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Edited by Donna Mason - 27/8/2023, 10:28 -
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Ilvermorny - 14 febbraio 2014
Ai tempi della scuola, Donna non era poi così tanto diversa da come sarebbe diventata dieci anni dopo, né da come chiunque, guardandola scrivere per la Gazzetta del Profeta, si sarebbe potuto immaginare che fosse dieci anni prima: girava per i corridoi di Ilvermorny con la divisa di migliore fattura sul mercato, i capelli sempre ordinati, un grazioso cerchietto sempre di colore diverso sul capo e due sue compagne di classe a seguirla ovunque andasse come fossero due cagnolini ammaestrati. Camminava guardando tutti dall'alto al basso, col tipico atteggiamento di chi sa di essere la reginetta del ballo. E in fondo come biasimarla? Era profondamente stimata da tutti i suoi professori, amata o temuta dalla stragrande maggioranza dei suoi compagni, ed era la Caporedattrice del giornalino scandalistico più famoso di Ilvermorny, "Salotto di Donna". Il suo futuro di successo era in pratica già scolpito sul marmo.
Nel 2014 era al suo sesto anno di studi. Aveva ricevuto la riconferma come Prefetto dei Serpecorno anche per quell'anno, e già si vociferava di aula in aula che l'anno dopo sarebbe stata scelta come Caposcuola, carica scolastica più importante tra tutte.
Per il terzo anno di fila, Donna aveva istituito il "Oh my galleon Valentine", un ballo scolastico per la giornata degli innamorati col fin di raccogliere i fondi necessari a mantenere il suo giornalino scolastico così per come lo aveva pensato: interviste, feste private, autocelebrazioni e quant'altro; tutte cose che costavano, ma non più di quello che la sua iniziativa riusciva sempre a racimolare. Si trattava di un ballo scolastico a cui si poteva partecipare pagando un solo galeone; una volta versata la quota bisognava compilare un foglio che testava la propria personalità e in base ai risultati ottenuti da tutti i partecipanti si combinavano le coppie. C'erano soltanto due regole: la prima era che non si poteva in alcun modo cambiare partner, non importavano antipatie o preferenze di altro genere; la seconda era che non si poteva sapere l'identità del proprio compagno fino alla sera del quattordici febbraio stessa.
Così, facendo leva sulla stima che i docenti nutrivano nei suoi confronti, Donna riusciva sempre a convincerli a lasciare che la Sala Grande venisse sfruttata per l'occasione. E anche nelle decorazioni non badava a spese, sfruttando i fondi che il giornalino le dava e gli avanzi del ballo dell'anno prima: i tavoli erano spinti lungo le pareti e su di essi vi erano pietanze di ogni genere, tutte con qualche decorazione rosa; al centro c'era la pista da ballo, illuminata da giochi di luce magica che proiettavano sul pavimento centinaia di piccoli cuori; dal soffitto, petali di rosa incantati cadevano in continuazione, svanendo però subito prima di arrivare tanto in basso da infastidire gli studenti; in fine, là dove c'era il tavolo degli insegnanti, Donna aveva fatto mettere degli archi incantati a suonare lenti di ogni genere e cultura.Naturalmente anche lei avrebbe partecipato alla grande serata, e non solo: sebbene fosse l'organizzatrice aveva comunque compilato il test, certa che come ogni anno sarebbe stata accoppiata a Nathaniel Colby, uno studente del settimo anno con cui Donna aveva un flirt da diverso tempo, mai però concretizzato in qualcosa di più di un bacio o due. Per l'occasione si era ovviamente fatta fare un vestito su misura: rosso e lungo, pieno di balze e leggermente più corto davanti, così da scoprire le scarpe col tacco che già a quell'età metteva ogni volta che poteva. Al collo portava una collana di rubini e i capelli li aveva sistemati all'indietro con un fermaglio argento. Si sentiva bellissima ed era certa di esserlo.
Donna fu ovviamente la prima ad arrivare, un po' perché era giusto così essendo l'organizzatrice della serata, un po' perché le piaceva vedere le coppie formarsi, tentando di capire dagli sguardi chi fosse contento del proprio match e chi invece non lo era. Erano i ragazzi a dover trovare la propria dama: all'ingresso veniva detto loro chi fosse e poi dovevano dirigersi da lei e portarla sulla pista da ballo in autonomia; per quanto riguardava le coppie maschio-maschio o femmina-femmina, veniva semplicemente scelto uno dei due a cui dire il nome dell'altro.
Lei sperava quindi che Nathaniel si facesse vivo presto, ché aveva una voglia matta di ballare con lui. Tutto era perfetto.SPOILER (clicca per visualizzare)Eustace H. Rowan
Il pv di Donna giovane non poteva che essere Blair Waldorf, sorry non sorry -
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Felix Felicis GDR e… Le Disgrazie della Sparks
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Partecipo -
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Punti Post o Galeoni disponibili: 29
Da spendere in: Occlumanzia liv.5 -
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Articolo
Avendo scritto altri tre articoli (1, 2, 3), ottengo anche 0.5 popolarità. -
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Benvenuta!
Col mio studente, Christian, avremo modo di ruolare presto on game. Nel frattempo attendo di leggere la tua scheda
p.s. Purtroppo non sei stato fortunato con lo smistamento (
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Quando fu portato il Pensatoio, Donna insieme ad altri lo raggiunse per poter guardare il ricordo preso da Joshua. Una volta terminato e retratto il volto, la strega iniziò a riflettere su alcuni dei particolari che era riuscita a notare, ma non disse niente al gruppo, attendendo ulteriori informazioni che potessero in qualche modo aiutarla a confermare i suoi sospetti.
Si fece quindi da parte, iniziando ad osservare i suoi colleghi come fosse semplice spettatrice di quella vicenda: erano tanti a lavorare su un singolo soggetto, sarebbe stato banalmente impossibile che tutti quanti facessero sempre qualcosa. Così posò gli occhi su Brodir, di cui ascoltò la descrizione del tatuaggio, su Drake, che sembrava aver avuto un'idea interessante, e poi su Helia, che aveva deciso di aiutare il Rosier.
L'ultima strada, quella seguita dai due Mentalisti, pareva aver dato il riscontro più utile. Era chiaro agli occhi di tutti che Carlotta fosse terrorizzata all'idea di aver deluso l'uomo col tatuaggio, e questo non poteva significare altro se non che ci fosse qualcuno a manovrare la strega. Persino lei, che si era erta ad attivista emancipata e determinata, probabilmente non era altro che un burattino tra le mani di personalità ancora nascoste nell'ombra. Questo faceva riflettere molto sul fatto che le apparenze ingannassero molte volte, ché chi si sarebbe mai aspettato una cosa del genere? Persino lei aveva scritto della Pinkstone come fosse uno spirito libero la cui indipendenza era temibile, ma adesso tutte quelle certezze, tutte quelle parole, le sembravano sprecate. Sperava di aver inteso male, ché se davvero fosse stato così allora c'era un criminale a piede libero, ma temeva di non farlo.
Era una questione interessante, ma alla Mason proprio non venne in mente come lei avrebbe potuto contribuire: Coral approfittava della distrazione di Carlotta per leggerle nella mente, mentre altri due giocavano ad un gioco di ruolo; per lei era difficile anche solo avvicinarsi alla Pinkstone, figuriamoci averci a che fare direttamente. Rimase quindi in disparte, attenendo nuovi sviluppi.SPOILER (clicca per visualizzare)Non fa un caiser. -
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Ascoltando Lulu parlare, Donna si dipinse sul folto un sorrisetto beffardo. Capì immediatamente il concetto a cui la strega voleva alludere, ma non le avrebbe retto il gioco in quel labirinto di metafore. Alla Mason piaceva essere chiara, specie se ciò avrebbe potuto dare fastidio alla cugina.
Non avrai mica avuto problemi con la Mafia russa...
Ovviamente alzò la voce sulle ultime due parole, ché se c'era l'occasione che Lulu fosse tolta di mezzo senza che lei dovesse fare niente allora perché non avrebbe dovuto coglierla? Certo era che non voleva che morisse, o almeno non lo voleva sempre, ma se fosse sparita per qualche mese non le sarebbe dispiaciuto affatto. Anche perché già immaginava quanti articoli avrebbe potuto fare sulla vicenda e quanta popolarità questo le avrebbe dato.
Quando nominò Rita Skeeter, Donna capì immediatamente dove volesse andare a parare. Era chiaro a tutti che lei non fosse la Caporedattrice, ma lo era altrettanto che si stesse impegnando per raggiungere vette quanto più alte possibili: era una delle giornaliste più presenti sulla scena, e continuando di questo passo avrebbe sicuramente ottenuto presto dei riconoscimenti importanti. Tempo al tempo, insomma, ché lavorava alla Redazione da nemmeno due anni.
Ma certo. In fondo ho soli venticinque anni ho tutto il tempo per attendere un successo che inizia già a piovermi addosso. Ne avessi dieci in più già sarebbe un problema più grande.
E, guarda caso, Lulu ne aveva anche più di dieci in più, e ovviamente il riferimento di Donna non era stato affatto casuale. Ma, anche in questo caso, non le sembrava di aver detto niente di falso: era ovvio che una persona più giovane poteva permettersi di essere più indietro nell'ambito lavorativo di quanto potesse permettersi una persona più in là con l'età, e questo per un semplicissimo fatto temporale. Il punto, comunque, era che Donna fosse più avanti di Lulu nonostante fosse più giovane, e voleva che la Sparks lo capisse per bene, ché per lei era un concetto cristallino.
Bevve un altro sorso di Vino Elfico subito dopo aver brindato con la cugina, per poi proseguire.
Allora, a quando è previsto il tuo grande debutto?
Sai... in questi giorni sto pensando al mio discorso. Credi che sia opportuno raccontare delle tue sfortune e fortune in amore?
Domandò bevendo un sorso di Vino Elfico, come se non fosse pronta a lanciare un'altra - l'ennesima - bomba a mano. Donna non si curava affatto di come Lulu potesse prendere le sue parole, ma anzi più pensava che ci potesse rimanere male più le pronunciava con gusto.
Posò il bicchiere sul bancone, sistemandosi poi con rapidità la coda di cavallo.
Insomma, parlare di come Lulu è diventata la proprietaria di questo posto sarebbe interessante. Ma a pensarci bene credo che nessuno voglia un capo che crede che “fin che morti non ci separi” significhi "fino all’happy hour".
Lulu aveva avuto così tanti mariti che Donna non riusciva nemmeno più a tenerne il conto, e questo era un po' un segno di instabilità, di disequilibrio. Con ciò non intendeva dire che Lulu fosse instabile mentalmente - non che non lo pensasse -, ma che per essere un leader bisognava essere affidabili, e se una persona non sapeva nemmeno tenersi il marito per più di tre mesi come poteva sperare di mantenere una locanda e di farla diventare di successo? Era impossibile, ma finché lo pensava solo lei non c'era problema; le conveniva, però, che non lo iniziasse a pensare anche il personale e la clientela. Questo dipendeva molto anche dall'articolo di Donna, e la sensazione di avere il prestigio di un locale tra le sue mani le dava un'inebriante sensazione di potere.
Ma non voleva soltanto criticare Lulu, non poteva farlo così liberamente, quindi una piccola precisazione le sembrava d'obbligo.
E lo dico per te, Cugina, perché ti voglio bene.
Sorrise amorevolmente guardando Lulu dritta negli occhi, chiedendosi se fosse abbastanza convincente. Era ovvio che non nutrisse chissà che affetto nei confronti dell'altra, e di certo non bastava dirglielo per farle pensare che fosse vero; anche perché dirlo dopo averla velatamente presa in giro non lo rendeva poi così credibile.SPOILER (clicca per visualizzare)SCUSASCUSASCUSASCUSASCUSA -
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Intervista agli Studenti
Donna Mason: 9 (2 evento doppi PP, 1 evento BOH)
Gideon Greengrass: 6 (1 doppi PP, 1 BOH)
Thomas Foster: 6 (2 doppi PP, 1 BOH)
Celine Baxter: 4
Winter Bailey: 5 (2 doppi PP)
FW: "Il Giornalista"- Livello Facile [0.5 prestigio e 1.5 punti post a post]
Note: 45 MINUTI PER SEGNALARE UNA ROLE -
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Totale Galeoni accumulati: 160
Edited by Donna Mason - 16/8/2023, 00:25 -
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Celine era tra tutti i suoi ospiti la studentessa con cui riusciva meno a trovare un dialogo. La trovava spocchiosa e fuori luogo, il tipico atteggiamento di chi crede di fare un favore al mondo semplicemente esistendo. Ma a Donna dell'esistenza della rossa non poteva interessare di meno, ché a lei bastava fosse disposta a rispondere alle sue domande; ma lei non faceva nemmeno quello, e questo non fece altro che infiammare ancora di più l'astio che in quel momento stava provando per quella mocciosa insolente.
Si aspettava qualcosa di diverso, aveva detto, eppure Donna non poteva vedere come. Le interviste erano fatte così: la giornalista faceva domande e l'ospite rispondeva, così funzionava e così aveva sempre funzionato; ma era un dato che avevano tutte le persone mature, ché ad Eunomia non aveva avuto bisogno di spiegare come dovessero andare le cose. Celine credeva forse di ritrovarsi in una corsa ad ostacoli? Di sicuro no, e allo la Mason non riusciva proprio a capire di cosa si stesse così insistentemente lamentando.
Per quanto la riguardava, la Grifondoro non aveva fatto altro che prendere il posto di qualcuno che di certo le avrebbe fatto usare il suo preziosissimo tempo in modo migliore.
Abbiamo finito.
Congedò Celine con freddezza, senza nemmeno seguirla con gli occhi mentre lasciava quella stanza.
Gli intervistati che vennero dopo arrivarono in orario e snocciolarono, chi più e chi meno, informazioni che su un articolo di giornale sarebbero state meravigliosamente bene.
Una volta che il suo ultimo ragazzo uscì dalla stanza, Donna si prese qualche momento per chiudere gli occhi e tirare un sospiro: come prima esperienza con i ragazzi era andata discretamente bene, anche se dialogare con persone così giovani non era sicura facesse proprio per lei. Se in futuro avesse avuto nuovamente bisogno di una mano a reperire informazioni dall'interno lo avrebbe certamente fatto, ma per il momento si poteva dire soddisfatta così.
Riordinò le sue cose ed uscì dalla stanza, pagando quanto doveva al bancone e smaterializzandosi una volta uscita dal localo, diretta alla Redazione della Gazzetta del Profeta.Chiusa
SPOILER (clicca per visualizzare)Scusate per i ritardi vari!
Io vi ringrazio tanto per la partecipazione, a me ha fatto molto piacere provare questo nuovo "format"... spero sia piaciuto anche a voi -
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Benvenuta, felice di averi tra noi
Prenditi il tempo che ti serve per creare la scheda del tuo PG, ma spoilera almeno se sarà adulto o studente
Ci beccheremo in entrambi i casi on game senza dubbio :3 -
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Gideon G. Greengrass
Gideon voleva fare il giornalista in futuro, e, visto com'era andato quel loro primo incontro, la strega non poteva che approvare quell'idea. Era quindi certa che prima o poi, una volta scalata anche lei la piramide sociale della Redazione, lo avrebbe preso con sé tra la sua troupe di giornalisti più fidati; in fondo già le era tornato utile a quindici anni, figuriamoci a venti o via di lì.
Quando sarà il momento la porta del mio ufficio sarà aperta.
Lo guardò con un sorriso compiaciuto, immaginandolo tra un paio d'anni a bussare alla porta del suo ufficio, sperando di ritrovarla in un ruolo decisamente più importante di quello di semplice giornalista.
Ma Donna dava per scontato che prima di allora si sarebbero visti altre volte: i suoi interventi le erano piaciuti moltissimo, e la sua tendenza a sbottonarsi così facilmente le sarebbe potuta tornare utile in futuro. E se per qualsivoglia tirocinio sarebbe stata lei ad attendere il gufo di Gideon, per quelle questioni lo avrebbe contattato direttamente lei.
Ciao, Gideon.
Il suo primo intervistato era stato un successo, e adesso Donna non poteva che sperare di ritrovarsi di fronte ad altri quattro altrettanto propensi a parlare.Celine Baxter
L'atteggiamento di Celine non poteva che infastidire Donna, ovviamente. Si sentiva calpestata nel suo ruolo di giornalista da una studentessa acida e riservata che, in tutta onestà, non comprendeva il suo ruolo lì in quella stanza del Paiolo Magico: non era altro che un'intervistata volontaria, quindi i suoi consigli su come la strega avrebbe dovuto procedere erano del tutto fuori luogo.
Ovviamente Donna non si preoccupò di nascondere tutto il suo dissenso, e cominciò a guardare la ragazzina con occhi freddi e altrettanto inaciditi, ché tra le due chi aveva davvero il potere di trattare l'altra con sufficienza era lei e lei soltanto.
Poi, la pretesa di sapere il motivo per cui stesse ponendo determinate domande ruppe quel minuscolo vaso che conteneva la pazienza della Mason, adesso ancora più alterata di prima.
Domandi perché faccio le domande, chiedi un pagamento e rispondi con ironia a ciò che dico. Ti ha obbligata qualcuno a presentarti qui?
La sua non era che pura retorica, dato che sapeva benissimo - o quantomeno immaginava fortemente - che quella di parlare fosse stata una scelta presa in autonomia dalla ragazza. Donna non aveva chiesto a nessuno in particolare di presentarsi, ché il suo invito era mirato a tutti coloro che desideravano dire qualcosa sugli Alfieri a chi sapeva perfettamente cosa farci. -
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Edited by Donna Mason - 16/6/2023, 16:23
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