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[Domenica di fine aprile - ore 10:30]
Nonostante con sé avesse sempre blocchi da disegno e tutto il necessario per colorarli, quel giorno Setoshi dopo colazione si era perso in qualche pensiero di troppo, per l’esattezza uno dei libri di testo presi in prestito dalla Biblioteca il giorno prima. In cuor suo sperava di approfittare della giornata per unire l’utile al dilettevole, ossia dando finalmente un nome – e non solo – alla pianta incontrata durante la ricerca di Mr Rupp e al contempo magari, perché no, provare infine a darle forma e colore su carta da disegno. Ci aveva già provato tempo addietro, ma senza troppo successo. Chissà, forse per questo i suoi piedi quella mattina si erano mossi quasi da soli verso le infinite scale di grigi del piano interrato, nella vaga speranza che perdersi fra una stanza e l’altra di quel piano potesse aiutarlo a concentrarsi e trovare l’informazione cercata, oltre l’ispirazione a tratteggiarla nero su bianco.
N-no, questo non centra niente.
Proseguì dunque con il capitolo seguente, rigirando appena le pagine precedenti per essere sicuro di non aver tralasciato nulla. Quando però alzò lo sguardo per controllare dove si trovasse lui, piuttosto che l’indice sull’ultimo capoverso del libro, si rese finalmente conto essersi addentrato per i corridoi del Seminterrato più di quanto avesse creduto, raggiungendo i meandri bui dei Sotterranei. Se ricordava bene gliene avevano parlato molto anche alcuni dei suoi compagni, del fatto che lì sotto spesso si potessero trovare “cose interessanti” dentro un certo armadio. Eppure quando aveva chiesto loro se al sui interno ci fossero quindi oggetti come dipinti, libri di Divinazione o colori particolari, tutti avevano risposto con un secco quanto interdetto no: allora perché frugare nei vari stanzini e anfratti, a quale scopo se nessuna delle cose interessanti, a suo dire almeno, lo era davvero?
Fu allora che i suoi occhi incrociarono quelli di un altro compagno, - Oh, Benjamin. - giusto in tempo per evitare di investirlo mentre aveva lasciato perdere lo sguardo su un passaggio piuttosto interessante del libro di testo di Erbologia, tale solo perché cominciava a trattare alcune delle piante magiche classificate come più pericolose e in cui, era altamente probabile, avrebbe potuto trovare la stessa incontrata nella serra numero sei.
Scusa, non ti avevo visto.
In compenso, però, i suoi occhi di lì a breve finirono inevitabilmente per vedere tutt’altro: l’Armadio tanto famigerato e nominato dai suoi compagni si trovava proprio alle spalle del Serpeverde.SPOILER (clicca per visualizzare)Benjamin D’angelo
Trovato l'Armadio Oscuro: #entry670958575
Tentacula velenosa avvistata qui: #entry669892936
Come da indicazioni, rolarne la ricerca onrole per inserire la conoscenza in scheda
Edited by Setoshi Mirai - 2/5/2024, 14:41. -
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[7 Aprile Domenica di fine aprile alle ore 10, 30 Sala Comune Serpeverde ]
Quella domenica era di riposo quando qualcuno dei suoi compagni gli aveva raccontato di una stanza, dove ci avrebbe trovato qualcosa quel giorno. Mentre stava ripassando il tutto quando all' improvviso sentì un rumore venire da fuori dai Sotteranei. Di solito non c'era mai nessuno finchè non uscì trovandosi il covonero che stava cercando di disegnare qualcosa ma appena lo vide in quel momento lo salutò cordialmente.
Oh! Ciao Setoshi, non pensavo di incontrarti qui nei sotteranei di solito non ci viene mai nesuno da queste parti.
Disse il serpeverde mentre ascoltò le parole di Setoshi così lo guardò con un sorriso tranquillo. Gli sembrava distratto che può capitare a tutti di esserlo in ogni momento della giornata ma Benjamin gli avrebbe sorriso dolcemente al compagno della casata Corvonero che era lì per un motivo.
Non è successo niente di grave Setoshi può capitare di non avermi visto di solito non esco quasi mai ma oggi avevo proprio bisogno di uscire. Non dirmi che ti piace il disegno ?
Chiese curioso il serpeverde mentre aspettò una risposta dal compagno anche lui del suo stesso anno. Dopo lo vide puntare verso la porta che prima aveva coperto con le sue spalle e il suo sguardo celeste cercò di capire meglio che cosa fosse quella cosa.
Ma che cos'è? Non sarà quell' armadio di cui spesso parlano i miei compagni di casata eh ?
Pensò il ragazzino e di certo non era facile capirlo a prima vista ma avrebbe indagato per bene e intanto era anche un modo di conoscere qualcun altro rispetto ai suoi compagni di casata e forse gli sarebbbe servito anche per crescere e scoprire che cosa c'era in quel posto che non conosceva ma avrebbe aiutato il Corvonero nella sua ricerca sulle piante pericolose riguardanti le Lezioni di Erbologia che aveva sempre seguito con molta attenzione durante periodo scolastico e chissà se entrambi sarebbero riusciti a trovare quella pianta che si noscondeva forse in quel posto che loro avevano sentito parlare dai compagni di casata, sperando di fare qualche tentativo ma non si sa mai quello che si troverebbe una volta dentro...
Edited by Benjamin D' Angelo1 - 3/5/2024, 12:48. -
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Disegnare andando a ricordi la pianta, senza la possibilità di averne l’esempio vivo davanti agli occhi, risultava sicuramente più difficile per Setoshi ma non per questo meno soddisfacente. D’altro canto non poteva certo aspettarsi di tornare nella serra numero sei con la stessa facilità di quell’infausta sera, purtroppo – o per fortuna, visto quanto pareva pericolosa la pianta magica – interdetta agli studenti del suo anno. Eppure, nonostante l’inquietante e insidiosa movenza dei suoi rami, una parte di lui era curioso di saperne di più al riguardo: dopotutto sarebbe pur sempre potuta essere una freccia in più al suo arco da artista, un ulteriore elemento da inserire dentro una qualsiasi tela o da aggiungere alla sua dimensione multicolore. Al punto che sfogliando il manuale preso in prestito dalla biblioteca gli sembrò di averla finalmente trovata, perlomeno un attimo prima di evitare la collisione con il compagno di classe.
Ah già… i Sotterranei.
Ci era finito quasi senza rendersene conto, troppo preso dal suo disegno e ricerca a un tempo.
In realtà neanche pensavo di esserci arrivato.
Disse trasognato, con lo sguardo che faceva appena cenno al suo album di schizzi e, contemporaneamente, rispondeva all’interesse mostrato dall’altro per questi – Già, abbastanza da finire qui senza accorgermene. - Un chiaro segno che se vi si trovava adesso, nei Sotterranei, era tutto fuorché per suo prima intenzione. Ma già che si trovava lì, faccia a faccia con Benjamin, tanto valeva restituirgli la medesima curiosità che gli era stata appena rivolta: che anche lui fosse finito lì, senza rendersene conto, fra un disegno e l’altro o qualsiasi altra attività?
Tu cosa stavi facendo qui invece?
Il tempo di fare la domanda che, intanto, Setoshi prese ad avvicinarsi con cautela all’armadio cui entrambi senza volere si erano imbattuti nello stesso momento. E ne fu, inevitabilmente, incuriosito ma anche spaventato, sia perché ne aveva sentito spesso parlare ad altri in molti modi diversi, sia perché al suo interno dicevano potessero trovarsi custoditi i tesori più disparati, da cianfrusaglie senza valore e ninnoli di dubbio, nonché oscuro gusto.
Vuoi provare a guardarci dentro?
Quante probabilità c’erano che potesse trovarci qualche pennello incantato o antico mazzo di marsigliesi? Molto poche probabilmente, stando ai racconti dei compagni, ma comunque quanto bastavano a lui per fare un primo, timido tentativo.SPOILER (clicca per visualizzare)Esito dado (9):
#entry671028456. -
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Aveva seguito il consiglio dei suoi compagni di arrivare nei sotterranei. Non era mai facile trovarsi faccia a faccia con Setoshi visto che si trovava lì per caso. Gli sorrise dolcemente in quel momento ascoltò la domanda che gli porse l' altro per sapere che ci faceva anche lui li.
Bè sai ci sono veuto per distrarmi un pò dallo studio che sto recuperando nel periodo scolastico anche se ho scoperto da poco che lo studio fa bene ogni tanto anche se non ci sono spesso ma ci voglio provare non si sa mai.
Disse il serpeverde al corvonero mentre lo segui l' ingresso che portava verso l' armadio oscuro di cui avevano tanto sentito parlare.
Ovvio che bisogna entrarci no ? E chissà che ci troviamo lì dentro
Certo che gli metteva paura ma non si sa cosa avrebbe potuto trovare. Nonostante tutto Benjamin si fece coraggio e entrò dentro, non sapendo nulla seguendo le chiacchere dei suoi compagni su quel posto che ramente ci mettava piede lì e non sapeva cosa avrebbe trovato. Di certo era veramente un mistero il luogo che entranbi avevano deciso di esplorare quella mattina. Lui non era abituato ad andare in giro per i luoghi di Hogwars ma a volte valeva la pena una volta tanto provarci e poi non costava nulla. Amava i misteri che si trovavano all' interno del posto dove Setoshi e lui. I misteri erano la cosa che adorava di più in quel momento e che cosa avrebbe perso ancora non lo sapeva perfettamente quindi in quel istante era meglio scoprirlo , non si sa mai. Era un luogo che neanche conosceva forse insiene a Setoshi avrebbe trovato qualcosa di utile anche se non era la pianta che cercavano quel giorno. Mistero si idiistice ancora di più e poi che cosa aveva trovato non lo sapeva bene ma lo avrebbe scoperto prima o poi. Non voleva neanche sapere che cosa fosse , lo spaventava a morte ma pultroppo Setoshi e Benjamin erano finiti lì dentro per caso e per lui non promettava mai bene avendo più fortuna. Non sapeva bene se era la fortuna ma era meglio fare un tentativo non si sa mai...SPOILER (clicca per visualizzare)Esito 15. -
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La fama dell'Armadio Oscuro era una leggenda che circolava da sempre nei corridoi del castello, fin troppo attraente perchè studenti di ogni genere non provassero a cercarlo prima ed a scovarne tesori poi. Perfino anime più candide come Setoshi e Benjamin non riuscirono a trattenersi dal fare un tentativo, che a dare un'occhiata che male ci sarebbe mai stato? Nessuno, se i due studenti fossero stati diligenti abbastanza da tenere le mani a posto. Perchè l'Armadio svelò loro qualcosa, ponendoli davanti al dilemma etico dell'appriopriazione indebita.
Setoshi, sulle prime, sarebbe riuscito ad inquadrare una piccola ampolla dall'aria effettivamente interessante. Se l'avesse presa ed eventualmente stappata, avrebbe facilmente riconosciuto la presenza di una sostanza nociva ed incredibilmente velenosa, sebbene la strana densità del liquido suggeriva una preparazione non ottimale.
Benjamin, invece, poteva riconoscere subito le fattezze di un portaincubi in perfette condizioni e praticamente pronto all'uso.SPOILER (clicca per visualizzare)Setoshi trova una dose di Veleno di Semi di Luna, che tuttavia necessità di un passaggio da Magie Sinister per poter essere utilizzabile.
Benjamin trova un portaincubi (Negozio Emporio di Magia Nera, alla voce "Oggetti di Magia Nera (Illegali)") perfettamente integro e funzionante.
NB: trattandosi di oggetti oscuri in entrambi i casi, qualora vogliate tenerli dovrete contattare di nuovo Il Narratore per gli esiti della missione "L'Eretico".
Setoshi Mirai Benjamin D' Angelo1. -
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Era la prima volta che si trovava davanti all’Armadio Oscuro, tanto vociferato quanto, delle volte, temuto dalla maggior parte del castello. E sinceramente, ora che lo guardava meglio, ne capiva facilmente la ragione, una di quelle che andava ben oltre il nero intenso e senza alcuno spicchio di luce che il suo sguardo speciale vedeva aleggiare attorno la sua superficie e che si adagiava con innaturale pesantezza sul proprio contenuto. Il mobile infatti, in quella particolare circostanza almeno, aveva portato fin da subito con sé i suoi oscuri doni tanto a lui quanto a Benjamin. E se per un momento che gli era parso infinito aveva indugiato sulla soglia dell’armadio, quello appena dopo si vedeva ad allungare il braccio in direzione dell’ampolla misteriosa di un azzurro Plenilunio eppure piuttosto intorbidito. Di fatti, a un esame più attento – sia della vista che dell’olfatto – si rivelò contenere nientemeno che una dose di Veleno di Semi di Luna, magari non abbastanza ben conservata da aver mantenuto inalterate le sue proprietà, ma comunque utilizzabile qualora si fosse voluta sottoporre alla manutenzione di mani più esperte – oltre che prive di qual si volesse scrupolo.
Kuso...*
Esalò senza rendersene conto, preso alla sprovvista da una simile scoperta. Era dunque quello il genere di ritrovamenti che si potevano fare, a dispetto delle intenzioni di chi li faceva? Se era davvero così, capiva come o perché gli Alfieri Rossi avessero trovato terreno fertile tanto a Hogwarts quanto quel dieci di marzo per i propri impietosi attacchi. E dire che lui stesso - a seguito degli ultimi interrogatori - per qualche motivo era stato sospettato di farne parte, o se non altro aver partecipato in qualunque modo ai piani che li avevano resi possibile. Se poi lo avessero beccato con la mani nel sacco, o in quel caso particolare “nell’Armadio Oscuro”, sarebbe stato pure peggio vista la natura dell’oggetto appena rinvenuto: meglio lasciarlo lì dove lo aveva trovato e, casomai, riferire tutto al primo insegnante che avrebbe trovato lungo il suo cammino.
Kimiwarui.**
Sussurrò fra sé e sé mentre abbandonava l’ampolla a sé stessa, domandandosi se non fosse persino meglio liberarsene con le proprie mani prima che qualcun altro dopo di loro – magari dalle intenzioni assai meno nobili – vi incappasse in un secondo momento.
Al che si limitò a osservare il compagno di classe, cosa avesse trovato dal suo canto e altresì cosa avrebbe scelto di farne.SPOILER (clicca per visualizzare)*Accidenti…
**Inquietante/orribile/disgustoso, per indicare qualcosa che fa ribrezzo o, in generare, incute stati d’animo sgradevoli.
Sotterranei Nero Armadio |
