L'Inganno d'Argento

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  1. Anthony White
     
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    Aveva da poco terminato il suo turno al Paiolo Magico. Aveva aiutato gli altri suoi colleghi ad allestire il rinomato locale nel cuore di Londra con decorazioni varie per festeggiare la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo. Per l’occasione erano tutti stati invitati a vestirsi decentemente, con uno smoking di tutto punto preso il giorno stesso da Madama McClan, nel suo caso. Non si sentiva comunque a suo agio in quegli abiti stretti fatti su misura, e nel momento stesso in cui aveva terminato il suo turno di lavoro, cambiò subito abiti con un rapido movimento circolare della bacchetta. Il soprabito si trasformò in un pesante cappotto invernale, che Londra non faceva sconti neanche durante l’ultima notte dell’anno per quanto riguardava il gelo che penetrava fin dentro le ossa. I pantaloni, prima eleganti, adesso si erano trasformati in dei comodi pantaloni in velluto pesante elasticizzato, così da non patire eccessivamente il freddo ma concedersi comunque dei movimenti relativamente ampi. Quando l’aria gelida di Diagon Alley lo avvolse, si sfregò le mani e cercò di riscaldarsele con l’alito della bocca, fallendo miseramente.

    Se qui si gela, non oso immaginare come sarà nella foresta.

    Sarebbe stata una notte di capodanno sicuramente originale per lui e tutti gli altri Animus e Numen chiamati a raccolta dal Ministero della Magia per tentare di fare luce sugli ultimi eventi che avevano interessato la foresta di Hogsmeade. Una moria di Unicorni senza eguali, che aveva messo in cattiva luce la gestione e la cura delle creature che popolavano quella foresta, un tempo immacolata, e ora al centro degli scandali e del vociferare. E quelle voci erano giunte fino alle sue orecchie, ché in un luogo come il Paiolo Magico era facile entrare in possesso di quelle informazioni. Non aveva rivelato a nessuno ciò che aveva appreso di recente, ma sembrava ormai certo che un gruppo di Centauri era stato avvistato nella zona in cui gli Unicorni avevano ingiustamente perso la vita. L’ultima vittima era stata un Unicorno che era entrato da poco nella fase adolescenziale. Creature così pure e innocue che erano state massacrate da chissà quale male. Data la sua passione per le Creature Magiche, dunque, non gli era dispiaciuto rispondere alla richiesta del Ministero. Sperava solo di tornare tutto intero per poter festeggiare il giorno dopo.
    Eseguì dunque un movimento su sé stesso, avendo ben chiara la posizione da raggiungere: Hogsmeade, confini del villaggio, lì dove il sentiero si addentrava tra gli alberi fitti in una sorta di serpentina.

    [Foresta di Hogsmeade]


    Giunto sul posto, un gelo ancor più insopportabile lo avvolse in una frigida morsa che lo avrebbe presto messo fuori gioco, se non fosse corso ai ripari. Per fortuna poteva dirsi già un navigatore nell’Arte Elementale, e non avrebbe avuto problemi a procurarsi un po’ di piacevole calore per sopravvivere in quella notte che si preannunciava ricca di sorprese, non necessariamente piacevoli.
    Raggiunse quello che era il punto di incontro, salutando tutti i presenti sfoggiando il suo miglior sorriso.

    Buonasera. Scaldiamoci un po’, che ne dite?

    Estrasse la bacchetta dal cinturino e la puntò verso di sé, scandendo la formula con chiarezza.

    Aerem.

    La manipolazione degli elementi era qualcosa di estremamente utile, poiché la magia consentiva di plasmarli a proprio piacimento per soddisfare svariati bisogni, da un semplice bicchiere d’acqua al riscaldamento dell’aria circostante per tenersi al caldo.
    Il Narratore
    Anthony usa Aerem con effetto ad area per riscaldare sé stesso e chi gli sta intorno
     
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45 replies since 17/12/2022, 00:03   1236 views
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