E il Sangue Chiamò

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    Doveva essere una normale giornata, una delle tante in cui Eustace avrebbe passato la testa china sulle piante da travasare, le mani che spostavano sacchi di concime o vasi appena grandi, la bacchetta pronta ad aiutare nelle operazioni magiche dove non c'era bisogno di manualità e muscoli. Stava indossando perfino la sua veste da Erbologo, con tanto di grembiule con gli utensili attaccati, bustine con semi e un paio di guanti in pelle di drago, quando il cielo sopra la serra aveva preso a colorarsi di scintille rosse, splendenti e preoccupanti, un annuncio, una richiesta d'aiuto. E a giudicare dalla direzione, non doveva essere troppo difficile intuirlo visto che viveva poco fuori Hogsmeade, doveva trattarsi di Hogwarts.
    Qualcuno aveva lanciato l'incantesimo Periculum da una delle scuole magiche più famose del mondo, qualcuno aveva urlato per mezzo della magia una richiesta d'aiuto. Una situazione inaspettata e perfino insolita, insomma era passato qualche tempo dall'ultima volta che era partito un Periculum e la situazione sembrava essersi calmata. Sembrava, per l'appunto. Forse qualche Auror l'aveva già visto e si stava recando fino al Castello, forse perfino altri maghi del villaggio magico si stavano avviando.
    Era una richiesta d'aiuto ed Eustace non poteva certamente tirarsi indietro, era anche un Numen, ci sapeva fare con gli incantesimi, sia offensivi che difensivi. Sperava di fare solo presto ad arrivarci, poiché se c'era davvero una richiesta d'aiuto, la situazione a Hogwarts poteva solo essere precipitata nel peggiore degli scenari. Aveva raccolto come meglio poteva una scopa dal piccolo ripostiglio dietro la serra, si era dimenticato perfino quando fosse stata l'ultima volta che l'avesse usata, ed era salito in sella per sfrecciare il più presto possibile. Materializzarsi a Hogwarts non era affatto facile considerando le numerose protezioni applicate, era meglio arrivarci nella maniera più semplice e tradizionale che ci fosse.

    [ Sala Grande ]

    Tutto era precipitato nel caos, come aveva pensato alla fine, tuttavia niente era ancora perduto, l'arrivo del Capo Auror, Harry Potter, che stando a quanto si diceva in giro per il mondo era scomparso da diverso tempo, troneggiava tra gli studenti, assieme agli altri adulti che individuò poi essere altre figure riconoscibilissime e famose. Oltre a loro, c'erano le figure incappucciate, che attaccavano o osservavano altri studenti piegati in due, per una ragione o un'altra, dal colore rosso. C'erano di nuovo loro in tutto quel caos, ma un quesito sorse spontaneamente nella mente dell'Erbologo.
    Dov'erano i docenti? Cosa stava succedendo? Ma non c'era più tempo per fare domande, che impugnò meglio la bacchetta e mirò agli indumenti di una studentessa Grifondoro, Celine Baxter, con il preciso intento di provare a salvarla. Era un modo assolutamente diverso, forse perfino spericolato, ma era importante affinché la Grifondoro potesse aver salva la propria vita. Alla meglio, avrebbe provato ad afferrarla al volo e stringerla senza che si facesse troppo male.

    « Carpe Retractum! »

    Eustace arriva a Hogwarts, raggiunge la Sala Grande e prova a salvare Celine(?) da Sectumsempra :D

    Parametri Magici
    AcumeEmpatiaPercezionePotenzaTecnicaVolontà
    818141889

    Parametri Fisici
    DestrezzaFaticaResistenzaSalute
    10151550

    Parametri Sociali
    DialetticaPopolaritàVirtuosoSinistro
    16////
    Prestigio - Esperto Erbologo
    37
    37

    [ Kingsley Shacklebolt ]

    ActiveChubbyAngwantibo-size_restricted
    Controllava a più non posso gli studenti, l'uomo, scrutando ciascuno di loro dall'alto verso il basso, la bacchetta sguainata per intervenire laddove era richiesto. Ogni tanto si fermava a dare un'occhiata scrupolosa e aggiustare come possibile con un colpo di bacchetta. Più camminava, più si faceva strada, più era inevitabile soffermarsi sulla figura di Jacob Jones. Avrebbe riconosciuto quelle ferite tra tante, così inconfondibile la traccia lasciata dalla terribile maledizione Sectumsempra.

    « Non muoverti più del dovuto. »

    Raccomandò al giovane Grifondoro mentre passava la punta della bacchetta sulle ferite visibili e si metteva a cantilenare più volte la formula Vulnera Sanentur, assicurandosi che al passaggio della punta della bacchetta fluisse indietro il sangue, si richiudesse da sé la ferita, non permanesse nessuna cicatrice. Un'operazione che sapeva che lo avrebbe impegnato, considerata la complessità dell'intero procedimento, per questo non poteva permettersi alcuna distrazione al fine di non aggravare la situazione. Poi quando ebbe finito, si guardò intorno, lo sguardo serio e quasi furioso eppure insolitamente calmo, chiaramente rivolto a chiunque avesse pensato bene di lanciare una delle maledizioni più insidiose come se niente fosse, un mero strumento offensivo alla pari di uno Schiantesimo.

    « Chi altri di voi versa nelle stesse condizioni? » spezzò infine il silenzio.

    Edited by Eustace H. Rowan - 20/7/2023, 21:26
     
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    [Torre di Astronomia]



    Con sua sorpresa la scrivania non aveva retto a lungo, e si trovò senza protezione temporanea mentre la seguì disperata con lo sguardo vedendola volare via, i capelli smossi dalle folate del vento magico che li scuoteva da vicino: avrebbe provato subito con un altro incantesimo, ma gli Alfieri che non riusciva a vedere furono più veloci di lei.
    Non fece in tempo nemmeno a sollevare la bacchetta che fu scaraventata qualche metro più in là da dove si trovava, cadendo di petto al suolo con un lamento secco, i palmi sul pavimento freddo della torre e il suo strumento rotolato poco più in là che raggiunse a fatica allungando la mano, prima di far pressione sulle mani e le ginocchia per tirarsi su, rimanendo acquattata a terra.
    Si portò una mano alla fronte, il respiro pesante e veloce, e strinse gli occhi quando una fitta alla tempia le si infilzò sottopelle, per poi dissiparsi e lasciare dietro di sé una sensazione appannata, nebulosa, che le fece girare la testa.
    Sbatté le palpebre più volte, cercando di voltarsi alle sue spalle per individuare i suoi compagni, e la voce di Harry Potter le arrivò quasi lontana, tanto che ci mise qualche secondo in più del solito a capire che era arrivato al Castello, e con lui altri Auror, a salvarli da quell'attentato.
    Una di loro per fortuna si fece subito viva, e per un attimo provò sollievo, subito affondato dalla consapevolezza di essere stata appena attaccata le spalle da un paio di vili studentelli: il solo sapere di star affrontando forse studenti della sua stessa età o poco più grandi non le metteva paura, invece la indignava enormemente, soprattutto quando quelli non avevano abbastanza spina dorsale da guardarla in faccia e colpirla al petto, invece che tra le scapole.

    Non siamo noi a doverci nasconderci, sono i Troll a doversi mostrare

    Lo sguardo corrucciato si posò sulla donna accorsa in loro aiuto, e poi ai telescopi, dietro uno dei quali si era accovacciato Setoshi: Eunjoo si trascinò solo per ricongiungersi con Winter, che avrebbe aiutato a nascondere dietro l'Auror, nel caso si sentisse troppo debole per farlo da sola.
    Alzò gli occhi alla pronuncia dell'incantesimo e gettò un'occhiata nella stessa direzione di quella della donna, quasi aspettandosi di vedere una luce puntare su quei ratti che avevano imbastito l'attacco, finalmente svelandoli a loro una volta per tutte.

    Fatemi vedere la vostra brutta faccia, codardi

    Mormorò a sé stessa, ancora affaticata dai due incantesimi che l'avevano colpita, e sebbene non fosse al massimo delle sue forze non ce la fece a trattenersi dallo stringere la bacchetta tra le dita e puntarla su uno dei telescopi metallici presenti su quella torre.

    Ho la soluzione perfetta per aggiustarvi il muso storto che vi trovate: Wingardium Leviosa.

    Se fosse riuscita nel suo intento, avrebbe sollevato lo strumento e lasciato ondeggiare sopra le teste dei supposti Alfieri che, forse anche dopo l'intervento dell'Auror, sarebbero stati un poco più visibili: le sarebbe bastato individuare un solo movimento, per lasciar cadere il telescopio di colpo e sperare si infrangesse sui loro crani o ne schiacciasse i piedi, così che ne avrebbero portato i segni visibili per giorni.

    SPOILER (click to view)
    Eunjoo di nuovo non viene attaccata dagli Alfieri.

    Voti
    Astronomia: (A)
    Babbanologia: (S)
    Difesa Contro le Arti Oscure: (O)
    Aritmanzia: (T)
    Erbologia: (D)
    Incantesimi: (A)
    Pozioni: (A)
    Rune Antiche: (A)
    Storia della Magia: (D)
    Trasfigurazione: (O)

    Parametri Magici
    Acume: 7 5 (-3 Malus Confundus)
    Empatia: 3 1
    Percezione: 4 2 (-3 Malus Confundus)
    Potenza: 8 6
    Tecnica: 4 2
    Volontà: 4 2 (-3 Malus Confundus)

    Parametri Fisici
    Destrezza: 11 (-3 Malus Confundus + -2 Everte Statim subito per due post)
    Fatica: 14 (-2 Evocatio lanciato)
    Resistenza: 14
    Salute: 55

    Parametri Sociali
    Dialettica: 2
    Popolarità: 6
    Stima Docenti: 7
     
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    L'ego di Thomas stava aumentando a dismisura da quando era entrato negli Alfieri, perché ogni incantesimo che lanciava colpiva e, in quel caso, stava causando più dolore di quanto avesse mai fatto, quella volta c'era andato giù in modo davvero pesante perché quella che aveva scelto di usare era una delle maledizioni peggiori che esistessero in circolazione. Fu sicuro di aver colptio Jacob perché lo vide cadere a terra con un dolore insopportabile, Celine era più lontana e non ebbe il tempo di verificarne le condizioni dato che in contemporanea le porte della Sala Grande si spalancarono e non erano, purtroppo, altri Alfieri, ma bensì un gruppo di Auror arrivati sul posto proprio per difendere le mura del castello, che in quel momento erano in pericolo, forse dopo la guerra magica una delle volte in cui erano più a rischio. Assisté ad uno dei colpi di scena più grandi mi visti, quello che aveva visto come Draco nell'ultimo anno era in realtà Harry Potter, e così si spiegava la sua assenza e Draco invece era Draco, si era nascosto in chissà quale posto e chissà dove, ma a quale scopo? Cosa c'era di così importante a scuola da levare Draco dall'incarico per sostituirlo con il capo del corpo Auror? Era per gli Alfieri o c'era altro sotto? Era certo di non sapere tutto e la cosa lo mangiava dall'interno, perché erano informazioni essenziali e la sua fame di conoscenza non si sarebbe fermata finché non l'avrebbe scoperto, magari sarebbe stato proprio Harry a dirlo. Potter era una delle persone che detestava di più: era stato lui a porre fine al regime di Voldemort, lui l'aveva sconfitto e lui aveva messo il punto sui Mangiamorte e quindi, di conseguenza, anche su suo padre. Nonostante la presenza del capo Auror fosse ancora molto influente nel mondo magico era ancora convinto che il Signore Oscuro sarebbe tornato e che, una volta per tutte, i valori conservativi avrebbero trionfato su quelli che, in quel momento, credevano ancora che la convivenza tra maghi e babbani sarebbe stata una buona idea, non accorgendosi che chiaramente i babbani avrebbero attaccato, e l'avrebbero fatto molto presto. Non sapeva come muoversi, aveva letteralmente le mani legate perché utilizzare un'incantesimo davanti agli Auror non sarebbe stata una buona idea, né tantomeno provare a raggiungere gli altri Alfieri che chiaramente erano in una posizione migliore della sua, l'ingresso alla Sala Grande era bloccato dagli Auror quindi, chiaramente, non sarebbe stato possibile uscire senza dare nell'occhio. Allora decise di fare l'unica cosa possibile per non rischiare di essere scoperto e per avere la possibilità di muoversi liberamente nel castello: unirsi a Harry Potter accettando la sua richiesta di aiuto e fingere di essere uno di loro, non vedeva alternative. Si avvicinò quindi al gruppo di studenti che si era radunato intorno agli Auror, era pronto per capire cosa Potter volesse dargli come compito, e se possibile avrebbe sabotato totalmente tutto quel piano escogitato da ormai tantissimo tempo.
    Tom si unisce a Harry Potter e a tutti i ragazzi presenti
    • Il Narratore •
     
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    [Biblioteca]

    Vedere la sofferenza sul volto di Petyr faceva soffrire a sua volta anche Isabella, già provata dalla fatica per aver trascinato il Tassofrasso dietro all'enorme libreria di quercia. Lui era molto più grosso di lei ma, proprio come il mobile dietro il quale si stavano nascondendo, non sarebbe bastato a difenderla a lungo dagli Alfieri Rossi, che indisturbati continuavano a seminare caos e terrore. Prese un respiro profondo. Il silenzio di Petyr la spaventava, la faceva sentire vulnerabile e rendeva quella situazione ancor peggiore di quanto già non fosse. Il brio e l'ottimismo dell'amico sarebbero stati in grado di risollevare il morale di chiunque, e ad Isabella l'aiutavano a sentirsi più sicura di sé.

    Tirò un sospiro di sollievo quando finalmente parlò, consentendole di scacciar via l'ipotesi che fosse preda a qualche tipo di shock tanto profondo da causare una forma rara e grave di mutismo. Era possibile, poi? Nella mente di Isabella, ogni scenario negativo era possibile. Lo strinse forte a sé quando tornò a palesare il dolore che gli faceva contorcere il viso, e a lei le viscere tutte. Cercò di tenerlo al sicuro, e lei insieme a lui, ma sapeva che l'amico - anche in quello stato - aveva ragione. Non era sicuro lì. Quella libreria, per quanto alta e colma di tomi grossi come armi, non li avrebbe protetti a lungo andare. Annuì, concordando con lui nonostante il marasma che li circondava suggerisse che quello non era il momento ideale per intavolare una conversazione.

    Così cercò di sporgersi oltre al mobile di legno per capire se e quando sarebbe stato il momento giusto di filare via; un occhio che ancora controllava le condizioni del Tassofrasso e l'altro che assisteva al terribile scenario che riempiva la sua amata biblioteca, il suo posto sicuro e zona di comfort in un castello in cui si era sentita per gran parte del tempo sola. Non riuscì a distogliere lo sguardo dal caos che stava osservando di nascosto, come se si fosse bloccata ed i suoi muscoli si stessero rifiutando di muoversi. Ma mentre era pietrificata a guardare i fruscii di incantesimi che volavano di qua e di là, la sentì. Ci mise un po' a capire cosa fosse quella voce, e ancor di più a comprenderne il significato. Ma fu una boccata d'aria fresca, per certi versi. Grazie a quella scossa riuscì a voltarsi verso di Petyr, incastrando lo sguardo terrificato nel suo dolorante. « L'hai sentito? » domandò all'unisono con l'amico, annuendo subito dopo per conferma. Non erano pazzi, e l'idea di Petyr adesso era ancor di più una soluzione valida.

    Si fece coraggio e lo aiutò a poggiarsi a lei. Inutile mentire, il suo peso era difficile da sopportare per una come lei che non aveva mai fatto attività fisica in vita sua e che andava cadendo da tutte le parti a causa dell'innata goffaggine. Non poteva garantire che sarebbero arrivati in Sala Grande tutti interi, né poteva escludere che sarebbero inciampati sul primo gradino delle scalinate cadendo rovinosamente l'uno sopra all'altra. Ma avevano scelta? Tra le due morti preferiva decisamente quella meno dolorosa, e che non fosse fisicamente per mano di un Alfiere Rosso. « Andiamo. Indicami la strada. » suggerì infine, facendo ben attenzione al suo linguaggio del corpo per cercare di capire quanto e quando stesse troppo male per continuare a camminare. Ma, fino al allora, sarebbe stata lei la sua guida.

    niente alfiere, ma proviamo a cambiare cornice per andare dalla biblioteca alla sala grande!
     
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    [Sala Grande]

    In un attimo si ritrovò avvolta dal caos, la bacchetta in mano come fosse un riflesso involontario. Voleva confondersi tra la folla, non essere notata né da una né dall'altra parte dei duellanti, divenire un tutt'uno col marasma come se fosse uno dei fantasmi che abitavano il castello. Sarebbe stato bello combattere al fianco del Barone Sanguinario, agire indisturbata e puntare sull'effetto sorpresa per sconfiggere i suoi avversari. Eppure, era successo tutto molto il fretta, e anche ciò che avvenne dopo non fu da meno. Dovette distrarsi dal suo piano di amalgamarsi con la folla quando vide Harry Potter in carne ed ossa - e vivo e vegeto, al contrario di tutte le battute velenose che lei, Maude e Cursa si divertivano tanto a fare per ammazzare il tempo e la noia - apparire poco lontano da lei. La sua voce le diede una scossa, facendola tornare concentrata sulla realtà e su quello che era il suo obiettivo: confondersi.

    Assottigliò lo sguardo, già di suo sottile, sul Prescelto. Voleva capire cosa stesse succedendo, ritenendo surreale ognuna delle ipotesi che si erano palesate sotto al soffitto stellato della Sala Grande. Era ancora vivo, ed era lì a risolvere la situazione, con la spocchia tipica di un Grifondoro nato sotto al Sole del Leone. E lei con altrettanta spocchia avrebbe eseguito il suo ordine. Si avvicinò ad Aiden, un ragazzino di Grifondoro che ad occhio e croce sembrava essere poco più piccolo di Zelda, e nella confusione tentò di aiutarlo a togliersi di dosso la benda che si era palesata davanti ai suoi occhi. « Nasconditi. » consigliò in seguito, e le sue labbra dipinte ancora dal rossetto nero formarono un sorrisino che sparì in fretta come lei, che voltandosi tornò a mescolarsi tra la calca di studenti.

    « Aiuto! » gridò pure un paio di volte, unendosi al vociare che riempiva la Sala Grande in un momento di terrore come quello. Il Capo Auror, come si era presentato, avrebbe dovuto proteggerli. Dov'erano Maude e Cursa in un momento come quello? Un momento in cui il caos regnava sovrano sarebbe stato pane per i loro denti. Provò a cercarle nella folla, ma di loro non sembrava esserci neanche l'ombra. Trattenne una risata aspra quando si prese qualche secondo per osservare lo scenario. Poteva essere spaventoso, inutile negarlo, ma non per questo meno eccitante. Quasi... divertente. Se non altro, la routine quotidiana era stata indubbiamente spezzata.
     
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    Serpeverde
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    Passavano secondi che sembravano manciate intere di minuti, stretti nella morsa di un'insofferenza che solo in parte aveva a che fare con il dolore fisico; sentiva Christian pronunciare le formule di incantesimi che risuonavano ovattate e distanti, coscientemente percepiva benissimo la gravità della situazione, eppure a stento riusciva a muoversi. Mentre da terra ne stava cercando la figura, ebbe di nuovo la sensazione di essere folgorato non dall'illuminazione divina che auspicava - ma da altre fitte lancinanti, questa volta partivano dallo zigomo, scendevano lungo il lato del collo e bruciavano come se gli avessero appena appoggiato un marchio di fuoco sulla pelle; nessuno gli aveva mai lanciato contro un Exulcero prima di allora, nè qualsiasi altro genere di fatture in verità, e quell'anno gli Alfieri erano riusciti nell'intento di metterlo a dura prova sotto svariati punti di vista. Non avrebbe potuto evitare la fattura neanche volendolo - strinse ancora di più le dita, serrandole tra loro nello sforzo di non fare ciò che istintivamente chiunque farebbe, ovvero toccarsi proprio lì dove le ferite bruciavano terribilmente.

    Non capisco che cosa mi sta succedendo.

    Tentò di dire a Christian, che a quel punto gli era accanto e stava per aiutarlo a tirarsi su. I dolori lancinanti al resto del corpo stavano lentamente diminuendo di intensità, ed anche per questo riuscì a parlargli articolando una frase nel modo giusto e soprattutto portò le dita a stringersi attorno alla bacchetta, per quanto usarla in quelle condizioni non sarebbe stato affatto semplice: in quel frangente pure Gazza col gatto in braccio avrebbe mostrato riflessi migliori.

    E' scoppiato all'improvviso .. adesso sta andando meglio.

    Gli disse, mentre l'amico lo tirava letteralmente su da terra e si costrinse a passargli il braccio libero, quello che non impugnava la bacchetta, attorno al collo cercando di pesargli addosso il meno possibile. Con l'aiuto di Christian e con i dolori - per il momento - diminuiti ad un livello tollerabile, riusciva a muoversi un po' meglio seppur ancora con lentezza. Annuì alla sua indicazione di raggiungere la Sala Grande, non senza lo sconcerto di sentire la voce di Harry Potter che sembrava richiamare un'adunata proprio lì al Castello. Sparito da mesi, tante teorie, una più strampalata dell'altra, come del resto aveva letto sulle riviste di pettegolezzi di sua madre: e invece Harry Potter non era finito nel ghiaccio ibernato in attesa di essere risvegliato alla prossima minaccia globale, bensì li aspettava e forse sarebbe proprio stato il caso di raggiungerlo. Anche se ..

    C'è il Capo Auror, Chris. Il Capo Auror .. c'è qualcosa di grave.
    O di brutto.
    O di grosso.


    O tutte e tre. Lo guardò, preoccupato all'idea che quello fosse solo il primo di una lunga serie di atti ancora peggiori, del resto cosa poteva esserci questa volta in Sala Grande? Un branco di Troll? Ippogrifi a cui nessuno si è inchinato per mesi per dispetto? Chissà.

    Grazie.

    Aggiunse poi, mentre camminavano - o meglio mentre veniva trascinato - verso la Sala Grande.

    Non voglio neanche pensare a che cosa sarebbe potuto succedere se non ci fossi stato.

    Ed era particolarmente serio, nel rivolgergli quelle ultime parole. E' vero che quell'anno in particolare ne avevano affrontate di ogni, ma Maxwell non si era mai trovato così inerme e in difficoltà persino nel muoversi come quel giorno: senza Christian sarebbe rimasto totalmente alla mercè di qualsiasi Alfiere, e il solo pensiero lo angosciava al punto che la gratitudine nei confronti dell'amico cresceva ogni attimo di più.

    Gli Alfieri e i malesseri della vita non lo affliggono a questo post.
    Azione 1: spostamento Biblioteca > Sala Grande trascisupportato da Christian Carrington

    Post recupero: 1/5
    Malus aggiornati: Destrezza -4 | Fatica: -3 (post senza incantesimi) | Salute: -5
    Malus extra: per questo turno, Resistenza: -1

    Voti
    Difesa Contro le Arti Oscure: A (O in Incantesimi Difensivi precedenti, Acromantula, Protego)
    Erbologia: O
    Incantesimi: O (E in Everte Statim, Mobiliarbus, Lumos Solem, Alerte Ascenderai)
    Pozioni: T
    Storia della Magia: D
    Trasfigurazione: A
    Babbanologia: A
    Astronomia: A
    Cura delle Creature Magiche: E


    Parametri Magici
    Acume: 6
    Empatia: 8
    Percezione: 4
    Potenza: 5
    Tecnica: 3
    Volontà: 4

    Parametri Fisici
    Destrezza: 16 12
    Fatica: 7
    Resistenza: 10 9
    Salute: 70 65

    Parametri Sociali
    Dialettica: 2
    Popolarità: 5.5
    Stima Docenti: 6
    Punti Bontà: 1,5
    Punti Malvagità: //
     
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    Tassorosso
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    [Sala Grande]

    Il dolore iniziò a scemare, lentamente ma doverosamente, come era venuto se ne era andato, non lasciando spiegazioni o tracce sulla pelle pallida dell’irlandese. Il Tassorosso sentiva il pavimento freddo in petra sotto di lui, il suo cuore battere a mille a causa del precedente spavento, e la gola secca e arida per colpa delle precedenti urla di dolore. Cercò, in un primo momento di alzarsi in piedi, nonostante il tremito della gamba sinistra e della paura che il dolore tornasse per paralizzarlo di nuovo a terra. Riuscì dopo un paio di minuti ad alzarsi, e mentre gli piaceva aiutare le persone, non si azzardò ad allungare una mano verso il più grande memore della sua fobia. Come un perfetto Tassorosso, era uno dei primi a dare una mano a chiunque ne avesse bisogno, ma in quel momento era più che un po’ tentato di infilarsi sotto un tavolo, come successo quasi un mese prima e stare nascosto fino alla fine di quella strana e, iniziata in modo spaventoso, serata. Non fece in tempo a cercare di trovare una soluzione per aiutare il Rosenberg che una benda gli coprì gli occhi offuscandoli la vista e impedendogli di vedere, il panico che saliva a causa della vista mancate e si faceva strada nel suo cuore e nella sua mente, paralizzandolo. La respirazione si fece più veloce e con le mani tremanti cercò di strapparsi le bende dagli occhi, quando una mano sottile e femminile si allungò verso di lui, cercando di aiutarlo a strappare lontano dai suoi occhi la benda, ma l’irlandese soffrendo di afefobia si scansò, preoccupato dalla troppa vicinanza di quella che scoprì come una ragazza di Serpeverde, oltre che dell’aggravare l’attacco di panico scaturitosi a causa della cecità. Quando riuscì finalmente a liberarsi gli occhi, la ragazza era sparita, lasciandosi però dietro l’ultima parola a lui pronunciata, non le rispose trovando superfluo e quasi scontato il consiglio, al momento giusto e quando necessario sarebbe stato il primo ad andarsi a nascondersi, non era mica un Grifondoro, temerario e coraggioso.
    Un forte boato e l’improvvisa esplosione dal portone di accesso alla Sala Grande fecero accucciare il Tassorosso, che portandosi le braccia a coprirsi la testa cercò di proteggersi dai detriti, la conversazione e i colpi di scena successivi lo lasciarono imbambolato e con gli occhi spalancati dalla sorpresa, fu la voce roca dell’ex-Grifondoro a destarlo dal suo stato imbambolato.

    Nessun PNG Alfiere attacca Aiden (PG invece sìcensored)
    Lanci dadi : 1 - 2
    1. Azione 1: con l'utilizzo delle mani, si strappa dagli occhi la benda generata dall'Obscuro che gli è stato inflitto [+1 Destrezza - Recupero Malus]
    Piano di Studio
    Cura delle Creature Magiche
    1. Creature X: Glowbug, Horklump, Marmite, Puffola Pigmea, Vermicolo
    2. Altre Creature XX ed Esseri*: Bundimun, Fata, Gnomo, Lumaca Carnivora, Ghoul, Jobberknoll, Nani*, Lepricano*, Goblin*, Ninfe dei boschi*, Elfo domestico*, Orco*
    3. Asticello
    4. Augurey
    5. Cavallo Alato
    6. Mooncalf
    7. Clabbert
    8. Chizpurfle
    9. Diricawl
    10. Porlock
    O
    Difesa Contro le Arti Oscure
    1. Incantesimi difensivi precedenti* (Finite incantatem, Expelliarmus, Rictusempra, Liberacorpus, Arania Exumai, Fantasma, Revelio, Proteus)
    2. Acromantula
    3. Gytrash
    4. Poltergeist
    5. Skurge
    6. Homenum Revelio
    7. Molliccio
    8. Riddikulus
    9. Marciotto
    10. Protego
    S
    Divinazione
    1. I tarocchi: significato di ogni carta
    2. I simboli delle foglie
    3. Le linee delle mani
    4. Profezie, Presagi e Previsioni
    5. Simboli Astronomici
    6. Simboli onirici
    7. Gemme
    8. Simboli Runici
    9. Simboli Aritmantici
    10. Simboli Atmosferici
    O
    Erbologia
    1. Piante X
    2. Piante XX
    3. Arbusti Autofertilizzanti
    4. Bubotubero
    5. Bulbo Balzellante
    6. Cavolo Cinese Carnivoro
    7. Cespuglio Farfallino
    8. Geranio Zannuto
    9. Funghi Allucinogeni
    10. Mandragola
    A
    Incantesimi
    1. Everte Statim
    2. Mobiliarbus
    3. Lumos Solem
    4. Immobilus
    5. Obscuro
    6. Alerte Ascenderai
    7. Descendo
    8. Ferula
    9. Aguamenti
    10. Incendio
    S
    Pozioni
    1. Pozioni X (escluse Fatturanti ed extra)
    2. Pozioni XX (escluse Fatturanti ed extra)
    3. Pozione Ridente
    4. Pozione Fumogena
    5. Pozione della Resistenza
    6. Pozione della Fatica
    7. Essenza di Purvincolo
    8. Distillato del Silenzio
    9. Estratto di Baruffio
    10. Aguzzaingegno
    A
    Trasfigurazione
    1. Cucurbita
    2. Reparifarge
    3. Duro
    4. Vera Verto
    5. Ignis Algerus
    6. Engorgio
    7. Reducio
    8. Gommosus
    9. Transmuto Partialis
    10. Vocatus
    D
    Astronomia
    Conosce tutte le caratteristiche delle costellazioni, del Sole, della Luna e degli oggetti del profondo cielo
    A
    Babbanologia
    Conosce i luoghi più famosi del mondo babbano
    A
    Storia della Magia
    Conosce le principali vicende storiche del mondo magico degli anni mille
    T

    Parametri
    Parametri Magici
    AcumeEmpatiaPercezionePotenzaTecnicaVolontà
    4 28 66 44 25 33 1

    Parametri Fisici
    DestrezzaFaticaResistenzaSalute
    11 10121180

    Parametri Sociali
    DialetticaPopolaritàStima DocentiPunti BontàPunti Malvagità
    114////
     
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  8.  
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    [Sala Grande]



    I lineamenti del volto si irrigidirono come se qualcuno avesse appena finito di intagliare quel volto dalla pelle nivea nel marmo, ma non ne avesse ancora impresso l'illusione della vita; e così anche le nocche delle dita avvolte attorno alla bacchetta di frassino, ingiallite dalla forza poderosa che vi infliggeva lo sdegno, erano pregne della tensione che risaliva le vene del collo, e la spina dorsale, conferendo alla donna un'immobilità terrificante, per un'eternità frazionata in un pugno di secondi.
    Manifestando la sua presenza ai colleghi solo con uno sguardo silenzioso e fermo, mosse i primi passi in mezzo a corpi riversati a terra, in preda al dolore, alcuni di quelli già soccorsi dagli Auror; trascinava con sé la coda della veste che si allungava sul pavimento, mentre gli occhi divoravano distanze, con la smania di beccare i fautori di quella vergogna.
    Voltò il capo di lato, la coda dell'occhio lanciata alle sue spalle, la punta dell'orecchio lungo che fendeva le ciocche corvine, per scorgere due Serpeverde arrancare verso l'ingresso della sala, l'uno che sorreggeva l'altro, sul cui volto si potevano intravedere delle ustioni che vi stavano consumando la pelle. Il corpo seguì la linea dello sguardo e girò nella loro direzione, per incontrare i due ragazzi: di quello più sofferente ne sfiorò il mento con la punta delle dita, per dare un'occhiata più da vicino alla fattura che lo aveva colpito.

    Mettiti seduto.

    Pronunciò quelle parole con gli occhi ancora puntati alla ferita, e poi ritirò la mano, indicando il pavimento e il muro dove avrebbe potuto poggiare la schiena. Non le sembrava in grado di rimanere in piedi senza che questo ne peggiorasse la condizione, e non aveva intenzione di farlo camminare ancora alla ricerca di una sedia. Si voltò anche a guardare il compagno, aspettandosi che lo aiutasse a mettersi nella posizione che gli aveva appena intimato.
    Se avessero deciso di ascoltarla, si sarebbe inginocchiata accanto a lui, le dita a premere un lato del volto perché si girasse, così che le potesse mostrare quello danneggiato, con una delicatezza più di forma che materna, come anche l'inflessione della voce che non aveva fretta di ammorbidirsi.

    Aguamenti.

    Avrebbe puntato la bacchetta verso lo zigomo e sul collo, ripetendo l'incantesimo quante volte sarebbe stato necessario, e la sua mano avrebbe generato acqua fresca ma non gelida, per non causare danno termico: lo scopo era quello di alleviargli il dolore e impedire la formazione di piaghe, prima che qualcuno con più esperienza in Medimagia sarebbe accorso ad aiutarlo.

    Ne trarrai beneficio.

    La punta delle dita scivolò a piegargli il padiglione dell'orecchio, per controllare se si nascondessero ustioni, e sotto il colletto della camicia, dove rimase visto che le ferite arrivavano fino a quel punto, cosicché potesse facilitare la corsa dei rivoli dell'acqua. Gli occhi si posarono brevemente sui colori della sua divisa, che un tempo erano stati i suoi, ma nessuna espressione in volto poté rivelare che si fosse accorta di quel dettaglio, né che tipo di ricordi le avesse portato.

    Yves usa Aguamenti su Maxwell per alleviare il dolore delle ustioni e cercare di raffreddare la parte colpita. Taggo anche Christian.
     
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    31 Maggio 2023 - 1:40


    Un gufo reale beccava con insistenza contro la finestra ma nessuno, dall'interno, se n'era accorto. C'era solo un uomo, sprofondato in una poltrona rivestita in ciniglia abrasa qua e là dal tempo e dagli abbiocchi, con le braccia lungo i braccioli e la testa abbandonata da un lato. Il vecchio tavolo del salotto era cosparso di scampoli di pezza male impilati e bottoni da sarta; sul grande tappeto che copriva il pavimento della zona giorno, un cumulo di bamboline ammassate una sull'altra, le gambine penzoloni lungo la testa di quella subito sotto.
    Il gufo, spazientito, colpì il vetro con il dorso del becco con precisione chirurgica, proprio al centro, e lo frantumò sul colpo.

    Chi, cosa.

    Una lettera scivolò attraverso l'anta ormai vuota e si posò sui cocci di vetro. Il gufo stette a guardare l'uomo che, barcollando, inforcava un paio di occhiali e cauto si chinava a raccoglierla, poi girò sugli artigli, tubò indispettito nei suoi riguardi e volò via.

    CITAZIONE
    Mi devi un favore.

    M. R.


    j9HU8ff
    Fulbert Platt rilesse quel breve messaggio tre volte. Poi notò in basso a sinistra, sulla pergamena, una macchia. Non riusciva a metterla a fuoco, era ancora mezzo addormentato, ma spostò il foglio sotto la candela che illuminava la stanza e dal riflesso scarlatto intenso capì: era caduta una goccia di sangue. Sorrise soddisfatto e avvicinò l'angolo della lettera alla candela. Mentre rapidamente quella prendeva fuoco, Platt fissava le bambole sul tavolo. Erano in fila, una di fianco all'altra, ma avevano gli occhi rivolti verso il piano. Sulla schiena, in obliquo, c'era un ricamo particolare in tessuto nero: Bailey sulla prima, Kirkoven sulla seconda, poi Morgan, Scamander blu e Scamander giallo, Potter J., Wharton sulla settima, Fitzroy, Jones, Baxter, Rosemberg. E il mucchietto ancora intonso.
    Era incredibile quale potenziale oscuro avesse un gesto d'umanità come una donazione di sangue.

    Presente, Hogwarts, Ufficio della Preside


    L'ufficio di Minerva McGranitt si era trasformato in un'arena. Nello spazio angusto tra le librerie e le mobilie antiche, Platt, Larsson, la Preside ed Estia Garfield si sfidarono senza esclusione di colpi. Il pavimento era cosparso di cocci, fogli e schegge, e dalla finestra infranta da un Bombarda deviato dalla docente di Trasfigurazione fuoriuscivano sibili e bagliori violenti. Fulbert Platt e Magnus Larsson attaccavano per distruggere, Minerva McGranitt danzava con la bacchetta per difendere. Se stessa, Estia, la scuola e la sacralità di quel luogo. Se fossero riuscite a spingere i due uomini fuori di lì, avrebbe avuto forza per far saltare un corriodoio intero. Ma la pressione era intensa, e solo la stessa scrivania le separava da loro.

    Arrenditi, Minerva.

    Platt parlò alla Preside con tono esaltato. Si era preso una tregua, un solo istante, ma con la bacchetta sempre verso la donna.

    jDN2mxd
    Lo sai che non posso averti morta.
    Ma sono arrivato fin qui, sai anche che non mi fermerò a questo.


    Era ossessionato da lei e da cosa potesse sapere di lui. Ma la strega aveva meno considerazione di quanto avrebbe mai potuto credere, figurarsi accettare. Lo guardò con fare serio, abbandonandosi poi a un'espressione di scherno.

    gOZ8N2E
    Ho fermato trucchetti ben peggiori, Fulbert Platt.

    Platt invece rise di gusto: Minerva McGranitt, Estia Garfield e probabilmente nessun'altro nel raggio di chilometri sapeva quanto stavano rischiando grosso.

    C'è un esercito là fuori.
    E io ho in pugno i tuoi ragazzi: mi basta un gesto e cadranno come mosche.


    Non aveva finito di pronunciare l'ultima parola che un'eco poderosa, viaggiando tra la pietra delle mura, giunse fin lì.

    Qui è il Capo Auror Harry Potter che parla.
    Abbiamo bisogno di voi. Di tutti voi.



    yryf2T8
    E mentre Larsson e Platt impallidivano al suono di quella voce, arrestando per qualche istante i colpi di bacchetta, Minerva McGranitt si illuminò e puntò con più decisione la sua verso Platt. Il vento non gli girava a favore.

    Fossi in te fuggirei adesso.
    Potresti arrivare quasi al cancello.


    Platt ringhiò in preda alla collera e si scagliò contro la Preside con ancora più furia in corpo.

    Dicembre 2022, Ufficio del Docente di Difesa Contro le Arti Oscure


    3HGK3Xr
    La serratura scattò sotto lo sventolio della bacchetta di Draco Malfoy. Aveva il volto scavato, non aveva chiuso occhio nelle ultime due notti. Fuori nevicava da una settimana. Lasciò cadere il mantello su una sedia, appellò un bicchiere semivuoto e ne bevve il contenuto in un sol sorso, poi abbandonò la testa nel lavandino e sciacquò la faccia sotto l'acqua gelida. Quando si risollevò, nel riflesso dello specchio comunicante Harry Potter si guardò negli occhi: erano ancora scavati, anche dopo la fine della trasformazione. Prima o poi avrebbe sviluppato un'allergia alla Polisucco, data la mole massiccia con cui l'assumeva.
    A01CFAo

    Avvicinò un dito al vetro e lo sfiorò appena. Quando lo ritrasse, un alone opaco apparve in risposta, con un segno simile al centro, come un dito passato su una condensa umida.
    Harry passò allora tutto il palmo della mano e cancellò tutto. Sul vetro intonso, avvicinò di nuovo il polpastrello e cominciò a scrivere.

    CITAZIONE
    Hermione...

    Sono costretto a uccidere gli unicorni.

    Le acromantule vogliono solo quel sangue.

    Devo farlo o salta tutto.

    Hag-

    Una frase dopo l'altra, gli occhi di Harry si facevano più gonfi e arrossati, le labbra serrate, il colorito pallido. Cancellò l'ultima parola a metà e concluse con un'altra frase.

    CITAZIONE
    È l'unico modo.

    Il vetro si appannò ancora.

    CITAZIONE
    Bisogna scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile.

    Sono con te.

    Hagrid capirà.

    31 Dicembre 2022


    light-legacy-forbidden-forest
    Augustus Burker e Gaspard Gauthier e altri due uomini erano a una ventina di metri, in cerca delle cause della recente moria di unicorni. Si gelava, ma vagavano tra le nevi di Hogsmeade sulle tracce di qualcuno che non sapevano neppure quanto potesse essere vicino. Harry Potter, incappucciato tra i tronchi della foresta, aspettava in silenzio di poter dileguarsi senza lasciare traccia. La strada giusta era sempre la più impervia. I suoi colleghi a girare in tondo, a un passo da lui, e le sue mani sporche dell'inganno d'argento.

    Presente, Castello di Hogwarts


    La voce di Harry Potter echeggiò per tutto il castello, dando alla Preside un barlume di speranza e scatenando la paura fra le fila degli Alfieri: molti tentarono la fuga da Hogwarts, altri si tolsero le maschere in fretta e furia nel tentativo di mimetizzarsi fra gli studenti il prima possibile. Altri ancora, invece, rimasero al loro posto, ostinandosi a portare avanti gli ideali dell'Ordine anche davanti a chi aveva trovato il modo di mettere fine all'esistenza del Signore Oscuro in persona.
    Setoshi, confuso da un incantesimo furtivo, subì altresì il colpo infausto di una pietrificazione, trovandosi così accovacciato per terra senza possibilità di muoversi né di pensare correttamente.
    Gli Auror, intanto, avevano iniziato a raggiungere il castello: Nephele fu la prima a varcare le soglie di Hogwarts, recandosi in cima alla Torre di Astronomia. Provò subito ad individuare i colpevoli di quel caso, e quando la bacchetta puntò il suo obiettivo emersero le orme di due persone - Alfieri - , una delle quali fu colpita e atterrata dal telescopio direzionato da Eunjoo, mentre l'altra tentò la fuga lontano dall'Auror. Le figure nell'ombra, intanto, erano state abbastanza veloci da fuggire dall'attacco di Nephele e recarsi altrove, lontane da sguardi indiscreti.
    La Sala Grande, intanto, vedeva l'arrivo di diversi studenti e anche di abitanti nella zona che avevano visto il segnale di pericolo scagliato in precedenza da Setoshi: Eustace agì in fretta, salvando Celine dalla sorte che capitò invece a Jacob. Il Grifondoro venne soccorso niente meno che dal Vice capo Auror ed ex Ministro della Magia in persona, che prontamente evocò su di lui delle cure capaci di sanare completamente la maggior parte delle ferite. Jacob sarebbe rimasto affaticato e con qualche lesione ancora evidente, ma il peggio fortunatamente era passato.
    Anche Petyr, Isabella, Maxwell e Christian, infine, avevano fatto il loro ingresso in Sala Grande. Le ustioni del Serpeverde, inoltre, sembravano aver tratto beneficio dallo scorrere del tempo e dall'intervento di Yves Ehiwaz, sentendosi subito meglio.



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    Harry Potter stava parlando a tutta la scuola e, volenti o nolenti, chiunque sarebbe stato costretto ad ascoltarlo, anche chi avrebbe preferito trovarsi da tutt'altra parte o con indosso la maschera di un Alfiere.

    In giro per il castello si trovano diverse bambole di pezza incantate con una potente maledizione oscura: sono loro la causa dei dolori percepiti da diversi di voi.

    Con tono fiero e solenne, il Capo Auror informò tutti del pericolo contro cui stavano combattendo e che, se non fermato per tempo, avrebbe rischiato di danneggiare in maniera irreversibile i piccoli ospiti della maledizione oscura.
    Nel mentre, lanciò a Ron un'occhiata eloquente, indicando con un gesto della mano il suo polso. L'amico annuì prontamente, liberando il suo bracciale di metallo dalla morsa del tessuto per poi lasciargli sopra un'incisione mediante l'uso di Scripta Manent: "Rosso. Hogwarts".
    Quello era un messaggio cifrato che soltanto gli Auror avrebbero ricevuto e potuto comprendere, poiché in possesso dello stesso bracciale incantato tramite Proteus, così che ogni modifica apportata all'uno sarebbe arrivata anche a quello di tutti gli altri connessi dalla stessa magia. Ron lanciò quindi Glacius sul metallo, di modo da attirare le attenzioni dei colleghi sul messaggio.

    Aiutateci a trovarle: per salvare i vostri compagni, dobbiamo distruggerle.
    E fate attenzione ai docenti e ai prefetti, perché non sono in loro.


    Harry Potter, nascosto nei panni di Draco Malfoy da ormai un anno, aveva dovuto sopportare molto, mettersi a rischio e compiere azioni illegali e al di fuori della sua morale: persino sapere e accettare di dover vedere i suoi vecchi docenti andare via, accontentandosi di intervenire quanto bastava per impedirne la morte anziché il dolore o l'allontanamento.

    Alfieri Rossi, adesso è a voi che mi rivolgo: non è troppo tardi.
    Potete ancora fare la scelta giusta.
    La differenza.


    Avrebbe potuto impedire che Platt arrivasse fino a quel punto, che prendesse di mira tutti gli insegnanti e mettesse in pericolo le vite di molti studenti, compresi i suoi figli. Certo. Ma per una ragione, per quanto sofferta.
    La sua voce divenne improvvisamente più roca e scura, stringendo con forza la bacchetta fra le nocche.

    Auror, sparpagliatevi.

    Un ultimo avviso, poi la voce sarebbe tornata a farsi normale, pronto a cercare fra gli spiragli di quel castello bambole, alfieri e ogni cosa avrebbe potuto fare per aiutare gli studenti e, in piccola parte, redimersi.

    Scadenza indicativa: nessuna scadenza (ma la quest chiuderà comunque entro l'inizio di Agosto)
    Perché nessuna scadenza? Perché la sua chiusura e l'andazzo dipendono esclusivamente dalle vostre azioni.
    Il vostro scopo è quello di trovare le bambole nascoste per il castello e consegnarle agli Auror, oppure impedire ai compagni e agli auror di mettervi le mani sopra (PG Alfieri).

    Trovare le bambole
    Le cornici disponibili sono le seguenti:
    Aula di DCAO
    Aula di Divinazione
    Ufficio di Gazza
    Capanna di Hagrid
    Aula di Incantesimi
    Infermeria
    Aula di Pozioni
    Bagno dei Prefetti: in questo caso il PG deve interpellare uno dei quadri per ricevere la parola d'ordine, prima di entrarvi. Dopo di che, guadagnerà la fiducia del quadro e potrà entrarci anche altre volte in futuro (morte permettendo).
    Reparto Proibito: in questo caso non verrete puniti poiché prefetti e docenti sono tutti KO. Potete anche utilizzare una delle vostre azioni per afferrare qualche libro proibito, a vostro rischio e pericolo.
    Serra n°6
    Sotterranei
    Aula di Trasfigurazione

    In ognuna di esse trovate dei bollini colorati, che corrispondono a degli “ostacoli”, a dei “premi” oppure ad una delle bambole. Non sapete quante sono, né dove si trovano con esattezza, né se e in che modo sono protette: potenzialmente, ogni bollino può rappresentare una cornice di gioco masterata per motivi differenti.
    Ad ogni vostro post avete a disposizione 3 azioni. Cambiare cornice equivale ad un'azione, così come “aprire un bollino”, ossia avvicinarsi al punto indicato dalla mappa.

    Trovarsi in Sala Grande e andare nell'Aula di Incantesimi equivale a 1/3 azioni. Avvicinarsi poi nei pressi della cattedra, punto contrassegnato da un bollino giallo, equivale ad un'altra azione.


    In più:
    • I PG sofferenti lanciano 1d3 e se pescano 3 vengono colpiti dai dolori, che gli impediscono l'evocazione di magia e riducono la loro destrezza del 50%. Possono comunque cambiare cornice e provare a aprire bollini, sapendo però che potrebbero trovarsi in pericolo e doloranti allo stesso tempo.
    • I PG Alfieri possono mischiarsi alla folla, provare ad agire nell'anonimato (sezione segreta), attaccare compagni, scovare le bambole prima di loro per nasconderle o persino attaccare i PNG Auror: la scelta e vostra, senza dimenticare però che le conseguenze per i vostri PG nel caso in cui vengano scoperti possono essere gravi (sospensione, espulsione o persino carcere, attaccando i PNG).
    • E' possibile muovere uno dei PNG Auror messi a disposizione perché vengano alla ricerca con voi, ossia Harry, Ron, Seamus, Kingsley, Recluta 1 e Recluta 2.
    Uniche regole: non è possibile muovere un PNG che è già mosso da altri, a meno che il PG non lo “lasci andare”; non è possibile che gli Auror vengano mossi da PG Alfieri, al fine di evitare conflitti di interesse; I PNG Auror possono aprire bollini, cambiare stanza insieme a voi, proteggervi, in sostanza farvi da spalla ma non attaccarsi fra di loro o uccidersi. Essi sanno inoltre come distruggere le bambole una volta trovate.
    • PG Nati Babbani, Mezzosangue o traditori del proprio sangue lanciano 1d10 e vengono attaccati da un alfiere se 10. Le regole su chi attacca e con quale incantesimo sono le stesse dello spoiler precedente.
    • PG Auror, chiamati all'appello da Harry Potter in persona, possono ora unirsi alla quest affermando di avere udito le regole. Gli Adulti che abitano nelle vicinanze, invece, non possono più unirsi.

    Il Narratore interverrà ogni giorno per destinizzare prontamente qualsiasi vostra azione e/o bollino aperto: il destino dei PG sofferenti dipende unicamente da voi!

    Malus attuali
    Jacob:
    Malus di 16 Salute, 3 Fatica, 3 Destrezza e 3 Resistenza fino a guarigione ONGame Malus di 5 Fatica e 5 Salute fino alla fine della role

    Aiden:
    • -1 Destrezza per via di Obscuro, che sparisce autoconclusivamente entro due tuoi post o al prossimo autoconclusivamente al costo di un'azione.


    Celine:
    • Pozione Singhiozzante: non puoi pronunciare correttamente le formule degli incantesimi per i prossimi tuoi 3 post. Hai inoltre un malus di -3 Fatica per lo stesso lasso di tempo.

    Christian:
    • -1,5 Fatica (1 Captio; 1,5 Protego Horribilis -1 no incantesimi)

    Maxwell:
    • Exulcero: -5 Salute e -1 Resistenza per il prossimo post ti rimangono fisicamente i segni delle ulcere sul volto ma ti sei ripreso!

    Eunjoo:
    • Confundus: -3 Acume, Percezione, Volontà e Destrezza per i prossimi 3 post
    • Puoi provare a renderti conto di essere sotto Confundus e a liberarti secondo quanto stabilito nelle specifiche. Ognuna di esse costa un'azione.
    • Everte Statim: -2 Destrezza per 2 post
    • -2 Fatica (2 Evocatio; 0 Wingardium Leviosa)

    Setoshi:
    • Confundus: 4 Acume, Percezione, Volontà e Destrezza per i prossimi 3 2 post
    • Puoi provare a liberarti secondo quanto stabilito nelle specifiche. Ognuna di esse costa un'azione.
    • Sei stato colpito da Petrificus Totalum: resterai immobile (ma cosciente) per i prossimi 5 tuoi post, a meno che qualcuno non ti liberi prima con Finite Incantatem Autoconclusivo (al costo di un'azione)

    Nephele:
    • - 1,5 Fatica (1,5 Homenum Revelio)


    Grifondoro Tassorosso Corvonero Serpeverde Acumen Animus Ars Numen Sensus Voluntas Intracciabile


    Edited by Il Narratore • - 21/7/2023, 17:49
     
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    Grifondoro
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    [Torre di Astronomia]



    Pur dalla posizione in cui si trovava, ancora semi riversa a terra, il rumore del telescopio che si sfracellava su qualcuno era stato inequivocabile, ed Eunjoo lasciò andare un grido trionfante, immediatamente fermando la sua traversata faticosa verso l'Auror e Setoshi, e cercando finalmente di mettersi in piedi, le ginocchia che ancora le tremavano.
    Si girò raggiante verso di loro, aspettandosi in risposta la stessa reazione gioiosa, ma invece il corpo pietrificato del compagno giapponese fu tutto ciò che riuscì a vedere, e tutto l'entusiasmo che aveva appena provato si ruppe in mille pezzi. La rabbia rinnovata le salì su per le viscere, e se ancora sbatteva gli occhi con forza cercando di scacciare quello che aveva ormai capito essere un Confundus, i piedi le si mossero da soli, e marciò in direzione dell'Alfiere con una veemenza che si trasformò in corsa in brevissimo tempo.
    La suola delle scarpe si piantò con violenza sul palmo della mano che presumibilmente aveva lanciato quegli incantesimi crudeli, con l'unico scopo di farlo gridare di dolore e impedirgli facilmente di recuperare la bacchetta, che non riusciva comunque a vedere: poi si gettò addosso con tutto il suo peso, bloccandogli i fianchi con le gambe e costringendolo a tenere il mento alto mentre premeva le dita sul collo, senza stringere in una morsa soffocante.
    La mano che reggeva la bacchetta strappò via la maschera per rivelare il volto di una studentessa brufolosa dai capelli ricci gonfi e il naso a patata.

    Lo sapevo che eri bella come una pustola.

    Il tono di voce sprezzante, puntò subito la bacchetta al suo collo, premendo la punta dove la pelle era più sensibile, e rimanendo a cavalcioni sopra di lei avvicinò pericolosamente il viso, mentre le urlava in faccia senza ritegno, strattonandola con forza perché le desse subito delle risposte.

    Dove sono le bambole? Quante sono? Parla, Pustola, perché o mi dai tutte le informazioni che hai ora, o me le darai tra cinque minuti MA SENZA DENTI.

    Non c'era alcun dubbio che le avrebbe fatto pentire di essere salita sulla Torre di Astronomia quella sera, di averli attaccati, e per estensione di essere uscita dalla pancia della madre un mucchio di anni prima, dalla quale avrebbe fatto bene a tornare gattonando.

    SPOILER (click to view)
    Eunjoo di nuovo non viene attaccata dagli Alfieri.

    Azione 1: Eunjoo si accorge di essere vittima di Confundus (ancora non riesce a liberarsene).
    Azione 2: Chiede informazioni al PNG Alfiere riguardo le bambole.

    Taggo Il Narratore • perché muova il PNG.

    Voti
    Astronomia: (A)
    Babbanologia: (S)
    Difesa Contro le Arti Oscure: (O)
    Aritmanzia: (T)
    Erbologia: (D)
    Incantesimi: (A)
    Pozioni: (A)
    Rune Antiche: (A)
    Storia della Magia: (D)
    Trasfigurazione: (O)

    Parametri Magici
    Acume: 7 5 (-3 Malus Confundus per i prossimi tre due post)
    Empatia: 3 1
    Percezione: 4 2 (-3 Malus Confundus)
    Potenza: 8 6
    Tecnica: 4 2
    Volontà: 4 2 (-3 Malus Confundus)

    Parametri Fisici
    Destrezza: 11 (-3 Malus Confundus + -2 Everte Statim subito per due un post)
    Fatica: 14 (-2 Evocatio lanciato; 0 Wingardium Leviosa; nessun incantesimo lanciato in questo post)
    Resistenza: 14
    Salute: 55

    Parametri Sociali
    Dialettica: 2
    Popolarità: 6
    Stima Docenti: 7
     
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    Quella situazione era un grande casino. Bambole vudù, Pozioni Polisucco: Christian non aveva la rapidità di metabolizzare un'informazione che ne stava già piovendo un'altra. Ma in quel momento non aveva il tempo di chiedersi come o perchè.

    Stai meglio?

    Quello in quel momento era tutto quello che gli interessava sapere, anche se a vederlo doveva ammettere che sembrava decisamente meglio. Le bruciature erano migliorate, così come il suo colore.
    Informati di tutto quello che era successo e liberi di andare, Christian si rivolse all'amico: non aveva intenzione di rimanere con le mani in mano, non quando Maxwell e Celine erano costretti a dolori tanto improvvisi quanto lancinanti. Rivolse un'occhiata alla ragazza, prima di parlare, così da verificare che stesse bene.

    Io vado a cercare il tuo pupazzo. - Rimase fermo, era chiaro avesse lasciato in sospeso qualcosa che era troppo timido per dire. Si sentiva egoista. - So che qui sei più protetto, ma insomma se volessi venire con me... prometto che farò il possibile per aiutarti, adesso che sappiamo perché non stavi bene.

    Maxwell accettò di seguirlo e i due uscirono dalla Sala Grande, fianco contro fianco.
    Cercando un luogo dove infilarsi, Christian passò di fronte al Bagno dei Prefetti. Quello sarebbe stato un luogo perfetto dove nascondere un pupazzo, ché solo dieci studenti avevano il potere di entrarci e alcuni di loro al momento stavano gemendo dal dolore in altre zone del Castello. Ma non ci pensò nemmeno di fermarsi lì: per lui quel posto significava molto più di quanto fosse in grado di dire, e se ci doveva entrare non voleva farlo senza avere la parola d'ordine e la fiducia della Scuola, altrimenti gli sarebbe sembrato quasi, per estremizzare, un gesto profano; o come Prefetto o niente, insomma.
    Continuò a muoversi agile tra i corridoi, finché non si ritrovò davanti alla Biblioteca. Ci pensò qualche momento, ma non gli servì tanto per convincersi: non c'era luogo in tutto il Castello, probabilmente, che lui conoscesse meglio di quello, tanto era il tempo che ci trascorreva. Oltrepassò rapidamente la soglia, facendo cenno a Maxwell di seguirlo e accertandosi con un'occhiata che stesse bene: la sua bambolina era ancora in giro, quindi presto, forse, qualcuno avrebbe nuovamente preso a giocarci.
    Una volta dentro si rese conto che, invece della Biblioteca, c'era un luogo decisamente più appetibile come nascondiglio, un posto che su di lui aveva sempre esercitato tanto fascino ma in cui non aveva mai avuto il coraggio di andare per evitare di perdere punti o stima dei docenti: il Reparto Proibito. Rivolse un'occhiata eloquente a Maxwell, poi prese a camminare verso l'entrata di quella zona completamente immersa nel mistero. Ne superò le barriere, respirando a pieni polmoni l'inebriante senso di libertà, potere e conoscenza che solo trovarsi lì si ritrovò a provare.

    Se ci separiamo faremo prima. Qualunque cosa succeda, tu urla più forte che puoi, io non sarò che a qualche scaffale di distanza.

    Gli sorrise gentilmente prima di voltare le spalle e proseguire lungo il corridoio, sperando di aver reso il più chiara possibile l'idea: qualunque cosa potesse succedere all'amico, lui sarebbe stato al suo fianco.
    Giurò a sé stesso che non avrebbe peccato di avidità, che non avrebbe allungato le mani verso questo o quel tomo; era lì per una ragione, punto e fine della storia. Sapeva perfettamente di avere abbastanza autocontrollo per mantenere quel giuramento, così come sapeva di non volerlo mantenere davvero.
    Cominciò a ispezionare gli scaffali, cercando quel dannatissimo pupazzetto.

    Christian va nel Reparto Proibito con Maxwell e si avvicina al pallino giallo.
     
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    Eunjoo, rivelandosi molto determinata e decisamente arrabbiata, fermò l'Alfiere incappucciato prima che andasse via, arrestandola sul pavimento con una mossa degna dei migliori atleti di karate babbano.
    La ragazza, tuttavia, iniziò a ridere con fare isterico, se per paura o per reale divertimento non era dato saperlo. Ma non riusciva a muoversi né a svincolarsi dalla presa della Gridondoro.
    Questo però non significava che le avrebbe dato le risposte che cercava, non così facilmente.

    Sono dieci! O forse dodici?
    No aspetta... credo trenta...


    Continuò a ridere, fissando la studentessa con occhi di sfida.

    Non immaginavo che sapessi dil e così bene tutte queste elle, Mandalina!

    Qualche piano più in basso, Christian e Maxwell iniziarono la ricerca delle bambole a partire dal Reparto Proibito, solitamente inaccessibile agli studenti senza consenso scritto da parte di un docente.
    Avvicinandosi ad uno degli scaffali, il Carrington avrebbe potuto notare un libro fuori posto con delle pergamene piegate a forma di ragno. Aprendole, avrebbe letto la formula e il metodo per evocare una delle maledizioni oscure più potenti, Maledictio.



    Eunjoo Choe ha immobilizzato il PNG e non andrà via, tuttavia, se vuole, dovrà riuscire a tirarle fuori le parole di bocca: ad ogni tentativo otterrai +2 Esiti Positivi.
    Al momento il vostro punteggio – somma di dialettica e volontà - è di 5 (PNG) vs 4 (PNG).

    Complimenti, Christian Carrington, hai trovato una Conoscenza Oscura avanzata! Per impararla dovrai eseguire la procedura qui descritta in questo momento o in seguito. Se deciderai di impararlo in seguito, al momento vedrai aggiunta la conoscenza teorica dell'incantesimo in scheda, che dunque non dovrai comprare o ottenere in altri modi poiché è già tua.
    Se dovesse invece scegliere di rinunciare alla conoscenza, otterrai +2 Bontà.


    Edited by Lulu Sparks - 21/7/2023, 17:37
     
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    La voce di Harry Potter era diventata come una bussola per il giovane Kirkoven, quasi si muovesse trascinandosi fino alla sala grande con l'aiuto di Isabella Bradshaw per poterlo vedere in carne e ossa, per farne una ragione di estrema importanza. E per molti versi fu effettivamente ripagato lo sforzo, ché vennero fuori le spiegazioni, gli aiuti, i nuovi piani.
    C'era una ragione per cui si sentiva tremendamente male, c'era una ragione per cui non sapeva spiegarsi cosa fosse quella sensazione né da dove provenisse, c'era una ragione per cui nulla poteva fare per contrastarla. C'era una ragione per cui si trovava pressoché impossibilitato ad usare la magia. Tutta la colpa era da attribuire alle Arti Oscure, che a un primo impatto non parve essere così tanto una sorpresa per Petyr, non dopo tutto quello che aveva vissuto tempo fa, sempre in quella Sala Grande. Erano volate fatture, maledizioni e chissà cos'altro, che c'era ben poco di cui stupirsi. Si stupì piuttosto del fatto che per quell'occasione l'Ordine degli Alfieri Rossi fosse arrivato tanto in alto, puntando su uno strumento decisamente orribile e peraltro reso possibile solo grazie a lui, volente o nolente. Ecco perché sembravano venir colpiti solo specifiche persone.

    « Questi schifosi bastardi... » mormorò in direzione della Corvonero, ringraziandola ancora una volta con un sorriso più che accennato sul volto. Si chiese cosa sarebbe successo se quel giorno fosse andato da solo in Biblioteca, probabilmente ci sarebbe stato spazio soltanto per i peggiori scenari immaginabili, come lasciato lì, nell'angolo, a soffrire ancora e ancora finché la sua bambola non veniva trovata e distrutta. Fu questa ragione che lo spinse a tornare in piedi, abbandonando la comoda e sicura panchina della tavolata Tassofrasso, mentre la mano dominante frugava all'interno della toga e tirava fuori la bacchetta di cedro, quasi fosse pronto a perlustrare tutto il Castello pur di trovare la bambola e gettarla in pasto alle lingue di fuoco il più presto possibile. « Vuoi ancora venire con me? E proviamo... » e lanciò un'occhiata al signor Harry Potter, come un invito a coinvolgerlo in quella ricerca e renderlo palese alla Corvonero perché capisse. Prima smetteva di soffrire in preda a un dolore così sbagliato, prima veniva liberato dal giogo della maledizione, prima poteva aiutare con le sue conoscenze in quanto studente del sesto anno.

    Nel mentre, trasse un profondo respiro attendendo il cenno esplicativo di Isabella prima di andare da Harry Potter e cercare di convincerlo a far parte di quella ricerca.

    [ Aula di Trasfigurazione ]

    « Homenum Revelio. »

    Proferì con tono solenne il capo auror Potter, muovendo la bacchetta da destra a sinistra come a scandagliare meglio l'aula, partendo dall'ingresso con il portone aperto e arrivando fino alla cattedra. Petyr sostava al fianco destro dell'adulto, la bacchetta alla mano per prepararsi a ogni eventualità da non trascurare. Questo a maggior ragione per lui, ben determinato a fargliela pagare all'Ordine per essersi approfittato della sua buona volontà quella volta della donazione. Pensò infatti che forse sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbe concesso a qualcosa di simile, non voleva vederlo più succedere un'altra volta, che fosse per una pozione o altro. Alla peggio, quando a rimetterci era la sua salute, forse l'avrebbe acconsentito solo sotto stretta osservazione.

    Post Recupero Malus (-1,5 Fatica): 3/5

    Riassunto:
    - Petyr non soffre né viene attaccato da un Alfiere NPG;
    - Petyr e Harry Potter vanno nell'aula di Trasfigurazione, spendendo a testa un'azione su 3 per il cambio cornice;
    - Harry Potter spende la seconda azione con Homenum Revelio per controllare meglio la situazione dell'aula;
    - Nessun bollino viene toccato per il momento;

    Petyr (1/3), Harry Potter (2/3)


    Voti
    Eccezionale: Babbanologia
    Oltre ogni previsione: Difesa Contro le Arti Oscure, Trasfigurazione, Incantesimi
    Accettabile: Erbologia, Pozioni, Divinazione, Aritmanzia
    Scadente: //
    Desolante: Storia della Magia
    Troll: Astronomia

    Parametri Magici
    Acume: 10
    Empatia: 5
    Percezione: 6
    Potenza: 10
    Tecnica: 4
    Volontà: 10

    Parametri Fisici
    Destrezza: 13
    Fatica: 12 10,5
    Resistenza: 13
    Salute: 60

    Parametri Sociali
    Dialettica: 1
    Popolarità: 5
    Stima Docenti: 7,5
    Punti Bontà: 0,5
    Punti Malvagità: //


    Edited by Petyr H. Kirkoven - 23/7/2023, 12:54
     
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    La sete di conoscenza di Christian era insaziabile, e si comportava come un demone tentatore, una ninfa dal fascino irresistibile. Non c'era raziocinio o logica, soltanto uno smodato interesse ad apprendere quante più cose riusciva. Odisseo era morto per la medesima ragione, condannato poi a un'eterna sofferenza intrappolato in lingue di fuoco, sul fondo dell'inferno. E se a Christian spettava già tale destino, allora avrebbe approfittato di tutto il tempo che gli rimaneva per macchiarsi quanto più poteva di quel peccato. Non per niente lo slogan del suo club, Minerva, era "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".
    Quando, camminando per gli scaffali, si era ritrovato davanti a quel particolare libro fuori posto, qualcosa dentro di lui era scattato. Tentò di distogliere lo sguardo, pensare a qualcosa che non fosse quella copertina scura, ma semplicemente non ci riusciva; le mani gli prudevano, la bacchetta sembrava urlare, desiderosa di accrescere il proprio potere, e lo stesso faceva lui, che osservava con gola quella rilegatura polverosa e quella forma animalesca delle pagine.
    Quando finalmente tolse ogni inibizione e si promise di non voler fare altro che dare una rapida sbirciatina, il ragazzo afferrò il libro con velocità, allo stesso tempo impaziente di leggere e pauroso di venire scoperto. E non appena aprì il manuale, il ragno si distese, mostrando la formula di un incantesimo che non aveva mai sentito prima; ed era un incantesimo di Magia Nera, su quello non c'era alcun dubbio, ché il nome era piuttosto evocativo.
    Molti lo avevano messo in guardia sulla pericolosità di quella branca magica. Era un buco nero, un tunnel senza uscita, dicevano, eppure adesso, messo nero su bianco su quella pagina, quell'incantesimo non sembrava che semplice e comune magia, una qualsiasi. Christian non si voleva invischiare con quel tipo di incanti, ma voleva conoscerne lo stesso quanto più poteva, anche se nella pratica non credeva ne avrebbe mai fatto alcun uso. Era un'occasione troppo ghiotta per poter essere rifiutata.
    Senza pensarci oltre prese la bacchetta, studiò il movimento e con un rapido gesto mirò ad una candela.

    Maledictio

    Una piccola scintilla uscì dalla bacchetta e una sensazione di formicolio pizzicò il palmo di Christian. Ci era riuscito? Pareva di sì, ma non ne poteva avere alcuna dimostrazione, ché non era così sciocco da testare su sé stesso gli effetti di un incantesimo oscuro.
    Prima di essere visto da chiunque - Maxwell compreso, ché ne temeva il giudizio - il Carrington strappò la pagina di quel libro e la piegò, riponendola con cura nella tasca della sua giacca.
    Quella non era stata però che una parentesi: aveva un compito da portare a termine, non poteva permettersi di perdere così tanto tempo. Se lo ripeteva ancora e ancora, ma era certo che, messo di fronte ad un'altra tentazione, non avrebbe saputo dire di no. Si mosse, quindi, cercando uno di quei dannati pupazzetti.

    Christian ha appreso l'incantesimo X. Adesso si dirige verso il pallino blu.
     
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    Aula di Trasfigurazione


    Harry Potter, probabilmente il mago più abile dell'ultimo secolo, non ebbe fatica ad evocare correttamente l'incantesimo Homenum Revelio.
    La zona da lui puntata illuminò d'oro i contorni di tre figure appollaiate dall'altra parte del muro, nella stanza affianco. Sorprendentemente, anche l'interno di uno strano baule lì poggiato aveva ricevuto la stessa luminosità, dando però forma a qualcosa che aveva le dimensioni di una lucciola anziché di un Homenum.
    Il Capo Auror si voltò verso i due ragazzi invitandoli a fare silenzio e a procedere con cautela attraverso un gesto eloquente della mano.

    Non siamo soli.

    Annunciò con il labiale, avvicinandosi lentamente verso le tre figure ancora illuminate d'oro.

    Petyr H. Kirkoven e Isabella Bradshaw, adesso sapete che lì dentro non siete soli. Scegliete voi come agire e come far agire Harry in persona!

    Dadi da qui: x


    Reparto Proibito


    I Tassorosso sono così rumorosi...

    In uno spazio lettura riservato ai pochi studenti che avevano la possibilità di accedere a quel reparto, Christian avrebbe scorto alcune figure piuttosto riconoscibili: Victoria Cromwell, la bibliotecaria di Hogwarts, in compagnia di Dylan Strauss e di tre Alfieri in piedi attorno a loro. La donna aveva in mano una bambola di pezza e sembrava indecisa se ferirla o meno, o meglio, dove.

    Dove vuoi che ti faccia male, caro Kirkoven?
    Qui... oppure qui?


    Hey!
    Io sono un Tassorosso!


    ...Appunto.

    Nessuno di loro, al momento, sembrava essersi accorto della presenza di Christian nelle vicinanze: sarebbe spettato a lui scegliere se e come agire, potendo sfruttare a suo vantaggio l'effetto sorpresa.

    Edited by Il Narratore • - 21/7/2023, 18:54
     
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