Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Donna Mason

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    "Sì, la magia esiste e Donna Mason pure"


    Link alla scheda PG: X
    Link a una role attiva: X
    Note:
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    Benvenuta Tessa! Contento di averti qui :3
    Mi ritrovo in ciò che hai detto sulle presentazioni, ma c’è davvero qualcuno che sa farle?

    Oltre a Donna mi trovi anche con Christian, uno studente. Ci vediamo presto on game!

    Edited by Donna Mason - 1/2/2024, 22:22
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    San Mungo, dopo questa role



    Donna non era di certo una paladina del popolo: in genere non si schierava in prima linea per difendere i cittadini dal male, ché lei era molto più brava, in un secondo momento, a scrivere dell'accaduto da estranea critica e ficcanaso. Ma in quel caso si era ritrovata in mezzo ad una tempesta da cui le era sembrato impossibile fuggire, e aveva quindi scelto di combattere per quanto le fosse possibile, non essendo lei solita a lavorare con la magia; e il suo non era certo un contributo da sottovalutare, ché con l'utilizzo della bacchetta era sempre stata piuttosto capace - anche se con l'avanzare del tempo si sentiva sempre più arrugginita.
    Aveva combattuto ma ne era uscita sconfitta, ché pochi Centauri erano stati catturati per suo contributo e al contrario molti erano riusciti a ferirla, tra poliziotti con le loro armi babbane e Centauri con i loro archi e le loro frecce. Donna aveva sopportato finché era riuscita, ma una volta assistito alla fine del pericolo lasciò che il dolore la comandasse, facendole cedere le ginocchia. Fortuna volle che proprio lì accanto trovò la figura di un Medimago, a cui si appoggiò con prontezza e da cui fu portata in fretta al San Mungo, dove si sperava sarebbero riusciti a rimetterla in sesto.
    Si era purtroppo dovuta spogliare dei suoi vestiti e dei suoi tacchi, lasciandosi vestire di un camicie tremendamente orrido ma adatto alle circostanze, o almeno così le avevano spiegato dopo aver espresso le sue lamentele in merito. Donna avrebbe voluto urlare, ma sapeva di doversi contenere e comportare in maniera matura: che la sua immagine fosse migliore di così era risaputo, e questo poteva bastarle per mettersi l'anima in pace almeno per qualche ora.
    Quando l'uomo che l'aveva aiutata le si avvicinò, probabilmente per iniziare con le cure, la strega lo guardò con attenzione.

    Allora la Medimagia serve davvero a qualcosa.

    Che fosse ironica era chiaro, ma era quell'ironia un po' tagliente e fuori luogo che avrebbe potuto offendere chi le stava di fronte. In un altro momento non le sarebbe probabilmente importato nulla, ma il Mesimago era lì per aiutarla e l'ultima cosa che voleva era che si vendicasse agendo in modo sbagliato su una ferita - la gamba, insomma, non voleva che le venisse amputata.
    Ironia sì ma non menzogne, ché lei di Medimagia non aveva mai voluto sapere nulla: intanto non credeva che le sarebbe mai davvero servito, viste le sue prospettive di carriera, e poi, se anche ne avesse avuto bisogno, qualcun altro se ne sarebbe tranquillamente potuto occupare al posto suo.

    Grazie.

    Aggiunse con reale e sentita sincerità, attenendo che l'uomo facesse il suo lavoro.

    Kester M. Bulstrode <3

    CITAZIONE
    Donna, perdi 13 Punti Salute: devi essere curato ONGame da un medimago per guarire o assumere una Pozione curativa di classificazione XXX. Soltanto a quel punto recupererai tutti i malus Fisici e Magici ad eccezione di 5,5 Fatica, che derivano dall'uso di incantesimi (e non dalla perdita di salute) e per la quale ti servirà seguire quanto scritto sopra.

    CITAZIONE
    Donna Mason: -7,5 Fatica (1 Incarceramus, 1 Incarceramus, 1 Incarceramus, 1 Protego, 1 Incarceramus, 0,5 Ferula,2 per perdita Salute), -2 Acume, -1 Empatia, -1 Percezione, -2 Potenza, -1 Tecnica, -2 Volontà, -7 Destrezza, -2 Resistenza, -13 Salute
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    Con questo articolo completo la missione Lo Scomodo livello Facile
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    Punti Post o Galeoni disponibili: 44
    Da spendere in: Oblivion liv. 4

    + segnalo i + 4 prestigio per il raggiungimento del liv. 5 di Legilimanzia e Occlumanzia

    Edited by Il Narratore • - 7/1/2024, 21:24
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    Post del/i mese/i precedenti (OFF) non accreditati:

    Mese e Anno: Gennaio 2024
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    Totale Galeoni accumulati:

    Edited by Donna Mason - 24/1/2024, 18:36
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    24 dicembre 2023, ore 21:00


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    Era arrivata a casa la sera prima, sul tardi, ché fino al pomeriggio aveva avuto da fare alla Redazione del Profeta. Avevano pubblicato un articolo per fare gli auguri a tutti i loro lettori, sebbene le pubblicazioni non si sarebbero interrotte nemmeno nei giorni festivi, e proprio lei era rimasta in ufficio fino all'ultimo secondo, così da essere sicura che fosse tutto in ordine prima della sua partenza per l'America - non perché le fosse stato chiesto da nessuno, essendo ancora una semplice seppur celebre giornalista, ma perché doveva farsi notare il più possibile se davvero voleva sperare di arrivare a qualche promozione; era sulla giusta strada, ma ce n'era ancora molta da percorrere.
    Ogni anno tornava a casa della sua famiglia per le vacanze di Natale, non in quella in cui era cresciuta ma in quella della dinastia Rockwood, di cui faceva parte la madre. Era tradizione passare lì le vacanze fin da quando Donna era una bambina, e aveva così imparato che quelle fossero le abitudini; non era infatti certo per affetto che vedeva le sue numerose zie o i suoi cugini, ma per mera formalità. Il discorso era diverso per quanto riguardava i suoi genitori, che, sebbene non avessero mai avuto uno stretto rapporto con lei, aveva un po' più piacere a vedere, anche solo per sbattere loro in faccia i suoi successi e mostrargli quanto lei sapeva farcela anche senza avere bisogno del loro aiuto.
    La residenza Rockwood era maestosa, la classica magione delle famiglie facoltose d'America: camere da letto spaziose per famiglia e ospiti, ampia cucina e lussuosi saloni; non era tra le ville più moderne, ma era proprio la sua curata antichità a renderla tanto affascinante agli occhi di tutti, Donna inclusa. Per Natale, poi, l'elfa domestica dell'abitazione si adoperava per addobbarla da cima a fondo: vi erano ghirlande sulle porte, candele sulle mensole, nastri bianchi e rossi attorno al corrimano delle scale e, ovviamente, un imponente albero di Natale a svettare al centro del salone principale, là dov'era stato organizzato il cenone. I partecipanti erano tanti, tra le innumerevoli sorelle e le loro rispettive famiglie, e fare una tavolata che potesse contenerli tutti sarebbe stato scomodo, quantomeno; optavano quindi per un buffet ricco di ogni tipo di pietanza, una soluzione molto più pratica e innovativa della classica tavolata. Inoltre, essendo la loro una famiglia tanto popolare, aveva deciso di aprire le porte anche ad altri americani interessati a passare in quel modo la notte di Natale.
    Era ovviamente imposto un dresscode elegante e raffinato, che tutti, date le importanti origini, seguivano ben volentieri. Donna aveva optato per un semplice vestito rosso lungo fin sotto le ginocchia, una scelta semplice ma efficace. Il rosso, colore scelto apposta per l'occasione, lo portava anche sulle labbra e sulle unghie.
    Ormai erano quasi tutti usciti dalle loro camere e si erano dirette nel salone, ma lei aspettò sua madre in cima alla rampa di scale, ché le aveva chiesto di scambiare due parole con lei. Ma Donna sapeva già cosa voleva dirle, ché era la stessa cosa che le diceva ogni anno nello stesso modo.

    Sono le mie sorelle, Donna. Cerchiamo di passare una serata tranquilla.

    Blair scendeva le scale trascinando il palmo della mano sul corrimano, solo per scena e non perché facesse fatica a camminare sui tacchi; era una stilista, come avrebbe potuto?
    Nemmeno guardava la figlia nel mentre, e anzi esibiva già un sorriso, così che chiunque la guardasse non potesse pensare a ciò che stava dicendo.

    Ma io sono sempre tranquilla.

    Rispose con una punta di sarcasmo, sapendo benissimo di mentire. Ma Blair era tanto incandescente quanto lo era lei, quindi era ipocrita prendersela per un lato caratteriale che sua madre stessa aveva incoraggiato.

    Sono seria, niente scenate.
    Ormai sei una donna, non comportarti da bambina.


    Rispose lapidaria, fermandosi sul fondo delle scale. Era incredibilmente seria, molto più di quanto fosse opportuno, e Donna rimase impietrita di fronte ad un'affermazione simile. Blair mirava, con successo, a demolire la sicurezza della figlia, credendo fosse la strategia migliore per domarla; Donna voleva dimostrare sempre di essere all'altezza dei suoi genitori, e frasi come quella la colpivano in modo particolare.
    Come se niente fosse, però, sua madre la guardò con un sorriso, tanto costruito quanto lo era quello fatto poco prima.

    Buon Natale tesoro.

    Le baciò la fronte, allontanandosi e dirigendosi verso suo marito, che stava già dialogando con Montgomery, marito di Kennedy.
    Donna la osservò per qualche momento, per poi costruirsi una facciata serena e raggiungere gli altri.

    Lulu Sparks


    Edited by Donna Mason - 6/1/2024, 20:23
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    Un solo secondo. Ci mise un solo secondo il proiettile ad attraversarle la carne, tanto che Donna nemmeno se ne accorse, non lo vide proprio. Ma il dolore che provò quando sentì la sua pelle ritrarsi ferita e accogliere il ferro nei suoi tessuti la sconvolse, costringendola ad arrancare e a soffocare un grido che le sarebbe altrimenti uscito feroce; ma non aveva le forze nemmeno per urlare, tanto rimase attonita per quel dolore nuovo. Si aggrappò alle pareti del Tunnel per non cadere in terra, riflettendo su cosa potesse fare e su cosa, anche, lo fosse accaduto: dei proiettili non sapeva nulla, in fondo. Non aveva mai avuto modo di rimanere ferita, ché di situazioni di tale pericolosità non ne aveva mai affrontate ovviamente, ma in quell'istante si rese conto di quanto potesse essere pericolosa la vita, e di quanto lo fossero anche i babbani, che in fin dei conti loro stavano soltanto proteggendo.
    Ma soltanto una cosa le sembrava ragionevole, ché sentiva il sangue uscire e scivolarle sulla gamba, macchiando il suo cappotto in pelliccia e i suoi stivali di vernice. Doveva agire in fretta, prima di ridursi ancora peggio di come già era.

    Ferula.

    Tentò di bendare la ferita per bloccare la fuoriuscita di sangue, non sapendo nemmeno, di fatto, cose le avesse squarciato la carne. Non aveva mai sentito un dolore di quella portata, ma non aveva alcuna intenzione di lasciarsi scoraggiare: se avesse avuto sollievo dalle bende incantate, allora avrebbe ripreso in mano la bacchetta e si sarebbe data da fare, posticipando qualsiasi tipo di agonia ad un altro momento.
    Puntò nuovamente il catalizzatore contro le Creature, mirando ad una di essere sempre con la stessa strategie - che lei credeva essere giusta.

    Incarceramus.

    Donna era testarda nella vita, in generale, e adesso era evidente che lo fosse anche nella magia: quei dannatissimi Centauri non avevano alcuna intenzione di arrendersi, né tantomeno di lasciarsi catturare dalle corde della strega. Ma a lei non interessava affatto e avrebbe continuato alla sfinimento: quelle Creature erano un pericolo e andavano fermati, anche solo per palesare che le scelte che i maghi e le streghe facevano erano serie e così andavano prese.

    - Donna viene colpita da una freccia, che viene però assorbita dalla cupola
    - Azione 1: Ferula per bendare la ferita
    - Azione 2: Incareramus, ancora, su un Centauro

    Punti Magici
    AcumeEmpatiaPercezionePotenzaTecnicaVolontà
    14 1210 910 914 129 818 16

    Punti Fisici
    DestrezzaFaticaResistenzaSalute
    15 815 1210 1250 35
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    Quest



    Cosa succede a Donna?: 3
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    • Inviato il
      11/12/2023, 21:50
      Donna Mason
    Si accorge degli occhi viola se 1-14: 7
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    • Inviato il
      11/12/2023, 21:50
      Donna Mason
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    A quel tavolo di tre persone, Donna si sentiva un po' di troppo, come se non ci fosse alcun motivo al mondo per cui tre persone di quel tipo dovessero trovarsi nello stesso posto a parlare di Divinazione. Osservava con fare smarrito sia Logan che Yves come fossero delle marziane provenute da chissà che altra dimensione, non capendo in realtà se fossero loro ad esserlo oppure se fosse proprio lei: di Divinazione, infatti, non ne capiva assolutamente niente, né ne aveva mai capito niente nemmeno da giovane, ad Ilvrmorny, dove si era ritrovata in più di un'occasione a discutere con la sua docente sull'utilità - o meglio inutilità - di quella disciplina. Era semplicemente disinteressata, ché non credeva affatto all'Occhio Interiore, la Dea Bendata e quelle cose lì; lei voleva credere di essere al cento per cento artefice del suo destino, di potersi prendere il mondo tra le mani semplicemente volendolo, senza doversi preoccupare di taluna o talaltra influenza astrale.
    Ma era stufa di non capire e di sentirsi fuori luogo, anche perché era lei, in pratica, ad aver organizzato quell'incontro e dunque non poteva rimanere in disparte.

    Io... state facendo le vostre cose da Divinatrici?

    Interruppe qualunque cosa stessero facendo, pensando o dicendo, in modo particolare la Ehiwaz, che aveva iniziato ad ignorarla completamente. Non c'era simpatia, forse? In ogni caso non le importava.
    Ma non aveva finito: Donna voleva capire e farlo in fretta, ché aveva fin troppo lavoro da fare per potersi permettere di perdere tempo, che fosse anche solo qualche minuto.

    Purtroppo di Divinazione non me ne intendo, avrei bisogno di un po' più di... chiarezza, ecco.

    Non voleva essere sgarbata ovviamente, ché Donna aveva bisogno dell'aiuto delle due; e se dell'aiuto di Logan poteva essere certa, di quello di Yves decisamente no, tutt'altro.
    Si rivolse allora all'amica, ché aveva parlato con maggiore chiarezza dell'altra - sempre se di chiarezza si poteva parlare, visto ciò che aveva detto e ciò di cui si stava parlando.

    Perché non sarebbe la scelta più giusta?

    Domandò curiosa, sperando di capirne qualcosa di più.
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    Post
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    Nome PG: Donna Mason
    PG richiesto: Adulti
    Numero di PG richiesti: Chiunque voglia!
    Tipo di role: Conferenza stampa
    Luoghi proposti: Hogsmeade

    QUI la role aperta
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    Sabato 9 dicembre, ore 11:00 - Piazza di Hogsmeade



    Quando Donna aveva scritto l'articolo su Gideon, tutto si sarebbe aspettata fuorché quello che era alla fine accaduto, a partire dalle anonime lettere di una studentessa di Hogwarts. Aveva già contattato un paio Difensori per proteggersi dalle accuse di diffamazione che credeva sarebbero potute arrivare dalla famiglia del ragazzo, ad esempio; ma a quanto pareva non ci sarebbe stato nessun processo nel tribunale del Wizengamot, ma uno molto più subdolo e spietato tra le pagine del Settimanale delle Streghe. Estelle Ellis l'aveva sbattuta in prima pagina dandole dell'orca mangiabambini, dipingendola come una giornalista crudele e cinica di fronte a tutti i lettori del periodico per cui scriveva. Ma se credeva che ciò l'avrebbe messa a tacere o che in qualche modo sarebbe rimasta indifferente di fronte al tentativo di denigrarla pubblicamente, allora c'era ben più di una cosa che non aveva capito sul suo conto.
    Donna amava le guerre, e soprattutto amava vincerle, motivo per cui si prese qualche giorno per riflettere sul modo migliore che aveva per ripulirsi dagli spregevoli appellativi che le erano stati affibbiati; una volta deciso cosa fare si concentrò sul "come" e sul "quando", ed ecco allora l'annuncio che sabato nove dicembre la giornalista della Gazzetta del Profeta Donna Mason avrebbe tenuto una conferenza stampa nella piazza di Hogsmeade, aperta a chiunque avesse voglia di ascoltare e, perché no, porre qualche domanda. Insomma: rispondeva ad un colpo di cecchino con una palla di cannone.
    Arrivò con qualche minuto di anticipo - giusto per avere il tempo di prepararsi sul palco e fare i conti con le persone che c'erano- bardata in un elegante tailleur bianco e su un paio di tacchi di undici centimetri; ovviamente la scelta non era causale: bianco, candore, il colore dell'innocenza per antonomasia. Guardando le persone che aveva di fronte si domandava quanti tra loro fossero sostenitori o detrattori, anche se in realtà non le interessava più di tanto: era pronta a rispondere a tutto, ché era certa di essere nel giusto e di saper gestire con facilità quella nuvola di fumo nero che l'aveva inghiottita. Cercava nella folla una persona in particolare, e cioè la giornalista che l'aveva messa sotto accusa; si sarebbe presentata anche lei, tra gli altri? Donna lo sperava tanto, anche perché aveva in serbo per lei una bella patata bollente da gestire - o almeno sperava che lo fosse.
    Giusto qualche altro minuto di attesa, poi lo spettacolo sarebbe potuto iniziare.

    Role aperta a chiunque abbia voglia di partecipare! Al momento dovreste solo scrivere del vostro arrivo, poi Donna parlerà e, in caso, risponderà alle domande (niente di troppo lungo comunque).
    La role, indipendentemente dalla partecipazione, verrà comunque mandata avanti :)
    Acumen Animus Ars Numen Sensus Voluntas Intracciabile

    Vi linko l'articolo di Estelle: X
307 replies since 28/2/2022
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