Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Donna Mason

  1. .
    bad news mcgranitt ;
    Donna: 7
    Maude: 7

    Se presenti:
    FW: Il Giornalista - Livello Facile
    • Premio: 0.5 prestigio e 1.5 PP per post a Donna

    FH: L'Intervistato - Intervistato
    • Premio: 1.5 PP per post a Maude

    Note: //
  2. .
    Mentre Maude faceva il nome di Eunjoo Choe, Donna tirò internamente un sospiro di sollievo, ché finalmente conosceva l'identità della ragazza che le aveva scritto quelle lettere su Gideon e sull'articolo che gli aveva dedicato. L'arma che poteva giocare in suo favore era che lei conosceva l'identità della ragazzina, mentre la ragazzina non sapeva che lei conosceva la sua identità.

    Eunjoo Choe. Molto bene.

    Con un sorriso malizioso, si annotò su un post-it il nome di quella ragazza, con cui avrebbe tanto voluto fare qualche chiacchiera quanto prima. C'era molto da dirsi, ma altrettanto tempo per farlo: non aveva fretta, ché i piani migliori erano quelli lasciati a sedimentare per lungo tempo.
    Maude le era stata molto più utile di quanto avesse immaginato, e probabilmente anche di quanto stesse immaginando lei, ché non solo le aveva portato una buona notizia su cui scrivere qualcosa, ma le aveva anche sciolto un dubbio che si portava dietro ormai da diversi mesi.

    Nient'affatto, non devi preoccuparti. E grazie per la collaborazione.

    Ci tenne a rassicurare Maude del fatto che Eunjoo non fosse nei guai e non avesse combinato niente di niente, cosicché fosse certa che non rivelasse a nessuno di quella loro conversazione. L'aveva etichettata come confidenziale, in fin dei conti, quindi perché avrebbe dovuto aprire la bocca in merito? C'era molto altro da raccontare su quella loro conversazione, molto altro e molto più interessante.
    Detto questo, era davvero giunto il momento di congedare la Serpeverde, permettendole di andare ad Hogsmeade con i suoi compagni mentre lei si occupava di rivedere quanto la sua prendi-appunti aveva scritto.

    Allora se non c'è altro dire che possiamo salutarci.

    Si alzò in piedi e strinse la mano della giovane strega, attendendo di vederla uscire dalla porta, che chiuse con uno sventolio di bacchetta, prima di risedersi.
    Era stato un pomeriggio senz'altro fruttuoso, e adesso Donna aveva tante cose su cui riflettere e, soprattutto, da scrivere sulle pagine della Gazzetta del Profeta.

    Role conclusa

  3. .

    tumblr-p09p3y-Fgb-V1w7yaq6o1-540



    Il rumore dei suoi tacchi a spillo che rimbombava per i corridoi era inconfondibile. Donna era arrivata al San Mungo non appena aveva saputo cosa fosse accaduto, e non vedeva l'ora di entrare e saperne di più, sfoderando tutta la mancanza di discrezione che le apparteneva.
    Indossava un tailleur nero coperto da un cappotto leopardato, e si dirigeva spedita verso il reparto in cui erano stati ricovrati tutti i feriti da Hogwarts. Non le interessava quale idea avrebbe dato ai genitori e agli amici, ché lei aveva un lavoro e amava farlo bene; non si diventava Caporedattrice per nulla, senza buttare giù qualche muro e avendo paura di osare. Donna era ardita, ed era una dote.

    Che tragedia, vi faccio le mie...

    Condoglianze? No, non erano mica morti, soltanto gravemente feriti. E per fortuna che si riuscì a bloccare prima di dire certe macabre castronerie, ché era certa che sarebbe stata mandata fuori dal San Mungo a suon di urla isteriche dei genitori presenti - e non avrebbe nemmeno dato loro torto, qualora avesse davvero detto una cosa simile.
    Lasciò allora che quella frase si perdesse nel nulla, correggendo immediatamente il tiro.

    Mi dispiace molto.

    Di fatto era sincera, ché naturalmente le dispiaceva molto quanto era successo a quei tre poveri ragazzi minorenni: raramente aveva sentito di gesti tanto spietati, quasi disumani, da parte di persone così giovani, specie perpetrati ai danni di compagni con cui condividevano le ore di lezioni e le nottate in dormitorio; cose inaudite, difficili anche solo da immaginare.
    Tuttavia in quel momento le interessava molto anche catturare quella notizia, e quale modo migliore se non prenderla dal disperato punto di vista di genitori in lacrime? Fu proprio a loro infatti che si rivolse, stringendosi nella sua pelliccia leopardata.

    Devono essere tremendi questi momenti di attesa.

    La prendi-appunti fremeva nella borsetta, desiderosa di svolazzare e annotare tutto, ma a Donna non sembrava il caso di mostrarla. Sarebbe stato indelicato, molto più di quanto non fosse già lei di per sé.
  4. .
    Molto bene.

    Asserì, dopo aver terminato di sentire le parole che Maude aveva speso per argomentare un'ultima volta la sua tesi. Era stato davvero illuminante sentirla parlare di ciò in cui credeva, e Donna aveva già in mente un paio di cose per cui quelle informazioni non sarebbero state utili, sarebbero state fondamentali. La stampa aveva i suoi tempi, ma era certa che la studentessa non sarebbe rimasta affatto delusa, alla fine.
    Il tempo a loro disposizione era però volto al termine, ché quell'incontro era ormai durato molto più di quanto lei avesse previsto e riferito a chi di dovere; ma ne era valsa assolutamente la pena, su questo non si sentiva di poter dire nulla di diverso.

    Maude, ti ringrazio per essere venuta. Apprezzo la tua determinazione e schiettezza, sono certa che avremo modo di interfacciarci ancora.

    Anche in questo caso Donna aveva in serbo delle sorprese per Maude, ché si era decisamente meritata uno spazio preferenziale per la giornalista e, di conseguenza, anche per la Gazzetta del Profeta. Ma tempo al tempo: avrebbe avuto modo per approfondire anche questa questione.
    C'era però un'ultima cosa su cui avrebbe voluto spendere giusto qualche parola, ché era da un po' che la Mason andava dietro ad un nomignolo interessante e con cui aveva avuto il piacere di confrontarsi diversi mesi prima, ormai.

    Ma prima di lasciarti andare, potresti aiutarmi con una cosa? E' abbastanza confidenziale.

    Premise, cercando di lasciare inteso che quella conversazione sarebbe dovuta rimanere tra loro. Si poteva fidare di Maude? Forse no, ma non c'era altro modo di scoprirlo se non quello di tentare. E che ci provasse a tradirla: conveniva meno all'altra che a lei.

    Mi sai dire niente su una certa Jo? So soltanto essere amica di Gideon Greengrass. Sto seguendo una pista e il tuo aiuto sarebbe davvero prezioso.

    Concluse, speranzosa di riuscire a raggiungere una risposta alle sue domande. E sarebbe stata anche ora, secondo Donna, ché quella questione le aveva fatto perdere già fin troppo tempo.
  5. .

    Sala Ostara



    Le conversazioni con sua cugina Lulu erano divertenti e sfiancanti nello stesso momento: non riuscivano a stare nella stessa stanza senza attirarsi l'una all'altra, e nell'istante in cui entravano in contatto iniziava il conto alla rovescia di una bomba ad orologeria. Quando esplodeva i danni erano disastrosi, ma le due erano entrambe brave a fare in modo che ciò non accadesse, limitandosi a battute al veleno e sguardi provocatori.

    Coprire? E perché mai dovrei coprire una tale meraviglia?

    E con "tale meraviglia" non si riferiva soltanto al pregiato vestito che aveva addosso, che in effetti era una meraviglia sotto ogni punto di vista, ma anche al corpo e alle forme che lo indossavano. Al contrario Lulu aveva fatto benissimo ad indossare quello scialle per lo stesso motivo che l'aveva spinta a proporlo a Donna, e infatti le sue di forme erano quasi del tutto coperte, per quanto fosse possibile ovviamente.
    Mentre le rispondeva la osservava incredula, meravigliandosi di come ogni volta in cui parlavano riuscisse ad avere la faccia tosta di paragonarle persino sotto un punto di vista estetico, oltraggio assoluto. Non perché la cantante fosse particolarmente brutta - tutt'altro, aveva i bei tratti delle donne Rockwood, ma non c'era niente a suo modo di vedere che fosse anche solo in lontananza paragonabile a ciò che Madre Natura aveva donato a lei
    Afferrò con grazia il calice che l'elfo le aveva portato, senza degnarlo di un solo sguardo né di una parola di cortesia, ché non le importava davvero del suo benessere ma solo di infastidire l'altra. Si preoccupò solo di mandare giù le bollicine, spostando gli occhi sulla segretaria di Rothschield nel momento in cui la cugina la nominò; pareva, dopo aver esternato velatamente le sue considerazione sull'uomo, che nemmeno con la donna avesse grande affinità, e questo diede qualcosa su cui riflettere alla giornalista.

    E per fortuna. E' lei a catturare il mio interesse tra i due.

    La guardava mentre interagiva con un uomo dall'altra parte della sala, gli occhi a squadrare ogni centimetro del suo corpo basso e spigoloso. Wig aveva interessato Donna dal primo momento in cui l'aveva vista, in primo luogo perché dietro un grande uomo vi era sempre una grande donna, e in secondo perché aveva nell'effettivo dimostrato di esserlo, una grande donna, capace di raggiungere i suoi scopi con i mezzi più subdoli. Ammirevole, soprattutto per chi trovava nei suoi modi di fare dei punti in comune.
    Ma Donna aveva effettivamente avuto modo di interagire con Wig in modo più approfondito qualche giorno dopo la conferenza stampa, in occasione di un invito speciale, ma per quanto ne sapeva lei lo stesso non aveva fatto Lulu. E allora come poteva esprimere un giudizio così deciso? Qualcosa non le tornava.

    Ma tu non sembri pensare altrettanto.
    Come la conosci?


    Domandò innocentemente, portandosi il calice nuovamente alla bocca.

    Lulu Sparks
  6. .
    La conversazione con Kester aveva preso una piega inaspettata, e da essere un semplice scambio di cortesia, giusto per rompere il silenzio creatosi nel momento di cura, era diventato un qualcosa di molto più profondo - e politico. A Donna interessava quello che un uomo come il Medimago avesse da dire, quindi fu ben contenta di ascoltarlo e di seguire i suoi ragionamenti.

    Cautela e azione, se posso. Sembrano tutti assopiti, eppure è necessario che qualcuno faccia qualcosa per prendere in mano la situazione.

    Finché la comunità non si fosse svegliata da quella condizione di dormiveglia sarebbe stato impossibile fare qualunque cosa, ché un Paese per cambiare aveva anzitutto bisogno di qualcuno che davvero volesse farlo. Kester sembrava intenzionato ad agire, o quantomeno a rifletterci, ma da solo c'era ben poco che potesse cambiare.

    E questo "qualcuno" può essere anche la stessa Hermione Granger, per quanto mi riguarda. E' brillante e potente, e a suo favore non posso che riconoscere che stia amministrando il Ministero in un periodo tutt'altro che facile.

    Donna non aveva mai avuto niente di personale contro alla Ministra Granger, e anzi fin dalla prima volta in cui avevano avuto modo di interagire l'aveva sempre stimata per la sua professionalità, diplomazia e capacità di giudizio. Era soltanto stata fortunata, sotto un certo punto di vista, ad essere capitata a capo del Ministero della Magia in un momento complesso come quello, che aveva necessitato di misure di sicurezza straordinarie e che per questo erano state dentro l'occhio del ciclone - ciclone che lei in quanto giornalista non si stava impegnando a placare. Ciò che scriveva ne suoi articoli non era però una critica aprioristica e faziosa, ma un'attenta analisi delle situazioni commentate senza la paura di pestare i piedi alle persone sbagliate.
    Il successivo discorso di Kester non faceva una piaga, e lasciava intravedere una profondità - o una rabbia - che soltanto adesso lei riusciva a cogliere. L'avrebbe approfondita un po', giusto quanto servisse alle cure per fare effetto e all'uomo per monitorare che fossero andate a buon fine.

    Sta parlando per esperienza?
  7. .
    Bonjour,
    mi domandavo se Donna potesse andare in ospedale per rompere le pluffe ai marchiati.

    DITEMI DI SÌ

    Grazie :shifty:

    Il Narratore •
  8. .
    Mentre iniziava quella conversazione con Zephyrus, Donna non si rese nemmeno conto di essere di fronte ad un Greengrass. Era un'informazione che di sicuro aveva, ché l'appartenente ad una delle Ventotto famiglie inglesi in America non passava certo inosservato, ma semplicemente non ci stava riflettendo in quel momento. Non le venne nemmeno in mente, quindi, che tra loro vi potesse essere dell'animosità per quanto aveva scritto su uno dei suoi parenti Gideon, al quale aveva riservato una prima pagina a dir poco infuocata.

    Oh, davvero troppo gentile.
    Diciamo che la mia ambizione non è cambiata quanto la tua altezza.


    No, non era affatto vero che fosse stato troppo gentile: Donna meritava ogni complimenti che le venisse rivolto, ché si era impegnata profondamente per ottenere il rispetto e la stima dei suoi lettori. Ma era bene fare sfoggiò ci un'umiltà che, ad essere sinceri, non le apparteneva affatto, per dare di sé l'idea di una persona umile - anche se bastava guardarla stare sui suoi undici centimetri di tacco per capire che di umile in lei non ci fosse nulla.
    Sorrise, lasciando quindi intendere che la sua ambizione non fosse assolutamente cambiata dai tempi della scuola: se Zephyrus avesse avuto modo di conoscere Donna ad Ilvermorny, l'avrebbe di sicuro ricordata come una ragazza determinata e sempre impegnata a parlare del suo futuro e di quello che avrebbe voluto raggiungere; adesso, che ciò di cui parlava al tempo si stava finalmente concretizzando, non avrebbe trovato una persona diversa. Dal gestire un giornalino scolastico a lavorare come Redattrice nel più famoso d'Inghilterra era un attimo, dopotutto.

    Ho appuntamento con un funzionario del Ministero, ma sono piuttosto in anticipo.

    Rispose per motivare la sua presenza lì al Ministero. Tenne per sé la crescente frequenza con cui si dirigeva lì per i più disparati motivi, così da assistere ai drammi ministeriali in prima persona; e la presenza di Zephyrus lì quel pomeriggio non faceva che confermare ciò che credeva: al Ministero della Magia inglese non ci annoiava mai - o almeno questo valeva per chi non ci lavorava.

    Tu invece hai preso a cuore la causa delle rane, vedo.
    Davvero scorretti i francesi, come se fosse colpa nostra che i Centauri sono fuggiti lì... non trovi?


    Per quel poco che conosceva Zephyrus immaginava fosse una persona particolarmente affezionata a Creature Magiche, piante e tutte quelle cose di cui a Donna non poteva interesse meno di così. Era quindi di sapere l'opinione in merito di una persona che fosse totalmente diversa da lei, per avere anche un contraddittorio al suo punto di vista.
  9. .
    Come fossero andate le cose a Donna era molto chiaro, e questo lo doveva soltanto alla eloquenza di Maude, che non aveva lasciato buchi nella narrazione ed era stata assolutamente lineare. Se fosse stata anche sincera non lo sapeva dire né poteva saperlo, ma in tutta onestà nemmeno le importava più di tanto: a lei basta che la sua storia fosse convincente, e lo era eccome.
    La ragazzina Serpeverde era evidente che sapesse come giocare la sua partita: rispose bene alle provocazioni lasciate dalla giornalista, giocandosi l'astuta carta della vittima preoccupata. E la interpretava - ammesso che non lo fosse sinceramente - bene per davvero, tanto che lei si dovette prendere qualche momento per rendersi conto che il suo ragionamento non faceva una piega. Era coerente e concreto, specchio perfetto dello stato d'animo degli studenti; ecco l'idea, era su quello che il suo articolo avrebbe dovuto vertere?

    Sono consapevole di tutto ciò che avete passato. Della maggior parte di esse sono stata proprio io a scrivere. Ma c'è qualcosa che mi frena dal credere che scriverne in questi termini sia effettivamente utile.

    Non era affatto certa di quell'articolo per due motivazioni, intanto: la prima era che poco tempo prima aveva già scritto della situazione che gli studenti dovevano sopportare ormai da più di un anno, e temeva che parlarne ancora sarebbe risultato pedante e ripetitivo; la seconda era che anche con le critiche serviva attenzione, poiché lei si era sempre scagliata in prima fila per addossare le necessarie colpe alle istituzioni, e lo aveva fatto con così tanta forza che adesso doveva curarsi di non sembrare faziosa o prevenuta.
    Ma aveva voglia di indagare ancora, e Maude, ne era certa, avrebbe saputo aiutarla, intanto spiegando meglio le sue ragioni.

    Cosa speri di ottenere dall'articolo che mi chiedi?
    Giustizia? Vendetta? Popolarità? E sii sincera, lo capirei se mentissi.


    Degli spunti, ma potevano essere altri cento i motivi per cui Maude potesse volere così fortemente quell'articolo.
  10. .

    Sala Ostara



    Da quando aveva avuto per la prima volta a che fare con Callidus Rothschild, ormai diversi mesi prima, Donna ne osservava con attenzione ogni passo, attendendo da una parte il passo falso che avrebbe fatto crollare tutte le sue maschere e dall'altra che ne facesse uno talmente giusto da riuscire a scombinare gli equilibri della società magica inglese. Aveva il potere e i mezzi di fare entrambi, lo sapeva bene.
    L'invito a quell'evento non la stupì più di tanto, e la strega decise di accettarlo di buon grado, fiera di recarvisi come Redattrice della Gazzetta del Profeta ma anche come Donna Mason, la cui ascesa sociale non era mai stata tanto rapida. Si era quindi bardata in un bel vestito rosa impreziosito da tre fiocchi neri e aveva presenziato alla cerimonia fin dal suo principio, dalla conferenza nell'antico castello; non perché fosse realmente interessata all'argomento di cui si stava trattando, tutt'altro, ma perché intanto era bene farsi vedere il più possibile da quelle persone, cosicché avessero modo di ricordare a lungo il suo volto, e poi perché voleva ascoltare quello che Callidus aveva da dire, per scovare qualcosa tra le righe del suo discorso. Era sicura che anche lui come lei stesse cercando in quella giornata un modo per affermare il suo nome ancora di più. Subito dopo la conferenza si era spostata insieme a tutti gli altri nelle Sale in cui si sarebbe tenuto l'evento, e Donna le girò rapidamente una ad una prima di fermarsi in quella di Imbolc, ché aveva visto tra la folla un volto - purtroppo - molto più che conosciuto: come aveva potuto non pensare che Lulu sarebbe venuta, tanto era in cera di prestigio sociale?
    Le si avvicinò con un sorriso sul volto, lo stesso che si cuciva addosso ogni qual volta aveva a che fare con lei.

    Cugina, che piacere vederti.
    E che curiosa originalità nella scelta dei colori


    Avvicinatale e scambiati i loro due classici baci sulle guance, Donna era subito partita all'attacco, facendo notare ad entrambe, qualora Lulu non ci avesse fatto caso, che i loro due vestiti avevano gli stessi colori: rosa e nero. Non stava insinuando niente di niente, pareva, ma era davvero così? Avrebbe lasciato la risposta alla fulgida immaginazione della cugina, che secondo lei adesso non poteva che provare invidia per il modo in cui il rosa faceva risaltare le loro forme in modo del tutto differente.

    Mi aspetto un evento interessante, tanto quanto la conferenza di prima. Rothschild è un così bravo oratore.

    Era praticamente certa di non averla vista alla conferenza di poco prima, e con quelle parole non voleva che farla sentire una donna ignorante e disinteressata. Un semplice modo per mettersi già un gradino sopra di lei, qualora le loro posizioni sociali non bastassero - e a tal proposito chissà se Lulu avesse avuto modo di sapere della recente promozione di Donna a Redattrice, non avendo lei avuto ancora modo di riferirglielo personalmente.
    Notò soltanto allora quell'elfo accanto alla gonna della cugina.

    Tu stai già tediando questo povero elfo?

    Dell'elfo non le interessava assolutamente nulla, ma di infastidire Lulu assolutamente sì.
  11. .
    Post del/i mese/i precedenti (OFF) non accreditati:

    Mese e Anno: Marzo 2024
    • 1 (65G): x
    • 2 (110G): x
    • 3 (140G): x
    • 4 (160G): x
    • 5 (175G): x
    • 6 (185G): x
    • 7 (191G): x
    • 8 (195G): x
    • 9 (198G): x
    • 10 (200G): x

    Altri Post (1G ciascuno):
    • 11: x
    • 12:
    • 13:
    • 14:
    • 15:
    • Ecc.

    Totale Galeoni accumulati:

    Edited by Donna Mason - 27/3/2024, 15:48
  12. .
    Del problema dell'infestazioni di rane, Donna non se n'era mai preoccupata affatto, tant'è che non le aveva dato minimamente fastidio che fosse stata Rita Skeeter a scriverne - cosa che altrimenti sarebbe senz'altro accaduta. La disgustava, certo, che quegli orribili animaletti vagassero in nodi così estesi per ogni dove, ma lo faceva ancora di più il pensiero di essere proprio lei a doversene occupare, ché era da sempre abituata a tenersi a debita distanza da qualsiasi tipo di animale esistente. Insomma: più che prenderne una in mano, era più facile che contribuisse alla disinfestazione schiacciandole accidentalmente con i suoi vertiginosi tacchi a spillo.
    Inoltre, con la promozione a Redattrice, Donna era stata occupata a seguire questioni senz'altro più importanti di quella - a suo modo di vedere - ed era proprio per una di essere che quella mattina si era presentata al Ministero della Magia. Ad essere sinceri, ogni scusa era buona per andarci: amava sentire addosso lo sguardo sprezzante con cui i funzionari la osservavano, saturi di essere sotto continua accusa da parte sua nei suoi articoli, e di tutta risposta lei sorrideva maliziosa, con il chiaro intento di prenderli in giro.
    Ma, proprio mentre si dirigeva all'ascensore ministeriale, un ragazzo attirò la sua attenzione: si trattava di un suo vecchio compagno di scuola e di Casa Serpecorno, con cui però non aveva mai avuto tanto a che fare a causa della differenza di età e di attitudini tra i due - differenze evidenti anche nell'appartenenza alle loro due Categorie Magiche. Ne conosceva il nome, quindi, ma non molto di più.

    Una medaglia al merito? Sono proprio curiosa.

    Gli svi avvicinò, interrompendo la conversazione che stava avendo con un altro uomo. Forse offeso, quest'ultimo poco dopo se ne andò, del tutto eclissato dalla prorompente personalità della giornalista, che di certo non passava inosservata.

    Donna. Per amici e nemici.
    Anche se dubito servano presentazioni.


    Rispose alla presentazione dell'altro, sapendo che non fosse rivolta a lei.
    Anche perché, appunto, i due già si conoscevano.

    Non ricordavo di questa tua intraprendenza, ai tempi della Scuola. Ero io a non prestare attenzione o sei tu ad essere cambiato?
  13. .
    Non imbrogliare un'imbrogliona
    Donna: 2
    Adrien: 1

    Chiusa per abbandono del player

    Chi è l'orca mangiabambini?

    Donna: 1
  14. .
    Maude era aperta e diretta, questo bastava a compiacere Donna. A lei non importava niente del suo dolore, né se questo fosse vero o falso: le interessava solo che fosse di bocca larga, e soddisfatto questo requisito si poteva già dire soddisfatta. Ricevette dunque risposta alla sua domanda sui docenti, ma non quella che aveva sperato.
    Aveva qualcosa su cui riflettere e su cui indagare oltre.

    Maude, da lettrice a lettrice...

    Premise, spogliandosi per un secondo dalle autorevoli vesti di giornalista. Doveva mettersi sullo stesso piano della ragazza per farle capire il suo punto di vista.

    Mi hai scritto arrabbiata, chiedendomi un'intervista. Hai definito "inerme" lo sguardo dei docenti, eppure mi sembra che siano stati proprio loro a risolvere la situazione.

    Quella era la visione da lettrice, non dalla Donna giornalista, proprio come aveva detto poco prima. E come avrebbe fatto chiunque a darle torto? La Preside McGranitt aveva deciso di proporre un premio per chiunque avesse trovato il gatto de signor Gazza, naturalmente ignara dei pericoli che ciò avrebbe potuto comportare; alla fine, nel momento del bisogno, un docente era effettivamente intervenuto per porre fine al caos, salvando gli studenti da fini molto più tragiche di qualche notte in infermeria. E dunque? Dov'è che si trovava l'errore?
    Donna si era sempre scagliata con coraggio contro l'istituzione, che questa fosse Hogwarts oppure il Ministero, ma doveva farlo con giudizio e non in modo fazioso ed aprioristico. Aveva bisogno di altro, ma non era certa che ci fosse nell'effettivo.

    Desidero fortemente scrivere dell'accaduto, ma quella che mi descrivi mi sembra una caccia al tesoro terminata male per un semplice imprevisto.

    Nessuna domanda, non ce n'era bisogno: lei stava soltanto palesando la realtà dei fatti, ed era quella contro cui chi faceva il suo stesso lavoro si doveva scontrare ogni singolo giorno. Infatti non tutte le notizie facevano effettivamente notizia, ed era compito di Maude, adesso, dimostrarle che valesse davvero la pena di scrivere quell'articolo.
  15. .
    Welcomeeeee!
    Benvenuto sul forum e SOPRATTUTTO tra i Serpeverde :serpe:
307 replies since 28/2/2022
.