Setoshi Mirai

Data e luogo di Nascita: Lago Biwa, 22 Marzo 2007

Stirpe: Sconosciuta

Bacchetta: Legno di Ulivo, Crine di Kelpie, 13 pollici, leggermente flessibile.

Allineamento: Neutrale

Animali da compagnia: //

Anno di frequenza: V

Aspetto fisico: Setoshi è alto 170 centimetri, pelle chiara e fisico asciutto. Il viso appena squadrato incornicia i tratti tipici d’oriente, mentre i capelli corti oscillano in modo scostante tra lo scarmigliato più disinteressato e un ordine più o meno approssimativo a seconda del proprio umore. Normalmente i suoi capelli mostrano un nero corvino con alcuni riflessi castani, sebbene la sua natura di Metamorfomagus possa donargli nuove sfumature tanto a comando quanto sull’onda di un’emozione del momento.
I suoi occhi scuri e l’ampio sorriso sanno mostrarsi particolarmente espressivi, nonostante l’ostinata inclinazione a perdersi in forme perlopiù assorte o spaesate che sia. La sua voce ha un timbro naturalmente pacato, accompagnato dal suo fare spesso trasognato e smarrito verso chissà quale magnetico orizzonte.
Setoshi ha mani grandi e dita discretamente più lunghe del normale, segnate dalla passione per il disegno e tutti i suoi infiniti colori. Sebbene sia prevalentemente mancino, alcune volte è così distratto dai propri pensieri da dimenticarsene e far lavorare la mano destra.

Storia: Sulle rive di Biwa Setoshi nasce, ma in silenzio, senza il clamore di una sala parto o il calore di una madre ad accoglierlo, solo le onde del lago a scandirne le prime gocce di vita, fino quando qualcosa o qualcuno non interrompe quello spazio altrimenti vuoto. A trovarlo è una turista giunta lì per caso, Soledad Elvarado, all’uscio di una Passaporta che avrebbe dovuto dare inizio alle proprie ferie e che invece ha dato l’inaspettato via a una seconda vita, per entrambi.
All’anziana signora fanno da indizio solo pochi e per lei incomprensibili caratteri lasciati vicino al neonato, il nome e la preghiera di un futuro migliore. Rimasta vedova e sola ormai da tempo Soledad si impegna così per adottarlo e crescerlo nel migliore dei modi, oltre a dargli il cognome del defunto marito e persino trasferirsi dall’Inghilterra fino al Giappone. Il lavoro di ministeriale della donna, infatti, le consente di trovare facile soluzione come diplomatica e collaboratrice esterna per il ministero della magia giapponese, permettendole così di soddisfare il suo desiderio a crescere il neonato nella propria madrepatria. Setoshi ha altresì avuto modo di trascorrere la sua infanzia facendo spola fra i due paesi, seguendo Soledad nei suoi viaggi di lavoro e avendo così l’opportunità di conoscere entrambi i mondi prima di iniziare a frequentare la Scuola di Magia di Mahoutokoro, perlomeno fino al fatidico 7 Luglio del 2022. Con il Felix Gate il mondo - sia magico che non - cambia una volta per tutte e le conseguenze, seppur a distanza di qualche tempo, si vedono anche nel costringere a riportare i doveri ministeriali di Soledad e tutta la loro vita in Inghilterra, dove il figlio inizierà a frequentare Hogwarts a partire dai primi di giugno del 2023.
Setoshi scopre di essere metamorfomagus sin dalla tenera età direttamente dalla madre, che gli racconta del loro incontro sulle rive del lago Biwa e della chioma blu cielo sfoggiata da neonato. Una bizzarria ancora più particolare il fatto che lo sia proprio lui, per cui i colori contano a tal punto nella sua vita da aiutarlo a un ordine più unico che raro, un equilibrio scintillante nella complessità dei rapporti con tutto ciò che lo circonda.

Aneddoti dal Passato: Era già accaduto qualche volta che Setoshi venisse ripreso in classe per una ragione o per l’altra, in genere pura disattenzione o sfuggenti commenti sovrappensiero del tutto fuori luogo. Per i compagni di Mahoutokoro rimase però alquanto memorabile l’episodio in cui Setoshi, durante la lezione di Storia della Magia, venne sorpreso dall’insegnante annotare su pergamena che il suo colore quella mattina era un profondo e disturbante ruggine estivo e che la sua voce sapeva di nattō andato a male, il tutto corredato con tanto di illustrazione esplicativa, fin troppo per i gusti di qualsiasi insegnante con un minimo di amor proprio. Le conseguenze furono inevitabili e alquanto esemplari, anche se non abbastanza da far desistere il giovane da questa sua scomoda abitudine. Per il resto dell’anno fu costretto a lavorare nelle cucine senza magia o alcun aiuto di sorta, ma sopratutto si inimicò il professore al punto da rendere ogni sua singola ora di lezione la perfetta occasione per tormentarlo a dovere in pubblica piazza.

Carattere: A contraddistinguere Setoshi non è solamente la sua natura di metamorfomagus, ma anche il suo “sguardo speciale”, come lo definisce spesso Soledad. I suoi occhi sono infatti capaci di catturare ogni sfumatura esistente e farla propria, colgono i colori con una precisione unica, personale e ne fanno sistema di vita, tanto da non limitarsi a vederli: li studia, li abbina a persone e situazioni, li accosta e reinventa a sentimento. Il pigiama di Soledad non è semplicemente azzurro, è un turchese che fa la giravolta, la sua risata ha il sapore del sole e tocchi di castagne arrosto, mentre quando lo guarda si aggiungono sfumature di curcuma e mimosa. Perché malgrado il suo inizio grigio cenere Setoshi è stato accolto in un universo di colori infiniti ed è di questo, più di ogni altra cosa, che ha imparato a fare tesoro.
Forse proprio per via di questa sua peculiarità si declina talvolta con gli altri in maniera trasognata e assente a dispetto di ogni buona intenzione. Ha sempre sentito dentro di sé un’innata tensione verso la sconfinatezza, portava interi arcobaleni negli occhi ma sembrava continuamente fare una misteriosa fatica nel consegnarli al prossimo, motivo per cui nel corso degli anni è arrivato a costruirsi una vera e propria enciclopedia interiore dei colori del mondo, con la speranza un giorno di saper dire il nome di tutti.
Nonostante la naturale insistenza di Soledad non ha mai davvero imparato a nuotare, o meglio ci riesce ma a stento, parecchio a stento, complice l’intimo raccapriccio e paura che prova verso le grandi distese d’acqua; resiste giusto appena fra le mura di una vasca da bagno, nulla più, eppure tenderà ugualmente sempre a preferire il soffione della doccia. È inoltre particolarmente spaventato dal suo passato e ciò che lo ricorda, preferisce metterlo da parte, ignorarlo il più possibile, forse perché è l’unica cosa di cui teme conoscere il vero colore.
In ciò che ama Setoshi sa essere ossessivo, meticoloso e inquieto. Oltre la passione per i colori ha sviluppato quella per il disegno e, più recentemente, per l’arte divinatoria, così vicina al suo modo di vedere sfumature agli altri invisibili da affascinarlo fin dal primo anno di studi. Ha solo poche, solide convinzioni, per il resto si lascia facilmente trascinare da quelle altrui cercando tuttavia di non farsi coinvolgere più del necessario: la felicità, per Setoshi, era quella cosa in cui lui stava fermo, in silenzio, e la testa intanto si riempiva di cose.

Relazioni:
Soledad Ylenia Pilar Elvarado: madre adottiva, peruviana trapiantata in Inghilterra che non ha perso tanto le proprie radici quanto il forte accento andino. Nonostante la veneranda età ha fatto l’impossibile per ottenere la sua custodia e crescerlo nel migliore dei modi. Rimasta vedova e dopo la morte anche del suo unico figlio ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo, almeno fino al fatidico incontro con il neonato Setoshi. Attualmente lavora presso il Ministero della Magia inglese.