Going under

Sala Comune Serpeverde

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar


    Group
    Serpeverde
    Posts
    62
    Location
    Maniero Caulfield, Galles

    Status
    Online

    [ Sala Comune - area biblioteca - seconda metà di aprile - pomeriggio]



    Era un pomeriggio della seconda metà di aprile, ed Axter aveva fatto ritorno in sala comune quando ancora mancava abbastanza tempo prima che si facesse ora di cena. Svariati compagni erano ancora in giro per il castello, chi a studiare e chi a svolgere attività di altro tipo con gli amici. Lui, invece, aveva deciso di ritirarsi ad un tavolino in disparte della sala comune, vicino all'area dedicata alla biblioteca. Invece di prendere uno dei libri presenti a disposizione per gli studenti, aveva davanti a sé della pergamena pulita, una penna di corvo ed una boccetta di inchiostro nero. Intingendo la punta nell'inchiostro, stava lasciando che la penna scorresse rapidamente sulla pergamena, tracciando parole con una grafia piccola ed ordinata, che quasi somigliava a quella di un libro stampato. Si trattava di una lettera per i suoi cugini, che non vedeva ormai da parecchio tempo e che, visti gli impegni dei due gemelli ed i casini che continuavano a succedere ad Hogwarts, non c'era mai davvero il tempo di sentire abbastanza di frequente.
    Chissà come se la stavano cavando? Sicuramente, gli avrebbero certamente dato del moccioso sentimentale, lo avrebbero preso in giro per aver pensato di mandare loro una lettera, ma ormai Axter conosceva i due gemelli abbastanza bene da sapere che, nonostante tutto, sarebbero stati felici di ricevere sue notizie. Aveva scritto qualche riga, nascondendo qualche insulto fra le righe. Era certo che anche quelli sarebbero stati ben graditi, sicuramente più delle cose "noiose" come eventuali convenevoli. Quindi aveva cominciato a raccontare aneddoti su cose che erano successe di recente, gossip su quei pochi elementi ancora rimasti a scuola che i suoi cugini potevano conoscere di nome, o su qualche professore che avevano avuto anche loro. Insomma, stava cercando di rendere la lettera interessante, sebbene non troppo lunga, perché i gemelli non si sarebbero mai presi la briga di leggere un testo troppo lungo.
    Si interruppe dopo un po', guardandosi intorno, per cercare di individuare chi altro si trovava in sala comune. Alcuni studenti li conosceva, altri li conosceva solo di vista o di nome, qualcuno dei più piccoli non era nemmeno certo di averlo mai visto prima, stupendosi di vederli in giro per la sala comune.

    Ma quelli siamo sicuri che siano Serpeverde? Giuro di non averli mai visti prima in vita mia!

    Rivolse quelle parole a nessuno in particolare, ma parlando in modo tale che potessero sentirlo gli studenti che aveva a non troppa distanza. Stava evidentemente parlando di un gruppetto di studenti del primo anno, che si trovavano vicino ad una delle finestre che affacciavano sul lago e parlottavano fra loro. Non si aspettava che qualcuno in particolare gli rispondesse, ma aveva sicuramente una certa curiosità di scoprire se per caso anche altri avessero avuto il suo stesso dubbio, o se si trattasse solo di lui. Ultimamente, aveva prestato talmente poca attenzione ai nuovi arrivi a scuola che, doveva ammetterlo, non aveva nemmeno seguito gli smistamenti, dunque tutto poteva essere.

    Gideon G. Greengrass
     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Serpeverde
    Posts
    633
    Location
    Bristol, England

    Status
    Online
    Aveva da poco salutato Everard, suo cugino, stessa Casa e stesso anno, che invece di seguirlo in Sala Comune aveva deciso di abbandonarlo ad un certo punto del tragitto per sparire da qualche parte. Non aveva voluto dirgli nulla e Gideon non aveva chiesto, preferendo farsi gli affari suoi e limitandosi quindi a concludere in solitaria quel viaggio di rientro dall’ultima lezione del giorno alla Sala Comune. Non mancava troppo alla fine dell’anno scolastico, e di tanto in tanto all’erede dei Greengrass tornava in mente il fatto avrebbe dovuto lasciare Hogwarts con due settimane di anticipo rispetto ai compagni, per iniziare a partecipare alle attività che gli Auror avrebbero previsto per fargli scontare la sua pena durante tutta l’estate. Non che fosse un pensiero che dimenticava e ciclicamente ricordava: di base veniva sovrastato da altre preoccupazioni, altre ansie, altre inquietudini, soprattutto in quell’ultimo periodo in cui sentiva la propria testa pesare dieci volte di più del normale, e quando la sera la poggiava sul cuscino nel tentativo di dormire questa partiva per la tangente senza dargli modo di spegnarla, tenendolo quindi con gli occhi aperti per tutta la notte senza cha riuscisse mai a dormire davvero. Ormai gli succedeva da anni, alcuni periodi erano peggiori, altri migliori, e se dall’inizio di quell’anno, nonostante tutto quello che era successo nei mesi precedenti, aveva paradossalmente avuto parecchie occasioni per mettere tutto quanto in pausa e riposare, da più o meno un mese a quella parte tutto era tornato esattamente come prima.
    Quando non aveva troppo da fare oppure aveva del tempo da perdere, il Serpeverde ne approfittava per mettersi a sfogliare libri di qualsiasi tipo e imparare qualcosa di nuovo o approfondire qualcosa che sapeva già. Quel pomeriggio aveva l’occasione di fare qualcosa del genere, motivo per cui bazzicava da qualche minuto nell’area biblioteca della Sala Comune dei Serpeverde. Non aveva nulla con sé se non la sua bacchetta, riposta nel portabacchetta sulla coscia ben visibile sopra la divisa scolastica con lo stemma verde-argento, e data le spalle al tavolino cui era seduto il ragazzo biondo che rispondeva al nome di Axter. Cui non fece troppo caso, almeno fino a quando non prese parola. Istintivamente si voltò a guardare il gruppo di ragazzini di cui stava parlando, o almeno era quello che gli era sembrato. Di base non avrebbe commentato le parole altrui, ma visto che non disprezzava così tanto il biondo quanto invece faceva con la maggior parte della popolazione scolastica si voltò verso di lui con un libro di Fox Mindmacer tra le mani, aperto circa a metà, segno del fatto che ne stava leggendo il contenuto per capire se facesse al caso suo o meno.

    Forse non sei abbastanza attento.

    Come al solito, non faceva niente per fare in modo di risultare simpatico una volta tanto, nemmeno per sbaglio.

    Sono primini, salvo rare eccezioni cominciano ad essere degni di nota dal terzo anno in poi.

    Aggiunse, ed era un chiaro tentativo di dirgli implicitamente che no, non era stato lui poco attento, ma semplicemente che i primini di base erano solo spaventati dalla vita e continuavano ad esserlo per un paio d’anni. Tutti erano stati primini una volta, di fatto quello era stato l’ultimo anno più o meno piacevole per Gideon.
    Che non disse altro, ma cercò comunque di allungare lo sguardo verso la pergamena del compagno, giusto per dare un’occhiata a quel che stava scrivendo. Quello magari poteva essere interessante sul serio.

    Axter H. Caulfield!
     
    .
  3.  
    .
    Avatar


    Group
    Serpeverde
    Posts
    62
    Location
    Maniero Caulfield, Galles

    Status
    Online
    Quando aveva fatto quel commento, che non era riuscito a tenere completamente per sé, Axter non era esattamente certo che qualcuno potesse sentirlo. Ed anche se qualcuno lo avesse sentito, non si aspettava certamente una risposta. Rimase sorpreso, quindi, quando qualcuno rispose, ed ancora di più nel notare chi fosse stato a pronunciare quella risposta. Si trattava di una figura con cui non aveva avuto molto a che fare, nel corso degli anni, ma che conosceva quel tanto che bastava per sapere come scambiare con lui qualche convenevole, oltre a conoscere qualche gossip che girava per la scuola sul suo conto.
    Sentite le parole che il Greengrass aveva menzionato riguardo ai primini, Axter non poté fare a meno di accennare un sorriso divertito. In effetti era vero, erano ben pochi coloro che si distinguevano davvero per qualcosa durante i primi anni di scuola. Era solo dopo che iniziavano a diventare volti noti, o ad essere in qualche modo degni di ricevere attenzioni da parte degli studenti più grandi.

    In effetti non hai tutti i torti. Più avanzo con gli anni scolastici, più gli studenti dei primi anni perdono di interesse ai miei occhi.

    Non poteva fare a meno di concordare con le parole dell'altro, quindi. Lanciò un'occhiata sul libro che l'altro aveva in mano, giusto per cercare di capire se fosse qualcosa che potesse interessare anche lui, e solo a quel punto notò che anche l'altro ragazzo aveva fatto lo stesso con lui, cercando di buttare un occhio sulla pergamena che Axter stata scrivendo. Il biondo non fece nulla per nascondere la missiva, che si poteva chiaramente vedere fosse indirizzata a Jack e Matt, i suoi cugini. Sicuramente, l'altro doveva sapere chi fossero, visto che avevano frequentato il settimo anno di scuola quando lui era al primo, e si erano di certo distinti non solo per le abilità nel Quidditch, ma anche per la quantità di scherzi, dispetti e danni che avevano combinato in giro per la scuola. Insomma, non si trattava certamente di un documento chissà quanto segreto.
    Ora che stavano avendo una specie di conversazione, sebbene non ancora particolarmente articolata, Axter lasciò completamente perdere la stesura della lettera, che avrebbe potuto riprendere in un secondo momento. Lasciò quindi che lo sguardo vagasse sulla figura del Greengrass per alcuni istanti.

    Certe volte mi viene da pensare a quanto si assurda la velocità con cui vanno avanti gli anni scolastici. A volte sembra quasi non ci sia abbastanza tempo per raggiungere tutti gli obiettivi che ci si sono prefissati, non trovi?

    Quello era un commento quasi casuale, che gli era venuto in mente sul momento. Da persona estremamente ambiziosa, infatti, una sua grande preoccupazione era quella di non riuscire a raggiungere tutto ciò che voleva ottenere, cosa che lo inquietava sia per una questione di soddisfazione personale, sia perché era terrorizzato al pensiero di deludere le aspettative di sua madre.
     
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Serpeverde
    Posts
    633
    Location
    Bristol, England

    Status
    Online
    Erano rare invece le volte che Gideon interagiva con qualcuno che non fosse nella sua ristrettissima cerchia, e quando capitava era sempre per questioni poco piacevoli – per chi aveva a che fare con lui, ovviamente. Ed era un gran peccato, perché l’erede dei Greengrass poteva essere davvero un ragazzino qualsiasi che si godeva la sua adolescenza con tutti i suoi lati positivi e negativi, invece si portava dietro quell’aura scura, quell’ombra dietro cui viveva, che non soltanto allontanava chiunque ma non gli permetteva nemmeno a lui stesso di avvicinarsi a nessuno. Perché inibiva qualsiasi istinto, qualsiasi necessità di quel tipo, facendogli credere che non avesse bisogno di nulla e nessuno per sopravvivere.
    Si limitò ad annuire alla risposta del biondo, che tuttavia aveva detto l’esatto opposto di quel che invece aveva detto lui. Non disse nulla al riguardo però, ché non sembrava essere un discorso abbastanza interessante per lui che credeva di possedere un intelletto fin troppo raffinato per certe cose – ma fin troppe erano le convinzioni che Gideon aveva di sé stesso, talmente tanto pieno di sé che tendeva a sopravvalutarsi sempre ed in qualsiasi ambito – mentre cercava invece di gettare occhiate a quel che il giovane stava scrivendo. Individuò due nomi, ma se pure aveva conosciuto in passato i cugini di Axter di certo in quel momento non se li ricordava. Ammesso che avesse ricordi di qualche tipo del suo primo anno scolastico, questi erano stati necessariamente offuscati da quel che era accaduto giusto poco prima della fine dell’anno scolastico e che poi aveva segnato tutto il resto della sua vita fino a quel momento.
    Appreso che si trattava di qualcosa di personale dell’altro, si disinteressò tornando con le iridi nocciola sul proprio libro. E stava per voltarsi e tornarsene a farsi gli affari propri, quando il ragazzo del quinto anno si rivolse di nuovo a lui ma in maniera diretta. Si rese conto di aver ascoltato comunque passivamente le sue parole mentre leggeva, motivo per cui si lasciò sfuggire dalle labbra un lieve sbuffò e le labbra si piegarono appena in un sorrisetto sarcastico. Velocità con cui passavano gli anni scolastici? A lui sembrava di frequentare Hogwarts da almeno dieci anni. Ma evitò di dirlo, decidendo invece di chiedere altro.

    E quanti obiettivi ti sei prefissato da temere di non riuscire a raggiungerli in sette anni, Caulfield? E quali sono, soprattutto.

    Lo osservò con aria giudicante, con tutta l’aria di chi voleva ascoltare la risposta a quella domanda per i propri scopi. Sempre criptico e vagamente inquietante, era sempre difficile capire cosa ci fosse dietro il suo sguardo cupo, cosa vagasse per quella mente perennemente affollata e caotica.

    Edited by Gideon G. Greengrass - 30/4/2024, 22:35
     
    .
  5.  
    .
    Avatar


    Group
    Serpeverde
    Posts
    62
    Location
    Maniero Caulfield, Galles

    Status
    Online
    Parte del discorso non poté fare altro che cadere, perché nonostante tutto, Axter non aveva detto altro che ovvietà. Questioni che, in realtà, non sembravano davvero necessitare una risposta. Se avesse continuato lungo quel tracciato, sarebbe sembrato semplicemente un ragazzino scemo che cercava ti attirare l'attenzione di Gideon Greengrass. Ed Axter non era affatto quel tipo di persona. Certo, aveva sempre interesse ad avvicinarsi a figure che gli sembravano potenzialmente interessanti, ma non era disposto a perdere la dignità per questo. E se il Greengrass per qualcuno era diventato una figura oscura e da allontanare, per via del suo arresto l'anno precedente, agli occhi di Axter invece aveva solo acquisito punti positivi. Lui che, se solo avesse potuto, avrebbe dimostrato apertamente quello che pensava della gente che frequentava Hogwarts con lui, ma era stato cresciuto con l'insegnamento di mantenere sempre le apparenze, a prescindere da ciò che pensava, e quindi avrebbe fatto esattamente questo: messo su un sorriso, recitato vacue frasi di natura neutrale, e si sarebbe mimetizzato fra la folla, per quanto riguardava gli ideali. Quindi non avrebbe mai detto a Gideon Greengrass che lo ammirava, ma avrebbe volentieri provato ad avvicinarlo. Ora che ci era riuscito, però, c'era un limite a tutto: non avrebbe parlato delle nuvole in cielo pur di parlare con lui!
    Sembrava che stessero tornando ognuno a farsi gli affari propri, quando Axter fece un altro commento. Un commento che, a dire il vero, era difficile definire se fosse diretto più a se stesso o all'altro ragazzo. Tuttavia, le sue parole sembrarono aver attirato l'attenzione del Serpeverde più grande, che andò a fargli una domanda per indagare maggiormente sulla questione. Axter non sarebbe di certo sceso nei dettagli, ma qualcosa poteva assolutamente dirlo.

    I miei obiettivi sono molti, ma non intendo andare a raccontarli in giro. Quello che posso dire è che ho una madre molto esigente, e non intendo deludere le sue aspettative. Il mio primo punto sulla lista, quindi, è eccellere in tutte le materie. Voglio che tutti i professori mi vedano come uno studente modello, così che questa facciata mi permetta di fare esattamente quello che mi pare.

    Quella fu più che altro un'introduzione a quello che doveva essere il vero centro della risposta: le sue ambizioni. Ma i due ragazzi non erano abbastanza in confidenza perché Axter si sbottonasse riguardo alle sue idee di controllo, a come avrebbe voluto essere potente e famoso, a come avrebbe voluto rendere la sua famiglia orgogliosa ed il nome dei Caulfield importante. Non disse nemmeno che avrebbe voluto cancellare dalla mente di tutti il pensiero che lui potesse essere figlio di un babbano, o peggio ancora di un incesto tra fratello e sorella, dicerie che lo avevano seguito parecchio durante i primi anni di scuola, e che poi avevano smesso di circolare alle sue spalle principalmente perché aveva smesso di essere l'argomento del giorno e la gente si era stufata di parlare di lui. Eppure, questo desiderio di liberarsi dell'onta del modo in cui era stato trattato al primo anno era abbastanza implicito, visto e considerato che aveva detto di voler eccellere per poter fare quello che voleva. Eccellere voleva dire anche essere libero da prese in giro ed insulti, sebbene non ne avesse sentito uno da anni, almeno rivolto in maniera diretta, poi chissà cosa gli veniva detto alle spalle. Su cosa volesse dire il fare quello che gli pareva, invece, non si espresse minimamente. Quello erano assolutamente affari suoi, e qualcosa che avrebbe potuto rivelare ad un'altra persona solo dopo essersi accertato in ogni modo possibile che si potesse fidare, e che non sarebbe stata utilizzata contro di lui.
     
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Serpeverde
    Posts
    633
    Location
    Bristol, England

    Status
    Online
    Non poteva avere idea, Gideon, di quale fosse l’opinione che Axter aveva di lui. Se avesse perso tempo a cercare di capire cosa tutti gli studenti e le studentesse di Hogwarts pensassero della sua persona, probabilmente avrebbe perso intere giornate a fare solo e soltanto quello. Non un’attività particolarmente interessante, allo stesso tempo presupponeva già che la maggior parte della popolazione studentesca della Scuola di Magia e Stregoneria lo odiasse e pensasse che fosse una pessima persona. Su quest’ultimo punto in fondo non avevano tutti i torti, anzi, non ne avevano affatto.
    In ogni caso, aveva deciso di approfittare del commento fatto dall’altro per provare a fare un po’ di conversazione randomica. Non era troppo da lui, anzi, non era affatto da lui, ma non aveva ancora classificato ed inquadrato alla perfezione il Caulfied, di conseguenza quest’ultimo aveva del margine per rientrare nella ristrettissima cerchia di persone che Gideon non disprezzava. E magari, chi poteva dirlo: si sarebbe potuto rivelare un alleato o qualcosa del genere. Era pur vero però che gli aveva lanciato quella provocazione un po’ più come una presa in giro che per reale interesse dei confronti dei suoi “obiettivi”, per quanto in un modo o nell’altro era curioso di capire con chi aveva a che fare.
    Infatti, quando lo sentì dire che il suo scopo primario era dare l’idea di essere uno studente modello per fare quello che gli pareva, Gideon decise che avrebbe voluto approfondire quel punto.

    E cos’è che vorresti fare che le tue condizioni attuali non ti permettono di fare?

    Era evidente che Axter avesse qualche tipo di intento nascosto, motivo per cui gli pose quella domanda abbassando il tono di voce. Poco importava che non avessero abbastanza confidenza, Gideon sapeva di essere abbastanza carismatico e bravo nell’orazione che magari sarebbe riuscito a smuoverlo un po’ di più e a fargli dire qualcosa di interessante.

    Sto cercando di capire se sei un tipo interessante o meno.

    Glielo disse chiaro e tondo, dopo averci pensato giusto qualche istante, perché immaginò che sentirsi dire una cosa del genere potesse essere una specie di gratificazione per il ragazzo biondo, rendendolo così più incline a parlare.
     
    .
  7.  
    .
    Avatar


    Group
    Serpeverde
    Posts
    62
    Location
    Maniero Caulfield, Galles

    Status
    Online
    Se per qualcuno avere una conversazione con Gideon Greengrass poteva essere un motivo per provare paura, per Axter non era affatto così. Al contrario, trovava interessante quella misteriosa figura. Lo aveva sempre visto come un ragazzo con cui sarebbe potenzialmente potuto andare d'accordo, ma dopo che si era diffusa la notizia del suo arresto, chiaramente aveva scalato rapidamente la sua personalissima classifica di gradimento. Insomma, come poteva essere il contrario?
    Non era intenzionato a raccontare tutto quello che aveva in progetto di fare durante i suoi anni scolastici, eppure voleva fare qualcosa che far capire all'altro che appoggiava le sue idee. Il tutto, ovviamente, senza mai dire apertamente e ad alta voce quali fossero gli ideali che seguiva. Per questo motivo, quando le domande del compagno più grande andarono a puntare sul cercare di convincerlo a sbottonarsi, Axter si morse leggermente il labbro inferiore. Per qualche istante, sembrava stesse ponderando sulla risposta da dare. Ma per quanto a volte fosse ancora un po' ingenuo, per via della sua giovane età, non era stupido e sapeva che rischi avrebbe corso se avesse espresso liberamente quello che pensava davvero.

    In questa scuola, ci sono sempre orecchie da qualche parte. Possono essere studenti, quadri, fantasmi, ma c'è sempre qualcuno che ascolta, perciò non trovo saggio menzionare apertamente alcuni dei miei obiettivi.

    Cominciò prima di tutto a far presente questo, che non avrebbe detto nulla apertamente per paura di finire nei guai. E quella premessa poteva voler dire una sola cosa: che ciò che desiderava ottenere non fosse esattamente legale. Ma poi si sporse di qualche centimetro in direzione dell'altro, abbassando il tono della voce proprio come aveva fatto anche il Greengrass.

    Se c'è qualcuno in questa scuola che può capire senza io che dica una parola, però, penso che potresti essere tu.

    Dichiarò poi questo, lasciando capire chiaramente che si riferisse alle ragioni per cui l'altro era stato arrestato, ma ovviamente senza mai dirlo in maniera esplicita. Non avrebbe mai accettato di essere coinvolto in qualcosa che avrebbe potuto rischiare di metterlo nei guai. Quando gli Alfieri Rossi avevano attaccato il treno, all'inizio dell'anno precedente, lui si era unito al casino tanto per divertirsi, ma poi non aveva mai più espresso un singolo giudizio riguardo a quel gruppo o alle sue azioni, per non essere ritenuto coinvolto. Tuttavia, il suo obiettivo era quello di ripulire la scuola e tutto il mondo magico da chi non meritava di esserne parte, arrivando prima o poi a sfruttare gli eventi del Felix-Gate per ottenere una totale supremazia dei maghi Purosangue su tutto il resto della popolazione mondiale. Non di certo qualcosa che si sarebbe potuto ottenere dall'oggi al domani, ma Axter era ambizioso, sebbene molte delle sue ambizioni non le rivelasse pubblicamente.
     
    .
  8.  
    .
    Avatar


    Group
    Serpeverde
    Posts
    633
    Location
    Bristol, England

    Status
    Online
    Non si aspettava, Gideon, che potesse esserci qualcuno tra le mura di quella scuola che non avesse un’opinione negativa di lui. Tranne pochi eletti, certamente, ma l’erede dei Greengrass era fermamente convinto che tutti lo odiassero o che pensassero che fosse una persona orribile – cosa vera, per altro, di conseguenza era anche un po’ una giustificazione per non impegnarsi a cercare di creare attorno a sé un giro di contatti utile a sopravvivere tra quelle mura.
    Non poteva immaginare che Axter non facesse parte di quella lista di persone che non lo vedeva di buon occhio, che non avevano mai avuto troppe occasioni per parlarne e di conseguenza un modo perché il biondo manifestasse quel suo non-odio nei suoi confronti.
    Gideon stava volutamente cercando di provocarlo, per vedere se fosse riuscito a strappargli qualche parola in più da quel discorso che all’inizio era partito un po’ come un modo per prendersi gioco di lui, ma poi poco dopo si era trasformato in qualche di un po’ più interessante. Tanto che si era ritrovato ad assottigliare lo sguardo nell’osservarlo, nel tentativo di studiarlo, di capire quante più cose possibili di lui.
    Axter aveva ragione: ad Hogwarts anche i muri avevano le orecchie e questo lo sapevano bene tutti. Non soltanto in maniera letterale, vista la quantità di quadri magici appesa ai muri, che però erano un problema non da poco. E già il fatto che il ragazzo non fosse un completo stupido a non saperlo gli faceva ben sperare sul tipo di persona che aveva davanti. Ma furono le sue parole successive, in un certo senso, a colpire nel segno. Perché se il biondo aveva cercato di mandargli un messaggio, Gideon era abbastanza certo di averlo colto.
    Allora chiuse il libro, senza nemmeno preoccuparsi di tenere il segno della pagina – non gli importava più di tanto. Si fece ancora più vicino a lui così che potesse parlare a bassa voce senza che troppe orecchie indiscrete li ascoltassero.

    E allora perché te ne stai qua con le mani in mano?

    La domanda del secolo. Che poteva significare tutto e poteva significare niente, e a seconda di come Axter avrebbe risposto, l’erede dei Greengrass si sarebbe fatto la sua idea di lui. Lo sguardo nocciola puntato sul volto dell’altro, a volervi leggere molto più di quanto lui non gli concedesse. A cercare di capire cosa avrebbe colto, il Caulfield, della sua domanda.

    Fatica: -0.5 10/10 (Memoria Tecnica)
     
    .
7 replies since 20/4/2024, 11:42   79 views
  Share  
.