Anche Lucifero e Dio erano migliori amici una volta

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    Grifondoro
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    Cursa non è poi tanto diversa da me. Io ho rovinato una festa per stare un po' da sola con un ragazzo, la nostra amica invece ha cambiato compagnie per fare la stessa cosa!

    La rivelazione che le aveva fatto Maude E. Lehnsherr in Infermeria era rimasta con lei fino a quel momento, ben piantata nella sua memoria, e non avrebbe potuto essere altrimenti, visto che l'aveva sbalordita talmente tanto da aspettare il momento giusto per indagare, cosa che dati gli ultimi avvenimenti le riusciva abbastanza bene.

    So solo che è qualcuno che conoscete entrambe e mi pare di averlo anche visto alla festa. Mi chiedevo infatti come avesse fatto Cursa dopo ben sei anni di permanenza al Castello passati a guardare tutti dall'alto, a farsi degli amici così in fretta. Evidentemente eravate già nel suo mirino.

    Aveva cercato di capire meglio e chiedersi cosa la Serpeverde avesse voluto veramente dire con quelle parole, ma non si era saputa dare una risposta - né l'altra aveva voluto aggiungere altro di più specifico, preferendo rimanere sul vago e lasciare che Eunjoo abboccasse con tutto l'amo, da grande pettegola qual era: il fatto che avesse parlato al plurale invece che al singolare, sembrava volesse intendere non solo la coreana stessa, ma qualcun altro che a lei non era chiaro. Non aveva nemmeno capito se Maude disprezzasse la loro nuova amicizia, magari anzi ne era solo gelosa: la Serpeverde stessa d'altronde sembrava aver apprezzato il poco tempo che avevano passato insieme, quindi non lo aveva preso come un offesa nei suoi confronti.
    E se aveva voluto dire che era proprio un Grifondoro, di cui Cursa si era invaghita?

    Fossi in te non ci girerei troppo attorno alla cosa. Nessuno conosce i segreti di Cursa come Cursa. Se vuoi schiodarle qualcosa parla direttamente con lei. Magari puoi prenderla alla sprovvista durante le lezioni di Pozioni o mentre fa i compiti: adora destreggiarsi tra i suoi filtri puzzolenti.

    Detto fatto, quel giorno aveva girato per tutta la scuola con l'intento di trovarla, dall'Aula di Pozioni, alla sua postazione, in Biblioteca e così via, finché finalmente intravide la sua pelle di mogano in Aula Studio, concentrata sui suoi libri e appunti: trottò di buona lena fino a raggiungerla, il sorrisetto stampato sul volto, e per un momento fece finta di non averla notata, sorpassandola quasi per andarsi a sedere da qualche altra parte, ma frenò il passo in tempo e si voltò verso di lei, l'espressione vagamente stupita.

    Chi si vede!

    Come se non l'avesse cercata in ogni corridoio fino a quel momento, si lasciò cadere sulla sedia di fronte a lei e abbandonò i libroni sul tavolo, aprendone poi uno a caso con un sospiro fintamente esausto nonostante avesse terminato la sua sessione di studio già da ormai qualche ora.

    Serata di studio eh? Anche io.

    L'unica cosa che aveva studiato erano state le tracce della Zabini che poi l'avevano portata fin lì, e aprendo con pretesa nonchalance il suo quaderno di appunti, gettando ogni tanto un occhio da quello alla ragazza al momento ignara delle sue intenzioni, cercò il momento giusto e le parole giuste per entrare in argomento, ma non le trovò - forse perché si era data solo due minuti netti per indugiare su un qualsiasi ragionamento che non fosse inconcludente, prima che si abbandonasse alla solita parlantina.

    Ehi pensavo, chissà quando ci sarà il prossimo incontro con il Lumaclub? E chissà se permetterà di nuovo di portare qualcuno... Naturalmente nel tuo caso avrai un'altra scelta da dover fare, ma in un certo senso è meglio, no? Ti puoi sbizzarrire! E poi, non so, magari se t'interessa qualcuno ci sarebbe modo di approfondire così, no?

    Facendo voli che a chiamarli pindarici sarebbe stato un eufemismo, alla fine era riuscita a chiederle quello che le interessava sapere: quale diamine di intrigo aveva la Zabini, e con chi, che l'aveva spinta addirittura a cambiare amicizie vecchie con altre nuove? La persona misteriosa si trovava effettivamente alla festa o era stata tutta un'allucinazione della Lehnsherr?
    Che Maude poi si fosse inventata tutto solo per diffondere un falso pettegolezzo sulla sua ex-complice, con lo scopo di ripulirsi un minimo l'immagine?
    Da amore puro a rancore assoluto, il rapporto distrutto tra Cursa e Maude faceva pensare ma, d'altronde, persino il Signore e Lucifero un tempo erano amici: se le cose dovevano andare in malora, andavano in malora lo stesso, che fosse per il possesso del Paradiso o per il bel faccino di Vesper Carrow.

    SPOILER (click to view)
    Cursa V. Zabini <3
     
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    Che lo volesse o meno, Celine aveva finito per dare quella spinta ulteriore nel campo dell'Erbologia, che fino a quel momento la giovane Serpeverde si era affacciata quel che bastava per carpirne il necessario per quanto riguardava gli ingredienti e che adesso si interessava addirittura studiando avidamente ogni nozione disponibile anche di fronte un'Empatia piuttosto misera. Tomi e pergamene di Erbologia adornavano il suo posto nell'Area Studio, sia che parlassero di piante acquatiche e come impiegarle al di fuori del campo pozionistico oppure di piante da rimedio maggiormente impiegate negli antidoti per conoscere meglio il loro ruolo complesso in nome di un equilibrio che era bene mantenere e rafforzare, e non sembrava se ne avesse abbastanza. Non fosse stata per la Bibliotecaria Cromwell ne avrebbe chiesti addirittura altri, invece dovette accontentarsi di quello che le era stato consentito. Sfogliava le pagine, prendeva gli appunti, si soffermava sulle immagini - fotografate con quel che di animato oppure disegnate - e faceva ricerche su quante distinzioni vi fossero, perdendosi fra pensieri, supposizioni e considerazioni. Le venivano addirittura più di dieci idee per buttare giù nuovi saggi di Pozioni che avrebbero unito mondi così vicini come la materia stessa, Astronomia, Erbologia e tanto altro.

    Mh?

    Alzò gli occhi dai libri e schiuse intanto le labbra in un accenno di espressione interrogativa dopo tanto silenzio - più che religioso - che si era autoimposta, incrociando dunque la figura della coreana con i suoi libri ad accompagnarla. Lasciò andare l'elegante piuma di falco nell'apposito supporto del porta-inchiostro, che subito dopo sistemò dentro un bauletto adibito per la cancelleria. L'arrivo di Eunjoo significava sempre una ventata di novità, a prescindere di qualunque natura fossero cariche, ed era certa che a quel punto studiare sarebbe passato abbastanza in secondo piano e in ogni caso avrebbe potuto recuperare più tardi in Sala Comune trascinandosi dietro i libri. La bibliotecaria Cromwell non poteva avere niente da obiettare, considerato che era pur sempre una delle studentesse modello nonché uno dei fiori all'occhiello che Hogwarts vantasse.

    Eunjoo. Ma certo.

    Confermò semplicemente e a tono basso, onde evitare di disturbare chi si trovava ancora lì per studiare effettivamente. Mentre arrotolava con precisione chirurgica le pergamene e chiudeva alcuni tomi di Erbologia, l'attenzione cadde anche sui libroni che la coreana aveva portato con sé per avere un'idea approssimativa.

    Mi auguro nell'immediato.

    Proferì in risposta alle parole di Eunjoo, che intanto si stava esibendo nella sua solita parlantina sempre frenetica e per cui cercò di restare al passo, annuendo o scuotendo il capo, altrimenti sbattendo le palpebre.

    A dirla tutta, preferirei non ci fosse l'opzione.

    Considerato anche l'ultimo avvenimento che aveva interessato il Lumaclub, col senno di poi aveva appreso semplicemente di voler andarci da sola per le prossime future occasioni proprio in virtù del fatto che era lei il fiore all'occhiello, non qualsiasi accompagnatore che avrebbe selezionato. Del resto, Cursa era di questa filosofia: gli errori esistevano anzitutto per migliorare e questo valeva tanto per un incantesimo o una pozione fallita quanto una scelta, migliore o peggiore che fosse.

    O in ogni caso sceglierei semplicemente me stessa, il Lumaclub non è Madama Piediburro.

    Proseguì in tono serafico e sempre basso, lasciandosi poi andare con un sorriso complice, non molto tempo prima aveva accompagnato la coreana proprio in quel psuedo negozio che ricordava più una sala da tè con il colore delle pareti e dell'arredamento molto, molto discutibile. Perlomeno la strega che lo gestiva sapeva farsi perdonare con quel che offriva alla clientela, compresi il cibo e le bevande possibilmente a basse calorie.

    Cosa mi dici invece di te? Usare Greengrass non penso ti serva più.
     
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    Grifondoro
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    Come c'era da aspettarsi, Cursa esibiva una calma serena ed imperturbabile che difficilmente sarebbe stata incrinata nemmeno dallo scoppio di un uragano, ovvero qualcosa di molto simile all'arrivo della coreana comparsa di punto in bianco per disturbare la sua pace: d'altra parte, le sarebbe parso strano che lei abboccasse subito e le rivelasse tutte le informazioni come se nulla fosse, dunque almeno per il momento finse di stare al gioco, semmai la Zabini avesse avuto una mezza percezione dell'ambiguità di quella situazione, ovvero di star partecipando a suddetto gioco.
    Annuì alla ritrovata indipendenza e al girl power in cui Cursa aveva ritrovato conforto, e in condizioni normali l'avrebbe appoggiata sicuramente, se non fosse che era lì per altro: ovvero scoprire di che diavolo stesse parlando Maude o se invece le avesse raccontato solo un sacco di frottole che si era pure presa la briga di indagare.
    D'altra parte, va bene essere scottati per tutta la scenata che la Lehnsherr aveva imbastito, ma proprio perché sopra le righe era difficile venisse replicata da qualsiasi altro accompagnatore o accompagnatrice avesse scelto: in parole povere, doveva essere proprio sfortunata per venir mollata due volte di fila, al punto da essere altamente improbabile, sempre che quella fosse la paura principale per cui aveva fatto desistere la bella inglese dall'adocchiare nuovi lidi.

    Hai ragione. Ma se lo fosse?

    Se il Lumaclub fosse effettivamente simile a Madama Piediburro? Non erano forse stati appesi i vischi sotto le tende, l'ultima volta? Di certo non era quello l'obiettivo maggiore del club, ma poteva sì essere una scusa come un'altra per approfondire altri tipi di conoscenze, oltre quelle che le avrebbero aiutate a far carriera in futuro - che era la stessa cosa che aveva detto al Carrington, riprendendolo bonariamente perché aveva invitato Morgan invece di prendere coraggio ed estendere l'invito a qualcuno che potesse interessargli da un altro punto di vista.
    Incassò in modo impercettibile la testa quando, prevedibilmente, Cursa mise lei stessa in mezzo, alludendo al fatto che ora Eunjoo avrebbe potuto scegliere qualsiasi altra personalità nella scuola che non fosse Gideon, visto che in via ufficiale lo aveva solo sfruttato per arrivare dov'era arrivata.

    Ci siamo usati a vicenda, chiaramente.

    Tentò di dissimulare la fatica che provava sempre quando era costretta a parlare di lui in pubblico, e si strinse nelle spalle con nonchalance, ché almeno non lo faceva passare come il fesso della situazione che era stato abbindolato da un'arrivista - mai cosa più distante dalla realtà.

    Perché, sei interessata a lui?

    Domandò di colpo, l'espressione interrogativa che sfumava in una quasi allarmata, rendendosi conto che magari Cursa voleva solo dire che, ora che era libero avrebbe potuto posarvi lei le sue grinfie, una cosa che non aveva davvero mai previsto e sperava non fosse quello il caso: che Maude parlasse del Greengrass?
    Eppure dal suo discorso sembrava quasi che Zabini fosse interessata a un ragazzo o ragazza di un'altra Casa, forse proprio Grifondoro: si augurò che avesse capito bene, perché se quel subitaneo dubbio invece si fosse rivelato fondato, c'era da mettersi le mani nei capelli.
     
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    Soppesò abbastanza a lungo la domanda rivoltale dalla coreana, anziché giungere alle conclusioni affrettate, ché da quanto ricordava - bene, avrebbe osato aggiungere - il Lumaclub funzionava ed esisteva proprio in virtù del fatto che si potessero coltivare rapporti funzionali alle ambizioni e alla carriera di ciascun partecipante. Lei stessa si era informata perfino sui membri che ne avevano fatto parte, perciò portava avanti una tale mentalità che non solo era semplicissima ma non dava adito ad altre possibili interpretazioni. Eunjoo aveva altre intenzioni che lei non sapeva ancora, certo, ma su due piedi non le restò che rispondere schiettamente.

    Sarebbe preoccupante per gli standard di Lumacorno.

    E questo valeva anche per i suoi di standard, di certo non avrebbe ambito tanto a farne parte se fosse stato un qualsiasi circolo per adocchiare le prede, frequentare e metter su famiglia. Per dire, se avesse avuto queste mire, sarebbe bastato andare per l'appunto da Madama Piediburro e vedere quale preda disponibile c'era, non era insolito trovare qualcuno in quella sala da tè abbastanza solo da sperare di combinare qualcosa con qualcun altro altrettanto solo. Per attitudine, comunque, era una delle poche cose che la giovane Zabini non avrebbe mai fatto. Un dubbio le si insinuò pian piano...

    ... cosa stai facendo, Eunjoo? Cerchi di combinarmi con qualcuno?

    Un dubbio che avrebbe lasciato tuttavia spazio ad altro, perché vuoi che si fossero usati a vicenda, Eunjoo e Gideon, e non avrebbe trovato niente di strano in ciò, ma la domanda altrui la colpì forte, non perché fosse sotto sotto interessata al giovane Greengrass, che riconosceva essere un ottimo partito ma fino a quel momento non aveva mai avuto pretese per vederlo diversamente rispetto a un amico, sempre se si poteva definire tale, ma perché la divertì facendo sembrare la coreana abbastanza buffa per qualche mero istante.

    Chi sei e cosa ne hai fatto di Eunjoo Choe?

    Azzardò a chiedere un po', squadrando attentamente la coreana, da capo a piedi, per accorgersi di qualcos'altro che saltasse subito all'occhio.

    Ti interessa sapere la risposta prima di far qualcosa con Gideon Greengrass che non sia solo usarlo?

    Scosse tranquillamente il capo alla conclusione della domanda puramente retorica, di conseguenza la coreana poteva pure starsene tranquilla accantonando eventuali dubbi e dilemmi che le fossero venuti e concentrandosi invece su ciò che la premeva davvero. Quanto a lei, pian piano sistemò i libri di Erbologia mettendoli tutti nella borsa che tirò fuori da sotto il tavolo.
     
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    Era tutto vero quello che diceva Cursa, che il Lumaclub serviva unicamente per migliorare il proprio status sociale e si sarebbe fatto meglio ad usarlo solo per quello: ma, in mancanza di balli di fine anno e cose formali e divertenti di quel tipo, era anche una delle pochissime chances per vestirsi in un certo modo, fare bella figura e trafiggere il cuore di qualcuno con la famigerata freccia di Cupido. O almeno lei la vedeva come una regola non scritta, quella di invitare qualcuno dell'altro sesso, sempre che queste fossero le preferenze, se no il contrario, e combinare gli affari con un leggero corteggiamento, che era poi quello che aveva fatto Gideon, il quale avrebbe potuto invitare qualsiasi altro nella scuola che apparisse meno compromettente, ossia la strada che avevano scelto di percorrere Cursa e Christian.
    Lo sguardo appena inquisitore di Cursa la fece impappinare un paio di volte, mentre cercava modi per risultare il più affilata e discreta possibile invece di finire con l'essere il solito elefante nella cristalleria, non fallendo nemmeno in quella circostanza: mentre rideva un po' nervosa alle prime domande della strega dalla pelle d'ebano, l'ultima le fece per un istante avvampare le guance, tanto che agitò le entrambe le mani davanti al viso come per scacciare quel dubbio il più in fretta possibile.

    No, no!

    Per fortuna era occupata a sistemare i libri nella sua borsa, così Eunjoo ebbe un frammento di tempo per ordinare al suo viso di tornare al colore di porcellana di sempre, mentre espirava a occhi chiusi per riprendere il controllo della situazione e far volatilizzare i pensieri che la riportavano ad alcuni ricordi flash su come avesse usato Gideon nell'ultimo periodo, certo non una chiacchierata degna da menti caste in piena Aula Studio di Hogwarts.

    Ok, ho sentito voci che tu... Insomma, avessi cambiato compagnie solo per stare vicina a questo fantomatico ragazzo che forse ha partecipato alla festa di Natale, e niente, mi chiedevo chi fosse.

    Scelse la via della verità, o mezza, perché non era sicura di volerle dire subito che quelle voci fossero la sua ex-amica Maude Lehnshrr, così magari evitava di incartarsi ancora di più, e lasciare a Cursa modo e voglia di rispondere come avesse desiderato, sperando di ricavarne qualcosa. Era mera curiosità la sua, visto che la Serpeverde le sembrava sempre così misteriosa e non aveva notato un suo presunto interesse verso nessuno, quindi o effettivamente il suo radar aveva fallito, o quelle della Lehnserr erano solo panzane, nel qual caso l'avrebbe pagata cara.

    Mi dispiace, avrei dovuto essere più discreta.
    Puoi picchiarmi e poi dirmi chi è?


    Squittì supplicante, sbattendo le ciglia a ventaglio e appoggiando il mento sopra le dita incrociate, una mossa che di solito funzionava: certo, forse non con Viviane.
     
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    Dunque cosa stai cercando di dirmi?

    Qualcosa non andava nel modo in cui si poneva Eunjoo, non sapeva neppure dire se la stanchezza potesse aver giocato un brutto scherzo alla sua giornata, d'altronde era tutta presa dallo studio e qualcosa poteva esserle andato storto. A onor del vero dubitava un po' di quello scenario, la coreana era... semplicemente lei, l'aveva vista lavorare duramente per raggiungere il livello a cui era arrivata a quel punto, che un equilibrio precario sembrava abbastanza improbabile. Forse non lo aveva dato tanto a vedere e in quel caso tanti complimenti alla recitazione che doveva aver portato avanti, forse non erano poi così tanto diverse lei ed Eunjoo. A parte il diletto di combattere e distruggere ferocemente le bambole maledette, naturalmente.

    Voci?

    Ripeté la Serpeverde, squadrando ancora una volta la coreana che più o meno stava svuotando il sacco e abbassando intanto le spalle alla realizzazione di ciò che doveva aver portato quest'ultima direttamente al suo cospetto. Le successive parole avevano decisamente un che di paradossale che poteva smentire senza troppi giri di parole: l'unica accompagnatrice che aveva portato alla festa di Natale era Maude e nulla di più, poi era venuto fuori il teatrino pietoso tra l'ex amica e quel Carrow, dunque ci aveva litigato e poi era tornata semplicemente dagli stessi eletti di Lumacorno, concedendosi a qualche drink e chiacchiera. Poi c'erano stati altri disordini, una vecchia strega cantante che definire fallita e superata non era decisamente un complimento, le trasfigurazioni che erano state fatte dissipare... il resto era storia. Dubitava sinceramente di essere finita in un altro universo parallelo dove era riuscita a ritagliarsi del tempo per stare anche con il suo misterioso e inesistente ragazzo. Tutto uno scenario così tanto fantasioso che qualche dubbio le venne in mente ma preferì lasciare per il momento che fosse Eunjoo a decidere cos'era meglio dire e cosa no.

    Vorrei sperare non abbiano detto qualcosa su di lui ma dalla tua domanda temo proprio sia troppo tardi.

    E quando poi la coreana le fece notare che potesse prima picchiarla e poi dirle chi era, alzò tutte e due le sopracciglia in un'espressione vagamente sorpresa e lasciò la borsa sul tavolo, con tutti i libri di Erbologia ormai sistemati all'interno. Chiunque fosse stato, un quadro, un fantasma o un mago oppure una strega, doveva aver convinto abbastanza Eunjoo.

    Permettimi di capire prima perché dovrei picchiarti.
     
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    Cursa non le sembrava né punta sul vivo, né spaventata come sarebbe stata lei, se avessero incominciato a fare delle congetture sulle sue frequentazioni - d'altra parte, all'ultimo che ci aveva provato aveva proposto un duello clandestino - né particolarmente turbata, il che la spinse sempre più a pensare che la Lehnsherr le aveva raccontato una marea di baggianate.
    Ma non riusciva a capire a che scopo? Per provare a dividerla da Cursa instillandole il dubbio che non si volesse aprire con lei e non la giudicasse all'altezza della sua fiducia?
    Tutto un po' forzato, perché non solo Eunjoo sapeva che quelle erano cose personali che la Zabini aveva il diritto di non dirle, se non voleva, ma soprattutto perché effettivamente, dato il suo amore per il gossip, c'era sempre il rischio che alcuni segreti le potessero scappare di bocca - non i suoi propri, quelli li avrebbe portati con sé fin dentro la bara.
    Quindi non la biasimava, sebbene per l'amicizia che le legava non avrebbe impiegato troppi sforzi a tenersi quel segretuccio invece di spifferarlo al primo che capitava.

    Su di lui? Solo che potrei conoscerlo, ma non ho idea di chi sia.

    Maude non è che l'aveva lasciata con molto in mano, a parte un pugno di mosche, infatti stava indagando su qualcosa che non era nemmeno sicura esistesse davvero. Appena ne avesse avuto l'ultima conferma però gliel'avrebbe fatta pagare, seppur in maniera bonaria, ché sentirsi presa in giro senza nemmeno un motivo valido non era una cosa che avrebbe accettato ben volentieri nella vita di tutti i giorni.

    Beh, perché mi sto facendo i fatti tuoi e mi hanno detto che non è una cosa carina da fare.

    Si strinse nelle spalle con l'espressione più innocente che aveva, che di solito sui ragazzi attaccava - meno sulle ragazze, ma anche quello dipendeva da certi fattori: certo non voleva davvero che la Zabini la prendesse a mestolate e poi la sminuzzasse per una delle sue favolose creazioni pozionistiche (anche se finire su un libro famoso, qualsiasi fosse stato il prezzo da pagare, era qualcosa per cui avrebbe pensato bene prima di rifiutare), ma insomma le stava facendo capire che, mettendosi nei suoi panni, cosa insolita, poteva immaginare che quella poteva essere una discussione che magari l'altra avrebbe preferito non avere.
    Non che avesse molta scelta, comunque.

    Quindi sono pronta a subirne le conseguenze, a patto che mi dici chi è?
     
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    Più la coreana parlava, più la giovane Zabini era curiosa di scoprire cosa le avevano detto per portarla a pensare così, soprattutto che tipo di pettegolezzo - o racconto, certe volte i confini tra fantasia e realtà si facevano labili - avessero costruito molto probabilmente in poco tempo. L'avevano affiancata a un Grifondoro? La relazione era un tale tabù che si vedevano di nascosto mentre si ignoravano più o meno in pubblico? Che uno dei due, forse anche entrambi, aveva tutte le sue ragioni per scegliere di procedere in quel modo? Così tanti quesiti che Eunjoo sembrava propensa a scoprire quanto più veloce possibile sulla loro validità.

    Fai due più due, cara Eunjoo.

    Proferì in un primo momento, ad un tratto enigmatica e rassegnata, come se non ci fosse molto da fare a quel punto se non scoprire le carte. La curiosa domanda e la reazione che Eunjoo aveva avuto a proposito di Gideon la portarono su un sentiero forse pericoloso da intraprendere.

    In effetti non è carino, ma penso anche questo: era inevitabile. Non mi sarei potuta nascondere per sempre, né io né lui. C'è una cosa che ho sentito qualche tempo fa, cioè che tre cose non possono essere nascoste a lungo. Il sole, la luna e la verità.

    Proseguì con la bugia di per sé sottile e vagamente innocente, quantomeno per tastare il terreno e capire di più da come reagiva Eunjoo su cos'altro potevano averle detto.

    Da allora non me lo tolgo più dalla testa, l'ho detto anche a lui.

    Sospirò un po' affranta, lo sguardo color cioccolato fondente che si allontanava dal volto della Grifondoro come mossa da un moto inesistente di profonda vergogna. Non aveva tutte le ragioni del mondo per fare così, certo, né doveva fare questo a un'amica, ma sentirla parlare di essere pronta a subirne le conseguenze per qualcosa che nemmeno aveva senso di esistere un po' la divertiva. Che male poteva fare poi, a voler portare avanti quella piccolissima messinscena di cui, alla fine, forse ci avrebbero riso su alla faccia di chiunque avesse ordito il racconto pettegolezzo?

    Prima mi hai chiesto se fossi interessata a Gideon Greengrass.

    Sospirò un'altra volta, forse in un tentativo di voler riconquistare la sicurezza che le apparteneva sovente e che la contraddistingueva maggiormente.

    Lo sono, quel fascino che si ritrova è irresistibile. È da qualche mese che mi vedo con lui, nelle profondità dei sotterranei.

    Forse ci sono le ragioni per fare questa missioncina del FantaHogwarts?


    Edited by Cursa V. Zabini - 29/3/2024, 16:02
     
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    Se c'era una cosa che Cursa aveva inevitabilmente dovuto imparare a fare, quella era mentire. Ecco perché Eunjoo non sarebbe riuscita a capire che quella appena sentita fosse una bugia.



    Eunjoo perde il Bugiardo vs Intuitivo contro Cursa


    Edited by Il Narratore • - 5/4/2024, 15:28
     
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    Quando finalmente Cursa sembrò essersi arresa a sputare il rospo, Eunjoo drizzò le antenne e coprì con i gomiti metà pagine del libro aperto davanti a lei, che comunque non aveva mai degnato di uno sguardo fin dall'inizio, sporgendosi per ascoltare: i suoi occhi super attenti tradivano una certa apprensione, nel senso che quasi non credeva alle sue orecchie che la Serpeverde aveva deciso di confidarsi con lei, e il cervello andava a mille per cercare gli ultimi minuti di anticipare un viso, un nome, a quello che presto le avrebbe espresso lei, una specie di gara con sé stessa per vedere se riusciva ad arrivarci per prima.
    Ma nulla avrebbe potuto prepararla a quello che le labbra dell'inglese poi avrebbero pronunciato. Incassò dapprima la testa, sorpresa per un'ammissione così intima, che a stento ce la vedeva la Zabini a perdere la testa per qualcuno - ma l'amore poteva far breccia anche in apparenze meno focose di lei, dal cuore magari similmente ribelle: al sillabare del nome del Greengrass, però, si sentì mancare la terra sotto i piedi, e l'espressione si irrigidì in una maschera di terrore, mentre il tempo e i movimenti attorno a lei si cristallizzavano.
    I suoni erano diventati ovattati, gli studenti di altri tavoli pupazzi di pezza senza vita, i gesti bloccati a mezz'aria che non rientravano più nemmeno nel suo campo visivo, tutto concentrato a fissare costernata Cursa che riempiva e schiacciava la sua immagine per tutta la stanza, un horror vacui che le toglieva il respiro e le mozzava le parole.

    Qualche mese? Cioè da quando?
    Natale? O prima?


    Pigolò a fatica prima che passassero troppi istanti perché la pausa non potesse essere giudicata come preoccupante, e lo stesso sforzo che ci mise per sfiatare qualche parola lo impiegò per alzare appena un angolo delle labbra, come se la notizia della nuova coppia le desse gioia, come se non provasse invece soltanto una devastazione immensa che le stava stritolando i polmoni tanto da farle un male lancinante dietro le costole, che pure tremavano.
    Non era possibile, non era oggettivamente possibile, ma per quanto trovasse spiegazioni razionali a ciò che le era stato appena messo su un piatto, la paura spietata di perdere così dal nulla una delle persone a cui era legata di più in modo così viscerale la gettava in una disperazione profonda, tanto da non riuscire a ragionare più lucidamente, a distinguere il vero dal falso, a trarre ossigeno dalle boccate che la bocca schiusa prendeva in automatico, giusto per non perire.

    Non ho capito, com'è iniziata?

    L'ultima cosa che voleva era un racconto dettagliato del tradimento, ma se non altro avrebbe avuto tutto sotto controllo, avrebbe saputo cos'era successo, e avrebbe di conseguenza capito anche come agire. Lo strazio occupava tutte le fibre del suo corpo, ma per l'ira c'era sempre tempo, e se nessuno aveva ancora visto Eunjoo esplodere nel più letale dei modi forse non si sarebbe dovuto attendere ancora molto per osservare quegli occhi a mandorla accecati da un sentimento che ancora non conosceva, ma che avrebbe abbracciato presto con tutta la forza in suo possesso.
     
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    Poco prima di Natale.

    Proferì dopo aver messo a punto una serie di connessioni più o meno plausibili, anche se non necessariamente corrispondenti alla verità, aveva cercato di riportare a galla ciò che ricordasse soprattutto di Gideon. C'erano state delle interazioni tra lei e l'Alfiere alla festa del Lumaclub che potevano essere scambiate per segnali che sarebbe stato bene cogliere prima di tutto, anche se dall'altra parte era pure vero che Eunjoo fosse lì in qualità di accompagnatrice del giovane Greengrass. Poteva diventare un pelino interessante per vedere la coreana spremere le meningi e capire come potesse essere successo qualcosa del genere sotto il suo naso, anche se forse non si sarebbe preoccupata più del dovuto. Dopotutto, le aveva detto che lei e Gideon si fossero chiaramente usati a vicenda e nulla di più fino a qualche momento prima. Talvolta era difficile capire dove stesse la realtà e dove la finzione, dunque alla successiva domanda di Eunjoo dovette formulare meglio una risposta che potesse dare più o meno un senso al tutto, perché no, rafforzare un castello di carte pressoché inesistente, costruito sul nulla e che volendo sarebbe stato facile sbriciolare del tutto se non ci avesse messo la convinzione in ciò che diceva da farlo sembrare effettivamente realtà. Si piegò in avanti verso la coreana ma si trattenne all'ultimo, come tentennante all'idea di dire di più, come se fosse stato già sbagliato farlo in partenza confessando di aver perso la testa per un ribelle Alfiere, che chissà cos'altro aveva fatto e che forse avrebbe potuto arrivare a far male a lei un giorno se non fosse stata la più cauta possibile. Di contro, però, era pur vero che l'amore, l'infatuazione e l'ossessione potevano far leva in diversi modi, talvolta nel miglior modo sperato, talvolta nel peggior modo affatto sperato.

    È iniziata con un libro... in realtà parlava della pietra filosofale e ne eravamo rimasti entrambi affascinati. Che prevedibile, due Pozionisti che realizzano di aver più cose in comune di quanto pensino.

    Sollevò lo sguardo dal volto di Eunjoo al soffitto dell'area studio, pensando per qualche fugace momento se non fosse il caso di provare a liquidare la questione e salutare la Grifondoro, trascinando dietro di sé ancora più dubbi e dilemmi. Rivelare troppo e in poco tempo avrebbe potuto far rendere sempre più conto quanto la bugia fosse poco solida e convincente, alla fine dei conti era il prezzo delle bugie. Più si facevano dettagliate e complesse, più i fili si strappavano e prima o poi sarebbe arrivato il momento in cui crollava tutta la facciata, non importava quanto sforzo ci si mettesse a far aggiustare in tempo tutti i fili... anche uno ad uno. Però era anche vero che Eunjoo fosse venuta fin lì, sorprendendola pur senza farla rendere conto a Cursa, domandando e ricercando quanto più possibile delle risposte, che era bene ricambiasse più o meno il favore.

    Eunjoo. Chi te l'ha detto?

    Gli occhi scuri che erano di nuovo fissi su quelli della coreana, sicuri e magnetici insieme, dando perfino l'impressione di non volerle permettere di distogliere l'attenzione... un'altra volta.
     
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    Dovette usare tutta la forza in suo possesso per non sgranare gli occhi e urlare, ma tutto si aspettava tranne che quella roba immonda andasse avanti da addirittura prima di Natale, il che non aveva assolutamente senso: gli occhi vagarono per un attimo nello sforzo di collegare tutti gli avvenimenti che avevano caratterizzato la loro relazione, ma continuava a chiedersi come un assillo implacabile dove diavolo avesse trovato spazio anche per Cursa, quel bastardo.

    Wow. Tanto tempo.

    Rispose meccanica, quasi robotica, senza riuscire troppo ad immettere in quelle frasi un entusiasmo che non sentiva, anzi tutt'altro.
    Certe cose però non riusciva a spiegarsele: Gideon le aveva sempre detto che era stata la sua prima ragazza con cui aveva fatto esperienza di tutte le prime volte, le aveva fatto conoscere i suoi genitori a Natale, l'aveva invitata davanti a tutti alla festa di Lumacorno, l'aveva sempre spinta per non rimanere nell'ombra e viversi alla luce del sole. Com'era possibile che nel frattempo avesse instaurato una relazione con un'altra ragazza, anch'essa al buio, dopo tutte le cose importanti che si erano detti e che avevano vissuto?
    Non era che con la sua mania del controllo, con la sua paura del giudizio degli altri e quindi il rimandare sempre a data da definirsi il momento in cui si sarebbero rivelati, lo aveva gettato dritto dritto nelle braccia di qualcun altro, dandogli anche modo di coprirne le tracce?

    Perché non uscite allo scoperto o non siete andati al Lumaclub insieme?

    Non aveva dato fastidio a Cursa che lui si fosse diretto così platealmente al tavolo dei Grifondoro per invitare qualcun'altra, invece che lei? Non aveva avuto mai la percezione che passasse un po' troppo tempo lontano da lei per andare chissà dove?
    O magari la loro non era una relazione profonda in quel senso, magari era iniziata come qualcosa che avrebbe dovuto finire in una notte, e poi lei ci era rimasta sotto. Tra l'altro c'erano tante altre cose che avrebbero potuto investirla allo stesso modo, non metaforicamente parlando, e tutte stavano passando proprio in quel momento nella testa della coreana in fila una per una.
    Non disse nulla alla storiella su come fosse iniziata, ché le veniva solo da vomitare. Così poetica, mentre loro si erano conosciuti azzannandosi in una spiaggia della Cornovaglia, non certo il più romantico dei momenti.

    Non me lo ricordo. Mi dispiace.

    Non ci pensava nemmeno a Maude e ora come ora non le interessava per niente, era combattuta tra l'andarsene gettando tutto all'aria al rimanere e scoprirne di più, ora che ne aveva l'occasione, specialmente per schiarirsi i dubbi che l'affollavano la testa con un rumore assordante.

    Hai paura che questa voce faccia il giro della scuola?

    Forse aveva avuto lo stesso timore per la sua reputazione, ovvero che Gideon era stato un Alfiere e quindi non era il miglior partito ad Hogwarts - anche se lo era sotto tutt'altra serie di aspetti: ma cose che un membro dell'Ordine rosso riusciva a fare con la sua crudeltà sbiadiva al confronto di cosa sarebbe arrivata a fare una sud-coreana delusa, tradita e dal cuore spezzato.
    Era difficile provare empatia o andarci piano, se non ne si possedeva più uno; per una vendetta nemmeno tanto gelida, invece, non si poteva chiedere di meglio.
     
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    Eunjoo, Eunjoo.

    Ripeté una o due volte, quasi cantilenando dolcemente come una sorella maggiore avrebbe fatto con la sua sorellina, un po' per portare la quiete in una mente che arrivava a dubitare di se stessa, un po' per addolcire qualsiasi tensione o sensazione la coreana stesse provando, avente lo stesso effetto del miele che arrivava a risanare la gola con un po' di piacevole sollievo. Frasi, domande e risposte che non lasciavano trasparire nient'altro, di conseguenza non poteva fermarsi tutto lì, con un atteggiamento da parte di Eunjoo che definire quasi meccanico sarebbe stato un eufemismo. Non un accenno di entusiasmo, non un accenno di gioia o qualunque cosa si potesse provare per un'amica che contro ogni aspettativa aveva aperto il proprio cuore all'amore. Tuttavia fu proprio l'ultima domanda che fece prima sorridere in modo genuino e poi ridere in modo appena più pungente alla giovane Zabini, la quale si rendeva sempre più conto come la sua bugia innocente non fosse nemmeno più divertente da sostenere tale era l'aridità che percepiva dalla Grifondoro. Le tese una mano, quella dominante per lo specifico, come una pseudo offerta di pace realizzazione.

    Ricordi cosa ti dissi la volta che abbiamo parlato del più e del meno nella Sala dei Ritratti?

    Iniziò, tanto per mettere i puntini sulle i e condurre Eunjoo sulla retta via, ché sembrava mancasse poco per perdersi del tutto in un abisso introvabile a giudicare dallo sguardo altrui. Naturalmente era solo la sua percezione, quello che aveva visto, ma fatto stava che il gioco era divertente fintanto durava nel verso sperato e le sembrava che quel gioco andasse in un verso del tutto opposto, che andava sì avanti ma anche indietro e perché no, contorcendosi prima sopra e poi sotto e ingarbugliandosi ancora di più.

    Quando mi paragonavi a uno dei ritratti.

    Aggiunse come per fornire qualche tassello in più per un puzzle che forse Eunjoo non aveva avuto l'accortezza di immaginarlo, perché se lo ricordava a grandi linee ed era certa di averle detto che dare troppo di sé significasse svalutare sé stessi ed era quello che aveva fatto fino a qualche momento prima; solo che la vera Cursa Zabini non lo avrebbe mai fatto né in un momento né in un altro, proprio perché era semplicemente cauta nelle mosse che compiva per sopravvivere in quel mondo. Lei non viveva per giocare ed essere un pezzo della scacchiera, né il Re né la Regina né qualsiasi altro pezzo, in effetti aveva sempre avuto mire alte: giocava e s'impadroniva dell'intera scacchiera e niente di meno.

    Poi non fa niente se non vuoi dirmelo chi te l'ha detto, lo trovo solo paradossale.

    Non lo vedeva chissà che grande problema se la coreana aveva preferito tenerselo per sé o nemmeno ci stava pensando di più, immersa nel bollore del tradimento come poteva ritenere erroneamente o meno. C'erano sempre i Quadri o i Fantasmi a cui chiederlo, ché in effetti sapere il nome interessava un pelino alla giovane Zabini per capire e afferrare con maggior chiarezza la dinamica che aveva portato Eunjoo a quella situazione specifica.

    Pensi che dovrei avere paura per qualcosa che non ha alcun fondamento?

    Chiese con un accenno di ironia nella voce e uno sguardo serafico a colorare il volto.

    Cursa esce allo scoperto :f:
     
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    Le ci volle un po' per tornare in se stessa e riconnettersi alle parole di Cursa, che suonavano così diverse rispetto a quelle che aveva sentito poco prima: sbatté gli occhi più volte cercando di capirne il senso, come se avesse perso ad un tratto ogni conoscenza base dell'inglese, o di tutte le altre lingue del mondo, per quanto ogni suono le risultasse estraneo. In più, non ricordava niente che facesse parte di un momento tanto lontano, non in quella circostanza almeno, quando veniva ancora bombardata dai flash che la sua mente terrorizzata creava di sua spontanea volontà, su lei e Gideon insieme che si vedevano nei sotterranei, e peggio, nella loro Sala Comune in cui potevano rifugiarsi quante volte volevano, a differenza di lei che era sempre costretta a stargli lontano.
    La memoria di quella giornata tra i ritratti le apparve sfocata, e solo con fatica riuscì a capire a cosa la Zabini si stesse riferendo: ma era un collegamento comunque lontano che non afferrò appieno, nonostante poté comprendere che ciò che le stava cercando di dire era che si era bonariamente presa gioco di lei, senza malizia.
    Magari voleva approfittare di quel presunto gossip per divertirsi un po', solo che non avrebbe mai potuto immaginare sarebbe stato a spese della Grifondoro.

    Ah! Ah ah... Me l'hai fatta.

    Sorrise debolmente, ma il cuore pompava ancora in modo malsano e le gambe le si erano fatte molli, tant'è che seppur ebbe come primo istinto quello di andarsene, non vi poté obbedire con rapidità, ché sentiva non avrebbero retto il colpo.

    Certo. No, io mi riferivo al caso specifico.

    Nessuno si preoccupava più di tanto di un gossip che non aveva basi reali, a meno che non li avesse messi in un'estrema cattiva luce per un motivo o per un altro: ma Eunjoo, quando ancora credeva che si stesse parlando di una relazione clandestina tra il Greengrass e la Zabini, le stava chiedendo se uno dei motivi per cui non era uscita allo scoperto era perché temeva in qualche modo che la voce girasse, forse perché lui era stato un Alfiere, o chissà cosa che non aveva ormai più importanza. Sebbene il dubbio le fosse rimasto, e questo era impossibile da scollare, a meno che il diretto interessato non avesse fatto subito chiarezza.
    Deglutì, racimolando le ultime forze che la tenevano in piedi e si sollevò dalla sedia, stiracchiando un nuovo sorriso tirato in direzione della Serpeverde.

    È stato divertente. Purtroppo devo andare, ma ci rivediamo, ok?

    Scappare sarebbe stato il termine più adatto: per uno scherzo del caso, era arrivata lì convinta di ottenere informazioni succose, e invece non solo non aveva ottenuto nulla, ma si era addirittura lasciata dietro alcune briciole su cui l'occhio attento della Zabini avrebbe indugiato, seppur non avrebbe potuto farsi un'idea chiara così su due piedi, ma quei frammenti potevano comunque essere indizio di qualcosa di più grande.
    D'altra parte, Pollicino aveva ritrovato la strada di casa seguendo delle misere molliche di pane.

    [Ruolata chiusa]

     
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