Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Donna Mason

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    Edited by Donna Mason - 5/5/2024, 22:02
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    Non credo, non è nessuno di particolarmente importante.

    Rispose con sincerità alla domanda sul funzionario da cui era diretta, ché in effetti non era nessuno di così importante. Donna aveva fissato un colloquio soltanto perché sperava di riuscire a scoprire qualcosa di più su una questione che riguardava i suoi superiori, ma di lui in particolare non gli importava poi tanto.

    Al Ministero bolle sempre qualcosa. Basti pensare alle trame nascoste dell'anno scorso... proprio qui attorno a noi, magari, ci può essere Harry Potter sotto mentite spoglie.

    Il riferimento piccato era evidente, e se Zephyrus aveva seguito i giornali e le notizie dell'anno precedente non poteva non coglierlo. Donna aveva scritto diversi articoli su tutto il percorso sociale e politico concluso con la rivelazione del piano di Harry Potter ed Hermione Granger, e in ognuno di essi si era mostrata piuttosto contrariata e critica per tutto quello che era accaduto; non perché non apprezzasse il Ministero in sé, sebbene dovesse ammettere di non nutrire per esso particolare simpatia, ma perché amava aggiungere peperoncino a quello che scriveva e palesare il suo animo ardito.
    Parlando poi della questione delle rane, Donna notò subito Zephyrus scaldarsi - in senso ovviamente positivo.

    Sì, è un vero orrore.

    Disse d'istinto guardandosi attorno, disgustata dal quantitativo di rane che riusciva ad osservare lì attorno, che era in effetti molto maggiore di quello degli Auror. Lei proprio non riusciva a concepire come persone quali Zephyrus riuscissero a dedicarsi con così tanta passione alla questione delle rane, animali che a Donna, invece, provocavano solo un grande ribrezzo e di cui non poteva interessarle proprio nulla. Voleva ovviamente che venissero tolte dalla circolazione quanto prima, ma non aveva alcuna intenzione di fare qualcosa per collaborare nell'impresa.
    Quelle però furono parole d'istinto di cui si pentì immediatamente, ché davanti alle persone doveva dare di sé l'idea di una giornalista comprensiva e attiva nel sociale. Quantomeno adesso che ancora era nel bel pieno della sua ascesa sociale non poteva di certo manifestare il suo dissenso in modo tanto aperto, e se qualche compresso le poteva essere utile allora lo avrebbe preso.

    Il fatto che la gente non se ne interessi, ovviamente. Che orrore.

    Si corresse, fingendo di essere piuttosto disgustata da chi - come lei - si interessava poco di quella questione così importante per la vita di tutti quanti. Sorrise per la circostanza, sperando che il ragazzo non si soffermasse troppo su quelle uscite.
    Zephyrus, invece, sembrava avere davvero a cuore quella causa, e coglieva ogni occasione buona per portare avanti la sua propaganda. Donna non capiva se lui riuscisse ad intuire che a lei della questione non interessava niente, e anche fingere che non fosse così stava ormai diventando sempre più faticoso; ecco perché, quando il ragazzo parlò del benefico effetto che la stampa avrebbe senz'altro avuto, le sfuggì un'altra volta un commento di dubbia interpretazione.

    Che splendida idea, sono certa che qualcuno avrà il tempo di farlo.

    E di certo non sarebbe stata lei, ché aveva cose ben più importanti da scrivere di promuovere le iniziative sociali di chiunque glielo chiedesse, specie da quando era stata promossa a Redattrice. Donna, al massimo, avrebbe potuto dire a qualche stagista o giornalista di serie B di lavorare su qualcosa, ma più di così non avrebbe voluto contribuire.
    Nemmeno si accorse di come quella frase sarebbe potuta passare alle orecchie di una persona come Zephyrus, e questo fu palese dal momento in cui, giusto un attimo dopo, cambiò radicalmente discorso.

    A me il lavoro, è chiaro, ma tu come mai sei approdato in terre inglesi?

    Domandò allora con curiosità, ché quando qualcuno si spostava così tanto c'era sempre un motivo curioso alle spalle. I suoi l'avevano spinta a compiere un'Odissea terminata a Londra, e chissà quali erano invece quelli di Zephyrus.

    Scusami tantissimo, ho avuto un mesetto di assenza e sto riprendendo adesso Donna. Se ti va di continuare, io ci sono volentieri - e più rapido!


    Edited by Donna Mason - 5/5/2024, 21:21
  3. .
    Benvenutaaaaaa! Qui dite tutti che non sapete fare le presentazioni e poi fate presentazioni carinissime -_-

    Comunque, ho letto che vuoi creare una studentessa ed io non posso che augurarti (o almeno il mio PG studente, Christian Carrington) di finire nella Casa migliore tra tutte. The one and only, :serpe: :serpe: :serpe:
  4. .
    Donna Mason
    Acquisto:

    Sapienza Mentale
    - Dissimulo > Livello 4 e 5 (21 e 28 PP)

    Totale PP spesi: 49 PP
    Totale Galeoni spesi: 0

    Raggiungendo il liv. 5 guadagno anche 2 Prestigio
  5. .
    Nella Quest Una Stretta di Manica, Donna difende Zephyrus dall'attacco di Bellamy (post).

    Se presenti:
    FW: Il Protettore - Medio ed Il Coraggioso - Facile
    • Premio: 1 Punto Virtuoso e 0.5 Punto Virtuoso

    Note: //

    Edited by Donna Mason - 28/4/2024, 11:17
  6. .
    Quando la sua testa fu presa di assalto da qualcuno, Donna se ne accorse immediatamente: se c'era una disciplina che le era sempre interessata, quella era la Magia Mentale, di cui ogni giorno che passava diventava una più esperta conoscitrice. Conosceva, quindi, ogni angolo della sua mente, e con essi anche i modi migliori per difenderli da chi voleva esplorarli senza il suo permesso. Inoltre, anche Magie Oscure quali l'Imperio facevano parte del suo arsenale, quindi non poteva che riconoscere quella voce nella sua testa che le tentava di dire cosa fare - cosa indubbiamente non facile a nessuno. Era il caos, ciò verso cui fu spinta, ed ebbe infatti l'istinto di stringere la bacchetta con le dita, pronta a sferrare un attacco a qualcuno lì dentro; ma la sua forza di volontà e le sue capacità con l'Occlumanzia la tennero ancorata esattamente dov'era, aiutandole in quella lotta contro l'invasore che, per fortuna, riuscì a vincere indenne. Potè tirare un sospiro di sollievo, quel giorno e almeno in quel contesto.
    Si osservò quindi attorno, pienamente consapevole di aver ripreso totale controllo sul suo corpo e sui suoi istinti, pronta adesso a riprenderlo anche della situazione. Individuò così qualcun altro da fermare prima che facesse ancora più danni di quanti non ne fossero già stati fatti, e tentò di bloccarlo non tanto per compassione, ma più per immagine agli occhi dei presenti e di Callidus, che nel mentre era però fuggito senza lasciare traccia.

    Petrificus Totalum.

    Tentò di anticipare le mosse di Bellamy, così da difendere il suo vecchio compagno di Scuola dai malevoli intenti del Magizoologo. Sebbene avesse utilizzato una fattura oscura, il suo intero era quello di tutelare il Marvey, ché, essendo anche lei stata vittima di un Imperio, non poteva che pensare che la stessa sorte fosse capitata anche a lui e che dunque le sue azioni fossero mosse da tutt'altra natura rispetto ad un'indole malvagia. Avrebbe quindi solo tentato di fermarlo, evitando di ferirlo.

    Dadi da qui
    Donna tenta di fermare Bellamy!
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    Donna si libera se 1-22
    Lancio dado: 19
    • 1d22
      19
    • Inviato il
      21/4/2024, 23:04
      Donna Mason
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    Donna si accorge dell'Imperio se 1-14
    Lancio dado: 6
    • 1d30
      6
    • Inviato il
      21/4/2024, 23:03
      Donna Mason
  9. .
    Partecipo!
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    La situazione alla conferenza di Rothschield era degenerata con una rapidità spaventosa, e quello che fino ad un attimo prima era un clima di festa e unione - con anche un pizzico di necessario accrescimento culturale - era diventato terreno di panico e mistero: qualcosa stava creando il caos, ma cosa fosse ancora non era chiaro.
    Tutto ciò che Donna riuscì ad individuare, fu la bacchetta di un mago levata contro Callidus, e fu proprio contro di lui che tentò di agire, con un semplice Expelliarmus. Alle volte le strategie più scontate erano anche quelle più efficaci, ed infatti una scintilla rossa colpì il polso dell'uomo, lanciando altrove il suo catalizzatore e rendendolo così inoffensivo. La giornalista si compiacque di ciò che accadde, poiché l'ultima volta in cui si era battuta, ormai mesa prima nello stretto della Manica, l'esito dei suoi incantesimi era stato infruttuoso, e tutto ciò che aveva guadagnato era un buco da proiettile sulla gamba; quella sera, invece, riuscì nel suo intento, dimostrando di non essere brava soltanto con la penna e la lingua, ma anche con qualcos'altro di altrettanto importante per una strega.
    Il suo compiacimento durò tuttavia una manciata di secondi, ché, voltandosi, fece in tempo ad accorgersi di una scintilla correre minacciosa in sua direzione.

    Protego!

    La bacchetta si mosse rapida, un'altra volta, con un intento opposto a quello precedente: era sulla difesa che mirava la sua magia, anziché sull'attacco, ma Donna non poteva che augurarsi che l'esito fosse analogamente favorevole ed efficace. Non sapeva quale magia l'avrebbe altrimenti colpita, ma in tutta onestà non aveva intenzione di scoprirlo - non in una sera così importante, soprattutto.
    Nel frattempo, qualcuno rivelò a tutti la causa di quelle problematiche, ed era cioè l'intervento dei Jinn, creature malevole di cui lei non sapeva assolutamente nulla. O meglio: il nome le diceva qualcosa, ché lo aveva studiato ad Ilvermorny, ma si era sempre interessata così poco alla materia che più di sapere che non fossero raccomandabili non avrebbe saputo dire. Ma, viste le circostanze, forse sarebbe stato anche sufficiente.

    Mi proteggo dall'incantesimo misterioso (😡😡😡)
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    Mese e Anno: Aprile 2024
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    Edited by Donna Mason - 21/4/2024, 23:27
  12. .
    Ciò su cui Kester aveva posto l'attenzione era una verità innegabile: erano stati i cittadini a limitare i danni nell'occasione che aveva visto Donna ferita da un proiettile, nessun altro. Ma questo faceva anche ben sperare sulla volontà che proprio questi avevano, ché aver visto una così attiva partecipazione era indice di interesse e, forse, persino di desiderio di cambiamento. Ma non era nulla di sicuro per il momento, e lei non poteva che dirsi pronta a scrivere di qualsiasi novità in merito.

    La storia si ripete. Non è solo retorica, allora, ma una verità con cui fare i conti. E' questo che crede?

    Lo chiedeva a lui perché lei ancora non aveva un'opinione consolidata della questione: della storia se ne interessava il giusto, e di certo, quando accadeva qualcosa di così rilevante come la fuga dei Centauri, non si domandava se fosse una conseguenza di eventi accaduti decenni prima. Forse questo era così anche per il ruolo che ricopriva, ché in quanto giornalista si doveva occupare di fatti di cronaca contemporanei alla stesura dell'articolo, e aveva quindi poco a che fare con il passato. Lei, insomma, era convinta che il futuro fosse oggi, e di tutto il resto se ne infischiava.
    Finalmente fu alla fine rasserenata di aver ricevuto cure sufficienti ed adeguate, motivo per cui non sarebbe servito altro che un po' di riposo per tornare a lavorare.

    Mi piace pensare di essere sempre come nuova, signor Bulstrode.

    Ardita e sfacciata, non era affatto raro che Donna lasciasse, quasi involontariamente, trapelare tutto il suo ego. Ma bastava guardare il modo in cui si mostrava per comprendere che il suo corpo fosse fatto al novanta per cento di sicurezza in sé stessa, e non era infatti una cosa che credeva fosse fondamentale mantenere nascosta. Anche perché non stava affatto mentendo secondo il suo punto di vista: lei si sentiva sempre la versione migliore di sé stessa, in continuo sviluppo e sempre in perfetta forma.
    C'era una cosa però, un'ultima cosa, che era doveroso dicesse alla luce di quanto era accaduto.

    La ringrazio per l'aiuto.

    Concluse, per porre definitivamente un punto a quella conversazione, ché era certa che Kester avesse molti altri feriti - o pazienti in generale - da assistere. Ma non si pentiva di avergli rubato quel tempo, ché la conversazione era stata assolutamente degna della sua più totale attenzione.
  13. .

    Sala Ostara



    Che Lulu lo avesse detto solo per retorica o se invece lo pensasse davvero, a Donna bastava averla sentita parlare del suo talento indiscusso. Che ci fosse qualcosa di diverso tra la Mason e tutte le altre giornaliste era indubbio, visti i risultati ottenuti, ma non si aspettava di certo che anche sua cugina ne facesse accenno in modo così esplicito, non avendo da lei mai ricevuto complimenti ma solo battute al veleno - cosa che avrebbe allo stesso modo potuto dire anche l'altra. Non riprese però la sua arringa, secondo cui qualunque fosse stata la sua scollatura non sarebbe mai cambiato il pensiero che i suoi lettori avrebbero avuto di lei, anche se doveva ammettere che la società non affibbiava appellativi gradevoli alle donne che osavano essere fiere del proprio corpo, oltre che del proprio cervello.
    Lasciò quindi cadere nel vuoto quel discorso, portandosi alle labbra il calice di cristallo e attendendo che fosse l'altra a dire qualcosa. Ma quando lo fece, si rese conto di non essere più lei la sua persona d'interesse: Lulu se l'era infatti quasi presa con un volto noto della società magica inglese, Lavinia Withlock, con cui aveva provato a salvare le apparenze.

    Non mi sembrava preoccupata, Lulu.
    Se potete scusarmi.


    Salutò entrambe tentando di mettere in ridicolo la cugina di fronte alla Pozionista, alzando poi il calice verso Lulu a mo' di ironico brindisi in sua salute.
    Non aveva intenzione di lasciare quella stanza, ma solo di approfondire la sua rete di contatti con altri maghi e streghe che potessero esserle più utili: c'erano moltissime persone e altrettanti volti noti, sarebbe stato un peccato non approfittarne. Si diresse, quindi in direzione di uno di essi, ma venne fermata dalla figura di Callidus Rothschield, che finalmente si fece vivo un'altra volta davanti ai suoi ospiti. Donna gli si avvicinò quanto più possibile, speranzosa di poterci scambiare qualche parola, ma quando capì che la presenza dell'uomo non era di semplice cortesia e che era un discorso quello che avrebbe presto ascoltato, si arrestò mischiandosi agli altri e tenendo le orecchie ben aperte.
    Non fece nemmeno in tempo a parlare, però, che il suo intervento venne barbaramente interrotto da alcuni ribelli nella folla, che lanciarono incantesimi seminando il caos.

    Expelliarmus!

    Mosse la bacchetta contro il braccio che si era levato, tentando di disarmarlo. Non tanto perché le interessasse davvero partecipare allo scontro, ma perché c'erano così tante persone che un gesto simile non sarebbe di sicuro potuto passare inosservato - né ai loro occhi né a quelli di Wig e Callidus.
  14. .
    Voluntas
  15. .
    Oh, Lulu non avevo capito stessi parlando del mio seno, io mi riferivo al vestito.

    In realtà aveva perfettamente capito che, quando le aveva offerto il suo scialle per coprirsi, stava in realtà facendole notare che secondo lei la sua scollatura era un po' eccessiva, ma il solo modo per farle capire quanto assurdo fosse ciò che aveva detto era fingere di non poter nemmeno concepire un discorso di quel tipo, specie se fatto da un'altra donna.

    Non ti facevo così bigotta! Spero proprio di poter mostrare il mio corpo quanto voglio.
    E sono certa che chiunque mi conosca non metta in dubbio il mio cervello a prescindere dalla mia scollatura.


    Non c'era astio o rancore nella sua voce, ché quella non era la prima volta in cui Lulu diceva qualcosa che non le piaceva, ma soltanto serietà: stava esprimendo un concetto a suo modo di vedere sacrosanto e che la toccava in prima persona. Un anno prima aveva scritto un editoriale sulle difficoltà di essere una donna nel mondo del lavoro, e spesso queste nascevano proprio dalla concezione che si aveva del genere femminile; non era visto di buon grado prepararsi e curare con minuzia il proprio aspetto, né mettere in mostra il proprio corpo, o ancora parlare di soldi e di ambizioni nella carriera. Donna come obiettivo aveva proprio quello di maledire ciascuno di questi limiti, ché lei si sentiva rappresentante delle sconfinate possibilità che le donne potevano avere. Aveva dimostrato già a sufficienza di avere sia corpo che cervello, e non era certo esibendone uno che sminuiva l'altro - anche perché altrimenti non sarebbe stata già promossa a Redattrice.
    Alle parole sull'offerta di lavoro, Donna avrebbe tanto voluto ironizzare sul fatto che il suo locale fosse fallito ancora prima di essere stato aperto; o l'avrebbe spinta, giusto per provocarla, ad accettare quell'offerta, dicendole che non ne sarebbe mai arrivata una migliore da nessuno. Ma qualcosa le diceva che dietro quella proposta di lavoro ci fosse qualcos'altro che, in quel momento, lei riusciva soltanto a fiutare, e si limitò quindi a lanciarle un'occhiata incuriosita, sorridendo sotto i baffi.

    Grazie, Cugina.

    Prese il calice di cristallo che l'altra le porse, portandone il bordo alle labbra e bevendone non più di un sorso. Si guardò un secondo in giro: sì, era una serata piacevole dopotutto.
    Tornò allora sul discorso lasciato sospeso per qualche momento, in modo tale da riservargli la giusta importanza, ché Donna si doveva confessare effettivamente - e quantomeno - attenta alle parole di sua cugina.

    Un lavoro hai detto? Di che tipo?

    Chiese allora incuriosita, non tanto dal lavoro offerto a Lulu in quanto tale, ma giusto per capire se la questione in cui era stata coinvolta lei poteva in qualche modo centrare con quello a cui l'altra si stava riferendo così fieramente.
    Donna aveva ben immaginato, dopo la conversazione avuta con Wig, che quella creata da Rothschield fosse una rete e non un semplice e singolo amo, quindi ogni opzione era a quel punto plausibile, persino che l'uomo avesse visto qualcosa nella sua superba e sgraziata cugina.

    Lulu Sparks
307 replies since 28/2/2022
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