prendersi cura di loro. Per questo motivo si avvicinò all'orecchio dell'altro e lasciò scivolare un sussurro: Non come accade a certe creature circondate da centauri nella foresta.

    Si rizzò alla svelta quando un altro mago si aggiunse, chiedendo della... birra. Gli rivolse un'espressione storta, ma sul suo viso non c'era alcuna traccia di sdegno. Sorrise amabilmente.

    Mio caro, posso spillarti della Burrobirra o versarti un'Acquaviola, ma ti consiglio un buon Idromele.

    Si rivolse poi al mago con cui stava già parlottando da prima, allungandogli un menù.

    Questo è per te: le chips di bubotubero non ispirano fiducia, se si sa come è fatto un bubotubero, ma sono molto buone.

    Prese dunque a dare una pulita al bancone e a liberarlo dei bicchieri e dei piatti in eccesso, li avrebbe lavati in un secondo momento, godendosi invece il chiacchiericcio della clientela. Fece anche per rispondere alla questione età, ma tacque nel sentire che una risposta si era già librata nell'aria. Si limitò a sorridere e scuotere la testa, poi prese la bacchetta e cominciò a dare dei colpetti alle varie stoviglie da pulire.

    Tergeo! Tergeo! Tergeo! ...

    Kristofer ottiene parte dell’indizio, mentre Mavis no, quindi il sussurro è rivolto solamente al primo. Kristofer hai diritto all’indizio completo, quindi in qualche modo lo avrai!


    Edited by Logan Lee Lynch - 25/10/2022, 20:20
     
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    Da circa sette anni ormai, Kristofer era solito intrattenersi ai Tre Manici di Scopa o alla Testa di Porco, quando non aveva da lavorare o da viaggiare o non preferiva piuttosto starsene un po’ da solo nella sua modesta abitazione immersa nel verde. In un modo o nell’altro, aveva pian piano guadagnato confidenza con molti dei dipendenti di entrambi i locali e, chi più, chi meno, quasi tutti loro gli avevano dato modo di instaurare un qualche tipo di intesa. Tra tutti, con quel Logan era stato forse un po’ più complicato: Kristofer ci aveva messo un po’ ad accettare i suoi modi di fare e di apparire un po’ eccentrici, fuori dal comune e, a suo dire, stravaganti. Tuttora a volte si sentiva leggermente a disagio, quando capitava di trovarsi in sua presenza, e se da un lato non si era mai permesso di disapprovare apertamente ciò che faticava ad apprezzare, si era sempre trattenuto anche dal tentare di instaurare un vero e proprio dialogo.
    Accadeva tuttavia che, quando l’umore era dei migliori e un po’ d’alcool in circolo iniziava a fare effetto, il magizoologo abbassasse temporaneamente quella barriera di inutili preconcetti, dalle fondamenta per giunta dubbie, e si concedesse di interloquire serenamente anche con l’eccentrico locandiere con i tacchi a spillo.
    Quel giorno, addirittura, fu perfino pronto ad appellarlo al femminile, come aveva appreso che quel Logan fosse solito gradire.

    Oh tranquilla mia cara, serve ben altro che qualche bicchierino per mettermi al tappeto!

    Una fragorosa, seppur breve risata fece vibrare le sue corde vocali già in fiamme per via dell’alcool.
    Neppure le parole che Logan gli sussurrò all’orecchio in un primo momento furono in grado di smorzare l’allegria del rosso, che tuttavia assunse un’espressione più seria mentre appoggiava le labbra al bicchiere in procinto di mandar giù il suo whisky.
    Centauri. Cosa c’entravano adesso, i centauri?
    Mentre si sforzava di afferrare il senso di quelle parole udite in un sussurro, Kristofer si ritrovò a dover focalizzare la sua attenzione su un ragazzo dall’aria intelligente, che si era avvicinato al bancone per ordinare da bere e adesso stava commentando il suo brindisi. Improvvisamente serio, il magizoologo lo guardò torvo per un momento, prima di controbattere in tono burbero al commento ironico del ragazzo.

    Stai dicendo che sono troppo vecchio, ragazzo?

    Chiunque non lo conoscesse almeno un po’ avrebbe pensato che quel commento lo aveva seriamente indispettito, e che chiunque fosse quel ragazzo stava rischiando grosso a mettersi contro l’ormone barbuto dai capelli rossi.
    A dare forza a quell’aspettativa avrebbe contribuito anche il fatto che, per una volta, Kristofer non scoppiò a ridere come spesso faceva per sdrammatizzare, continuando invece a guardare il ragazzo con gli occhi ridotti a due fessure mentre finalmente mandava giù tutto il whisky vuotando completamente il bicchiere.
    Lasciò che Logan si occupasse del nuovo arrivato, ma quando il locandiere tornò a rivolgersi a lui, Kristofer gli fece cenno di avvicinarsi sfruttando il menù come para-sussurri, non prima di aver richiesto proprio le decantate chips di bubotubero.

    Che significa? Cosa combinano i centauri?

    Certamente, quello scambio di sussurri a intermittenza avrebbe potuto destare qualche sospetto, se qualcuno come il giovane mago lì vicino si fosse preso la briga di prestare attenzione ai loro movimenti. Di fatto, e questo tuttavia il ragazzo non poteva saperlo, il motivo per cui Kristofer cercava di attirare altri sussurri dal locandiere era lo stesso per cui si era fatto improvvisamente più serio e non aveva ancora smorzato i toni con il giovane avventore dei Tre Manici di Scopa.

    Ah ma come dargli torto, la birra dei babbani non ha niente da invidiare agli intrugli che servite da queste parti!

    Con un’improvviso accesso di ironia, Kristofer tentò, seppur con un ritardo non indifferente, di smorzare la tensione che aveva creato con il nuovo arrivato, concedendosi la libertà di assestargli una pacca sulla spalla avvicinandosi a lui con un sorriso ammiccante: se il ragazzo non era fuggito prima, probabilmente lo avrebbe fatto adesso, considerato che Kristofer poteva risultare inquietante.

    Per la cronaca, so perfettamente com’è fatto un bubotubero e non sai quanto mi duole ammettere che le vostre chips sono veramente ottime… ma come si dice, occhio che non vede, cuore che non duole. Altro Whisky per me grazie!

    Se stesse parlando con il locandiere o con il ragazzo dall’aria intelligente non era dato saperlo, dato che guardava alternativamente l’uno e l’altro; molto probabilmente, era rivolto ad entrambi, se non che la richiesta fu fatta direttamente al locandiere.
    Infine, il suo sguardo decise di fissarsi nuovamente sul ragazzo a cui si era avvicinato.

    Dunque… ai non più giovani e alla loro non più giovinezza… diamine ma tu mi sembri ancora parecchio giovane, altroché! Quanti anni hai?

    Mavis Nox Logan Lee Lynch ho assunto che Kristofer conoscesse già Logan, quanto a nome e presenza, essendo da background un frequentatore assiduo del locale, spero non sia un problema!
    PS:Scusate per il post un po’ lungo 😅
     
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    Nessuna birra quella sera per Mavis. Il locandiere rispose con fare quasi stupito a una richiesta tanto strana da parte dell’irlandese, che in effetti, forse sovrappensiero, aveva ordinato una tipica bevanda babbana proprio lì, ad Hogsmeade, uno dei cuori pulsanti della comunità magica britannica. Poco male, in ogni caso, visto che con cortesia il locandiere suggerì a Mavis delle valide alternative, tra cui, in particolare, l’idromele. Se fosse semplicemente abilità nel rifilare una bevanda di non così eccelsa qualità o se realmente ne valesse la pena, il ragazzo lo avrebbe saputo di lì a poco, giusto il tempo di ordinarne un bicchiere e assaporarne un primo sorso.

    Va benissimo l’idromele, ti ringrazio!

    Rispose con il sorriso al locandiere. Il sorriso in breve tempo lasciò però spazio a un’espressione decisamente più contrita e per certi versi preoccupata. Al suo ingresso, Mavis non aveva potuto non notare un omaccione dai capelli rossastri che, con una certa esuberanza, aveva proposto in maniera non del tutto discreta un brindisi nel locale. Nox, pronto quella sera ad attaccare bottone praticamente con chiunque per superare quel tedioso senso di solitudine che lo stava opprimendo da qualche giorno, aveva provato a rispondere con ironia proponendo a sua volta un brindisi anche ai “non giovani”. Quella denominazione era forse risultata indigesta all’uomo, che con tono burbero chiese all’irlandese se lo ritenesse “troppo vecchio”. Nox tutto voleva, fuorché intavolare una discussione o, peggio ancora, attaccar briga.

    No, assolutamente

    Rispose laconico per poi aggiungere

    Semplicemente sia io che te non siamo più studenti di Hogwarts e la giovinezza, per quanto mi riguarda, è principalmente quella che si stanno godendo questi ragazzi!

    Sperava, in cuor suo, di aver stemperato gli animi. Frattanto, l’omaccione rosso, a più riprese, stava confabulando con il locandiere. Salvo poi tornare da Nox e, in maniera del tutto inaspettata rifilargli una vigorosa pacca che lo fece sobbalzare, accompagnata da un brindisi ai “non più giovani”, come aveva suggerito in precedenza Mavis; segno, dunque, che il qui pro quo era evidentemente acqua passata.

    Nox si unì al brindisi rispondendo all’uomo, che poco prima gli aveva chiesto quanti anni avesse dal momento che, a suo dire, pareva ancora un ragazzo.

    Ho vent’anni. L’inizio del declino.

    Rise

    Comunque piacere, mi chiamo Mavis

    Gli allungò la mano destra in segno di saluto.

    Kristofer Gaarder Logan Lee Lynch
     
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    Il lavoro nello storico pub di Hogmseade non gli aveva ancora permesso di conoscere a fondo ogni suo cliente e la sua storia. Lo stesso valeva per chi si presentava abitualmente, ma era un po' difficile non notare il mago dall'aspetto vichingo al quale aveva appena servito il whisky: ai Tre Manici di Scopa era quasi una presenza fissa e se non lo incontrava come cliente, Logan se lo ritrovava a zonzo per Hogsmeade. Non poteva certamente affermare di conoscerlo a fondo, sapere quale fosse la sua professione e quali le sue abitudini, tanto meno il suo nome e da brava locandiera non chiedeva nulla, anzi aspettava fossero i clienti a raccontare le loro storie o a sfogarsi dopo qualche bicchierino di troppo - e i maghi e le streghe più sconsolati venivano adescati per una lettura dei tarocchi.

    Si unì alla risata del mago dopo la sua affermazione, ma lo fece con compostezza. Se l'eccesso stava nel vestire e nel truccarsi, Logan aveva sempre dei modi di fare pacati e gentili. Strofinò bene un bicchiere per pulirlo da un alone e lo mise al suo posto prima di replicare.

    Ho capito, vado a spillare altro Whisky Incendiario dalle botti nel magazzino!

    Sogghignò appena, mettendo così in mostra gli zigomi, ma tornò al volo a fare il suo lavoro, preparando le ordinazioni richieste e ora che il mago che si era avvicinato aveva optato per un Idromele, Logan glielo servì immediatamente. Whisky e Idromele erano stati così consegnati a chi li aveva richiesti, poi un tale poco più in là aveva chiesto una Burrobirra e per questo dovette allontanarsi dal rosso, ora semi-nascosto dal menù. Logan gli fece cenno di attendere: avrebbe rivelato al mago ciò che si vociferava in un secondo momento, senza tenerlo troppo sulle spine.

    Le chips fra cinque minuti, se vuoi... - disse trotterellando verso altri clienti.

    In questo modo, i due maghi appena serviti avevano il modo di parlare tra loro, senza che la locandiera stesse lì ad origliare, ma la questione "birra-intrugli" fece voltare Logan verso i due e un'occhiataccia avrebbe trafitto lo sguardo del mago barbuto dai capelli rossi. Spillò al volo la Burrobirra e tornò alla postazione di partenza, dove stava ancora trafficando con dei bicchieri da rimettere a posto.

    Sta diventando un tormentone!

    All'ironia seguì un altro bicchiere di Whisky Incendiario e mentre versava il liquido ambrato, non poté fare a meno di sentire cosa il mago più giovane avesse da dire sulla giovinezza. Come da copione, Logan sentì l'irrefrenabile bisogno di intervenire.

    Zucchero, non essere così pessimista alla tua età. Hai un futuro brillante davanti: lo vedo proprio radioso, pieno di luce.

    Aggrottò la fronte e sembrò pensarci un po' su a quello che aveva detto, ma la realtà è che stava squadrando il giovane.

    Ho come l'impressione di averti già visto da qualche parte. Hogwarts? - azzardò.
     
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    Come al solito, Kristofer non si era preoccupato dell’effetto che il suo modo di fare avrebbe avuto sul ragazzo. Preso com’era dal tarlo che il sussurro di Logan gli aveva messo in testa, aveva appena appena notato l’espressione preoccupata che il giovane aveva assunto dopo che lui aveva ammazzato il suo entusiasmo, evitando perfino di rispondere al tentativo di giustificare il commento che lo aveva apparentemente indispettito. E tuttavia si era poi ricordato di recuperare, dopo che il locandiere aveva tagliato corto rinviando il passaggio di informazioni a un altro momento.
    Nel frattempo, lo scambio di battute con Logan continuava, e nel momento in cui si sentì dire che per le chips avrebbe dovuto attendere, Kristofer non riuscì a trattenersi dal rispondere con una delle sue.

    Beh fammi sapere se devo andare a prendere i miei, di bubotuberi. Li ho travasati giusto oggi.

    Con ogni probabilità si sarebbe guadagnato una smorfia o un’occhiataccia, come quella che Logan gli rivolse quando lo sentì scherzare sugli intrugli che erano soliti servire in quella locanda. Intrugli che, a dire il vero, lui non si era mai risparmiato di bere in grandi quantità, come ora stava facendo con il whiskey.

    Vent’anni? Li avessi io vent’anni! Arriva ai trentotto e poi ne riparliamo

    Sbottò divertito facendo capire al giovane che aveva ancora un po’ di strada da fare prima di poter parlare di declino. Cosa che, con parole del tutto differenti e forse anche più ottimiste, venne confermata dal locandiere.
    Alla presentazione del giovane non poté che seguire la solita vigorosa stretta di mano.

    Ah io sono Kristofer, Kristofer Gaarder. Anche per me è un piacere conoscerti, Mavis!

    Allegro e cordiale, anche per effetto delle bevande, Kristofer stava completamente abbattendo ogni barriera, mostrandosi la persona socievole e conviviale che in fondo era.

    Io invece credo di non averti mai visto. Sono troppo meno giovane di te per aver frequentato la cara vecchia Hogwarts insieme. Cosa ti porta da queste parti?

    Accodandosi a Logan, Kristofer puntò sul fatto di non averlo mai visto prima per farsi un po’ gli affari suoi: non che fosse impiccione, ma al rosso piaceva chiacchierare e, a meno che il suo interlocutore non mostrasse diffidenza o riservatezza, non vedeva nulla di male nel chiedere qualcosa circa le occupazioni di chi aveva davanti.

    Dimenticavo: -1 Destrezza per il whisky incendiario (2/2 bevute)
     
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    L’ambiente all’interno dei Tre Manici di Scopa era amichevole e casalingo come sempre. Le aspettative di Mavis, intenzionato a passare una serata diversa e soprattutto desideroso di scambiare qualche parola con altre persone, non furono quindi deluse. Certo, avrebbe dovuto rinunciare a una babbana – quanto per lui piacevole – birra, ritenuta dalla locandiera, Logan, un intruglio tale da non essere degno di essere servito. La scelta, stando a sentire i consigli, ricadde quindi sull’Idromele, che di lì a poco fu recapitato all’irlandese. Nox passò il bicchiere sotto al naso per cercare di captare i profumi di quella bevanda prima di assaporarla. Un’essenza floreale si impadronì delle narici del trasfiguratore, che rimase piacevolmente sorpreso. Poi un primo sorso.

    Quest’idromele è davvero una bomba.

    Commentò Mavis in direzione di Logan cercando di trasmettere l’entusiasmo provato assaporando la ‘bevanda degli dei’, come veniva chiamata nell’antichità. La scelta dell’interlocutore di Mavis, che di lì a poco seppe chiamarsi Kristofer, ricadde su un whisky, bevanda alcolica di un certo carattere. Quell’uomo dai capelli rossi, apparentemente dai toni modi burberi che Nox inizialmente non aveva ben compreso, sembrava conoscere Logan. I due, difatti, parlottavano tra loro come due vecchi amici, talvolta scambiandosi battute in maniera discreta, come a non voler essere ascoltati. Ciò contribuì ad alimentare la naturale curiosità di Mavis, la cui educazione, tuttavia, lo portava a non essere invadente. Motivo per cui non avrebbe mai e poi mai fatto domande.

    Sia Logan che Kristofer , che si presentò con una vigorosa stretta di mano e con una formale enunciazione di nome e cognome, replicarono ironicamente all’affermazione dell’ex Corvonero rispetto alla sua presunta anzianità. Logan si spinse oltre, affermando che vedeva un futuro radioso per Nox. Che fosse un veggente? L’irlandese voleva togliersi questo dubbio.

    Ti ringrazio per le rosee previsioni! Per caso sei in grado di scrutare il futuro? Io sono sempre stato una frana in Divinazione e arti affini… Comunque sì, ho frequentato Hogwarts. Orgogliosamente Corvonero.

    Affermò rispondendo all’interrogativo del locandiere. Poi, alimentando il dialogo, si rivolse a Kristofer.

    Vengo spesso qui, in verità! Oggi semplicemente per svagarmi, non avevo voglia di stare a casa da solo. Tu, invece? Cosa ti porta da queste parti?
     
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    I Tre Manici di Scopa era un posto che attirava sempre una clientela molto varia, tra i consueti consumatori, chi capitava una volta soltanto o forse due e, nel weekend, gli studenti della Scuola di Magia. Benché Hogsmeade fosse un piccolo villaggio isolato poco distante da Hogwarts e non ci fosse lo stesso traffico dei viandanti di Diagon Alley, il locale riusciva ad accogliere maghi e streghe di ogni genere, tutti con le loro storie e i loro modi di fare che li distinguevano gli uni dagli altri. C’era qualcosa di affascinante in questo, almeno dal punto di vista di Logan, che aveva modo grazie al suo lavoro di origliare stralci di conversazioni o di fare delle lunghe chiacchierate nelle serate mosce. Quando poi qualcuno scendeva in confidenze era ancora più divertente.
    Logan apprezzava quei momenti e lavorava con più passione, anche se doveva animare gli stracci per ripulire il lerciume dei tavoli o passare a colpi di Tergeo i bagni del locale.

    Non replicò a Kristofer sui bubotuberi, si limitò solamente a sparire in cucina con un mezzo inchino per nulla formale. In qualche modo aveva compreso che con quel cliente si potesse un pochetto scherzare e qualora lo avesse punzecchiato, la locandiera si sarebbe divertita di più.
    Certo sapeva che non era saggio superare il limite con i clienti paganti, specie quelli abituali, ma finché poteva lavorare con leggerezza lo avrebbe fatto senza starci a pensare troppo.
    Tornò con le chips di bubotubero poco dopo e le servì a fianco del bicchiere di whisky, giusto in tempo per accogliere i complimenti sull’Idromele.

    Certo che lo è, zucchero. Fatta da Madama Rosmerta in persona! Le porterò i tuoi apprezzamenti.

    Anche se non era merito suo, Logan guadagnò altri due centimetri nel gonfiarsi di orgoglio.
    Riprese comunque il suo sfaccendare con i bicchieri, anche se in qualche modo la locandiera era stata accolta nella conversazione, alla quale avrebbe preferito partecipare da silenziosa spettatrice. Da dietro al bancone si aveva una visione tutta unica del locale e molto spesso, i clienti neanche si accorgevano della presenza di chi sgobbava per servirli e si mettevano a parlare come se nessuno potesse udirli. Non era quello il caso e Logan apprese i nomi dei due maghi che aveva di fronte, imprimendoli nella memoria.

    Modestamente, sono un’ottima veggente - risposte a Mavis. Se entrambi voleste una lettura della mano, l’oroscopo o qualsiasi altra cosa, sono disponibile dopo l’orario di lavoro ad un modico prezzo. Chiedete di Logan Lynch anche per Hogsmeade, vi indicheranno una casa con una strega perennemente alla finestra.

    In un modo o nell’altro, Logan cercava sempre di farsi pubblicità e, se non aveva l’occasione, se la creava da sola, come in quel caso. Purtroppo, la Divinazione non era un mestiere retribuito a dovere, in quanto poco considerato dalla stessa società magica e Logan aveva dovuto compensare con altri lavori, per questo serviva ai Tre Manici di Scopa.

    Corvonero… Forse sì, forse no, forse ci siamo visti già… Sicuramente ti avevo visto arrivare qui questa sera… Vi lascio alle vostre!

    Per concedere un po’ di respiro, la locandiera si allontanò per servire ai tavoli.
     
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    Ah sì, Rosmerta sa il fatto suo!

    Il commento di Kristofer, che non poté fare a meno di intromettersi nei discorsi sull’ottima fattura dell’idromele, seguì a ruota l’apprezzamento di Mavis e la risposta di Logan. A suo tempo aveva già avuto modo di apprezzare quella bevanda, sebbene continuasse a preferire burrobirre e whisky incendiario.
    Vuotando quasi del tutto il bicchiere colmo di quest’ultimo, continuò a seguire i discorsi degli altri due scoprendo per la prima volta la vocazione divinatoria di Logan.

    Ah no, io passo, grazie. Senza offesa, ma per me quelle lì sono tutte stronzate

    rispose agitando una mano, quando Logan propose ad entrambi i clienti di lasciarsi leggere il futuro. Con uno sguardo da presa in giro guardò incuriosito l’espressione di Mavis mentre il veggente vaneggiava sulla possibilità di aver previsto l’arrivo dell’ex Corvonero. Sarebbe stato divertente se il giovane si fosse lasciato abbindolare e chissà, magari sarebbe stato ancor più divertente scoprire quali previsioni assurde era in grado di fare Logan.
    Ad ogni modo, ascoltò le spiegazioni di Mavis sul perché si trovasse in quel locale, limitandosi ad annuire per poi rispondere a sua volta alla stessa domanda.

    Beh sono un cliente abituale ormai da anni. Abito qui vicino, appena fuori il villaggio. E per carità, a casa mia sto benone, ma vengo qui nei fine settimana per stare un po’ in compagnia e… sentire le novità.

    Quell’ultima pausa fu accompagnata da uno sguardo in direzione di Logan, mentre il pensiero di ciò che era venuto a sapere riguardo ai centauri gli fece aggrottare la fronte per un momento.

    Che fai nella vita, Mavis?

    Questa volta, il bicchiere fu vuotato fino all’ultima goccia, prima di essere energicamente poggiato sul bancone e lasciar spazio a quella nuova domanda.
    Gli occhi glaciali di Kristofer scrutarono ancora una volta il viso del ragazzo, nella curiosa attesa di conoscere meglio chi aveva davanti. Fino a quel momento, quel Mavis gli era proprio sembrato un tipo a posto, socievole e anche piuttosto sveglio.

    Scusate il ritardo :(
     
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    Pur avendo dovuto rinunciare alla birra, la cui richiesta era sembrata una sorta di oltraggio, Mavis pensò che in fin dei conti gli era andata bene: sperimentare, delle volte, non era una scelta così ardita. Quella sera aveva avuto modo di provare l'idromele e i consigli di Logan Lee Lynch si erano rivelati più che fondati: sorso dopo sorso, finì per non rimpiangere assolutamente quella miscela a base di luppolo cui il suo palato era abituato.

    Il ragazzo sorseggiava la bevanda rimanente mentre prestava ascolto alle parole della locandiera e del suo compagno di bevute, Kristofer Gaarder. Logan, tra un servizio e l'altro, riusciva a ritagliarsi il tempo per scambiare qualche chiacchiera con i presenti. Raccontò di essere un'ottima veggente, offrendosi come 'volontaria' - seppur dietro un compenso che aveva definito 'ragionevole' senza ulteriori specificazioni - per predire il futuro a Nox e Gaarder, seppur fuori dall'orario di lavoro. Mavis, in verità, aveva un animo piuttosto razionale. Rimase in silenzio, poiché in effetti non sapeva cosa rispondere e, come accadeva in quelle situazioni, preferiva temporeggiare.

    A spezzare il silenzio, con una certa irruenza, ci pensò Kristofer, che stroncò malamente i discorsi sulla veggenza e, in un certo senso, l'intero campo della Divinazione. Un discorso, quello dell'omaccione dai capelli rossi, che Mavis in fin dei conti condivideva in linea di principio, sebbene avesse a che dire sulle maniere brusche utilizzate.

    Alla fine, cercando una via d'uscita diplomatica, il ragazzo rispose a Logan.

    Beh... non mi dispiacerebbe sapere qualcosa in più sulle sventure che mi aspettano, ma al momento sono un po' a corto di denaro.

    Un'affermazione, quella dell'ex Corvonero, che sicuramente non brillava per originalità. Eppure un fondo di verità c'era, dal momento che il lavoro di Trasfiguratore, almeno per lui, non stava andando a gonfie vele in quel periodo.

    Comunque - disse rispondendo questa volta a Kristofer - lavoro nel campo della Trasfigurazione, mi sono specializzato in questa disciplina. Tu invece?

    Era piuttosto curioso di sapere qualcosa di più su quell'uomo, dai modi talvolta rudi ma rivelatosi poi assai amichevole. Poi, una volta allontanatasi Logan per sbrigare qualche faccenda, Nox si avvicinò all'orecchio dell'uomo dai capelli rossi e gli sussurrò, facendo di non farsi sentire dagli altri presenti:

    Ma secondo te è vero che ha previsto il nostro arrivo? No perché anche io, se fossi un locandiere, me la spenderei con tutti questa storiella...

    E sghignazzò.

    Perdonate il ritardo, ma sinceramente ero convinto che toccasse a voi rispondere (non so perché) ahahahah
     
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    Se Kristofer avesse avuto vent'anni, e un bel gruzzolo di galeoni da cui attingere, di certo non li avrebbe spesi per farsi leggere il futuro. Credeva ben poco nella predicibilità di qualcosa che, soprattutto a quell'età, si aveva la piena facoltà di gestire e modificare in mille modi, e che a conti fatti era ancora tutto da costruire e valutare, anche per chiunque avesse avuto le idee chiare e la strada spianata. Fin da piccolo lui era stato abituato a darsi da fare, e aveva sempre lavorato sodo per raggiungere i propri obiettivi e garantirsi una vita dignitosa, credendo fermamente nel principio di autodeterminazione. Finiti gli studi a Hogwarts aveva girato il mondo inseguendo la sua passione per le creature, ma aveva cambiato alloggio e lavoro tante di quelle volte che sfidava chiunque a dire che il suo destino fosse già scritto e predicibile il giorno del diploma.

    Lavoratore autonomo, eh? Benvenuto nel club. Io sono un magizoologo.

    Sentirsi vecchi a vent'anni, senza il becco d'un quattrino e con prospettive lavorative incerte: per un momento, Kristofer si domandò come si sarebbe sentito se anche lui si fosse trovato in quelle stesse condizioni. Sorrise nostalgico nel rendersi conto che, una volta o due, per il Kristofer di vent'anni prima non era stato poi così diverso.

    Alla tua età bisogna sapersi vendere, amico mio. Sono tempi strani per noi maghi, ma sono quasi certo che un buon Trasfiguratore di questi tempi potrebbe farsi un bel po' di galeoni. Anche se, a dirla tutta, io non li spenderei per farmi leggere il futuro.

    Abbassò la voce nel pronunciare quelle ultime parole, inclinando la testa in direzione di Mavis per non farsi sentire da Logan, che tuttavia si era allontanato per servire ai tavoli.
    Con altrettanta e forse anche maggiore discrezione, il ragazzo non fu da meno nel commentare con ironia le parole del locandiere.
    Per tutta risposta, Kristofer annuì ripetutamente assumendo un'espressione da vecchio saggio.

    Come ti dicevo, bisogna sapersi vendere. È chiaro che Logan ci sa fare.

    Lo guardò intensamente, scrutando il suo volto in attesa di una reazione che potesse confermargli di che pasta era fatto il buon Mavis. Se aveva visto giusto, il ragazzo era piuttosto sveglio.


    Camminerò in ginocchio sui ceci per questo ritardo. Pardon :(
     
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    L’atteggiamento di Kristofer comunicò a Mavis l’opinione che quell’omaccione aveva sui veggenti ancor prima delle parole che di lì a poco avrebbe pronunciato. Per usare un eufemismo, non condivideva la stessa visione del mondo di Logan. Per lui, insomma, era tutta fuffa architettata giusto per tirare su qualche galeone in più a fine mese. Eppure, per Mavis, nonostante avesse una mente piuttosto razionale a basata su fatti concreti, quella disciplina – in cui a onor del vero era sempre stato una frana – preservava un certo fascino. D’altronde, i libri di storia della magia raccontavano anche di previsioni poi avveratesi o di profezie di un certo spessore, tra cui la ben nota profezia che soltanto qualche decennio prima aveva portato alla disfatta di Tu-sai-chi.
    Per fortuna, però, un deterrente impediva al trasfiguratore di sperperare galeoni facendosi leggere la mano o con pratiche simili: la carenza stessa di denaro. Nox aveva da poco terminato gli studi e, per giunta, aveva deciso di vivere da solo lavorando come “libero professionista”. Una scelta sotto alcuni punti di vista decisamente azzardata, giacché nel breve termine non avrebbe prodotto chissà quali entrate dal punto di vista economico.

    Assolutamente sì, bisogna sapersi vendere. Ti confesso

    Disse rivolgendosi a Kristofer

    che la curiosità avrebbe spinto una parte di me a vedere cosa Logan avrebbe predetto. Ma fortunatamente non ho soldi da sperperare.

    Aggiunse sghignazzando.

    Comunque sì. Sono un Trasfiguratore. È sempre stata la mia disciplina preferita e quella in cui ho un po’ più di talento. Sono invece una frana con le creature magiche, a differenza tua suppongo.

    Kristofer era infatti un magizoologo, come aveva raccontato poco prima. Incamerata quest’informazione, Mavis pensò fra sé e sé che in effetti, a ben guardare, vi erano indizi a sufficienza per supporre che operasse in quel settore lì.

    Di cosa ti occupi per la precisione? Qual è la tua specializzazione?

    Domandò al compagno di bevute, mosso da reale curiosità per un mondo che, in fin dei conti, conosceva a malapena.

    Kristofer Gaarder chiedo perdono in ginocchio per il ritardo mostruoso.
     
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    Senza ombra di dubbio, Mavis era sveglio tanto quanto era giovane. A pensarci bene, a quell'età anche Kristofer si sarebbe lasciato tentare dalla curiosità, soprattutto se nel suo caso a proporgli quel genere di servizio fosse stata una ragazza affascinante tanto quanto, a modo suo, sembrava capace di esserlo Logan. Non ebbe quindi nient'altro da obiettare, ma storse la bocca in un sorriso quando Mavis rimarcò ancora una volta il fatto di non avere soldi da sperperare. E poco dopo, si lasciò sfuggire una risata nel momento in cui il ragazzo gli confessò di essere una frana con le creature tanto quanto era un portento con gli incantesimi trasfigurativi.

    Il segreto è non fargli vedere che hai paura

    disse ridacchiando, dando per scontato che il principale motivo per cui molte persone non riuscivano ad interagire con le creature era perché ne avevano timore. L'immagine di un ragazzino che fuggiva terrorizzato alla vista di un asticello gli attraversò la mente facendo sì che per lui quella battuta risultasse più divertente di quanto non fosse.
    Lieto del fatto che Mavis gli stesse chiedendo qualcosa in più sul suo lavoro, Kristofer si raddrizzò sorridendo tutto contento, visibilmente allegro anche per via del whisky.

    Eh eh, ottima domanda. Diciamo che in questi anni ho avuto a che fare con creature diverse e mansioni diverse, più che altro ho lavorato qua e là per poterle studiare meglio. Per adesso mi occupo soprattutto di addestrare cavalli alati e thestral, ma anche qualche ippogrifo... insomma la mia specialità sono quei generi di creature che preferirebbero vivere allo stato brado ma che ahimé vanno tenute a bada per evitare che si caccino nei guai. E di tanto in tanto accetto qualche incarico dal Ministero per togliere di mezzo creature pericolose o infestanti senza doverle ammazzare.

    Da sempre amante del rischio e delle sfide, Kristofer amava il suo lavoro principalmente quando diventava pericoloso. E tuttavia cercava di svolgerlo al meglio, rispettando, senza però sottomettersi ad essa, qualunque creatura gli capitasse di incontrare; soprattutto aveva imparato ad usare la giusta dose di prudenza.
    Con i cavalli alati e gli ippogrifi, ormai, poteva dire di saperci fare: sarebbero state le prime creature ad essere accolte nella sua riserva, quando finalmente avrebbe potuto realizzare il suo grande progetto. E a proposito della riserva, una curiosità gli sfiorò i pensieri nel cercare una domanda simile a quella a cui aveva appena risposto per rivolgerla a Mavis.

    Di' un po' Mavis, come te la cavi con la dissimulazione?
     
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