Una Stretta di Manica

L'Eredità di Silente - Adulti - Capitolo III

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    Maya continuava ad osservare col proprio sguardo chiaro il volto della donna che si era approcciata a lei in maniera del tutto spontanea, senza che la cercasse o che fosse lei ad avvicinarsi, e proprio per quel motivo il suo carattere necessariamente diffidente la costringeva a studiare la figura dell’Acumen, pur mostrando un’aria sempre rilassata ed accogliente.
    Di fatto, quello che le disse l’attimo dopo non fece che porre un piccolo accento sui propri sospetti, come una piccola scintilla che aspettava soltanto il momento giusto per esplodere. Come faceva a sapere che stava aspettando e cercando Wig Milkuway? Si era comportata lei in maniera troppo avventata e poco attenta al punto da farsi subito scoprire?

    Sembra quasi sia lei la Voluntas tra noi due.

    Rispose soltanto in un primo momento, mentre univa le mani all’altezza dell’addome, constatando anche come la Venturus non fece affatto riferimento a quel che invece le aveva detto, andando dritta al punto. La Mezza-Veela si ritrovò ad assottigliare lo sguardo, pur continuando a guardare Cassiopeia col sorriso stampato sulle labbra piene. C’era qualcosa che stonava, e la Voluntas poteva sentirlo come una sensazione strana nel retro cranio. Eppure, vista la sua posizione, non se la sentiva di lasciarsi sfuggire un’opportunità del genere. Che sotto vi fosse qualcosa di strano le aveva la forte sensazione, eppure voleva proprio vedere dove la signora Venturus sarebbe voluta arrivare, cosa stesse cercando di fare, e soprattutto perché proprio con lei.

    Molto volentieri. Faccia pure strada, la seguo.

    Avrebbe quindi seguito la donna dalla chioma bianca nella folla, ad ogni passo sentiva la propria bacchetta farsi più pesante contro la coscia cui era legata, sotto al lungo e sfavillante vestito chiaro che aveva scelto per l’occasione. Avrebbe continuato a guardarsi intorno con aria rilassata, seppur la guardia fosse altissima, mentre sbatteva ancora le ciglia alla ricerca di Wig Milkyway, pur avendo la forte impressione che non sarebbe riuscita a parlarle entro tempi brevi. Sperava almeno entro la fine della serata, ma nel frattempo aveva preso la sua decisione: avrebbe approfittato di qualsiasi cosa stesse per accaderle, alla scoperta di quel che Cassiopeia aveva in mente.

    Viktoria segue la Venturus ovunque voglia condurla.
    Rane catturate: 5
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      21/3/2024, 12:47
      Viktoria Lawton
     
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    Sala Beltane


    Quintus Bellator spostò rapidamente lo sguardo da Augustus Burker a Kristofer Gaarder e indietro, non particolarmente entusiasta dell'arrivo dell'uomo nel pieno del suo scambio con l'Auror. Ciononostante, annuì al complimento dell'Animus.

    Non durissima, ma dura abbastanza.

    Ma si riservò di rispondere al Numen, senza aggiungere troppo contesto per il nuovo arrivato, a cui non doveva niente.

    No.

    Confessò candidamente.

    Ma è il caso che qualcuno lo faccia. C'è troppa nebbia istituzionale attorno a questa storia.
    Qualcosa ci sfugge...


    Proprio in quell'istante, un vociare diffuso si levò nella sala.

    Sala Imbolc


    Una curiosità contagiosa, la sua.

    Septimus Fawley era sorpreso dalle domande della giovane Auror.

    Per le Rune dovrebbe chiedere a un Acumen, come si dice oggi. Io sono un Sensus, la mia magia è più... spirituale.

    Le sorrise: le Rune Antiche erano una lingua in cui si scriveva magia in tempi passati, ma era argomento di studio di streghe e maghi di tutt'altro settore.

    Esistono molti modi di proteggere le proprie cose. Si dice che, una volta, ogni famiglia avesse un rituale tutto suo per mettere al sicuro ricchezze e ricordi dai malintenzionati.
    La magia non è fatta solo di incantesimi evocati così, in un attimo.


    Forse avrebbe proseguito, ma la Sala Imbolc aveva preso a fremere per qualche motivo proprio sul finire dell'ultima frase.

    Sala Ostara


    Il banchetto celebrativo proseguiva tra chiacchiere e brindisi, in un'atmosfera di insolita positività per i tempi che correvano. La partecipazione era notevole e, per quanto la Guerra dei Cent'anni non si potesse dire il primo pensiero della gran parte dei presenti, il congresso sembrava essere riuscito ugualmente ad attirare l'attenzione dei più. Le personalità più in vista si erano concesse agli spettatori comuni, scambiando con loro importanti riflessioni, talvolta anche informazioni rilevanti, e questa era probabilmente la parte più invitante del buffet.
    Almeno fino a quando, dopo tanta attesa, non comparve Callidus Rothschield in persona nella Sala Ostara, una delle più affollate, circondato immediatamente da un nugolo di curiosi e capace di attirare persino l'attenzione delle personalità diplomatiche che si trovavano nei paraggi. E la voce corse in fretta anche alle altre tre sale.
    In un clima di tensione come quello che si viveva tra Gran Bretagna e Francia, con l'emigrazione incontrollata e violenta dei centauri inglesi e la risposta infida del Ministero francese e delle sue rane infestanti, il diplomatico di origine statunitense si era ritagliato un ruolo centrale di mediazione, approfittando del suo incarico a Parigi e riuscendo a far fruttare anche il suo pieno supporto alla Ministra della Magia inglese Hermione Granger. Non era difficile capire perché, ai piani alti della politica magica europea, non si parlasse che di lui.

    Grazie a tutti per essere qui presenti!

    Amplificata da un Sonorus, la voce del diplomatico riecheggiò in tutta la Sala. Si era ricavato un piccolo spazio attorno e con la sua sola presenza si era preso la scena per un comizio improvvisato da assoluto protagonista.

    È un grande occasione, questa, per celebrare una vicinanz-

    Rotschield sei un gramo!

    Anche senza una magia che lo potenziasse, l'urlo di disappunto di un contestatore si levò forte abbastanza da interrompere l'intervento del diplomatico. Era la prima voce stonata di una giornata fin lì tanto perfetta da sembrare finta. Non ci fu il tempo per tutti di voltarsi nella direzione da cui era provenuta, nascosta tra decine di ospiti, che tre lampi e le urla che li accompagnavano proruppero uno dopo l'altro.

    Stupeficium! Bombarda! Expelliarmus!

    In sala fu il caos. Partiti i primi tre incantesimi, decine di bacchette furono sguainate nel panico. Qualcosa di impercettibile e sinistro aveva vagato sino ad allora nelle sale e covato una sconosciuta vendetta. E altre magie, molte delle quali ostili, stavano per deflagrare nel palazzo.

    Scadenza: Primi di aprile
    Avete a disposizione 2 azioni non autoconclusive a post.
    Callidus Rothschield è comparso nella Sala Ostara, attirando l'attenzione di tutti e interrompendo le interazioni in corso. Anche nelle altre Sale è giunta voce della sua presenza. Il suo comizio però è interrotto da un contestatore e tre incantesimi partono verso di lui, che si trova al centro della Sala: anche chi si trova in altre sale può affermare di sentirli e raggiungere il luogo dello scontro. Lo spostamento vale 1 delle 2 azioni.
    Gli incantesimi sono rivolti al momento soltanto a lui: avete 48 ore di tempo, se volete, per provare a salvarlo. È una personalità importante e lo sapete: al di là di ciò che è giusto, siete consapevoli che è anche un'azione rilevante e che potrebbe valervi una certa riconoscenza o notorietà.
    Nella confusione, ovviamente, non potete più interagire con i PNG VIP, ma conservate tutto quello che vi è stato eventualmente rivelato fino ad ora.

    Che succede?
    Qualcosa di oscuro si muove fra la gente: alcuni di voi sono stati Imperiati, altri sono vittime di una magia ancora ignota. PG imperiati e maledetti hanno ricevuto un MP dal Narratore con delle indicazioni su come comportarsi.
    I PG Imperiati sono Helia, Zephyrus, Artemisia e Bellamy. Ovviamente c'è una ragione del "perché proprio a voi", che però sarà chiara soltanto in seguito. Avete anche ricevuto un MP con le indicazioni da seguire.
    Potete provare ad accorgervi dell'Imperio e liberarvene secondo quanto specificato dallo specchietto dell'incantesimo. Fino ad allora, agirete secondo le indicazioni segrete del Narratore.
    PG maledetti devono postare nella sezione delle Orecchie Indiscrete e agire nella folla (1 azione non autoconclusiva) mantenendo il segreto anche OFFGame sulla loro vera condizione. Possono in seguito postare in questo topic per mantenere le apparenze, glissando su quanto accaduto nella sezione oscura e avendo comunque a disposizione 2 azioni non autoconclusive.
    Altri PG: devono difendersi da eventuali attacchi ricevuti da PG imperiati e/o provare a scoprire l'esistenza di Imperio in PG con cui si è interagito nel turno precedente. Il dado da lanciare, come specificato dallo specchietto dell'Imperio, è nel codice di seguito:
    CODICE
    [dice=1d45]Mi accorgo di PG imperiato se 1-Acume o Percezione + 1 per ogni livello di Tracciatura - 1 (Malus evocatore)[/dice]

    Per accorgersi di PG imperiati con cui non si è interagito nel turno precedente, bisogna interagire in questo, spendendo 1 azione.
    Ad ogni loro post, inoltre, il Narratore lancia un dado segreto per vedere se si accorgono dell'altra parte maledetta che aleggia fra alcuni PG dell'evento. Se nessuno se ne accorge, altri PG potrebbero essere persuasi dalla stessa maledizione. Ovviamente, nessuno vi vieta di unirvi al caos e attaccare o provare a smaterializzarvi.

    Il Narratore seguirà l'evento in maniera dinamica, per cui si consiglia di postare almeno una volta al giorno!

    Acumen Animus ArsNumen Sensus Voluntas Intracciabile
     
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    Sala Yule

    Bróðir sorrise, felice di essere riuscito ad attirare l’attenzione dell’ex-Auror e Numen, cercando di non sembrare troppo vittorioso, guardò l’uomo negli occhi e iniziò a parlare, avrebbe detto tutto? Forse, avrebbe potuto nascondere delle informazioni per se stesso, ma non credeva che gli avrebbe giovato a lungo termine, anzi era molto più probabile che sarebbe venuto a mordergli il sedere.
    Guardandosi intorno, il Guerriero si accigliò, le persone che li circondavano sembrava aver iniziato tutti a confluire verso l’ingresso dell’edificio, per poi dirigersi al primo piano. Il Voluntas, confuso dalla svolta degli enti riuscì a captare una conversazione tra due signore che gli passarono dietro la schiena.

    Hai sentito? È comparso!

    La donninna, con il viso arrossato incespicava verso la porta, forse era il vino o forse l’emozione di incontrare una celebrità del calibro di Rothschield, che da Settembre sembrava essersi guadagnato una certa reputazione, oltre che una stregua di streghe.

    Callidus Rothschield ha fatto la sua entrata nella Sala Ostara!

    Non troppo interessato all’amaricano, ma più concentrato nel risolvere il proprio problema e intento nella conversazione con il Numen, Bróðir aveva tutte le intenzioni di restare e non muoversi dalla Sala in cui si trovava. Questo, fino allo scoppiare del caos, il Guerriero ancora vigoroso e allenato, nonostante il quasi raggiungimento della mezza età, corse su per le scale fino alla Sala dalla quale provenivano i rumori di incantesimi e le grida. Non perse tempo, tirando fuori la bacchetta dalla fondina che portava sempre al braccio, la punto verso il diplomatico, padrone della serata e pronunciò uno degli incantesimi che, dopo tanti anni, conosceva come le sue tasche e che non lo aveva ancora mai deluso.

    Sala Ostara

    Protego Maxima!

    Gli occhi azzurri, saettavano di qua e di là, cercando di individuare l’origine di quei raggi di luce, così diversi ma tutti diretti verso un unico bersaglio. Non riuscendoci, iniziò a muoversi per la sala, in quel genere di situazioni era meglio non restare mai fermi, meglio muoversi, così da poter schivare gli incantesimi vaganti oltre che quelli che avrebbero potuto dirigersi verso di lui.

    Azioni:
    1. Spostamento: Sala Yule Sala Ostara
    2. Protego Maxima [Conoscenza Avanzata Difensiva - Livello 3] verso Callidus Rothschield
    Fatica: 11 - 3 [Protego Maxima - Conoscenza Avanzata Difensiva - Livello 3] = 8

    Invasione di rane: 3
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      24/3/2024, 20:43
      Bróðir C. Prince
     
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    [Sala Beltane]


    Avrebbe potuto continuare a punzecchiare Morgan all'infinito e riderne con Fiònn alla prima occasione utile, ma non appena la voce di Rotschield fece breccia in tutte le sale, grazie al Sonorus, gli parve di aver manifestato troppo ardentemente i suoi pensieri e averli sprecati. Per una volta, avrebbe potuto almeno sperare che un pezzo d'oro grosso come una statua lo colpisse in testa?
    Fece cenno a Morgan almeno di affacciarsi alla porta e seguirlo, ancora prima di affrettare i passi perché qualcosa, improvvisamente, non stava più quadrando. Si ritrovò in breve a cambiare sala.

    [Sala Ostara]


    La voce di Rotschield si era come spenta e dietro al grido del contestatore e nel raggiungere la sala, Logan sentì pronunciare almeno un paio di incantesimi e notò altri brandire la bacchetta. Fece lo stesso per riflesso, nonostante non avesse la minima idea di cosa fare. Solo una cosa gli sembrava sensata in quel momento, certo che qualsiasi azione rivolta Callidus Rotschield avrebbe compromesso chissà quali e chissà quanti legami politici.
    Era davvero più difficile il mestiere del diplomatico rispetto a quello di una cameriera?
    La scelta fu abbastanza disperata e priva di eleganza, perché nulla che era in suo potere in quel momento avrebbe potuto effettivamente salvare la situazione, di certo non poteva agitare un mazzo di carte per i tarocchi come un croupier
    e fare da ventaglio a Rotschield.
    Cercò di individuare la prima cosa utile che potesse fare da schermo a quegli incantesimi, scegliendo uno di quei vassoi - forse una reminiscenza del suo ultimo lavoro? - per portare i calici di vino per spostarlo davanti a Rotschield e provare a fargli da scudo. E quella era davvero la migliore idea che gli fosse venuta in mente.

    Wingardium Leviosa!

    Puntato il bersaglio, agitò la bacchetta per far svolazzare davanti a Rotschield quel vassoio. Gli sembrò di essere tornato al primo anno ad Hogwarts, quando ad Incantesimi dovevi implorare ad una semplice e soffice piuma di svolazzare per aria e quella semplice magia sembrava davvero impossibile.

    Rane: 4
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      24/3/2024, 20:57
      Logan Lee Lynch
     
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    Godric's Hollow

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    [Sala Beltane]



    La risposta di Ombrelune lasciò Morgan completamente impassibile, eppure, abbassò il bicchiere che stava cercando di porgere alla strega e lo fece sparire lasciandolo su uno dei vassoi trasportati in giro dagli elfi, tutto questo, mentre faceva la sua comparsa anche Logan il cui vestito gli sembrava particolarmente conosciuto, cosa che lo portò ad accigliarsi appena e squadrare un pò da capo a piedi l’amico di suo fratello.
    Non poteva dargli torto, effettivamente sapeva che Fiònn ci sapeva fare decisamente molto meglio di lui con quelle cose, e forse avrebbe fatto meglio a portarselo dietro invece di permettergli di andarsene in giro a farsi gli affari suoi, come sempre. Eppure la risposta che diede a Logan non fu particolarmente esplicativa come invece lo erano i pensieri che stavano percorrendo la mente del giovane Auror.

    Mh.

    Non schiuse nemmeno le labbra per dargli quella risposta e scosse il capo per rispondere sempre a Logan quando lui gli chiese se avesse visto Callidus Rothschild. Fece giusto in tempo ad inalare una grande quantità d’aria in una sorta di sospiro composto prima che sentisse alcune streghe chiacchierare della presenza di Rotschield nella sala Ostara. Lanciò quindi uno sguardo ad Ombrelune e poi a Logan verso il quale sollevò le sopracciglia in un chiaro invito a seguirlo, quindi borbottò un:

    Con permesso.

    Indirizzato alla strega con molta educazione anche se lei in effetti non lo aveva calcolato nemmeno di striscio, perciò si defilò in direzione del corridoio convintissimo che Logan lo avrebbe seguito, o così pensava insomma.

    [Sala Ostara]



    Era quasi arrivato nella sala in questione quando si rese conto che stava succedendo qualcosa. Non ci pensò due volte e il suo passo composto e marziale divenne una corsa. Un riflesso automatico lo portò anche a sfoderare la bacchetta rossastra e stringerla nel pugno destro mentre entrava in assetto da battaglia senza nemmeno pensarci per un microsecondo.
    Giunto nella sala si rese conto immediatamente che la gente aveva sguainato le bacchette e che degli incantesimi stavano già sferzando l’aria della stanza.
    Agì senza pensarci due volte.

    Carpe Retractum.

    L’intento era chiaramente quello di acchiappare Callidus Rothschild al lazo e farlo volare tra le proprie braccia in modo da toglierlo dalla traiettoria degli incantesimi che erano stati scagliati verso di lui.

    Azione 1: Spostamento da Sala Beltane a Sala Ostara.
    Azione 2: Usa Carpe Retractum su Callidus con la speranza di acchiapparlo tipo damigellO in pericolo.


    raccolta passiva rane: 1
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      24/3/2024, 20:59
      Morgan Savile
     
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    Sala Ostara



    Fino a un attimo prima stava parlando con l’Eremita Nettlebane, interessato a districare il più possibile la matassa di nodi che era la faccenda ancora in sospeso dei Centauri e relativa rivoluzione, quando tutto a un tratto – fra l’arrivo di Rotschield e una voce che si alzava fuori dal coro – percepì qualcosa di totalmente diverso affiorare da dentro di sé. Era come se tutti i problemi del mondo, Centauri, rane e festa compresa si fossero dissolti improvvisamente, lasciandogli nell’animo solamente il desiderio di cedere al caos, privo di alcuna responsabilità se non quella di prestare la bacchetta al nuovo e liberatorio istinto che aveva appena preso piede in lui.
    Adesso guardava la sala e i suoi ospiti con tutt’altro occhio, divertito se non addirittura appagato all’idea di lasciare che ogni cosa prendesse la giusta piega, quella sbagliata.

    Stupeficium!

    Tuonò come prima cosa, il tempo di vedere che qualche noioso bastian contrario stava cercando di difendere il gramo da abbattere che altri non era che Mr. grazie-a-tutti-per-essere-qui-presenti Rotschield. Insomma, dopotutto quanto più bella, fantastica e degnamente memorabile sarebbe potuta essere quella festa se non con la visione del diplomatico riverso a terra o qualche inaspettato fuoco d’artificio magico fatto esplodere in mezzo al ricevimento? Ma a quanto pareva il resto dei partecipanti non doveva essere dello stesso avviso, tutti fin troppo impegnati a spendere le proprie energie pur di scongiurare una simile evenienza, Mr. Auror stanghetta-stanghetta incluso. Povero Morgan, era sempre così costretto nel proprio ruolo e le sue formalità, così strenuamente irrigidito dal suo modo d’essere da non rendersi conto di quanto più divertente sarebbe stata la confusione se solo le si fosse lasciato lo spazio per fluire. Ma visto che ci teneva così tanto a restare sempre fermo, impassibile, quasi ingessato, allora questa ci avrebbe pensato lui ad accontentarlo una volta per tutte.

    Petrificus Totalum.

    Già pregustava il piacere di vederlo cascare a terra, immobile, al pari di una qualsiasi persona nell’udire l’urlo prepuberale di qualche Mandragola senza le opportune protezioni. Anzi, a dirla tutta ora come ora gli spiaceva persino di non averne qualcuna con sé: quale miglior modo di “ravvivare” la festa se non attraverso la performance canora di qualche strepitante pianta magica?

    Azioni
    1) Stupeficium contro Bróðir per impedirgli di proteggere Rotschield
    2) Petrificus Totalum contro Morgan, sempre per impedirgli di venire in soccorso al diplomatico

    1/7 post sotto imperio

    Rane catturate passivamente: 4
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      25/3/2024, 16:30
      Zephyrus Greengrass
     
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    [Sala Ostara]


    Stava cercando di capire dove fosse Rothschield, quando questo fece la sua entrata proprio nella Sala Ostara. Stormy cercò di scorgerlo fra i presenti che si erano già avvicinati. Era pronto ad ascoltare il discorso del celebre uomo, quando una contestazione arrivò, chiara e forte. A quel punto cercò con lo sguardo Zephyrus, ma prima che potesse avvicinarsi, vennero scagliati tre incantesimi, tutti diretti verso il signor Rothschield.
    -Ma che diamine!- ebbe solo il tempo di esclamare. Poi, ancora peggio, si girò verso il suo fidato compagno e lo vide lanciare degli incantesimi, ma non diretti per difendere l’uomo attaccato, ma bensì per attaccare chi stava cercando di difenderlo. Lasciò che altri si occupassero della figura di spicco, e gli sembrò di sentire la voce di Morgan tra tutte quelle della sala, concentrandosi esclusivamente su quello che sarebbe dovuto essere un suo amico.
    -MA COSA STAI FACENDO?!- urlò in direzione dell’Erbologo, cercando di attirarne l’attenzione, così da lasciare tempo ad altri di difendere Rothschield. Stormy non poteva credere ai suoi occhi, e non voleva proprio crederci. Doveva fermarlo, prima di tutto, e poi capire cosa gli fosse saltato in testa.
    Puntò la bacchetta in direzione di Zephyrus , senza l’ombra di indecisione, e pronunciò:
    -Manipolo!-
    L’intento era quello di lanciargli un proiettile di terra, sperando che questo bastasse a fermarlo dai suoi intenti. Non voleva fargli male davvero, o che Greengrass finisse per farne a lui.
    -Non costringermi a cercare di farti più male.- sussurò fra sé e sé, sperando che il suo incantesimo andasse a segno. Stormy però sapeva che se ce ne fosse stato bisogno, non si sarebbe tirato indietro dal lanciargli incantesimi più dannosi.
    -Vuoi fare la fine delle rane, per caso?- chiese, sempre in direzione di Zeph, quasi ridendo al ricordo delle rane congelate. Stava cercando di attirare sempre di più la sua attenzione, così da evitare che facesse danni ad altri, e anche di capire se fosse in sé, o se fosse solo un altro dei casi in cui si era fidato di persone di cui non ci si doveva assolutamente fidare.
    Azioni:
    1) Interagisce con Zephyrus
    2) Lancia Manipolo (proiettile di terra) su Zephyrus
    Rane catturate passivamente:: 1
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    • Inviato il
      25/3/2024, 19:02
      Stormy B. Lewis
     
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    [Sala Imbolc]



    Bloom ascoltava con molto piacere le parole dell' uomo con cui quella sera aveva iniziato avere una conversazione avrebbe segmato nel suo quaderno tutto quello che aveva imparato su quello che le aveva insegnato Septimus Fawley finchè non sentì delle urla e la pronuncia degli incantesimi proverire dalla Sala Ostara. Si dovette per forza lasciarsi l' uomo alle spalle mormorandogli con dolcezza,
    .
    Con permesso Septimus Fawley ora dovrei lasciarla terrò con molta cura le iformazioni date.


    Bloom avrebbe voluto saperne di più , ma fu costretta a tenersi le informazioni raccolte. Forse le sarebbero tornate utili in qualche modo. Si incamminò in fretta verso il luogo dove aveva sentito provenire le urla e la confusiosione. La sua espressione era preoccupata. Non era quella che aveno preso di mira non ancora ma era la prima volta che si trovava in un evento cosi e avrebbe voluto vedere come studiare la situazione. Mentre si sarebbe spostata nella sala dove c'era tanta confusione.

    [Sala Ostara]



    Una volta entrata Bloom, non voleva certo essere quella che doveva cercare di salvare il diplomatico in quel momento. Odiava quella confusione era una tipa tranquella ma se si trattava di lavoro non poteva certo tirarsi essendo un Auror. Sapeva bene che il suo lavoro era proteggere il diplomatico ma prima doveva scegliere quale incantesimo utilizzare in quella situazione avrebbe vuluto proteggere il diplomatico, il suo nuovo amico Stormy e Morgan e infine se stessa.

    Protego Horribilis

    Pronunciò la rossa mentre sperava che l' incantesimo fosse quello giusto anche se un tentativo non bastava però avrebbe difeso facendo il possibile per aiutarli nonostante fosse la nova arrivata del corpo Auror proveniente dalla California avrebbe voluto speerare che l' incantesimo sarebbe andato a segno ma non era semplice come situazione. Avrebbe fatto tutto il possibile per salvare il diplomatico dalla situazione che si era creata in quel momento. Il lavoro da Auror la impegnava ogni volta che c'erano delle situazioni un pò complicaplicate come quella... ma non si sa se ci fosse riuscita.

    Azione 1: si sposta nella Sala Ostara
    Azione 2 : Usa Protego Horribilis
    Rane catturate passivamente: 2
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      26/3/2024, 19:13
      Bloom Sylvie Loren Cohen
     
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    Sala Ostara



    Che Lulu lo avesse detto solo per retorica o se invece lo pensasse davvero, a Donna bastava averla sentita parlare del suo talento indiscusso. Che ci fosse qualcosa di diverso tra la Mason e tutte le altre giornaliste era indubbio, visti i risultati ottenuti, ma non si aspettava di certo che anche sua cugina ne facesse accenno in modo così esplicito, non avendo da lei mai ricevuto complimenti ma solo battute al veleno - cosa che avrebbe allo stesso modo potuto dire anche l'altra. Non riprese però la sua arringa, secondo cui qualunque fosse stata la sua scollatura non sarebbe mai cambiato il pensiero che i suoi lettori avrebbero avuto di lei, anche se doveva ammettere che la società non affibbiava appellativi gradevoli alle donne che osavano essere fiere del proprio corpo, oltre che del proprio cervello.
    Lasciò quindi cadere nel vuoto quel discorso, portandosi alle labbra il calice di cristallo e attendendo che fosse l'altra a dire qualcosa. Ma quando lo fece, si rese conto di non essere più lei la sua persona d'interesse: Lulu se l'era infatti quasi presa con un volto noto della società magica inglese, Lavinia Withlock, con cui aveva provato a salvare le apparenze.

    Non mi sembrava preoccupata, Lulu.
    Se potete scusarmi.


    Salutò entrambe tentando di mettere in ridicolo la cugina di fronte alla Pozionista, alzando poi il calice verso Lulu a mo' di ironico brindisi in sua salute.
    Non aveva intenzione di lasciare quella stanza, ma solo di approfondire la sua rete di contatti con altri maghi e streghe che potessero esserle più utili: c'erano moltissime persone e altrettanti volti noti, sarebbe stato un peccato non approfittarne. Si diresse, quindi in direzione di uno di essi, ma venne fermata dalla figura di Callidus Rothschield, che finalmente si fece vivo un'altra volta davanti ai suoi ospiti. Donna gli si avvicinò quanto più possibile, speranzosa di poterci scambiare qualche parola, ma quando capì che la presenza dell'uomo non era di semplice cortesia e che era un discorso quello che avrebbe presto ascoltato, si arrestò mischiandosi agli altri e tenendo le orecchie ben aperte.
    Non fece nemmeno in tempo a parlare, però, che il suo intervento venne barbaramente interrotto da alcuni ribelli nella folla, che lanciarono incantesimi seminando il caos.

    Expelliarmus!

    Mosse la bacchetta contro il braccio che si era levato, tentando di disarmarlo. Non tanto perché le interessasse davvero partecipare allo scontro, ma perché c'erano così tante persone che un gesto simile non sarebbe di sicuro potuto passare inosservato - né ai loro occhi né a quelli di Wig e Callidus.
     
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    Animus
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    [Sala Ostara]



    Riunitosi il duo Zellamy (nome della bromace da rivedere, n.d.r.), i due ragazzi sembravano intenzionati a non mollare la presa in nessun modo su Nettlebane. Ed a quanto pareva avrebbero dovuto calcare la mano più del previsto per farlo parlare. Alla leggera gomitata del compare aveva annuito appena in segno d’intesa, mentre la questione dei “rapporti inquietanti” da parte dell’anziano Animus lo intrigava e nemmeno poco. Sembrava voler parlare loro in codice, come se non volesse arrischiare a sbottonarsi più dello stretto indispensabile. Forse perché erano giovani e forse, ai suoi occhi, inesperti? Forse perché c’era qualcosa di così segreto sotto da non poterlo comunicare nemmeno ai colleghi?
    Per fortuna Zephyrus insistette, perché loro avevano bisogno di quelle informazioni considerato il loro piano e quello che erano intenzionati a fare per provare ad indagare sulla questione Centauri nonché sul caos in cui versava la società magica da qualche tempo a quella parte.

    Sì, ci dica! Cosa pensa che…

    Tentò di dar man forte all’amico quando l’ingresso in scena di Callidus Rothschield attirò le attenzioni di tutti, interrompendo i discorsi dei presenti. A Bellamy sarebbe interessato molto di più continuare a parlare con Nettlebane e ascoltare il discorso del diplomatico francese, ma doveva accontentarsi di quel che passava il convento. Peccato che però la pace ed i convenevoli durarono poco.
    All’improvviso sentì l’impulso di prendersela con qualcuno. E non qualcuno a caso, sentì l’impulso di prendersela con quelle persone che cercavano di mantenere l’ordine e la stabilità della situazione. Non andava bene per niente. Per questo motivo tirò fuori la bacchetta e la impugnò nella mancina, facendo qualche passo verso Rothschield giusto in tempo per rendersi conto che c’era qualcuno che lo stava difendendo. Qualcuno che aveva già visto da qualche parte, ne era piuttosto certo, eppure stava facendo qualcosa con cui il Magizoologo non era affatto d’accordo.

    Ardor!

    Pronunciò con convinzione attaccando Brodir, così che smettesse di proteggere chi non se lo meritava.

    Bellamy sotto Imperio prova ad attaccare Brodir con Ardor.

    Sapienza Offensiva: 3
    Ardor: Lv. I

    Destrezza: 17
    Fatica: 10-0.5= 9.5 (in scheda ho ancora segnato il malus della vecchia quest)


    Rane: 2
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      28/3/2024, 14:55
      Bellamy Octavian Marvey
     
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    Di quello che potrebbe rivelare?

    Un guizzo nell'occhio di Helia si accese ferino, per poi scomparire l'attimo dopo: la strega dai capelli rossi aveva appena nominato l'innominabile, Carlotta Pinkstone, il cui cervello ed anima avevano sezionato abbastanza mesi prima, lei e quegli altri della sua categoria. A quanto sembrava, la povera pazza avrebbe avuto altro da raccontare, nonostante il poco che avevano racimolato con grossa fatica, e la nota di disgusto nella voce della strega la spinse a catalizzare ancor di più lo sguardo su di lei, come se fosse abbastanza per spillarle ulteriori informazioni in proposito.

    Sì, ci ho pensato. A quella e tante altre cose.

    C'era stato un tempo in cui il giornalismo sembrava l'unica soluzione, la luce in fondo al tunnel, ma poi quella cavità stretta aveva incominciato ad assumere un aspetto troppo familiare e confortevole, per pensare di abbandonarla.
    Un'altra cosa pareva abbandonarla con parecchio sforzo, ed era la presenza di Coral Allen sbucata dal nulla alle loro spalle, la voce acuta e stridula, o così risuonò nelle sue orecchie, e un'altra figura al suo fianco.
    Lo sguardo glaciale si trascinò lentamente sui loro volti e lì rimase, scrutandoli senza muovere altro muscolo, né arricciare i lineamenti, così che non fu chiaro se la loro fosse una comparsa gradita o il contrario: da chiedersi c'era piuttosto se avrebbero potuto sopportare oltre un'occhiata così insistente, caricata dal sorriso sghembo e fugace che le apparve sul viso quando Coral si presentò con un'identità fasulla, per un motivo a lei oscuro, ma che avrebbe considerato quasi divertente, come i bambini che giocavano a fingere di essere qualcun altro, a cui gli adulti che avevano smesso da tempo di sognare riservavano uno sguardo compassionevole, al limite della pietà.
    Prima che Merrythought potesse acconsentire alla richiesta della scozzese, sempre che avesse acconsentito, Callidus Rothschield in persona piombò nella stanza e una serie di bacchette si levarono non in sua celebrazione: gli incantesimi incominciarono a volare da ogni parte per cercare di abbatterlo, e qualcos'altro s'impossessò della sua mente, una voce esterna sottile come uno spillo, che ascoltò suo malgrado digrignando i denti e torcendo la testa da una parte.
    Tuttavia, non gridò più forte della sua anima malandata, e ancora col collo torto la slabrò in fretta nei meandri del cranio, riaprendo le palpebre solo allora e rilassando la piega delle labbra che per un attimo aveva mostrato i denti.
    Gli occhi si mossero come dardi in mezzo alla stanza, il respiro pesante che le sollevava e abbassava le spalle: non le serviva un ordine per essere ciò che già era, un comando per obbedire ai suoi istinti più bassi, la cui idea titillava già ogni giorno che la vedeva camminare su quella terra.

    Helia si accorge dell'Imperio e si libera.

    Se queste sono già due azioni, aspetto di continuare al prossimo post!


    Rane: 5
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      29/3/2024, 01:22
      Helia Val Kyria
     
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    [Sala Ostara]



    L'Erbologo, che ancora non aveva avuto il piacere di conoscere, parve avere molto più successo con Nettlebane di quanto ne avevano avuto lei e Bellamy, e se non altro poteva approfittarne per stare ad ascoltare quell'uomo tanto saggio tramite qualcun altro, visto che non aveva avuto necessarie abilità per incantarlo, della qual cosa se ne dispiaceva molto.

    Iridi violacee?

    Sgranò gli occhi e d'istinto si voltò verso Bellamy, come se quella fosse una notizia troppo spaventosa perché potesse affrontarla da sola, ed almeno un'occhiata amica le avrebbe dato conforto, seppure si stavano toccando temi davvero terribili, come si poteva intuire dal tono di voce grave del vecchio mago.
    Un sacco di cose strane stavano succedendo in quei tempi oscuri, e molte di quelle minavano a distruggere gli equilibri naturali, per i quali aveva ovviamente una predilezione spropositata: la cosa la faceva soffrire, soprattutto perché non vedeva come porvi rimedio, ma forse dopo quell'incontro propizio avrebbero avuto una migliore consapevolezza, nuove idee su come ovviare al problema, così si sarebbe tolta di dosso quell'impotenza immane che la frustrava e la faceva sentire niente e nessuno.
    La situazione però cambiò velocemente: dopo l'arrivo di Callidus, il boato attorno a loro esplose di urla e attacchi, e lei stessa dovette tenersi la testa tra le mani, le dita infilate tra le onde bionde, a causa di un colpo basso che le si stava man mano insinuando nel cervello come un serpente.
    Non seppe dire come e cosa fece per riuscire a liberarsi in tempo, prima che la prendesse tutta e la piegasse al suo volere, ma ce la fece, e quando si rialzò fu appena in tempo per vedere Bellamy scagliarsi contro la parte sbagliata.

    Bellamy, no!

    Allungò il braccio verso di lui, d'impulso, gridando per cercare di fermarlo, pregando nel suo intimo che anche lui fosse una vittima come stava per diventarlo lei, e come avrebbe potuto essere diversamente?

    Si accorge che è vittima dell'Imperio e si libera.

    Nel caso vengano considerate come 2 azioni, procederò col prossimo post!


    Rane: 4
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      29/3/2024, 01:45
      Artemisia C. Meludrion
     
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    [Sala Ostara]



    Gli schiamazzi inondarono la stanza, i lampi di luce degli incantesimi si riflettevano sui muri ed esplodevano biancastri se troppo vicini alla retina, rimpicciolendo la pupilla in maniera dolorosa: quelle di Helia, spalancate, si restrinsero facendole lacrimare gli occhi, e un ghigno sbilenco torturava le labbra rendendole rigide, come rigido fu il lieve movimento del collo verso la Voluntas solo qualche passo distante da lei, i capelli ramati su cui brillavano per un attimo i colori elettrici delle magie lanciate senza sosta, verso chiunque.
    Come il detto che raccontava di colui che, camminando attraverso il fiume, non era più lo stesso che v'era entrato, forse nessuno dei presenti si sarebbe riconosciuto allo specchio se ne avesse incontrata la superficie: così, lei decise di essere ancora per metà cinta dalle acque infernali, dall'Acheronte, il fiume dei guai, che scorreva lungo le regioni desertiche e giungeva nella palude dove si raccoglievano le infinite anime dei morti. Ma c'era ancora posto in quella barca pericolante, e la corrente era troppo forte per non caderci.
    Dalla parvenza di quasi immobilità che aveva rivestito fino a quel momento, lo scatto che fece per agguantare i capelli di Coral dalla nuca e tirarla a sé fu felino, più rapido di un fulmine, o così se l'era riprodotto nella mente, dove non di rado morivano in modi atroci persone con cui stava ancora parlando amabilmente, nello stesso momento in cui realtà e fantasia si incontravano.

    Sta succedendo solo dentro la tua testa.

    Le avrebbe sussurrato, una volta che la schiena si fosse schiantata sul suo petto, da permetterle di cingerle le guance da dietro con una mano, ficcandole il pollice in una gote e le altre dita nell'altra, mentre sfregava sul suo collo la bacchetta come fosse un coltello, chiudendola del tutto in una morsa dalla quale avrebbe potuto liberarsi solo scalpitando.
    Si sarebbe avvicinata col naso tra i capelli, sussurrandole parole intrise di tutta l'amarezza del mondo, e un pizzico di gioia, ma nell'unica versione che conosceva: malata, distorta, e fredda.

    Ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?

    Dismundo.


    La punta della bacchetta di carpino si sarebbe spostata sulla sua tempia, con l'unico scopo di infliggerle una smisurata pena, tale perché immotivata, come le disgrazie della vita che si abbattevano crude e crudeli, senza una ragione, per la quale non vi sarebbe stata nemmeno la consolazione di una lezione da imparare, una morale da ricordare, una speranza a cui aggrapparsi.

    Usa Dismundo non verbale contro Coral Allen fingendo di essere ancora vittima di Imperio.
    Non autoconcludo nemmeno il passaggio precedente, dove la prende con la forza e la tiene stretta a sé.

    Escluso questo tiro, sono a quota 11 rane.

    Rane: 5
    • 1d5
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    • Inviato il
      29/3/2024, 02:25
      Helia Val Kyria
     
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    Quella voce. L’aveva sentita, forte e chiara nella sua testa, un comando cristallino da eseguire. Maya era cresciuta eseguendo comandi, ordini, ascoltando ed eseguendo minuziosamente qualsiasi cosa le venisse imposto dall’alto, e nemmeno quella volta avrebbe mancato l’appuntamento con chi le diceva di fare qualcosa di così giusto, almeno nella sua testa.
    Si fece largo tra la folla, constatando la fortuna di trovarsi nella stessa stanza di Rothschield: era lui che voleva, lui che doveva morire. Il caos generale sì, anche quello era uno degli obiettivi, ma principalmente era il diplomatico francese ad interessarle. Tra un lampo di luce e l’altro, la Sala Ostara totalmente a soqquadro, tutti che si scagliavano contro tutti, cercava di schivare i colpi non diretti a lei e di tenere gli occhi grigi ed ora pieni di rabbia sul suo obiettivo, che cercò di raggiungere a passo svelto e sgomitando tra i maghi e le streghe nei loro begli abiti eleganti e che di lì a breve sarebbero stati strappati, macchiati di sangue, così come le mani di tutti coloro che avevano impugnato le bacchette e deciso di schierarsi dalla parte giusta.
    Fin quando, ad un certo punto, non fu alla giusta distanza dall’ometto occhialuto e la sua assistente, che solo ora finalmente aveva individuato. Peccato che non avrebbe potuto degnarla delle attenzioni che aveva richiesto all’inizio, impegnata ad affiancare il suo capo, così come lo erano tanti altri improvvisati paladini che avevano deciso di provare a difendere Callidus Rothschild. La bacchetta in legno di pioppo si alzò proprio verso quest’ultimo, puntata contro la sua testa, con l’intento ben chiaro di agire sulla sua mente proprio come qualcuno stava facendo con lei.

    Hostis Sui.

    Pronunciò la formula con decisione e fermezza, il chiaro intento di fare del male al diplomatico organizzatore di tutta quella enorme celebrazione, pur non essendo in sé. Ché se non fosse stata assoggettata da qualcuno o da qualcosa, di certo non avrebbe agito in quel modo ma secondo quella che era la sua professione, seppur in incognito, necessariamente volta al bene ed al mantenimento dell’equilibrio nella società.

    N.B.: questa azione avviene temporalmente dopo quella nel topic principale. L'intento dell'Ad Caelum, infatti, non sarebbe quello di aprire la strada a Rotschield ma togliere di torno tutti quelli che lo stanno proteggendo.

    Azione 1 non autoconclusiva: Viktoria tenta di attaccare Rothschield con Hostis Sui (Sapienza Mentale 5).

    Malus: 2 Dialettica, 5 Percezione e 13 Volontà.
    Ti liberi se 1-14 (13 Volontà+1 Occlumanzia): 32
    • 1d50
      32
    • Inviato il
      2/4/2024, 12:43
      Viktoria Lawton


    Edited by Viktoria Lawton - 2/4/2024, 15:08
     
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    Sala Ostara

    Lavinia Withlock aveva interrotto l'amabile conversazione che Lulu stava avendo con sua Cugina Donna Mason proprio sul più bello: l'osservò allontanarsi indispettiva, col bicchiere di vetro in mano che quasi rischiava di rompersi per la furia inespressa che covava dentro.
    Non era stata la battuta con la quale si era dileguata ad infastidirla, bensì l'essersi dileguata: Lulu non era una donna che potevi prendere e lasciare a tuo piacimento, neanche se ti chiamavi Donna Mason, soprattutto se ti chiamavi Donna Mason.
    La voglia che aveva di tirarle appresso le bollicine per sporcarle l'abito era grande, ma il pensiero che avrebbe potuto ripulirselo in uno schiocco di bacchetta la fermò dal farlo. Lanciò allora una breve occhiata al vetro, esitante: quel bicchiere avrebbe quantomeno potuto procurarle una cicatrice, pensò.
    Lulu sentiva il petto bruciare di qualcosa di insospettabile, grossolano, patetico, ma la cosa che più la disturbava non era il fastidio in sé, quanto l'idea di provarlo. E poi quel disagio crebbe esponenzialmente, trasformandosi in rabbia, veleno, caos.
    Caos.

    Con permesso.

    Lulu si allontanò velocemente da Lavinia Whitlock, senza neanche degnarla di uno sguardo: la sua preda era soltanto una, vestita di rosa e nero, e cercava di allontanarsi per sfuggire alla sua ira o per proteggere chissà chi dalle ire di qualcun altro.
    Mentre il caos scoppiava in Sala Ostara, Lulu ne diveniva parte totalmente, alzando il catalizzatore tanto quanto bastava per mirare a Donna Mason e riserbarle in un unico gesto tutto il rancore di cui era capace.

    Ma perché?

    Si chiese all'improvviso.

    Perché la odio.

    Si rispose subito dopo.
    Lulu sbatté le palpebre per qualche istante, per poi abbassare la bacchetta: la rabbia l'aveva abbandonata d'un tratto ma il caos era ancora attorno a lei. In un battito di ciglia, decise di farne ancora parte, per un po', approfittandone per danneggiare l'intoccabile e meravigliosa Donna Mason.

    Imperio.

    Formulò in sua direzione, sperando che l'incantesimo avesse avuto effetto: soltanto a quel punto l'avrebbe obbligata ad attaccare Rothschield e per il solo gusto di spingerla contro un potente, sperando per lei nelle peggiori conseguenze.

    Lulu si libera dal Jinn e nonostante tutto usa Imperio contro Donna per costringerla ad attaccare Rotschield.


    Rane catturate passivamente[/color]
    Ti liberi se 1-7 (5 Volontà+2 Occlumanzia): 1
    • 1d50
      1
    • Inviato il
      2/4/2024, 12:45
      Lulu Sparks
    Lancio dado: 5
    • 1d5
      5
    • Inviato il
      2/4/2024, 16:19
      Lulu Sparks


    Edited by Lulu Sparks - 2/4/2024, 16:19
     
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96 replies since 5/3/2024, 00:30   2655 views
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