Occhi Argento Sangue

Capitolo IV de "Il Richiamo del Sangue"

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    Donare sangue non era stato alla fine niente di che, s'era detta Imogen con gli occhi lucidi e puntati sul proprio braccio da cui veniva tirato via il liquido scarlatto. S'era immaginata molto di peggio, se non di svenire da un momento all'altro, avendo visto qualche studente fare quella fine, suggestionati evidentemente da tutto quel sangue.
    L'importanza del gesto era altresì importante: la guerra era la peste di tutti i mali, così le aveva sempre raccontato suo nonno materno, fra racconti e zuccotti di zucca secchi come digestive. Ma la situazione in Gabon poteva essere letta con un'altra chiave di lettura? Chi era il colpevole, i maghi per avere il controllo totale governativo sulla zona o i babbani protestanti?
    Perdersi nei propri pensieri, forse per non pensare alle eventuali creature magiche coinvolte nella guerra, spinse Imogen a isolarsi dagli altri nelle ore successive per la sua routinaria lettura al Cortile di Trasfigurazione, appoggiata alla solita colonna che reggeva il porticato. Lì decise di scrivere qualche riga aggiuntiva sulla missiva settimanale che ogni venerdì imbucava alla Guferia indirizzata ai suoi genitori.

    Il Sangue ha un colore molto intenso. Ma perché doveva essere proprio rosso? Spero in ogni caso che possa salvare qualcuno. Il cerotto inizia a prudermi come una puntura.

    Nel giro di un'ora avrebbe preferito a quel punto stendersi sul divano all'interno della propria Sala Comune e chiacchierare con i suoi compagni di Casa, in attesa del banchetto serale nella gremita Sala Grande. Il cibo le sembrò quella sera il più variopinto possibile, come se potesse intuire l'importanza di quella giornata e il premio per gli studenti che probabilmente la McGranitt ci teneva a conferire. Sempre meglio della solita ansia in attesa degli esami G.U.F.O. che i docenti potevano iniettare con il solo sguardo.
    Per quanto potessero attirare l'attenzione la preside e la docente di Divinazione, il purè di patate e le verdure lessate sembravano star avendo la meglio sulla Tassorosso, che quando era affamata non la si poteva disturbare... A parte le grandi catastrofi.
    Il trambusto generale, se non la calca di studenti che si ammassarono verso le finestre, fecero finalmente virare lo sguardo della Tassorosso dal proprio piatto a ciò che le fosse intorno. C'erano aloni di colori diversi, luci, lampi.
    Lo sguardo di Imogen si fossilizzò sui docenti e a giudicare dalle loro espressioni facciali, qualcosa di grosso e allarmante era in atto.
    Non passò molto prima di ritrovarsi in trappola insieme agli altri, al buio e con le urla agghiaccianti degli studenti più piccoli.
    La mano andò a cercare rapidamente la bacchetta, e quando la Lovegood fece un po' di chiarezza, l'immagine degli studenti incappucciati fece rabbrividire la Tassorosso.
    Con i docenti fuori gioco, spettava a loro darsi da fare per arginare quel grande problema: aiutò come poté Petyr a indirizzare i più piccoli sotto al tavolo, svuotando addirittura i vassoi di metallo dal cibo per poterli dare a loro così da usarli come piccoli scudi.
    Con uno sguardo d'intesa verso il proprio compagno di Casa, la bionda dovette regolare il respiro per la paura che la stava assalendo. Cercò di svuotare la mente e concentrarsi solo sulla sua magia.

    Attacchiamo solo al momento giusto. Usiamo tutto quello che possiamo usare.

    Riferì a Petyr e agli altri compagni Tassorosso più grandi. Se c'era una cosa che aveva imparato in quegli anni al Castello, era sfruttare l'ambiente, proprio come avrebbero fatto le creature magiche. Nel frattempo, decise quindi di occuparsi della protezione di se stessa e degli studenti che sembravano contare su di lei.

    Protego!

    Riassunto:
    Imogen ha donato il sangue (-5 Destrezza e Resistenza)
    Imogen ha entrambi i genitori maghi, quindi non essendo mezzosangue e nata babbana non è presa di mira (giusto?)
    Da lei, cercano riparo un numero di studenti piccoli pari a 5
     
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    Destinizzazione delle Azioni


    Sugar venne subito presa di mira dagli Alfieri e tentò di proteggere sé e i bambini con Protego: sebbene riuscì ad evocarlo prima di Esse Animales, il suo scudo risentì della fatica persa a causa della donazione di sangue e risultò più debole del solito. Riuscì dunque a proteggersi soltanto parzialmente dagli effetti dell'incantesimo mentale, sentendo l'istinto di muoversi e comportarsi come un animale che, tuttavia, fu in grado di sopprimere nel giro di pochi istanti. Il suo scudo, inoltre, non riescì a proteggerla per tempo dal Tarantallegra del secondo Alfiere e da un Everte Statim arrivato all'improvviso da qualcuno che aveva agito alle sue spalle senza farsi scoprire.
    La ragazza, indebolita dalla donazione, stordita dalla magia mentale e intontita dallo sbalzo, non fece in tempo a svegliare Larsson, cedendo invece agli effetti del Tarantallegra che la costrinsero a ballare sul posto.

    3/5 dei tuoi bambini vengono colpiti.
    Sugar subisce il Tarantallegra per il prossimo post, insieme ad una serie di malus riportati di seguito.
    • Esse Animalus: - 1 Volontà, - 1 Acume, -1 Percezione e -1 Empatia per il prossimo post.
    • Everte Statim: -1 Destrezza per il prossimo post
    • Tarantallegra: - 1 Fatica e -1 Destrezza per il prossimo post

    Malus attuali di Sugar
    - 1 Volontà (1 post)
    - 1 Acume (1 post)
    - 1 Percezione (1 post)
    - 1 Empatia (1 post)
    - 3 Destrezza (1 Everte + 1 Tarantallegra + 1 per Primini) (2 per 1 post)
    - 8 Fatica (5 Donazione + 1 Everte +1 Tarantallegra+Protego evocato) (2 per 1 post)
    - 5 Resistenza (Donazione)

    PNG 1 (Winter)
    - 1 Fatica

    PNG 2 (Gabriel)
    - 0,5 Fatica



    Winter, insieme ai bambini, subirono gli effetti di due incantesimi alquanto singolari: Gommosus. All'improvviso, si videro rimbalzare sul posto con il pavimento sotto i loro piedi che era diventato gommoso ed elastico al punto da rendere i loro incantesimi meno precisi.
    L'incantesimo della Corvonero colpì dunque il soffitto.

    I bambini protetti da Winter vengono tutti colpiti.
    Winter subisce un malus di 2 Destrezza per il prossimo post, ossia fino a quando il pavimento non tornerà alla normalità.
    Per i prossimi turni: ogni schivata corrisponde a una sola azione, quindi “copre” un solo incantesimo. Per schivarne due, bisogna schivare due volte (e usare due azioni)!

    Malus attuali
    - 7 Destrezza (donazione + 2 gommosus) (2 per il prossimo post)
    - 5,5 Fatica (donazione+incantesimo)


    Jacob, attaccato da una maledizione oscura e molto potente, riuscì a cavarsela per il rotto della cuffia: riuscì ad ingrandire il vassoio appena in tempo per proteggerlo dall'arrivo diretto di Sectumsempra. Il vassoio subì diversi tagli, gli stessi che avrebbero ferito il Grifondoro se non avesse fatto in tempo a proteggersi.
    Riuscì quindi anche ad attaccare il suo avversario, colpendolo con Rictusempra in pieno petto.

    2/2 bambini protetti da Jacob vengono colpiti.
    Malus
    - 5 Resistenza
    - 5 Salute
    - 0,5 Fatica (incantesimo)

    PNG 1 (Valerius)
    - 2 Fatica


    Kathleen fu fra i più pronti e fortunati, quella sera: riuscì ad evocare Rictusempra appena in tempo, sebbene il suo incantesimo fosse più debole di quello dell'avversario. Di conseguenza, si sarebbe sentita nauseata per un po', ma nessuna lumaca sarebbe uscita dal suo stomaco.
    Infine, riuscì persino a schivare il confundus, ritrovandosi esattamente nel punto in cui sperava senza alcuna difficoltà.

    4/4 bambini vengono colpiti.
    Il tuo Rictusempra è più debole di Mangialumache, quindi non riesci a proteggerti del tutto e per questo motivo subisci un malus di 0,5 Destrezza e 0,5 Resistenza per il prossimo post.

    Malus
    - 5,5 Resistenza (domazione+0,5 per il prossimo post)
    - 5,5 Fatica (donazione + evocazione)


    Maxwell non riuscì a proteggersi in tempo dall'attacco del nemico, subendo gli effetti del Rictusempra per qualche istante.
    Tuttavia, fu abbastanza pronto per attaccarlo e colpirlo con un Everte Statim ben assestato, rallentando i suoi movimenti e concedendogli il tempo di respirare. Proprio durante quell'apparente momento di calma in mezzo al caos, sentì un suono sordo alle sue spalle: Exulcero, un incantesimo oltre le conoscenze di qualsiasi studente di Hogwarts, stava per colpirlo e avrebbe avuto poco tempo per provare a schivarlo o contrastarlo [48 ore da questo post].
    Purtroppo, non riuscì a fare in tempo a vedere chi avesse evocato l'incantesimo.

    Malus
    -6,5 Destrezza (donazione+bimbo+rictusempra) (1 per 1 post)
    -7 Fatica (donazione + evocazioni)

    Malus PNG (Thomas)
    - 3 Destrezza


    Fra gli studenti presenti in Sala Grande, Christian fu di certo il più sfortunato: dei cinque incantesimi che gli furono rivolti contro, tre dagli Alfieri e due da qualcuno alle sue spalle, soltanto tre fecero capolino superando in velocità e forza tutte le sue difese.
    Vesciche ustionanti causate da un Exulcero improvviso rovinarono il volto del Serpeverde, costringendolo a dolori lancinanti. Pochi istanti dopo, le sue urla non sarebbero più state udibili: Oscausi gli aveva portato via la bocca, la voce e di conseguenza la possibilità di evocare incantesimi.
    In ultimo, degli uccelli vennero evocati e rivolti contro di lui dall'ennesimo alfiere e lo avrebbero picchiettato e infastidito finché non li avesse scacciati o non fosse finita l'energia della trasfigurazione.
    Intanto, altri due incantesimi volarono in sua direzione, fallendo per motivi diversi: il primo, Illegibilus, non aveva effetto sugli umani, mentre il secondo, Incendio, poggiava su una magia che non era abbastanza sviluppata da chi l'aveva lanciata, e tutto ciò che uscì dalla sua bacchetta fu uno sbuffo di fumo.
    Dei tre bambini che avevano inizialmente cercato la sua protezione, soltanto uno rimase con lui dopo gli attacchi subiti.

    Christian subisce 4 incantesimi:

    Exulcero
    Ti colpisce prima che tu possa proteggerti, causandoti un malus di 4 Salute e 1 Resistenza per 2 tuoi post.

    Oscausi
    Non riesci a proteggerti nemmeno da Oscausi: ti ritrovi all'improvviso senza bocca e finché qualcuno non proverà a liberarti dalla fattura non potrai evocare incantesimi per i prossimi 10 tuoi post.

    Avis
    L'Avis del PG 3 (punti di Gideon) evoca 3 uccelli.
    Il Primo ha Destrezza 3 e Resistenza 2
    Il Secondo ha Destrezza 10 e Resistenza 8
    Il Terzo ha Destrezza 10 e Resistenza 10
    Essi non se ne andranno prima di 3 tuoi post, a meno che non riesci a distruggerli prima in qualche modo.
    La loro presenza, infine, ti costa un malus di 3 Destrezza, 1 per ogni uccello.

    Illegibilus e Incendio (sezione segreta)
    Illegibilus non funziona sugli umani, quindi l'Alfiere non è riuscito a colpirti.
    L'incendio evocato alle tue spalle da una persona misteriosa, invece, ha riuscita 0%, quindi non ne sei vittima.

    Recap dei malus
    - 4 Salute e 1 Resistenza per 2 post
    - Niente bocca per 10 tuoi post
    - Hai attorno 3 uccellacci fastidiosi per 3 tuoi post (se non li distruggi prima)
    - Dei 3 bambini solo 1 rimane con te causandoti un malus di -0,5 Destrezza


    Jules, Purosangue, non era stata presa di mira da nessun Alfiere. Ciononostante, la ragazza aveva voluto fare la sua parte e aiutare i compagni a sconfiggerli, segnando così la sua condanna da parte del gruppo clandestino.
    L'Everte Statim che aveva evocato, di fatto, colpì un alfiere in pieno petto, costringendolo a rotolare fino al tavolo dei docenti.

    3/3 bimbi vengono colpiti.
    Jules: da adesso sei considerata dagli Alfieri “Traditrice del tuo sangue” e potrai subire gli attacchi degli Alfieri PNG e degli Alfieri PG.

    Malus
    - 5 Fatica
    - 5 Salute


    Celine, che aveva con sé alcuni bambini, abbandonò la protezione del tavolo per ritrovarsi faccia a faccia con un Alfiere: il suo Mixtum Commutatio volò contro una forchetta vicino la ragazza, lasciando il posto ad un ranocchio appartenente a qualche altro Grifondoro.
    Il rospo le saltò addosso, distraendola e impedendole di andare dai Docenti, utilizzando fra l'altro un incantesimo che non apparteneva alle sue conoscenze e che non avrebbe avuto successo a prescindere.

    1 dei bambini di Celine viene colpito.
    Celine viene distratta da un rospo e subisce un malus di 1 Destrezza finché ce l'hai addosso.

    Malus
    -2 Destrezza (rospo +bimbi)
    - 5 Resistenza
    - 5 Fatica


    Fra i Tassorosso, Petyr fu uno dei primi ad essere presi di mira.
    Il suo Protego riuscì a proteggerlo soltanto da Calvorio, mentre Levicorpus e Mucus ad Nauseam avevano già superato le sue difese.
    Imogen, lì vicino, evocò anche lei uno scudo che non riuscì a proteggere in tempo il compagno; tuttavia, esso attirò su di sé le attenzioni degli Alfieri in quanto “traditrice del suo sangue” per aver provato ad aiutare un mezzosangue.
    Petyr, intanto, oltre a provare i primi sintomi del raffreddore, si ritrovò appeso a testa in giù senza possibilità di scampo.

    1/3 bambini di Petyr viene colpito.
    Petyr, subisci un malus di 1 Fatica finché il tuo raffreddore non viene curato con Finite Incantatem. Inoltre, hai anche un malus di 5 Destrezza e 2 fatica per il Levicorpus (5 post se non vieni liberato prima).
    A causa del Mucus ad Nauseam, inoltre, riesci a pronunciare la formula di un altro incantesimo senza starnutire se 1/3. Il lancio sarà eseguito dal Narratore, quindi potrai ruolare "normalmente".

    Riassunto Malus Petyr
    - 10,5 Destrezza (Donazione+Levicorpus+bimbi)
    - 9 Fatica (Donazioni, Protego, Levicorpus, Mucus ad Nauseam)

    Imogen: perdi 3/5 bimbi. Da adesso sei presa di mira dagli Alfieri PNG e PG.
    Hai un malus di -6 Destrezza (Donazioni+bimbi).


    E ora?



    La Sala Grande era letteralmente nel caos, e mentre alcuni dei docenti venivano svegliati dagli studenti, altri continuavano a dormire o a proteggere la scuola da una minaccia sconosciuta.
    Persino la gran parte dei Prefetti subì l'attacco improvviso degli Alfieri, con soltanto Pius e Scorpius ad essere rimasti in piedi per aiutare quanti più studenti possibili.
    Lo stesso fecero Larsson, Luna, la Copernicus e la Cooman, che iniziò a tirare forchette, piatti e calici addosso agli studenti incappucciati, gridando come un'ossessa.
    Anche i più piccoli vollero fare la propria parte, aiutando chi si era dimostrato loro d'aiuto: coraggio e bacchetta alla mano, i primini iniziarono a colpire gli avversari con incantesimi offensivi e fatture imparate in gran segreto in quei mesi di scuola.

    Scadenza: 12 incluso

    Destinizzazione delle azioni
    Prima di tutto sono state confrontate le Destrezze dei vostri PG con quelle degli avversari.
    Dopo di che, la Forza del vostro incantesimo con quella dell'incantesimo avversario, ricordando che i parametri vengono variati in base ai vostri Punti Fisici e ai malus associati.
    Se dovesse notare errori o mancanze nei malus/bonus riassuntivi in spoiler, fatecelo sapere senza alcun problema!

    Dado Destrezza 1, 2, 3, 4. 5

    E ora?
    La situazione è la seguente: Nati Babbani/Mezzosangue e Purosangue “Traditori del loro Sangue” (Maxwell, Christian, Imogen, Jules) sono adesso attaccati da 1d2 Alfieri, gli stessi che avete colpito in precedenza a meno che non siano stati già abbattuti (come nel caso di Jacob, Jules e Maxwell). In quest'ultimo caso, potrete lanciare nuovamente d13 per ogni Alfiere abbattuto e vedere con che punti vi attacca il nuovo PNG.
    Per tutti, invece, la possibilità di estrarre l'incantesimo avversario come al turno precedente, uno per ogni PNG che vi capita.

    Incantesimi
    1 Alerte Ascenderai
    2 Bombarda
    3 Colloshoo
    4 Descendo
    5 Diffindo
    6 Everte Statim
    7 Expulso
    8 Fumos
    9 Immobilus
    10 Impedimenta
    11 Obscuro
    12 Oppugno
    13 Rictusempra
    14 Stupeficium
    15 Waddiwasi
    16 Avis
    17 Cucurbita
    18 Diminuendo
    19 Formài
    20 Geminio
    21 Glisseo
    22 Gommosus
    23 Mixtum Commutatio
    24 Paperante
    25 Resferàntes
    26 Confundus
    27 Esse Animales
    28 Anteoculatia
    29 Calvorio
    30 Confringo
    31 Conjunctivitis
    32 Densaugeo
    33 Dismundo
    34 Dolohoferio
    35 Flipendo
    36 Gambemolli
    37 Illegibilus
    38 Languelingua
    39 Levicorpus
    40 Mangialumache
    41 Mucus ad Nauseam
    42 Oculus Malus
    43 Oscausi
    44 Petrificus Totalus
    45 Sectumsempra
    46 Serpensortia
    47 Tarantallegra

    Non è finita qui:
    • Alcuni dei bimbi che erano con voi sono stati colpiti (anche qui) restituendovi 0,5 Destrezza per ciascuno di loro.
    • Alcuni dei bimbi superstiti hanno deciso di aiutare i loro PG paladini:
    - 1 bimbo di Celine, Suga e Petyr
    - 2 bimbi di Imogen.
    Ciò significa che potrete sfruttarli ONGame per avere un bonus di 2 ulteriori azioni compiute da loro con i Parametri da estrarre in base alla tabella in basso, meno 4. Essi possono essere mossi anche per aiutarvi a difendervi, liberarvi da fatture e dunque per avvantaggiare il vostro PG (alla voce "Difesa Contro le Arti Oscure" la lista delle loro conoscenze tra le conoscenze pregresse).
    Essi, infine, hanno la conoscenza delle Fatture che potrete usare tramite loro.

    <details>Parametri
    1 Celine Baxter
    2 Christian Carrington
    3 Gabriel Rosier
    4 Gideon G. Greengrass
    5 Jacob Jones
    6 Joel Rosenberg
    7 Jules Flint
    8 Kathleen Doyle
    9 Maxwell Morgan
    10 Sugar Holmes
    11 Thomas Foster
    12 Valerius Wintersoul
    13 Winter Bailey


    • Magnus Larsson, Luna Lovegood, Lyra Copernicus, Sibilla Cooman, Scorpius Malfoy e Pius Burke sono i PNG della scuola che sono stati risvegliati/non sono stati abbattuti.
    I primi di voi che li muoveranno potranno usarli per avere altre due azioni extra compiute da loro. Uniche regole: 1 solo PNG a PG; non potete usarli per avvantaggiare il vostro personaggio ma per:
    - Aiutare altri PG Studenti in Difficoltà

    - Fare apparire la bocca a Christian
    - Eliminare i 3 uccelli attorno a Christian
    - Curare le ulcere di Christian
    - Proteggere Maxwell da Exulcero
    - Usare Liberacorpus su Petyr
    - Usare Finite Incantatem su Petyr per Mucus ad Nauseam
    - Svegliare i Docenti rimasti addormentati (Gremilda Octavia Diametrus, Victoria Cromwell)
    - Attaccare uno dei 32 alfieri rimasti
    - Aiutare un PG a difendersi o attaccare un alfiere che li prende di mira.
    Una volta utilizzato, il PNG non sarà utilizzabile da nessun altro durante il turno.

    • Alcuni Personaggi hanno attaccato segretamente altri Personaggi. Nessuno di loro è stato al momento scoperto, ma, come prima, possono continuare ad agire nell'ombra sfruttando la sezione segreta.
    Ovviamente anche per le loro azioni sono stati lanciati dei dadi occulti che saranno resi pubblici alla fine della quest.

    • Al prossimo turno cambierà la cornice, perciò approfittatene per fare un po' di spezzatino di alfieri!

    Per qualsiasi dubbio, non esitate a contattarci o a scrivere qui.

    Grifondoro Tassorosso Corvonero Serpeverde

    Buon gioco!


    Edited by Lulu Sparks - 5/5/2023, 20:28
     
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    Serpeverde
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    Gli Alfieri stavano diventando un problema non solo tra i confini di Hogwarts, ma anche fuori: la voce della loro spietatezza si stava diffondendo a macchia d'olio grazie alla stampa del Profeta e la paura lo faceva con essa. Si trattava, in fondo, di un gruppo composto di persone che avrebbero dato e fatto qualsiasi cosa per appoggiare la causa in cui credevano, persino - e ne era sicuro, perché già una volta ci erano andati vicini - uccidere ragazzi e ragazze con cui condividevano colazioni, pranzi, cene e lezione; non è di boyscout che si parlava, insomma. Elementi del genere era chiaro che dovessero essere fortemente disturbati o toccati da un qualche tipo di trauma, anche perché altrimenti lui non si sarebbe riuscito a spiegare un simile atteggiamento.
    Christian in tutta quella faccenda era davvero fiero di sé, su tutto: dal modo in cui l'aveva gestita alla prontezza con cui aveva reagito, ma se c'era una singola cosa che non poteva perdonarsi era di averli sottovalutati e di aver, forse, sopravvalutato sé stesso. Non se ne rese conto finché non si ritrovò letteralmente accerchiato da una serie di bacchette, tra le quali due non riuscì nemmeno a vedere: essere un "traditore del suo sangue" aveva un prezzo, e lui lo stava pagando con gli interessi. Il giovane, sempre misurato e composto, cominciò ad urlare come non aveva mai fatto prima quando delle ustioni iniziarono a coprirgli il volto, costringendolo ad un dolore che non aveva mai provato in vita sua. Ma non ebbe nemmeno la possibilità di continuare ad urlare, poiché gli Alfieri avevano deciso che uno come lui non meritava nemmeno quello: presto la sua bocca scomparve come assorbita dalla sua pelle, e questo non solo gli impediva di evocare qualsiasi tipo di incantesimo, ma gli rese più impegnativa anche la respirazione.
    Muto, dolorante e circondato da una serie di uccelli, il Serpeverde fece l'unica cosa che in quel momento gli sembrava indicata e si avvicinò al tavolo dei docenti, avendo visto che alcuni di loro si erano svegliati e presto sarebbero stati pronti ad aiutarli. Sperava, quindi, di essere visto e aiutato da alcuni di loro, poiché da solo non sarebbe mai riuscito a recuperare le forze e tornare a combattere. Mentre si toccava il volto e si accasciava per terra, dagli occhi scese una lacrima che sapeva di rabbia e delusione, e gli rigò il volto; in quel momento non aveva altro modo di sfogare la sua frustrazione. Attese come un martire di essere aiutato, mentre l'ansia di non farcela iniziava a crescere dentro di sé. Era troppo giovane per morire, e l'idea che potesse accadere prima del previsto cominciava a concretizzarsi sempre più nella sua testa,

    Christian si piazza davanti al tavolo dei docenti implorando aiuto. Indica la faccia per dare priorità a quello, ma se proprio avete voglia di togliergli gli uccelli dalla testa meglio (?)


    Scorpius Malfoy



    J7Sd4l1
    Vedere i suoi compagni di Casa e di carica cadere uno ad uno fu un colpo difficile da reggere per Scorpius, che, con la bacchetta salda in una mano, si stava guardando attorno attendendo il momento giusto per agire. Lui non sarebbe stato una vittima degli Alfieri e lo sapeva, cosa che decise di sfruttare a suo vantaggio per dare il suo contributo senza che nessuno se lo potesse aspettare: doveva onorare il ricordo di sua madre, che in vita si era impegnata affinché suo figlio crescesse con degli ideali di tolleranza nei confronti dei babbani.
    Non ci volle molto a intravedere accanto al tavolo della Casa di cui lui era Prefetto uno studente in difficoltò, ché riuscì a vedere una bacchetta levata in sua direzione.

    Morgan !

    Malfoy si accostò al Serpeverde per aiutarlo con un incantesimo scudo che, sperava, anche l'altro contribuisse a rafforzare. In due avevano molte più probabilità di riuscita, il che sarebbe stato ottimo per una Casa che stava già vedendo sconfitti fin troppi membri.

    Protego.

    Tentò di resistere finché gli fu possibile farlo, difendendo entrambi, se l'altro si fosse unito a lui, o soltanto sé stesso, qualora l'altro non l'avesse fatto e lui fosse stato costretti a frapporsi tra l'incantesimo e Maxwell.
    Soltanto una volta evitato quel problema si sarebbe spostato da lì per attaccare un altro degli Alfieri, deciso a vendicare i suoi compagni e anche sé stesso, dopo quello che gli era stato fatto il primo settembre nel treno.

    Expelliarmus!

    Muovo Scorpius!
    Azione1: aiuta Maxwell
    Azione 2: Expelliarmus su un Alfiere
     
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    Grifondoro
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    Se la maledizione lo avesse colpito in pieno petto, probabilmente adesso si ritroverebbe in una pozza di sangue, completamente in agonia. Col cuore a mille, fu solo per un colpo di fortuna che il suo Engorgio riuscì a prevenire la maledizione oscura dell’Alfiere Rosso, scampandosela da un destino infausto. Lo stesso non poteva dirsi dei due poveri primini che aveva cercato di proteggere con tutto sé stesso, i quali erano stati nel frattempo colpiti da altre fatture minori.

    Restate qui! Vado a chiedere aiuto!

    Lo sguardo si muoveva come una saetta da un punto all’altro della Sala Grande, che ormai era piombata nel caos più totale. Per un attimo si chiese cosa stesse accadendo anche al di fuori della scuola, se la Preside McGranitt e l’altra parte di insegnanti non fosse stata messa fuori gioco come era successo a quelli rimasti lì dentro. Bacchetta alla mano, il Grifondoro fece cadere il piatto che aveva usato come scudo, ormai tutto tagliuzzato e senza più alcuna vera utilità, scorgendo con la coda dell’occhio un Carrington alle prese con ben quattro fatture diverse. Restò per un attimo allibito, senza realmente aspettarsi che una persona meschina come il ragazzo di Serpeverde potesse davvero non far parte dell’Ordine degli Alfieri. Evidentemente era troppo ignobile persino per loro.
    Aveva quasi raggiunto il tavolo degli insegnanti quando un altro Alfiere gli si parò di fronte, il braccio levato e la bacchetta puntata contro di lui. Il Grifondoro si irrigidì, tenendo ben salda la presa sulla sua, di bacchetta, per eseguire un rapido movimento verso il basso e creare una barriera magica.

    Esse Animales!

    Protego!

    Si fidava abbastanza delle sue capacità per sperare di essere in grado di reagire prontamente a quell’attacco a sorpresa, sperando di essere stato abbastanza agile e veloce da anticipare l’incantesimo mentale dell’avversario.
    In ogni caso, non avrebbe esitato a muovere il braccio con un movimento diretto in avanti, puntando anche il piede destro verso l’Alfiere e proiettando verso di lui tutta la sua rabbia e la sua sete di giustizia.

    Everte Statim!

    Se tutto fosse andato secondo i piani, avrebbe visto quella nullità eseguire una serie di capriole in aria per poi finire col sedere per terra, sperando di averlo messo un altro fuori gioco.

    Alfiere 1 (punti di Kathleen (8) diminuiti di 2): 5 | 1 | 4 | 3 | 1 | 4 – Esse Animales (27)

    Azione 1: Difesa personale con Protego
    Azione 2: Attacco con Everte Statim

    Parametri Jacob:
    Destrezza: 11 (base) + 1 (bonus 2 primini morti) + 0.33*11 (cioccolato bianco) = 15,6 = 16
    Salute: 14 (base) -5 (donazione) = 9
    Resistenza: 13 (base) -5 (donazione) = 8
    Fatica: 12 (base) -0,5 (azione precedente) -1 (Protego) -1 (Everte Statim) = 9,5

    Luna Lovegood


    EqThlbO
    Appena risvegliatasi come da un coma profondo, l'insegnante di Cura delle Creature Magiche si rimise seduta sul posto, a terra, la vista ancora un po' annebbiata e la Sala Grande riempita di studenti che se le stavano suonando di santa ragione. Schiuse le labbra, scrutando quello spettacolo raccapricciante con espressione allibita e passando un po' di tempo a osservare il tutto, ancora frastornata. Si rimise in piedi per impugnare la sua bacchetta, muovendosi subito in direzione di uno studente senza bocca alle prese con uno sciame di uccellini e con diverse bruciature addosso. Corse subito in sua direzione, riconoscendolo non appena si fece più vicina.

    Signor Carrington, tenga duro!

    Decise di liberarlo da quello stato pietoso, puntando innanzitutto la bacchetta contro il volto del giovane studente per eseguire un semplice controincantesimo che avrebbe dovuto rendergli almeno la vita più facile per poter nuovamente tornare a pronunciare le formule magiche che più riteneva giuste, in quel momento.

    Finite Incantatem.

    Gli avrebbe rivolto un sorriso carico di speranza, intimandogli col solo sguardo di tenere duro e tener testa a quell'assalto. Si sarebbe poi avvicinata a Petyr, ruotando la testa il più possibile per cercare di guardarlo dalla sua stessa prospettiva.

    Mi dica, signor Kirkoven, com'è il mondo sottosopra?

    Avrebbe rivolto un sorriso incoraggiante anche al Tassorosso, puntando dunque la bacchetta verso i suoi piedi.

    Si assicuri di non farsi male durante l'atterraggio! Liberacorpus.

    Sarebbe rimasta nei dintorni per offrire il suo aiuto a chiunque ne avesse avuto bisogno, cercando di mantenere alto il morale e collaborare insieme ai suoi altri colleghi per porre fine all'attacco. Rivolse giusto un'occhiata alle finestre della Sala Grande, mentre i pensieri convergevano verso la sua dolce metà che stava combattendo da qualche parte là fuori.
    Luna esegue due azioni:
    1. Finite Incantatem per far ricomparire la bocca a Christian
    2. Liberacorpus su Petyr per liberarlo dalla fattura
     
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    La situazione non poteva che peggiorare minuto dopo minuto. Le mani della Tassorosso si potevano raffreddare così velocemente da propagare il pallore anche al resto del corpo, con il conseguente colorito "bianco lenzuolo", e quelle era proprio una di quelle situazioni in cui l'ansia e la paura avevano la meglio su di lei. E se gli alfieri praticavano anche magia oscura? E se l'avessero colpita sfigurandola in modo permanente? E se qualcuno... c'avrebbe lasciato le penne?
    La prima reazione di Imogen fu la disperazione: tre dei piccoli studenti che aveva vicino e a cui aveva indicato di proteggersi con i vassoi delle pietanze sembrarono ormai aver perso coscienza, messi fuori gioco dai cattivoni mascherati. La bionda li puntò con lo sguardo, scuotendo poi la testa verso gli alfieri per puntarli, mentre cercava di infilarsi anche lei sotto al tavolo al lampeggiare di tutti quegli incantesimi.

    NO!

    Non tardarono a procedere nella sua direzione. L'aver attirato la loro attenzione, sia per le urla da gallina strozzata disperata che per i tentativi di difesa del suo compagno di casa Petyr, avevano messo ora alle strette la mite Tassorosso. Ella sapeva essere buona, ma anche decisamente furente se qualcosa di ingiusto le si palesava di fronte. A quel combattimento non si sarebbe tirata indietro, perché la necessità lo richiedeva, ma soprattutto perché non si sarebbe mai potuta perdonare la più remota possibilità di lasciare in difficoltà i propri compagni di casa.
    Picchiettò sulla spalla di Tobias, uno dei ragazzini che da sotto il tavolo cercava come poteva di scampare a quel calvario di attacchi e difese.

    Tobias, aiuta Petyr, ci serve intero! Io penso a quei folli.

    Tobias, ovvero un bamboccio dai colori del Grifondoro sulla divisa annuì alla più grande, frugando nella tasca interna della toga per estrarre la bacchetta e sporgersi verso il rosso, decisamente in difficoltà, capovolto su se stesso, ma ben aiutato dalla professoressa Lovegood a rimettersi in sesto.

    Finite Incantatem!

    E quello era perlomeno qualcosa, constatando come il viso porcellanato del più grande fosse congestionato da un probabile incantesimo subito. Tobias tirò su il moccolo, anche lui grondante di lacrime tanto quanto Imogen. Si spostò più che poté alla ricerca del proprio famiglio, un ranocchio che ora come ora se la stava spassando sopra a Celine avendola forse presa per una mosca gigante. Più che proteggere gli altri, il Grifondoro sembrava molto più intenzionato a mettere in salvo il proprio compagno d'avventure.

    Accio Frosky!

    Tentò di appellarlo a sé, e se ci fosse riuscito non solo avrebbe liberato la più grande da quel tormento distraente, ma avrebbe messo in salvo sia se stesso che il suo famiglio.

    Mentre il piccolo Grifondoro si occupava di aiutare gli altri, Imogen era alle prese contro un Alfiere che l'aveva ormai puntata da prima e la stava seguendo con lo sguardo, trovandola sotto al tavolo. Egli le scagliò un'offensiva contro.

    Mucus ad Nauseam!

    Protego!

    Ella tentò come poté di innalzare un sortilegio scudo dalla posizione in cui si trovava, cercando di proteggere anche l'altra piccola studentessa che aveva sotto la sua ala, accovacciata come la Tassorosso.
    Senza però darsi per spacciata, la bionda andò a protendere di nuovo la bacchetta contro lo stesso Alfiere Rosso che l'aveva poco prima bersagliata, decidendo però di dare prima indicazioni alla piccola Tassorosso rimasta al suo fianco.

    Attacca quell'altro lì vicino tu. Everte Statim!

    Mh. Expelliarmus!

    E come se non fosse stato abbastanza, la piccola studentessa andò a girarsi di circa 180°, sempre accovacciata sotto al tavolo vicino a Imogen per cercare un altro Alfiere Rosso da mettere in difficoltà.

    Rictusempra.

    E tentò nuovamente l'attacco, avendo più sangue freddo della più grande.

    Ho un malus di -6 Destrezza (Donazioni+bimbi).
    In ordine succede ciò:
    1) Imogen usa Protego contro l'incantesimo che le arriva dall'unico alfiere che l'ha puntata. Dopodiché contrattacca con Everte Statim sempre contro lo stesso alfiere.
    2) Il primo dei suoi studenti da proteggere tenta di liberare Petyr dal raffreddore, e poi aiuta Celine con il ranocchio.
    3) Il secondo dei suoi studenti da proteggere tenta 2 attacchi: Expelliarmus contro un alfiere random, e un Rictusempra contro un altro alfiere random.
     
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  6. Sugar Holmes
     
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    Avvenne tutto troppo velocemente per far sì che i dettagli le restassero impressi nella mente, motivo per cui si accorse solo di due dei tre studenti intenzionati ad attaccarla, riuscendo a difendere se stessa e due dei primini prima di essere colpita contemporaneamente da ben due incanti.
    Lo spettacolo in cui riversò doti tutt'altro che ineccepibili nel ballo fu straziante per la volontà ferrea che faceva parte del suo essere, le gambe iniziarono a muoversi seguendo un ritmo che nessuno, neppure lei, sembrava in grado di sentire, in una deliranza che la portò a farsi scivolare la bacchetta dalle dita.
    La Sala Grande era gremita di urla e schianti, incantesimi che illuminavano come lampi il soffitto della stanza e lacrime di ragazzini che non sapevano cosa fare per salvarsi da quella mossa avventata degli Alfieri. Sugar tentò di lasciarsi cadere a terra per recuperare la bacchetta, ma il suo corpo sembrava non avere alcuna intenzione di aiutarla. Ci pensò invece uno dei due bambini che era riuscita a proteggere a ricambiare il favore: tentò di liberarla con un «Finite Incantatem!» dalla maledizione e, a prescindere dall'esito, Sugar avrebbe fatto di tutto per recuperare la propria bacchetta per difendere ancora una volta se stessa e il ragazzino dall'attacco di un altro Alfiere.
    Quando l'incantesimo del nuovo avversario che l'aveva presa di prima arrivò, Sugar, conscia di esserci riuscita già una volta, cercò di evocare lo scudo magico.

    «Protego!»

    Gli effetti degli incanti l'avevano debilitata più di quanto già non fosse a causa della fiacchezza dovuta alla donazione di sangue, il fiato corto era un chiaro segnale di quanto poco ancora avrebbe retto la tensione e lo sforzo fisico, motivo per cui si voltò verso lo studente indicandogli la tavolata alle loro spalle.

    «Sveglia i professori.»

    Avrebbero potuto continuare a cercare di difendersi, ma senza l'aiuto degli adulti la ragazza dubitava seriamente che ce l'avrebbero fatta e non voleva aspettare di capire cosa gli Alfieri avessero intenzione di fare a quelli come lei.
    Si alzò in piedi a fatica e puntò la bacchetta in direzione del suo avversario, con un lieve movimento di polso, laddove ci fosse riuscita, avrebbe ricambiato il favore.

    «Alerte Ascenderai!»

    Non avrebbe avuto il tempo di controllare che il primino facesse quanto gli era stato detto, ma lo aveva visto avvicinarsi alla tavolata degli insegnanti e focalizzarsi sulla Cromwell.
    Non lo sentì quando l'altro puntò la propria bacchetta sulla professoressa, replicando quel che aveva visto fare ad altri suoi compagni non senza una certa dose di frustrazione nell'ottica di fallire.

    «Re-reinnerva!»

    Sugar ha 1 Alfiere contro (parametri di Kathleen Doyle).
    L'Alfiere la attacca con Esse Animales.

    Malus attuali di Sugar
    - 1 Volontà (1 post)
    - 1 Acume (1 post)
    - 1 Percezione (1 post)
    - 1 Empatia (1 post)
    - 3 Destrezza (1 Everte + 1 Tarantallegra + 1 per Primini) (2 per 1 post)
    - 8 Fatica (5 Donazione + 1 Everte +1 Tarantallegra+Protego evocato) (2 per 1 post)
    - 5 Resistenza (Donazione)

    Azione 1 bimbo: Finite Incantatem su Sugar.
    Azione 2 bimbo: Reinnerva sulla Cromwell.
    Azione 1 Sugar: Protego per proteggere lei e lo studente dall'Alfiere.
    Azione 2 Sugar: Alerte Ascenderai sull'Alfiere.
     
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    Non avrebbe saputo se poter dare la colpa al marasma attorno a lui o alla carenza di concentrazione per la troppa euforia, ma il suo incantesimo ai danni di Carrington non andò a buon fine. E la cosa lo fece infuriare all'inverosimile.
    Fortunatamente il ragazzo sembrava essere caduto vittima di ben altro genere di attacchi, che lo costringevano ora alla quasi più totale incapacità.
    Abbozzò un ghigno soddisfatto al di sotto del cappuccio, ma decise di spostarsi da quella posizione.
    Più restava in movimento e meno avrebbe dato nell'occhio.
    Sfilò dunque via, con gli occhi vigili alla ricerca della sua prossima potenziale vittima.
    Aveva un elenco ben preciso di persone che avrebbe voluto far sparire dalla faccia della terra e, incredibilmente, la maggior parte di loro erano dei Purosangue. I traditori del loro sangue, la peggior specie di maghi e streghe immaginabile.
    Approfittando dei guizzi di luce prodotti dagli incantesimi lanciati in giro, cercò di mimetizzarsi con l'ambiente circostante, scivolando nella direzione di Maxwell Morgan.
    Vide il concasato scagliare un Everte Statim da manuale contro un altro Alfiere e, cercando dunque di spostarsi di modo tale da non farsi vedere da lui, avrebbe provato a piantarsi alle sue spalle restandone lontano giusto una manciata di metri.
    Si piantò saldamente a terra, lasciando che la suola destra scivolasse sul pavimento alla ricerca dell'equilibrio perfetto che gli consentisse di compiere i movimenti necessari a regalare una stoccata rigida diretta alla schiena del verde-argento.

    Everte Statim.

    Sillabò a quel punto, stringendo le nocche contro il manico del catalizzatore nel tentativo di reggere all'eventuale contraccolpo che sapeva poter derivare dal cast di una magia di quel genere.
    L'obiettivo era sicuramente quello di restituire il favore a Maxwell, dopo che quello aveva scaraventato via una dei suoi sconosciuti compari, per costringerlo a compiere un pericoloso balzo in avanti che magari lo portasse a collidere con un qualche oggetto di sorta.
    Meglio se appuntito, pensò.
    Così da poter avvertire anche lui il dolore pungente che aveva colto il Rosier nel suo orgoglio di Purosangue quando aveva scoperto che uno dei suoi concasati era nient'altri che uno sporco traditore.
    Incapace di provare alcuna apprensione o preoccupazione, si sarebbe limitato a constatare l'effettiva buona riuscita del suo intento - o meno - prima di cercare di scivolare via ancora una volta nel tentativo di restare nell'ombra.

    Azione 1: Si sposta per raggiungere la posizione di Maxwell Morgan.
    Azione 2: Cerca di scagliare un Everte Statim alle spalle del compagno. #infamepertesololame
     
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    Non se ne capacitava di cosa fosse successo: era tutto così immediato che ricordava vagamente il suo Incantesimo di Scudo innalzato mentre tutto il mondo si era capovolto come impazzito, invertito. Ma era solo la prospettiva del giovane Kirkoven ad essere cambiata contro la sua volontà, la difesa sembrava aver funzionato solo contro Calvorio poiché sentì tutti i suoi capelli svolazzare verso il basso a causa della gravità. Sentiva una simile presa intorno alla caviglia sinistra che lo teneva legato e appeso a testa in giù, così come qualcosa iniziare a colargli giù dal naso. Una sensazione tutt'altro che piacevole e che a lungo andare lo avrebbe destabilizzato, come ovvio che fosse. Per sua fortuna - o forse per volere dei Quattro Fondatori - teneva ancora la bacchetta nella mano dominante che doveva averla stretta più forte che mai, ma qualcos'altro la premeva oltre agli effetti avversi degli incantesimi che si erano abbattuti su di lui. Aveva come quella sensazione di aver sentito la voce di...

    « Imogen...? Imogen! Dimmi che sei ancora viva. »

    Chiese a gran voce, quasi dimenandosi ma senza possibilità di scampo, incapace di reagire contro il Levicorpus castato da uno dei tre Alfieri... no, sembravano essere ora diminuiti? Non ne era più sicuro ormai, considerando tutto quel caos che imperversava in sala grande non si poteva dargli torto. Più di una volta aveva cercato di mirare alla caviglia diventata bersaglio della fattura ma senza nessun risultato, faceva un po' di difficoltà a vedere correttamente da quel punto che aveva quasi sussultato all'intervento della docente Luna Lovegood, così raggiante e al contempo curiosa da quella situazione capitata al Tassorosso.

    « Ahem... non proprio male, sa! Spero solo di non rimetterci il succo di zuc– »

    Ad un tratto venne interrotto dal consiglio di Luna e non poté che cercare di ripararsi il più possibile con le braccia strette alla testa, avvertendo forse la caviglia liberarsi una volta per tutte dalla fattura. Finì a terra e si girò una volta o due sporcando un poco la toga, prima di liberare la testa e guardarsi un po' nei dintorni.

    « Così è molto megli- etciù! »

    Prese a starnutire quando meno se lo aspettava, sperando di non essere stato notato, dopodiché si mise a controllare in che condizioni fosse la sua bacchetta dopo quella brusca fine del Levicorpus, trovandola ancora integra. Proprio quando stava per puntarla contro la faccia, nel tentativo di risolvere il pasticcio dovuto a Mucus ad Nauseam, d'altronde era impensabile che se lo portasse ancora appresso in tutto quel caos, venne anticipato probabilmente da un altro studente, in realtà più piccolo, e che capì essere sotto l'ala di Imogen. Questo lo portò a pensare a dove fossero finiti i suoi di studenti piccoli, sperava fossero ancora al sicuro.

    « Tu e Imogen siete i migliori! E mi scusi, professoressa... non ho dato proprio un bello spettacolo pri– etciù! Cioè, prima! »

    L'attenzione venne rivolta nuovamente a Luna Lovegood, talmente riconoscente da riservarle uno dei suoi famosi sorrisi vispi. Tornò nel punto esattamente dove si era trovato poco prima, provando a controllare sotto il tavolo e vedendo ciò che lo lasciò di stucco. Erano in due ad essere ancora vivi mentre il terzo doveva essere stato colpito o stordito. Forse si sarebbe ancora potuto rimediare portandolo in infermeria, oltre a sé stesso viste le condizioni in cui si trovava ed era una fortuna che si reggesse ancora per poco. Ma un Alfiere si stava avvicinando nuovamente a loro e forse aveva anche un'aria più o meno familiare, di conseguenza se la sentì solo di tirare fuori gli artigli da bravo Tassorosso. Nel vedere la bacchetta nemica puntata contro di sé, fece altrettanto e cercò di anticipare velocemente l'Alfiere, evitandogli eventualmente il lancio di Languelingua.

    « Expelliarmus! »

    Urlò con decisione, prima di suggerire il da farsi ai due studenti rimasti. Sbucarono dal tavolo: uno mirò l'Alfiere che aveva preso di mira Petyr e fece per lanciargli Petrificus Totalus, lasciando così spazio al Tassorosso per intervenire... in maniera più fisica, dopodiché si nascose sotto il tavolo con una forchetta nell'altra mano e si preparò a colpire uno degli Alfieri che si avvicinasse inaspettatamente al tavolo, mirando a una delle scarpe e conficcando con quanta più forza avesse in corpo. Nel mentre l'altro se ne andò più velocemente che poteva per raggiungere la tavolata dei docenti e risvegliare Gremilda con Reinnerva, prima di accorgersi che un altro Alfiere si stesse avvicinando a lui... non sembrava aver molta scelta. Si scatenò così lanciando Flipendo contro quella figura responsabile, come gli altri suoi simili, del clima spaventoso quanto inaccettabile al Castello e non poteva più passarla franca.

    Riassunto:

    Petyr, venendo colpito sia da Levicorpus che da Mucus ad Nauseam e tenendo in considerazione i bimbi, perde 11 in Destrezza e 9 in Fatica, arrivando così a 2 di Destrezza e 3 di Fatica. Presupponendo Finite Incantatem del bimbo di Imogen e Liberacorpus di Luna Lovegood riescano del tutto, senza dimenticare uno dei tre bimbi colpiti, Petyr dovrebbe cavarsela ancora un po' per combattere(?). In tal senso, vedendosi arrivare un altro Alfiere (suppongo un npg con i parametri-2 tra Gideon o Kathleen, quelli rimasti di prima) che cerca di lanciare Languelingua, proverà ad anticiparlo lanciando Expelliarmus (prima azione, media DCAO > Oltre ogni previsione) e avvicinarsi per dargli un pugno in piena faccia (seconda azione)!

    Uno dei due bimbi rimasti (parametri di Gideon G. Greengrass meno 4) proverà a lanciare Petrificus Totalus (prima azione) verso il medesimo Alfiere, giusto prima del pugno in piena faccia. Tenterà poi di nascondersi sotto il tavolo muovendosi sotto per avvicinarsi a un altro Alfiere... e munendosi di una forchetta per provare a colpire (seconda azione) quest'ultimo con grande sorpresa! L'altro bimbo (parametri di Gabriel Rosier meno 4) proverà invece a risvegliare Gremilda Octavia Diametrus (prima azione) e colpire randomicamente un Alfiere che si avvicina alla tavolata dei docenti con Flipendo (seconda azione).

    Parametri di Petyr senza interventi:

    Destrezza: 13 (base) > 2 (causa donazione, Levicorpus, bimbi)
    Fatica: 12 (base) > 3 (causa donazione, Levicorpus, Mucus ad Nauseam, utilizzo del protego)
    Resistenza: 13 (base)
    Salute: 12 (base)

    Parametri di Petyr con possibili interventi:

    Destrezza: 13 (base) > 8 (Levicorpus annullato da Luna, i bimbi dovrebbero essersi allontanati + donazione)
    Fatica: 12 (base) > 6 (Levicorpus annullato da Luna, Mucus ad Nauseam annullato da uno dei bimbi di Imogen, utilizzo del protego + donazione)
    Resistenza: 13 (base)
    Salute: 12 (base)


    Lyra Copernicus


    ADJiMuv
    Se le avessero chiesto come si sentisse realmente, avrebbe probabilmente detto fosse una sensazione quasi paragonabile al buttarsi giù dalla Torre di Astronomia. Non che lo avesse fatto sul serio, naturalmente, ma con l'esperienza in Astronomia non poteva che essere brava a fare i dovuti calcoli sulla distanza e in qualche modo quella sensazione ci si avvicinava nella sua testa. Forse era così, forse no. Finire stordita in quel momento era inconcepibile, il fatto che gli Alfieri Rossi si fossero intrufolati in quel modo lo era ancora di più, a riprova della premura che riservava ai suoi studenti e verso cui l'attenzione venne rivolta subito. Quasi si spaventò a vedere le condizioni di Christian, passandosi d'istinto la mano a coprire le labbra, un gesto forse volto a mimare l'uso del ventaglio che non sembrava trovare più. Cercò la sua bacchetta e la strinse infine rivolgendola verso il giovane Serpeverde.

    « Mars! No, non sei tu... Carrington, santi numi! »

    Provò ad alleviare il dolore ricorrendo a Ferula e assicurandosi che l'incanto coprisse nei punti giusti, senza diventare così un ostacolo. Il giovane Serpeverde sarebbe dovuto riuscire a vedere e, in un modo o nell'altro, parlare! Il caos che regnava nella sala grande la portò in seguito a vedere qua e là gli studenti che combattevano gli Alfieri, i piccoli che cercavano di contribuire, chi per dar manforte ai più grandi, chi per annullare o risvegliare gli altri. Hogwarts stava venendo attaccata e, quel giorno, i pianeti non sembravano più così tanto propizi. Lo sguardo le cadde sui piatti vicini e serrò per qualche breve momento le labbra, come un po' rammaricata per quello che avrebbe fatto di lì a poco.

    « Merlino, fa' che la trisnonna non lo venga mai a sapere... Wingardium Leviosa! »

    Fece per scandire meglio mentre con la bacchetta colpiva i piatti vicini e s'assicurava che volteggiassero fino a colpire il più possibile degli Alfieri. A giudicare da come parlasse, sembrava ancora viaggiare nel suo personale cosmo. Che fosse effettivamente d'aiuto? Un po' lo augurava di sì, considerato l'espediente non proprio consono a una persona con una simile educazione come la sua ma che si era rivelato essere necessario!

    « Che s'abbattano su di voi come stelle cadenti, vista la vostra mancanza di educazione! »

    Lyra Copernicus spende le due azioni in:

    1) Ferula per alleviare il dolore dovuto ad Exulcero, sperando di aiutare Christian Carrington;
    2) Wingardium Leviosa per far svolazzare i piatti come se fossero stelle cadenti e colpire quanti più Alfieri possibili, lascio decidere al Narratore sull'esatta quantità;
     
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    Ogni secondo che passava, il caos tra le mura della Sala Grande aumentava. Le vispe iridi color nocciola del giovane Greengrass vagavano da un angolo all'altro dell'enorme stanza, alla ricerca delle figure dei suoi compagni ma soprattutto quelle dei professori. Ormai gli importava poco di chi potesse scoprirlo, anche se in quella guerra era persino difficile capire chi stesse lanciando quali incantesimi. Lui stava cercando di agire quanto più possibile di soppiatto, sfruttando il panico e l'agitazione generale per confondere le proprie mosse.
    Avesse avuto il tempo di compiacersi per il colpo su Christan andato a segno l'avrebbe fatto, ma mentre scopriva quale sarebbe stata invece la sorte di Maxwell decise che doveva approfittarne per colpire ancora. Quel fastidioso Morgan non ne aveva ancora avute abbastanza, pensava, mentre invece Carrington era ad un passo dal salutare il loro mondo. Di certo non era stata soltanto sua la colpa, sapeva bene di non essere ancora così potente come avrebbe voluto, ma questo significava che v'era qualcun altro, tra gli studenti "normali", in incognito tanto quanto lui.
    La bacchetta in legno di ebano ancora stretta tra le dita lunghe e affusolate della mano destra, la teneva puntata di fronte a sé mentre la traiettoria si sarebbe dovuta infrangere contro la schiena di Maxwell Morgan. Così come l'incantesimo che stava per lanciare, con la convinzione di chi non aveva dubbi su quel che stava facendo.

    «Flipendo.»

    Ben lontano dal fare lo stesso effetto dell'incantesimo lanciato poco prima, serviva più che altro da impedire che qualcuno corresse in soccorso del compagno di casa, scagliandolo quanto più lontano possibile o comunque ferendolo in altri modi.
    Sapeva che continuare ad agire significava aumentare le probabilità di essere scoperto, ma a quel punto chiunque stava lanciando incantesimi e fingere di aver sbagliato mira, se necessario, non sarebbe stato così difficile. Gideon era un oratore piuttosto abile per la sua età, non a caso era riuscito a sostenere una conversazione anche piuttosto difficile al cospetto della famosa Donna Mason.
    Compiuto il suo dovere su Maxwell, lo sguardo del Serpeverde avrebbe cercato un'altra figura, ovvero quella di Jacob Jones, un altro Nato Babbano che poco sopportava. A lui sarebbe toccata la stessa sorte dei due traditori del proprio sangue.
    Avrebbe cercato di avvicinarsi quanto più possibile per attaccarlo alle spalle, e una volta a debita distanza puntò la bacchetta contro la sua schiena.

    «Exulcero.»

    Azione 1: Flipendo contro Maxwell alle spalle.
    Azione 2: Exulcero contro Jacob alle spalle.

    Flipendo tra le conoscenze di Gideon.

    Il Narratore •
     
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    Una volta ogni tanto si poteva mettere da parte la sicurezza e la finta dolcezza, quando arrivava il richiamo degli Alfieri Rossi. Non c'era maschera che tenesse quando si portava avanti un ideale a prova di incantesimi e la giovane Zabini lo capiva sempre di più sulla sua pelle, si poteva stare nascosti sotto il caratteristico colore dell'incubo che aveva preso a bersagliare la famosa Scuola di Magia e Stregoneria e nessuno avrebbe potuto fermarli, a maggior ragione nel clima internazionale attuale.

    Cosa era il rosso, cosa non era il rosso.
    Così tanti significati, così tanti misteri.
    Non era sola.
    Non era ancora spacciato l'ideale trasmessole e che aveva fatto proprio, consapevole del fatto che sarebbe sempre cresciuto, nascosto, sfuggente, tramando nell'ombra, trovando nuovi modi per adattarsi e migliorare.
    I fallimenti non erano tollerati di norma, ma a dire della Zabini rappresentavano la migliore occasione per apprendere, crescere e diventare sempre più imprevedibile.
    Apprendere dal passato doveva servire a preparare il miglior terreno fertile possibile, di conseguenza poter piantare dei semi, vederli crescere e sbocciare, disseminando il profumo velenoso quanto attraente perché un ideale non si poteva fermare.
    Non si poteva annichilire del tutto.
    Non si poteva cancellare da nessuna parte nei libri storici.
    Non si poteva omettere con menzogne su menzogne.

    E quando arrivava il richiamo, Cursa non si sarebbe tirata certamente indietro dal vedere il caos regnare sovrano, fluire liberamente senza restrizioni e colpire quando le persone meno se lo aspettavano. La bacchetta impugnata per disseminare il profumo velenoso, la maschera indossata per diffondere un ideale contornato dall'imprevedibilità e dal terrore, la determinazione imbrigliata per camminare con passi sicuri e addentrarsi nel fumo che prendeva a farsi spazio e annunciava l'entrata in scena degli Alfieri Rossi, nonostante l'intervento della docente Lovegood per diradare buona parte del fumo.

    Ma a Cursa andava più che bene agire senza il favore del fumo, che li vedessero tutti, che notassero come combattessero in nome del loro ideale. Erano volati velocemente gli incantesimi, così come avevano preso piede le urla degli studenti più piccoli. Lo sguardo cioccolato fondente saettava qua e là, la bacchetta pronta a fendere l'aria.

    Li vedeva.
    I pochi purosangue che sfruttavano il loro potenziale a favore dei Sanguemarcio, non esisteva spreco più grande di questo.
    E notava come gli Alfieri Rossi non li risparmiassero, lei non sarebbe stata da meno. Seguì con crescente curiosità le movenze di una Tassorosso, Imogen Whisper, ormai condannata come traditrice per aver difeso un suo concasato Mezzosangue. Si muoveva come un ratto sotto il tavolo, poiché - ai suoi occhi - non esisteva termine più appropriato di quello per descrivere la traditrice.
    Si mise sulle sue tracce, l'espressione felina sul volto di una che non intendeva lasciarsi scappare il topolino. E quando le sembrò di trovare il momento giusto, cercò di colpire con la stessa imprevedibilità di una predatrice, la bacchetta che andò a sferzare l'aria con un violento colpo di magia.

    « Everte Statim. »

    Cursa usa Everte Statim su Imogen Whisper, voto Oltre ogni previsione.
     
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    Non era affatto semplice non farsi prendere dal panico in situazioni del genere. Joel, che era sempre calmo e pacato, la mitezza fatta persona, nonché la più altruista che potesse esistere al mondo. E quando si trattava di pericolo, quando si trattava di scegliere tra la propria salvezza e quella degli altri, il Tassorosso non aveva nulla da scegliere: salvare le altre persone era sempre una priorità, a costo di mettere a rischio se stesso. Ma per aiutare le altre persone serviva lucidità, e per quanto Joel volesse fingersi un eroe non era altro che un ragazzino come tanti altri. E proprio come tutti gli altri Nati Babbani e Mezzosangue, era preso di mira dagli Alfieri. Doveva salvaguardare di sicuro la propria figura, ma allo stesso tempo vide due ragazzini più piccoli avvicinarsi a lui in cerca di protezione.

    «Venite qui, state attenti!»

    Cercò di fare loro da scudo con il suo stesso corpo, tirando fuori la bacchetta ed impugnandola nella mano destra. Non aveva un fisico molto imponente lui, era minuto e piuttosto esile, ma il suo cuore compensava.
    Non passò molto tempo prima che due Alfieri decisero di prenderlo di mira. E non potè fare altro, il ragazzo, se non provare a fare del suo meglio per salvare sé stesso e i due bambini.

    «Protego!»

    Pius Burke



    «Idioti! Siete veramente degli idioti tutti quanti!»
    150022_ico


    Non stava sbraitando, ma soltanto imprecando con il suo solito tono di superiorità e saccenza. Pius non si capacitava di come tutta quella situazione potesse essere sfuggita al suo controllo, di come tutti quegli studenti avessero potuto architettare un piano del genere senza che lui o Leigh se ne accorgessero. Un'incredibile breccia nella sua spiccata autostima.
    Doveva tuttavia dare il suo contributo per mostrare che si era meritato la spilla che aveva appuntata al petto, che nulla gli era mai stato regalato, e soprattutto per onorare tutto quello in cui credeva.

    «Everte Statim!
    Everte Statim!»


    Due colpi di bacchetta, due frustate contro due degli Alfieri che ancora agivano indisturbati e seminavano caos insieme ai loro colleghi. Erano ancora troppi e stavano avendo la meglio, lui doveva impedirlo.

    Joel ha 2 bambini intorno e viene attaccato da 2 Alfieri:
    - Uno con i parametri di Christian Carrington che lo attacca con Glisseo.
    - Uno con i parametri di Gideon Greengrass che lo attacca con Gambemolli.

    JOEL
    Azione 1:
    Prova a fare da scudo ai bambini col proprio corpo.
    Azione 2: Usa un Protego per proteggere se stesso ed i bambini dagli Alfieri.

    PIUS
    Azione 1:
    Everte Statim contro uno dei 32 Alfieri rimasti.
    Azione 2: Everte Statim contro un altro dei 32 Alfieri rimasti.
     
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    Corvonero
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    Winter si rese subito conto che con il suo incantesimo non sarebbe riuscita a colpire neanche l’Alfiere più alto del mondo. La punta della bacchetta le era sfuggita verso l’alto, andando a mirare al soffitto anziché disarmare uno dei tanti studenti incappucciati che popolavano la Sala Grande. Incantesimo bizzarro, il Gommosus, ma che le aveva fatto perdere la concentrazione, oltre a farla rimbalzare come su un tappeto elastico, facendo anche uscire allo scoperto gli studenti che lei pensava di aver messo al sicuro.

    Maledizione.

    Si sentiva in colpa per non essere riuscita a proteggere i più piccoli, ma in quel momento la rabbia era il sentimento che la governava, più ancora della paura. L’avevano davvero organizzato bene quell’attacco: dovevano averci messo mesi. Mesi in cui di mattina erano entrati nella sua stessa aula e in cui il pomeriggio meditavano come colpirla; mesi in cui erano strisciati sibillini tra le mura di Hogwarts, magari fingendosi amici dei loro nemici; mesi in cui avevano portato avanti questo folle odio verso chi aveva soltanto dei genitori differenti dai loro.
    Bacchetta alla mano, era tempo per Winter di difendersi ancora. Quei due Alfieri erano ancora lì, davanti a lei, e sapeva bene che l’avrebbero colpita fin quando non sarebbe stata lei, in qualche modo, a metterli ko. O viceversa.
    Appena ne vide uno sollevare di nuovo la bacchetta verso di lei, si preparò al contrattacco. Cercò di cogliere il momento in cui il pavimento la portava in alto per avere una mira migliore. Lui stava per colpirla con un Colloshoo, così Winter cercò di ripararsi in tempo per non finire anche incollata a quel pavimento già gommoso.

    Finite incantatem!

    Ma anche il secondo Alfiere le stava puntando contro la bacchetta. Le sembrava di essere in mezzo a un fuoco incrociato, senza sapere come ripararsi. O meglio, forse lo sapeva, ma doveva essere rapida. Nel giro di pochi secondi cercò di ripararsi anche dal secondo incantesimo.

    Protego!

    Strizzò gli occhi per un attimo, aspettando di capire se il suo scudo aveva avuto effetto o se il Flipendo che le era stato indirizzato l’avrebbe sbalzata da qualche altra parte della Sala Grande da lì a poco.

    [Sibilla Cooman]



    Sibilla Cooman aveva appena terminato di tirare forchette, piatti, bicchieri e qualunque cosa le capitasse sotto mano a qualunque ragazzino incappucciato le capitasse a tiro. Con il fiatone per lo sforzo fisico, mi prese un attimo di silenzio e immobilità nel mezzo di quel caos. Le cadde lo sguardo sulla sua collega di Aritmanzia.

    Gremilda, cara?

    Nessun tipo di preoccupazione sfiorò il suo volto, che si aprì invece in un dolce sorriso. Quasi le dispiaceva svegliare la collega da quello che poteva essere un sogno premonitore, ma qualcosa le diceva che non era il momento di dormire.

    Reinnerva.

    L’espressione dolce e rilassata che aveva nel tentativo di svegliare la Diametrus si ritrasformò nella furia di pochi istanti prima non appena vide un Alfiere attaccare un piccolo Tassorosso.

    Lascia stare quell’adorabile tassetto! Everte Statim!

    Provò a colpirlo con un incantesimo, e assieme all’incantesimo avrebbe ripreso volentieri a lanciare stoviglie contro gli Alfieri, ma purtroppo le aveva terminate.

    Winter è attaccata dagli stessi due Alfieri del post precedente.
    Alfiere 1 (Gabriel) - Colloshoo - Winter cerca di annullarlo con Finite Incantatem
    Alfiere 2 (Joel) - Flipendo - Winter cerca di difendersi con Protego

    Sibilla Cooman:
    Azione 1 - Reinnerva su Diametrus
    Azione 2 - Everte Statim su Alfiere random
     
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    Lara aveva iniziato la giornata nel peggiore dei modi, una forte emicrania continuava a punzecchiarla nonostante gli aiuti ricevuti in infermeria da Madama Chips. Sicuramente donare il sangue non era stata la scelta migliore data la fastidiosa costituzione che aveva ereditato dai suoi genitori, anche se sapere di averlo fatto per una buona causa era una consolazione più che soddisfacente per i suoi gusti.
    Il resto del giorno, però, era passato in fretta e senza alcun tipo di complicazione: Lara non aveva fatto altro che spostarsi da un luogo all’altro del castello per cercare di tenere i pensieri occupati, missione eseguita e completata con grande successo.
    Il lato positivo dell’aver donato il sangue in realtà si focalizzava tutto sul banchetto di quella sera, prelibatezze ancora più succulente di quelle che si potevano trovare tutti i giorni adornavano i tavoli nella sala grande; tutti gli studenti, compresi quelli che non avevano molto appetito, si riscoprirono voraci. Se ci fosse stato un modo per riprendere le forze, mangiare fino a scoppiare sarebbe sicuramente stato il migliore tra tutti.
    Con grande sorpresa dopo poco Gazza entrò nella sala grande allarmando tutti gli studenti, i cui animi furono subito calmati, per non dire pietrificati, da una fredda congedazione della Mcgranitt.
    Piano piano il malumore di Lara, che sembrava stare affievolendo sempre di più, sarebbe anche scomparso se non fosse stato per un evidente agitazione da parte dei professori, agitazione che si riversava anche sugli studenti, soprattutto su quelli più piccoli.
    Qualcuno provava a capire cosa stava frullando per la testa dei professori e soprattutto della preside, ma Lara si limitò semplicemente a mangiare e chiacchierare con i suoi compagni Grifondoro sulle notizie del momento, non voleva essere messa in mezzo a confabulazioni inutili e noiose, insieme agli insegnanti per giunta! Nessuno avrebbe detto niente di interessante e quindi non avrebbe avuto senso cercare di trovare l’introvabile.
    Ad un tratto Lara si trovò in piedi irrigidita, gli occhi sgranati dal terrore. Forse non avrebbe dovuto ignorare tutti i campanelli d’allarme che avevano continuato a riecheggiare per tutta la sala mentre lei era occupata a mangiare come un maiale che per di più si stava crogiolando nella falsa consapevolezza di essere migliore degli altri. Se solo avesse provato a domandare magari ora non sarebbe stata così impreparata e soprattutto spaventata.
    Sembrava che il castello stesse per franare e con esso tutte le sicurezze della Grifondoro. Quando una valanga di denso fumo si protese verso ogni centimetro della sala accogliendo gli Alfieri ne ebbe la consapevolezza più totale, era proprio nella merda. Cercando di focalizzare tutti i sensi, si nascose sotto il tavolo della sua casa respirando lentamente per mantenere la calma, con lo sguardo cercò i professori che erano già stati messi fuori combattimento e relegati ad uno stato di incoscienza.
    La totale inesperienza di Lara era forse uno dei problemi maggiori per lei, senza contare che la sua testa in quel momento sembrava una teiera impazzita, ma fortunatamente non sembrava che gli Alfieri l’avessero notata. Guardandosi intorno vide molti suoi compagni intenti a combattere per difendere se stessi e la loro scuola, alcuni di loro erano addirittura più piccoli di lei! La ragazza però non si sentì imbarazzata per quel suo gesto da totale codarda, solo motivata dall’ardore degli altri studenti che la spinse ad uscire fuori da quel tavolo e provare a combattere al meglio delle sue condizioni.
    La prima cosa che fece dopo aver distrutto le sue “protezioni” fu balzare verso un quartetto di giovani studenti che si trovavano vicino al tavolo Corvonero e posizionarsi di fronte a loro cercando di usare il suo corpo come scudo nei confronti di eventuali attacchi.

    Dobbiamo stare calmi, e guardarci le spalle.

    Disse cercando di mimare un tono autoritario e calmo, ottenendo invece un febbrile squittio che però fu ascoltato dai ragazzini, probabilmente troppo spaventati per valutare le competenze della ragazza. Dopo essersi rannicchiati, schiena contro schiena, il gruppo era pronto a difendersi: il piano era quello di procedere lentamente verso i professori addormentati per cercare di capire come svegliarli dall’incantesimo. Erano pronti a muoversi, il sangue bolliva nelle vene di Lara provocandole uno stato di energia, era adrenalina; i suoi occhi lo videro poco prima che le orecchie lo sentissero, appena in tempo: un Alfiere aveva puntato la bacchetta verso di loro.

    Descendo!

    Via da qui!

    Urlò a squarciagola agli studenti nello stesso momento in cui l’incappucciato pronunciò l’incantesimo. Tutti e cinque rotolarono via dal tavolo in direzioni opposte mentre una cascata di piatti, bicchieri e cibo cadeva dal tavolo Corvonero nel punto in cui il gruppo si trovava qualche istante prima. Lara non sapeva se qualcuno si fosse fatto male, era troppo stordita e per di più del purè di patate, ormai tiepido, le si era rovesciato in testa oscurandole la vista. Sospettando che però fossero tutti illesi data l’altezza da cui erano cadute le posate, decise di togliersi goffamente di dosso il lurido miscuglio che le era finito in testa e afferrare la bacchetta per non farsi attaccare nuovamente.

    Expelliarmus!

    Forse non avrebbe fermato l’Alfiere ma lo avrebbe sicuramente rallentato mentre lei e gli altri avrebbero raggiunto i professori.

    Seguitemi, veloci!

    Al diavolo il piano, a chi interessava essere discreti quando dei balordi che non avevano neanche il coraggio di mostrare il proprio volto cercavano di trasformarti in poltiglia. Lara correva con affanno seguita dai suoi protetti: stanca, impaurita e unta. La rabbia prese il sopravvento e quando vide che alcuni professori si erano svegliati ed erano intenti a lanciare tutti gli oggetti possibili disposti sul tavolo verso i nemici, non si fece scrupoli e prese un largo piatto color argento scagliandolo verso uno degli Alfieri che si stava avvicinando, quest'ultimo però lo trasformò facilmente in una zucca fermandone l’avanzata.

    Lanciategli tutto quello che potete.

    Disse poi indirizzando tutte le forze del suo gruppo contro l’avversario che in poco tempo fu sommerso da un avanzare di stoviglie lanciate con costanza dalla combriccola.

    Expulso.

    Formulò alla fine Lara con una calma che per un attimo la disorientò. Non avrebbe mai pensato di raccimulare tutta quella compostezza, visto anche come si erano presentate le cose all’inizio. Un sorrisetto sghembo apparve sul volto della ragazza frastornata e stanca, che si accovacciò brevemente sul pavimento; quella che pensava fosse calma era semplicemente paura, sapeva che la battaglia non sarebbe finita lì.
    Mentre Lara guardava per terra completamente indifesa da attacchi avversari, continuava a sorridere. I muscoli della faccia sembravano paralizzati lasciandole sul viso quel discustoso ghigno che venne accompagnate da delle silenziose lacrime sul suo volto; per la prima volta da quando era venuta ad Hogwarts desiderò di essere a casa, in Galles, vicino a suo padre che l’avrebbe protetta da tutto stringendola in un caldo abbraccio.

    Eccoci qui!
    Lara ha donato il sangue: malus su salute e fatica.
    Due alfieri l'hanno attaccata con Descendo e Cucurbita.
    Lara ha 4 bimbi quindi -2 destrezza.
    Lara ha compiuto due azioni: ha lanciato un Expelliarmus contro il primo Alfiere e un Expulso contro il secondo.
    Dovrebbe essere tutto per ora! Spero di non aver cannato qualcosa. (:
     
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    Serpeverde
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    Poteva sempre piovere - e non era scontato che vista la location non avrebbe anche iniziato a farlo. Trovare Christian si era rivelata essere un'impresa tutt'altro che semplice visto il modo in cui le condizioni della Sala Grande degeneravano di momento in momento, con incantesimi, fatture e grida che si levavano in ogni dove; eppure, continuando a macinare un passo dopo l'altro, a stento e fatica, gli occhi ne intercettarono la sagoma non distante dal tavolo dei Professori e per un attimo rimase spiazzato: era proprio la sua faccia quella rimasta senza bocca? Ed erano uccelli, quelli? Chissà. Sarebbe stato bello avere il tempo di approfondire meglio la questione, ma aveva ancora con sè un bambino-zavorra alle calcagna e, come se non bastasse, distrarsi significava praticamente stendere il tappeto rosso di fronte agli Alfieri che non aspettavano altro per colpire. Ne ebbe immediatamente conferma, pur non accorgendosi di niente, non in tempo almeno; era stato Scorpius Malfoy a rendergli palese, grazie al suo intervento, che qualcuno l'aveva attaccato alle spalle. Il suo Protego era stato tempestivo, i riflessi di Maxwell non altrettanto, considerato che iniziava a sentirsi particolarmente affaticato.

    Grazie.

    Nè l'uno nè l'altro avevano tempo per scambiarsi altre parole, però, e di nuovo avrebbe ripreso a camminare verso il tavolo dei Professori, non fosse che un altro Alfiere si era frapposto lungo la strada, levandogli di nuovo la bacchetta contro.

    Eccheppalle però, protego!

    Sbuffò - e con lo scazzo che contraddistingueva ogni leggiadra movenza agitò di nuovo la bacchetta, per tentare di proteggersi dalla fattura che, se non fosse stato abbastanza rapido ed attento, l'avrebbe costretto pure a trascinarsi per terra in quel delirio. Tant'è che per essere sicuro di liberarsi la visuale in ogni caso fece appello alle praticamente ultime energie rimaste per scagliare quell'ennesimo Alfiere il più lontano possibile.

    Everte statim!

    Poi, se fosse riuscito ad avanzare oltre o meno sarebbe dipeso unicamente dall'esito della fattura che aveva ricevuto: alla peggio, avrebbe mandato il primino a cercare una carriola.

    Parametri dell'Alfiere che attacca Maxwell con Gambemolli: quelli di Christian Carrington -2.

    Parametri Maxwell:
    - Destrezza -0.5 per 1 studente al seguito, -5 per la donazione di sangue, -1 per rictusempra: 9.5
    - Fatica -5 per la donazione di sangue, -2 evocazioni turno precedente, -2 evocazioni turno in corso (Protego+Everte Statim): 1
    - Resistenza: 10
    - Salute: 8 (? forse è un rimasuglio dalla vecchia quest)

    Azione 1: Protego per difendersi dal Gambemolli dell'Alfiere (media in DCAO: A)
    Azione 2: Everte Statim contro l'Alfiere (media in Incantesimi: O)


    [ Magnus Larsson ]



    qPxf6SZ
    Il docente di Rune Antiche, già di persè non un fiore di gentilezza ed affabilità, era piuttosto seccato e turbato dalla piega tutt'altro che felice che gli eventi avevano preso: essere attaccati nondimeno che da presunti studenti era intollerabile, e lo era altrettanto il fatto che molti di quelli presi di mira non avessero saputo difendersi da soli. A Durmstrang, insurrezioni del genere non sarebbero mai state neppure contemplate; la sua seccatura finì per riversarsi su Christian, non distante a reclamare aiuto.

    Che diamine di problema ha con gli uccelli, Carrington! Si dia da fare, raptaque!

    Mosse la bacchetta, con l'intenzione di far evanescere tutti e tre gli animali, che erano piuttosto piccoli in quanto a grandezza, in modo che Christian potesse tornare libero di muoversi senza averli attorno ad infastidirlo - certo interrogandosi in modo piuttosto scettico sul perchè si era reso necessario il suo intervento, a tal fine. Non era di sicuro particolarmente empatico e comprensivo, Larsson, che subito dopo si volse verso l'Alfiere più vicino con tutta l'intenzione di rendere giustizia alla sua posizione.

    Stupeficium.

    Borbottò, mentre schiantava l'ennesima di quelle seccature rosse.

    Magnus Larsson che nessuno dovrebbe aver utilizzato finora:

    Azione 1: usa Raptaque per evanescere gli uccelli che tormentano Christian
    Azione 2: usa Stupeficium per schiantare uno degli Alfieri rimasti nei pressi del tavolo dei docenti
     
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    Grifondoro
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    Celine non era una combattente e probabilmente non lo sarebbe mai stata.
    Forse il fato ne era consapevole e aveva deciso di aiutarla riservandole attacchi piuttosto blandi: di tutto, infatti, avrebbe potuto aspettarsi meno che essere attaccata da un rospo. Se lo ritrovò spiaccicato addosso e se non fosse stata circondata da caos e paura, probabilmente l'avrebbe trovata una cosa divertente.
    Pochi istanti dopo un primino di Tassorosso arrivò da lei per aiutarla con quel piccolo problemino verde, notando però come l'Alfiere fosse stato clemente nei suoi confronti rispetto ad altri: Christian era senza bocca, pieno di vescicole e circondato da uccellacci. Persino quella scena avrebbe potuto farla ridere in circostanze che non prevedessero la sua imminente morte.
    Così, libera o meno che fosse dal ranocchio, corse in direzione del tavolo dei Docenti per provare a risvegliare la Bibliotecaria, una dei pochi membri del personale rimasti a poltrire per mano degli alfieri.

    Signora Crowley, si svegli!
    Finite Incantatem!


    Colloshoo!

    Ma non aveva fatto in tempo ad evocare l'incantesimo che subito dopo un altro le arrivò al fianco: Celine provò ad abbassarsi nel tentativo di schivare il colpo, per poi provare a nascondersi sotto al tavolo e aspettare il momento migliore per dirigersi verso i bambini che aveva lasciato ad attenderla e verso cui lanciò qualche occhiata preoccupata.
    Proprio due di loro, soli e impauriti, vedendo alcuni compagni di casa cadere sentirono l'esigenza di fare qualcosa. Si guardarono, osservarono il resto della Sala Grande, i volti dei caduti, Celine nei pressi del tavolo degli insegnanti e, spinti da una forza innata, decisero di affrontare le loro paure e combattere contro gli studenti in maschera, rivelando così la loro piena appartenenza ai Grifondoro: uscirono dal tavolo urlando e sguainando bacchetta e forchetta come fossero due armi di pari livello, pronti a colpire e fronteggiare faccia a faccia i famosi Alfieri Rossi e, se necessario, anche a lanciargli addosso sedie, bicchieri e tutto ciò che poteva aiutarli a sopraffare i nemici.

    Flipendo!
    Rictusempra!


    Anteoculatia!
    Expelliarmus!


    Attaccata da 1 Alfiere con i Punti di Winter.
    Prova a svegliare Victoria con Finite Incantatem e a schivare il Colloshoo dell'alfiere.

    Entrambi i suoi 2 bimbi attaccano alfieri a caso con flipendo, rictusempra, anteoculatia ed expelliarmus.
     
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