Ordine del giorno: la situazione dei Centauri in Inghilterra
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  • Proposta A: creazione di una commissione interna al Wizengamot composta da non meno di numero cinque centauri allo scopo di ricercare soluzioni comuni alle emergenze e stilare protocolli aggiornati per la convivenza
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  • Proposta B: istituzione di riserve di centauri dai confini rafforzati e indicati sul territorio sotto opportuna sorveglianza ministeriale al fine di ottenere un controllo stringente e una gestione diretta delle problematiche
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Seduta Straordinaria - Convocazione n°7722

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    Seduta Straordinaria - Convocazione n°7722

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    Il 7 Luglio 2022 aveva segnato un momento storico per maghi, streghe e babbani: il Felix-Gate, nome giornalistico per il momento in cui era caduto lo Statuto Internazionale di Segretezza, aveva causato incertezze, paure, conflitti ideologici e, in certi casi, anche la vera guerra.
    Anche il Wizengamot era stato inevitabilmente coinvolto nel cambiamento, con l'avvicendarsi di esigenze inedite da soddisfare persino per un sistema che resisteva da secoli.
    Non esistevano più conservatori o progressisti, padroni di ideologie schiacciate sotto il peso dello Statuto di Segretezza infranto: nessuno o quasi parlava più dell'importanza del sangue puro o dell'egemonia dei maghi sui babbani. Ciò che importava adesso era non perire sotto la rivelazione della propria esistenza e trovare o meno il modo di ricostruire ciò che era stato spezzato, in una situazione di costante emergenza che lasciava poco spazio ad altro.
    “Segretisti” e “Cadutisti”, così come avevano cominciato a chiamarsi fra di loro gli Onorevoli del Wizengamot e senza nessun reale schieramento politico, erano ormai soliti riunirsi per discutere di problematiche inerenti allo Statuto di Non Troppa Segretezza e soltanto raramente di altre circostanze magiche, com'era invece il caso di quel giorno.
    Percival Weasley, lo Stregone Capo del Wizengamot, entrò in un'aula gremita e, con voce seria, diede inizio alla Seduta Straordinaria.

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    Dichiaro ufficialmente aperti i lavori del Wizengamot, come da convocazione ministeriale, seduta straordinaria numero sette sette due due.
    Ordine del giorno: discussione intorno alla popolazione di centauri e ai suoi rapporti con la comunità delle streghe e dei maghi.


    La missione che aveva visto Numen e Animus collaborare per scoprire la causa della moria di unicorni non era andata a buon fine: dei bracconieri erano stati arrestati ma, sotto interrogatori e in certi casi anche l'uso di legilimanzia e pozioni, avevano giurato di non essere loro la causa della morte delle candide creature magiche.

    I recenti avvenimenti nei pressi del villaggio di Hogsmeade hanno visto l'opinione pubblica concentrata sulla tematica della complessa convivenza tra centauri e popolazione umana nelle zone di confine con i territori occupati dai primi.

    Eppure, con la loro irruenza i centauri avevano rischiato di mettere in pericolo la vicina comunità di Hogsmeade e i civili coinvolti nello scontro, divenendo a loro volta un pericolo per il labile Statuto di Non Troppa Segretezza.

    Ai sensi dell'ordinamento del Ministero della Magia e dei poteri concessi al Ministro della Magia, il suo consiglio esprime le seguenti proposte.

    I Direttori ministeriali avevano concordato insieme delle manovre d'azione che potessero contenere in un modo o nell'altro l'irruenza dei centauri, soprattutto in un periodo storico delicato come quello che tutti loro stavano vivendo.

    Proposta A: vista la difficoltà comunicativa unilaterale da parte del Ministero della Magia, vista la natura di piena coscienza dei Centauri, vista la situazione contingente, il Ministro propone l'istituzione di una commissione interna al Wizengamot speciale composta da non meno di numero cinque centauri allo scopo di ricercare soluzioni comuni alle emergenze e stilare protocolli aggiornati per una convivenza più pacifica e rassicurante.

    Lo Stregone Capo concesse all'aula qualche secondo di silenzio per capire a fondo il significato di quella prima proposta. Dopo di che, continuò nella lettura introducendo la seconda.

    Proposta B: vista la classificazione ministeriale dei centauri ex Ministro Stump Grogan, 1811, vista la situazione contingente, il Ministro propone l'istituzione di riserve di centauri dai confini rafforzati e indicati sul territorio, come già previsto per specie pericolose e/o a rischio, sotto opportuna sorveglianza ministeriale al fine di eliminare ogni ambiguità nel rapporto con la comunità di centauri, che hanno scelto in maniera indipendente di aderire alla classifcazione di "bestie", e ottenere un controllo più stringente e una gestione diretta delle problematiche.

    Chi conosceva il Minsitro Granger sapeva bene che la Proposta B non era certo la sua prediletta, e alcuni sapevano anche che la sua approvazione era arrivata dopo ore di dibattiti. Circolava persino la ricostruzione, decisamente patinata se non completamente inventata, secondo cui la Ministra avesse firmato costretta dal protocollo ma tra le lacrime.
    Il sistema, del resto, prevedeva che la discussione si svolgesse attorno a due idee opposte per accontentare le differenti parti in aula.

    In ordine di alzata di mano, gli Onorevoli possono ora dibattere. Prego.

    Scadenza: 27 incluso.
    Benvenuti alla prima Convocazione Ministeriale di Felix Felicis GDR!

    Trattandosi di una funzione di gioco nuova per tutti, vi ricordiamo di leggere la pagina di regolamento dedicata al Wizengamot, alla contrapposizione fra Segretisti e Cadutisti per essere a conoscenza del contesto di riferimento, e allo svolgimento di questa Sessione Straordinaria.
    Questa role avrà durata di 10 giorni, alla fine dei quali avrete 2 giorni di tempo per votare tramite sondaggio OFFGame una delle due proposte dello Stregone Capo del Wizengamot.
    Durante questi dieci giorni potrete:

    • Ascoltare e valutare le due proposte, preparandovi alla scelta definitiva
    • Farvi portavoce del vostro pensiero di fronte l'intera platea
    • Dibattere con eventuali avversari

    Potrete postare tutte le volte che lo ritenete opportuno purché entro la scadenza.
    Ricordiamo infine che in base alla vostra Popolarità e Dialettica avrete un numero di PNG votanti bonus che stanno dalla vostra parte, e che i Difensori possono godere di ulteriori bonus di PNG votanti.

    Premi:
    - 2 Punti Post per ogni post
    - 5 Punti Post extra
    - 0,5 Punti Popolarità
    - 0,5 Fiducia o Lealtà a scelta, da segnalare al Narratore tramite MP (potete già farlo).

    Buon gioco, e per qualsiasi dubbio non esitate a contattarci!

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    [Ministero della Magia - Livello II - Wizengamot]

    Sarebbe potuta sembrare una giornata come le altre, niente di straordinario sembrava diverso da qualsiasi altro, l’uomo si era svegliato come al solito, l’odore di pancetta e bacon captati dal naso, nonostante gli ultimi rimasugli di sonno dietro le sue palpebre, si era alzato dal letto e vestito per iniziare quella giornata, che si prospettava noiosa e normale. Se non fosse che quella giornata ordinario e monotono non aveva nulla. Per uno, il suo vestito: non capitava spesso, anzi quasi mai, che si metta in ghingheri. Le sue magliette erano state sostituite, per quella giornata, da una bella camicia in seta di colore bianco, accompagnata da una cravatta nera e due gemelli in oro, decorati con lo stemma dei Prince; i jeans scoloriti, invece, da un paio di bei pantaloni neri di alta sartoria, con in aggiunta una bella e costosa veste da mago, anch’essa nera con ricami in oro. Secondo, il luogo dove da lì a poco si sarebbe diretto: il Ministero della Magia. Più specificamente il Livello II dell’edificio, dimora del Wizengamot.
    La stanza, dove avrebbe avuto luogo quella Seduta Straordinaria, era spoglia e senza finestre, cupa e illuminata solo dalle candele, che non faceva che accentuare l’atmosfera spettrale, e francamente inquietante, caratteristica di quel luogo. Le tribune in legno, scomode come poche, circondavano il centro della stanza ottagonale nel quale era stata posta una sedia, direttamente davanti alla quale il leggio dove, in quel momento, lo Stregone Capo del Wizengamot stava dando il meglio di sé, con quella voce, per i suoi gusti, fastidiosa e fin troppo nasale. L’argomento di cui si sarebbe trattata in quella Seduta, cercando di trovare una soluzione che non solo andasse bene per loro, come comunità di maghi, ma cercando anche di preservare i rapporti con la comunità dei centauri, con il duplice scopo di preservare quello che restava dello Statuto di Segretezza, ovvero lo Statuto di Non Troppa Segretezza, avrebbe comportato una lunga ed estenuante discussione.

    ***

    Le due opzioni, sebbene abbiano dei lati meritevoli, avevano anche dei difetti, come molte proposte ministeriali. Bróðir tenne la schiena dritta, e con lo sguardo azzurro percorse le facce degli Onorevoli che lo circondavano, alcuni avevano una chiara smorfia di disprezzo sul viso, altri annuivano impercettibilmente con la testa su e giù entusiasti per qualunque delle due proposte sostenessero, in pochi come il Guerriero mascheravano i loro sentimenti e le opinioni, grazie al quale sarebbe stato impossibile stabilire il loro quale delle due avrebbero scelto. Non era lì però per supporre o indovinare, era lì per far valere la sua opinione e, come aveva accennato nella sua lettera inviata alla Gazzetta del Profeta, successiva alla pubblicazione dell’articolo preso in esame quell’oggi, la sua preoccupazione era far sì per rendere più sicuri i confini di Hogsmeade e di Hogwarts, per i ragazzi all’interno della scuola e i civili del villaggio. Da prima impressione, non sembrava che si fosse pensato molto al benessere degli studenti, che in primis come “vicini di casa” dei centauri, sarebbero stati i primi, oltre agli abitanti di Hogsmeade, a essere i primi colpiti da un eventuale escalation di rabbia proveniente dalla comunità residente nella Foresta Proibita. Alzò la mano e prese parola.

    Bróðir Prince. Prendiamo in considerazione la Proposta A: come essa garantirà, senza ombra di dubbio, la sicurezza e il benessere degli studenti, presenti e futuri, che abitano gli spazi interni della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts?

    Prendendo un profondo respiro, il nervosismo di star parlando davanti a degli sconosciuti e a così tante persone, che lo fece deglutire, cercando però di non darlo a vedere.

    Cosa ci dà la certezza, che con questa commissione interna la salute e la sicurezza dei nostri figli venga garantita? Andrete dai Centauri e chiederete loro gentilmente di non attaccare i bambini? A delle creature che si sono dimostrate così aggressive?

    Fece riposare la voce, schiarendosi la gola e bevendo un sorso d’acqua. Aveva tutte le intenzioni di finire il suo pensiero e niente e nessuno avrebbe interrotta la sua adirata.

    Personalmente, nessuna delle due proposte mi soddisfano. Non sono un uomo – se non sotto gli ordini – così crudele da trattare delle creature chiaramente spaventate e arrabbiate come del comune bestiame, ma non posso nemmeno ignorare il pericolo che possano risultare per gli studenti. Per Diana.

    Perché, in un modo o nell’altro, tutto quello per cui Bróðir combatteva era per quella ragazzina sorridente e dall’animo buono, che si era ritrovata un padre pronto a smuove cielo e terra per lei.

    Dialettica: 5 - Popolarità: 10


    Edited by Bróðir C. Prince - 24/4/2023, 14:18
     
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    Quella era la prima volta che partecipava a una Seduta Straordinaria al Wizengamot. Lui si considerava una persona completamente estranea agli intrighi politici, e non si sentiva certo in grado di poter legiferare riguardo la maggior parte delle tematiche fin troppo complesse che caratterizzavano il Mondo Magico di quei giorni. Tuttavia, in quel caso, si era sentito chiamato in causa per un evento che lo aveva coinvolto in prima persona, e non si era potuto sottrarre dal fornire il suo punto di vista prima che si decidesse di che morte dovevano morire i Centauri che si erano insediati nella foresta del villaggio di Hogsmeade.
    Per l’occasione aveva indossato un abito formale: un vestito di un blu scuro molto classico, con sotto una camicia puntellata di azzurro con colletto alla francese, e una cravatta della stessa tonalità di blu della giacca annodata al collo. Le scarpe erano un paio di mocassini eleganti in cuoio scuro liscio. Ovviamente quel vestiario non gli apparteneva minimamente, e si sentiva un po’ a disagio in quegli abiti così formali che lo facevano sentire un pezzo di gesso. Fortuna che aveva preso il vestito solo in prestito: aveva risparmiato tempo e denaro, e lo aveva preso proprio il giorno stesso dopo il turno di lavoro al Paiolo, percorrendo la strada principale di Diagon Alley fino al negozio di abbigliamento di Madama McClan.

    A seduta iniziata, Anthony ascoltò con attenzione le parole dello Stregone Capo. Due proposte diverse erano state presentate, con la seconda sicuramente più brusca e severa della prima. I Centauri non sarebbero mai scesi a patti con i maghi, quello era un dato di fatto, ma di sicuro si poteva tentare un approccio più diplomatico e pacifico prima di passare alle maniere forti.
    Le parole di Bróðir gli fecero venire il voltastomaco, perché quell’uomo stava palesemente parlando in base al suo vissuto personale. Non lo biasimava, aveva tutte le ragioni del mondo per credere quel che reputava meglio. Ma se solo avesse potuto convincere un’anima, lì dentro, a cambiare opinione sul conto dei Centauri, allora poteva affermare di aver svolto un buon lavoro, nonché la sua piccola parte per quel dibattito. Alzò dunque la mano e si alzò in piedi, cercando di mantenere la schiena dritta e il petto in fuori. Doveva incutere sicurezza, affidabilità. Doveva credere in ciò che diceva.

    Anthony White.

    Decise di presentarsi innanzitutto, dal momento che non era scontato che tutti lo conoscessero.

    Io ero lì, quando è successo. – sapevano tutti ciò a cui si stava riferendo, e lasciò passare giusto un attimo di silenzio per studiare i presenti con lo sguardo – Facevo parte della task force del Ministero per indagare sulla moria di Unicorni nella foresta di Hogsmeade in qualità di Animus.

    Tanto valeva usare i nuovi termini introdotti con le ultime riforme, a qualcosa dovevano pur servire, almeno per dare un briciolo di credibilità alle sue competenze e conoscenze in fatto di Creature Magiche.

    Anche in una situazione tesa come quella, ho fatto da mediatore. I Centauri sono aperti al dialogo, se non si bussa alla loro porta con la bacchetta puntata contro, ovviamente. E istituire delle “riserve”, come vengono chiamate, per non dire campi di internamento, passatemi il termine, non farebbe altro che aumentare lo stigma e ridurli a mere bestie senza intelletto.

    Poggiò le mani chiuse a pugno sul banco della sua postazione, facendo nuovamente vagare lo sguardo su tutti i presenti affinché le sue parole risuonassero nelle menti di ciascuno di loro.

    Si tratta di creature territoriali e orgogliose con un fortissimo senso dell’onore. È per questo che un eventuale attacco rivolto agli studenti di Hogwarts è da mettere fuori discussione, perché nessun Centauro si sognerebbe di rovinare la vita di un ragazzino. Vorrei ricordarvi che un Centauro ha persino occupato la cattedra di Divinazione per qualche tempo, essendo fini conoscitori delle arti divinatorie, e nessuno studente è stato ferito, né volontariamente né tanto meno accidentalmente.

    Voleva che quel punto fosse chiaro, perché se non si dava motivo ai Centauri di dichiarare guerra ai maghi, allora questi non lo avrebbero fatto.

    Occupano già delle porzioni di territorio molto ristrette, e limitare ulteriormente il loro spazio vitale, arrivando persino a sorvegliarli, vi assicuro che non porterà a nulla di buono.

    A quel punto, gli occorreva solo specificare una cosa.

    Concludo, chiedendo a tutti voi: come reagireste voi se un gruppo di sconosciuti irrompesse nella vostra abitazione? A quel punto, chi è la vera bestia?

    Restò in piedi per ancora qualche istante, lasciando ancora una volta che le sue parole e il suo invito a riflettere riecheggiassero per l’aula del Wizengamot. Terminato il suo discorso, si rimise a sedere.
    Stava sudando, e solo in quel momento si accorse che il cuore martellava nel petto all’impazzata.
    Dialettica: 3 (dopo conversione qui) | Popolarità: 7
     
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    Eppure voi non avete Visto niente.

    Esordì così quando fu il suo turno per parlare, alzandosi molto garbatamente per rivolgersi ai presenti all'assemblea, specialmente ad Anthony White che aveva parlato prima di lei.
    C'era qualcosa nelle parole di Logan che celava una conoscenza che era stata fornita a lei, molto tempo prima, attraverso una delle sue preziose visioni. Ma c'era da dire che in pochi la conoscevano come Divinatrice, così come pochi conoscevano il suo nome e potevano ricondurla alla cameriera dei Tre Manici di Scopa, che per quella seduta aveva abbandonato i suoi abiti da strega in favore di una mise più maschile e aveva abbandonato il suo trucco. Si poteva dire che per quell'occasione aveva dato una ripulita alla sua consueta immagine, forse ascoltando il consiglio di sua madre per una buona volta o forse perché voleva semplicemente fare buona impressione.

    Logan Lee Lynch. Lavoro ai Tre Manici di Scopa e abito ad Hogsmeade. Vorrei prendere in esame la proposta B, ma qualora si pensasse che voglio parlare per interessi personali ed estendere le preoccupazioni del Ministero della Magia non solo ad Hogwarts, ma anche agli abitanti del villaggio adiacente, mi limiterò a ricordare ai presenti il periodo storico in cui ci troviamo, dove un territorio unicamente magico è una rarità che va preservata.

    Si abbottonò la giacca sopra alla camicia di un celestino poco saturo e decorata con un quasi impercettibile ricamo a fiori che si ripeteva per tutto il tessuto.

    I Centauri sembrerebbero aver già scelto il loro destino molto tempo fa, vogliono essere classificati come bestie e questo mi dà l'idea che abbiano accettato di essere trattati come tali. Hanno scelto di essere una responsabilità del governo e per quanto possano essere territoriali, hanno diritti e doveri verso quella parte di suolo che occupano. Mi rivolgo allo Stregone Capo del Wizengamot, ora. La proposta B esclude possibili trattative future con loro o dovremmo prepararci ad una ribellione dei Centauri che verranno messi in cattività?

    Fece un breve sospiro. Logan non dava l'impressione di gioire per le soluzioni proposte dal Wizengamot ed era certa - probabilmente lo erano tutti - che ciò che era stato avanzato avrebbe portato in entrambi i casi problematiche future.

    La proposta A, per quanto possa essere la via preferibile, mette a rischio maghi, streghe e altre creature e di andare contro la volontà popolare. La soluzione migliore, secondo il modesto parere di una cameriera, è una che non è stata avanzata e non esistendo una proposta C, che sarebbe un misto tra le due precedenti, credo che l'unico tampone ad una situazione al momento ingestibile sia la proposta B.

    Successivamente, si risedette al suo posto con molta calma, sbottonandosi la giacca per stare più comoda.
     
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    Sono tutti così... grandi.

    Coral Allen era arrivata al Wizengamot con largo anticipo, prendendo posto su una seduta che gli avrebbe consentito di guardare bene il volto dello Stregone Capo del Wizengamot, custode della parola finale dell'intero tribunale.
    Avendo scelto di intraprendere la carriera di Difensore, credeva di poter iniziare a fare pratica di oratoria proprio al Tribunale del Maghi e delle Streghe, improvvisandosi Onorevole per una questione che prometteva di mostrarsi spinosa in ogni caso: favorire o sfavorire i centauri non avrebbe portato a nulla di buono.
    E Coral non ne sapeva abbastanza per poter prendere una decisione, sebbene avrebbe dovuto farlo entro la fine di quella seduta.
    Di certo non avrebbe gradito molto trovarsi i centauri li affianco, pericolosi (e puzzolenti) come immaginava fossero – Cura delle Creature Magiche non era mai stata la sua materia preferita. D'altra parte, c'era qualcosa di incredibilmente sbagliato nel volerli relegare all'interno di pochi centimetri cubi di foresta, declassandoli al livello di Bestie. E se, come aveva fatto notare un cameriere di gran bell'aspetto poco prima, era vero che fossero stati loro a cucirsi addosso quella classificazione e che ovunque nei codici di diritto magico fossero conosciuti come “Bestie”, era anche vero che acconsentire a quella follia sarebbe significato dimostrarsi poco umaninei loro confronti, al di là di ogni cavillo burocratico esistente.
    Coral, di conseguenza, stava andando in ansia dopo appena tre interventi. Si chiedeva in che modo avrebbe potuto resistere fino alla fine della seduta.

    Psss.

    Sussurrò al suo vicino di postazione, Anthony White, che aveva da poco concluso il suo – condivisibile – intervento.
    Coral aveva studiato a menadito il codice che regolava le sedute straordinarie del Wizengamot, ma in quel momento aveva bisogno che una persona, e non delle lettere su inchiostro, le confermasse che aveva ancora un po' di tempo per prendere una decisione definitiva.
    Inclinò dunque il busto in direzione del prescelto, sussurrando a bassissima voce in sua direzione per porgli la sua domanda.

    Quand'è che si vota?
    Alla fine, giusto?


     
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    Donna aveva atteso con impazienza la Seduta Straordinaria degli Onorevoli, di cui lei faceva parte più nelle vesti di giornalista che di effettiva interessata a dibattere sulle questioni di attualità. Se non avesse ricoperto quella posizione lavorativa, infatti, probabilmente non si sarebbe mai iscritta all'albo, attendendo piuttosto che fossero gli altri a sbrigare faccende burocratiche di quel livello. Ma la Mason aveva iniziato ad essere sempre più presente tra le pagine della Gazzetta del Profeta e ad ottenere sempre più incarichi dalla sua Caporedattrice Skeeter, con cui volente o nolente aveva dovuto instaurare un rapporto via via più stretto; continuava a non piacerle, ma fare buon viso a cattivo gioco le sembrava l'unica opzione possibile e realmente valida. Quindi, presenziare era quasi un obbligo, a cui però le faceva piacere adempiere.
    Si bardò in un tailleur sui toni del verde e nero, annodandosi al collo un foulard colorato per aggiungere un tocco sbarazzino: voleva essere presa seriamente nonostante la sua giovane età, ovviamente, ma allo stesso tempo doveva farsi notare.
    Arrivò puntuale all'incontro e prese posto su una delle sedute, accavallando le gambe e rivolgendo uno sguardo allo Stregone Capo Weasley. Riconobbe qualche volto noto attorno a sé, come Coral Allen, con cui aveva fatto un colloquio di lavoro qualche settimana prima, terminato però non nel migliore dei modi, e la Divinatrice Lynch, con la quale poteva ormai dire di aver instaurato un buon rapporto, condividendone l'ambizione. Dietro di sé volava, come sempre, la sua Penna Prendi-Appunti, che era stata incaricata da Donna di segnare tutto ciò che sentiva dire in quella stanza; il fine, ovviamente, era scrivere un articolo sulla faccenda che fosse il più dettagliato possibile.
    Ascoltò impassibile le proposte avanzate, riponendo delle perplessità in ciascuna delle due. Tuttavia era lì per schierarsi, quindi l'opzione di stare completamente zitta non l'aveva nemmeno presa in considerazione; d'altronde, lei si trovava lì apposta per innescare delle reazioni che potesse definire interessanti. Ma prima decise di attendere e ascoltare quello che altri prima di lei avevano detto, come Anthony, che espresse un parere che non riusciva a comprendere del tutto.
    Una volta assicurata che la sua amica Logan avesse terminato di parlare, prese lei la parola, alzandosi con calma.

    Donna Mason, intervengo come giornalista.

    Un po' perché lei di fatto era lì in quelle vesti, un po' perché lei di quello si occupava. Era quindi sicura di dire qualcosa con un capo e una coda, poi che venisse o meno ritenuto rilevante non spettava a lei deciderlo.

    Io stessa ho scritto l'articolo su quanto accaduto il trentuno dicembre e ne è conseguita una chiara espressione popolare diretta verso la proposta B. Quindi mi sento di preferire il consenso dei cittadini, piuttosto che delle creature che loro sponte hanno accettato la classificazione di "bestie".

    Si zittì e riprese posto, accavallando le gambe e attendendo un nuovo intervento.

    Post evento BOH
     
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    Ethan era da ormai tanto dentro gli affari del Ministero, infatti sia come Auror che come Diplomatico aveva visto il modo di lavorare dei Ministri con cui aveva avuto il piacere di collaborare e tutti e due avevano dato la loro impronta all'interno dell'organo che teneva in vita il mondo magico inglese. Dati i tanti anni di esperienza aveva visto tutto e nulla, ciò che conosceva era cambiato e ciò che vedeva non gli piaceva, il Felix-Gate aveva cambiato i maghi e per farlo aveva attaccato proprio il Ministero. Non esistevano più i gruppi politici di un tempo, le ideologie che si battevano non si facevano più sentire e le sedute del Wizengamot erano sempre incentrate su quello che, dal duemila in poi, era stato l'evento più discusso: il crollo dello Statuto di Segretezza per dare spazio ad una mentalità più aperta e più rivolta alla pace. Ethan quel giorno si era diretto al Ministero per difendere i principi per cui aveva sempre lottato perché non poteva sopportare il peso di vedere il Ministero cadere con lui dentro, ciò che lo animava era il fatto di non essere solo, non era l'unico con quegli ideali e sperava che le voci dei Ministeriali si sarebbero fatte sentire forti, quel giorno più che mai. Vestito con un abito totalmente nero camminava nell'Atrio del Ministero, salutando i colleghi più stretti mentre con un visto visibilmente concentrato prendeva l'ascensore che l'avrebbe portato al livello due, luogo in cui si sarebbe riunito il Wizengamot. Nelle tasche aveva un accendino, delle sigarette e un foglietto di carta nel quale avrebbe segnato i punti chiave dei discorsi degli altri per non dimenticare nulla di ciò che sarebbe stato detto. Prese posto in una delle sedute, alla destra di Weasley precisamente, non gli era però vicino perché aveva tutte le intenzioni di poterlo guardare in faccia. Non ci mise molto a dare inizio a quella che sarebbe stata la Seduta Straordinaria numero sette due due.
    Elencò le due proposte che precedentemente erano state concordate e firmate dalla Ministra Granger e perciò mandate in aula quel giorno. Ci fu un momento di silenzio prima che iniziasse il dibattito vero e proprio, tutti loro dovettero prima pensare a cosa dire perché in aule come quelle la comunicazione era fondamentale e anche solo una parola sbagliata avrebbe potuto compromettere la credibilità del proprio discorso. Il primo ad alzare la mano fu del signor Prince, non conosceva l'uomo di persona ma lo ascoltò con particolare attenzione. Dopo di lui parlo White e dopo ancora Lynch, tutti e tre espressero la loro idea anche se non del tutto in maniera chiara.

    Ethan Shelby-Disse dopo aver alzato la mano per assicurarsi il turno di parola-Secondo il quinto libro del Codice di Diritto Magico, articolo quattro: i Centauri sono creature non senzienti e quindi non dotate di un sistema nervoso sviluppato come il nostro, perciò mi chiedo come si possa prendere in considerazione la proposta A che, non solo cerca di salvaguardare i diritti di una specie che ha dimostrato la sua pericolosità, ma mira addirittura a farli sedere in mezzo a noi...

    Disse esprimendo tutto il suo disappunto per la prima proposta, che non solo trovava assurda ma anche pericolosa per l'incolumità dei maghi. Invece la seconda la trovava decisamente più sensata, trovare uno spazio in cui racchiudere tutte quelle bestie per difendere i maghi era sarebbe stato di grande aiuto, con controlli ferrei per qualsiasi tipo di fuga o di protesta.

    Si tratta di un provvedimento, non facendolo si rischia di passare come deboli, e noi dobbiamo dimostrare che ogni azione ha una reazione e che se viene fatto un qualcosa di sbagliato bisogna agire per punire i colpevoli, nessuno sarebbe intervenuto nella restrizione della loro area se non avessero dimostrato la loro vera natura da animali.

    Disse in risposta alle parole di Anthony White. Non era il momento giusto per fare i moralisti, né tantomeno per la retorica, era il momento di agire e bisognava farlo in modo severo e rigido così da assicurarsi che non succedano più cose di quel tipo, che sono gravissime specialmente in momenti come quelli.

    Dopo l'attacco che ha visto come carnefici i Centauri credo che sia chiara una cosa: la convivenza non è più possibile, perché hanno provato a sottometterci una volta e lo faranno di nuovo, e se non li fermiamo diventerà un'abitudine fino a quando non raggiungeranno il loro scopo. Il Ministero dev'essere forte e unito, nonostante possa non piacere perché va contro le loro libertà credo che sia palese quanto l'unica via percorribile sia quella della proposta B

    E così si sedette, pronto a ribattere qualsiasi idea contrastante, perché non avrebbe accettato una decisione diversa da quella che lui aveva in mente di prendere, e nonostante quello andasse contro le ideologie della Granger credeva che persino Weasley sarebbe andato a favore di Ethan, e quello contava moltissimo in dibattiti come quelli.
    Scheda qui
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    Alla fine, tutto quel teatrino compiuto dal Ministero si concludeva come in qualsiasi ambito politico, che babbano o magico, nella fantomatica terza opzione, o la Proposta C, come denominata dal cameriere dei Tre Manici di Scopa. Una proposta inesistente, la quale avrebbe potuto migliorare notevolmente la situazione dei Centauri, a dispetto dall’argomento suggerito dalla Proposta B, ma al contempo potesse rassicurare gli abitanti più vicini alle comunità di queste creature, come coloro che abitavano ad Hogsmeade. Perché dopotutto una delle più potenti armi usate per manipolare le persone, soprattutto i grandi gruppi, era la paura. Una delle emozioni più forti, capace di rendere anche l’uomo più calmo e composto, aggressivo e violento. Sebbene possa capire la restia a prendere in qualsiasi modo in considerazione la Proposta B, non poteva in buona coscienza considerare in nessun modo, se non con qualche incentivo, o meglio rassicurazione concreta, e non prendere per buone e assolute le parole di un Cameriere del Paiolo Magico Animus. Ascoltò con attenzione le parole pronunciate da tutti i presenti che avevano preso parola dopo di lui e una volta ordinato i pensieri cercando di dare un senso al discorso che stava per fare, prendendo un profondo respiro, aprì la bocca pronto a ribattere.

    Signor White, lei che era presente, mi dica, parla di irrompere nelle nostre abitazioni, e sebbene io mi trovi d’accordo sotto questo aspetto con lei, io per primo sarei molto arrabbiato se uno sconosciuto entrasse in casa mia, è delle azioni intraprese dopo dai Centauri, di cui stiamo discutendo.

    Si inumidì le labbra secche, desiderando un bicchiere d’acqua per far riposare la gola e le corde vocali, non abituate all’improvviso afflusso di parole da generare. Fece per un secondo mente locale, cercando di essere il più chiaro e non fraintendibile possibile, la presenza della giornalista Donna Mason, che lo rendeva necessario. Chissà cosa avrebbe potuto estrapolare e rigirare a favore di un buon pezzo di articolo da scrivere a discapito della reputazione di altre persone, dopotutto il suo capo non era Rita Skeeter?

    Prendiamo, come esempio, uno studente particolarmente intraprendente che decide d’insinuarsi nella Foresta Proibita, la quale se non mi sbaglio è territorio dei Centauri. Abbiamo appurato che queste creature sono molto arrabbiate e che vi hanno attaccate quando vi siete introdotti nella loro “casa”, puntandovi arco e frecce, è certo al cento per cento, ci metterebbe, come si dice, la mano sul fuoco, per non ripetere questo comportamento verso lo studente ignaro? O punterebbero verso di lui le armi traumatizzandolo, e forse ferendolo, anche solo per sbaglio?

    Si appoggiò allo schienale della seduta, visto che mentre parlava, si era sporto i avanti, man mano che il suo discorso andava alla fine. Sperava di esser riuscito a riportare il discorso sull’argomento preso in esame ed a rimediare alle parole pronunciate dal Signor Shelby, e di conseguenza influenzare maggiormente dalla loro parte gli altri Onorevoli presenti. Parlare di debolezza in un tribunale, in una seduta del Winzengamot, se avesse voluto farsi passare per il prossimo Signore Oscuro, di certo ci sarebbe riuscito. La Gazzetta del Profeta ci sarebbe andata a nozze, con le parole appena pronunciate dallo Shelby, facendoli passare per dei mostri senza cuore, e di conseguenza la maggior parte della popolazione avrebbe potuto risentirsi di loro per le loro decisioni, attuali, presenti, ma soprattutto future. In politica, dopotutto, bisognava far buon viso a cattivo gioco, il loro ruolo era deliberare e nel mentre cercare di influenzare più presenti possibili in vista delle votazioni di fine seduta, se quell’uomo avesse continuato a parlare era sicuro sarebbero finiti, oltre che sputtanati dal Giornale, a venire surclassati nelle votazioni. Shelby doveva ricordare che la politica era cambiata, non erano più ai tempi di Voldemort, erano ai tempi del Felix-Gate, il loro compito era preservare il poco che era rimasto dello Statuto di Segretezza e proteggerlo.

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    Mikal Levischmiedt, Medico Strutturato del San Mungo.

    Esordì così, Mikal, dopo aver preso la parola aspettando pazientemente che gli altri onorevoli gliela cedessero.
    Come sospettato, l'argomento del giorno scaldava gli animi dei presenti che, guidati da una certa indole e ideologia, propendevano verso l'una o l'altra proposta ministeriale.
    C'erano però delle argomentazioni a cui Mikal si sentiva di dissentire pubblicamente, cercando con ingenuità di difendere il Ministero e tutto ciò che veniva da lui proposto.
    La prima verso cui si rivolse, in tal senso, era la giornalista della Gazzetta del Profeta, Donna Mason.

    Quel che il popolo dice non sempre rispecchia ciò che è giusto.
    Per questo dipendiamo dalla guida del Ministro della Magia e dei suoi Direttori.


    Se così non fosse stato, l'Inghilterra, così come il resto del mondo magico, sarebbe stata un'anarchia: questo non significava che la loro voce non contasse nulla, poiché questo era il motivo per cui si trovavano lì quel giorno.
    Tuttavia, essa doveva necessariamente essere mediata da chi ne sapeva inevitabilmente di più e aveva davanti a sé le redini di un'intera società, anziché gli interessi del proprio orticello.
    Altri Onorevoli, invece, avrebbero voluto altre proposte sul tavolo oltre alle due decise dai Direttori e dal Ministro della Magia Granger, che credeva incapace di poter davvero approvare la Proposta B. Tuttavia, nel farlo aveva indubbiamente pensato al bene dell'intera comunità anziché soltanto ai suoi interessi.

    A mio avviso, è delle loro proposte che dobbiamo fidarci, per quanto diametralmente opposte: immagino non siano nate dall'oggi al domani ma siano state pensate e riflettute in ogni loro aspetto e possibile conseguenza.

    Mikal credeva fermamente nel suo Ministero e in chi lo governava, specialmente in un momento storico delicato come quello che maghi e streghe stavano vivendo.
    Fatte quelle precisazioni, si cimentò anche lei nel difendere la proposta che prediligeva, ossia quella che a lei pareva più umana.

    Personalmente, propendo per la proposta A.
    I Centauri, per quanto essi stessi abbiano voluto addossarsi la Classificazione di “Bestie”, sono pur sempre esseri molto intelligenti che, sono sicura, se coinvolti nel modo giusto potranno essere di grande supporto alla comunità magica.
    Ma suggerirei di imporre un limite numerico alla loro presenza, di modo da non risultare un pericolo in alcun modo per i presenti e da scoraggiare qualsiasi genere di iniziativa diversa dal comunicare da parte loro, nel caso in cui il temperamento dei prescelti sia eccessivamente... focoso.
     
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    Seduta Straordinaria, Convocazione n°7722
    La questione non mi appassionava. Come tutte le questioni mediatiche, o quasi. Una forma di idosincrasia automatica e inevitabile: è sul giornale perché era sul giornale e tutti hanno comprato il giornale, allora mi urta. Non posso farci molto.
    Con l'eccezione conferma-regola del Felix-Gate, ça va sans dire - non ne saremmo venuti fuori a breve, tanto valeva accettarla come regola di base.

    Avevo studiato le carte a modo fino alla mattina stessa. Non c'era molto a cui avessi accesso, a dire il vero, e poter parlare con qualcuno presente al momento del fattaccio mi avrebbe reso alcune conclusioni se non più facili, quantomeno più centrate. Ma avere un'idea anche solo di massima era più che sufficiente per una plenaria come quella: in una causa del 2015 iniziai a parlare che neanche sapevo cosa aveva fatto la mia cliente, ne avevo viste e superate di peggiori.

    Avevo un caldo tremendo: la sciarpa ad aprile è eccessiva anche per un inglese, ma avevo dimenticato la cravatta e non avevo alternative alla manifesta sciatteria. Tossicchiavo, di tanto in tanto, perché i vicini di posto pensassero che avessi mal di gola e pochi rimedi in dispensa, e che volessi tenerla tiepida.
    La voce di Weasley mi costrinse a sciogliere la sciarpa più del consentito. Avrei sacrificato il sale della natura democratica delle nostre istituzioni per non doverlo sentire aprire le sedute e annunciare l'ordine del giorno con tanta ostentata pomposità. Mi chiedo a volte persino se capisca ciò che dice.

    Di centauri mi intendo poco e benché non sperassi di diventarne un esperto da lì in avanti, avevo un principio ben chiaro in mente e una strategia, che poi era la stessa di sempre: arginare i sussulti popolari in punta di diritto.
    Che qualcuno lo facesse, per Merlino, era quantomeno necessario.


    Wulfric Lagamski.

    Scandì l'uomo, un paio di sillabe acciaccate dalla fatica del tirarsi su, mentre una mano correva alla tasca della giacca e l'altra a sistemare il nodo al collo. Aveva la fronte lucida, appena sudata, e le guance rosse solo schiarite dalla barba.

    Mi limito a sottolineare che le leggi esistono per diverse ragioni, tra cui quella di rendere la discussione assai meno fragile e dispendiosa in termini di tempo.

    Abbassò il mento, lo sguardo oltre gli occhiali che passava in rassegna da destra a sinistra l'emiciclo degli Onorevoli.

    Come ben ricordato dall'onorevole Shelby, i Centauri sono bestie a norma di legge. Ridiscutere il concetto al solo fine di aggirarlo è, in prima istanza, uno spreco di tempo di quest'aula e, a volerla dire tutta, un affronto alla dignità e alle ragioni che li hanno portati a quella scelta duecent'anni orsono.

    Si voltò verso Anthony White prima e Mikal Levischmiedt poi, ai quali si era rivolto indirettamente. Era una critica sottile, ne era consapevole, ma di sottigliezze si occupava per mestiere.

    La proposta B preserva l'integrità delle nostre istituzioni.
    La proposta A rimette in discussione l'ordinamento su svariati livelli.
    E all'ordine del giorno, l'Onorevole Weasley mi smentirà se sbaglio,


    Si concesse il lusso di chiamare in causa lo Stregone Capo, come Logan Lee Lynch prima di lui, ma con più coraggio.

    non c'è la riforma dell'ordinamento magico.

    Stiracchiò un sorriso molto di circostanza e poco amichevole e, una mano sul petto, tornò a sedere. Dal taschino interno della giacca estrasse un quadernetto rilegato in pelle, lo aprì e iniziò a scribacchiare qualche appunto.
     
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    Delle fastidiose e sgraziate cuticole decoravano il bordo delle unghie della sua mano e il mago non poteva far altro che fissarle, quasi come se qualcuno gli avesse fatto un incantesimo e costretto ad osservare qualcosa di talmente inutile da perdersi, apparentemente, gran parte della discussione.
    Ma sapeva come andavano queste sedute straordinarie al Wizengamot, niente di serio si prospettava nei discorsi degli onorevoli improvvisati, nulla di brillante e nuovo sarebbe uscito dalle bocche dei suoi colleghi, che non avrebbero potuto far altro che sottolineare l'ovvio e ribadire a quella massa di dilettanti stralci delle regole che forse avevano pure studiato, ma che non masticavano ogni giorno e non si erano impresse così a fondo nella loro memoria.
    E così si era perso a fissare le proprie mani, così invecchiate e piene di imperfezioni, la cui cura sembrava inutile contro l'incuria del tempo e dei malanni che lo perseguitavano da anni ormai.
    Aprì e chiuse una mano, immaginandosi al suo posto la zampa di una bestia, quella che era costretto ad essere per almeno tre notti meno di ogni mese. Questo avrebbe dovuto portare a provare almeno un minimo di empatia verso i Centauri, no?
    La provava, ovviamente, ma non era totale. Lui non aveva scelto di essere una bestia come loro, non ci era neanche nato. Gli era semplicemente caduta addosso la sfortuna di esserlo sporadicamente, per non dire altro.
    Il taccuino aperto sul banco davanti a lui era completamente bianco, neanche un appunto era stato preso, non aveva fatto neanche un disegnino sul bordo delle pagine. Poteva dare l'impressione di essere distratto, quando in realtà era semplicemente annoiato.
    C'era stato un intervento soltanto degno della sua attenzione e il mago non aveva perso occasione di alzare lo sguardo sulla medimaga che aveva parlato prima del lapidario Lagamski.

    Evander Sainsbury, e parlerò per esporre il motivo per cui debba essere votata la proposta A.

    Non avrebbe di certo sprecato fiato per motivare gli altri a non scegliere la proposta B, aveva delle valide ragioni dalla sua.

    Se si citano i passaggi della Carta dei Diritti e dei Doveri, non si possono dimenticare dei punti salienti e fondamentali, usando un solo articolo a favore della propria ideologia. Ci tengo, dunque, a ricordare che esiste l'articolo 17 e la proposta B ci farebbe andare in conflitto con l'attuale regolamentazione.
    Per questo faccio appello all'articolo 18 della già citata Carta, ricordando al Ministero della Magia l'essenziale ruolo di mediazione con i Centauri. Il rischio di violare il Codice di Diritto Magico (articoli 16 e 17 del libro V nella fattispecie) è altissimo e a quanto ammonterà la sanzione verso la nostra società magica quando non sapremo spiegare perché abbiamo scelto un habitat non adatto ai Centauri?


    Infilò entrambe le mani nelle tasche dei pantaloni, così da potersi torturare le cuticole senza farsi vedere.

    Concludo dicendo che la proposta B è sinonimo di incertezza e inadeguatezza rispetto ad un problema complesso e non è affatto risolutiva del problema, anzi potrebbe condurci verso percorsi tortuosi tra leggi nazionali e internazionali.

     
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    Il discorso che Prince fece per rispondere a White non faceva un piega, le azioni dei Centauri erano sbagliate per la reazione avuta ma in principio l'idea di voler salvaguardare i loro confini non erano sbagliate. Ethan poteva non sembrare un brav'uomo per le idee che aveva, portava saldi i valori di un tempo in maniera quasi estremista, cercava di tenere i pensieri conservatori all'interno di un Ministero che piano piano sembrava star dimenticando ciò per cui avevano lottato un tempo, e la Granger era la prima ad incoraggiare questa rivoluzione pacifica fatta di tante parole ma di pochi risultati, era per quello che sperava che la Ministra lasciasse il prima possibile il suo incarico, perché se le riconosceva l'essere molto intraprendente da una parte, vedeva in lei tanta debolezza e la cosa non giovava al loro Ministero.

    Ma la visione del popolo credo che sia fondamentale ai fini di una votazione, se non ascoltassimo anche la loro voce non faremo mai passi avanti...

    Avrebbe voluto usare il termine dittatura ma sapeva che avrebbe potuto spaventare molto dopo che, Voldemort, aveva portato un regime totalitarista all'interno del Mondo Magico. Ethan, per esempio, non avrebbe mia pronunciato quelle parole in risposta alla signora Levischmiedt se non fossero andate a suo favore, perché era giusto ascoltare il popolo ma solo se quest'ultimo faceva i suoi interessi. Non era d'accordo con le sue parole, perché rischiare di assistere ad un loro comportamento inadeguato quando, la soluzione più facile, era non vederli proprio? non capiva come si potesse votare quella proposta ma a giudicare dai pareri dei presenti che coraggiosamente avevano parlato di fronte ad una platea del genere credeva che avrebbe vinto la sua opinione.
    Fece un cenno di approvazione quando l'onorevole Lagamski quando sentii il suo nome uscire dalla sua bocca. Conosceva l'uomo ormai da tanti anni, o meglio, l'aveva visto diverse volte perché anche lui era solito partecipare alle sedute del Wizengamot e, inoltre, aveva letto di diverse cause che l'uomo aveva vinto in maniera quasi impronosticabile, sicuramente si sarebbe fatto assistere da lui se non ci fosse stata Helena a disposizione, anche lei lavoratrice di cui si fidava, anche perché volente o nolente faceva parte del suo nucleo familiare.
    Mentre sentiva i vari interventi scriveva in modo molto disordinato i punti centrali che l'avrebbero aiutato a formare il suo discorso con il quale avrebbe risposto nel suo turno di parola.
    Ciò che attirò la sua attenzione furono le parole di Sainsbury che, in modo palese ma senza nominarlo direttamente, si riferì alle sue parole, cosa che chiaramente lo infastidì ma che lo stuzzicò perché si trovava lì esattamente per quel tipo di cose: rispondere a chi sembrava essere preparato, così sentiva di essere in sfida, così sentiva davvero l'adrenalina di momenti del genere, nonostante tutto però rimase glaciale come al solito, gli occhi erano puntati su quelli dell'uomo e non appena finì di parlare scrisse gli ultimi punti sul suo foglietto per poi alzarsi in piedi riprendere finalmente la parola.

    La proposta B ha il fine di eliminare ogni ambiguità nel rapporto con la comunità di centauri, che ricordo, ha attaccato in modo pericoloso la nostra gente portando paura nella vita delle persone e, di conseguenza, portando noi qui. L'articolo da lei citato pone come principale obbiettivo quello di portare rispetto alle Creature Magiche, questo mi porta a chiedermi in che modo la proposta B vada contro il suddetto articolo siccome, come ben ricordato dall'onorevole Weasley, la scelta di essere identificati come Bestie è stata presa da loro in modo indipendente e quindi, se vi è una legge che ne punisce i comportamenti pericolosi con l'istituzione di riserve dai confini rafforzati, non capisco quale sia la mancanza di rispetto...

    Disse guardando il suo foglio, non aveva ancora concluso. Il tono calmo e lento con cui parlava lo portava a non provare alcuna emozioni per quello che stava dicendo, avrebbe avuto un minimo di gioia solo dopo il verdetto, che era sicuro sarebbe stato positivo per diversi fatto, in primis quello che vedeva lui schierato e che quindi portava un grande vantaggio per la sua fazione.

    Inoltre non credo sia stato deciso il luogo in cui queste riserve verranno, in caso di vittoria della proposta B, istituite, perciò è impossibile valutare adesso la validità dell'habitat, pertanto è inutile aprire una discussione su questo.

    Concluse la risposta all'uomo che, in effetti, l'aveva messo alle strette costringendolo a dare, per il secondo intervento, una risposta che non lo rendeva soddisfatto, si sarebbe complimentato con l'altro al termine di quella seduta perché quando vedeva un uomo dalle tali capacità oratorio lo ammetteva e gli portava il massimo rispetto.

    Concludo col dire che il nostro compito è anche quello di lanciare segnali e non punire un comportamento del genere ci farebbe sembrare deboli agli occhi dei nostri cittadini ma non solo, anche dei Ministeri esteri che aspettano soltanto un altro nostro passo falso

    E così si sedette guardando prima il signore con cui aveva appena avuto uno scambio di idee e, subito dopo, l'onorevole Weasley che ancora doveva sentenziare, Ethan rimaneva convinto del fatto che anche l'uomo fosse d'accordo con la proposta B e la cosa lo portava ad essere certo della futura vittoria.
     
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    Onorevole del Wizengamot, lui. Fino a qualche anno prima non sarebbe nemmeno suonata così strana come cosa alle sue orecchie, visto che in ambienti del genere sarebbe stato per forza costretto a bazzicare in un modo o nell'altro. Quel giorno, invece, aveva persino dovuto ricorrere all'uso della magia per far in modo che tutta la terra che si era infilata sotto le sue unghie ed in ogni singola screpolatura delle sue mani, nel dover gestire con tanta cura ed impegno la sua piccola e appena nata riserva, venisse via almeno per rendersi presentabile per quell'occasione così importante.
    Non si era potuto esimere, infatti, dal presenziare a quella seduta visto il tema che lo riguardava in prima persona. Che si avesse a che fare con creature o bestie, si sentiva necessariamente in dovere di dire la sua. D'altronde il suo dovere era quello di proteggere chiunque non fosse umano, perchè per gli umani esistevano gli Auror, ma per gli animali e le creature i paladini che dovevano prendersi cura di loro non erano altro che i Magizoologi. Una visione piuttosto romanzata di tutta la faccenda, ma era quello che si ripeteva mentre si guardava intorno e tra le panche vedeva persone di ogni età, ma poche della sua. Aveva intercettato la figura di Coral, impossibile non riconoscerla, ed il suo cuore aveva perso qualche battito. Ma si era poi perso nell'ascoltare le parole dello Stregone Capo e tutte le riflessioni dei presenti. Non tutte, anzi quasi nessuna, rispecchiava quella che era la sua linea di pensiero. Quelle che lo facevano, però, corrispondevano quasi a pieno alla sua opinione. Personalità più o meno conosciute, più o meno importanti, prendevano la parola una dopo l'altra e Bellamy era convinto che se avesse voluto dire la sua, allora avrebbe dovuto cercare di infilarsi tra questo e quell'altro signore barbuto che pensava di poter avere una voce più potente della sua.
    In un momento di apparente silenzio, si alzò in piedi e prese parola.

    «Bellamy Octavian Marvey, Magizoologo. »

    In erba, molto giovane, alle prime armi, ma era comunque un Magizoologo. Si guardava intorno con sicurezza, cercando gli sguardi di quelli che sapeva essere i suoi colleghi, ma anche sfidando con gli occhi coloro le cui opinioni sembravano il più possibile distanti dalla sua.

    «Vorrei soltanto sollevare delle riflessioni in merito ad entrambe le proposte.»

    Che derivavano dalla sua oggettiva opinione della faccenda, ma questo sarebbe stato chiaro da ciò che avrebbe detto di lì a breve.

    «Per quanto riguarda la Proposta B, vorrei sottolineare - come già accennato - che i Centauri sono Creature il cui territorio è già necessariamente ristretto per ovvi motivi....» - banalmente, le foreste ormai erano abbastanza limitate ed anche nelle foreste stesse v'era il rischio di incontrare babbani, motivo per cui non potevano nemmeno approfittare di tutto lo spazio naturale disponibile «...oltre al fatto che, per la loro natura, non hanno alcun tipo di interesse ad avere a che fare con gli esseri umani. Finchè, com'è ovvio che sia, non sono questi ad avere a che fare con loro ed il loro territorio.»

    Non aveva mai avuto direttamente a che fare con loro ma li aveva studiati a fondo, così come aveva fatto come con qualsiasi altra Creatura Magica al momento conosciuta.

    «Saranno pur sempre bestie, ma la legge per cui ad ogni azione corrisponde una reazione vale tanto per i Centauri, quanto per i Draghi e qualsiasi altra Creatura...nonchè per gli esseri umani.»

    Se ad un Drago veniva pestata la coda, questo attaccava. Se un mago veniva disarmato, questo rispondeva a dovere.

    «Per chi invece ha mostrato il proprio risentimento in merito alla proposta A, vorrei ribadire che i Centauri, seppur Bestie per definizione e loro scelta, possiedono un loro codice morale a cui tengono molto, alla cui base c'è il rispetto reciproco. Avendo poi persino la possibilità di stabilire un dialogo con loro, non vedo perchè non approfittarne viste le circostanze.»

    Voleva proprio vedere come avrebbero reagito i Centauri a vedersi rinchiusi in delle ''riserve'' a loro destinate, per decisione esclusiva del Ministero della Magia.

    Ma BOH
     
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    Di sedute al Wizengamot Helena non ricordava nemmeno più quante ne avesse fatte, tanto era alto il numero. Sedeva su quelle sedute da ben prima che il Capo Stregone Weasley assumesse quel ruolo, ed era quindi da anni che votava per migliorare il mondo in cui viveva. O almeno ci provava, anche se non sempre era facile, dato che spesso quello spazio diventava più una gara a chi parlasse con più prepotenza; dapprima con la divisone tra conservatori e progressisti, adesso con quella tra Segretisti e Cadutisti, le riunioni degli Onorevoli non era raro che si trasformassero in un vero e proprio litigio. Ed era giusto che ci fossero due idee diametralmente opposte sul tavolo della discussione, perché altrimenti non ci sarebbe stato niente di costruttivo o realmente utile, ma a suo modo di vedere erano i modi e i termini che spesso non erano idonei allo spazio in cui si trovavano.
    Parlare e parlare bene era una prerogativa del lavoro di Difensore, che imponeva a chiunque lo praticasse un buon uso della dialettica. Helena non si era infatti mai tirata indietro durante un'arringa o una seduta con i suoi clienti, sapendo quanto il dialogo fosse prioritario. Non si nascondeva mai dietro un dito né si asteneva dall'esprimere il suo parere, ma anzi se credeva in qualcosa difendeva la sua opinione con le unghie con i denti, ma mai con aggressività, anzi.
    Ma per Helena era altrettanto importante sapere anche quando parlare non era necessario, e alle volte lo era molto di più. Non risultare fuori luogo, non esprimere concetti che altri avevano già avuto il coraggio di portare al tavolo, non accavallarsi o esporsi tanto per farsi vedere erano cose fondamentali per costruire l'autorevolezza e la credibilità di una persona, poiché vivevano in un mondo in cui il biglietto da visita di ognuno di loro era proprio il modo che aveva di parlare.
    Su tutta quella faccenda si era fatta un'idea ben precisa, e lo stesso valeva per le due proposte che Weasley aveva espresso: non le piaceva granché nessuna delle due, ma la B le pareva barbara a dir poco. Se lei si fosse trovata in casa un qualcuno con cui i rapporti erano più volte stati tesi in passato, lei di certo non avrebbe reagito bene, un po' per difesa personale, un po' per difesa i sua figlia e un po' per difesa del suo ambiente, che custodiva. Era quindi certa che non potessero recriminare nulla a quelle creature, non abbastanza, almeno, da costringerli ad ambienti ancora più confinati. Ma quello non era che un suo pensiero.
    Inizialmente Helena preferì non alzarsi e presentarsi, dato che non avrebbe avuto niente di importante o nuovo da dire in merito a quanto si stava discutendo, ma quando intervenne suo fratello, la cui idea era in completa contrapposizione - come sempre - alla sua, non riuscì a trattenersi.

    In che modo chiudere delle creature in uno spazio piccolo e controllato potrebbe eliminare ambiguità nel rapporto? Rapporto che, fosse per loro, nemmeno esisterebbe.

    In tutto questo aveva dimenticato un passaggio che gli altri avevano tutti fatto. Lei non lo trovava granché necessario, ma non voleva fare l'alternativa della situazione.

    Helena Pratt, Difensore.

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    Diverse voci avevano riempito quell'aula e nonostante le ambiguità di alcuni, si poteva facilmente capire chi favorisse una proposta ed escludesse l'altra. C'erano anche maghi e streghe neutrali che, come lei, avrebbero scelto la soluzione che più li soddisfaceva, mentre altri erano fermi nelle loro idee, che lasciavano le loro carte scoperte fin troppo facilmente. Logan e chiunque altro poteva leggere nei loro visi la direzione dell'ago della loro bussola morale.
    Quando parlò ancora si rivolse ad Anthony e a quelle persone che simpatizzavano per la prima proposta.

    Ho visto molto prima che accadesse cosa avrebbero fatto i Centauri e altri pericoli si avvicinano ad Hogsmeade.

    Diede una veloce occhiata a Donna Mason, sua amica, strega con la quale aveva condiviso quelle informazioni e si erano confrontate sulle visioni di Logan, senza cavare un'Acromantula dal buco. Ma avevano ancora tempo per indagare, probabilmente, anche dopo aver condiviso parte delle sue conoscenze con l'assemblea.
    Quale sarebbe stato il risultato? Derisione? I Veggenti non erano mai stati trattati a dovere, ma il peso di ciò che era nella mente della cameriera gravava da troppo tempo sulla sua coscienza per non riferirlo alla comunità nella quale viveva.

    Il mondo si apriva e si chiudeva coi suoi occhi
    Volti apparivano e sparivano
    Voci parlavano e sussurravano
    Zoccoli scalpitavano e
    Bacchette fremevano:
    L'unicorno morente giaceva sull'erba
    E guardava in silenzio la morte inveire

    "Abbiamo gli zoccoli sporchi del loro sangue"


    Ricordava tutto ancora e se fossero stati a sentirla avrebbe ponderato se rivelare anche il resto, ma il messaggio era chiaro già così. Non c'era molto da interpretare e la colpevolezza dei Centauri era, ormai, un dato di fatto che rafforzava la sua visione.
    Lei, insieme ai futuri votanti della proposta B, stavano condannando creature che Logan, in realtà, non si sentiva di condannare completamente: tanti erano gli elementi nelle sue visioni su Hogsmeade, indizi sparsi di un panorama vasto e, ancora, incomprensibile.
    Riprese posto a sedere e attese la votazione.



    Edited by Logan Lee Lynch - 25/4/2023, 22:48
     
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