Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Bróðir C. Prince

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    Di cosa si tratta?: Meg Aden, una cantautrice italo-americana, con origini inglesi, molto in voga negli ultimi anni 2000.
    Descrizione: Nasce a Torino, da madre americana e padre italiano, si trasferisce nella patria della sua famiglia, la Gran Bretagna a tre anni, quando la nonna paterna muore. Ha un fratello maggiore, con cui scrive le sue canzoni, e con il quale ha un ottimo rapporto di complicità. Ha i lunghi capelli biondi e due grandi occhi azzurri, è molto bassa, cosa che spesso portano le altre persone a considerarla un’adolescente, quando in realtà ha appena compiuto i venticinque anni. Inizia a cantare fin da giovanissima, iniziando da semplici lezioni e spettacoli con a compagnie del coro della chiesa babbana locale. Inizia la sua “carriera” musicale quando la zia americana, con il benestare dei genitori, la iscrive ad una piccola audizione nel teatro vicino per la presentazione di un piccolo musical, la quale riesce a vincere. Dopo l’esperienza, decide di concentrarsi sullo studio, sia canoro che musicale, insieme al fratello, prendendo lezioni di piano e violino. Con la collaborazione del fratello, inizia a scrivere i primi brani, mai andati in porto, fino a quando, grazie alla collaborazione e alle insistenze degli insegnati di musica e di canto, Meg riesce ad esibirsi in una piccola locande nel centro della Gran Bretagna Magica, a seguito del quale scrive un primo brano e poi un secondo, entrambi con la collaborazione del fratello. Con questi, che riescono a colpire una bella fetta di amanti del genere, indie ed elettro pop, va in giro per locali magici ad esibirsi, per poi con l’uscita del singolo “The music is not in the notes, but in the silence between.”, la sua voce viene spesso trasmessa via radio magica, anche a livello internazionale. Dopo il boom negli ascolti di molti suoi successivi brani, inizia ad esibirsi in numerosi concenti in tutta la Gran Bretagna. Il suo sogno è diventare la nuova Celestina Warbeck, prendendone il posto e la fama. È molto apprezzata dagli adolescenti, più che dagli adulti. Il suo ultimo album “If Music” verrà presentato in radio alla fine di giugno, e seguirà un tour della cantautrice per le principali città magiche delle isole britanniche, fino alla fine di settembre, al quale seguirà la sua trasmissione in radio agli inizi di ottobre.
    PV/Immagine: Meg Aden
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    Post del/i mese/i precedenti (OFF) non accreditati: -

    Mese e Anno: Giugno 2023
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    Totale Galeoni accumulati: 185

    Edited by Bróðir C. Prince - 27/6/2023, 18:16
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    NM1M1H6

    [20 maggio 2023, mattina – Litorale dei Sette Venti]

    Non era stato facile uscire di casa, quella mattina. E non per qualche oscura ragione molto profonda, semplicemente, il piccolo Hati oggi aveva deciso di non lasciarlo uscire di casa. Capitava, qualche volta, che il lupo più giovane si svegli permaloso e appiccicoso, e di solito, il Norvegese riusciva a sanare questo suo umore la mattina, così che lui riesca a stare tranquillo per il resto della giornata, ma quel giorno le cose erano diverse. Erano oramai passati quasi quattro mesi, da quella serata ai primi di febbraio in cui aveva acquisito una compagnia con il quale era piacevole conversare, anche per un antisociale come lui. Quegli ultimi mesi passati a scambiarsi missive, con l’Auror, erano stati piacevoli, nonostante la sua riluttanza oltre che a parlare anche a scrivere, scanditi da un’attenta pianificazione per il Duello che la donna aveva proposta quella sera di febbraio, ma prima di imbarcarsi in quella nuova avventura, aveva entrambi deciso, di comune accordo, di andare insieme ad allenarsi. Il Litorale dei Sette Venti era una delle coste magiche inglesi più belle, almeno a suo dire e, anche per questo, era uno dei posti perfetti per correre o allenarsi. Luogo perfetto per una persona come Bróðir, che preferisce la solitudine e la tranquillità di una mattinata tranquilla e senza nessuna complicazione. Molte Piante Magiche e Creature Marine occupavano quei bellissimi luoghi, e che si poteva solo sperare di non incrociare per quella mattina in particolare, con un Auror e un Guerriero insieme, non dovrebbero esserci troppe sorprese, ma non si poteva mai dire con il Destino, che capriccioso, faceva più che un po’ di testa sua. Fece molta fatica ad uscire di casa, e infatti arrivò con qualche minuto di ritardo all’ora dell’appuntamento con Nephele, per colpa di Heti che non voleva farlo uscire di casa, ma grazie a un ringhio di rimprovero da parte di Fenrir e una tirata di coda da parte del fratello, Skǫll, era riuscito in qualche modo ad uscire di casa prima di essere troppo in ritardo, solo una quindicina di minuti, e smaterializzarsi nel luogo concordato. Scorse la figura della donna a qualche metro da lui e si avvicinò.

    Nephele

    Nephele Hargrave
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    Benvenuto! <3
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    mini-post 3 di 3

    Non voleva mollare, non voleva arrendersi. Dire basta, soprattutto in una gara, non era nella sua natura, o meglio: ammettere la sconfitta. Era un uomo orgoglioso Bróðir, di sé stesso, delle sue capacità, della storia (senza contare il pezzo più recente, ovvero suo nonno e suo padre) della sua famiglia, e di molte altre cose che lo riguardavano. Non era quel tipo di uomo che si faceva scavalcare, e forse sembrava così vista la natura cortese e il suo modo di fare con le conversazioni. Il suo nuovo "chiodo fisso", l'oggetto al quale il suo orgoglio gli impediva di rinunciare: il Medaglione dei Selwyn.

    150 Galeoni
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    mini-post 2 di 3

    Sapeva che era una pessima, terribile, orribile ed estenuante idea, ma mai in vita sua si sarebbe fatto superare, esso sia maschio o femmina, non riusciva a darsi per vinto, ad ammette che forse il suo lato più che un po’ competitivo a spingerlo a continuare, il quale gli aveva permesso di superare, con sangue e sudore, ma pur sempre raggiungere il varco che lo aveva portato a diventare un Auror a tutti gli effetti: l’Esame dell’Accademia, il quale aveva dato inizio ai primi anni da Recluta. Si era fatto le ossa, e mai si dicesse in giro che i Prince non ottenevano ciò che volevano.

    110 Galeoni
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    CITAZIONE (Elladora Catchlove @ 20/5/2023, 15:53) 

    Completiamo "Il Popolare" - Livello Facile
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    mini-post 1 di 3

    Se dello scrigno, Bróðir decise di passare e lasciare che fosse qualcun altro a comprarlo, forse per il suo ostinato modo di fare nel non lasciare che altri possano intuire, quello che per lui è, in un certo senso, un difetto, o al contrario per vero e proprio disinteresse, per uno scrigno che di magico o interessante a suo parere non aveva nessun valore; per il Medaglione dei Selwyn, invece, ci fece più che un pensiero ad acquistarlo. Avrebbe dovuto prima assicurarsi che non fosse troppo maledetto, non si faceva illusioni, dopotutto erano stati incantati da tre sorelle.

    70 Galeoni

    Rilanciò.
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    Ah

    Lo sapeva. Lo sapeva perfettamente, anche se gli piaceva far finta del contrario. Non per un mero desiderio egoistico o per qualche oscura ragione, ma per sua stessa natura Bróðir era un uomo riservato, e molto geloso dei suoi ricordi; quindi, non disposto nella maggior parte dei casi, a confidarsi o a raccontarli a degli estranei o a chi ha appena incontrato, come in quel caso, soprattutto se in quei ricordi i suoi sentimenti più intimi vengono messi a nudo. È un uomo chiuso, abituato a stare e andare a vanti da solo, non gli piace chiedere aiuto o anche solo confidarsi o parlare dei propri sentimenti, preferisce risolvere da solo i propri problemi ed emozioni. Non aveva mai avuto la presunzione di considerarsi un uomo facile, forse tranquillo e semplice nei suoi interessi, ma lui stesso più di tutti quelli intorno a lui era consapevole dei tanti bagagli, soprattutto emotivi, che si portava dietro fin dall’infanzia e dei quali però non aveva nessuna intenzione di parlare, con nessuno. Non era uno da fidarsi, soprattutto delle prime impressioni, anzi molto spesso si faceva condizionare dalla prima sensazione che percepiva proveniente da una persona, e quasi mai, anche incontri casuali successivi, riuscivano a fargli cambiare idea o pensiero. Era titubante a “confidarsi”, certo non era propriamente qualcosa che teneva “nascosto”, semplicemente nessuno aveva mai insistito così tanto per sapere, soprattutto sui lupi, qualcosa di personale, forse non gli era importato abbastanza? O il suo comportamento freddo e chiusa li aveva fatti desistere dal chiedere troppo, e imbarcarsi in qualcosa di troppo personale?

    Per farla breve, la madre dei cuccioli non riusciva a sopportare di vivere tra gli umani, essendo cresciuta nelle foreste, e quindi una volta che i cuccioli sono diventati abbastanza grandi da non aver più bisogno di lei, è fuggita…

    Parlò a bassa voce, cercando di non farsi sentire dai cuccioli, consapevole però che sarebbe stato, come era perfettamente conscio, impossibile non farsi sentire dall’udito sopraffino di Fenrir, che a sentire le parole pronunciate dal suo umano, si era notevolmente irrigidito, e aveva assottigliato gli occhi puntandoli sui cuccioli, rifiutandosi completamente di guardare i due umani che parlavano.

    Bellamy Octavian Marvey


    Edited by Bróðir C. Prince - 24/5/2023, 17:43
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    Benvenuta! <3
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    Fu solo per un secondo, un flebile e sottile momento, che ovviamente non durò a lungo. Un sottile, ma denso, filo impregnato di sollievo, che serpeggiava tra i suoi nervi contratti e in tensione, gli fece rilassare i muscoli e per qualche secondo pensò che fosse finita, per poi rimproverarsi un istante dopo. Come ex-Auror dovrebbe sapere che mai si poteva abbassare la guardia, soprattutto in una circostanza come quella, dove studenti, o meglio figure con mantelli neri e maschere rosse, attaccavano quelli che erano chiaramente loro coetanei e compagni di studi. E, infatti, qualche istante più tardi che l’ultima Acromantula cadde sotto il suo ultimo Arania Exumai, che il terreno cominciò a tremare, e se non fosse stato per la sua statura e forma fisica eccellente, sarebbe caduto sul sedere. Si voltò, verso il portone alle sue spalle e da cui tre Acromantule molto più grandi di quella che stava stesa per terra al di fiori da quelle mura antiche in pietra. Quasi non riuscì a schivarle, lui che si trovava sulla loro linea di fuoco, ma con una capriola che ormai ai suoi quarantatré anni poteva anche evitare e, di conseguenza, risparmiarsi il mal di schiena, riuscì ad allontanarsi. Molti studenti, e qualche Auror sopraggiunto in quel momento, iniziarono ad attaccare le tre bestie, che sembravano furibonde oltre che orribili nell’aspetto: avevano ciascuna la stazza di un elefante, con le mascelle abbastanza grandi da azzannare e mangiarsi un povero studentello del primo anno, gli occhi argentei che brillavano inquietanti, il respiro affanno derivata dalla corsa furiosa e l’irruzione, e ovviamente dalla bocca fuoriusciva un abbondante quantità di liquido denso e di colore bianco, bava.

    Bleahhhh

    Doveva pensare in fretta. Esistevano, nel suo repertorio, alcuni incantesimi ad area, con cui sarebbe potuto riuscire a colpire e facendo loro dei danni consistenti, tutte e tre le Acromantule, ma c’era il rischio di colpire qualche ignaro studente che, cercando di schivare o scappare dalle creature o, a quanto i suoi occhi azzurri aveva captato, da alcuni loro stessi studenti e compagni di scuola. Quindi, con non poco fastidio da parte sua, essendo una persona che apprezzava l’efficienza, e di conseguenza causare più danni possibili nel minor tempo possibile, dover tenere conto di quelli intorno a lui, sebbene giusto, stava cominciando ad irritarlo, soprattutto visto il palese accanimento di alcuni studenti avevano verso i loro ignari compagni. Puntò la bacchetta in Sicomoro contro una di quelle creature orribili.

    Ardor. Ardor.

    Pronunciò l’incantesimo due volte in rapida successione, non sarebbe bastato, ma avrebbe fatto molto male.

    Utilizzo di Ardor e Ardor
    Lanci di dadi : link [Acromantula Mastodontica 1/2/3: non colpisce]
    Acromantula Mastodontica 2: 900 - 200 (Ardor + Ardor) = 700
    Fatica: 11 - 1 [0,5 Arania Exumai + 0,5 Arania Exumai] = 10 - 1 [0,5 Ardor + 0,5 Ardor] = 9
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    X o comuni: 3
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      21/5/2023, 21:39
      Bróðir C. Prince
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      Bróðir C. Prince
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      21/5/2023, 21:39
      Bróðir C. Prince
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    Una serata piovosa

    Inserisci un titolo per il dado qui: 237
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      Bróðir C. Prince
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    Bróðir C. Prince vs Acromantula Mastodontica 1/2/3: colpito se 1- 8 [25-17]: 29
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    • Inviato il
      20/5/2023, 22:03
      Bróðir C. Prince
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    Non era un codardo, Bróðir, o meglio per la sua stessa definizione di codardia, lui non rientrava nella categoria. Ma in quel preciso momento, tutto il suo istinto, gli intimava di alzarsi da quella sedia e darsela a gambe. In passato era capitato che sentisse quella sensazione più che un po’ sgradevole insinuarsi e facendolo agire, non scappava mai davanti al pericolo, esso fosse diretto verso di lui, in questo caso il più delle volte entrava sulla difensiva, o per gli altri, soprattutto se era qualcuno a cui teneva particolarmente. No, non era il pericolo a spaventarlo, erano le persone.
    Era un uomo semplice, silenzioso, ma non timido. Non gli piaceva conversare, anzi, abborrava quella particolare azione, parlare con gli sconosciuti poi, era per lui emotivamente drenante già nei giorni miglio, figuriamoci in quelli peggiori, ovviamente, esistevano delle persone con i quali non era troppo spiacevoli con cui intavolare una conversazione, ma esistevano anche alcune persone con cui non solo era fastidioso parlare gli facevano anche venire il mal di testa, o in quel caso scappare a gambe levate. Sentì i brividi di freddo terrore, anche prima di vederla, o anche solo sentire il suono dei suoi tacchi a spillo avvicinarsi a lui. Quella strega riusciva a sconcertarlo anche solo stando in sua presenza, e forse anche un po’ terrorizzarlo. Quindi era per quel motivo che, quando sentì quella voce, accompagnata dalla fastidiosa esclamazione del significato del suo nome, quasi si alzò dalla sedia rossa su cui era seduto per poi andarsene, ma non fece in tempo, anche con i tacchi a spillo, la donna, la Catchlove, sembrava una scheggia, oltre che veloce quando scagliata via, anche fastidiosissima quando ti si conficcava nella pelle. Poco dopo l’ultimo “scherzetto” del loro primo incontro, che la bionda gli aveva giocato, il suo mal di testa, che mentre le parlava si era sviluppato ed era aumentato, si era intensificato e non era riuscito a sbarazzarsene per giorni. Aveva pensato, sperato, desiderato, di non rivederla mai più, ma avrebbe dovuto sapere meglio, la comunità magica inglese dopo tutto poteva essere considera piuttosto piccola, soprattutto rispetto all’intera popolazione di cui poteva contare la Gran Bretagna. Cercando di non far trasparire l’irritazione, oltre che la voglia di svignarsela, fece un respiro profonde, cercando di trovare la calma e la pazienza per portare avanti quella conversazione, ne avrebbe avuto bisogno.

    Elladora Catchlove... non ne ho nessuna idea, ha qualcosa a che fare con un bolide, per caso?

    Elladora Catchlove
163 replies since 16/10/2022
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