Sotto lo scacco del ladro

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    [ Domenica 14 Aprile 2024 ore 13:30]



    Espiare i propri peccati in un locale magico dopo una giornata all'insegna della trafficata Londra, quella che apparteneva agli smartphone in metro e ai i colori dei visi delle persone illuminati da una luce artificiale biancastra, era quello che ci voleva per chi dava al tempo il piacere della scorrevolezza, tra scambi di sguardi, baratti di sorrisi per cordialità reciproca, e l'ennesima caccia al curioso. Andy era uno di quei maghi che si confondevano fra i babbani con assoluta maestria, diligenza che solo chi nasceva e cresceva in contesti del genere poteva mostrare con vanto alle più eccentriche streghe dal cappello a punta che, dando qualche occhiata al divinante tra un sorso e un altro, bisbigliavano sottovoce alle vicine di bevuta chissà quale epiteto di disdegno. E di rimando lui sorrideva salutando brevemente con la mano libera da un mazzo di carte intente a mischiarsi da sole con l'ausilio della magia. Non c'era assolutamente nulla che potesse mettere il mago di cattivo umore, o addirittura far leggere sul suo viso cosa gli stesse passando per la mente, furbo solo come un Voluntas alle prese col suo scrigno di muri mentali. Lui decideva cosa mostrare, come un gatto alla ricerca di attenzioni faceva arruffando la coda, e soprattutto secondo i suoi secondi fini. Non c'era sempre bisogno di cercare, piuttosto l'interessante veniva a lui, trovandolo impreparato e sorpreso ogni volta che la sua voglia di prendere ciò che non fosse suo si impantanava come del miele lungo la gola. C'era qualcosa nel rubare che lo manteneva vivo, lo alimentava dai capelli alle più remote ossa del corpo, avvolgendolo come un tè caldo in una fredda e piovigginosa giornata inglese.

    Un' altra tazza di tè perfavore! Oh- e un bicchierino di Brandy.

    L'alcol non era mai stato il suo miglior alleato, ma la noia non era di certo una compagna piacevole d'avere vicino. Mentre il suo trench si faceva sempre più asciutto, posato sulla sedia che s'affacciava al camino acceso del locale, il divinante prese a battere lentamente i piedi a terra, in un'insolita impazienza che lo stava assalendo da quando era entrato. Doveva trovare qualcuno disposto a giocare con lui a scacchi, tanto che aveva dato indicazione a Tom Junior di suggerire ad ogni cliente in solitaria come Ander l'opportunità di giocare con quest'ultimo. Non importava chi gli capitasse al tavolo, non sarebbe stato di certo spiacevole staccargli qualche galeone in bevute e lettura dei tarocchi. Infine, se Andy avesse trovato il compagno di scacchi più interessante del solito, non avrebbe esitato a indagare in modo più... sinistro.

    Zephyrus Greengrass
    Si versa la quota di 30 Galeoni, poiché role al Paiolo.

    Cattura passiva delle Rane: 4
    • 1d5
      4
    • Inviato il
      15/4/2024, 21:48
      Ander Siaster
     
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    In genere dopo un’impegnativa mattinata di lavoro Zephyrus sarebbe stato solito fermarsi a fare pausa pranzo presso la sua locanda di fiducia a Hogsmeade, a pochi passi da casa. Quel giorno però era di ritorno da un incarico per il Ministero della Magia, da cui più tardi sarebbe dovuto passare per consegnare il resoconto circa la propria indagine e relativi esiti. Sicché in quell’occasione gli era sembrato più naturale passare dal Paiolo Magico prima di fare tappa agli uffici ministeriali, quando accomodato e da poco concluso il suo pasto ricevette una lettera dagli stessi per mano di uno dei camerieri. Causa imprevisti, il suo appuntamento era slittato di quasi un’ora, lasciandolo con l’amaro in bocca nonostante avesse appena finito la sua porzione di torta della nonna accompagnata da idromele.

    Maledizione, e adesso?

    Sbuffò stanco, alquanto scocciato mentre si ripiegava sgraziatamente la notifica del Ministero in tasca, domandandosi se valesse effettivamente la pena fare avanti e indietro tra Hogsmeade e Londra piuttosto che ammazzare in qualche modo il tempo all’interno del Paiolo Magico o dintorni. Fu allora che la provvidenza si fece viva – ed anche piuttosto dinoccolata, avrebbe aggiunto – sotto forma del buon vecchio Tom lo Storpio, venuto a cercare un compagno di gioco per terzi. Giusto il tempo di farsi indicare di chi si trattasse e pagare il conto, dopodiché i dadi, o meglio le pedine sulla scacchiera poteva essere tratte.

    Ehilà, sono Zephyrus, piacere.

    Non tardò un attimo ad avvicinarsi e presentarsi al futuro compagno di gioco, ché tra l’altro non era la prima persona sconosciuta con cui decideva di intavolare giochi e conversazioni di sorta di punto in pianto, e dubitava sarebbe stato l’ultima.

    So che stavi cercando qualcuno per fare una partita… beh, l’hai trovato: eccomi qua.

    Il piglio amichevole e spontaneo nella voce, di chi raramente si tirava indietro da qual si volesse invito, fosse pure quello di andare a contrastare i centauri in fuga sulle coste inglesi mesi addietro, che di fatti aveva accettato a dispetto della spalla ferita che ciò gli aveva procurato.

    Metto la bacchetta avanti però, non ti aspettare chissà quale prodigio della scacchiera.

    Se nonostante ciò gli fosse andato bene come avversario, in tal caso si sarebbe accomodato più che volentieri al suo tavolo per assecondare la richiesta che era rimbalzata da un tavolo all’altro fino raggiungere il proprio, nonché utile passatempo in vista del suo rimandato appuntamento presso il Ministero della Magia.

    Ander Siaster - se vuoi possiamo già cominciare la partita tirando 2 o 3 dadi a testa, come preferisci.
    A termine role si procederà a versare la quota dovuta di 30 Galeoni, per la role ambientata al Paiolo Magico.
     
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    Mentre la noia tormentava gli sguardi di Ander verso quasi ogni persona all'interno del locale, la tazza di tè fumante e il bicchierino di brandy giunsero al suo tavolo, vicino alla scacchiera e ai suoi pezzi già piazzati in ordine, come soldatini in attesa del comando del generale. Un sorso di tè lasciò lo stomaco accogliere il caldo della bevanda, come se non fosse abbastanza quello che il mago riceveva dal camino acceso lì vicino. Ma non passarono fin troppi minuti che, finalmente, qualcuno si degnò di giocare con lui, o almeno quelle erano le intenzioni.

    Andy, piacere mio.

    Annuì al non troppo cresciuto ragazzo, che tuttavia non poteva essere uno studente considerato il vestiario e il fatto che, beh, non ci fosse una gita fuori porta da parte del castello di Hogwarts. Un sorriso prese strada sul viso del divinante, accogliendo l'altro con fin troppa cordialità e allegria. Era piuttosto normale, in realtà, per chiunque s'approcciasse ad egli: Andy riservava quel trattamento anche a chi fosse sgarbato, cosa che poteva senz'altro far storcere il naso.

    Non ti troverai di certo a giocare con il campione del mondo, questo pomeriggio. Sono piuttosto curioso di sapere che colore ti capirà.

    E detto questo, accolse nella mano sinistra un pedone bianco, e nella mano destra un pedone nero, o meglio marrone, considerato che il tutto fosse di legno. Portò dopodiché le mani dietro la schiena, passando i pedoni da mano in mano per circa 3-4 volte, affinché l'avversario non potesse capire dove fossero. Così, dopo quel breve rituale, mostrò i pugni chiusi con all'interno quei due valorosi pedoni di colore diverso a Zephyrus. Egli avrebbe dovuto scegliere la destra o la sinistra, così che un colore sarebbe stato pescato.
    I bianchi iniziavano sempre prima, cosa che poteva dare vantaggio o svantaggio a chi li giocasse, a seconda dei punti di vista.

    Sei a Londra per commissioni o...?

    Giocare significava anche conoscere l'avversario. Non per forza al fine di sconfiggerlo, di scoprire le sue debolezze o cercare di distrarlo. Ma per Andy era più il mezzo con il quale potesse accendere la sua curiosità, rivelare qualcosa di interessante o che lo potesse portare addirittura a fare il passo di troppo, ovvero lo scippo.

    Una tazza di tè?

    Prima ancora che potesse rispondere, si preoccupò che gli giungesse qualcosa da bere.

    Zephyrus Greengrass
    Direi che possiamo iniziare prima col decretare se ti capiterà il bianco o il nero. Se lanci un 1d6, pari è bianco dispari è nero!
    Io direi che possiamo fare 3 lanci a turno. Se ti esce bianco puoi iniziare tu direttamente nel prossimo post, sennò ti tocca aspettare me.
     
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    Quello che seguì fu qualche saluto di circostanza e l’invito a scegliere il proprio colore sorteggiandolo direttamente dal pugno della mano altrui, niente di più semplice. Per certi versi gli ricordava molto le volte in cui ci aveva giocato assieme ai suoi compagni di scuola.

    Meglio così.
    Sai lo dicevo più per te, sia mai che ti faccia annoiare peggio di una lezione del professor Rüf.


    Scherzò con leggerezza, pur facendo suo un paragone che non gli apparteneva affatto e, oltre ciò, dando per scontato che chi gli si trovava di fronte avesse frequentato Hogwarts al pari di chiunque altro avesse conosciuto sin dal proprio trasferimento su suolo inglese. E in effetti neppure si sentiva particolarmente in torto nel farlo, d’altro canto, oltre a lui, l’unica persona che aveva incontrato proveniente da Ilvermorny fino ad allora era stata Donna.

    Cioè, mi auguro di no, ma volevo almeno risparmiarti chissà quale aspettativa.

    Si giustificava, mentre con un buffetto delle dita pigiava sulla mano sinistra di Andy.

    Bianco a quanto pare.

    La curiosità del compagno di giochi era stata esaudita, così come la sua di dare il via a una partita di cui non aveva la più pallida idea se sarebbe stato o meno all’altezza.

    Eee-iniziamo così va’.

    Forse avrebbe dovuto cominciare a giocarci più spesso, riprenderci l’abitudine insomma, e non tanto perché sentiva di non offrire chissà quali capacità al tavolo della partita, quanto perché si era scordato il divertimento e l’euforia che si provavano davanti ai pezzi in movimento o le animazioni di distruzione a cui davano vita scagliandosi contro quelli avversari.

    Più o meno.
    Devo consegnare un rapporto al Ministero, ma all’ultimo mi hanno rifissato l’appuntamento.
    Eeeh...


    Una nota di inevitabile snervo nella voce, ché non era mai piacevole quando i propri programmi si vedevano costretti a essere rivisti a causa di terzi. Pazienza, se non altro ci aveva guadagno una partita e la riscoperta di un gioco a lungo dimenticato.

    Grazie, magari più tardi – rispose accettando comunque di buon grado la tazza e sistemandole lì accanto – Ora come ora voglio godermi ancora un po’ il sapore dell’idromele fresco sulle labbra.

    E che per il momento non aveva intenzione di guastare con nient’altro, almeno fintanto che non ne avesse sentito la necessità.

    Comunque, dicevo... – riprese il filo del discorso appena dopo aver risposto alla mossa di Andy con un’altra – Dovevo consegnare questo verbale in sostanza, riguardava un raccolto di Fiori Floo stranamente infruttuoso, e già che c’ero ne ho approfittato per farmi assistere da una studentessa che aveva inviato richiesta per fare un po’ di esperienza sul campo.

    Sì, una mattinata decisamente impegnata e produttiva, contrariamente al coltivatore che aveva inoltrato la suddetta segnalazione al Ministero della Magia.

    Te invece?

    Ripagò con lo stesso interesse Andy, curioso di sapere cosa portasse lì qualcuno oltre la ricerca di un compagno di giochi. Da quel che poteva vedere non gli sembrava proprio un nullafacente o qualcuno solito a oziare di pub in pub, ma era anche vero che lui stesso non era la persona più capace a giudicare chicchessia.

    E ti fermi spesso qua per fare qualche partita col passante di turno?

    Approfittò di quel frangente per chiedere a Roland di servirgli un altro sorso di Idromele, pur sapendo che non ne avrebbe potuto bere più di un ultimo sorso se voleva presentarsi con un minimo di rispettabilità innanzi l’Ufficio competente del Ministero.

    Idromele= 2 bevute (la 1^ nel precedente post)
    Esiti dei dadi: #entry671329375

    Inizia Zephyrus (Pedine bianche)
    Risultato pezzi mossi: 8 – 7 – 2


    Edited by Zephyrus Greengrass - 20/4/2024, 09:11
     
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    In effetti ci vuole ben poco per farmi annoiare. Dev'essere per colpa del fatto che sono per metà nello spazio e per metà su questo pianeta.

    Ridacchiò anche Ander per mettere di buon umore sia lui che il compagno di scacchi. La battuta sul professor Rüf non fece che ricordargli le lezioni passate a studiare ben altro che la guerra dei Giganti, disegnando glifi e palmi della mano dalle più strambe forme, quasi scimmiesche, per poter ammazzare il tempo. Se avesse potuto saltare quella materia per andare a caccia di Nargilli probabilmente lo avrebbe fatto senza battere ciglio, ma prendere almeno il diploma GUFO in storia lo proiettava verso più lavori, una volta finito con Hogwarts.

    Sarai lo Yang come io sarò lo Yin.

    Lasciò quel riferimento al taoismo cinese fin troppo alla leggera, ma con intenzione. Dal momento che non si trovava in una seduta divinatoria con qualcuno non aveva bisogno di spiegare per filo e per segno tutto ciò che diceva. D'altronde non lo faceva neanche quando era necessario, proprio per poter lasciare i suoi clienti alla libera interpretazione e al mistero che era direttamente proporzionale al ricavato in termini di galeoni.
    Dopo un breve sorso di Brandy, il divinante fece la sua mossa, successiva dunque all'avversario bianco.

    Pedone in E4.

    Aveva ormai fatto l'abitudine nel vedere pezzi di legno sfracassarsi sulla scacchiera e sul resto del tavolo, tanto che non si stupiva più di quanto quelle pedine potessero essere violente ogni volta. Un piccolo ghigno si dipinse sul volto di Ander ma dovette ben presto ridimensionarlo a causa delle successive mosse in cui Zephyrus sembrò avere la meglio.
    Ascoltò l'altro parlare guardando tuttavia la scacchiera per poter calcolare le successive mosse. La cosa non era semplice, bisognava impiegare una doppia concentrazione sia per giocare che per mantenere l'attenzione sul discorso. Infatti, dopo un ritardo di qualche secondo nel rispondere, volle alzare lo sguardo su quello dell'erbologo.

    Non pensavo esistessero dei verbali la consegna obbligatoria di persona. Dev'essere stata una seccatura, oltremodo il Ministero della Magia è un luogo fin troppo... Mh- direi spiacevole.

    Ritornò chino sui suoi pedoni, passando quindi alla rassegna del gioco per poter capire come poter procedere.

    Beh io vivo a Londra e vivo tra i babbani. Lavoro anche tra di loro- trovo le sterline più facili da guadagnare. Ma nessuna commissione in particolare oggi. Sono qui per lasciarmi inspirare.

    Il tono pacato e leggero di Andy era difficile da decifrare, soprattutto perché sceglieva con astuzia cosa dire. Sperava di suscitare curiosità nell'altro senza dover per forza mentire o creare un personaggio attorno a sé.

    La mia conoscenza sulle piante magiche è davvero scarsa. Sono dei fiori... solitamente fruttuosi?

    E a dirla tutta, non gli erano mi interessate chissà quanto. Reputava piuttosto le persone e tutto ciò che ruotava attorno a quelle, come la mente e lo spirito, ben più interessanti delle pozioni e dell'erbologia. Queste arti magiche richiedevano una gran dose di manualità, delicatezza e se non altro pazienza. Andy era più per l'umanistica. Pedina dopo pedina, ogni domanda posta trovò la sua risposta.

    Mi piacerebbe farlo più spesso ma- tutto sommato, nel giro di un mese, sono qua minimo 5 o sei 6 volte.

    E non contava le volte in cui era in altri pub a fare il misterioso o il ciarlatano, inclusi quelli babbani.

    Zephyrus Greengrass
    Brandy = 1 bevuta (questo post)
    Esiti dei dadi: #entry671392785

    Risultato pezzi mossi: 3- 12 - 2

    Punteggio attuale: Zeph 1 - Andy 1
     
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    Sgranò appena gli occhi, non capendo immediatamente cosa intendesse quando riferiva che per metà si trovava sulla Terra e la restante chissà dove: se voleva dire che era un tipo con la testa fra le nuvole, beh, bastava dirlo direttamente, senza troppi giri di parole. Ma in effetti aveva un che di buffo, sicché si limitò a prendere la cosa sul ridere, allo stesso modo in cui di fatti fece per il paragone tra Yin per lui e Yang per sé stesso.

    Si può vedere anche così.

    Fece appena spallucce all’osservazione, senz’altro calzante quanto per certi versi acculturata, ché lo avessero chiesto a lui – nonostante il cinquanta percento di possibilità che si ritrovava – sicuramente avrebbe finito per sbagliare a quale simbolo corrispondesse il bianco e a quale il nero. Di argomenti del genere se ne intendeva a stento lo stretto necessario, fosse per qualche amicizia delle suo o grazie ai viaggi con cui aveva attraversato metà del mappamondo magico e non.

    Ouch!
    Quello deve aver fatto male.


    Commentò tra un mezzo sorriso e una finta smorfia di dolore, come se il colpo lo avesse dovuto ricevere lui stesso. Un gioco sì d’ingegno, ma anche alquanto cruento doveva dire e con cui diventava piuttosto difficile annoiarsi, soprattutto quando come nel suo caso si entrava nell’ottica di dover risparmiare il più possibile ai propri pezzi d’essere annientati brutalmente come si trattasse di salvaguardare la sua stessa incolumità.

    Sfortunatamente esistono eccome, soprattutto quando ti tocca stare a spiegare a chi non si occupa di piante proprio come funzionano la coltivazione e il ciclo vitale di quest’ultime.

    Espirò fuori con neppure troppo vaga esasperazione, condividendo altresì in maniera esplicita - fra più di un cenno d’assenso - il commento altrui circa l’ambiente tutt’altro che gradevole rappresentato dagli spazi del Ministero della Magia.

    Ispirare? - neppure si preoccupo’ di apparire troppo indiscreto, come d’altro canto era piuttosto raro che facesse - Per che cosa?

    Sembrava un tipo alquanto particolare, e se prima lo aveva solo sospettato adesso gli sembrava di averne la conferma. Con buona probabilità, ipotizzò, doveva essere uno spirito libero al pari di Stormy, o comunque una sorta di artista o giramondo per come gli era parso fino a quel momento. Di certo, però, non era né un pozionista né un erbologo a giudicare da come si affacciava sulle vicende del suo incarico odierno.

    Oh no, non sono piante da frutto, mi riferivo unicamente al raccolto in sé che- sì insomma, non ha prodotto granché.

    Cercò di semplificare ad Andy senza per questo dover scendere troppo nei dettagli, che comunque dubitava chiunque potesse essere bendisposto ad ascoltare con particolare interesse.

    Ci sta… un po’ come me e i miei appuntamenti più o meno fissi ai Tre Manici appena finito di lavorare.

    Trovava liberatorio ritagliare per sé stessi quel genere di abitudini, toglieva responsabilità su come occupare il proprio tempo dandosi altresì la possibilità di riposarsi, o comunque intrattenersi in qualcosa di diverso dalle attività di ogni giorno.

    A proposito, tu di cosa ti occupi?

    Chissà che alla fine non ci avesse visto giusto inquadrandolo come una specie di spirito libero, un’anima da artista o simile che fosse.

    Idromele= 2 bevute
    Esiti dadi: #entry671409561

    Risultato pezzi mossi: 3 – 6 – 3
    Punteggio attuale: Zeph 1 - Andy 1
     
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    Sorso dopo sorso, pedina dopo pedina, Andy iniziava a trovarsi molto di più a suo agio nel chiacchierare con il suo avversario. Gli sembrava cordiale, espressivo e con senso dell'umorismo.

    Pensa quanto deve essere doloroso ricomporsi di nuovo all'interno della scatola.

    No, ovviamente non potevano provare dolore degli oggetti animati esclusivamente dalla magia. Ma era comunque piacevole immaginarlo, immedesimarsi in quel cruento andirivieni ti colpi di lancia, zoccoli di cavallo, sediate in faccia. Solo gli empatici si potevano trovarsi in quella situazione e Andy sospettò che Zeph lo fosse.
    Mentre il bicchierino di brandy s'avvicinava alle labbra del divinante, un pezzo di alfiere quasi si gli finì nell'occhio, schivandolo con un riflesso felino.

    Le istituzioni sono fastidiose quanto la puntura di un calabrone. Anche se devo dire che hanno dei casi interessanti, quando hanno bisogno d'aiuto da parte di esperti.

    Si limitò a commentare, senza entrare troppo nei dettagli. Ander era un ribelle per natura, a lui piaceva quando poteva seguire le sue stesse regole, e non quelle imposte da altri. Ma purtroppo, per poter sopravvivere nella società, doveva attenersi a quelle, accontentandosi delle sue malefatte in segreto.

    Beh non per forza deve esserci uno scopo. L'ispirazione viene lo stesso, anche se si sta solamente giocando a scacchi su un tavolo sporco in un locale incrostato come il Paiolo - spaccò intanto due arachidi che giunsero al tavolo da lì a poco, offerte dalla casa - vedi, si dice che l'azione genera sempre l'ispirazione. L'ispirazione raramente genera l'azione. Il che è comodo, se ci pensi. Basta fare qualcosa per poterla ricevere.

    Il ragionamento non faceva una piega. Le più grandi idee delle più grandi invenzioni erano giunte nel bel mezzo delle più disparate azioni. Ma la cosa divertente, per quanto riguardava Andy, era che l'ispirazione a cui faceva riferimento era tutt'altro che positiva. Voleva infatti seguire il suo fiuto e lasciarsi trasportare a zonzo solo per mettere mano su qualcosa degno di essere sottratto.

    Il discorso successivo sulle piante lo lasciò abbastanza indifferente. Egli infatti si intendeva solo di quelle da bruciare per meditare, entrare più facilmente a contatto con il proprio terzo occhio.

    Lavori nei pressi di Hogsmeade, dunque?- la domanda gli sorse spontanea, sentendolo parlare di Tre Manici e di lavoro - E' fin troppo lontana per i miei gusti. Sono un mago di città!

    Un piccolo ghigno si dipinse dopodiché sul suo volto, avendo mangiato altre pedine bianche. Era come se avesse preso il "via", ora che avevano giocato da qualche minuto.

    Sono un divinante, sia per i babbani che per i maghi. Ma con quest'ultimi sono meno misterioso. Non hai notato anche tu? - la domanda era certamente ironica, aveva infatti stuzzicato l'altro fin dall'inizio della loro conversazione - lavoro in una biblioteca esoterica qui a Londra. E' un posto dove i babbani vanno per cercare di capire di più la magia, farsi leggere le carte, e perché no, trovare una soluzione alle loro vite.

    E nella maggior parte dei casi erano persone disperate che avevano provato di tutto senza riuscire, dovendo per forza affidarsi a ciò che non era la prima scelta nella risoluzione del problema.

    Ti lascio il biglietto da visita della biblioteca, se ti sei incuriosito.

    Andy offriva consulenza divinatoria anche ai maghi, ma con strumenti molto più sofisticati e... beh magici.

    Zephyrus Greengrass
    Brandy: 2 bevute

    Esiti dadi: qui

    Risultati pezzi mossi: 12 -6 - 11

    Punteggio attuale: Zeph 1 - Andy 3
     
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    Oh guarda… non credo serva immaginarselo, chi come me ha provato le gioie dell’Ossofast sa bene quanto sia “entusiasmante” la sensazione di scomporsi e ricomporsi nell’arco di poco tempo.

    Disse rabbrividendo, seppur con naturale simpatia, al ricordo dei dolori e l’infinita noia d’essere costretti a letto mentre ci si ricomponeva come pezzi degli Scacchi Magici. D’altronde chi come lui voleva vivere all’avventura, sprezzante del pericolo, simili inconvenienti non solo potevano diventare l’ordine del giorno ma persino la prima delle voci sul conto della proprie spese.

    Sì, in effetti…

    Convenne stancamente col capo, che alla fine era tutto un dare e avere, uno sfruttarsi a vicenda, come quello stesso rapporto di simbiosi che piante e animale mettevano in pratica da secoli. Solo che in quel caso, ad aspettare i comodi dell’altra parte, era lui e certo non il Ministero, ma se non altro gli andava riconosciuto il merito per avergli permesso istruire una giovane quanto promettente mente e la possibilità di studiare meglio la natura nei pressi di Hogwarts.

    Lungo il tragitto, tra le altre cose, abbiamo anche incontrato e soccorso una piccola nidiata di Fate che abitavano un cespuglio farfallino ormai morente.

    Una breve parentesi nell’incarico principale e che tuttavia aveva apprezzato, a dispetto del tempo e della fatica che gli avevano portato via, soprattutto perché si era trattato di un vero, proprio e utile excursus per la studentessa che quel giorno lo aveva accompagnato.
    Per il resto dovette ammettere con sé stesso di non essere sicuro aver afferrato granché del discorso di Andy circa ispirazione, azione e via dicendo, ma poté comunque ammettere serenamente che aveva un che di affascinante. Lui era un tipo più pratico, terra terra, come quella che ogni giorno lavorava dentro le sue serre, motivo per cui nonostante tutto non si arrese a cercare di capire – nel suo modo concreto di percepire le cose – quale fosse il punto al suo primo quesito.

    Beh sì, è una modo interessante di vederla, senz’altro... - sgomitò un po’ fra le perplessità che quel ragionamento gli aveva instillato – Ma sì, insomma, nella sostanza diciamo… a che cosa ti porta l’ispirazione quando arriva? Creare qualche oggetto, dipinto, sfracellare i pezzi da gioco del tuo avversario?

    Domandò retorico mentre strizzava gli occhi nel vedere uno dei suoi pedoni ridotto a un grumo di trucioli e disfatta, ché la partita al momento non stava certamente volgendo a proprio favore, ma poco importava comunque giaccé che non si era aspettato nientedimeno fin dall’inizio.

    Proprio così. - annuì sentitamente, cercando altresì di concentrarsi sulle prossime mosse – Ed io uno giramondo, ma quando scelgo di fermarmi da qualche parte sono un mago da campagna tutta la vita!

    Ribatté con lo stesso sorriso compiaciuto dell’avversario, anche se forse nel suo caso era qualcosa di inevitabile vista la propria passione per la natura in tutti i suoi aspetti, ma non per questo meno genuino come sentimento.
    Fu molto interessante scoprire di cosa si occupava Andy, oltre che soddisfacente constatare che una parte di lui ci aveva visto giusto, annuendo in una mezza risata in risposta alla ultima domanda: meno misterioso sicuramente, eppure anche altrettanto enigmatico quando lo voleva, o forse era solo una sua impressione perché incapace di cogliere al cento per cento alcuni dei pensieri o ragionamenti altrui.

    Volentieri, dai qua.

    Prese fra le dita il bigliettino da visita, studiandolo forse più del necessario per la curiosità che gli aveva suscitato e al contempo curandosi di ricambiare l’attimo dopo con il proprio.

    Se mai avessi bisogno.

    Anche se probabilmente sarebbe stato più facile il contrario, ché dubitava Andy si sarebbe mai trovato nelle condizioni di chiedere un consulto erbologico. Mentre, diversamente, Zeph si trovava sempre, per una ragione o per l’altra, a chiedersi come sarebbe andato a finire uno dei tanti propositi.

    E dimmi, conosci per caso un certo Stormy? Anche lui pratica un po’ di Divinazione...

    Proferì con la convinzione, per quanto comune e affatto scontata, che in un campo del genere non fosse così difficile conoscersi a vicenda

    Idromele= 2 bevute
    Esiti dadi: #entry671467998
    - A partire dal prossimo post di Zephyrus si lancerà il d10 per fare scacco matto se 10.

    Risultato pezzi mossi: 1 – 11 – 10
    Punteggio attuale: Zeph 1 - Andy 3
     
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    Si era ormai fatto un'idea generale su cosa facesse Zephyrus, fra resoconti al ministero e salvataggi di creature magiche alle prese con altrettanta natura magica. Non era qualcosa che affascinava Ander, non era mai stato un grande empatico, ma rispettava comunque il lavoro onesto di chi, per propensione e probabilmente alta morale, si occupava di ciò che non fosse strettamente umano. Le differenze fra Andy e l'avversario si evidenziarono da lì a poco, in quanto quest'ultimo sembrava decisamente molto più pratico e incline a farla facile.

    Hem- quando l'ispirazione arriva mi può portare a diverse strade... - picchiettò il mento con due dita per pensare, o perlomeno ripescare ciò che NON lo aveva portato a compiere degli scippi - ho iniziato a fare e a collezionare disegni di passeggeri della metro che dormono dopo che mi sono accorto che una ragazza stava facendo la stessa cosa con me, mentre ero quasi dormiente.

    La cosa, a quel punto, poteva essere vista in due modi: in malo modo, cioè che Andy stava iniziando ad assumere una piega sempre più negativa, oppure in modo del tutto neutrale, se non buffo. C'era del positivo in quello? Forse dal punto di vista artistico si poteva considerare un buon allenamento, ma farlo all'insaputa di chi veniva ricalcato con carboncino all'interno di un taccuino era un'altra storia.

    E' stato d'ispirazione? Beh- ho pensato avesse del divertente e mi sono detto, perché no? Tuttavia mi tengo il tutto per me. E spostò la mano dominate dal bicchiere al taschino della camicia che conteneva evidentemente la raccolta di quei disegni. E invece te? Hai mai trovato l'ispirazione così?

    Andy stava nel frattempo avendo la meglio nel gioco, e nel vedere le proprie pedine darle di santa ragione a quelle dell'avversario si poteva avvertire un certo sadismo nella sua espressione in viso.

    Chi gira il mondo vive due volte, lo sapevi? - tra un'arachide tra i denti e il comando ai suoi scacchi, cercò di non perdere il filo del discorso - a me piacerebbe visitare Parigi. Trovo la città piena di... ispirazione. E poi mi farei delle chiacchierate interessanti con qualche divinante del posto.

    L'entusiasmo dell'altro sembrò quasi contagioso e con un sorrisetto anche Andy fiondò gli occhi sul biglietto da visita che gli veniva reso. Un erbologo poteva fare al caso suo se doveva rifornirsi di tutto ciò che doveva bruciare durante una seduta delle sue.

    Ti ringrazio. Dovresti farti leggere le carte un giorno. A meno che tu non sia scaramantico.

    Un nuovo possibile cliente? Forse sì, se lo aveva convinto a prendere con filosofia la vita. E con filosofia si intende la via misteriosa della divinazione.

    Uhm- Stormy? Non credo di persona, o me lo sarei ricordato.

    Se c'era una cosa in cui Andy era bravo era ricordarsi i nomi e associarli ad un volto. La stessa cosa succedeva con chi purtroppo veniva scippato. Ma d'altronde era uno dei motivi per cui lo faceva: avere con sé il ricordo di quella persona, che questo fosse positivo o negativo.

    esiti dadi: qui

    A partire dal prossimo post di Zephyrus si lancerà il d10 per fare scacco matto se 10.

    Risultato pezzi mossi: 2 - 9- 8
    Punteggio attuale: Zeph 3 - Andy 4
     
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    Ora che si entrava un po’ più in una dimensione pratica, e a lui affine, cominciava a capire meglio cosa intendesse Andy con la sua sottospecie di panegirico circa il significato dietro la parola “ispirazione”, che magari ancora non era assolutamente sicuro di aver afferrato appieno e che pure adesso sentiva di essere riuscito a non farsi sfuggire del tutto.

    Ehi, magari avevi fatto colpo.

    Suggerì alla fine del racconto, ché al suo posto probabilmente sarebbe seguito parlando con la diretta disegnatrice/interessata, fosse anche solo per sapere cosa l’avesse portata a ritrarlo senza necessariamente condurre le rispettive giornate altrove.

    Beh sì, curioso dai.

    Lui sapeva al massimo disegnare e riprodurre fedelmente ciò che riguardava piante o animali, ma diversamente non avrebbe preteso null’altro dalle sue pressoché inesistenti doti artistiche. Trovava comunque interessante prendere spunto da episodi del genere per farne un personalissimo passatempo, a dispetto di quanto i più potessero trovarlo o meno discutibile, certo non lui.

    Non saprei.
    In un certo senso, forse.


    Rispose con fare appena dubbioso al quesito, sia per non deconcentrarsi troppo dalla partita in corso, sia perché non era sicuro che fra i vari esempi che aveva in mente ce ne potessero essere di realmente calzanti o centrati con ciò che intendeva l’altro.

    Ora che mi ci fai pensare, durante un viaggio di gruppo in Guatemala ho mangiato una pizza preparata dentro il cratere di un vulcano.

    Degna ricompensa dei maghi del luogo dopo giorni e giorni di umide, stancanti e apparentemente interminabili esplorazioni all’interno di una delle riserva magiche di Alta Verapaz.

    Nei mesi successivi ho suggerito ai miei amici di provare a fare altrettanto sul fuoco di un Fiammagranchio: - e già cominciò a dover soffocare una risata al ricordo di ciò che ne era seguito - non è andata altrettanto bene.

    Quante ne aveva combinate durante i suoi viaggi, al punto ormai che anche adesso - stando fermo su suolo inglese - continuava ugualmente ad andare a braccetto con le più disparate delle avventure e disavventure al tempo stesso.

    No, devo dire che non lo sapevo.
    Anche se io più che vivere due volte ho rischiato di rimetterci la pelle un centinaio.


    Esagerò tanto per scherzarci assieme, malgrado a conti fatti fosse certo di aver rischiato la bacchetta e la mano che la reggeva almeno una dozzina di volte tutta.

    Naaah figurati, sai come si dice no?

    E che lo avesse saputo o meno poco importava, perché in entrambi i casi ci avrebbe pensato lui a rispondere alla sua stessa domanda.

    La scaramanzia porta sfortuna.

    Lanciò un occhiolino sfrontato alla propria affermazione, da sempre convinto che un gatto nero che attraversava la strada significasse una e una sola cosa soltanto, ovvero che stava andando dall’altra parte, punto.

    Dovresti, è uno in gamba. – al che spostò un’altra delle sue pedine sperando di non vederla andare in frantumi di lì a poche mosse – Secondo me andreste d’accordo.

    Era anche altrettanto vero che, fosse stato per lui, tutti potevano andare d’accordo con tutti senza alcuna distinzione. Dopotutto i rapporti con gli altri non erano certo una partita agli Scacchi dei maghi, dove da un momento all’altro ci si poteva aspettare di trovarsi una spada o un intero trono a spaccarti in mille pezzi.

    Idromele= 2 bevute
    Esiti dadi: #entry671583212

    Risultato pezzi mossi: 8 – 11 – 6
    Scacco matto: esito negativo
    Punteggio attuale: Zeph 3 - Andy 4
     
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    Un altro sorso di brandy sembrò costargli care alcune pedine che finirono per rompersi come una noce di cocco troppo matura caduta da una palma. Forse stava iniziando a calcolare male le mosse dell'avversario, oppure considerato che avessero iniziato già da un po', stava accusando la stanchezza.

    Pizza in un vulcano? Dev'essere stata un'esperienza elettrizzante. Ma come funziona esattamente - c'è una fornace dalla quale i vapori del vulcano salgono su o... ti basta mettere la pizza su una roccia incandescente?

    Gli era abbastanza difficile visualizzare la scena. Andy non era mai stato su un vulcano, figuriamoci mangiare qualcosa riscaldato sopra di esso. La cosa tuttavia non gli sarebbe dispiaciuta, sebbene era più il tipo da ritiri spirituali in riva al mare, su una spiaggia di sabbia finissima e bianca.

    Posso immaginare - ridacchiò anche il divinante, all'idea di una scoreggia fiammante da parte della creatura magica, ai soli fini di cuocere qualcosa - poteva essere un nuovo metodo culinario da prima pagina.

    L'episodio gli aveva ricordato che Andy sapeva al massimo cucinare del riso bianco e se andava bene delle verdure al vapore, ma solo perché gli era stato costretto impararlo.

    Devi essere un tipo temerario. Io rischierei la mia vita solo in casi eccezionali. Solo se davvero importa. Quello che fai, i tuoi viaggi, il fatto che tu ti metta in pericolo così spesso, è per qualcosa che importa davvero?

    La domanda era abbastanza profonda e al contempo il divinante iniziava a mostrarsi più interessato, a giudicare da come stava attento al viso dell'erbologo, alle sue espressioni, e alle parole che avrebbe enunciato da lì a poco.

    Questa la sapevo - e so anche che gli scettici sono i più superstiziosi. Che ironia della sorte.

    E tra i superstiziosi non poteva che esserci anche egli, che trovava sempre del significato in tutto ciò che accadeva, o che poteva accadere se si fossero concatenate delle situazioni.

    Dovresti presentarmelo. Se c'è la possibilità di andare d'accordo, sono il primo a farmi avanti.

    Pezzo dopo pezzo, i due si ritrovarono ben presto in una situazione di parità. Ora il gioco iniziava a farsi molto più complesso, ogni mossa poteva comportare la disfatta dell'altro.

    Brandy: 3 bevute
    Esiti dadi qui

    Risultato pezzi mossi: 13 - 8 - 1
    Scacco matto: negativo
    Punteggio attuale: Zeph 5 - Andy 5
     
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