Lumaclub vs NewtClub

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    Serpeverde
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    Benjamin stava osservando in silenzio quello che gli atava accadendo attorno. Non era abbituto ad infrangere le regole ma tanto prima o poi doveva farlo . Intanto però avrebbe mangiato qualche prebilatezzza nonostate per il momento era lì a causa del professor Newt per qualcosa che sarebbe dovuto succcedere da un momento all' altro. In quel momento era un pò spaventato ma si fece coraggio si avvicinò ad Aiden per non farlo sentire a disagio. Lo toccò teneramente con una mano per non spaventarlo troppo.

    Ciao Aiden stai bene ? Ce qualcosa che non va ?


    Domandò il ragazzo mentre si avvicinò al giovane tassorosso quando all' improviso il serpeverde in qiel momento si ritovò lo sguardo squadrato del Grifondoro che si era aggregato al club di Newt . Gli parse strano parlarci nonostate fosssero di casate diverse ma Benjamin voleva farci amicizia anche se tra loro non scorreva buon sangue , ma avrebbe tentato comunque. Gli sorrise e poi parlò

    Si tutto bene mi sto ambientando ed anche studiando per recuprare alcune materie che mi servono per l' anno.

    Disse il Serpeverde mentre cercò di parlare per potersi fare amicizia ma si sa che non era facile per uno che si era trasfrito da ormai tre mesi lì, Aveva preso anche lui qualche pezzo di torta anche se non era neanche buona.

    Se fosssi in grado di fare dolci ne farei tantissimi molto più buoni di questi. sono un mago dei dolci io almeno i meiei si possono veramente mangiare.

    Pensò il giovane serpeverde mentre cercava di non farsi notare troppo per il fatto che non gli piaceva proprio il cibo che il professor Lumacorno aveva preparato quel giorno. Per Benjamin non era la festa che preferiva ma si sa per il professor Newt avrebbe fatto il possibile. Mentre cercava di mangiare intanto qualcosa anche se non era proprio il cibo che preferiva. Avrebbe aspettato qualche altro minuto prima di capire che avrebbe dovuto fare ancora una volta sperando di entrare in azione con calma e riflessione per sabotare quellla festa nonostate lì c'erano anche alcuni suoi compagni di casata. Non era facile ma avrevbbe dovuto farcela , e infatti avrebbe seguito le indicazioni del suo professore quel sabato, sperando di cavarsela nonostate fesse ancora dubbioso ma doveva trovare la forza dentro di sè per quel momento ...

    Aiden C. Fitzroy Eren McCall
     
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    Grifondoro
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    Al ragazzone americano di quella faida tra club non importava un fico secco. Aveva trovato noioso il Lumaclub così come le arie degli studenti coinvolti, ma in maniera altrettanto netta trovata inutile la presa di posizione del professor Scamander. Perché non potevano semplicemente ignorarli? Abbattere il sistema era qualcosa cui il biondo non era particolarmente avvezzo, soprattutto perché aveva imparato quanto frustrante ed a tratti impossibile potesse essere. Ma alla festa di Natale il catering era stato spaziale, ed in effetti era bastato questo tasto perché si facesse convincere da Oliver a presentarsi nell’ufficio del Vicepreside così come richiesto. Chiaramente non aveva addosso tutto l’entusiasmo del Tassorosso, ma si era ripromesso di assecondarlo perché lo vedeva talmente carico che bastava per entrambi. Si era così vestito in modo appropriato, almeno secondo il gusto del Grifondoro, motivo per cui aveva addosso uno dei suoi outfit migliori ma che, per mancanza di occasioni appropriate, non era ancora mai riuscito a tirare fuori dal baule nel dormitorio. Indossava quindi un jeans ma dal taglio sartoriale, in un mix che avrebbe fatto inorridire suo padre e che proprio per questo aveva riscontrato l’interesse del riccio, abbinato ad una felpa taglio regular leggermente rigida blu ed un blazer dello stesso colore ma impreziosito da geometrie in filo dorato. Si piaceva proprio, ma niente avrebbe avuto senso senza il paio di occhialoni neri molto tamarri che aveva scelto come accessorio principale. Si sentiva molto fiero quindi mentre avanzava lungo i corridoi del castello al fianco dell’inglese, perdendo anche concentrazione rispetto alle teorie del complotto proposte dall’amico.

    No, no certo..

    Borbottò quindi mentre entrava nella stana designata, ridacchiando però all’idea di essere accompagnato dalla bandierona con la faccia del cercatore più in voga del momento. Si sarebbe innamorato, per forza.. Quella bandiera è troppo bella.

    Commentò quindi, addentrandosi quanto bastava perché potesse avvicinarsi al tavolo imbandito. Avrebbe quindi salutato con un cenno del capo il leader di quella rivoluzione, ovvero il docente di Cura delle Creature Magiche, mentre avrebbe assestato una poderosa pacca sulla spalla ad Eren una volta individuato tra i presenti.

    Anche tu dalla parte giusta della storia?

    Chiese ironico, perché per quanto avesse deciso di sposare la causa era abbastanza palese che la questione lo divertisse più di quanto non lo accorasse. Ma ne approfittò subito per rubare qualcosa da sgranocchiare, mentre Oliver si alzava in piedi per la sua arringa. La passione dell’amico lo emozionava ogni volta, fino a permearlo del tutto. Anche per questo gli diede manforte, battendo un paio di volte le mani al termine di quel monologo.

    Non so voi ragazzi, ma a me le loro facce tirate ogni volta che passano per i corridoi stanno un bel po’ sulle pa-.. scatole, sulle scatole. Si girò così verso Scamander con aria colpevole. Chiedo scusa Prof.

    Doveroso, ma non sembrò crucciarsene troppo perché poi riprese sicuro.

    Quindi okay, noi facciamo le nostre feste e magari non saremo mai fichi e blabla tutte quelle cose lì, ma se posso fare un dispetto a quei leccac-.. leccapiedi, ecco sì, ci sto.

    Amen.

    Oliver Eren Setoshi Elliott Sabrina <3


    Edited by Noah Fisher - 17/3/2024, 22:12
     
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    Serpeverde
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    Grazie.

    Rispose con un sorriso sincero, ché Christian, sebbene non ne avesse bisogno, apprezzava molto i complimenti che riconosceva essere sinceri. E ormai aveva imparato a capire che la Choe, qualora non gli fosse piaciuto un suo outfit, non avrebbe senz'altro mancato di dirglielo, e quindi non c'erano dubbi sulla veridicità delle sue parole.
    Non fece in tempo a capire cosa Eunjoo avesse intenzione di fare che se l'era già ritrovata incredibilmente vicina, a smanettare con un bottone della sua camicia. Lo mise e lo tolse dall'asola, senza permettergli di giudicare quanto aveva fatto.

    Sì, così è meglio...

    Concordò con Eunjoo sul lasciare le cose esattamente come le aveva messe lui, osservandola con perplessità. Non solo perché nessuno si permetteva mai di intromettersi nelle sue scelte di stile, ma anche perché era un atteggiamento un po' insolito, persino per una come lei.
    Ma non ci fece poi tanto caso, ché un'altra persona si unì a quell'improbabile terzetto: Gideon Greengrass.

    Gideon.

    Salutò il concasato nello stesso modo di sempre, pronunciandone soltanto il nome; si stupì invece che Gideon non lo avesse appellato con il cognome, com'era solito fare, ma ci penso quel tanto che bastava per capire che fosse solo un caso. Era infatti vero che tra loro fosse iniziata una sorta di tacita tregua, non decretata né richiesta da nessuno dei due ma solo dal comune bisogno di tranquillità, ed era quindi così che avrebbe trattato il ragazzo: indifferenza ma educazione. Per comprovare la sua sincerità, permise all'altro di salutarlo, sebbene il gelo trai due fosse palpabile, e lo osservò poi dirigersi verso Eunjoo, avvicinandosi a lei molto più di quanto avesse fatto con Cursa. E se il ragazzo credeva che il Serpeverde non avesse fatto caso al fatto che la Grifondoro fosse l'unica che non aveva salutato, allora aveva senz'altro sottovalutato la sua attenzione ai particolari.
    Non era però il momento di fare congetture, ché Lumacorno li stava probabilmente già attendendo nel suo ufficio per il brunch. Acconsentì quindi a fare da accompagnatore a Cursa e le cedette il braccio, cosicché potesse prenderlo per ancorarvi il suo, e cominciò poi a camminare, ascoltando la conversazione che i suoi compagni stavano intavolando.

    Io preferirei una cosa tranquilla, senza esterni da intrattenere o con cui dover fare bella figura. Soltanto noi del Lumaclub.

    Aveva davvero bisogno di un momento di tregua per stare con gente piacevole - quasi tutti - e in un ambiente che fosse un minimo selezionato, in modo tale da non pensare ad esami e problemi di altra natura, che almeno per un momento sarebbero potuti rimanere fuori dalla porta.
    Se almeno una volta non ci fossero stati esponenti della comunità magica, quindi, gli avrebbe soltanto fatto piacere, ché aveva ancora un anno e mezzo per allargare le sue conoscenze in vista del futuro lavorativo.

    Cursa V. Zabini Eunjoo Choe Gideon G. Greengrass


    Edited by Christian Carrington - 18/3/2024, 19:45
     
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    Lei è un Grifondoro, McCall, e per questo perdonato!

    Rivolse un sorriso bonario ad Eren che aveva appena messo le mani avanti, rassicurandolo che fosse comunque nel posto giusto al momento giusto, proprio come doveva essere: e poi si allungò quel giusto che gli permise di osservare Aiden che cercava di scivolare dalla sedia, in evidente imbarazzo che però lui parve non cogliere.

    Ti è caduta una tartina a terra, per caso?

    Com'era prevedibile, gli studenti più scettici si fecero sentire, riempiendo la stanza di dubbi e domande, alle quali cercò di mostrarsi il più tranquillo possibile ed in controllo della situazione, come in effetti si sentiva, e respingendo con delicatezza le loro proposte di farsi un giro nella sua valigia come l'ultima volta.

    Le creature e Nervoteso, Schiopodo compreso, sono a farsi un pisolino adesso. Abbiate fiducia! E soprattutto, assecondatemi in ogni cosa che dirò!
    Se credete che le cose andranno bene, allora così accadrà, questo è il mio motto.


    Assicurò, come uno che avesse milleuno motti in realtà da usare all'occorrenza, e finì per battere le mani ed indicare con entusiasmo le teste bionde di Oliver e Noah che si mostravano molto più sulla sua lunghezza d'onda rispetto agli altri.

    Ecco, bravi Montgomery-Laurent e Fisher, questo è il giusto atteggiamento!
    Ed ora...


    Qualsiasi cosa volesse dire, fosse anche stato un invito a buttarsi sul buffet con più decisione di prima, venne interrotto bruscamente dall'entrata del Vicepreside nella sua sala, e l'espressione dapprima affabile, la stessa che aveva usato per accogliere i suoi beniamini appena incontrati nel corridoio, si sciolse in una quasi scioccata, e poi via via sempre più sconcertata, appena si rese conto di chi occupava la sua tavola e che metà delle delizie che li stavano aspettando erano già state spazzate via.

    Cosa diavolo ci fate nel mio Ufficio?!

    Horace, che piacere vederti! Benvenuto al primo incontro ufficiale del NewtClub!

    Perdonami, Newt, ma di cosa stai blaterando? Prima ti imbuchi alla mia festa di Natale e poi occupi il mio ufficio senza permesso? Che esempio dai agli studenti?

    Un esempio migliore di quello che dai tu, Horace, te l'ho già detto... Non si fanno le differenze tra gli alunni, ma anzi le potenzialità di ognuno vanno annaffiate e coltivate fino a farle fiorir--

    Newt, a proposito di fiori, piantala un po', vuoi?! Ognuno ha il proprio modo di vedere le cose e di insegnare, il mio è un circolo esclusivo di miei prediletti in cui ho visto del vero talento e qualcosa di unico. I tuoi studenti, d'altra parte, mi dispiace dirlo, ma non hanno nulla di speciale! Per carità, posso fare degli errori! Credo infatti di aver mandato io stesso delle lettere a chi evidentemente non meritava.

    E gli occhi dardeggiarono all'indirizzo dei tre Corvonero a cui aveva fatto recapitare i rispettivi inviti che non solo erano stati ricambiati con un sonoro rifiuto, ma gli studenti ora facevano persino parte di coloro che avevano preso posto al suo tavolo senza permesso: un affronto che difficilmente avrebbe perdonato.

    I miei studenti sanno preparare pozioni molto meglio dei tuoi.

    AH AH! Questa è buona!

    È vero, tale professore tale alunno, come si dice... Il tuo modo di insegnare è discutibile, mentre noi abbiamo testato un sacco di pozioni e sono tutte riuscite alla perfezione.

    A quel punto, Newt si voltò giusto per lanciare un'occhiata da dietro la sua spalla ai suoi studenti e stringere un occhiolino, un gesto abbastanza eloquente che li sollecitava a rimanere al suo gioco.

    Molto bene! Che ne dici di una gara? Lumaclub contro NewtClub, vince la squadra che riuscirà a portare a termine e con risultati eccellenti il maggior numero di pozioni, una per ciascuno. Se vinciamo noi, avete il divieto più assoluto di intrufolarvi nel mio ufficio o in qualsiasi posto in questa scuola che mi appartenga. Abbiamo un accordo?

    Affare fatto. Chi la fa una pozione digestiva? Tutte queste frittelle mi hanno bloccato lo stomaco...

    Scadenza: 1 Aprile incluso.

    Inizia la gara di Pozioni!

    I membri del Lumaclub (di cui fanno parte anche dei PNG) possono dire di essere arrivati in ufficio più o meno nello stesso momento in cui Lumacorno fa la sua entrata, o di averlo salutato prima che aprisse la porta, e dunque aver assistito al battibecco.

    Ogni PG può scegliere una Pozione che faccia parte del suo piano di studio e seguire il regolamento per prepararla segnato QUI.

    I tempi di cottura saranno convenientemente ridotti del 70% così da poter dire di averle pronte a fine role. L'attesa può essere ruolata tramite post o mini-post, dove potrete distrarvi un attimo dalla preparazione della vostra pozione.

    Anche gli ingredienti in via eccezionale saranno disponibili gratuitamente, dritti dritti dalle dispense del prof Lumacorno.

    Più difficile è la pozione scelta, più è alto il punteggio che contribuirà alla vittoria finale!
    Come segue:

    X: 2 punti
    XX: 5 punti
    XXX: 12 punti
    XXXX: 20 punti
    XXXXX: 40 punti

    Nel caso un PG riesca a finire prima degli altri e ha tempo per preparare un'altra o altre pozioni, anche seguendo la stessa ricetta, può farlo nei limiti del tempo concesso!
    Attenzione! Come una pozione eccellente può dare punti, così una pessima può sottrarne: sono -10 per tutte quelle uscite male - più eventuali malus se vi scoppia in faccia o casi simili.
    N.B.: una pozione esplosa è sempre da buttare.
    Grazie ad un numero di PNG e calcoli che verranno fatti OFF, i membri del Lumaclub non saranno in svantaggio solo perché i PG sono in numero minore rispetto agli avversari.

    Sarà il Narratore a lanciare il dado per ogni procedimento, quindi taggatelo ogni volta che volete completare un passaggio!
    Ogni azione infatti verrà destinizzata il prima possibile.

    Tenete a mente: ogni azione scorretta potrebbe essere scoperta, e dopo un certo numero di ammonizioni si rischia l'estromissione dalla gara.

    Buon divertimento!

    Grifondoro Tassorosso Corvonero Serpeverde


    Edited by Il Narratore • - 18/3/2024, 22:38
     
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    Grifondoro
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    Aveva appena fatto un passo indietro da un Christian perplesso perché gli aveva maneggiato i bottoni della camicia, e non aveva ancora capito se il suo fosse solo un atteggimento dubbioso o anche infastidito - sperò di no, anche se aveva più o meno capito che lui non fosse un ragazzo più di tanto fisico, o sicuramente non come lei - quando Cursa annunciò l'arrivo di Gideon: appena il Serpeverde entrò nel suo campo visivo provò un tuffo al cuore, qualcosa nella gabbia toracica che esplodeva senza lasciare superstiti, e si cristallizzò sul posto senza nemmeno accorgersi di aver smesso di respirare per una manciata di secondi.
    Non recuperò la sua ordinaria scioltezza salutandolo, né con la mano che ora erano entrambe abbandonate lungo i fianchi, né con la voce, e lo guardò muta salutare con insolito garbo i suoi compagni di Casa, chiamandoli per nome e avvicinandosi con calcolato distacco.
    Fu quando i suoi occhi si posarono su di lei che il battito prese a martellarle fino a risuonarle nelle orecchie, la mano posata sul bacino parve scottare, e il mormorio nell'orecchio, seguito da un piccolo bacio, la spedì all'ultima fase, ovvero l'ebollizione completa: già cotta a puntino, sbatté le palpebre mangiandosi le labbra e abbassando il capo per non far notare il rossore sulle guance, un sorriso di piacere mal trattenuto, o una desueta mancanza di reazioni, ché ormai aveva la gola arsa per dire qualsiasi cosa.
    Annuì debolmente a Cursa e le sorrise in automatico, ma con la testa stava da tutt'altra parte: fu curioso che l'altra avesse notato gli abbinamenti dei colori perché, sebbene quelli della Zabini e del Carrington fossero stati scelti solo per preferenze personali, lei aveva appositamente indossato il bianco per richiamare la camicia sotto la giacca di Gideon dello stesso colore, l'ennesimo trucco coreano che si usava per dare indizi di una coppia o per celebrarla in modo ostentato.

    Sì, concordo con Christian. Questo Natale è già stato abbastanza affollato.

    Si inserì nel discorso forse con qualche istante di ritardo, ritrovata finalmente la voce, e camminando composta accanto al Greengrass gli lanciava occhiate fugaci, come per controllare se la stesse guardando anche lui, non nascondendo più piccoli sorrisi anche perché erano alle spalle degli altri due, che non avrebbero potuto vederli a meno che non si fossero girati del tutto.
    E visto che erano sottobraccio, pur non condividendo chissà quali confidenze, non vide perché non poteva approfittarne anche lei, facendo quindi un cenno al moro di prenderle il suo braccio se avesse voluto.

    E se le scale cambiassero all'improvviso?

    Se lo avesse fatto, la coreana gli avrebbe quindi sussurrato quella piccola provocazione, la mano davanti alla bocca per mascherare il labiale, un chiaro riferimento alla possibilità di perdersi casualmente per aumentare la distanza con Cursa e Christian e sciogliersi un attimo, come avevano imparato a fare loro.
    Tra una cosa e un'altra però non fu proprio il più fattibile dei piani, ed arrivarono quindi al sesto piano in tempo per vedere Lumacorno salutarli ed entrare nel suo ufficio: che però era già occcupato.

    Ma cos'è, il Club dei Complessi di Inferiorità?

    Sbottò, sciogliendosi solo allora dal gomito di Gideon, sempre se le avesse permesso dall'inizio di appoggiarvisi, e scansionò la stanza con occhi truci: non poteva credere che si stesse ripetendo lo stesso scenario della festa di Natale, solo che questa volta non ci sarebbe stato il pubblico di celebrità ad assistere quando avrebbe preso a capelli qualcuno.
    Ciò che la fece infuriare di più fu il gruppetto di Corvonero ammassato intorno alla tavolata che spettava a loro, e a parte Cip e Ciop da cui ormai si aspettava una mossa del genere constatò che persino Setoshi si fosse lasciato trascinare per rovinarle il brunch; i suoi occhi poi si posarono su Winter e lo sguardo si indurì ancora di più, il flash del loro ultimo incontro che la travolse tanto che si trovò a stringere i pugni.
    Mentre tentava con tutta se stessa di non perdere la pazienza nell'arco di tre millisecondi, incontrò un altro viso conosciuto che non si aspettava di vedere lì.

    Eren?!
    Nemmeno tu riesci a renderlo figo.


    Stranamente più accondiscendente nei suoi confronti, gli rivolse persino un sorriso divertito, per il fatto che fosse forse la prima volta che lo vedeva in vesti diverse (che non fosse mezzo nudo come quella volta in Sala Comune), alludendo al fatto che rimanesse un club di sfigati nonostante ci fosse lui dentro - purtroppo per lui. Poi scoppiò il battibecco tra il professore di Pozioni e quello di Cura che osservò a bocca aperta, e quando la prospettiva di dover preparare pozioni invece di godersi un buon brunch insieme alle persone che contavano si fece realtà, si sentì mancare e dovette appoggiarsi allo stipite della porta per non scivolare giù.

    Dio, uccidetemi. Prendete il vestito, ripiegatelo con attenzione, appoggiatelo su una superficie pulita e poi uccidetemi.

    Proprio il bianco doveva scegliere per quell'occasione, e così corto ed aderente che le limitava tutti i movimenti: gli occhi rotearono al cielo più volte di tutti i giri della Terra attorno al sole in un anno e mentre i professori riempivano la stanza di tavoli da lavoro e calderoni le venne l'istinto di parlottare con i suoi compagni per concordare la strategia migliore.

    Ci serve una tattica. Voi siete i nostri cavalli più forti - indicò Cursa e Gideon, notoriamente degli assi in Pozioni, con la prima che era addirittura uscita sul Potioneer - io e te dobbiamo allargare il nostro campo d'azione ad altre doti. Potrai essere costretto a provarci con delle ragazze. O con Oliver. Solo per fargli perdere concentrazione.

    Sollevò le sopracciglia in direzione di Christian e non sapeva se stesse effettivamente discutendo di una tattica papabile o se lo stesse solo prendendo in giro, data la risata soffusa che dovette trattenere con una mano davanti alle labbra mentre raccoglieva il primo libro di Pozioni messo a loro disposizione.

    Ci hai ripensato sullo sbottonarti di più?

    SPOILER (click to view)
    Gideon G. Greengrass Christian Carrington Cursa V. Zabini Eren McCall
    Non inizio ancora la pozione in questo post!
     
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    Corvonero
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    La reazione di Lumacorno e della sua cricca quando entrarono nell’ufficio era quanto meno prevedibile, di conseguenza Sabrina non si sorprese e continuò nella missione che si era appena prefissata: prende la tartina che aveva appena addocchiato e gustarsela senza prestare troppa attenzione a quello che stava succedendo attorno. Fino all’arrivo del club rivale, la ragazzina aveva continuato a mantenere un basso profilo e aveva tutta l’intenzione di continuare su quella linea; solo quando il professore di pozioni puntò i suoi occhi su lei, Elliott e Setoshi , Sabrina fu tentata di movimentare un po’ la situazione ed alzare la manina per fargli un piccolo saluto di sfottò, ma poi ci ragionò sopra e decise di non compiere quell’impresa.

    Anche perchè questa volta non sono una vecchia carampana rugosa, quindi non ho possibilità di ottenere qualche risvolto positivo.

    Che poi di positivo, quella volta, aveva ottenuto ben poco, e quindi aveva imparto la lezione: mai prendere in giro il professor Lumacorno.
    La tenzone fra i due uomini continuò in modo alquanto noioso e soprattutto senza chissà quale rilevanza per la ragazzina, ma ad un certo punto la situazione virò improvvisamente e tutto divenne un disastro.

    E’ ubriaco!

    Fu l’unica cosa che riuscì a dire quando Scamander dichiarò che i suoi studenti erano degli abili pozionisti e soprattutto quando accettò la sfida con l’altro club.

    E’ ubriaco vero?

    Si rivolse agli amici che le sedevano accanto e che magari avevano trovato una motivazione diversa dalla sua per quanto appena successo; lei al momento comunque non riusciva a pensare ad una causa diversa di fumi dell’alcol.
    Per la seconda volta in quell’anno, pensò che i club scolatisci non facessero assolutamente per lei.
    Sabrina non era brava in quella materia e, dopo gli avvenimenti di Dicembre, aveva iniziato a provare in forte risentimento verso la figura di Lumacorno che l’aveva portata ad applicarsi con poca dedizione alla sua materia.
    Prese una fragola e, prima di mettersela in bocca, la intinse in una ciotola di cioccolato fondente, ma nemmeno il gusto del cacao e della frutta riuscirono a migliorare il suo umore.

    Io ve lo dico, non contate su di me.

    Avrebbe preso quella sfida con lo stesso entusiasmo con cui aveva seduto al tavolo fino a quel momento; se i partecipanti al NewtClub avevano pensato che lei avrebbe fatto la differenza, si sbagliavano di grosso.
    Si avviò svogliatamente verso una parete carica di libri e dopo aver individuato il manuale del quinto anno, aprì una pagina a caso: quella sarebbe stata la sua pozione.

    Proprio quello di cui avevo bisogno.

    La sorte aveva risposto e il responso era stato in linea con la situazione.
    Ritornò verso il suo gruppo di amici e con voce solenne e lugubre dichiarò quanto il libro aveva scelto per lei.

    Abbiamo il responso, Sabrina De Rosa proverà a fare una pozione calmante. Pozione che probabilmente farà schifo e avrà l’effetto contrario.

    Lei aveva messo le mani avanti e con questa premessa si avviò con passo lento e ovviamente sempre accompagnata dal libro, verso la dispensa e cercò quello che le serviva.

    Menta piperita, olio di Valeriana, cuore di coccodrillo, alloro, crine di Hanabira, ingrediente base.

    Ricontrollò la lista degli ingredienti e sicura di aver preso tutto, si avviò verso uno dei tavoli che erano apparsi nello studio pronta a preparare gli ingredienti come era indicato in ricetta: per prima cosa avrebbe messo il cuore a cuocere in acqua distillata, visto che le tempistiche per la sua preparazione erano abbastanza lunghe, poi si sarebbe dedicata a pestare nel mortaio la menta piperita, l’alloro il crine di habanera e l’ingrediente base fino ad ottenere una consistenza più o meno idonea e a questa avrebbe aggiunto le due dosi di olio di valeriana, poi si sarebbe dedicata al tritamento del cuore, ed era sicura che quella sarebbe stata la parte che avrebbe odiato di più.

    Sabrina inizia la preparazione della pozione calmante.
    Ho segnalato qui un refuso. Mi sono presa la libertà di optare per il cuore di coccodrillo invece che per quello di drago, perchè nella lista degli ingredienti è presente il cuore di coccodrillo, ma non il cuore di drago (per questo sono presenti le corde di cuore).

    Prima fase: preparazione degli ingredienti Il Narratore •
     
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    Tassorosso
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    Ma certo! Siediti pure!

    Con un bel sorriso, nonostante la confusione che provava, Aiden accentò la richiesta di accomodarsi accanto a lui di Eren. Il ragazzo non gli dispiaceva, la loro unica interazione si era svolta in una sessione di studio improvvisata in cortile.
    Alla domanda del Grifondoro e del suo insegnante sul sentirsi male, Aiden si raddrizzò le guance rosse di imbarazzo. A quanto pareva né il McCall né il Professore sembravano aver sentito la sua domanda, e sebbene ne fosse anche un po’ grato, per un attimo la scintilla di fastidio gli montò in petto soprattutto rivolta verso il Professore. Non credeva di aver parlato a bassa voce, anzi essendo stato sovrappensiero, era stato sicuro di aver parlato anche a voce abbastanza alta, ma a quanto pare si era messo solo in imbarazzo.
    Fino a quando, il suo peggior incubo aveva tutte le intenzioni di avverarsi, una mano sebbene gentile ma fortemente sgradita si posò sulla sua spalla e Aiden fece un salto quasi fino al soffitto. Con gli occhi spalancati e il respiro pesante Aiden si girò verso il proprietario e con balzo per allontanarsene inciampò nei propri piedi cadendo con il sedere a terra andando ad appiattirsi contro il muro alle sue spalle. Sembrava un pazzo, quando in realtà stava solo per avere un attacco di panico in piena regola. Cercò di regolarizzare il respiro, e una volta certo di poter riuscire a parlare di nuovo aprì bocca.

    Stammi lontano…

    Non gli importava chi fosse, doveva solo stargli il più lontano possibile. Con non poca fatica riuscì a tornare un po’ lucido e riuscì a seguire la litigata tra Newt e Lumacorno, e una volta sicuro di riuscire a tenersi in piedi si alzò dal freddo pavimento in pietra sbalordito da quello che stava ascoltando. Il Professore di Cura aveva davvero dato inizio ad una gara di Pozioni con i beniamini di Lumacorno?

    Ma che ca…?!

    O quanto avrebbe voluto che Scamander avesse ascoltato la proposta di Winter Bailey, Corvonero, almeno sarebbero stati circondati da Creature che non gli facevano venire gli attacchi di panico.
    Deglutendo il groppo in gola, e cercando di frenare i fremiti della mani, risultato del precedente quasi attacco di panico, Aiden si mosse verso l’armadio, dove Lumarcorno teneva dei libri vecchi e usati di ex-studenti, individuandone uno del quinto, sfogliò fino alla pagina che gli interessava. La Pasta per la rimozione dei Lividi, non era semplice, ma comunque utile soprattutto se fosse stato permesso loro di tenere le pozioni che fabbricavano in quella sfida, sebbene stimolante ridicola, visto come era stata proposta. Dirigendosi verso il magazzino degli ingredienti, gentilmente offerti dal Professore di Pozioni, Aiden prestò un’attenzione quasi paranoica a non toccare o imbattersi in nessuno dei suoi compagni, ancora un po’ traumatizzato dal risveglio della sua fobia. Raccolti frettolosamente gli ingredienti, si diresse nell’aula e si diresse verso un tavolo, presi tutti gli attrezzi, iniziò con la testa infossata nelle spalle, la prima fase: preparare gli ingredienti.

    Pozione X - Pasta per la rimozione dei Lividi +

    - Preparazione degli Ingredienti
    Radici di Zenzero [2] - Classificazione X
    Succo di Aloe [2]* - Classificazione X
    Caccola di Baku 🌴 [1] - Classificazione X
    Sanguisuga [1] - Classificazione X
    Muco di Lombrico [1]* - Classificazione X
    Milza di Pipistrello essiccata [1] - Classificazione X
    Fiori di Dittamo [2] - Classificazione X
    Misurino di Ingrediente Base [1] - Classificazione X
    * dosi

    Ingredienti Classificazione X: La preparazione degli Ingredienti X avviene correttamente se pesca un esito compreso fra 1 e 6 [3 (Tecnica: 5) + 0 (Media Scolastica: Accettabile) + 3 (Classificazione X )] su 14

    Fatica: -8 | Salute: -4 | Post di Recupero: 5/10
     
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    Corvonero
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    Alle parole appassionate di Oliver, seguite da quello un po’ più deboli di Noah , l’opinione di Elliott non cambiò di una virgola, anche se doveva ammettere che il tassorosso se la cavava piuttosto bene nel fare discorsi motivanti; pensò però che fosse facile parlare quando la tua faccia non era finita su volantini, o il tuo nome su dei fazzoletti, o in generale non si era stati puniti nonostante l’imbucata.
    Quando poi la discussione tra Scamander e Lumacorno si concluse con il lancio di una sfida pozionistica, il corvonero dovette trattenersi dal ridere. Si chiese a quel punto se il professore di Cura delle Creature Magiche conoscesse un minimo gli studenti che avevano aderito al suo club, e quelli che invece avevano preso parte a quello dell’insegnante di pozioni. Ignorò completamente le reazioni dei membri del Lumaclub. D'altra parte fosse stato per lui, avrebbe fatto anche a meno di incrociarli. Notò invece che Aiden sembrava piuttosto teso.
    -Se non è ubriaco, è comunque folle.- rispose sghignazzando alle parole dell’amica. A quel punto andò a recuperare uno dei libri del quinto anno, e si avvicinò ad Oliver.
    -Immagino non fosse questo, quello a cui pensavi mentre facevi il tuo discorso.- disse, non in tono cattivo, ma con una punta di sarcasmo. Era quasi certo infatti che quella non fosse stata l'idea di nessuno dei partecipanti, tantomeno quelli che avevano appoggiato Scamander. Dopo però lasciò perdere i toni taglienti, rivolgendogli un sorriso.
    -Se hai qualche altra parola incoraggiante da dire…magari cerca di calmare Aiden. Mi sembra piuttosto agitato.-
    Gli fece un cenno del capo in direzione del suo concasato, il quale sembrava in preda ad una crisi di nervi; Sabrina invece aveva un fare svogliato, stato d'animo che poteva comprendere bene e in parte condividere. Nonostante tutto però non aveva di che lamentarsi in fin dei conti; Pozioni non era sicuramente la sua materia preferita, e nemmeno la seconda della lista, ma non gli dispiaceva nemmeno ai livelli di Storia della Magia; e soprattutto avrebbe avuto qualcosa su cui concentrarsi, così da evitare di pensare e rimuginare su altro.
    -Te la sei cavata bene prima.- specificò, come a giustificare quella richiesta. Sicuramente non era il caso che ci andasse lui, che mancava di parlantina e tendeva a farsi prendere dall’agitazione, anche se in modo meno chiaro di Fitzroy.
    Si allontanò, diretto nuovamente verso i suoi amici, sfogliando il libro, in tempo per sentire le parole di Sabrina.
    -Se invece viene bene, te ne chiederò un po' in prestito.- rispose alle parole disfattiste dell'amica, con un sorriso gentile. I suoi occhi si posarono poi sulla pagina intitolata: Pozione Aguzzaingegno.
    -Io penso farò l’Aguzzaingegno.-
    Non era una pozione così difficile, ma forse la tattica migliore era quella di non puntare troppo in alto, per non fare la fine di Icaro.
    -Voi invece?- chiese a chiunque fosse nelle loro vicinanze, guardando Setoshi e Winter in particolare.
    Lesse gli ingredienti: due Milze di Lucertola, tre uova di Ippocampo, due occhi di Scarabei, una Radice di Zenzero, un’Ala di Scriber, un’Antenna di Duckbill, due dosi di Bile di Armadillo e due misurini di Ingrediente Base. Andò a prendere l’occorrente e posò tutto su uno dei tavoli nelle vicinanze dei corvonero. Cominciò a tritare le milze e le uova, cercando di essere il più preciso possibile. Messe da parte, prese il mortaio, cominciando a pestare le radici di Zenzero, con la speranza di vederle diventare di un bel verde lime; al composto avrebbe poi aggiunto la bile, l’antenna e le ali di Scriber, controllando di tanto in tanto la gradazione di colore indicata sul libro. Infine avrebbe macinato gli occhi di Scarabei, così da averli pronti per essere aggiunti al mortaio e pestati a loro volta.

    Elliott comincia la preparazione degli ingredienti della Pozione Aguzzaingegno
     
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    Corvonero
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    Se credete le cose andranno bene, allora così accadrà.
    Eppure Setoshi, ne era alquanto certo, nessuno dei suoi pensieri più ottimisti gli era mai valso davvero un lieto fine, non ad Halloween e certamente neppure davanti al Platano Picchiatore.

    Il mio motto invece è-

    Fu tentato di contraccambiare il professore senza che nessuno glielo avesse chiesto, interrotto dall’arrivo quantomai inevitabile del Lumaclub al completo. Eppure, sebbene quello fosse un Destino praticamente già annunciato, se non avesse già avuto la testa mozzata dal cappello incantato, come minimo avrebbe probabilmente seguito la via aperta da Aide al di sotto del tavolo imbandito.

    Ohayō.

    Nonostante ciò non dimenticò le buone maniere, a maggior ragione quando fra i presenti c’era Joy, che purtroppo per lui non parve affatto dello stesso avviso. E dire che un saluto offerto dal proprio corpo con la testa mozzata da un cappello gli sembrava, quantomeno, un modo originale e spensierato per mettere pace fra le parti.
    Lo scambio di battute fra i due professori, al momento assistito dabbasso del magico copricapo, assumeva delle tinte un po’ contrastanti, come il denso e bruno agrodolce nella salsa teriyaki o il sapido ocra della zuppa di miso affiancato dall’aureola rosata del kamaboko: una combinazione particolare e che pure dava vita a qualcosa di unico. Forse, se non si fossero combattuti tanto a vicenda, anche loro avrebbero potuto dare vita a un’unione improbabile e piacevole al tempo stesso. O così almeno pensò fino quanto entrambi non trasformarono l’incontro fra i due club in uno fra pozionisti in erba.

    Non lo so… vuoi che provi a controllargli il calice?

    Domandò di rimando alla perplessità di Sabrina, realmente convinto si stesse preoccupando solo e unicamente per la salute del vecchio professore piuttosto che volendone mettere in dubbio la lucidità.

    Magari ha solo mangiato troppa terra.

    Sempre ammesso se ne potesse essere ubriachi, ma viste le bizzarre abitudini alimentari mostrate dall’insegnante alla lezione speciale, sinceramente, ormai non si sarebbe stupido più di nulla: qualche zolla di terra in esubero; una foglia secca andata di traverso; o una manciata d’erba meno salubre della precedente; tutto a quel punto poteva far brodo.
    Intanto che allungava occhi e orecchie a entrambi i lati dell’ufficio, con la bacchetta avvicinava piano a sé tutto l’occorrente, sempre con la flemma e l’aria trasognata che lo contraddistinguevano; e non perché ci tenesse davvero a competere, quanto se non altro per tenersi occupato e fornire un minimo del proprio contributo per chi invece a quella gara – per lui senza senso – dava invece un peso tutto suo, confortato se non altro di sapere che gli amici non rientrassero in quest’ultima categoria.

    Io un antidoto ai veleni comuni.

    Replicò un po’ perso nel suo mondo e un po’ nella preparazione degli ingredienti, più precisamente fra il verde acido della secrezione di Bundimun e il grigiore acquamarina delle uova di ippocampo.

    Sabrina De Rosa - Elliott H. Bailey - Winter Bailey

    Prova con preparazione ingredienti per Antidoto ai veleni comuni – Tecninca 3 + Media E + Ingredienti X, XX e XXX: + 3 Esiti Positivi → buona la prima fra 1-7 di 1d14

    Setoshi ha con sé:
    • Le mie profezie nella doccia - Autore: Cassandra Pythia - Argomento: Come vivere serenamente la Divinazione.
    Permette di conoscere gli episodi principali della vita dei personaggi protagonisti e un bonus di +2 Dialettica per 10 post. Utilizzato per il lancio del dado (9/10) rimanenti
    • Pendolo Divinatorio: ottiene un bonus di +2 Percezione da sfruttare in 5 post ONGame a sua scelta anche in role successive (post rimanenti 2/5)
    • Spilla della Personalità: +5 a Parametro Magico o Fisico a scelta (post rimanenti 13/15)
    • Fuochi d'Artificio del Dottor Filibuster [2]: il PG che li utilizza ONGame riceve un bonus di 3 Punti Post extra alla fine della role.
    • Cappello Senza Testa [1]: se utilizzato su altri PG per fare uno scherzo, il PG riceve 0,5 Malvagità/Sinistro; se utilizzato su se stesso, il PG ottiene 5 punti post extra alla fine della role. [utilizzato 1° post quest]
     
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    Corvonero
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    Winter apprezzò l’impegno profuso sia da Setoshi che da Elliott per sostenerla e cercare di far rinsavire l’anziano professore, e verso entrambi lanciò occhiate sorridenti a mo’ di ringraziamento, nonostante i loro interventi non destarono la reazione che i Corvonero speravano.
    Al contrario, il primo a remare contro di loro fu Oliver, un Tassorosso che provò a fare un discorso assai poco convincente per Winter, raccontando di come sarebbe stato più divertente osservare le facce dei membri del Lumaclub alla scoperta della loro marachella piuttosto che starsene per fatti propri a imparare qualcosa di nuovo.

    Ma infatti non deve importare a loro…

    Winter provò a controbattere, ma ormai era tardi, e anche il professor Scamander aveva detto la sua, non cambiando di un filo la sua posizione ma provando invece a convincerli a fidarsi di lui. La ragazza rimase scettica, ma ormai non le sembrava di avere molta scelta. Non riuscì neanche a pensare a nuovi argomenti da esporre in suo favore che Lumacorno piombò nel suo ufficio, come del resto tutti sapevano sarebbe successo. Ci fu uno scambio acceso tra i due docenti, che Winter osservò in silenzio, cercando di non incrociare lo sguardo di nessuno dei membri del Lumaclub, temendo che qualcuno avrebbe saputo riconoscere quanto poco convinta fosse della stramba crociata di cui si stava rendendo partecipe. Fu quando sentì Scamander proclamare la loro superiorità in Pozioni che non poté fare a meno di rimanere con la bocca semiaperta, aspettando che qualcuno venisse a svegliarla da quel sogno bizzarro. Stava seriamente sfidando gli eletti del professore di Pozioni a una gara di… Pozioni? Perché li stava dando in pasto ai nemici come carne da macello?
    Probabilmente Winter sarebbe stata l’ultima a doversi preoccupare, perché l’argomento di gara era una delle sue materie preferite e, nonostante la sua bravura non avesse destato l’attenzione del professore, il suo rendimento era nientemeno che eccezionale. Tuttavia, non amava competere, ancor meno in una gara a cui non era stata informata di partecipare. Quando notò lo sguardo duro di Joy, però, che se ne stava a fianco al suo bel Serpeverde che, in fondo, era la causa della fine della loro amicizia, Winter sentì rimontare l’adrenalina e capì che non si sarebbe sottratta a quella sfida.
    Mentre Sabrina dava dell’ubriaco al professor Scamander, etichetta che vide l’assenso di Winter, Aiden sembrava non sentirsi in gran forma: forse stava accusando più di tutti la sensazione di disagio di trovarsi in una situazione in cui non aveva scelto di essere.
    I tre Corvonero che erano con lei nel Newtclub si stavano dando da fare per iniziare a preparare le loro pozioni, così Winter afferrò a sua volta il manuale del sesto anno e si accorse, sfogliando le pagine, di avere in realtà già scelto.

    Io preparerò l’Elisir di Baruffio.

    Fece la sua comunicazione ai tre amici, soprattutto a Elliott che aveva chiesto informazioni su quali pozioni avrebbero scelto. Era una pozione difficile, che richiedeva una certa manualità, ma l’ultima volta che a lezione aveva eseguito la preparazione di quella Pozione era andata piuttosto bene, quindi perché non ritentare?
    Winter si avvicinò alla dispensa degli ingredienti del professor Lumacorno, traendone innanzitutto un po’ di ingrediente base per pozioni, poi un cervello di rana, due petali di pianta stridula, due cosiddetti fagioli corridori, e poi ancora due piume di grifone, cinque petali di Moly e una zanna di Drakul. La lista degli ingredienti le sembrava completa, quindi scelse anche lei una delle postazioni di cui si era riempito l’ufficio e iniziò a riordinare gli ingredienti, disponendoli nell’ordine in cui li avrebbe usati, tutti alla sua sinistra. Sulla destra del calderone, invece, iniziò a sistemare gli strumenti di cui avrebbe avuto bisogno: un misurino per l’ingrediente base e un mortaio con il pestello, la cui vittima sarebbe stato il povero cervello di rana. Bene, le sembrava tutto pronto per iniziare.

    Sabrina De Rosa Elliott H. Bailey Setoshi Mirai Oliver Montgomery-Laurent ma anche Eunjoo Choe solo per le occhiatacce

    Il Narratore •, Winter è nella fase preparazione ingredienti per l'elisir di Baruffio
    Tecnica 10, media Pozioni E
     
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    Grifondoro
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    L’ingresso di Noah accompagnato dal cercatore di Tassorosso non se lo lo perse, e nell’esatto momento in cui il concasato passò alle sue spalle per mollargli una pacca bene assestata come a quanto pare era nello stile dei due grifondoro, Eren gli sorrise per un secondo, ma ben presto l’espressione fu sostituita da una tanto teatrale quanto scettica mentre si apprestava a porgergli delle domande che suonavano decisamente come retoriche.

    Perchè? Esiste un’altra parte della storia?

    Limitandosi a concludere quella parte di discorso con un’alzata di spalle abbastanza eloquente. I dubbi dei corvonero quindi furono accolti con tanto di sopracciglia inarcate e alzò gli occhi al cielo tanto che per un attimo forse sembrò avessero fatto quattro o cinque giri completi prima di tornare ad essere puntati su qualcuno in particolare, ovvero Oliver.

    Ah io sono d’accordo con lui!

    Alzò le mani all’altezza delle spalle nel più tipico segno di discolpa, mostrando i palmi un pò a tutti con un fare innocente che non gli si addiceva nemmeno un pò.

    Le battaglie si vincono sul campo.

    Ci si poteva davvero stupire del fatto che un grifondoro fino all’osso come Eren paragonasse il semplice approfittarsi delle leccornie preparate per altri, con una vera e propria battaglia? Non molto in effetti. In tutto ciò non poté non scoccare un’occhiatina ad Aiden accanto a cui si era seduto e forse fece per dirgli qualcosa tanto che schiuse le labbra ma quelle parole non vennero mai fuori perché nell’esatto momento in cui Benjamin toccò la spalla del tassorosso, quello scattò come una molla provocando una reazione a catena per cui anche Eren stesso si alzò in piedi di scatto e portò la mano alla bacchetta in un gesto istintivo, senza tuttavia estrarla.

    Oh! Ehi-ehi-ehi! Che diamine succede?!

    E mentre Aiden strisciava verso il muro più vicino per appoggiarsi ad esso, Eren lanciò uno sguardo molto serio a Ben, prima di muoversi per affiancare il tassorosso e chinarsi accanto a lui se pure non sembrava avere la minima intenzione di sedersi a terra.

    Che è successo? Che ti ha fatto?

    Cercò di domandarglielo sottovoce intanto che l’altro pareva riprendere fiato, e gli tenne gli occhi grigiastri incollati al viso in cerca di una risposta. Benjamin non gli era sembrato fino a quel momento un tipo da scherzi di cattivo gusto. Però la reazione di Aiden, Eren non riusciva a capirla, visto che sembrava essersi fatto male in qualche modo. Quindi il grifondoro cercò di rimanere vicino a lui per capirci qualcosa, almeno fino al momento in cui la porta si aprì per lasciar entrare Lumacorno e company, cosa che lo fece alzare in piedi con il più sornione dei suoi sorrisi stampato sulla faccia che rimase tale almeno per i primi momenti.

    CITAZIONE
    Eren?!

    Sollevò entrambe le sopracciglia nel sentirsi chiamato in causa con tanto stupore quindi sgranò appena le palpebre nel riconoscere voce e la figura della concasata se pure lei fosse in compagnia di gente con cui forse Eren non aveva mai nemmeno parlato prima. Sorrise in direzione di Eunjoo sfoderando la più amichevole delle sue espressioni, mista a sorpresa.

    Joy!

    Scosse il capo poi, alzando gli occhi al cielo e prese le parole che la compagna gli aveva rivolto direttamente come quel solito punzecchiarsi tra loro, motivo per cui non rispose se non ruotando gli occhi chiari verso il soffitto con fare alquanto giocoso.
    Ma la voglia di scherzare gli passò ben presto nell’apprendere della trovata che aveva avuto il professore di cura delle creature magiche.

    Cos…?

    Sussurrò e gli occhi a palla che gli erano spuntati nell’aver appreso quale piega stesse assumendo la serata, divennero due fessure poco dopo, nell’esatto istante in cui Lumacorno senza volerlo e con poche parole aveva confermato quello che Eren aveva pensato di lui già da quando lo aveva visto la prima volta.
    Istintivamente abbassò lo sguardo dove aveva visto Aiden una manciata di istanti prima.

    Tu come vai in po…

    Ma lui non c’era.

    …zioni?

    Si era spostato ed Eren non lo aveva nemmeno notato mentre lo faceva, quindi sbatacchiò le palpebre e lo cercò in giro per la stanza con il fortissimo dubbio che poteva essersi dissolto nel nulla. Un sospiro pesante, posò le mani sui fianchi indeciso sul da farsi, ma di correre a prendere ingredienti dalla dispensa, non se ne parlava nemmeno, cominciò semplicemente a passeggiare in mezzo ai calderoni e ai compagni, fischiettando, e dopo aver sbottonato i polsini prese ad arrotolare con cura le maniche della camicia fino ai gomiti.

    Eren non comincia la preparazione di una pozione. Gironzola per la stanza buttando un occhio su cosa stanno facendo gli altri.
    Eunjoo Choe Aiden C. Fitzroy Noah Fisher Oliver Montgomery-Laurent Benjamin D' Angelo1
     
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    Serpeverde
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    Benjamin aveva uno sguardo pauroso perchè non era proprio ad agio lì dentro ma ormai sapeva che tra i due professori non scorreva buon sangue. Si sarebbe impegnato come aveva sempre fatto. Doveva fare attenzione come membro del Newt Club. Non voleva essere scoperto così si alzò dopo aver mangiato un boccone. Quel giorno Benjamin aveva saputo dalla rivista Potioneer che Cursa aveva appena fatto alcune pozioni e lui non voleva essere da meno, così si preparò alla gara di pozioni con molta ansia, ma dopo un lungo respiro profondo si rimboccò le maniche. Non voleva di certo sfigurare se volevano vincere quella sfida . Si allontanò da Aiden per il fatto che doveva stargli lontano . Comunque ci aveva provato ma non è servito a niente Cosi rimase un pò deluso finche non assistette alla lite tra Newt e Lunacorno. che lì ossservò in silenzio un pò preoccupato mentre poi notò Eren e Aiden parolottare tra loro poi ascoltò il complimento che il grifondoro gli fece era raro che ne riceveva uno nonostante fosse piccolo di un anno .

    Che carino! Ti ringrazio per il complimento è la prima volta che ne ricevo uno da un grifondoro come te ,

    Disse il serpeverde a Eren mentre poi ritornò con lo squardo sulla scena rimanendo un pò basito dal loro comportamento in quell' istante .

    Che ca... succede ? Non avranno beruto la grappa per litigare in questo modo mi sembravano come fossero Cane e Catto a discutere in cotiinuazine però ! Tanto non cambieranno mai ci scommetterei anche questa sfida.


    Pensò il giovane serpeverde mentre prese il libro dallo zaino dove aveva trovato la ricetta per la pozione che avrebbe dovuto fare almeno per la sfida di quel giorno. Avrebbe deciso di fare la Pozione Fumogena che per lui forse gli risultava preparala fosse semplice secondo lui. Aprì il libro alla pagina della ricetta della Pozione Fumogena che avrebbe fatto per la sfida di quel giorno. Si fece coraggio e prima di iniziare però avrebbe indosssato il grembiule per non sporcarsi , poi lesse che cosa gli serviva per farla: Pianta Fumogena, Capelli di Fungo Scoppietante. Foglia di Artemisia ,Polvere di perle e infine Ingrediente base. Per prima recuperò pesando con la bilancia che aveva trovato acccanto sopra al tavolo le sei dosi corettattamente come fosse un cuoco ma qui era un piccolo Pozionista che doveva tentare tutto per tutto poi tagliò con un coltello due Capelli di Fungo Soppiettante. Con la mano libera si avicinò alla pianta di Artemisia e con le forbici da posatura ne tagliò una per la pozione. Nel fattempo con la bilancia libera cominciò a pesare tre dosi di Polvere di Perle ed infine prese un msurino che serviva per l' ultimo ingrediente così misurò correttamente senza sbagliare nulla due misurini di Ingrediente base. Preparò nel frattempo un coltello per tritare finemente sia Artemisia e i Capelli di Fungo Scoppiettante. Dopo aver finito Benjamin ebbe il tempo di ricontrollre tutti gli ingredienti: 6 dosi di Pianta Fumogena 2 Capelli di Fungo Scoppietante 1 Foglia di Artemisia 3 dosi di ,Polvere di perle e infine 2 Misurini di Ingrediente base. Dopo aver preso tutto sarebbe tornato al tavolo che era apparso lì trovandosi un calderone e un mortaio acccanto che avrebbe utilizzato in un secondo momento.

    Eren McCall

    Il Narratore • Benjamin preparara gli ingredienti per la Pozione Fumogena Tecnica 3 Media Scadente
     
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    L'avversione per la materia e generalmente per Lumacorno, non permisero a Sabrina di dare il suo meglio: in più tritare un cuore di coccodrillo non era un'esperienza così tanto elettrizzante per la Corvonero, che ricavò pezzetti un po' troppo grossi rispetto alle dimensioni che il manuale suggeriva.
    Nonostante Aiden non fosse in perfetta forma, la scelta di una pozione relativamente facile lo aiutò a procedere nella preparazione degli ingredienti in maniera quasi perfetta, permettendogli così di passare all'altra fase senza problemi.
    Forse le luci dell'ufficio erano un po' troppo soffuse per Elliott che ottenne col suo procedimento un colore sì verdognolo, ma non della gradazione giusta: avrebbe dovuto pestare ancora un po' quelle radici, sempre che si fosse accorto dell'errore.
    Setoshi non si lasciava perturbare troppo facilmente, nonostante la montagna di generale stress che lo circondava, specialmente per una materia che gli riusciva piuttosto bene: l'antidoto non prometteva male per com'era iniziato, certo era da vedere se sarebbe riuscito a mantenere quegli standard.
    Il primo vero portento che si era messo in gioco era Winter che, conscia del suo talento, aveva scelto dalla lista una pozione certamente meno facile di quelle dei suoi compagni ma maneggiando quegli ingredienti complicati con grande maestria, forte anche della voglia di riscatto che le bruciava dentro.
    Benjamin aveva cominciato la sua preparazione con qualche incertezza, ovvero il trito non era riuscito perfettamente fino come avrebbe dovuto essere, ma nulla che non avrebbe potuto correggere in corso d'opera, senza buttarsi troppo giù!

    Lanci dadi da QUI.

    In questa prima fase tutti gli studenti che si sono messi al momento in gioco riescono tranne Sabrina, Elliott e Benjamin, che però possono accorgersi del loro errore e rimediare in tempo se, lanciando un dado 1d10, ottengono un risultato tra 1-5 (più gli esiti positivi bonus in base al livello di Speziale posseduto, se presente).



    Scegliendo il posto del tavolo in cui si sta lavorando, anche le persone vicine allo studente che ha fallito la preparazione possono lanciare il medesimo dado per accorgersi dell'errore e farglielo presente prima che vada avanti.
    Ognuno ha due tentativi massimo in tutto per scoprire l'errore, suo o dei suoi compagni, e può lanciare per massimo un tentativo a testa.

    Esempio:
    - Winter non ha fatto errori. Ha due lanci col dado disponibili da spendere per due suoi compagni che invece hanno fallito e provare ad aiutarli.
    - Sabrina ha fatto errori. Può scegliere di lanciare il dado per scoprire il suo stesso errore e quello di qualcun altro, come può scegliere di lanciare entrambi i dadi per aiutare solo due suoi amici (rinunciando a correggere se stessa). Non è possibile lanciare il dado due volte per se stessa.

    È possibile aiutare anche compagni di un altro tavolo, tenendo presente che non si possono lanciare più di due dadi in tutto.
    Nessun dado è obbligatorio: I PG possono volontariamente scegliere di non aiutare i compagni.

    Segnate nello spoiler del vostro post la vostra posizione e buona continuazione!
    Grifondoro Tassorosso Corvonero Serpeverde
     
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    Fu decisamente tanto strana quanto liberatoria la sensazione che provò, una volta incrociato Lumacorno e messo piede nel suo ufficio. Una sensazione che si era originata proprio dall'invasione - che con tutta probabilità non era neppure degna di essere definita tale - di minuscoli ometti che erano gli studenti che quel giorno avevano deciso di spalleggiare un tale imbecille come Newt Scamander. Vedeva tutti uguali e in maniera indiscriminata, perché le sembrò più che ovvia la disperazione che doveva provare il professore di Cura delle Creature Magiche nel fare simili scenate, ancora di più da parte di quelli che si lasciavano pure coinvolgere da pure follie di un adulto che neppure sapeva comportarsi come si doveva per un mago illustre... be', quello che avrebbe dovuto essere. Formiche che strepitavano cercando di accaparrarsi metaforicamente tutto quello che potevano, oppure letteralmente in quel contesto abbastanza specifico. A quel punto, la sensazione che provava servì semplicemente a confermare quello che aveva sempre pensato sin dal primissimo momento che Scamander aveva cercato di annunciare il suo patetico club. Non ci sarebbero stati paragoni neppure qualsiasi tentativo di superare, non c'erano impegno, originalità e dedizione. Tutto quello che vedeva erano banali tentativi mirati più a far brillare un club che neppure si reggeva su solide basi.

    Fortunatamente per te, Carrington, il Magizoologo ha solo portato i suoi giullari di corte.

    Ancora stretta al suo braccio, alternò l'occhiata seria e severa dai membri del Newtclub al concasato di fianco, salvo poi soffermarsi anche su Gideon ed Eunjoo, che non smetteva mai di tenere d'occhio, volente o nolente. Erano decisamente un'accoppiata strana per molte ragioni che non era necessario elencare in quel momento. La situazione raggiunse un tale livello imbarazzante agli occhi della giovane Zabini quando Scamander osò affermare che i suoi studenti preparavano meglio le pozioni rispetto agli studenti di Lumacorno. Ne era sempre più certa, non avevano assunto un magizoologo di tutto rispetto come pensavano ma uno svitato chiaramente sfuggito dall'ala Janus Thickey dell'Ospedale San Mungo.

    Non so chi sia più stupido, se Newt Scamander o quelli che gli stanno pure dietro. Si sono dimenticati per caso chi è il Maestro di Pozioni in questo castello?

    Una domanda rivolta più ai soli eletti del Lumaclub, verso cui si era girata, che agli altri, abbandonando poi il braccio di Christian quando venne lanciato il guanto di sfida. Stentava a crederci che fosse davvero avvenuto, tutto quello che aveva fatto e voleva ottenere era passare del tempo in compagnia tra streghe e maghi che si erano fatti distinguere maggiormente e conversarci. Stava perfino indossando un abito tutt'altro che funzionale a un lavoro complesso come lo era la preparazione delle pozioni. Aveva annuito all'affermazione di Eunjoo - diceva soltanto la verità - ma ciò che le lasciava abbastanza esterrefatta era che Lumacorno si fosse abbassato addirittura al livello del resto lanciando lui stesso il guanto di sfida.

    Tutto questo scherzo non vale il mio tempo. Professor Lum- no, Vicepreside Lumacorno, non vorrei doverle rammentare una cosa sorprendentemente banale ma l'ufficio è suo, ha tutto il diritto di cacciarli fuori seduta stante, ancora di più visto il ruolo che ricopre.

    Si era mossa con qualche passo in avanti per raggiungere il Rettore della Casa Serpeverde e darle una lezione, tanto da quanto vedeva quel giorno i ruoli sembravano essere stati dimenticati con facilità disarmante. Il tono era severo e privo di alcuna sfumatura serafica che era solita accompagnarvi, stanca di tutte quelle dinamiche inutili che Scamander si trascinava sempre con sé, rovinando solo il corso del tempo agli altri, senza dimenticare un accenno di superba arroganza che pian piano stava trovando terreno fertile in cui esprimersi.

    Posso prepararle tutte le pozioni che vuole, non mi sono mai fatta dei problemi a tal proposito, ma nel contesto più opportuno. Per Diana, non le servono tutti questi espedienti per capire cos'è meglio e cosa no. Lei è il Professore di Pozioni da quanto tempo? Le affermazioni del professor Scamander non possono avere tutto questo ascendente su di lei.

    Altrimenti... non c'era bisogno di dirlo, forse.
     
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    Il professor Lumacorno fumava dalle narici e forse non era il momento migliore per approcciarlo e farlo ragionare: ma Cursa V. Zabini, fresca fresca di pubblicazioni su riviste per amanti delle Pozioni, ci provò lo stesso, trovando un mago che non la interruppe, anche se l'espressione del viso rimaneva alquanto contrariata.

    Signorina Zabini, lei ha ragione, ma anche un Vicepreside ha un orgoglio, e il mio è stato toccato.
    Il professor Scamander non ha nessun ascendente, sia ben chiara questa cosa.
    Ho già fatto finta di niente troppe volte, come lei ben sa, ma questa volta ritengo opportuno dargli una lezione.


    Si riferiva anche a ciò che era successo alla festa di Natale, quando il professore di Cura si era imbucato facendo una scenata tanto memorabile quanto fastidiosa: e lui, da gran signore che era e che si autodefiniva, aveva cercato di disinnescare il tutto, senza fare commenti in pubblico o cercare la guerra.
    Ma a tutto c'era un limite e, come diceva un detto, buono sì, fesso mai.
    Cacciò uno dei manuali per le preparazioni delle pozioni da dietro alla schiena e glielo tese, con sguardo abbastanza eloquente, ché certo non si aspettava che proprio lei, uno dei suoi fiori all'occhiello, facesse un passo indietro lasciandolo solo in una situazione così scomoda.

    Dati i suoi recenti successi, la considero uno dei miei gioielli più belli.
    Mi aspetto grandi cose da lei, anche in questo frangente, e spero che non scelga di deludermi proprio adesso.
     
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