Di Piante e Creature Pericolose (e no)

Foreste Magiche Inglesi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar


    Group
    Sensus
    Posts
    156
    Location
    Manchester, Inghilterra, Gran Bretagna

    Status
    Offline

    [Pineta Ombrosa, West Yorkshire - sabato 8 aprile 2023, h. 8:30]

    f3cJ8cc
    Fuori era ancora buio, i raggi del sole a malapena penetravano al di là degli strati di nuvole grigie che ricoprivano il cielo plumbeo, di quel sabato mattina presto, nella foresta magica nel West Yorkshire, Pineta Ombrosa. Dagli alberi alti e le grandi fronde, dominava il verde che, insieme alla luce soffusa creata grazie ai raggi del sole penetranti dalle chiome, grazie al quale dava all’atmosfera un che di fiabesco. Reagan prese una boccata d’aria, inalando il profumo dei fiori e delle piante, che dopo una smaterializzazione, sempre un po’ traumatica, erano un bel cambiamento anche rispetto allo smog di Londra o di qualche altra città. Era bello, immergersi nella natura e nella quiete, nel silenzio, con le uniche interruzioni dei rumori della natura, che riempivano quel luogo di vita. Guardandosi intorno, in quel paradiso immerso nel verde, in soggezione per la meraviglia che magia e natura riuscivano a trasmettere armonicamente insieme. Fece qualche passo in avanti, cercando di non inciampare nelle foglie e nelle radici degli alberi caratteristici dei boschi di quella zona, per iniziare a prepararsi con il cominciare la sua ricerca. La radura da cui aveva scelto di iniziare era a pochi chilometri dal limitare naturale della foresta, verso sud del West Yorkshire, essa era abbastanza grande e spaziosa da essere perfetta come punto sia di smaterializzazione che come appoggio, facilmente individuabile. Piegandosi sul ginocchio destro, si sfilò lo zainetto in tela che conteneva tutte le attrezzature necessarie per la sua ricerca, che quel giorno aveva intrapreso in prima mattinata. Chiuse lo zaino e si rimise in pieni e iniziò ad avviarsi verso il cuore del bosco, prestando attenzione a tutto quello che accadeva o si trovava intorno a lui, vigile e tranquillo. Stando attento a non fare troppo rumore girovagò per il bosco, in attesa di scovare qualcosa di interessante, ma anche che creature e piante magiche ostili non lo attaccassero all’improvviso, cercando di farlo fuggire o ferendolo. Non sarebbe riuscito a individuare il momento esatto a cui risalire la passione che provava per quelle scampagnate nei boschi e nelle montagne, nelle colline o negli altri habitat naturali di queste creature o piante. Forse ai tempi di Hogwarts, quando dopo l’episodio del “Tradimento”, come aveva iniziato a chiamarlo nella sua testa, aveva iniziato ad isolarsi dagli amici che gli erano rimasti passando tutto il suo tempo nelle Serre della scuola o nell’Infermeria, iniziando poi a dare una mano all’infermiera, scoprendo così la sua vocazione da Medimago. Fatto sta, che quel giorno era deciso a trovare qualcosa di interessante per la sua serra personale e non aveva nessuna intenzione di andarsene senza aver prima trovato qualcosa, qualsiasi cosa.

    Anthony White


    Edited by Reagan L. Alvey - 14/4/2023, 18:22
     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Congelati
    Posts
    100

    Status
    Offline
    Erano rari quei momenti in cui Anthony riusciva a ritagliarsi del tempo per sé. I turni al Paiolo erano ben distribuiti tra i diversi dipendenti locandieri, ma si trattava comunque di un lavoro abbastanza impegnativo che richiedeva un modesto quantitativo di energie, magiche e non, tra il servire i tavoli e ascoltare le richieste dei clienti più particolari ed esigenti. Che fosse chiaro, amava il suo lavoro perché gli consentiva di mantenere sempre il contatto umano e conoscere sempre nuove persone, ma di tanto in tanto avrebbe anche voluto dedicarsi ad altro, come ai suoi hobby e alle sue passioni. Aveva sempre avuto il sogno nel cassetto di aprire una riserva tutta sua, o volendo anche con Kristofer, il suo compagno Tassorosso ritrovato dopo tanto tempo. Il contatto con le Creature Magiche era qualcosa che lo aveva sempre affascinato: il piacere della scoperta, l’interazione con loro, il tentativo di creare un legame con esse ed empatizzare. Erano cose che, in un certo qual modo, sebbene su un piano del tutto diverso, praticava già ogni giorno con i clienti della locanda. Ma farlo con delle vere Creature Magiche era qualcosa di completamente diverso che lo portava in paradiso. Trovava che il modo di approcciarsi alle Creature Magiche avesse un non-sapeva-che di sacro, di antico e primordiale.

    Era per quella ragione che, dopo aver concluso il turno del venerdì prima relativamente presto, si era concesso una gita fuori porta quel sabato mattina che aveva libero. Aveva preso tutto l’occorrente per andare alla ricerca di creature, inclusa la sua valigetta magica per catturarne qualcuna, eventualmente.

    Vediamo di trovarti un compagnetto simpatico, che ne dici?

    Accarezzò la testolina del suo porcellino d’india, il quale per tutta risposta, rispondendo al suo istinto, sollevò velocemente il musetto. Era un gesto che indicava fiducia nei suoi confronti.
    Si smaterializzò lasciandosi dietro soltanto un sonoro pop, avendo ben chiara in mente la sua destinazione.

    La Pineta Ombrosa era il luogo ideale per cercare Creature Magiche. Sorgeva nel West Yorkshire, in una landa incontaminata dalla presenza dell’uomo. Lì le creature avevano trovato terreno fertile per prosperare indisturbate, ma non era cosa rara trovare qualcun altro alla ricerca di ingredienti per le sue pozioni e quant’altro. Dopo gli ultimi avvenimenti sulla moria di Unicorni, tuttavia, Anthony si era fatto più guardingo su altre eventuali presenze che avrebbe incrociato sul suo cammino. Per quanto avrebbe voluto godere indisturbato della bellezza di quella foresta, teneva già la bacchetta puntata di fronte a sé, con la valigetta stretta invece nell’altra mano. Imbattersi in un bracconiere era l’ultima cosa che avrebbe desiderato, ma tanto valeva restare in allerta piuttosto che farsi cogliere impreparato.
    Muovendo i primi passi per inoltrarsi nella foresta, non ci mise molto ad incontrare uno sconosciuto. Non sembrava star facendo niente di male, se non esplorare così come lui. La cosa lo rassicurò, tanto da fargli abbassare la bacchetta, ché non era una bella cosa presentarsi a qualcuno con un catalizzatore magico puntato contro.

    Buongiorno.

    Rivolse un sorriso all’uomo, cercando di infondere una certa sicurezza, senza voler apparire come una minaccia. Erano tempi difficili, ma l’ultima cosa che voleva era entrare in conflitto senza motivo con una persona che non aveva mai visto prima.

    Anche lei mattiniero in esplorazione?

    Gli mostrò la sua valigetta per la ricerca delle creature, avvicinandosi e guardandosi intorno per assicurarsi che non ci fosse niente, o nessuno, in agguato.
     
    .
  3.  
    .
    Avatar


    Group
    Sensus
    Posts
    156
    Location
    Manchester, Inghilterra, Gran Bretagna

    Status
    Offline
    Da sempre amante dell’aria aperta e della natura, i suoi primi e più cari ricordi erano le giornate sotto il sole trascorse con il padre a prendersi cura delle piante del loro giardino, mentre Reagan stesso giocava all’occasione nella terra e mangiava insetti. Era quel periodo in cui cercava d’infilarsi in bocca tutto quello che riusciva ad afferrare e, di conseguenza, facendo preoccupare continuamente le tate e i genitori, tenendoli sempre all’erta. Aveva passato così l’infanzia, bastava prendere in considerazione il suo primo episodio di magia accidentale, facendo preoccupare tate e governati e mandandole alla fine all’esasperazione, fino al punto di prendere in considerazione al licenziamento. Con gli anni e la pubertà, i suoi “episodi” finirono e vennero sostituito nel suo maggior impegno nello studio e, successivamente, nel lavoro da Medimago, diventando di facto un vero e proprio maniaco del lavoro, come i genitori, non lasciando spazio ad altro se non le poche uscite con gli amici e colleghi, o le ricerche di piante magiche, le quali cerca di compiere almeno una volta a settimana, nelle foreste inglesi. Lo appassionava, cercare Piante Magiche, aveva iniziato a Hogwarts durante il “periodo buio”, dove passava il più del suo tempo nelle serre di Erbologia a studiare ed aiutare l’insegnante, per poi spostarsi in Infermeria e dare una mano all’infermiera. In quel periodo, pur di non farsi vedere dagli altri studenti o dai suoi amici, si era chiuso a tutti e nessuno era riuscito a farlo aprire, con la sola eccezione di quei due luoghi, dove la maggior parte degli studenti non s’inoltrava di propria iniziativa. Era riuscito, scoprendo l’amore per la Medimagia e Erbologia (in aggiunta alla Pozionistica), ad uscire dal guscio, partendo dal ricominciare a consumare i propri pasti in Sala Grande, a tornare a studiare in Biblioteca e, in una certa misura, a parlare con i suoi amici e farsene di nuovi, la natura socievole, tornata più forte di prima.
    Comunque, quel giorno, si ritrovò a girovagare per la Pineta Ombrosa, a pochi chilometri lontano da casa sua, alla ricerca delle sue Piante Magiche. Poco dopo, essersi inoltrato nel sottobosco, estrasse la bacchetta in ciliegio e la strinse tra le dita sottili, era sempre meglio esser pronti a difendersi che venire presi alla sprovvista, soprattutto se erano coinvolte piante o creature magiche. Dopo una decina di minuti di cammino, i suoi occhi vispi e attenti occhi verdi captarono delle variazioni di colore differenti, sebbene in misura minore, del predominante verde della foresta. Il blob viola, steso a terra, tra le foglie e l’erba, con al suo fianco il cappello dello stesso colore, ma ricoperto di setole nere, gli diede tutte le indicazioni necessarie a identificare la Pianta – Creatura, che si trovava davanti. Ne restò a distanza, sebbene nel suo massimo potenziale potesse essere utile, soprattutto nelle sue Pozioni, in quella fase non gli era molto utile. Stava per allontanarsi e continuare la sua ricerca, quando dei passi e il rumore delle foglie schiacciate da scarpe, provenienti dalle sue spalle, attirarono la sua attenzione. Un uomo, di inequivocabile bell’aspetto, aveva fatto la sua uscita dalla boscaglia con la bacchetta spianata, la quale poi abbassò.

    Buongiorno!

    Sorrise, Reagan, felice di avere un po’ di compagnia, anche se da uno sconosciuto.

    Sì! Sto provando a scovare Piante Magiche. Lei, cosa sta cercando?



    Edited by Reagan L. Alvey - 20/4/2023, 19:54
     
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Congelati
    Posts
    100

    Status
    Offline
    Il sorriso che l’uomo gli rivolse immediatamente gli fece riporre la bacchetta nell’apposita fondina all’altezza del fianco destro, dal momento che aveva capito con un solo sguardo che non poteva trattarsi realmente di una minaccia, ma di un avventuriero esploratore proprio come lui.

    È forse un Erbologo?

    Chiese con un tono di curiosità nella voce all’uomo, per poi premurarsi di rispondere alla sua, di domanda.

    Io sto cercando delle Creature, ma finora nessuna traccia da seguire.

    Si guardò intorno, perdendosi con lo sguardo tra i fitti rami intrecciati che coprivano il cielo, il quale si lasciava intravedere solo in minimi spazi ballerini tra le foglie tremolanti al minimo soffio di vento. Si beò di quella vista, socchiudendo per un attimo le palpebre intorno alle iridi castane per respirare a fondo l’aria pulita che permeava quel luogo. La foresta era in gran parte immersa nel silenzio, ché per lui tutto ciò che proveniva dalla natura non era considerato come rumore, ma piuttosto come una melodia. Nonostante il suo lavoro come Locandiere, aveva infatti sempre avuto un sogno nel cassetto di aprire, un giorno, una riserva tutta sua in cui poter tenere le creature in difficoltà per dei percorsi di riabilitazione. Aveva pensato e ripensato a quella sua idea, e ora che il Ministero gli aveva concesso una valigetta magica dopo essere stato inserito nella categoria magica degli Animus, era come se il suo cuore si fosse sincronizzato sui battiti della natura. Gli piaceva lavorare al Paiolo, conosceva un sacco di gente, che fossero viandanti o clienti abituali, eppure sapeva che il suo vero posto nel mondo era quello del Magizoologo.
    Dopo quella breve ma intensa riflessione sul significato della vita, l’universo e tutto quanto, ritornò con lo sguardo sull’uomo.

    Anthony White, comunque.

    Si presentò, tendendo la mano destra verso lo sconosciuto, in modo che questo potesse avere la possibilità di ricambiare il saluto.

    Possiamo darci del tu?

    Gli rivolse un sorriso gentile, inclinando la testa da un lato e percorrendo l’interezza del suo interlocutore con gli occhi. A occhio e croce doveva essere più giovane di lui, ma non per questo voleva che si dessero del “lei”, soprattutto in un ambiente dove ogni essere vivente era messo sullo stesso piano.
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Il Narratore
    Posts
    3,785

    Status
    Anonymous

    Reagan Alvey e Anthony White si sarebbero presto trovati di fronte ad un'orda di cespugli di Felce Imitante, pianta messaggera che entrambi avevano studiato durante i loro anni ad Hogwarts. Soltanto il Medimago sarebbe però stato in grado di ricordare il loro aspetto e riconoscerne quindi la natura, probabilmente per le sue nozioni avanzate in ambito erbologico. Avrebbe quindi potuto ricordare che si trattasse di una pianta molto sensibile al rumore, e quelle trovate dai due uomini sembravano esserlo ancora più della media: tutti e tre i cespugli, al suono della voce di Reagan, iniziarono ad urlare come stessero piangendo istericamente, col solo fine di disturbare l'uomo così come lui aveva disturbato loro.



    Tra i due soltanto Reagan riesce a riconoscere le Felci Imitanti, ma è tuttavia Anthony a salvarsi dal loro attacco: tutte e tre le Felci urlano contro Reagan, la cui voce non pare essere di loro gradimento, che a questo punto ha cinque possibilità, come da regolamento:
    • Difendendersi con la magia
    • Utilizzare incantesimi e tecniche erbologiche
    • Utilizzare fertilizzanti o strumenti magici
    • Provare ad interagire con loro contemporaneamente
    • Allontanarsi

    QUI la descrizione della Felce Imitante!
     
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Sensus
    Posts
    156
    Location
    Manchester, Inghilterra, Gran Bretagna

    Status
    Offline
    Gli occhi del Medimago si illuminarono, come sempre quando parlava di Piante o dell’Erbologia con chiunque avesse a portata d’orecchio. Che esso fosse interessato o meno, conosciuto oppure no, e questa suo entusiasmo spesso gli aveva valso più di un paio di parole scelte verso la sua persona, ma nonostante questi episodi il suo entusiasmo e la sua passione non erano mai scemati davvero. Fu la domanda sulla sua carriera a far riflettere attentamente Reagan sul suo lavoro, Anthony non era di certo il primo a fargli quella domanda, anche se non erano mai riusciti a farlo riflettere così tanto. Forse era il luogo, o il fatto che il suo interlocutore fosse anche lui appassionato o almeno lavorasse a contatto con la natura, comunque il ragazzo rifletté attentamente sulla questione, cosa lo aveva spinto a diventare un Medimago? Piuttosto che un Erbologo o un Pozionista? Ripensare a quelle giornate, passate nell’Infermeria della scuola e nelle Serre, nella solitudine sua e delle piante, e sorrise. Reagan era una creatura socievole, sempre pronta a parlare e offrire un paio di parole a chiunque, che fosse anche solo un saluto o una vera e propria discussione, e la carriera da Medimago poteva dargli quel contatto con le persone e la gente che in quella da Erbologo o Pozionista mancava, dovendo lavorare da solo nella sua Serra o nel suo Laboratorio. Non che non apprezzasse la solitudine, anzi, c’erano dei momenti in cui il contatto con altri esseri umani era troppo, e gli veniva la pelle d’oca.

    No! No, sono un Medimago, con una particolare passione per le Piante e per le Pozioni, le quali preferisco creare da me.

    Era molto schizzinoso a riguardo. La nobile arte del preparare Pozioni non era da tutti, bisognava avere un’attitudine particolare, per il cui argomento grazie al cielo l’ex-Tassorosso era fortemente preparato, o almeno ne aveva fatto una parte del suo lavoro, era infatti, lui stesso il Pozionista che preparava le pozioni che più gli servivano nel suo lavoro, era quindi molto raro che decidesse di comprare quegl’intrugli dal Farmacista o in qualsiasi negozio attrezzato alla loro vendita.

    Quindi è un Magizoologo? Sono sicuro che riuscirà a trovare una bella Creatura Magica da portare nella sua Riserva.

    E Reagan ci credeva davvero, che l’uomo sarebbe riuscito nella sua ricerca, e al rigor del vero fu il sorriso innocente che il Sensus rivolse all’Animus ad esternare questa sua convinzione di fronte al maggiore. Il Medimago non avrebbe mai saputo cosa stesse passando nella testa dell’uomo alla vista di quel sorriso, molti gli avevano detto che quando tirava fuori quell’espressione pura e innocente, riusciva ad attirare colui con cui parlava nella sua orbita, il bello era però che il ventitreenne non lo faceva consapevolmente, anzi era il suo carattere il suo modo di fare, il cercare di rendere la conversazione comoda e fluida, in modo che i momenti di imbarazzo se presenti fossero brevi e non scomodi.

    Ah! Mi scusi, dimentico sempre le buone maniere, se solo ci fosse mia madre mi tirerebbe le orecchie! Reagan Alvey, è un vero piacere Anthony.

    Allungò la mano afferrando la destra dell’Animus, stringendo nella presa ferrea le dita. Il rumore della natura intorno a loro non aveva smesso un attimo di farsi sentire, il cinguettio degli uccellini, il frusciare delle foglie a causa del vento, il battere delle zampe degli animali sul suolo, tutto questo non faceva che rassicurare Reagan che nel silenzio aveva sempre sentito una scintilla di paura. I suoi pensieri vennero attirati dal ricordo di quell’Horklump, che pochi minuti prima il Medimago, era riuscito a scovare, sebbene non fosse stato troppo fortunato visto che la povera pianta era stesa a terra in fase di senescenza. Se non si sbagliava l’Horklumo era classificata anche come Creature, oltre che come Pianta.

    Ma certo! Come ti senti più a tuo agio. Per me non c’è nessun problema.

    Spalancò i grandi occhi verdi, il principio di un’idea che si formava nella sua testolina, e con un altro dei suoi sorrisoni si rivolse al Cameriere del Paiolo Magico.

    Che ne dici se unissimo le forze e andassimo a cercare Piante e Creature insieme? Seguimi!

    Con la mano gli fece segno di seguirlo, e se Anthony avesse accettato, i due si sarebbero incamminati seguendo il punto cardinale precedentemente intrapreso dall’Animus. Reagan, intanto, incapace di star zitto per troppo tempo, continuava ad indicare all’uomo questa e l’altra pianta, l’entusiasmo che prendeva piede sul suo buonsenso, ed infatti ben presto per colpa della sua bocca larga si sarebbero trovati in un bel pasticcio, combinato ovviamente dal più giovane. Mentre camminavano la voce di Reagan deve aver svegliato dal suo sonno qualche poveretta, che se la dormiva bellamente a quell’ora del mattino, perché delle urla isteriche emesse da quelle che il Medimago riconobbe come delle Felci Imitanti gli fecero quasi esplodere i suoi poveri timpani. Il ventitreenne si portò le mani alle orecchie, una delle quali impugnava ancora la bacchetta, chiudendo gli occhi cercò di fare qualche passo indietro per allontanarsi dal rumore e pensare in modo sensato e pianificare il miglior modo di procedere per calmarle.

    Pax

    Puntata la bacchetta verso le tre Piante Magiche a bloccare loro il cammino, Reagan pronunciò l’incantesimo capace di farle calmare, non sarebbe bastato a placarle del tutto, perché una volta che la sua durata avesse avuto fine, se l’incantesimo andasse a buon fine, le tre o chi per loro sarebbero state colpite, avrebbero ricominciato il loro pianto. Agendo in fretta, si avvicinò con cautela alle Felci, le guardò con dolcezza, e cominciò a canticchiare una ninna nanna della sua infanzia. Sperava di riuscire così a calmarle abbastanza da entrare in confidenza con lei, se fosse riuscito nel suo intento, sperava che i prossimi passi potessero andare lisce e continuare con le ricerche.

    Felci Imitanti, utili per recapitare messaggi.

    Anthony White Il Narratore •
    2° tentativo
    Lanci di dadi: Reagan trova una Pianta se 1-16 | Reagan trova... + Quanti esemplari contemporaneamente? | Pianta XXXX travata è... | La fase vitale della Pianta Magica è...

    Reagan lancia l'incantesimo Pax (Conoscenze Extra Erbologiche) per cercare di calmare le tre Felci Imitanti contemporaneamente, e successivamente cerca di avvicinarsi ad esse e calmarle abbastanza da riprovare con la fase di Interazione con l'utilizzo della tecnica Pollice Verde (Conoscenze Extra Erbologiche).

    PS. Ho cercato di essere il più vaga possibile e non autoconcludere nulla.

    + 1 Punto Post Extra


    Edited by Reagan L. Alvey - 23/4/2023, 21:32
     
    .
  7.  
    .
    Avatar


    Group
    Congelati
    Posts
    100

    Status
    Offline
    Annuì col capo quando l’uomo gli rivelò più precisamente quale fosse il suo mestiere, e gli diede modo di intuire come mai si trovasse lì tutto solo nella foresta.

    Oh, capisco. Ci vuole fegato per fare il Medimago.

    Sollevò un angolo delle labbra, facendosi ora più vicino all’uomo facendo occhio a dove metteva i piedi, che a pestare una pozza di fango o a mettere male un piede su una roccia non ci voleva molto, considerando la folta vegetazione che li circondava. Per quanto potesse essere bella e rilassante, quella non era una gita nella foresta, e una creatura aggressiva o una pianta particolarmente irruenta potevano sorprenderli da un momento all’altro. Era per questo che teneva la bacchetta sempre stretta nella mano destra, le cui dita giocavano con l’impugnatura decorata, percorrendo i rilievi a spirale intagliati nel legno.
    Alzò il braccio sinistro per passarsi la mano omolaterale tra i capelli e poi grattarsi la nuca per dare una prima risposta riguardo la domanda che gli aveva rivolto il Medimago.

    Beh, non proprio. Lavoro al Paiolo Magico, ma nel tempo libero mi piace studiare le Creature. Non escludo un cambio di mestiere in futuro, ma al momento mi trovo bene così.

    Parlò con voce sincera, che non si sentiva di avere nulla da nascondere all’uomo, il cui nome era Reagan.
    I modi di fare del Sensus lo incuriosivano, e non poté risparmiarsi una piccola risatina divertita quando questi fece il riferimento a sua madre. Non gli avrebbe chiesto l’età, ma suppose che non doveva essere passato troppo tempo dai suoi ultimi anni a Hogwarts.

    Sì, ora sono molto più a mio agio, devo dire.

    Fece eco alle parole del suo interlocutore, ricambiandogli il sorriso e strizzandogli un occhio. La sua proposta di esplorazione non tardò ad arrivare, e lui non poté che assecondarlo, dopotutto non faceva mai male avere una bacchetta in più per affrontare eventuali imprevisti nella foresta.

    Andiamo, ti seguo.

    Si accodò dunque a Reagan, soffermandosi per qualche istante sulle sue movenze e squadrandolo da capo a piedi, per poi raggiungerlo e mettersi al suo fianco, lo sguardo vispo e le orecchie tese per avvertire anche il minimo movimento sospetto intorno a loro. Passò qualche minuto tranquillo, in cui i due si scambiarono reciprocamente le proprie conoscenze, e imparò qualcosa di più sulle piante in generale grazie alle conoscenze del Mediamgo ben più ampie delle sue.
    Quando tre cespugli sospetti si presentarono sul loro cammino, Anthony si fermò all’istante, mettendosi le mani sulle orecchie quando le piante iniziarono a urlare. Era sicuro di aver studiato quel particolare tipo di Pianta Magica durante i suoi anni a Hogwarts, ma era passato troppo tempo per ricordarne ogni particolare.
    Lanciò uno sguardo allarmato a Reagan, il quale – per volere della sorte – era stato preso di mira dal folto gruppo di piante.

    Questa non ci voleva. Stai bene?

    Aveva il braccio destro con la bacchetta levata in direzione delle tre piante, ma a parte cacciare via la malsana idea di farle bruciare vive, non aveva molte altre soluzioni in testa. In quel caso, l’esperto non era lui.
    Il Medimago sembrava comunque sapere il fatto suo, e lasciò che fosse lui a risolvere il problema.
    Post Evento BOH


    Edited by Anthony White - 23/4/2023, 23:39
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Il Narratore
    Posts
    3,785

    Status
    Anonymous

    La prontezza di Reagan e le sue conoscenze erbologiche gli assicurarono successo nelle sue azioni: l'incantesimo Pax colpì' in pieno le Felci Imitanti, costringendole a lungo alla quiete. Questo le avrebbe rese più difficili da trattare in un secondo momento, ma intanto i due uomini potevano avvicinarsi e raccogliere i frutti del loro lavoro: 5 foglie.



    Pax ha avuto successo! Adesso potete avvicinarvi, raccogliere gli ingredienti e andare via, oppure tentare una seconda interazione.
    - Pax ha effetto per 6 post (4 per l'incantesimo al 100% + 2 ai dadi)
    - Potete cogliere 5 foglie (3 per l'incantesimo al 100% + 2 dai dadi)
     
    .
  9.  
    .
    Avatar


    Group
    Sensus
    Posts
    156
    Location
    Manchester, Inghilterra, Gran Bretagna

    Status
    Offline
    Reagan era sempre stato ritenuto da tutti un uomo semplice e gentile, ma non per questo meno ingenuo o intelligente, anzi era sempre stato ritenuto, sia dai compagni di scuola che dagl’insegnati un ragazzo molto sveglio e perspicace, anche se con la testa un po’ tra le nuvole. Era stata questa sua caratteristica, infatti, a portarlo spesso a girovagare per il castello senza una meta precisa, e finendo di conseguenza negli anfratti e meandri più nascosti di Hogwarts. Dai quali poi era difficile tornare più tardi, oltre che ritrovare la via per la sua destinazione originale, era questo dopotutto il rischio di perdersi in un luogo vasto e pieno di passaggi e corridoi in un castello come quello della scuola di magia. Era sempre stato uno dei suoi più grandi difetti, riuscire ad isolarsi rifugiandosi nella sua mente, che fosse in piedi o che nel mezzo di fare qualcosa di non troppo importante o pericoloso, perché era sempre meglio stare con la mente concentrata in quei momenti o luoghi, soprattutto durante le sue “missioni” di ricerca. Gli capitava molto più spesso di quanto volesse, e mai quando era in compagnia, sempre da solo, forse perché nel primo caso c’era qualcuno disposto, o almeno in grado, di ascoltarlo e controbattere o concordare con i suoi pensieri e monologhi interiori, mentre nel secondo era in compagnia solo di sé stesso e quindi lui stesso era l’unico ad ascoltarsi. In quell’istante comunque era insieme al Locandiere del Paiolo Magico appassionato di Creature Magiche, il quale sembrava apprezzare, oltre cha ascoltare, il suo chiacchiericcio ed entusiasmo verso le Piante Magiche e le Pozioni, in base ai bei sorrisi che gli aveva rivolto poc’anzi.

    Tutto a posto, grazie. Tu, invece? Stai bene?

    Staccò con cautela la mano, posta a coppa, dall’orecchio ferito dalle urla piangenti delle tre felci e voltò il capo verso l’uomo più grande, e cercò di sorridergli nel modo più rassicurante possibile, trovandosi in quella situazione. La verità era che le sue povere orecchie dolevano ancora, fischiando e pulsando, decise a fargli venire il mal di testa, gli sarebbero rimasti danni permanenti, non credeva fosse possibile, forse con una prolungata esposizione a quel fastidioso rumore, ma era riuscito ad agire velocemente ed il suo Pax era andato a segno, quindi era piuttosto tranquillo, anche se infastidito. Inginocchiato, accarezzò con la punta delle dita le foglie un po’ tremanti delle felci, e con gesti misurati e attenti dell’altra, raccolse una piccola manciata delle Foglie della Felce Imitante [+5] più vicina a lui, stando attento a non farle troppo male, non avrebbe dovuto lamentarsi visto il suo utilizzo dell’incantesimo per ammansirli e calmarle, purtroppo aveva dovuto utilizzarlo sebbene non ne fosse molto entusiasta, infatti esso era una vera e propria costrizione ed, come con gli umani, sarebbe stato molto più difficile farsele amiche ed interagirci. Quindi ri-iniziò a canticchiare continuando ad accarezzare con le dita le foglie e lo stelo, non poteva di certo lasciare la povera pianta in balia dell’incantesimo senza prima cercare di calmarla completamente?

    Senti… ti interessano un po’ di Foglie? Sono utilizzate nelle pozioni, quindi per me sono utili, ma non so se tu…?

    Lasciò la frase sospesa, ricominciando a canticchiare. Forse sarebbe riuscito a calmarle tutte definitivamente e riuscire a trasportarne almeno una nella sua serra, per poterla utilizzare nel mandare messaggi, sarebbe stata utile averne una, oltre che per le sue foglie.

    Anthony White
    Reagan riprova l'Interazione con le Felci Imitanti, avvelandosi dell'utilizzo della tecnica Pollice Verde (Conoscenze Extra Erbologiche) per aumentare gli esiti positivi del dado.
    XXXX: Foglie di Felci Imitanti ( ✔) [+5]
     
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Congelati
    Posts
    100

    Status
    Offline
    Phew... meno male.

    Si passò entrambe le mani tra i capelli, portandoseli indietro e tirando un sospiro di sollievo. Quel luogo pullulava di piante e creature magiche pronte a farti a pezzettini, se solo si fosse presentata la possibilità. Era per questo che ad avventurarvisi erano sempre persone che possedevano un minimo di conoscenze in materia, così da essere sempre pronti a evenienze come quella. Le Felce Imitanti non avevano dunque costituito un grande pericolo per il suo nuovo compagno di avventure, e tanto gli bastava per far riaffiorare un sorriso sulle labbra di Anthony, ricambiando quello di Reagan.

    Sì, io sto bene, a quanto pare non ero io il problema.

    Gli strizzò l’occhio, per poi osservare l’uomo farsi avanti verso il gruppo di piante che adesso sembravano essersi calmate. Lo scrutò con fare curioso, studiando i suoi modi di muoversi e i suoi modi di fare con le piante. Per quanto potesse essere affine a quel mondo, aveva sempre creduto che certi tipi di approcci fossero contemplati soltanto con le creature, quando invece l’uomo si stava comportando esattamente come lui avrebbe fatto con le creature magiche. Evidentemente anche le piante potevano avere una loro personalità, e stava all’esperienza del mago o della strega che vi si approcciava, scegliere il metodo giusto per farlo. E come in tutte le cose, ovviamente non esisteva un metodo universale valido per qualsiasi evenienza. Bisogna aggiustarlo e adattarlo in base alle esigenze: c’erano creature che apprezzavano la gentilezza, altre che erano più riservate e cercavano il rispetto prima ancora di instaurare un contatto visivo, e altre che semplicemente erano inavvicinabili. L’unico comune denominatore in tutto ciò, era l’autenticità dell’atto in sé. Gli esseri viventi come piante e creature avevano un’incredibile capacità di leggere i comportamenti di chi si approcciava con loro, e riuscivano a capire in un batter d’occhio se si trattava solo di una messinscena o ci fosse davvero del bene nella persona che si stava avvicinando loro. E a giudicare dall’assenza di reazioni da parte delle Felci Imitanti, Reagan sembrava sapere il fatto suo.
    Gli sorrise quando lo sentì canticchiare, come stesse vivendo in un mondo tutto suo. Mise le mani avanti per poi incrociare le braccia quando il suo interlocutore gli chiese se avesse bisogno di quegli ingredienti.

    Oh, no no, per carità, è meglio che non metta mano a un calderone, sarei in grado di farlo esplodere solo guardandolo.

    Irruppe in una piccola risata, scuotendo il capo e lasciando che Reagan conservasse le foglie per lui.

    Sicuramente tu avrai modo di sfruttarle meglio.

    Si avvicinò dunque a lui per cercare di dargli una pacca rassicurante sulla spalla.

    Hanno delle proprietà curative per caso?

    Non poteva dire di essere un erbologo esperto, per quanto fosse comunque vicino a quella materia, considerando anche i suoi voti alti a Hogwarts, ma un piccolo ripassino dei concetti appresi nella scuola di magia non avrebbe potuto fargli alcun male.

    Forse ci conviene abbassare la voce per non irritare altre piante qui intorno?

    Inclinò il capo a destra, abbassando di conseguenza il tono della voce e stringendo appena le palpebre intorno agli occhi, un sorriso nello sguardo.
    Post Evento $$$
     
    .
  11.  
    .
    Avatar


    Group
    Sensus
    Posts
    156
    Location
    Manchester, Inghilterra, Gran Bretagna

    Status
    Offline
    Arrossì di un bel colore rosa, che gli prese oltre che alle guance cosparse di lentiggini, anche le orecchie un po’ a punta. L’errore che aveva commesso poco prima, dovuto principalmente all’entusiasmo che prendeva piede sul suo buon senso, e che avrebbe potuto essere giustificato dalla sua giovane età, ma il Sensus si era sempre preso le sue responsabilità, quindi come appassionato di Erbologia, avrebbe chinato la testa al suo errore, ripreso in mano i libri e migliorato le sue abilità, prima della prossima ricerca e avrebbe fatto meglio della precedente, con in aggiunta un bel esame di coscienza su sé stesso. Era fatto così Reagan, sempre laborioso in tutto quello che faceva, perfezionista come pochi; infatti, fino a quando qualcosa non riesce perfettamente lui non si schioda fino a quando non è perfetta, e questo molto spesso lo distrae da cose anche importanti, è anche molto severo con sé stesso, sempre critico verso i suoi successi e, molto di più, verso gli insuccessi. Reagan era sempre stato molto severo con sé stesso, forse dovuto alla scelta e alla sua passione per l’erbologia e le pozioni, che richiedevano un livello di responsabilità molto elevato, lo stesso discorso si poteva fare per il suo lavoro da Medimago, la responsabilità che lui e i suoi colleghi si prendevano, non permetteva errori, dovevano essere cauti nelle diagnosi, essere sicuri di aver fatto la giusta ipotesi e poi trovare il metodo più efficacie per risolvere il problema. Osservò l’Animus affrettarsi a negare l’utilità per sé stesso delle foglie che il Sensus gli offrì, e seguendo le risate del maggiore il Medimago sorrise divertito dall’autoironia del Cameriere, si affrettò poi a ringraziare con un cenno del capo e un altro bel sorriso il più grande.

    In realtà… sono usate principalmente nei veleni… ma niente di troppo terribile, te l’assicuro.

    Cercò di sdrammatizzare, anche un po’ imbarazzato, chi se lo sarebbe mai aspettato, un Medimago interessato ai veleni? In realtà il suo interesse derivava interamente dal saper contrastare i loro effetti, come si diceva una volta un filosofo e militare cinese: “Conosci il nemico come conosci te stesso. Se fari così, anche in mezzo a cento battaglie non ti troverai mai in pericolo.” E, Reagan, viveva ogni giorno combattendo il nemico, le malattie e i misteri medici, conoscendoli e studiandoli a fondo, per poi debellarli o sconfiggerli con la giusta tecnica o metodo. Ascoltò la successiva domanda dell’Animus e con un cenno del capo e lo sguardo serio, concordò con il maggiore, quindi abbassò la voce.

    Ti dispiace aspettare ancora qualche minuto? Vorrei portarla alla mia Serra, appena riesco ad esportarla in tranquillità possiamo continuare la nostra ricerca.

    Gli lanciò un sorriso e impugnando la bacchetta, chiuse gli occhi. Non gli capitava spesso di usare quest’incantesimo, di solito si accontentava degli ingredienti che riusciva a raccogliere dalle piante trovate nelle sue camminate o ricerche, non volendo sradicare completamente una pianta dal suo habitat, ma in quell’occasione, forse complice del suo piccolo pubblico molto attento, Reagan si sentiva in grado di esagerare, quindi iniziò a muovere la bacchetta.

    Sradico

    Anthony White
    : Interazione con Felce Imitante 1-15

    Reagan utilizza l'incantesimo Sradico+ (Conoscenza Extra Erbologica) per sradicare una delle tre Felci Imitanti e non renderla ostile (al successivo lancio del dado Trattamento-Esportazione vengono aggiunti +5 esiti positivi, oltre ai -4 esiti positivi derivanti dall'utilizzo precedente di Pax+)


    Edited by Reagan L. Alvey - 25/5/2023, 15:26
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Il Narratore
    Posts
    3,785

    Status
    Anonymous
    D'improvviso, qualcosa morsicò il piede destro di Anthony ma senza infastidirlo particolarmente grazie alla protezione data dalla scarpa: era un Purvincolo, una creatura simile ad un topo babbano che non avrebbe fatto fatica a riconoscere.
    Avrebbe subito potuto notare un rigonfiamento nel basso ventre, ma il Locandiere non aveva ancora abbastanza conoscenze magizoologiche per capire quale fosse la sua origine, se una malformazione o una gravidanza in corso. Ciò che gli sarebbe stato evidente, tuttavia, era che per qualche motivo i suoi versi fossero particolarmente sofferenti e le sue appendici di un colorito pallido, per nulla tendente al loro rosa naturale.

    Complimenti Anthony White, hai trovato un Purvincolo!
    Scegli tu come agire in questo momento, se provare a scoprire la fonte del problema o provare ad ottenere la sua fiducia per portarla con te e farla visitare da qualcuno più esperto. Sarà il Narratore a lanciare i dadi per te una volta narrate le tue intenzioni!
     
    .
  13.  
    .
    Avatar


    Group
    Congelati
    Posts
    100

    Status
    Offline
    Si finse stupito dalle parole del compagno di avventure, mettendo una mano sulle labbra, gli occhi spalancati in un’espressione di pura sorpresa.

    È così che curi i tuoi pazienti? Somministri un veleno per cessare ogni dolore? Oppure li usi per altri scopi…?

    Il suo tono era velatamente ironico, gli angoli delle labbra appena sollevati mentre con lo sguardo percorreva il profilo del Medimago, lasciando che la domanda finale raggiungesse le orecchie del suo interlocutore, lasciando il tutto come in sospeso. Lo sguardo del Locandiere si perse poi nel verde tutt’intorno a loro, beandosi una nuova volta della natura e delle meraviglie che aveva da offrire. Passava così tanto tempo chiuso al Paiolo Magico, nello spazio angusto che c’era tra il bancone e la parete piena di bevande e stoviglie varie, che tendeva a dimenticarsi della bellezza semplice e genuina che poteva offrire un’uscita improvvisata. Tirò un gran respiro, allargando le braccia come a voler mostrare un gesto di apprezzamento e rispetto nei confronti di madre natura, o una cosa del genere.

    Lasciò che Reagan sradicasse la Felce Imitante mentre lui si inoltrava un po’ più in là lungo il sentiero. Non percorse neanche chissà quanti metri, in realtà, che qualcosa sotto ai suoi piedi attirò subito la sua attenzione. Senza neanche farci caso aveva rischiato di calpestare un Purvincolo. Questo gli diede un piccolo morso proprio al piede, ma il dolorino che gli provocò non fu niente rispetto a quello che era lo stato della creatura in questione. Notò che c’era qualcosa che non andava a partire dal rigonfiamento sul ventre della creatura. Le labbra dell’uomo si incurvarono verso il basso, profondamente dispiaciuto per le condizioni nelle quali versava quella povera creatura indifesa. Non avrebbe mai potuta abbandonarla al suo destino. Se poteva intervenire, doveva farlo rapidamente.

    Reag! Un Purvincolo!

    Chiamò l’altro affibbiandogli subito un soprannome inventato sul momento, senza chiedersi se non suonasse effettivamente strano chiamarlo con quell’appellativo.

    Ma ho paura che non se la passi benissimo...

    Mormorò, chinandosi verso la creatura per osservarla meglio. Ebbe cura di non toccarlo direttamente, limitandosi a studiarla con il solo sguardo. Il verso che emise poco dopo era un’altra prova dello stato in cui versava. Prima di prendere decisioni per conto dello stesso Purvincolo, era fondamentale infondere una certa fiducia nei suoi confronti, altrimenti qualsiasi tentativo di curarla o portarla con sé sarebbe stato vano.

    Ehi.

    Sussurrò al Purvincolo, chinandosi lentamente in avanti per poi allungare le gambe indietro e le braccia in avanti. Assunse una posizione simile a quella delle creatura, reggendosi su tutti e quattro gli arti e muovendo il bacino sinuosamente, come a voler simulare il movimento della coda, pur non avendone una.
    Anthony sceglie la via della Fiducia. I bonus nel lancio dadi dovrebbero essere Amico delle Creature I + Mimica Limbica

    Il Narratore
     
    .
  14.  
    .
    Avatar


    Group
    Sensus
    Posts
    156
    Location
    Manchester, Inghilterra, Gran Bretagna

    Status
    Offline
    Sorrise, un po’ imbarazzato dal commento dell’Animus, non voleva di certo far intendere che curasse con i veleni i suoi pazienti, ma comprese subito la nota di presa in giro dell’altro; quindi, non se la prese per la possibile insinuazione sui suoi dubbi gusti in fatto di cure dei suoi pazienti, e sulla sua dubbia morale. Fu il tono velatamente ironico a rassicurare il cuore in corsa del Medimago, già preoccupato di aver fatto una cattiva impressione, quando in realtà era solo un amante delle piante e delle pozioni, desideroso di aggiudicarsi degli ingredienti di ottima qualità. Troppo assorto nel delicato e difficoltoso compito di esportare la Felce Imitante, Reagan non si accorse dell’avanzamento del suo nuovo amico, in cerca forse di qualche creatura magica? Non sapeva molto di Creature Magiche, avendo sempre preferito al silenzio, presente il più delle volte, delle Serre di Hogwarts, tranne per l’occasionale pianta trascurata che chiedeva un po’ di attenzione. Apprezzava il silenzio, soprattutto in quel periodo buio della sua vita, e la solitudine, molto più che la compagnia, sebbene senza parole ma on le occhiate consapevole delle Creature Magiche.

    Reag?

    Mai era stato chiamato così in vita sua, men che meno da un uomo che aveva conosciuto giusto quella mattina e senza un particolare legame con lui, a parte forse un’amicizia nuova e traballante appena formatasi. Non che gli dispiacesse che gli venisse affibbiato un soprannome, anzi… ne era quasi contento, era la prova dopotutto di essere riuscito a farsi un nuovo amico, si avvicinò per cui alle spalle del più grande per guardare la piccola Creatura trovata dall’altro.

    Oh! Ma... che gli è capitato?

    Dispiaciuto per la povera creatura, Reagan si inginocchiò sul terreno, poco dietro l’Animus, cercando di sembrare poco minacciose e innocuo, osservando le mosse attuate dal più esperto, come poco prima lui aveva fatto lo stesso quando era toccato al Medimago, curioso delle decisioni che avrebbe preso per conquistare la fiducia del Purvincolo.

    Anthony White
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Il Narratore
    Posts
    3,785

    Status
    Anonymous
    Il piccolo Purvincolo, evidentemente in difficoltà, venne attratto dalla posa così simile alla sua del Locandiere: rimase a fissarlo intensamente per qualche secondo, per poi avvicinarsi a lui e, lentamente, odorarlo.
    A quel punto il Locandiere avrebbe avuto conferma di avere ottenuto la sua fiducia e, volendo, di potersene prendere cura senza preoccuparsi di agitarlo ulteriormente.

    Anthony White Reagan L. Alvey
    Complimenti Anthony, hai ottenuto la sua fiducia!
    Se proverai a curarla avrai degli esiti positivi in più.
     
    .
14 replies since 5/4/2023, 23:02   285 views
  Share  
.