Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Setoshi Mirai

  1. .
    Tifoseria
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    Alla fine l’imprevisto accadde, per quanto agli occhi di Setoshi fosse tutto meno che davvero imprevedibile. Primo, perché si trattava del Quidditch - nonché di una delle ragioni per cui si asteneva tassativamente dal praticarlo. Secondo, perché lo aveva Visto coi propri occhi a inizio partita, l’ala e la freccia assieme tracciati nella nebbia del campo. E quindi alla fine, la freccia il Bolide era andata a segno e nel peggiore dei modi.
    Setoshi ritrasse di getto lo sguardo, inorridito, ancor prima che il colpo potesse centrare in pieno Parvus, di cui non osava stare a vedere i suoi colori andare in frantumi, fosse pure attraverso il velo appannato della foschia. La voce di insegnanti e compagni che, nel mentre, si mischiava caotica nelle sue orecchie.

    Kami-sama, onegaishimasu...*

    Riuscì soltanto a invocare ad occhi ancora chiusi e palmi riuniti in preghiera in direzione del campo da Quidditch così come dei restanti giocatori, affinché nessun altro fosse costretto allo stesso Destino e, soprattutto, affinché Parvus non andasse incontro al più infausto di tutti.

    Nani?**

    Domandò verso la voce che presumibilmente doveva essere diretta a lui, ché al pensiero di qualsiasi fosse lo spettacolo al di là delle sue dita serrate non solo insisteva nel precludersi la vista ad ogni cosa lo circondasse, ma a quanto pareva persino nel dimenticarsi di tornare a parlare in inglese - almeno sino ad ora.

    Sì, esatto.

    Sempre ammesso stesse davvero parlando con lui, al momento ancora irriducibile nel voler escludere i propri occhi al resto del mondo, fosse pure soltanto con la vana speranza di riaprirli solo qualora avessero annunciato che in realtà il compagno era uscito miracolosamente illeso o quasi, di più, che si era trattato tutto di un fortunato falso allarme e che da ora in avanti i Bolidi sarebbero stati trasfigurati in sfere di gommapiuma.

    Anche se al momento sono soprattutto un amico di Parvus.

    Disse senza una reale ragione e ancor meno fondamento, ché con lo sciagurato Cercatore non condivideva più di qualche chiacchiera di circostanza e, certamente, neppure lo stesso tipo di legame che univa lui a Sabrina o al resto della sua più stretta cerchia di amicizie. Vista la situazione, però, qualcosa dentro di lui gli suggerì che in quel momento il compagno meritasse tutti gli amici che il castello poteva avere da offrirgli.

    Tu invece di chi sei amica?

    Domandò nuovamente senza una reale ragione al di fuori della sua ordinaria stranezza, nonché il fatto che letteralmente non potesse avere idea di chi avesse davanti fintanto che si ostinava a tenere gli occhi chiusi.

    *Dio, ti prego…
    **Cosa?


    Edited by Setoshi Mirai - 10/5/2024, 12:19
  2. .
    Setoshi Mirai
    Tipo di conoscenza: Extra (50 G) x3

    Categoria:
    Mentali
    Auditus
    Hostis Sui

    Categoria:
    Difensive
    Aresto Momentum


    Tipo di conoscenza: Avanzata (100 G) x5

    Categoria:
    Archaiche
    Tracciatura

    Categoria:
    Difensive
    Energia Magica Difensiva
    Protego Horribilis

    Categoria:
    Elementali
    Manipolo

    Categoria:
    Offensive
    Energia Magica Offensiva


    Totale Galeoni spesi: 650

    Edited by Setoshi Mirai - 9/5/2024, 22:05
  3. .

    "Sì, la magia esiste e Setoshi Mirai pure"


    Link alla scheda PG: :corvo: :corvo: :corvo:
    Link a una role attiva: Piccoli Sensus crescono

    Note://

    Informazioni di dominio pubblico:
    - Setoshi si è trasferito da Mahoutokoro a Hogwarts agli inizio di giugno del 2023, riconoscibile e riconosciuto per essere Metamorfomagus assieme alla sua assoluta e sentita passione per il mondo dei colori, con cui misura tutto ciò che lo circonda, cose, persone e situazioni.
    - Durante il campionato di Quidditch o prima di compiti ed esami, Setoshi si presta spesso ad aiutare i compagni, non solo con lo studio, ma occasionalmente anche attraverso qualche arte divinatoria.
    Informazioni private:
    - È stato abbandonato da piccolo dai suoi genitori naturali, per poi essere trovato da colei che ne diventerà prima tutrice e poi madre adottiva. (Hans, Sabrina, Winter e Joy)
  4. .
    Finalmente capì cosa volesse intendere l’ultimo arrivato definendolo “fanciullo”, lasciandolo così a scuotere il capo in qualche muto eppure spaesato cenno d’assenso, mentre di lì in poi l’incontro cominciava a prendere le pieghe che ciascuno dei presenti decideva di dargli.
    Da una parte l’acquoso grigio elefante dell’anziano mago, adesso steso a terra e probabilmente dedito a chissà quale ricerca interiore – o almeno così si sentì di giudicare dai versi sconosciuti che ne provenivano. Dall’altra i due che parevano particolarmente interessati al suo punto di vista sulla disciplina oppure che, più semplicemente, desideravano coinvolgerlo e non farlo sentire tenuto in disparte come invece avrebbero dovuto fare con i polli – almeno stando al parere dell’altro divinatore.

    Sì, qualcuna.

    Rispose un po’ telegrafico, in parte perché più di ogni altra preso dall’idea di conoscere quali mondi scrutassero gli occhi di Sensus esperti e vissuti come loro.
    Rimase ad ascoltare con profonda curiosità quanto gli altri avevano da condividere, lieto di sapere che persone diverse potessero sentire e vedere in modi diversi l’una dall’altra. Soprattutto si sentì accettato senza alcun bisogno di dare ulteriori spiegazioni, perdendo lo sguardo nella bellezza di sapere che potesse essere qualsiasi cosa desiderasse eppure non ricevere per questo nessun torbido ocra, come i muti giudizi che talvolta gli lanciavano certi compagni.

    L’hanno scorso ho trovato un volume sulla Psicometria del Passato.

    Prese a raccontare, come fosse un sogno, delle bambole maledette dagli Alfieri e l’attacco svoltosi al tramonto dell’anno precedente, dove per fortuna, per caso o Destino, aveva finito col recuperare quello stesso tomo di Divinazione Avanzata assieme al pendolo incantato che quel giorno reggeva con sé. Riferì anche di come lo avesse studiato a lungo, al punto da diventarne padrone e arrivare a leggere il Passato con una discreta - per quanto ancora acerba - dimestichezza.

    Credo- credo che non mi dispiacerebbe apprendere di più sull’argomento o qualcosa di simile insomma.

    Si decise a confessare infine, offrendo implicitamente una preferenza che, nei fatti, non si sentiva di professare a gran voce nonostante il chiaro invito a farlo provenisse proprio da loro. D’altro canto, pensò, che almeno a loro poteva provare a chiederlo, di quello stesso dubbio che spesso leggeva nei colori degli altri e, talvolta, persino nei propri.

    Pensate mai, non so… se sia giusto oppure no rivelare il Futuro a qualcuno?

    Ché lui già si trovava abbastanza spesso a farsi scrupoli anche solo nel dire ai compagni quali colori il suo sguardo speciale vedeva attorno loro, figurarsi quando andava a mettere mano direttamente alle trame del Destino.

    Setoshi ha già in conoscenze:
    - Psicometria del Passato

    Se voleste prestarvi a insegnare una Conoscenza Magica Avanzata, quale magari Psicometria del Futuro, ben venga. Altrimenti anche qualcosa di affine andrebbe più che bene, a vostro piacimento :3

    Setoshi ha con sé:
    • Le mie profezie nella doccia - Autore: Cassandra Pythia - Argomento: Come vivere serenamente la Divinazione.
    Permette di conoscere gli episodi principali della vita dei personaggi protagonisti e un bonus di +2 Dialettica per 10 post. Utilizzato per il lancio del dado (9/10) rimanenti
    • Pendolo Divinatorio: ottiene un bonus di +2 Percezione da sfruttare in 5 post ONGame a sua scelta anche in role successive (post rimanenti 2/5)
  5. .
    Tifoseria
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    Inclinò la testa quando Robin prese a rispondere al proprio candido suggerimento, quasi che così facendo potesse raddrizzare in qualche modo la sua sghemba sciarpa legata a fiocco.

    Adatto al clima.

    Fece eco alle parole del compagno, cercando di trovare un senso che in realtà apparteneva soltanto alla sua mente trasognata.

    Dici che con la nebbia quindi la sciarpa sta bene legata così?

    Domandò vagamente perplesso eppure bendisposto ad accettare quella possibilità, che tutto sommato non gli sembrava neanche così priva di senso, quanto invece trovava scommettere sulle sorti del gioco.

    Forza Hans.

    Al pari del compagno venne distratto dalla radiocronaca e le nuove azioni in campo, fra cui il ritorno della Pluffa nelle mani dell’amico, che a quanto pareva stava ingaggiando una competizione serrata con Gideon.

    Mini post 1/3
  6. .
    Setoshi Mirai
    Nome acquisto: Regalo per Eunjoo Choe
    Prezzo: //
    Merce:
    • Fuochi d'Artificio del Dottor Filibuster [1]: il PG che li utilizza ONGame riceve un bonus di 3 Punti Post extra alla fine della role.

    Note: Da inserire nell'inventario di Joy, role qui
    Setoshi ne possedeva 2 da proprio inventario -> 1 è stato usato alla festa di compleanno ONgame (verrà fatta richiesta per rimuoverlo dall'inventario al termine della role), quello restante va tolto dall'inventario di Setoshi per essere trasferito a quello di Eunjoo

    Edited by Setoshi Mirai - 8/5/2024, 21:59
  7. .
    Tifoseria
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    Forza Hans...

    Esultò con la sua voce tenue nel vederlo prendere la Pluffa al fischio di inizio, o almeno credeva fosse lui; fortunatamente per Setoshi ci pensarono i cronisti a dargli conferma di quel fatto così come del resto delle azioni che andavano svolgendosi in campo, anche perché altrimenti dubitava che lui o chiunque altro sarebbe stato in grado di farlo con altrettanta immediatezza.
    Ricambiò poi con un leggero inchino del capo i saluti di Florence come del resto della discreta combriccola di Grifondoro che si era andata a formare vicino loro, anche se di discreto - notò di lì a poco - avevano soltanto il numero, ché di lì a poco andarono offrendosi in impetuosi quanto “vivaci” cori.

    Oh.

    La bocca si era schiusa al punto che ci sarebbe potuto passere un Galeone, tanto era stata la sorpresa per la veemenza e il calore del tifo. E se da un lato si consolava pensando che tra le fila dei Corvonero fossero assai meno presenti spiriti del genere, si ricredette ben presto nel veder spuntare oltre la folla un fiocco sghembo che inneggiava a raccogliere scommesse.

    Robin, ciao.

    Ora che lo guardava meglio poi, si accorse che quello che aveva legato alla testa non era un vero e proprio fiocco, quanto più la sua sciarpa di Corvonero malamente intrecciata sulla testa.

    Quella va attorno al collo.

    Gli suggerì col suo solito tono trasognato, seriamente convinto che il compagno – per qual si volesse ragione – si fosse confuso nel legarla attorno alla testa anziché a un paio di piani più sotto.
    Nel frattempo i Bolidi cominciavano a mietere le prime vittime, o se non altro provarci senza alcuna pietà, cosa che come di consueto gli provocava sempre qualche sobbalzo per lo spavento e, nondimeno, la preoccupazione che potesse toccare a qualcuno dei suoi amici. Se non altro, l’unica ad aver risentito del colpo per ora era stata la scopa di una dei Battitori di Serpeverde, il che -malgrado Hans si fosse fatto sottrarre la Pluffa - ancora gli faceva ben sperare per i compagni di Casa.

    Ancora?

    Espirò inorridito nel sapere la Battitrice – seppur appartenente alla squadra avversaria – bersagliata nuovamente e addirittura peggio di prima dai Bolidi, ma richiamato immediatamente dopo dalla voce di Sabrina. E di puro, paventato istinto tirò su le braccia, meccanicamente con ancora l’ombra della paura nello sguardo, lì per lì più simile a qualcuno che era stato intimato con la bacchetta puntata contro che non altruisticamente disposto a donare la propria energia alla compagna.

    Forza Sabrina.

    Un po’ di tifo però, quello sì. Per quanto forse non all’altezza di quelli di chi lo circondava, e sicuramente non altrettanto colorito.
  8. .
    Role conclusa + 2 Popolometro

    X - Fiori di Belladonna ( ✔)
    X - Artigli di Duckbill
    XX - Bava di Lumaca Carnivora
    XX - Foglie di Alioto ( ✔)
    XXXX - Pistillo di Primula Veris
    XXXX - Veleno di Velenottero
    Lancio tipologia di ingredienti: 47
    • 1d91
      47
    • Inviato il
      8/5/2024, 17:29
      Setoshi Mirai
    Lancio tipologia di ingredienti (i restanti 8 mancanti): 300
    • 8d91
      88
      61
      48
      13
      19
      4
      5
      62
    • Inviato il
      8/5/2024, 17:30
      Setoshi Mirai
    X o comuni: 127
    • 2d94
      45
      82
    • Inviato il
      8/5/2024, 17:32
      Setoshi Mirai
    XX: 25
    • 2d27
      24
      1
    • Inviato il
      8/5/2024, 17:32
      Setoshi Mirai
    XXXX: 62
    • 2d43
      20
      42
    • Inviato il
      8/5/2024, 17:32
      Setoshi Mirai
  9. .
    History is the best teacher
    Axter: N° Post fatti 7
    Setoshi: N° Post fatti 7

    Se presenti:
    FH: Gli Studiosi - Difficile (Setoshi) e Medio (Axter)
    • Premio Setoshi:
    +3 PP da chiedere nel Topic Segnala e Riscatta
    +15 Punti Casa per il PG che dà ripetizioni
    +0.5 Stima dei Docenti
    • Premio Axter:
    +3 PP da chiedere nel Topic Segnala e Riscatta
    +10 Punti Casa per il PG che chiede ripetizioni
    +0.5 Stima dei Docenti

    FH: Gli Estroversi - Livello Facile per entrambi i PG
    • Premio: 1,5 punti post a Post
  10. .
    Le stelle, luminose e irraggiungibili, parevano sempre vegliare su di loro come muti eppure fulgidi angeli custodi. E se di questo pensiero Setoshi faceva spesso il proprio scudo, in quel momento si sentiva comunque indifeso davanti Eren, i suoi colori e le accuse infondate gettate dal castello su di lui.

    Non sempre quello che si vede è tutto quello che abbiamo.

    Sospirò così flebile da farlo confondere quasi per un soffio di vento, ché malgrado le belle parole del compagno i dubbi su di sé continuavano ad aleggiare come un non detto, che fosse stato per Setoshi avrebbe allontanato da sé più di qualsiasi stella del firmamento.
    Ciò che però gli venne restituito infine da Eren furono domanda-e-risposta e, sopra ogni altra cosa, la sentita fiducia che portavano con sé.

    Hontōni?*

    Nessuno stupore nella voce, solo il sollievo di una gratitudine inattesa eppure sempre sperata, perché poche altre cose riuscivano a risollevare uno sguardo perso come la fiducia. E fu proprio quello infatti a riportare i suoi occhi dalla volta celeste su di Eren, gli stessi che cercarono di fargli capire in silenzio quanto ciò contasse per lui, e certamente molto più del semplice “uno” che si era voluto attribuire – abbastanza addirittura da restituirgli i propri colori.

    [...] ma… è qualcosa, credo.
    Io invece lo so: significa tanto. – più di quanto tutti gli sguardi sospettosi della Sala Grande potessero immaginare – Grazie.

    Un po’ capiva la rabbia e rancore di Eren per i responsabili, ancora a piede libero, la sua voglia di rivalsa che manifestò subito dopo, apprezzava persino che qualcuno fosse capace di prendersela anche per lui, che raramente riusciva ad assumere toni tanto accesi e divampanti. Eppure una parte di sé si dispiaceva non riuscire a partecipare a quello stesso modo alla causa, come se gli mancasse qualcosa di fondamentale, qualcosa di presente ma sopito. Perché la verità era che, più del fuoco della rivalsa, quello che sentiva mancargli era il coraggio e la voglia di farsi valere per davvero. Dopotutto chi era lui per riuscire a fare realmente qualcosa al riguardo? Uno studente e nulla più, in terra straniera per giunta, capace soltanto di catalogare i colori della vita per come la viveva lui.
    Ma anche a costo di sforzarsi oltremodo – finì per arrovellarsi - doveva provarci, fare uno strenue tentativo per rompere gli argini pur di non caderci dentro mai più.

    Certo, ma… ma come?

    Esitava ancora, appena, a dispetto di tutta la buona e smarrita volontà che poteva far trasparire dal suo sguardo mesto, ancora velato dal dispiacere di non sentirsi all’altezza dei colori di Eren e della situazione in generale.
  11. .
    A ringraziamento, di rimando e in modo tanto automatico quanto privo di chissà quale raziocinio, Setoshi rispose riproponendo l’ultimo avverbio pronunciato dal compagno di classe.

    Prego allora.

    A dispetto di quanto superfluo e privo di senso potesse essere, semplicemente perché ciò che la sua mente da sogno poteva produrre ed elaborare lo pronunciava, che servisse realmente lo scopo o meno.
    Tutto sommato si poteva dire soddisfatto di quel breve incontro, fosse anche soltanto per esser riuscito ad essere d’aiuto a qualcun altro e, oltretutto, proprio in Storia della Magia, la stessa materia che fin dai primi mesi lì a Hogwarts lo aveva tormentato con una sfilza di Desolante da lasciargli un grigiore amaro davanti le pupille – e per una volta non era dovuto esclusivamente alla noia suscitata dalle lezioni del professore. Ricordava ancora i lunghi pomeriggi passati a ripassare sulle singole nozioni e personaggi degni nota, intere ore che spesso parevano interminabili tanto gli pesava sulla memoria e il suo spirito creativo ogni singola, tediosa informazione sugli argomenti del piano di studi.

    Per me è stato d’aiuto associare ad ogni cosa il suo colore.

    Come d’altro canto già gli veniva spontaneo e naturale fare di per sé, in quel caso però si era concentrato a farlo anche per avvenimenti e personaggi storici che altrimenti non avrebbero mai davvero catturato il proprio interesse.

    Per esempio: Guendalina la Guercia è rosso rogo; Pierre Bonaccord grigio Troll; e Ignatia Wildsmith color Polvere Volante.

    Ed anche se per lui e chicchessia poteva non avere molto senso non importava fintanto che ne aveva per sé, ciò che contava era che uno spunto simile potesse essere d’aiuto anche a Caulfield per elaborare la propria, personalissima arma segreta allo studio della materia.
    Che gli altri adottassero il protocollo o meno del Sol Levante aveva poca importanza per Setoshi, il cui sguardo si limitò a gioire brevemente della gratitudine altrui, augurandosi sinceramente che la gru di carta assieme a quella piccola parentesi di ripasso potesse davvero rappresentare un fortunato punto di svolta per il compagno come era stato per lui a suo tempo. Al che, mentre metteva mano alla sua borsa e avere tutto in ordine per lasciare l’aula, lo stomaco di Caulfield parve voler segnalare in maniera più ufficiale il termine ad ogni indugio prima di correre – letteralmente – verso i tavoli imbanditi della Sala Grande.

    Ehm, Etō... – si trovò un po’ interdetto, ché al pari di Storia la corsa non era proprio la sua disciplina prediletta – Ok.

    Preso un po’ alla sprovvista dalla proposta però finì suo malgrado per accettare, pur sgambettando disordinatamente e con fare goffo per stare dietro al Serpeverde e il suo trepidante appetito.

    [Role conclusa]

  12. .
    Anche tu.

    Rispose con fare innocente ad Hans, ché dopotutto non credeva dovesse essere il solo fra i due a ricordarsi di non essere mai veramente solo; nonostante fosse alquanto difficile convincersene ogni singolo giorno, soprattutto quando gli eventi parevano far di tutto pur di spingerli esattamente nella direzione opposta.
    Dettaglio non meno importante, poi, furono le due tele che aveva lasciato cadere tra loro, incomplete eppure, a loro modo, uniche e struggenti.

    In realtà non lo so.

    Ammise senza ombra di colpa o dispiacere alcuno, semplicemente scevro di quale utilizzo fare dei due dipinti, se dargli nuova vita o portare a termine la scintilla di quella interrotta settimane prima.

    Le ho portate qui proprio per deciderlo assieme.

    Cosa farne, fosse stato lasciarsi tutto alle spalle, magari affidando i quadri e relativi ricordi a quella stessa stanza oppure rinnovarne forme e colore, nello spirito del rinnovato legame che si augurava li avrebbe uniti di lì in avanti. Tutte alternative che fra i suoi sguardi e toni trasognati si curò di offrire all’amico, passando a lui la parola sul da farsi.
    Strinse la sfera al petto, abbracciandola come probabilmente avrebbe fatto l’amico o chiunque altro col proprio animale domestico, con un affetto incondizionato, nella sognante e rosea convinzione che non avesse aspettato altri che lui.

    Sì, andremo Avanti.

    Sorrise lieve tanto a sé stesso quanto ai pensieri che erano stati condivisi al riguardo: guardare e incedere i passi verso il Futuro, sempre. Non perché non avevano altra scelta, non soltanto almeno, ma anche perché – come suggerivano le parole di Hans – lasciarsi scorrere il tempo addosso era senz’altro un’idea dai colori più grevi e intollerabili.

    Lo farò.

    Replicò con la determinazione e cura di quando da bambini ci si prendeva l’impegno di portare dal magiveterinario la propria Puffola Pigmea, una promessa tenera e al tempo stesso sentita.
    D’altro canto l’oggetto rinvenuto dall’amico non gli ispirava minimamente i sentimenti che riservava alla propria sfera di cristallo, ancora affettuosamente accoccolata fra le braccia come un bebè appena nato.

    Perché... pensi che serva a qualcosa?
    Non è un costume da Halloween?


    L’aria un po’ perplessa mentre con lo sguardo studiava meglio il bizzarro capo d’abbigliamento, che se non era da Samhain a quel punto immaginava tuttalpiù facesse parte di un costume da carnevale, magari mancante di qualcuno dei suoi accessori.
    Non aveva idea di che cosa fosse di preciso un sub, anche se forse gliene doveva aver accennato qualcosa sua madre durante qualche conversazione attraverso i mari del Sud America, fatto stava che una parte di lui - diversamente da Hans - dubitava avesse realmente una qualche utilità nello specifico all’infuori di quella di vestirne il proprietario.

    Oh.

    Fu allora che la rivelazione lo raggiunse come se proveniente dalla sfera di cristallo stessa, sebbene in realtà fosse stata semplicemente evocata dalla combinazione dei ricordi sui mari sudamericani e l’ultimo giro fra i negozi di Diagon Alley in compagnia della madre

    Credo di aver visto qualcosa di simile al Serraglio Stregato, prova a chiedere a loro… o a qualcuno che ci è stato di recente.

    Certo che fra i compagni o persino qualche insegnante, come minimo, sicuramente avrebbe trovato la risposta a quel dilemma.
  13. .
    In questa role Hestia e Setoshi interpellano la professoressa Cooman per ottenere un suo esperto consiglio circa i presagi dei sogni avuti dai nostri due PG.

    Per comodità, riporto qui di seguito un breve sunto:
    Durante una lezione di Divinazione (successiva agli eventi del 10 Marzo e relativi interrogatori), Hestia e Setoshi stanno procedendo alla condivisione e interpretazione dei rispettivi sogni.
    - Sogno Hestia:
    Io ho scritto... questo: camminare in un luogo sconosciuto.
    È stato strano, mi sentivo timorosa e spaesata. Era come una... foresta e il vuoto insieme.
    Non avevo idea del dove ma c'era come... una curiosità latente.
    [...]vedevo solo alberi, piante e fili d'erba in parte oscurati. Come se il verde foresta si scontrasse con il nero pece, come se due concetti non riuscissero a riconoscere l'uno dell'altro. Destinati forse a non incrociarsi mai, eppure la curiosità mi spingeva a voler capire.[...]
    - Sogno Setoshi:
    Ero come intrappolato. Sapevo esattamente dove mi trovavo ma non come uscirne, come liberarmene.
    Fra le pareti della mia cornice, ecco, era come se sentissi addosso il peso di ciascuna pennellata, ogni singolo tratteggio, come se- se-
    Come un fūrin al vento.
    In grado soltanto di suonare debolmente all’arrivo della brezza, ma infrangendosi alla primo vero soffio d’aria

    Ero in un quadro del castello, lo sentivo, anche se potevo vedere solamente ciò che era entro i confini della mia tela.
    ONgame dai PG è stato usato un sillabario per arrivare alle proprie interpretazioni (su idea del Player di Hestia tratto da questo sito - punto 5 per Hestia e punto 25 per Setoshi), entrambi convinti ci possa essere un collegamento con i recenti avvenimenti e quanto ne potrebbe seguire.

    Ci affidiamo dunque a te, o Divina Sibilla
  14. .
    Aveva sempre creduto che il silenzio fosse una sottovalutata panacea, un’atmosfera liquida da cui lasciarsi beare, nella quale coccolarsi e nuotare con estrema calma, capace di sanare ogni ferita e malsano pensiero. E in quello, con sollevato piacere, una parte del suo sguardo speciale sembrò trovare proprio i colori di Hestia, le cui tonalità brillavano pacifiche come pezzi di vetro smussati dalla corrente.

    Sei gentile.

    Riuscì appena a restituire con la sua piccola voce alla compagna, grato dell’ascolto e comprensione che gli stava prestando. Ripensò per un attimo a quando aveva incontrato Venetia nella sua ricerca alla scarpa smarrita della cugina, finendo senza volere a parlare di lei. E sì, effettivamente poteva dare conferma alla prima, vaga impressione che ne aveva avuto: un lago pacifico e luminoso, un bacino verde salvia con distese di azzurri franchi e blu papavero, sulla quale si frangevano una moltitudine di luccichii lontani.

    Grazie.

    Se tutto poi era veramente collegato ai recenti episodi come gli stava confermando in quel momento Hestia, allora non esisteva proposta migliore che quella di sottoporli direttamente all’Occhio esperto dell’insegnante, nel bene e nel male che i propri sogni potevano portare con sé.

    Penso sia la cosa giusta da fare.

    Per entrambi, nondimeno per il resto di chi li circondava e i presagi sempre più nefasti che anche la Cooman ultimamente teneva offrire ai più.

    Tu credi...

    Non sapeva esattamente cosa voleva chiederle né il perché, sentiva tuttavia ugualmente il bisogno di dar voce a quel pensiero, una sensazione struggente che si trascinava dietro forse fin dal risveglio.

    Credi i nostri sogni siano destinati a diventare realtà?
    O lo sono, invece, proprio affinché non si realizzino?


    E in un caso come nell’altro, loro, quale ruolo avrebbero avuto.
    Lo stesso quesito sarebbe stato posto in un modo o nell’altro anche alla professoressa, eppure in quel momento prima del suo era il parere della compagna quello che voleva conoscere, fosse pure perché era sta la prima a condividere i colori dei suoi sogni.

    Professoressa, scusi.

    Pigolò accompagnando l’educato richiamo a un altrettanto doverosa alzata di mano, cercando di richiamare l’attenzione dell’insegnante affinché raggiungesse la loro postazione appena avesse concluso di aiutare un’altra delle coppie al rispettivo tavolino.
    Non appena fosse stata da loro, entrambi l’avrebbero accolta con tanto di taccuini e sogni aperti, condividendone il contenuto allo steso modo in cui avevano fatto poco prima tra di loro e, altresì, domandando sia delle proprie interpretazioni – per confermare o meno i propri sospetti – sia come sarebbe stato meglio comportarsi al riguardo.

    Il Pettegolo - Livello Medio (/5 Post)
    "Sibilla Cooman è tornata all'attacco: parla di oscuri presagi che presto piomberanno sugli studenti e fra alcuni insegnanti."
    [QUOTE]
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      Setoshi Mirai
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      Setoshi Mirai
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      Setoshi Mirai
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