L'Inganno d'Argento

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  1. Elijah S. Braxton
     
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    I Tre Manici di Scopa



    Ad essere sincero, Elijah non aveva mai davvero capito cosa si festeggi il trentuno di dicembre. O meglio: aveva smesso di comprenderne il senso da quando chiunque avesse condiviso con lui buoni propositi e grandi cenoni era sparito dalla sua vita, lasciando nelle sue giornate un vuoto incolmabile. Sentiva di non aver avuto il potere di far sì che chi lo amava gli restasse vicino, ché non aveva ucciso lui i suoi genitori e non aveva deciso lui di diventare un Licantropo, eppure non poteva che sentirsi in colpa per come aveva gestito tutto. La solitudine era una via che più volte nella sua vita aveva imboccato, finendo sempre col pentirsi di non aver chiesto aiuto; ma questo era uno di quegli errori in cui sarebbe sempre ricaduto, lo sapeva già bene.
    Quindi, mentre tutto il mondo faceva il conto alla rovescia per le ore che li separavano dall'inizio di un nuovo anno, con grandi sorrisi in volto e tanta speranza per il futuro, Elijah aveva l'abitudine di recarsi in un pub e prendersi un bicchiere della prima cosa che stuzzicasse il suo palato, per poi tornarsene a casa e infilarsi sotto le coperte. Nel mentre ripensava a tutto ciò che quell'anno poteva essere andato meglio, tentando di concentrarsi su cose superficiali e non su quelli che erano i veri problemi della sua vita.
    Rispettando la tradizione, anche per il 2022 l'uomo uscì di casa e si materializzò ad Hogsmeade, perfettamente coperto con un grande cappotto, una sciarpa, dei guanti e un cappello di lana. Guardava la neve in terra con gli occhi pieni di meraviglia, capace di trovare in essa la stessa bellezza che ricordava da bambino, quando la osservava mentre giocava a palle di neve con Nicholas e creava grandissimi pupazzi con sua madre.
    Varcò poi la soglia dei Tre Manici di Scopa, togliendosi il berretto e i guanti.

    'Sera.

    Sussurrò, non interessato a sapere se qualcuno lì dentro lo avesse sentito sul serio. Non per maleducazione o particolari animosità, ma per semplice tentativo di non disturbare chi era già impegnato in altre discussioni che non lo riguardavano affatto e in cui, quindi, non voleva entrare. Elijah poteva essere tante cose, ma di sicuro non era indiscreto: si faceva i fatti suoi e non invadeva mai gli spazi altrui, impegnato a curare più il suo di orto che ad osservare quelli dei vicini.
    Così, si diresse immediatamente verso il bancone, poggiando il suo peso su uno sgabello e i gomiti sulla superficie fredda, attendendo che qualcuno lo servisse. A chiunque fosse avrebbe ordinato del Whiskey Incendiario, ché quella sera non voleva fare altro che smettere di pensare e tornare a casa il più presto possibile, per passare un altro, l'ennesimo, Capodanno a ripensare alla vita che non aveva più.
    Sempre che non fosse accaduto qualcosa di più interessante...
     
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