Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Christian Carrington

  1. .
    Non si erano scambiati che qualche parola, eppure Christian era si sentiva già più sereno. La sua voce, il suo profumo, la sua schiettezza e ironia tagliente: erano tuti ingredienti dell'antidoto che al ragazzo serviva per stare bene.

    E' proprio per la tua mancanza di ottimismo che sei la persona giusta.

    Che Celine non fosse un'eruzione di gioia e voglia di vivere era un fatto di cui Christian aveva già ampiamente preso nota, e in tutta onestà era una delle cose che preferiva di lei. Lui odiava con tutto sé stesso chi fingeva sempre il sorriso e sostentava un'entusiasmo che non soltanto era diabetico, ma addirittura fuori luogo nel novanta per cento delle occasioni. Era necessario nella vita saper soffrire e vedere le cose per come stavano, e la ragazza non gli impediva mai di farlo, ma anzi lo incoraggiava. Un amico che gli asciugasse le lacrime e lo distraesse già lo aveva, Celine era quella che lo capiva e accompagnava nel suo dolore, e gli era indispensabile.
    E come lo storico delle loro conversazione gli aveva già suggerito, anche quella risposta della Grifondoro riuscì a dargli sollievo pur non essendo colorata di luce e arcobaleni, ché lo mise di fronte al fatto di non essere il solo a provare determinate cose.

    Beh, lo consideriamo un progresso.

    Affermò in prima battuta, lasciando volutamente l'oggetto del suo discorso per qualche attimo sospeso.

    Ricordi quando mi avevi detto di non riuscire a sentire niente? Ecco, se qualcosa di buono ha portato questa situazione è che adesso qualcosa la senti.

    Sebbene si rendesse conto che quella poteva sembrare una battuta, Christian era del tutto serio, e lo si capiva bene anche solo dal tono di voce utilizzato - anche perché non avrebbe scherzato con così tanta leggerezza su un argomento di quel tenore, specie perché sapeva quanto stesse a cuore a Celine. Era ovvio che sarebbe stato meglio provare gioia o entusiasmo invece che rabbia e frustrazione, ma da qualche parte era necessario partire, anche se non dal punto che ci si aspettava. Era dunque, sotto un punto di vista forse un po' controverso, un risultato di cui essere contenti.
    Adesso lo incuriosiva anche sapere in cosa quella rabbia poteva tramutare, ma immaginava che lo avrebbe capito soltanto con il tempo.

    Adesso magari ci impegniamo a farti sentire qualcosa di pi-

    Di più piacevole, avrebbe terminato di dire, ma la sua lingua fu messa a freno nel momento esatto in cui vide la porta aprirsi e una Medimaga in camicie entrare nella sala. Non si preoccupò di quello che poteva pensare di loro due lì insieme, né temette una ramanzina per non essere rimasti a riposo come era stato chiesto loro; l'unica cosa che si domandò, in effetti, fu dove fosse la dottoressa Levischiemdt, ché era stata lei a prendersi in carico il suo caso e ad avergli dato ciò di cui aveva avuto bisogno in quei giorni di convalescenza. Si rispose però che forse lei era la Medimaga di Celine, e non si azzardò dunque a chiedere nulla - e la sua ipotesi era sostenuta dal fatto che avesse fatto solo il cognome dell'altra e non anche il suo.
    Fu confuso, poi, nel sentire il tono di voce con cui gli venne chiesto se quella fosse la sua camera, ché non capiva se fosse arrabbiata o se il suo modo di parlare fosse sempre così. Le avrebbe voluto rispondere con arroganza, ma decise di non fare scenate inutili.

    Per il momento, sì. Ma volevamo domandare se fosse possibile renderla nostra. Un po' di compagnia non potrà che fare bene ad entrambi.

    Accennò un sorriso che non si impegnò a sostenere, e senza volerlo i suoi occhi osservarono i capelli rossi della donna: erano bellissimi, proprio come quelli di Celine.

    Post 4/5


    Edited by Christian Carrington - 7/5/2024, 17:12
  2. .
    Christian Carrington

    Miglioro

    Erbologia
    1. Felci Imitanti - da S ad A (Una la converto gratis grazie al favore di Lumacorno)
    2. Moly - da S ad A
    3. Pianta Fumogena - da S ad A
    4. Pianta di Semi di Fuoco - da S ad A
    5. Pianta Vampiro - da S ad A
    6. Primula Veris - da S ad A
    7. Ruta - da S ad A
    8. Algabranchia da S ad A
    9. Canterose - da S ad A
    10. Erba Stregata - da S ad A

    Poi le converto tutte da A ad O

    Punti Post spesi: 30
    Galeoni spesi: 90

    Note:
  3. .
    FH: Aspirante Acumen - Livello Estremo
    • Premio: +15 PP e +3 Malvagità

    Note: //
  4. .
    Christian Carrington
    Tipo di conoscenza: Avanzata (100 G)

    Categoria:

    Trasfigurative
    Locomotor

    Arcaiche
    Appare Vestigium
    Purgo Anima
    Purgo Res
    Tracciatura


    Tipo di conoscenza: Extra (50 G)

    Categoria:

    Trasfigurative
    Homorphus
    Homorphus
    Cadit
    Animaleus Nobodyx
    Adduco Maxima



    Totale Galeoni spesi: 750

    Edited by Christian Carrington - 2/5/2024, 19:40
  5. .
    Ormai del signore seduto tra gli insegnanti nemmeno se ne parlava più: tutti gli studenti - ma proprio tutti tutti - si erano molto più concentrati sui giornalini anonimi caduti sui loro piatti, e questo, per semplice ego, gli faceva piacere; se ancora qualcuno non aveva mai sentito nominare il suo nome, adesso era sbattuto in prima pagina con tanto di magifoto allegata, e sarebbe stato quindi impossibile per tutti non riconoscerlo tra i corridoi. Si godette quindi il caos prendere il sopravvento della Sala Grande continuando a mangiare il suo pasto e attendendo che qualcuno prendesse in mano le redini della situazione.
    Ma i ragazzi erano fatti così: acquisivano e perdevano interesse per le cose con rapidità disarmante, ed ecco che, non appena l'uomo iniziò a parlare svelando non solo la sua identità ma anche cosa fosse venuto a dirgli, tutti cominciarono a commentare le sue parole - e a ragion veduta secondo Christian.

    E'...

    Onestamente non sapeva cosa dire, né se essere contento o meno di quell'annuncio. Era ovvio che la prima cosa che gli venne in mente fu di domandarsi se lui avesse sufficiente coraggio da mettere il proprio nome nel Calice di Fuoco, ma quella riflessione fu interrotta dalle centinaia di altri pensieri che gli passarono per la mente in quel momento. Aveva tante domande e sperava di avere modo di farle a qualcuno quanto prima, ché il pensiero che l'anno successivo avrebbe non solo dovuto condividere la sua scuola con altre due, ma anche dovuto vedere qualche suo compagno - o lui stesso, perché no - rischiare la morte in qualche prova lo destabilizzava. Non riuscì infatti a proferire parola, ma purtroppo ci fu qualcuno che non ebbe il suo stesso freno, e anzi quanto appena sentito sembrava avergli dato la spinta per uno sbraito fuori luogo.

    Ma il motivo di così tanta collera? Il mondo mica si può fermare per quattro sfigati in maschera, specie se non è solo Hogwarts ad essere coinvolta.

    Non bisognava dimenticare che il Torneo Tremaghi vedeva partecipi non solo gli studenti di Hogwarts, ma anche quelli di altre due scuole che forse nemmeno sapevano chi gli Aflieri fossero. La vita doveva continuare anche a costo di correre qualche rischio, soprattutto per non dare potere ad una minaccia che era molto più che affrontabile.
    Aveva deciso di proposito di dare loro degli sfigati davanti a tutta la scuola, sapendo ovviamente che lì in mezzo ve ne fossero diversi, un po' per mostrargli che nonostante quello che gli avevano fatto lui di loro non aveva alcuna paura, e anche per sperare di farli innervosire un po' in una circostanza in cui non avrebbero potuto fargli nulla - non lì davanti a tutti, quantomeno. Avevano già dimostrato di essere bravi soltanto ad attaccarlo alle spalle, probabilmente perché troppo impauriti all'idea di affrontarlo vis a vis.

    Edited by Christian Carrington - 29/4/2024, 19:15
  6. .
    Confermo confermo
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    Come da aspettative, la presenza di Celine, non appena invase la stanza, gli scaldò il cuore in un modo che soltanto a lei tra tutti riusciva. Anche Maxwell ed Eunjoo, a loro modo, riuscivano a fargli del bene, ma erano tre maniere del tutto differenti e che Christian aveva imparato ad apprezzare e a preferire, se così possiamo dire, in questo o quell'altro momento. E nella situazione in cui stava, nessuno più di lei avrebbe potuto aiutarlo a sorridere, forse proprio perché nessuno più di lei avrebbe potuto capire come stesse.

    Sarebbe bello almeno viverla insieme, questa prigionia. Credi di poter chiedere di essere spostata qui?

    Christian amava la solitudine da sempre, e non aveva nemmeno mai faticato a viverci. Non soltanto perché in una casa come Villa Carrington era molto facile non incontrare anima viva per tutto il giorno, viste le decine e decine di stanze da cui era composta, ma anche perché il suo carattere aveva sempre allontanato le persone, molto più che avvicinato - e lui di ciò era entusiasta, a dire la verità. Doveva però ammettere che Celine era forse l'unica persona che in quei giorni di prigionia, tanto per riprendere il termine usato dalla ragazza, avrebbe voluto avere con sé, nella speranza che le ore potessero passare più rapide se trascorse a chiacchierare, a lamentarsi o a fare qualsiasi tipo di gioco improvvisato. Ma se questo fosse effettivamente possibile dovevano chiederlo a qualche Medimago.
    Non oppose alcuna resistenza, e anzi incoraggiò, l'arrivo di Celine sul suo letto e i suoi tentativi di farsi spazio, così come il suo delicato modo di spostare la garza per leggere con chiarezza la sua ferite. "Traditore", era così che gli Alfieri Rossi lo avevano marchiato per motivi talmente ovvi che nessuno ancora aveva avuto la premura di spiegargli, e intanto Christian ancora si domandava se traditore lui ci si sentisse davvero: poteva davvero aver tradito qualcuno con cui non era mai entrato in relazione e a cui non aveva mai fatto alcuna promessa? E se era dei Purosangue che parlavano, lui Purosangue lo era e si sentiva tale, ma allo stesso tempo non credeva di aver tradito loro affrontando gli Alfieri - perché altrimenti ci sarebbero state migliaia di famiglie Purosangue da castigare allo stesso modo.

    Lo eravamo anche prima di tutto questo.
    E la tua "t" l'hanno fatta meglio della mia...


    Sorrise, tentando di ironizzare su una sciocchezza come il modo in cui avevano scritto la lettera "t" nei due termini con cui erano stati chiamati. Non era vero, in realtà, che la sua fosse effettivamente più brutta - sebbene fosse diversa, data la diversa mano che l'aveva incisa - ma era l'unica cosa che gli era venuta in mente per alleggerire la tensione.
    Poi, però, si chiese perché si fosse sentito in dovere di farlo, ché con Celine non c'era bisogno di nascondere nulla del suo stato d'animo e del suo dolore: non l'avrebbe mai giudicato o usato contro di lui, ma anzi, ne era sicuro, avrebbe saputo capirlo anche solo stando in silenzio. Come sempre.

    Se ti sembro sereno, Celine, sappi che non lo sono. Fingo.

    E glielo stava dicendo soltanto perché tutto ciò che voleva era che tra loro due ci fosse completa sincerità, così come c'era stata fin dalla prima volta in cui si erano incontrati l'anno precedente. Era quello che tra tutti i pregi della ragazza lo aveva conquistato di più, quella completa, assoluta e delicata onestà, utilizzata come strumento per fare del bene e non del male.
    Riprese allora la domanda che per primo lui aveva posto all'altra, tentando di rispondervi secondo il suo pensiero. Cosa sarebbe successo da quel momento in avanti?

    Io credo che cambierà tutto. Vorrei poter dire che saremo gli stessi, ma come possiamo fare dopo una cosa del genere?

    Scosse allora il braccio, spostando l'attenzione sui loro due marchi.

    Le ferite non andranno più via, perché credere che tutto quello che ci portiamo dentro sì?

    Convalescenza 2/5


    Edited by Christian Carrington - 7/5/2024, 17:12
  8. .

    12 Marzo 2024, ore 11:30



    Quello che amava di più di quella stanza del San Mungo - l'unica cosa, probabilmente - era che stando steso sul suo lettino riusciva a vedere con facilità la sola finestra della sala, attraverso cui filtrava una luce che, coprendo il suo corpo, sembrava accarezzarlo con dolcezza. Più di una volta aveva dovuto chiedere ai Medimagi di non tirare le tende, nemmeno quando il sole lo colpiva in modo più diretto, ché quello dei raggi lo percepiva come un contatto vero e proprio con l'esterno, difficile da trovare altrimenti in ospedale. Era un contatto con quella vita che aveva momentaneamente congelato per guarire dalle ferite provocatogli il dieci marzo, e sentiva di averne un bisogno disperato. Stava per ore con gli occhi chiusi investito dalla luce, a pensare a tutto ciò che poteva, aggrappandosi ad ogni spunto la sua mente riuscisse ad offrirgli. Ad esempio si domandava, mentre osservava le nuvole passare, se la sua vita fosse stata effettivamente congelata nel modo in cui l'aveva lasciata, o se una volta ripresa non ci fosse il concreto rischio di scoprirla del tutto differente: avrebbe dovuto affrontare le voci su quanto accaduto e la rabbia di camminare tra i corridoi senza sapere chi tra i ragazzi che lo circondavano gli aveva fatto tali bestialità, e ancora di più temeva di non saper reggere il desiderio di vendetta che sentiva già ardergli nel petto, ma che per il momento doveva tenere per ovvi motivi a bada.
    Forse era proprio per questa bramosia che aveva chiesto alla Medimaga Levischmiedt, che fin da subito gli aveva offerto con generosità le sue cure, di chiamare un Mentalista che potesse aiutarlo con una questione di cui le aveva già fatto accenno, ma in cui ancora non era sceso nel dettaglio. Non ci aveva infatti messo molto a capire che i vuoti di memoria che aveva, in generale normali dopo quanto gli era successo, non erano affatto dovuti a fattori naturali quali la caduta subita e il forte dolore provato, ma che anzi erano di natura magica: era stato un Oblivion, lanciato con ogni probabilità dai suoi stessi aggressori, a togliergli i ricordi di quel pomeriggio, e questo accendeva in lui la speranza di poter tornare in possesso di questi ricordi e, dunque, di avvicinarsi alla verità.
    Attendeva, quindi, che le mani esperte chiamate dalla Medimaga entrassero in quella stanza, sperando di essere ancora in tempo.

    Helia Val Kyria
    Mikal Levischmiedt Nella role dicevi di voler essere presente, quindi se ti va di fare qualche post sei la benvenutissima <3 <3
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    Benvenutissimo <3 <3 <3
    Sai già che PG portare tra noi? Se opti per uno studente, non posso che augurarTI di finire nella Casa migliore di tutte... :serpe: :serpe: :serpe:
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    :shifty: :shifty: :shifty:


    (Io)
  11. .
    Esattamente. Già stai migliorando molto.

    Ammise con un sorriso, ché Benjamin sembrava effettivamente sapere le cose di cui stavano parlando. Forse lui aveva soltanto bisogno di una spinta in più e di un aiuto dall'esterno, cosa che Christian gli stava dando e che effettivamente lo aveva aiutato molto. Sicuramente, se avesse continuato su quella scia, presto avrebbe ottenuto risultati molto migliori, e di conseguenza avrebbe portato giovamento anche a tutta la Casa dei Serpeverde. Perché era inutile prendersi in giro: se Christian si trovava lì quella sera era anche - e forse soprattutto - perché ci teneva a vedere una rimonta da parte dei verde-argento, e uno studente migliore in più non avrebbe potuto fare altro che comodo.
    Comunque, Christian aveva piacere di fare una digressione breve su un argomento aperto poco prima, giusto per farsi conoscere un po' meglio e per alleggerire i toni di quella sessione di studio.

    Io invece all'Oroscopo non credo, credo che come siamo dipenda soltanto da noi e dall'ambiente in cui cresciamo.

    In generale l'Astronomia, per quanto affascinante potesse essere e per quanto Christian potesse studiarla volentieri, non era tra le sue materie preferite per una semplice motivazione: non riusciva a credere a tutto ciò che gli veniva spiegato. Non si trattava di un no aprioristico com'era per la Divinazione, ma di una perplessità maturata e derivata da uno studio ed un interesse sincero. Quindi, così come per altri argomenti, anche l'Oroscopo e l'influenza dello Zodiaco erano per lui tutte baggianate, e che il solo fatto di essere un Capricorno potesse segnare la sua personalità era semplicemente assurdo.
    Ma Benjamin, così come moltissimi altri, la pensava diversamente da lui, e questo andava ovviamente bene. Doveva ammettere di fare fatica a trovare razionale il loro punto di vista, ma questo era perché non riusciva a comprendere che in qualche angolo della vita non vi fosse di mezzo la ragione.

    Ora, l'ultima cosa che vorrei ripetere sono le influenze oniriche. Sai dirmi cosa sono?

    Chiese allora come ultima domanda, pronto a terminare quella sessione di studio di Astronomia già sufficientemente prolungata - e anche molto efficace.
  12. .
    Cianfrusaglie al posto giusto
    Christian: 7
    Elara: 6

    Se presenti:
    FH7: L'Esploratore Fortunato
    • Premio: + 5 PP a testa

    Note: //
  13. .
    Se Elara e Christian avessero un futuro e le speranze, vere o false che fossero, della ragazza fossero destinate ad essere soddisfatte, questo era impossibile vederlo. Ma Christian poteva dirsi curioso di saperlo, per adesso.

    Per il momento mi va bene così.

    Non diceva che il suo modo di vivere fosse giusto, né che sperava rimanesse invariato; diceva soltanto che a lui andava, per il momento, bene così, e che finché viveva bene non sentiva l'esigenza di riflettere anche su quell'aspetto della sua persona. Poi forse si trattava di una situazione che sarebbe rimasta invariata da lì al giorno della sua morte, ma aveva ancora del tempo per capirlo ed aspettare le evoluzioni - eventuali.
    Quando la conversazioni toccò poi l'argomento "Gideon", Christian iniziò a sentire una tensione che però non diede a vedere. Non perché temesse qualcosa, ma perché sapeva di essere entrato in territorio nemico e sentirsi al sicuro sarebbe stato impensabile, folle.

    Mi sembri devota a lui e alla famiglia, è una caratteristica che apprezzo molto. Ma non posso nasconderti che io, invece, non credo affatto al suo cambiamento, né che le persone cambino in generale. Non da sole.

    E di questo Christian era fortemente convinto, ché anche lui, se mai nelle vita fosse davvero cambiato in qualcosa, lo aveva fatto con l'aiuto delle persone che gli erano state accanto, non di certo grazie ad un patteggiamento con esito discutibile. Gideon era rigoroso ed inflessibile, e lui non poteva concepire che qualcuno potesse davvero credere alla sua innocenza? Lui avrebbe potuto scrivere sulla pietra che il Greengrass non aveva smentito i suoi ideali, ma a quanto pareva, anche parlando con persone esterne quali Eunjoo, la sua era una voce fuori dal coro.
    Annuì allora sentendo le parole sugli screzi avuti tra le due famiglie, mostrando sul volto un interesse moderato, così da non sembrare un pettegolo ma nemmeno uno che domandava per poi non prestare attenzione.

    Allora è vero che le famiglie siano naturalmente destinate a vivere momenti di tensione, qui come ti giri giri incontri qualcuno con un dramma in famiglia.

    Forse erano i maghi e le streghe ad essere in qualche modo e per qualche motivo disturbati, ma era innegabile che quasi tutte le famiglie - quantomeno quelle di dinastia Purosangue - avessero tessuto tra i rami del loro albero genealogico un quantitativo di drammi, screzi e dissapori che avrebbe potuto far rabbrividire qualsiasi scrittore di libri horror e drammatici. Era probabilmente inevitabile, tra l'eredità, la successione e quant'altro, ma persino lui, se pensava ai suoi parenti, ciò che gli veniva in mente era un continuo litigio per questa o quest'altra cosa. La tendenza della famiglia Carrington, però, era di nascondere qualsiasi cosa dietro un sorriso e una bella talvolta addobbata per le festività, lasciando che l'astio si covasse durante l'anno ma che esplodesse raramente nelle giornate di incontro. Era poco sano, questo era innegabile, ma a Christian andava molto meglio così, ché di intossicarsi le vacanze non aveva alcuna voglia.
    I racconti di Elara sul passato tra Travers e Greengrass non fu quindi sconvolgente come avrebbe sperato, ma in fin dei conti cosa si sarebbe potuto aspettare di più? E anche fosse effettivamente accaduto qualcosa di più significativo, per quale motivo une neo-conoscente avrebbe dovuto parlarne proprio con lui?

    Torniamo da Lumacorno, ti va? Magari ci assegna qualche punto per la Coppa delle Case.

    Se Elara avesse acconsentito, Christian sarebbe andato ad aprire la porta, lasciando che la luce dell'esterno sostituisse i loro due Lumos. L'avrebbe tenuta aperta finché non avesse visto la chioma bionda della Serpeverde uscire, probabilmente con la Ricordella tra le mani, per poi lasciare che si chiudesse con un tonfo e imboccare la strada per l'ufficio del docente di Pozioni. Avrebbe davvero voluto ottenere dei Punti Casa, ma dubitava, in sincerità, che sarebbe davvero accaduto per un favore di così poco conto.
    Le avrebbe camminato al fianco, forse continuando la conversazione di poco prima, o forse rimanendo in silenzio, contemplando chissà cosa di quelle parete in penombra; ciò a cui Christian pensava era ciò poteva dirsi di essere portato da quel pomeriggio insolito: un'altra interessante persona che avrebbe senz'altro avuto modo di scoprire meglio - sebbene, viste le premesse, si sarebbe potuto immaginare tutt'altro.
  14. .
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    Guardava fuori dalla finestra di quella stanza del San Mungo il mondo andare avanti come se nulla fosse accaduto. Si erano tutti allarmati per qualche ora, ma poi le vite di ognuno erano continuate così come le avevano lasciate prima di sapere dei marchiati e delle orribili gesta compiute da qualche studente. Soltanto per chi era davvero stato vittima di quella sera, nulla era tornato come prima - e con ogni probabilità non sarebbe successo mai: le cose per loro erano mutate indelebilmente, in misura più o meno grande, e adesso era solo compito loro fare i conti con quanto gli era accaduto. C'erano tanti pensieri che gli frullavano in testa in quel momento, e Christian ormai aveva capito che l'unico modo per gestirli era lasciare che ci fossero, senza perdere tempo a scacciarli via.
    Quando all'imporvviso sentì qualcuno bussare alla porta, con uno scatto tornò sul letto, ché aveva paura che si trattasse di un Medimago, lo stesso che gli aveva suggerito di non muoversi da lì se non per andare in bagno, così da ritornare in forze prima.

    Celine.

    Quando la porta si aprì e la vide non potè che alzarsi e andarle in contro, facendo appello a tutte le poche forze che in quel momento gli rimanevano in corpo. Quando se la trovò davanti, la strinse a sé senza chiederle permesso, con decisione ma senza perdere la delicatezza che lo contraddistingueva e differenziava da quasi tutti gli altri ragazzi. Non voleva invadere gli spazi dell'amica, ma dovette rispondere all'esigenza di avere vicino un volto amico e importante come quello della Grifondoro, forse unica persona che poteva, per ovvi motivi, capire come sei stava sentendo su quel lettino del San Mungo.

    Quando ho saputo che c'eri anche tu ho subito chiesto di vederti.
    Vieni qui.


    Si accomodò sul letto e le fece spazio, cosicché potesse sedersi lì accanto a lui o addirittura stendersi per poter stare più comoda. A lui la posizione non interessava, ché in quel momento averla anche soltanto vicina era tutto ciò di cui aveva bisogno: aveva spesso detto che, fin da quando si erano conosciuti, lui e Celine avevano protetto l'uno le cicatrici dell'altra, ed era evidente che la Dea Bendata volesse che continuassero a farlo ancora con quelle nuove ferite che li accumunava. Una volta posizionata, sapeva di dover iniziare lui a parlare, ma le parole gli morivano in gola.
    Quanto rimarremo qui?
    A Scuola lo saprenno?
    Chi credi che siano i responsabili?
    Perché a noi?
    La cicatrice rimarrà per sempre?
    Nessuna domanda sembrava quella giusta, ché dentro di sé Christian aveva già tutte le risposte che gli servivano, anche se alcune faceva più fatica ad ammetterle di altre. Distese allora le braccia lungo i fianchi, lasciando che la cicatrice fosse visibile a chiunque la osservasse, ché, essendo fresca, non era affatto difficile da notare. Non ne avrebbe però fatto cenno con Celine, né gliel'avrebbe volutamente messa davanti agli occhi: se era una conversazione che aveva subito intenzione di fare, allora lo avrebbe fatto lei, con i suoi tempi e senza pressioni alcun tipo; magari per lei era un fatto particolarmente doloroso e Christian non aveva intenzione di spremere nulla a nessuno, specie in giornate così difficili.

    Cosa succederà adesso?

    Lei non poteva saperlo, questo era ovvio, ma sperava che riuscisse a dargli una risposta che fosse migliore delle tremila che lui si era dato fino a quel momento, una peggiore dell'altra.

    Scusami tantissimo per il ritardo, sarò moooolto più celere 💛
    Post di convalescenza 1/5


    Edited by Christian Carrington - 7/5/2024, 17:12
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    Edited by Christian Carrington - 29/4/2024, 18:46
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